Antiaritmici Flashcards

1
Q

Qual è la differenza fondamentale nelle fasi del potenziale d’azione del miocardio pacemaker/non pacemaker?

A
  • Nel miocita da lavoro le correnti depolarizzanti del Na hanno un ruolo fondamentale-> il PA si propaga e si sviluppa molto più rapidamente che nelle cells pacemaker
  • Nelle cells pacemaker non ci sono canali del Na v-dip, ma il PA è generato essenzialmente dal Ca
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2
Q

ECG, in a nutshell

A
  • Onda P è depolarizzazione atriale
  • Complesso QRS è depolarizzazione ventricolare (e durata conduzione intraventricolare)
  • Intervallo PR è durata della conduzione atrioventricolare
  • Intervallo QT è durata del potenziale d’azione ventricolare
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3
Q

Quali sono le fasi del PA nei miociti da lavoro?

A

FASE 0 - depolarizzazione rapida (da -90 a +30 mV)
- per apertura dei canali Nav1.5

FASE 1 - ripolarizzazione rapida e precoce (da + 30 a 0)

  • chiusura canali del Na+
  • apertura KTO (transient outward), fast 4.2 e 4.3 e slow 1.4

FASE 2 - plateau
- Ca entra thr Ca v-dip tipo L (1.2 e 1.3)
- K esce da DRK (delayed)
QUI l’entrata di Ca porta alla apertura dei canali Ryr e aumento ulteriore di calcio

FASE 3 - ripolarizzazione lenta (0 a -90)
- chiusura dei Ca++L
- canali del K persistono
i canali del Na cominciano a recuperare dall’inattivazione v-dip
SERCA e NCX diminuiscono i livelli di calcio intracellulare

FASE 4 - ripristino del potenziale di riposo
- KIR: IL POTASSIO ENTRA

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4
Q

Quali sono le fasi del PA di una cellila del nodo del seno-atriale

A

NON C’E’ Na!

FASE 0- depolarizzazione lenta
- dovuta ai canali del Ca di tipo L

FASE 3- ripolarizzazione

  • corrente rapida di Kv11
  • corrente lenta di Kv7

FASE 4- depolarizzazione spontanea
- canali HCN (attivati dall’iperpolarizzazione e dai nucleotidi ciclici) che danno luogo a corrente funny (sia Na che K)

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5
Q

Quale canale c’è nelle cellule nodali atriali che interviene solo nella fase di ripolarizzazione?

A

I canali del K Kir3.1 e Kir3.4-> si aprono in risposta all’innervazione parasimpatica e all’azione dell’Ach

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6
Q

Cosa significa che il recupero dei canali del Na+ è v-dip?

A

NEI MIOCITI VENTRICOLARI
Che il P di membrana deve tornare sotto -60mV, per rigenerare un nuovo impulso una certa percentuale di canali deve aver recuperato (a - 60 sono circa il 25%) dall’inattivazione
≠ le cellule nodali non hanno questa refrattareità legata al voltaggio, ma una tempo dipendente;

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7
Q

Aritmie, definizione e classificazione

A

Sono alterazioni del normale ritmo cardiaco attribuibili o ad anomalie nella generazione o nella conduzione dell’impulso depolarizzante; Possono portare ad una riduzione o aumento della frequenza: bradiaritmie (<50bpm) o tachiaritmie (>100bpm)
Possono essere:
- Asintomatiche e occasionali (tipo le extrasistolie), in genere incontro a risoluzione spontanea
- Sintomatiche e pericolose (tachicardia e fibirllazione ventricolare)

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8
Q

Quali sono i farmaci che causano allungamento del QT?

A
  • Antistaminici (astemizolo)
  • Antibatterici (Claritromicina, Eritromicina)
  • Antimalarici (Clorochina)
  • Antipsicotici (Aloperidolo, Clorpromazina, Tioridazone)
  • Attivi sul GI (Cisapride, Domperidone)
  • Metadone
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9
Q

Quali sono i meccanismi di patogenesi delle aritmie?

