3 - Sistemi di negoziazione Flashcards

1
Q

Cosa ha fatto la direttiva del 1993? Com’era la situazione prima? In Italia?

A

La disciplina dei mercati ha subito, nell’arco degli ultimi vent’anni, trasformazione epocali.

Direttiva 93/22/CEE
L’impulso alla revisione interna si produce in occasione della sui servizi di investimento, che segna un’integrale rifondazione delle regole di funzionamento
- Viene introdotta la disciplina mutuo riconoscimento, applicata non soltanto agli intermediari ma anche ai mercati
- I mercati tendono sempre di più a diventare soggetti “privati”

Prima della Direttiva
- Un primo modello europeo era quello pubblicistico (es. Italia): la Borsa è un mercato “ufficiale”, istituito per legge, gestito e controllato da Autorità pubbliche, generalmente operante in regime di monopolio con pregnanti controlli pubblici
- Un secondo modello europeo era quello privatistico (es. Regno Unito): la Borsa si configura come un’istituzione privata, operante sulla base del ricorso a forme di autoregolamentazione

Italia
In Italia, in occasione del recepimento della Direttiva, si realizza la trasformazione della Borsa in una società per azioni, per quanto l’impianto pubblicistico non venga totalmente superato, soprattutto per i pervasivi controlli pubblici orientati all’interesse costituzionale della tutela del risparmio

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2
Q

Come avviene la partecipazione al mercato da parte degli emittenti o dei negoziatori? Le caratteristiche del contratto?

A

La partecipazione al mercato da parte degli emittenti o dei negoziatori, deriva da un atto di natura privata che rappresenta un contratto che viene stipulato tra il soggetto (intermediario o emittente) e la società di gestione del mercato
- Il contenuto del contratto risulta predeterminato unilateralmente dalla società di gestione
- Le caratteristiche del contratto non sono liberamente determinabili dalla società di gestione, essendo sottoposte al controllo dell’Autorità di vigilanza

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3
Q

Caratteristiche direttiva MIFID 1

A

Direttiva 2004/39/CE (cd. MiFID)
* Obiettivo di riconoscere, ed equiparare, i mercati regolamentati e sistemi alternativi di negoziazione, eliminando l’obbligo di concentrazione delle operazioni in borsa
* Introduzione del servizio di investimento rappresentato dall’attività di gestione dei sistemi multilaterali di negoziazione (Multilateral Trading Facilities – MTF)
* Previsione della figura del cd. “internalizzatore sistematico”

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4
Q

Caratteristiche direttiva MIFID 2

A

Direttiva 2014/65/UE (cd. MiFID II)
* Introduzione della fattispecie denominata “sistema organizzato di negoziazione” (Organized trading facilities – OTF)
* Tenere in considerazione l’evoluzione tecnologica e le nuove tecniche di negoziazione (cc. dd. High frequency trading algo trading)
* L’internalizzatore sistematico ora configura una particolare modalità di prestazione del servizio di negoziazione, venendo espunto dal novero delle vere e proprie sedi di negoziazione

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5
Q

Come avviene la vigilanza sui sistemi di negoziazione? Quali sono i principali vigilanti e i loro compiti?

A

I sistemi di negoziazione sono sottoposti a regole differenziate con riferimento alla vigilanza, regole segmentate in funzione, da un lato, della tipologia di trading venues e, dall’altro, in funzione di particolari caratteristiche della stessa

CONSOB
- Assume il compito di vigilare sulle sedi negoziazione, in particolare al fine di assicurare la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori (art. 62 TUF)
- In casi di necessità e urgenza può sostituirsi al gestore di un mercato regolamentato (art. 62, comma 3 e 4 TUF)
- Sono previsti anche poteri informativi e di indagine (art. 62-octies), poteri ispettivi (art. 62-novies), poteri di intervento (art. 62-decies TUF)

BANCA D’ITALIA
- Rimangono fermi i poteri e le attribuzioni spettanti alla Banca d’Italia in base alla Parte II del TUF

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6
Q

Vigilanza per i vari sistemi?

