Lezione 16 Flashcards
(4 cards)
Quale tra questi registi del cinema astratto è passato all’ambito del film “dal vero” realizzando una celebre “sinfonia metropolitana”?
Hans Richter
Viking Eggeling
Friedrich W. Murnau
Walter Ruttmann
Walter Ruttmann
Quale di questi cineasti non ha lavorato nell’ambito del cinema dadaista?
Luis Buñuel
Man Ray
Marcel Duchamp
Fernand Léger
Luis Buñuel
Parlate delle caratteristiche del cinema dadaista e dei suoi autori principali
Il cinema dadaista emerge dall’atteggiamento polemico del movimento Dada verso la società borghese e l’arte tradizionale, arrivando a mettere in discussione il concetto stesso di creazione artistica. Questa poetica dell’oggetto decontestualizzato e dello “sberleffo” viene trasposta nel cinema.
Le caratteristiche principali del cinema dadaista sono il rifiuto totale per le convenzioni narrative e il rifiuto per gli elementi linguistici del cinema istituzionale (come la prevalenza della figura umana, la consequenzialità tra le inquadrature e la verosimiglianza). I film sono spesso realizzati da artisti di altri ambiti, autofinanziati o prodotti da mecenati, e distribuiti in circuiti non commerciali.
Gli autori principali e i loro film menzionati nelle fonti includono:
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Fernand Léger con Ballet mécanique (1924), che anima oggetti d’uso comune tramite montaggio forsennato.
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Marcel Duchamp con Anémic cinéma (1925/1926), un film senza narrativa composto da riprese di dischi rotanti con spirali e giochi di parole.
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Man Ray con Le retour à la raison (1923), che accosta elementi eterogenei usando la tecnica dei “rayograms”. (Man Ray aderirà poi al surrealismo).
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René Clair con Entr’acte (1924), concepito come intermezzo per un balletto, con immagini illogiche e una sequenza di funerale assurdo.
Parlate delle caratteristiche del cinema surrealista e dei suoi autori principali
Il cinema surrealista rilegge le provocazioni dadaiste alla luce delle teorie freudiane sull’inconscio. A differenza dei dadaisti, privilegia la dimensione del contenuto, inteso come rappresentazione diretta di immagini oniriche. Rifiuta le normali concatenazioni narrative e sintattiche del cinema istituzionale.
Autori principali menzionati includono:
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Germaine Dulac, con uno dei primi esempi, La coquille et le clergyman (1927/1928), basato su immagini allucinatorie.
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Man Ray, con L’étoile de mer (1928), che segna la sua adesione al movimento.
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Soprattutto, Luis Buñuel e Salvador Dalí, autori dei film più rappresentativi e apprezzati dal movimento:
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Un chien andalou (1928): noto per il prologo scioccante, irride le convenzioni narrative con riferimenti temporali incongruenti e si basa su immagini illogiche derivate da associazioni oniriche, esaltando l’eros contro la repressione.
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L’age d’or (1930): un lungometraggio che riprende temi e stile del precedente, suscitando polemiche per i suoi accenti anticlericali e blasfemi.