lezione 2 Flashcards
alleli che donano suscettibilità al DM1
la combinazione allelica che conferisce maggiore suscettibilità è quella che corrisponde alla eterozigosi DR3-DR4. A seguire abbiamo l’omozigosi DR4-DR4 e DR3-DR3. Un altro gene che è stato studiato e relazionato alla patogenesi del DMT1 è il locus **VNTR ** che è un locus non codificante che si trova associato al gene per l’insulina e ne regola la sua trascrizione. Per questo gene sono stati riscontrate diverse varianti che possono comportare una alterazione della trascrizione del gene per l’insulina. Infine un altro gene rilevante è il CTLA-4
antigeni che stimolano autoimmunità nel DM1
l’insulina, la GAD che è la decarbossilasi dell’acido glutammico e l’IA2 che è una porzione del recettore insulinico tirosin-chinasico
la GAD può essere interessata a mimetismo molecolare col virus cocksacki
autoanticorpi da diabete
gli ICA che sono anticorpi generici che ad oggi non si dosano più;
gli IAA (anticorpi anti-insulina) che si possono ritrovare molto precocemente ma altrettanto precocemente scompaiono perché l’insulina smette di essere prodotta;
i GADA (anticorpi anti-GAD) che sono quelli che rimangono più a lungo in circolo;
gli IA-2A (anticorpi anti-IA2) anche questi possono scomparire;
i Zn-T8A (anticorpi anti trasportatore dello zinco) che sono gli ultimi a essere stati identificati e potrebbero persistere nel tempo.
Generalmente i primi ad essere ricercati sono i GADA.
dimagrimento e aumento di peso nel DM1
La disidratazione può darmi anche una perdita di peso ma non è questa la reale motivazione, infatti si ha perdita di peso perché si esauriscono tutti i substrati. Questo è determinato dalla lipolisi e dalla proteolisi che portano ad una perdita della massa adiposa e della massa muscolare. La perdita di massa adiposa però comporta una riduzione della produzione di leptina che è l’ormone che da la sensazione di sazietà, di conseguenza avremo un aumento della fame fino ad arrivare alla polifagia.
valori diagnostici DM1
Per fare diagnosi in presenza di sintomi tipici di DM1 (poliuria, polidipsia e calo ponderale) ci basta avere una glicemia in un qualsiasi momento della giornata superiore a 200mg/dl oppure, se il paziente non ha sintomi o ha sintomi molto lievi, dobbiamo dimostrare che la sua glicemia a digiuno sia superiore a 126mg/dl oppure possiamo avere un paziente al quale facciamo un OGTT e osserviamo un valore alla seconda ora superiore a 200mg/dl oppure ancora misuriamo l’emoglobina glicata e troviamo un valore superiore al 6,5%.
Per quanto riguarda invece il peptide C, misuriamo quello basale a digiuno che ci dimostra, probabilmente, dei valori bassissimi.
caratteristiche diabete LADA
BMI < 25kg/m2. Questo è importante perché quando abbiamo un diabete che insorge in età adulta è quasi immediato pensare, soprattutto per forma con sintomatologia lieve, ad un DM2. Però il DM2 nell’80% dei casi si accompagna a sovrappeso o obesità;
Chiediamo se ha familiarità per DM1 o altre patologie autoimmuni;
Positività anticorpale;
Spesso si accompagna ad altre patologie autoimmuni, soprattutto nelle donne (es: Hashimoto);
Non si associa a sindrome metabolica;
Ha un esordio lento e la condizione di chetosi è rara.
è più importante la familiarità in DM1 o DM2
DM2
farmaci analoghi dell’insulina
Analoghi: sono farmaci che sono stati sintetizzati dopo le insuline umane sintetiche e sono quelli attualmente utilizzati. Esistono sia analoghi della insulina rapida dove i più importanti sono Aspart e Lispro, e sia analoghi delle insuline lente o intermedie che sono Glargine, Degludec e Detemir.
per quali pazienti è controindicata la terapia insulinica intensiva?
Età avanzata;
Gravi patologie concomitanti;
Ridotta aspettativa di vita;
Ridotta capacità di percepire l’ipoglicemia.
Ridotta capacità di gestione
terapia gold standard
basal bolus (3+1) con microinfusore