A

Sedi di negoziazione all’ingrosso di titoli di Stato (art. 62-ter TUF):
- Il MEF, sentite Consob e Banca d’Italia, può stabilire requisiti specifici per i mercati e i gestori
- La Consob e la Banca d’Italia hanno il compito di stipulare un protocollo d’intesa per coordinare i rispettivi ambiti di intervento

Tutte le sedi di negoziazione all’ingrosso (art. 62-quater TUF):
- La Banca d’Italia stabilisce obblighi informativi e di comunicazione dei gestori
- Ulteriori competenze sono declinate dall’art. 62-quater per la Banca d’Italia, Consob e MEF

Sedi di negoziazione di strumenti finanziari derivati sull’energia e il gas (art. 62-sexies TUF):
- La Consob condivide i poteri con la autorità di regolazione per energie reti e ambiente (ARERA)
- È possibile un intervento del MEF in caso di irregolarità che possono incidere sul funzionamento dei mercati e sulla sicurezza e sull’efficiente funzionamento delle reti nazionali di trasporto dell’energia elettrice e del gas

Sistemi multilaterali di scambio di depositi monetari in euro (art. 62-septies TUF)
- La vigilanza e i poteri di intervento sono affidati alla Banca d’Italia

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7
Q

Definizione di mercato regolamentato

A

Un mercato regolamentato è un “sistema multilaterale amministrato e/o gestito da un gestore del mercato, che consente o facilita l’incontro, al suo interno e in base alle sue regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti relativi a strumenti finanziari ammessi alla negoziazione conformemente alle sue regole e/o ai suoi sistemi, e che è autorizzato e funziona regolarmente e conformemente alla parte IIIs (art. 1, comma 1, lett. w-ter TUF)

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8
Q

Come deve essere svolta l’attività del mercato regolamentato?

A

L’attività deve essere svolta nella forma di società per azioni, anche senza scopo di lucro (art. 64 TUF)
- La forma della s.p.a. si ritiene la forma migliore per la nuova struttura privatistica dei mercati
- Rispetto alla (eventuale) assenza di scopo di lucro, il modello oggi dominante è quello della società lucrativa, dopo l’abbandono progressivo del modello mutualistico a partire alla metà degli anni Novanta (cd. demutualizzazione)

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9
Q

Come funziona l’autorizzazione a prestare attività di mercato regolamentato?

A

L’autorizzazione a prestare l’attività è rilasciata, ai sensi dell’art. 64-quater TUF al mercato in quanto tale e non già, dunque, al relativo gestore: la norma, concepita al fine di tener conto delle mutevoli forme organizzative in Europa in relazione ai mercati regolamentati, comporta una scissione tra entità gestore e “sistema” autorizzato

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10
Q

Quali sono i requisiti per prestare attività di mercato regolamentato?

A

Per lo svolgimento dell’attività di gestione dei mercati sono previsti dei requisiti che riecheggiano quelli enunciati dalla disciplina sugli intermediari
- La Consob deve stabilire le attività connesse e strumentali che la società di gestione possono svolgere, nonché i generali requisiti di organizzazione del mercato (art. 64, comma 4 TUF, con una norma che riflette le analoghe in materia di “esclusività” dell’oggetto sociale degli intermediari)
- Il MEF stabilisce i requisiti degli esponenti aziendali e dei partecipanti al capitale (art. 64-bis e art. 64-ter)

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11
Q

Come funziona per gli asset proprietari?

A

ASSETTI PROPRIETARI
- Le informazioni sugli assetti proprietari sono trasmesse alla Consob anche dalla stessa società di gestione (art. 64-bis, comma 3 TUF)
- Chiunque intenda acquisire o cedere, direttamente o indirettamente
- Una partecipazione nel capitale del gestore del mercato che superi il 10%, il 20%, il 30% o il 50% del capitale o dei diritti di voto
- Il controllo del gestore del mercato

deve darne preventiva comunicazione alla Consob, che entro 90 giorni può opporsi all’operazione in caso di rischio per una gestione sana e prudente del mercato (art. 64-bis, comma 4 TUF)

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12
Q

Regole sulla composizione qualitativa del capitale del gestore del mercato?

A

NB Non è, invece, prevista alcuna regola sulla composizione “qualitativa” del capitale
- Non vi sono limiti soggettivi alla partecipazione
- Non sono stabilite quote che devono appartenere necessariamente a certi soggetti (cfr. D. Lgs. n. 415/1996, secondo cui la maggioranza del capitale avrebbe dovuto appartenere agli intermediari)

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13
Q

A cosa serve il regolamento? Quali sono i principi generali?

