1 Flashcards
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1) In cosa consiste il patrimonio intangibile:
- Nei soli mezzi a disposizione per realizzare la strategia d’impresa.
- Nella reputazione che negli anni i clienti attribuiscono alle imprese.
-In tutti quei beni a disposizione di un’impresa che non hanno consistenza reale
- Nei soli brevetti e marchi in grado di creare vantaggi competitivi
In tutti quei beni a disposizione di un’impresa che non hanno consistenza reale
2) Come si possono analizzare e valutare le capacità:
-Tenendo conto della specifica natura dell’impresa.
-Osservando esclusivamente i comportamenti messi in atto dagli operatori aziendali.
-Descrivendo i relativi comportamenti in modo chiaro e comprensibile.
-Intervistando in modo mirato un campione rappresentativo della clientela.
Descrivendo i relativi comportamenti in modo chiaro e comprensibile.
3) Che differenza c’è tra capitale organizzativo interno e capitale organizzativo esterno:
- Il capitale organizzativo interno è prodotto dall’accumulo dell’esperienza degli operatori dell’impresa, il capitale organizzativo esterno
è raccolto dall’esperienza degli operatori di altre imprese.
- Il capitale organizzativo interno è prioritario rispetto al capitale organizzativo esterno.
- Il capitale organizzativo interno riguarda i processi di ottimizzazione, il capitale organizzativo esterno riguarda i processi di monitoraggio del mercato.
- Il capitale organizzativo esterno è prioritario rispetto al capitale organizzativo interno
Il capitale organizzativo interno riguarda i processi di ottimizzazione, il capitale organizzativo esterno riguarda i processi di monitoraggio del mercato
4) Quali capitali professionali formano l’acronimo PROFITS
- Tutti i capitali di natura tangibile e intangibile opportunamente integrati.
- Professionale, Relazionale, Organizzativo, di Forza finanziaria, Immateriale, Tangibile extra, Sociale
- Posseduto, Realizzato, Organizzato, Finalizzato, Intangibile, Trasmesso, Sociale.
- Tutti i capitali che producono un vantaggio competitivo che alimentano i margini operativi lordi, cioè i profitti
Professionale, Relazionale, Organizzativo, di Forza finanziaria, Immateriale, Tangibile extra, Sociale
5) Quali sono i principali cicli organizzativi che i responsabili debbono conoscere e presidiare:
- Tutti i passaggi tra le diverse funzioni aziendali.
- I cicli annuali di politica retributiva e di incentivazione.
- I processi di valutazione delle posizioni, delle prestazioni e delle prospettive organizzative.
-Ricerca, selezione, accoglimento, rotazione e passaggi di carriera, scelta dei manager
Ricerca, selezione, accoglimento, rotazione e passaggi di carriera, scelta dei manager
6) Quali sono i contenuti dei sistemi di presidio delle competenze:
- Reclutamento, selezione, accoglimento, formazione e auto-miglioramento.
- Disegno delle strutture definizione degli organici descrizione delle posizioni.
- Definizione delle competenze professionali necessarie, verifica delle competenze possedute, gap analysis e mobilità interna.
- Valutazione posizioni, valutazione prestazioni, politica retributiva, benefits individuali e collettivi.
Definizione delle competenze professionali necessarie, verifica delle competenze possedute, gap analysis e mobilità interna.
6) Quali sono i contenuti dei sistemi retributivi e di incentivazione
☐Job enrichment, job enlargement, esperienze di arricchimento di contenuti professionali
☐Opportunità di mobilità verticale (crescita-carriera) e di mobilità orizzontale
☐La cura delle relazioni interne e la verifica dell’adeguatezza dei livelli retributivi tramite mirate indagini di mercato
- Stipendio, premi, incentivi su obiettivi, retribuzione indiretta e benefits vari
- Stipendio, premi, incentivi su obiettivi, retribuzione indiretta e benefits vari
Quali sono le leve del marketing interno
☐ Una politica retributiva selettiva abbinata alla formazione mirata
☐ La segmentazione della popolazione aziendale x svolgere indagini mirate e la divulgazione della mission aziendale
☐Organizzare sistematicamente eventi aziendali di carattere coinvolgente e farvi partecipare il maggior numero di collaboratori
☐Impiegare in modo personalizzato internet aziendale (intranet) e mettere a punto “siti web” divulgativi
La segmentazione della popolazione aziendale x svolgere indagini mirate e la divulgazione della mission aziendale
In che consiste il bilancio sociale:
- Nella raccolta sistematica dei dati quantitativi che caratterizzano i collaboratori dell’impresa.