A
  1. Bradiaritmie (per alterazioni a carico dei nodi SA, AV e fascio His)
  2. Tachiaritmie
    - aumento dell’automatismo
    - induzione dell’automatismo
    - circuiti di rientro
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10
Q

Aumento di automatismo e patogenesi delle aritmie

A
  • Soprattutto nelle cells nodali o cells di His-Purkinj, che normalmente hanno una depolarizzazione spontanea
  • Anche a livello dei miocardiociti da lavoro in caso di alterazioni come l’ischemia: cells normalmente non eccitabili acquisiscono tale capacità
    FATTORI SCATENANTI
  • stimolazione ßadrenergica
  • ipokaliemia
  • stretch di parete
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11
Q

Induzione dell’automatismo nella patogenesi delle aritmie

A

E’ conseguente alle post-depolarizzazioni (un normale PA viene interrotto o seguito da una depolarizzazione anormale): se superano il livello soglia possono dare origine ad un potenziale secondario che si propaga e altera il ritmo
Sono di due tipi: EAD (early after depolarization) e DAD (delayed afterpolarization)

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12
Q

EAD

A

EAD: interrompono la fase 3 e quindi insorgono su un prolungamento della fase di ripolarizzazione
- favorite da ipokaliemia, bradicardia e farmaci che prolungano il PA
(te lo ricordi perchè la fase 3 è sostenuta da una corrente uscente di K)
- possono scatenare tachicardia atriale, tachicardia ventricolare e torsioni di punta (tachicardia ventricolare polimorfa)

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13
Q

DAD

A

Delayed after depolarization

  • interrompono la fase 4 e quindi insorgono dp la ripolarizzazione completa
  • vengono favorite da sovraccarico di Ca (che viene rimosso da NCX, scambiatore Na Ca-> aumenta i livelli di Na e causa depolarizzazione)
  • favorite da frequenze alte, digossina, aumento trassmissione catecolamine
  • possono causare tachicardia atriale, flutter atriale, tachicardia nodale
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14
Q

Quali sono le 3 condizioni per la genesi di un circuito di rientro?

A
  1. Due vie (anatomiche o funzionali) per la formazione del circuito
  2. Che le due vie abbiano diverse proprietà elettrofisiologiche per la velocità di conduzione dell’impulso e refrattarietà
  3. Che si verifichi un transitorio rallentamento lungo la via rapida, così che non possa essere percorsa dal fronte d’onda-> l’impulso si propaga lungo la via lenta, che è quella relativamente più rapida
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15
Q

Quando si verifica un circuito di rientro?

A

Quando il percorso di propagazione dell’impulso è tale da farlo ritornare al suo punto di partenza: si ha una riattivazione del sito iniziale, con l’autoperpetuarsi dell’attivazione rapida indipendentemente dalla normale conduzione: si crea un ritmo indipendente.
Si formano per un rallentamento anisotropo della conduzione in un punto del cuore, per la formazione di una barriera anatomica o funzionale;

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16
Q

Circuito di rientro anatomico

A
  • Caratteristico della tachicardia atrioventricolare parossistica (sindrome di Wolff Parkinson White)
    Vi è una connessione accessoria AV:
  • un impulso atriale si blocca nella via accessoria e si propaga attraverso il nodo AV e il sistema di conduzione. Quando raggiunge la via accessoria, l’impulso è soggetto a rientro nell’atrio, dove può rientrare nel ventricolo thr il nodo AV e sostenersi in autonomo
    -> o prolunghi il periodo refrattario del nodo AV con farmaci o cauterizzi la via con radiofreq
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17
Q

Circuito di rientro funzionale

A
  • conducibilità anisotropa
  • normalmente, la branca di Purkinjie va a sfioccare così che l’eccitazione gira intorno al circuito e viene trasmessa alle branche ventricolari. L’impulso si estingue poi per la collisione degli impulsi.
  • SE si viene a creare una condizione in cui una delle due branche è molto rallentata o addirittura bloccata, l’impulso anterogrado si ferma, ma l’impulso retrogrado può propagarsi attraverso il sito di blocco e trovare tessuto eccitabile: si stabilisce un’aritmia da rientro
  • Tipico dell’ischemia
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18
Q

Come interveniamo nelle aritmie da aumento di automatismo?