A

L’organizzazione e la gestione del mercato sono disciplinate da un Regolamento.

Principi generali
* Trasparenza del mercato
* Ordinato svolgimento delle negoziazioni
* Tutela degli investitori

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14
Q

Come funziona l’approvazione del regolamento?

A

APPROVAZIONE
- Dall’assemblea ordinaria o dal consiglio di sorveglianza ovvero, se previsto dallo statuto, anche dall’organo di amministrazione (per quest’ultimo caso, si veda il Regolamento di Borsa Italiana)
- Dal consiglio di amministrazione, o dal consiglio di gestione, se le azioni della stessa società di gestione del mercato sono quotate in un mercato regolamentato (cd. self listing)

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15
Q

Qual è il contenuto del regolamento?

A

CONTENUTO
* Condizioni e modalità di ammissione, esclusione e sospensione alle negoziazioni degli operatori
* Condizioni e modalità di ammissione, esclusione e sospensione dalla quotazione e dalle negoziazioni degli strumenti finanziari
* Condizioni e modalità per lo svolgimento delle negoziazioni
* Modalità di accertamento, pubblicazione e diffusione dei prezzi
* Tipi di contratti ammessi alle negoziazioni
* Condizioni e modalità per la compensazione e i criteri per la determinazione dei quantitativi minimi negoziabili
* Modalità di emanazione delle disposizioni di attuazione del regolamento da parte del gestore

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16
Q

Come funziona il regolamente in quanto atto? Qual è l’eccezione?

A

Il Regolamento è un atto di autonomia privata
* È approvato dalla società di gestione
* L’adesione al mercato da parte di un intermediario (o di un emittente) comporta l’accettazione delle regole contenute nel Regolamento, in conformità al meccanismo di formazione del contratto per “adesione”
* Eventuali controversie sono risolte mediante ricorso all’Autorità giudiziaria, o a procedimenti arbitrali

ECCEZIONE
- Anche se l’oggetto dell’autorizzazione della Consob non è il regolamento ma l’attività di gestione del mercato (cfr. art. 64-quater, comma 3 TUF), nella sostanza, in fase di rilascio dell’autorizzazione, lo scrutinio della Consob si estende anche al contenuto del regolamento

17
Q

Casi di revocazione dell’autorizzazione?

A

La Consob può revocare l’autorizzazione del mercato regolamentato quando (art. 64-quinques TUF)
* L’autorizzazione è stata ottenuta presentando false dichiarazioni o con qualsiasi altro mezzo irregolare
* Non sono più soddisfatte le condizioni cui è subordinata l’autorizzazione
* Sono state violate in modo grave e sistematico le disposizioni del TUF relative al mercato regolamentato o al gestore del mercato
* Il mercato ha cessato di funzionare da più di sei mesi o rinuncia espressamente all’autorizzazione

18
Q

Definizione servizi multilaterali di negoziazione

A

I servizi multilaterali di negoziazione = si tratta di «un sistema multilaterale gestito da un’impresa di investimento o da un gestore del mercato che consente l’incontro, al suo interno e in base a regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti conformemente alla Parte II e alla Parte III» (art. 1, comma 5-octies, lett. a) TUF)

19
Q

Analogie e differenze dei MTF con mercati regolamentati. Differenze con OTF

A

Analogie con i mercati regolamentati
* meccanismi che regolano l’incrocio degli ordini di negoziazione e la conseguente formazione dei contratti

Differenze con i mercati regolamentati
* Un MTF può essere gestito sia da una società di gestione di mercati regolamentati sia da intermediari abilitati alla prestazione di attività e servizi di investimento
* I requisiti degli MTF sono diversi e, per alcuni profili, meno pervasivi
* Quando un MTF è gestito da un intermediario, le regole che disciplinano il soggetto gestore discendono dalle norme del TUF in materia di intermediari

Differenze con otf
* negli OTF l’esecuzione degli ordini è informat ad un criterio di discrezionalità