- Nella raccolta sistematica dei dati qualitativi che caratterizzano i collaboratori dell’impresa.
- In una serie di informazioni aggiuntive allegate al bilancio tradizionale sull’ambiente economico e sociale nel quale opera l’impresa.
- In una serie di informazioni aggiuntive che caratterizzano l’impresa allegate al bilancio tradizionale
- In una serie di informazioni aggiuntive che caratterizzano l’impresa allegate al bilancio tradizionale
10) che differenza c’è tra profilo professionale organizzativo e profilo professionale individuale
☐Il profilo profess.le org.vo è puramente teorico e quindi immodificabile, il profilo profess.le individuale è soggetto a continue modifiche
☐Non vi è alcuna differenza
☐ Il profilo profess.le org.vo definisce le competenze necessarie per ricoprire una posizione, il profilo profess.le individuale definisce le competenze possedute da una persona
☐La differenza tra i due profili profess.li può essere definita prendendo in considerazione la natura e la complessità dell’organizzazione
Il profilo profess.le org.vo definisce le competenze necessarie per ricoprire una posizione, il profilo profess.le individuale definisce le competenze possedute da una persona
11) Per realizzare un efficace processo di valutazione delle prestazioni occorre definire:
☐ Le persone da valutare e chi deve svolgere il ruolo di valutatore
☐I diversi modi per valutare le prestazioni
☐I responsabili dei valutatori per poterli valutare e coordinare a loro volta
☐Presentare i risultati che l’impresa deve raggiungere a tutti gli operatori aziendali e far scegliere quale parte del risultato globale
intendono perseguire
Le persone da valutare e chi deve svolgere il ruolo di valutatore
12) Quali sono le fasi fondamentali della comunicazione della valutazione della prestazione al collaboratore
☐Presa in esame del valutato in quanto persona e non come titolare di una posizione, raccolta dalle proposte e in sintesi generale
☐Analisi di tutti i fatti negativi, successiva analisi di tutti i fatti positivi, confronto e analisi concordata
☐ Preparazione, focalizzazione sulla posizione ricoperta, analisi dei principali fatti, sintesi e definizione delle ipotesi di miglioramento
☐Presentazione, illustrazione, ascolto e interscambio
☐ Preparazione, focalizzazione sulla posizione ricoperta, analisi dei principali fatti, sintesi e definizione delle ipotesi di miglioramento
13) In che consiste la formula S.M.A.R.T. per definire un obiettivo:
- Sistematico, Mirato, Attuabile, Registrabile, Teso verso l’obiettivo.
- Secondario, Mediato, Assuefatto, Reintegrabile, Totale.
- Sostanziale, Medio, Assoluto, Ridefinibile, Tipico.
- Specifico, Misurabile, Agibile, Raggiungibile, Tempificato
Specifico, Misurabile, Agibile, Raggiungibile, Tempificato
14) Quali sono le chiavi di lettura per collegare la posizione di lavoro agli obiettivi:
q La collocazione della posizione di lavoro nell’organigramma e le competenze professionali del titolare.
q L’autonomia di tempo e di manovra nei confronti del mercato affidata alla posizione.
q Che cosa accadrebbe se la posizione non esistesse e qual è la componente discrezionale e quella prescritta.
q La definizione delle finalità della posizione in relazione alle finalità dell’intera organizzazione e alle caratteristiche del business.
Che cosa accadrebbe se la posizione non esistesse e qual è la componente discrezionale e quella prescritta
15) Quali sono i fattori da correlare al sistema di M.b.O. per renderlo più aderente al rendimento dell’intera impresa:
q Le caratteristiche del mercato, le richieste della clientela e le norme in materia di retribuzione.
q Fatturato, Margine di contribuzione, costi e contenuti del budget.
q Il numero dei manager a cui assegnare obiettivi, il numero degli operatori organizzativi a cui non è possibile assegnare obiettivi, l’entità
del business.
q L’organico dell’impresa e l’incidenza dei manager sulle figure organizzative operative.
Fatturato, Margine di contribuzione, costi e contenuti del budget
16) Quali sono i maggiori svantaggi di un sistema di M.b.O.:
q La non condivisione del contenuto degli obiettivi da parte dei manager.
q Focalizzare gli sforzi solo sugli obiettivi prescelti, aumentare la competizione interna e trascurare le attività di routine importanti.
q La produzione di fazioni contrapposte di manager che aderiscono a obiettivi di natura totalmente differenziata e il criterio verticistico di
distribuire gli incentivi.
q Non agganciare gli incentivi ai livelli retributivi dei vari manager coinvolti.
