1. LUIGI XIV E L’EUROPA ASSOLUTISTA Flashcards
(87 cards)
Quale significato aveva il rituale quotidiano presso la corte di Versailles, in cui gli aristocratici assistevano al risveglio del re?
Il rituale simboleggiava la sottomissione degli aristocratici all’autorità quasi divina del re. Era una messa in scena che ribadiva la superiorità del sovrano, conquistata attraverso un lungo processo, in cui i nobili avevano smesso di trattarlo come un pari.
Come si differenziavano le corti di Schönbrunn e Potsdam da quella di Versailles?
Le corti di Schönbrunn e Potsdam, rispettivamente degli Asburgo d’Austria e dei sovrani di Prussia, replicavano i rituali di Versailles, sebbene in modo meno fastoso e solenne. Erano anch’esse simboli del potere assoluto dei sovrani.
Quali cambiamenti nei rapporti tra il re e la società si verificarono tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento?
In questo periodo, i sovrani iniziarono a imporsi con maggiore efficacia sulla società, limitando i privilegi dell’aristocrazia, del clero e delle città. Il re cercava di elevare il potere dello Stato al di sopra delle autorità locali, rendendo gli abitanti delle province sudditi prima del re e poi membri di una comunità locale.
Quali erano i simboli più vistosi dello Stato assoluto tra Seicento e Settecento?
Le corti reali e gli eserciti permanenti erano i simboli principali dello Stato assoluto. Questi eserciti erano finanziati da nuove imposte e spesso si comportavano con arroganza verso la popolazione civile, rappresentando l’autorità del re.
Che significato ha la frase ‘Lo Stato sono io’ attribuita a Luigi XIV?
La frase esprime l’ideale dell’assolutismo, in cui il sovrano e lo Stato erano una cosa sola. Il re aspirava a porre limiti drastici ai poteri locali e a rendere i sudditi più fedeli allo Stato centrale che alle loro comunità locali.
Come cambiò il comportamento dei nobili verso il re prima e dopo il tardo Seicento?
Prima del tardo Seicento, i nobili trattavano il re quasi come un pari, limitando il loro supporto militare e discutendo le imposte. Dopo, il re si impose con autorità, e i nobili vennero obbligati a sottomettersi al potere reale attraverso cerimoniali di corte e il rispetto della sua autorità.
Qual era il ruolo dell’esercito permanente nello Stato assoluto?
L’esercito permanente era uno strumento fondamentale per mantenere il potere dello Stato assoluto. Oltre a garantire la sicurezza del regno, esercitava un controllo diretto sui territori, spesso arrogandosi privilegi e costringendo la popolazione locale a sostenere i costi del loro mantenimento.
Quali erano le conseguenze per le comunità locali della presenza degli eserciti del re?
Le comunità locali dovevano sopportare la presenza di soldati, che spesso occupavano le case e maltrattavano la popolazione. Dovevano anche sostenere pesanti imposte per mantenere l’esercito, rinunciando a cibo e bevande per gli occupanti.
Quale fu il modello per gli ‘assolutismi’ europei e perché?
Il modello fu la Francia di Luigi XIV di Borbone. Salito al trono nel 1643, Luigi XIV regnò con il supporto del cardinale Mazzarino fino al 1661. La Francia sotto Luigi XIV è considerata un esempio di assolutismo per la sua capacità di centralizzare il potere e imporre un governo uniforme su un regno frammentato.
Come fu influenzato Luigi XIV dalla Fronda durante la sua giovinezza?
La Fronda, una rivolta contro il potere regio tra il 1648 e il 1653, segnò profondamente Luigi XIV, mostrandogli la fragilità del potere reale e spingendolo a consolidare il proprio controllo sui nobili e a rafforzare l’autorità centrale.
Qual era la condizione economica della Francia all’inizio del regno di Luigi XIV?
La Francia era economicamente indebolita e le casse dello Stato erano vuote a causa delle sommosse e dei debiti accumulati. Nonostante le sue potenzialità, il paese si trovava in una situazione di grave crisi finanziaria.
Come si presentava la Francia in termini di organizzazione legale e amministrativa prima del regno di Luigi XIV?
La Francia era un mosaico di diverse realtà locali, ognuna con le proprie consuetudini legali e amministrative. I contadini riconoscevano il potere dei feudatari locali più che quello del re, e molte città godevano di una significativa autonomia legale.
Qual era l’obiettivo di Luigi XIV riguardo alle consuetudini e ordinamenti locali?
Luigi XIV voleva eliminare le tradizioni locali che considerava un ostacolo all’uniformità del potere regio. Il suo obiettivo era creare un ordine nuovo in cui il re fosse l’unico interprete della volontà divina e il garante del bene nazionale.
Qual era il ruolo dei ‘pays d’État’ e dei ‘pays d’élection’ sotto Luigi XIV?
Nei ‘pays d’État’, gli Stati provinciali contrattavano con il re l’importo delle tasse, esentando i ceti privilegiati. Nei ‘pays d’élection’, invece, la gestione delle tasse era affidata agli intendenti di nomina regia (fatti creare precedentemente dal cardinale Richelieu), strumenti del controllo centrale.
Che funzione avevano i parlamenti provinciali e quali erano i loro poteri?
I parlamenti provinciali esaminavano le ordinanze del re e potevano teoricamente sospenderne l’attuazione se in conflitto con le leggi locali. Godevano di ‘diritti di rimostranza’ e ‘di registrazione’, che permettevano loro di chiedere modifiche alle leggi reali.
Come cambiò la legislazione sotto il regno di Luigi XIV rispetto ai suoi predecessori?
Luigi XIV cercò di unificare la legislazione in tutto il regno, un processo che i suoi predecessori avevano solo avviato in modo occasionale. Tuttavia, la diversità di leggi locali continuava a prevalere in molte province, creando un sistema legale disomogeneo.
Come descrive lo storico Daniel Roche la monarchia francese sotto Luigi XIV?
Daniel Roche descrive la monarchia francese come basata su un insieme di contratti tra il re e i diversi corpi della società, inclusi province, città, istituzioni ecclesiastiche e classi sociali, più che su un’autorità centralizzata e gerarchica.
Cosa si intende con il termine “corte”?
Persone (poi anche lo spazio) che circondano il re (famigliari, funzionari ecc…). Deriva dal latino cohors (“schiera”)
Chi ha dipinto la reggia di Versailles?
Jean-baptiste Martin
Chi ha dipinto “il re sole”?
Hyacinthe Riguard nel 1701. Il sovrano è raffigurato nella sua massima regalità (e con gli escusivi talon rouge, stringa rossa sulle scarpe che solo il re poteva portare)
Chi ha dipinto l’”allegoria di Luigi XIV protettore delle scienza e delle arti”?
Jean Garnier
Chi è il Gran Delfino di Francia?
Il figlio del re sole, a cui egli dedicò le sue “memorie”
In che modo Luigi XIV si liberò dell’ostacolo rappresentato dai parlamenti per governare secondo la propria volontà?
Luigi XIV obbligò i parlamenti a registrare comunque gli editti, limitando così la loro capacità di bloccare nuove leggi. Permise loro di presentare rimostranze solo in un secondo momento, ma le respinse regolarmente, eliminando così l’ostacolo principale al suo governo autocratico.
Quale fu il ruolo degli intendenti nel governo di Luigi XIV e come si differenziavano dagli officiers?
Gli intendenti erano funzionari nominati e revocabili dal re, il che li rendeva strumenti più diretti del potere reale. Si differenziavano dagli officiers, membri dei parlamenti con cariche venali e ereditarie, che non potevano essere rimossi o nominati direttamente dal re.