20
Q

Regole e strumenti di chi gestisce un MTF

A

I soggetti che intendono gestire un MTF sono tenuti a disporre una serie di regole e strumenti (art. 65-bis TUF), tra cui:
* Regole e procedure trasparenti che garantiscono un processo di negoziazione corretto e ordinato, nonché di criteri obiettivi che consentono l’esecuzione efficiente degli ordini
* Misure per garantire una gestione sana dell’operatività del sistema
* Misure atte ad individuare e gestire potenziali conseguenze negative per l’operatività dei sistemi gestiti o per i loro membri o partecipanti e clienti di eventuali conflitti tra gli interessi del sistema multilaterale, dei suoi proprietari, del gestore del sistema multilaterale di negoziazione
* Almeno tre membri o partecipanti o clienti concretamente attivi, ciascuno dei quali con la possibilità di interagire con tutti gli altri per quanto concerne la formazione dei prezzi

NB. Regole particolari sono poi previste per i c.d. «mercati di crescita per le PMI» (art. 69 TUF)

21
Q

Definizione sistemi organizzati di negoziazione

A

Si tratta di un «sistema multilaterale diverso da un mercato regolamentato o da un sistema multilaterale di negoziazione che consente l’interazione tra interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a obbligazioni, strumenti finanziari strutturati, quote di emissioni e strumenti derivati, in modo da dare luogo a contratti conformemente alla parte II e alla parte III» (art. 1, comma 5-octies, lett. b) TUF)

22
Q

Discrezionalità e tipologia di strumenti finanziari per OTF

A

Discrezionalità
* Collocare o ritirare un ordine sul proprio sistema
* Abbinare lo specifico ordine di un cliente con gli altri ordini disponibili

Tipologia di strumenti finanziari
* un problema riguardava la qualificazione dei sistemi su cui è possibile negoziare azioni o altri strumenti di capitale o di rischio → un’impresa di investimento che gestisce un sistema interno di abbinamento che esegue gli ordini dei clienti su azioni, certificati di deposito, fondi indicizzati quotati, certificati e altri strumenti finanziari analoghi su base multilaterale deve possedere l’autorizzazione come sistema multilaterale di negoziazione (art. 23, par. 2, Reg. (UE) n. 604/2014, MiFIR)

23
Q

Limiti specifici gestione OTF

A

Esistono dei limiti specifici nel caso di gestione di un sistema organizzato di negoziazione:
- Il gestore di un sistema organizzato di negoziazione non può operare anche come internalizzatore sistematico (la ratio consiste nell’esigenza di evitare commissioni e conflitti tra i due distinti sistemi di negoziazione)
- Esistono limiti a che il gestore di un OTF adotti una strategia di esecuzione del tipo «matched», intendendosi per essa una negoziazione nella quale il soggetto che si interpone tra acquirente e venditore non è mai esposto al rischio di mercato durante l’esecuzione dell’operazione, con l’acquisto e la vendita eseguiti simultaneamente ad un prezzo che non permette di realizzare a tale soggetto utili o perdite (art. 65-quinques TUF)

24
Q

Tipi di servizi di comunicazione dati con relative definizioni

A
  • Dispositivo di pubblicazione autorizzato – Approved Publication Arrangement (APA): soggetti autorizzati a pubblicare le segnalazioni delle operazioni concluse per conto delle imprese di investimento (art. 2, par. 1, n. 34) MiFIR)
  • Fornitore di un sistema consolidato di pubblicazione – Consolidated Tape Provider (CTP): soggetti autorizzati a fornire il servizio di raccolta, presso le varie trading venues, delle segnalazioni delle operazioni concluse per gli strumenti finanziari individuati. essi hanno il compito di consolidare le informazioni in un flusso elettronico di dati costantemente attualizzati (art. 2, par. 1, n. 35)
  • Meccanismo di segnalazione autorizzato – Approved Reporting Mechanism (ARM): soggetti autorizzati a segnalare le informazioni di dettaglio sulle operazioni concluse alle Autorità competenti, o all’ESMA, per conto delle imprese di investimento (art. 2, par. 1, n. 36)
25
Q

Compiti Consob su gestori di APA o di ARM; obiettivo

A

La gestione di un APA o di un ARM la Consob ha il compito di vigilare, esercitando poteri informativi, di indagine, ispettivi e di interventi; inoltre, rilascia l’autorizzazione preventiva (art. 79 TUF), autorizzazione che può essere revocata nei presupposti indicati dalla legge.
Obiettivo comune di accrescere la qualità delle informazioni disponibili in materia di negoziazione, evitando il rischio di frammentazione delle informazioni «sparpagliate» tra diverse trading venues
- Obbligo di fornire dati di mercato a condizioni commerciali ragionevoli (art. 84 Reg. n. 565/2017)
- Deve essere specificato che il prezzo dei dati di mercato si basa sul costo della produzione e della diffusione dei dati, e può includere un margine ragionevole (art. 85 Reg. n. 565/2017)
- I dati di mercato devono essere forniti in modo non discriminatorio e in modo facilmente accessibile (cd. obbligo di trasparenza: art. 89 Reg. n. 565/2017)

26
Q

Tradeoff nelle trading venues

A
27
Q

Quali sono i mercati regolamenti italiani? E in Europa?

