ipoglicemie Flashcards

1
Q

quanto scendono i valori di glicemia nelle ipoglicemie sindromiche

A

al di sotto di 50-55 mg/dl.

valori normali 70 a 99 mg/dl

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2
Q

triade di whipple

A
  1. La presenza di sintomi o segni compatibili con ipoglicemia; abbiamo detto che questi sono variabili, che non in tutti i soggetti si manifestano tutti come scritto nelle slide o nei libri, ma alcuni di questi devono essere presenti.
  2. Riscontrare, in concomitanza ai segni e ai sintomi, bassi valori di glucosio plasmatico; cioè valori almeno di sotto di 70 mg/dl, ma ricordiamoci che un valore sotto i 70 mg/dl è difficile che in un soggetto non diabetico dia subito dei sintomi poi c’è variabilità perciò è possibile anche questo. Tuttavia si è raggiunto un accordo fra gli scienziati che ha portato a definire un valore di 50-55 mg/dl come soglia di ipoglicemia.
  3. Che sintomi e segni scompaiano quando la glicemia viene riportata alla normalità. Questo è un altro criterio fondamentale per dire che ci troviamo veramente di fronte ad una ipoglicemia.
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3
Q

sintomi ipoglicemia

A
  • I sintomi autonomici, che compaiono intorno ai 60 mg/dl sono: la sudorazione, l’agitazione l’ansia, l’astenia, le palpitazioni, il tremore, la fame e il pallore. Tutti imputabili all’eccesso di catecolammine.
  • I sintomi neuroglicopenici invece, compaiono più tardivamente, di solito ai 55-50 mg/dl di glucosio. Sono sintomi più di tipo neurologico: lo stato confusionale, la cefalea, disturbi della visione come la diplopia, disturbi della parola fino all’afasia, parestesie, incoordinazione motoria, l’amnesia, fino ai sintomi più gravi come il delirio, le convulsioni e il coma.
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4
Q

test del digiuno nel sospetto di insulinoma per ipoglicemia post prandiale

A

normalmente, il digiuno, soprattutto se prolungato, sopprime la secrezione di insulina. Se questa secrezione di insulina è dovuta ad un tumore, ad un adenoma e quindi è svincolata dai meccanismi di regolazione, anche se noi mettiamo il pz a digiuno e lo teniamo a digiuno per un periodo prolungato, questa secrezione non verrà soppressa. Poi cosa avremo? Avremo che il paziente è a digiuno, la glicemia scende, quando scende sotto i 45 mg/dl sospendiamo il test, ma l’insulinemia rimane alta, così come il C-peptide.

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5
Q

esami nel sospetto di glicemia post prandiale

A

OGTT
pasto misto: si fa lo stesso test misurando la glicemia per 5h, dando 50gr di carboidrati di cui 25gr semplici e 25gr complessi. Anche qua il test viene considerato positivo quando compaiono i sintomi e con essi si osserva un abbassamento dei valori glicemici < 50 mg/dl, e somministrando nuovamente glucosio correggendo l’ipoglicemia si assiste a una regressione degli stessi sintomi.

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6
Q

terapia ipoglicemia in acuto

A

in acuto è glucosio per Os da ripetere anche 2 o 3 volte ogni 15 minuti. Zucchero semplice, il più semplice possibile, perché gli alimenti richiedono tempo per essere assorbiti e perché aggiungono nutrienti che non servono. Se il pz non fosse cosciente somministrare glucagone IM o sottocute (1mg, eventualmente ripetuto), oppure glucosio EV

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7
Q

diagnosi insulinoma iter

A

test del digiuno + infusione di glucagone
Nel soggetto normale il glucagone NON determina variazioni della glicemia, perché a digiuno il soggetto normale ha esaurito i depositi di glicogeno, mentre nel soggetto con insulinoma la glicemia può aumentare perché il glicogeno di deposito è rimasto intatto ! Questo perché abbiamo livelli alti di insulina che inibiscono la glicogenolisi.

test somatostatina
Perché la somatostatina ? Perché c’è un certo numero di adenomi, di insulinomi, che presentano recettori per la somatostatina quindi se noi somministriamo la somatostatina all’individuo normale (curva in basso linea continua), sopprimiamo la secrezione di insulina.

diazossido
è un farmaco, che ha un meccanismo d’azione tale per cui impedisce la chiusura del canali al K+ ATP-dipendenti, che rappresenta il primo evento che serve per poter far rilasciare l’insulina. Quindi somministriamo il diazossido endovena e andiamo a valutare glicemia e insulinemia e avremo una soppressione appunto della secrezione insulinica e quindi dell’insulinemia. Questo test è importante anche per valutare la risposta al farmaco, perché abbiamo detto che il diazossido può essere dato anche come terapia.

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