3 - Sistemi di negoziazione Flashcards
Cosa ha fatto la direttiva del 1993? Com’era la situazione prima? In Italia?
La disciplina dei mercati ha subito, nell’arco degli ultimi vent’anni, trasformazione epocali.
Direttiva 93/22/CEE
L’impulso alla revisione interna si produce in occasione della sui servizi di investimento, che segna un’integrale rifondazione delle regole di funzionamento
- Viene introdotta la disciplina mutuo riconoscimento, applicata non soltanto agli intermediari ma anche ai mercati
- I mercati tendono sempre di più a diventare soggetti “privati”
Prima della Direttiva
- Un primo modello europeo era quello pubblicistico (es. Italia): la Borsa è un mercato “ufficiale”, istituito per legge, gestito e controllato da Autorità pubbliche, generalmente operante in regime di monopolio con pregnanti controlli pubblici
- Un secondo modello europeo era quello privatistico (es. Regno Unito): la Borsa si configura come un’istituzione privata, operante sulla base del ricorso a forme di autoregolamentazione
Italia
In Italia, in occasione del recepimento della Direttiva, si realizza la trasformazione della Borsa in una società per azioni, per quanto l’impianto pubblicistico non venga totalmente superato, soprattutto per i pervasivi controlli pubblici orientati all’interesse costituzionale della tutela del risparmio
Come avviene la partecipazione al mercato da parte degli emittenti o dei negoziatori? Le caratteristiche del contratto?
La partecipazione al mercato da parte degli emittenti o dei negoziatori, deriva da un atto di natura privata che rappresenta un contratto che viene stipulato tra il soggetto (intermediario o emittente) e la società di gestione del mercato
- Il contenuto del contratto risulta predeterminato unilateralmente dalla società di gestione
- Le caratteristiche del contratto non sono liberamente determinabili dalla società di gestione, essendo sottoposte al controllo dell’Autorità di vigilanza
Caratteristiche direttiva MIFID 1
Direttiva 2004/39/CE (cd. MiFID)
* Obiettivo di riconoscere, ed equiparare, i mercati regolamentati e sistemi alternativi di negoziazione, eliminando l’obbligo di concentrazione delle operazioni in borsa
* Introduzione del servizio di investimento rappresentato dall’attività di gestione dei sistemi multilaterali di negoziazione (Multilateral Trading Facilities – MTF)
* Previsione della figura del cd. “internalizzatore sistematico”
Caratteristiche direttiva MIFID 2
Direttiva 2014/65/UE (cd. MiFID II)
* Introduzione della fattispecie denominata “sistema organizzato di negoziazione” (Organized trading facilities – OTF)
* Tenere in considerazione l’evoluzione tecnologica e le nuove tecniche di negoziazione (cc. dd. High frequency trading algo trading)
* L’internalizzatore sistematico ora configura una particolare modalità di prestazione del servizio di negoziazione, venendo espunto dal novero delle vere e proprie sedi di negoziazione
Come avviene la vigilanza sui sistemi di negoziazione? Quali sono i principali vigilanti e i loro compiti?
I sistemi di negoziazione sono sottoposti a regole differenziate con riferimento alla vigilanza, regole segmentate in funzione, da un lato, della tipologia di trading venues e, dall’altro, in funzione di particolari caratteristiche della stessa
CONSOB
- Assume il compito di vigilare sulle sedi negoziazione, in particolare al fine di assicurare la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori (art. 62 TUF)
- In casi di necessità e urgenza può sostituirsi al gestore di un mercato regolamentato (art. 62, comma 3 e 4 TUF)
- Sono previsti anche poteri informativi e di indagine (art. 62-octies), poteri ispettivi (art. 62-novies), poteri di intervento (art. 62-decies TUF)
BANCA D’ITALIA
- Rimangono fermi i poteri e le attribuzioni spettanti alla Banca d’Italia in base alla Parte II del TUF
Vigilanza per i vari sistemi?
Sedi di negoziazione all’ingrosso di titoli di Stato (art. 62-ter TUF):
- Il MEF, sentite Consob e Banca d’Italia, può stabilire requisiti specifici per i mercati e i gestori
- La Consob e la Banca d’Italia hanno il compito di stipulare un protocollo d’intesa per coordinare i rispettivi ambiti di intervento
Tutte le sedi di negoziazione all’ingrosso (art. 62-quater TUF):
- La Banca d’Italia stabilisce obblighi informativi e di comunicazione dei gestori
- Ulteriori competenze sono declinate dall’art. 62-quater per la Banca d’Italia, Consob e MEF
Sedi di negoziazione di strumenti finanziari derivati sull’energia e il gas (art. 62-sexies TUF):
- La Consob condivide i poteri con la autorità di regolazione per energie reti e ambiente (ARERA)
- È possibile un intervento del MEF in caso di irregolarità che possono incidere sul funzionamento dei mercati e sulla sicurezza e sull’efficiente funzionamento delle reti nazionali di trasporto dell’energia elettrice e del gas
Sistemi multilaterali di scambio di depositi monetari in euro (art. 62-septies TUF)
- La vigilanza e i poteri di intervento sono affidati alla Banca d’Italia
Definizione di mercato regolamentato
Un mercato regolamentato è un “sistema multilaterale amministrato e/o gestito da un gestore del mercato, che consente o facilita l’incontro, al suo interno e in base alle sue regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita di terzi relativi a strumenti finanziari, in modo da dare luogo a contratti relativi a strumenti finanziari ammessi alla negoziazione conformemente alle sue regole e/o ai suoi sistemi, e che è autorizzato e funziona regolarmente e conformemente alla parte IIIs (art. 1, comma 1, lett. w-ter TUF)
Come deve essere svolta l’attività del mercato regolamentato?