A

I mercati regolamentati italiani
- MTS S.p.a.: gestisce il Mercato Telematico all’ingrosso dei titoli di Stato («MTS Italy»), suddiviso nei due segmenti Cash e pronti contro termine (Repo)
- Borsa Italiana S.p.a.: gestisce gli altri mercati regolamentati (5) → la società è parte ora del gruppo London Stock Exchange, il quale ha ceduto, nel 2021, la propria partecipazione di controllo ad una cordata capeggiata dal gestore europeo Euronext, garantendo una dimensione internazionale anche dopo Brexit

In Europa, invece, a fine 2022, risultano operativi 127 mercati regolamentati.

28
Q

Quali sono i sistemi di negoziazione attivi in italia? E in EU?

A

I sistemi di negoziazione attivi in Italia
- Borsa Italiana S.p.a.: costituisce il quadro più ampio con 7 MTF controllati
- MTS S.p.a.
- Vorvel SIM S.p.a. (già Hi-MTF SIM S.p.a.)
- Non esistono, in Italia, OTF

UE (fine 2022)
- 142 MTF
- 29 OTF
- 185 internalizzatori sistematici

29
Q

A cosa facciamo attenzione riguardo il Regolamento dei mercati di Borsa Italiana S.p.a.?

A
  • LA QUOTAZIONE UFFICIALE
  • LA PROCEDURA DI AMMISSIONE A QUOTAZIONE
  • SOSPENSIONE, REVOCATION ED ESCLUSIONE DALLE NEGOZIAZIONI
30
Q

Quali sono i requisiti per emittenti e strumenti finanziari nella quotazione ufficiale in BI?

A

EMITTENTI
- Regolarmente costituito
- Statuto conforme a leggi e regolamenti cui è soggetto
- Se emittenti esteri, verificare che la quotazione in Italia non sia in contrasto né con l’ordinamento di origine né con quello interno

STRUMENTI FINANZIARI
- Emessi nel rispetto delle leggi, regolamenti e ogni disposizione applicabile
- Conformi alle leggi e regolamenti
- Liberamente negoziabili
- Idonei ad essere oggetto di liquidazione mediante i Depositari Centrali di Titoli (CSD)
- Idonei ad essere negoziati in modo equo, ordinato ed efficiente

31
Q

Quali sono i requisiti di bilanci e sulle attività capaci di generare ricavi nella quotazione ufficiale in BI?

A

Requisiti dei bilanci
- Devono essere pubblicati e depositati i bilanci anche consolidati degli ultimi tre esercizi annuali, di cui l’ultimo (almeno) deve essere stato sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 39/2010 o delle corrispondente disciplina estera
- L’ammissione a quotazione non può essere disposta se è stato espresso un giudizio negativo ovvero si è dichiarata impossibilitata ad esprimere un giudizio
- L’attivo di bilancio ovvero i ricavi dell’emittente non devono essere rappresentati in misura preponderante dall’investimento in una società le cui azioni sono già ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato

Attività capace di generare ricavi
- Assenza di ostacoli alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari
- “In condizioni di autonomia gestionale” (limitando per es. società che operano prevalentemente sotto la direzione di altre società)

32
Q

Quali sono le condizioni richieste per le azioni nella quotazione ufficiale in BI?