Focalizzare gli sforzi solo sugli obiettivi prescelti, aumentare la competizione interna e trascurare le attività di routine importanti.
17) Quali sono i fattori che occorre prendere in considerazione per costruire un valido sistema retributivo:
q La redditività dell’impresa e la numerosità dei livelli retributivi esistenti.
q Il grading delle posizioni organizzative, il corrispondente livello retributivo teorico e i dati provenienti dalla valutazione delle prestazioni
dei titolari delle posizioni.
q La media ponderata delle valutazioni delle prestazioni e la media ponderata dei livelli retributivi esistenti e ideali.
q La specifica retribuzione di ogni persona che ricopre posizioni organizzative simili confrontata con la media ponderata del mercato e
con la media della valutazione delle prestazioni.
Il grading delle posizioni organizzative, il corrispondente livello retributivo teorico e i dati provenienti dalla valutazione delle prestazioni
dei titolari delle posizioni.
18) Che cos’è un sistema di “total rewards”:
q Un sistema che raccoglie tutti i benefits concessi ai dipendenti.
q Un sistema che raccoglie in dettaglio sia retribuzione lorda, sia retribuzione netta, sia incentivi.
q Un sistema che trasforma le retribuzioni percepite dagli operatori aziendali in valori in non monetari, inseriti su una scala di livelli di
condivisione
q Rappresenta l’insieme organico dei sistemi di ricompensa adottati dall’impresa: dalla retribuzione ai vari benefits.
q Rappresenta l’insieme organico dei sistemi di ricompensa adottati dall’impresa: dalla retribuzione ai vari benefits.
19) In che consiste la carriera dual ledder:
q In un percorso professionale che orienti i knowledge workers a puntare esclusivamente sulle prestazioni.
q In un percorso organizzativo basato sull’incremento della profondità dei contenuti professionali.
q Nel creare una carriera basata su livelli crescenti di responsabilità e di produzione di risultati economici e finanziari.
q Nell’escludere i livelli di responsabilità nei confronti di chi possiede elevati contenuti professionali.
In un percorso organizzativo basato sull’incremento della profondità dei contenuti professionali.
20) Che cosa si ottiene incentivando la “carriera orizzontale”:
q Si evita di inserire i knowledge workers nell’organico aziendale.
q Si premiano solo i risultati qualitativi.
q Si incentivano anche le carriere di contenuto professionale stimolando la diffusione del sapere aziendale.
q Si creano responsabili che presidiano e sviluppano i rapporti con le istituzioni scientifiche
Si incentivano anche le carriere di contenuto professionale stimolando la diffusione del sapere aziendale.
21) Per Learning Organization si intende
q Una modalità di apprendimento organizzativo che parte dall’evitare a tutti i costi gli errori passati, considerando questi un vincolo
pericoloso ed estremamente costoso.
q Una modalità di apprendimento organizzativo che porta all’eliminazione di tutte le vecchie abitudini consolidate in azienda.
q Una modalità di apprendimento organizzativo che permette la standardizzazione delle conoscenze.
q Una modalità di apprendimento che si realizza attraverso l’interazione degli operatori aziendali con il mercato, inteso nella sua accezione
più completa: clienti, clienti potenziali, concorrenti, fornitori, influenzatori pubblici e privati.
Una modalità di apprendimento che si realizza attraverso l’interazione degli operatori aziendali con il mercato, inteso nella sua accezione
più completa: clienti, clienti potenziali, concorrenti, fornitori, influenzatori pubblici e privati.
22) La produzione di nuove idee e modalità d’azione in grado di originare aree di business che consentano vantaggi duraturi nei confronti della concorrenza è definita:
q Vantaggio Competitivo.
q Capitale Umano.
q Competenza distintiva.
q Time to Mind
Competenza distintiva
23) Il valore di un’impresa sul mercato è composto da:
q Capitale fisso, capitale circolante e capitale umano.
q Competenza individuale e competenza collettiva.
q Capitale umano e reputazione aziendale.
q Capitale fisso, circolante e reputazione aziendale.
Capitale fisso, capitale circolante e capitale umano.
24) I principi organizzativi chiave che hanno contribuito a definire il legame tra il lavoratore ed il mercato di riferimento sono:
q Differenziazione ed integrazione.
q Socializzazione, Esteriorizzazione, Interiorizzazione e Congiunzione.
q Competenza distintiva e vantaggio competitivo.
q Competenza collettiva e competenza individuale
Differenziazione ed integrazione.