L’attività deve essere svolta nella forma di società per azioni, anche senza scopo di lucro (art. 64 TUF)
- La forma della s.p.a. si ritiene la forma migliore per la nuova struttura privatistica dei mercati
- Rispetto alla (eventuale) assenza di scopo di lucro, il modello oggi dominante è quello della società lucrativa, dopo l’abbandono progressivo del modello mutualistico a partire alla metà degli anni Novanta (cd. demutualizzazione)
Come funziona l’autorizzazione a prestare attività di mercato regolamentato?
L’autorizzazione a prestare l’attività è rilasciata, ai sensi dell’art. 64-quater TUF al mercato in quanto tale e non già, dunque, al relativo gestore: la norma, concepita al fine di tener conto delle mutevoli forme organizzative in Europa in relazione ai mercati regolamentati, comporta una scissione tra entità gestore e “sistema” autorizzato
Quali sono i requisiti per prestare attività di mercato regolamentato?
Per lo svolgimento dell’attività di gestione dei mercati sono previsti dei requisiti che riecheggiano quelli enunciati dalla disciplina sugli intermediari
- La Consob deve stabilire le attività connesse e strumentali che la società di gestione possono svolgere, nonché i generali requisiti di organizzazione del mercato (art. 64, comma 4 TUF, con una norma che riflette le analoghe in materia di “esclusività” dell’oggetto sociale degli intermediari)
- Il MEF stabilisce i requisiti degli esponenti aziendali e dei partecipanti al capitale (art. 64-bis e art. 64-ter)
Come funziona per gli asset proprietari?
ASSETTI PROPRIETARI
- Le informazioni sugli assetti proprietari sono trasmesse alla Consob anche dalla stessa società di gestione (art. 64-bis, comma 3 TUF)
- Chiunque intenda acquisire o cedere, direttamente o indirettamente
- Una partecipazione nel capitale del gestore del mercato che superi il 10%, il 20%, il 30% o il 50% del capitale o dei diritti di voto
- Il controllo del gestore del mercato
deve darne preventiva comunicazione alla Consob, che entro 90 giorni può opporsi all’operazione in caso di rischio per una gestione sana e prudente del mercato (art. 64-bis, comma 4 TUF)
Regole sulla composizione qualitativa del capitale del gestore del mercato?
NB Non è, invece, prevista alcuna regola sulla composizione “qualitativa” del capitale
- Non vi sono limiti soggettivi alla partecipazione
- Non sono stabilite quote che devono appartenere necessariamente a certi soggetti (cfr. D. Lgs. n. 415/1996, secondo cui la maggioranza del capitale avrebbe dovuto appartenere agli intermediari)
A cosa serve il regolamento? Quali sono i principi generali?
L’organizzazione e la gestione del mercato sono disciplinate da un Regolamento.
Principi generali
* Trasparenza del mercato
* Ordinato svolgimento delle negoziazioni
* Tutela degli investitori
Come funziona l’approvazione del regolamento?
APPROVAZIONE
- Dall’assemblea ordinaria o dal consiglio di sorveglianza ovvero, se previsto dallo statuto, anche dall’organo di amministrazione (per quest’ultimo caso, si veda il Regolamento di Borsa Italiana)
- Dal consiglio di amministrazione, o dal consiglio di gestione, se le azioni della stessa società di gestione del mercato sono quotate in un mercato regolamentato (cd. self listing)
Qual è il contenuto del regolamento?
CONTENUTO
* Condizioni e modalità di ammissione, esclusione e sospensione alle negoziazioni degli operatori
* Condizioni e modalità di ammissione, esclusione e sospensione dalla quotazione e dalle negoziazioni degli strumenti finanziari
* Condizioni e modalità per lo svolgimento delle negoziazioni
* Modalità di accertamento, pubblicazione e diffusione dei prezzi
* Tipi di contratti ammessi alle negoziazioni
* Condizioni e modalità per la compensazione e i criteri per la determinazione dei quantitativi minimi negoziabili
* Modalità di emanazione delle disposizioni di attuazione del regolamento da parte del gestore