Giustiniano e l'Impero d'Oriente Flashcards
(5 cards)
Periodo impero Giustiniano, la sua idea di impero
Giustiniano era nipote del precedente imperatore romano d’Oriente ossia Giustino I, fratello della madre, che lo introdusse alla più alta cultura e fu reggente della carica imperiale anche se non andò mai in prima persona come comandante di spedizioni. Gli successe nel 527 e governò per quai 40 anni.
Giustiniano fu l’ultimo portare di un’idea universale di impero, nel senso romano-cristiano, di fatto il suo obiettivo era di restaurare un’autorità comune tra regno d’or e d’occ.
Il suo periodo fu segnato anche da eventi rilevanti come la rivolta di Nika e l’epidemia di peste del 542.
La politica interna di Giustiniano
Giustiniano aveva l’obiettivo di ristabilire e riordinare tutta la parte legislativa e amministrativa, attraverso la riforma del 528 (1 anno dopo impero) - 534, abolendo e riordinando le norme accumulate dagli imperatori precedenti.
L’insieme del codice Giustiniano, il digesto, le istituzioni e le novelle fu chiamato poi Corpus Iuris Civilis.
La politica “estera” di Giustiniano
Giustiniano puntava a una riconquista della supremazia romana, nel senso orientale, quindi intraprese varie guerre nei territorio romano-barbarici (come quella contro i vandali, con Belisario che distrusse il loro regno nel 534 e quello con i Visigoti, dai quali prese alcune coste della penisola iberica)
La guerra più distruttiva e lunga fu quella goto-bizantina per la conquista della penisola italica.
Il pretesto fu quello di rivendicare la posizione filoromana di Amalasunta, scontrandosi con il capo delle forze armate gote Re Vitige.
Belisario occupa e assedi Napoli, poi Roma e Ravenna, riprese poi per mano di Re Totila, che muore nella Battagli di Togina contro il generale bizantino Narsete. Nel 553 muore re Teia, ultimo re degli ostrogoti.
Questo conflitto portò a una distruzione e agitazione generale nella penisola italica dove non fu più possibile a tornare a rappresentare l’asse centrale del mondo Mediterraneo. Roma rimarrà solo rappresentante della chiesa cattolica.
Il problema della religione nell’Impero romano d’Oriente
Per quanto riguarda la questione religiosa, all’interno dell’impero era ancora presente una grande diversità tra i popoli, quella religiosa in Egitto e siria-palestina che non aderiscono al cristianesimo di Costantinopoli, dal pov linguistico culturale le città grecizzate rimangono con differenze (Alessandria, Damasco, Antiochia)
Nel 529 Giustiniano chiude la scuola di Atene (neoplatonismo e paganesimo)
Cosa è la «prammatica sanzione»?
La prammatica sanzione è una legge emanata da Giustiniano nel 554 che stabiliva la riorganizzazione della struttura in Italia secondo quella dell’Impero d’oriente:
- pone un’esarca come rappresentante dell’imperatore, con sede a Ravenna
- riportare situazione generale come ai tempi di Amalasunta e Atalarico, abolendo tutti gli atti degli imporatori successivi (soprattutto Totila)
- Rimediare i danni della guerra!!! -> con meno pressione tributaria, riaffermando i diritti dei proprietari contro usurpazione, riordinando l’amministrazione della giustizia e dell’annona (fornitura cereali)
- Le leggi degli imperatori espanse a tutte le province dell’impero