Lezione 6 Flashcards

(5 cards)

1
Q

Quale delle seguenti dive del cinema muto italiano utilizzava uno stile di recitazione più vicino al naturalismo?
Leda Gys
Francesca Bertini
Pina Menichelli
Lyda Borelli

A

Francesca Bertini

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2
Q

Quale di questi film marca sia l’apice del cinema storico-mitologico italiano, che la nascita del cinema dei forzuti, per via dell’invenzione del personaggio di
Maciste?
Maciste (1915) di Luigi Romano Borgnetto e Vincenzo Denizot
Gli ultimi giorni di Pompei (1913) di Mario Caserini ed Eleuterio Rodolfi
Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone
Quo Vadis? (1913) di Enrico Guazzoni

A

Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone

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3
Q

In quale anno viene proiettato La presa di Roma di Filoteo Alberini, il primo film italiano a soggetto?
1896
1895
1905
1903

A

1905

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4
Q

A quale di questi importanti filoni del cinema muto italiano appartiene il film Cabiria (Giovanni Pastrone, 1914)?
Film-sceneggiata
Melodramma divistico
Storico-mitologico
Comico

A

Storico-mitologico

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5
Q

Parlate del cinema muto italiano e dei suoi generi principali

A

Il cinema muto italiano ha origini precoci, con le proiezioni dei fratelli Lumière a Roma e Milano già nel marzo 1896. L’opera tradizionalmente considerata il primo film italiano a soggetto è La presa di Roma di Filoteo Alberini, proiettata nel 1905.
Gli anni Dieci del Novecento rappresentano il periodo di massimo splendore del cinema muto italiano, con una fiorente industria e centri principali a Torino, Milano, Roma e Napoli.
I principali generi per i quali la produzione italiana dell’epoca è divenuta rinomata sono:
*
Il filone storico-mitologico, caratterizzato da film in costume ambientati nell’antichità greca o romana. Questo genere celebrava la storia e la tradizione culturale nazionale. Esempi noti includono Quo Vadis? e Cabiria, quest’ultimo celebre per il suo impegno produttivo, la durata eccezionale (circa tre ore) e l’uso innovativo dei movimenti di macchina (“carrelli alla Cabiria”).
*
Il melodramma divistico, incentrato su star femminili come Pina Menichelli, Lyda Borelli e Francesca Bertini. Queste attrici erano spesso protagoniste di film melodrammatici, interpretando ruoli come le “perfide femme fatales”. Francesca Bertini è descritta come un’attrice dallo stile recitativo più naturalistico, capace di affrontare anche soggetti realistici e popolari, come in Assunta Spina.
Accanto a questi, si affermarono anche generi più popolari e seriali, come il cinema dei forzuti (con l’eroe Maciste), il serial poliziesco-avventuroso (Za-la-Mort) e il genere comico.
Quest’epoca d’oro si è conclusa con la fine della Prima Guerra Mondiale, portando a un periodo di crisi negli anni Venti.

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