A

Condizioni richieste per le azioni
- Capitalizzazione di mercato prevedibile pari almeno a 40 milioni di euro (derogabile in caso di mercato sufficiente)
- Sufficiente diffusione (cd. flottante), che si presume realizzata quando le azioni sono ripartite presso investitori professionali per almeno il 25% (derogabile)
- In caso di azioni di risparmio, non è prevista una soglia fissa di flottante, ma la sufficiente diffusione dovrà essere tale da assicurare un regolare funzionamento del mercato
- In caso di azioni prive del diritto di voto nelle assemblee ordinarie, non sono ammesse se azioni già dotate di tale diritto non sono negoziate ovvero se non sono oggetto di contestuale provvedimento di ammissione alle negoziazioni (salvo banche popolari e cooperative assicurative)

33
Q

Qual è la natura del rapporto contrattuale nella procedura di ammissione a negoziazione in BI?

A

Natura contrattuale del rapporto
- Presentazione da parte dell’emittente di una domanda redatta in conformità al Regolamento e alle Istruzioni
- Si obbliga all’osservanza del Regolamento e delle Istruzioni
- Approva specificatamente talune clausole ai sensi dell’artt. 1341-1342 c.c.

34
Q

Come deve essere la doamnda di ammissione nella procedura di ammissione a negoziazione in BI?

A

La domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentate dell’emittente o dal soggetto munito dei necessari poteri (art. 2.4.1 Regolamento)
- L’assemblea assume rilievo almeno per la necessità di adeguare lo statuto alla disciplina delle quotate
- Almeno la richiesta di esclusione deve essere deliberata dall’assemblea straordinaria (art. 133 TUF)
- È possibile che un emittente abbia gli strumenti finanziari ammessi a negoziazione su un mercato regolamentato senza averne fatto richiesta, se già negoziati in un altro mercato regolamentato → finalità di allargare i «luoghi», ma negoziazioni senza il suo consenso non possono determinare obblighi ulteriori in capo all’emittente (art. 51(5) MiFID II; art. 66, comma 5-6 TUF)

35
Q

Differenza tra ammissione alla quotazione e ammissione alla negoziazione

A

Ammissione alla quotazione =/ ammissione alla negoziazione
- L’ammissione alla quotazione è precedente alla negoziazione e certifica la capacità degli emittenti di rispettare i requisiti per la quotazione (art. 2.2.2 Regolamento Borsa Italiana)
- L’ammissione alla negoziazione si concentra sugli strumenti finanziari e sulla loro capacità di sostenere condizioni di negoziazione ordinate (art. 2.2.1, Regolamento Borsa Italiana)
- La Consob mantiene un potere preventivo sulla sola ammissione alla quotazione: entro 5 giorni e in caso di pregiudizio per trasparenza, ordine negoziazioni o tutela investitori (art. 66-ter, commi 4 e 6 TUF)
- Gli obblighi di informazione continua del Reg. (UE) n. 596/2014 (MAR) si applicano al momento della richiesta di ammissione alla negoziazione
- Borsa Italiana gestisce il processo sia per l’ammissione alla quotazione sia per l’ammissione alle negoziazioni

36
Q

Come funziona la sospensione dalla negoziazione in BI?

A

Sospensione (art. 2.5.1)
- La regolarità del mercato dello strumento finanziario non è temporaneamente garantita o rischia di non esserlo
- Lo richiede la tutela degli investitori

Cause:
- Diffusione o mancata diffusione di notizie che possono incidere sul regolare andamento del mercato
- Delibera di azzeramento del capitale sociale e contemporaneo aumento al di sopra del limite legale
- Ammissione dell’emittente a procedure concorsuali
- Scioglimento dell’emittente
- Giudizio negativo sul bilancio o impossibilità di esprimere un giudizio

37
Q

Come funziona la revoca dalla negoziazione in BI?

A

Revocation (art. 2.5.1, comma 1, lett. b)
- Prolungata carenza di negoziazioni
- Non è possibile mantenere un mercato normale e regolare per lo strumento

Cosa si vede:
- Procedimento nel rispetto del contraddittorio (comunicazione scritta; deduzione scritta; audizione; decisione)
- Controvalore medio giornaliero delle negoziazioni eseguite nel mercato in almeno 18 mesi
- Frequenza degli scambi
- Ammissione dell’emittente a procedure concorsuali
- Giudizio negativo sul bilancio o impossibilità di esprimere un giudizio
- Scioglimento emittente
- Sospensione dalle negoziazioni per più di 18 mesi

38
Q

Come funziona l’esclusione su richiesta dalla negoziazione in BI?

A

Esclusione su richiesta (art. 2.5.5)
Specificazione degli adempimenti connessi all’applicazione del disposto dell’art. 133 TUF