A
  1. Rallentando la fase 4 (riducendo la pendenza del pre-potenziale), tramite ß bloccanti;
  2. Aumentando la soglia del PA (aumentando la soglia di depolarizzazione) con antiaritmici di classe I e IV
  3. Aumentando il potenziale diastolico massimo (cioè iperpolarizzando le membrane), con adenosina e digossina
  4. Prolungando la durata del PA (diminuendo le correnti di K ripolarizzanti), con gli AA di classe III
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19
Q

Come interveniamo sulle aritmie da ritmi indotti?

A
  1. EAD, riducendo la durata del PA
    - aumentiamo la frequenza con un ßagonista; oppure prevenire l’insorgenza del PA sulla post-depo con il Mg
  2. DAD, riducendo il sovraccarico di Ca con Ca antagonisti, chinidina
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20
Q

Come interveniamo sulle aritmie da rientro?

A
  1. Sugli anatomici
    - riducendo la velocità di conduzione AV, rendendo refrattario il nodo: l’impulso che rientra con la via anomala lo troverà refrattario. CON Ca antagonisti, ßbloccanti e digossina
  2. Sui funzionali
    - prolunghi il periodo refrattario con due tecniche
    a. blocchi i canali del Na (quindi il valore di depolarizzazione deve essere più basso per rimuovere l’inattivazione)
    b. prolunghi la durata del PA, così da aumentare il periodo refrattario effettivo (ritardi il raggiungimento del potenziale ripolarizzato)
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21
Q

Classificazione di Vaughan e Williams dei farmaci antiaritmici

A
Classe I: bloccanti dei canali del Na
Classe II: bloccanti ßadrenergici
Classe III: bloccanti canali del K
Classe IV: bloccanti dei canali del Ca L
MA! Alcuni hanno più di un meccanismo d'azione
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22
Q

Antiaritmici di classe I, generale

A
  • Bloccanti dei canali del Na: quando questi sono bloccati la soglia per l’eccitabilità è maggiore (è necessaria una depolarizzazione maggiore per portare i canali del Na dallo stato di inattivazione a quello aperto
  • possono essere classificati sulla base del tempo di recupero
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23
Q

Cos’è il tempo di recupero?

A

e’ una costante, indica il tempo necessario perchè il 63% dei canali recuperi dal blocco
La velocità di recupero dal blocco viene ridotta dall’aumentato potenziale di membrana a riposo o dal prolungamento della durata del PA; La depolarizzazione riduce la velocità di recupero perché aumenta la costante di tempo.

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24
Q

Farmaci antiaritmici IA

A
  • Cinetica intermedia, τ 1-10 sec
  • prolungamento PA
  • Bloccano i canali rapidi del Na nella fase 0 con moderata potenza ed alcuni canali del K
  • viene prolungata la ripolarizzazione
    PROCAINAMIDE
    CHINIDINA
    DISOPIRAMIDE
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25
Q

Farmaci antiaritmici IB

A
  • Cinetica rapida, τ <1sec
  • accorciamento PA
  • deboli bloccanti dei canali rapidi del Na
    LIDOCAINA
    FENITOINA
    MEXILETINA
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26
Q

Farmaci antiaritmici IC

A
  • Cinetica lenta, τ>10 sec
  • ??spostamento del PA
  • Potenti bloccanti dei canali rapidi del Na, deboli Ca e K
    PROPAFENONE
    FLECAINIDE
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27
Q

Cosa comporta una τ maggiore?

A

tipo negli IC
Comporta una minore velocità di dissociazione, e quindi favorisce il blocco dei canali del Na
Nel tempo della diastole non tutti i canali riescono a recuperare, per cui restano bloccati in sistole e in diastole

INVECE in tachicardia aumenta il blocco per i farmaci IB, perchè riduce il periodo di diastole: quando arriva il nuovo potenziale non tutti i canali hanno recuperato e si avrà effetto cumulativo

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28
Q

Quali sono gli effetti farmacologici degli AA di classe I?

A
  1. Riduzione della velocità di conduzione nei tessuti non nodali, aumenta il QRS
    - IA aumentano la soglia di raggiungimento del PA solo in presenza di alta frequenza
    - IC tendono ad allungare il PR
  2. Alzano la soglia di raggiungimento del PA per la depolarizzazione
  3. Rallentano la conduzione
  4. Tendono ad allungare il tempo di refrattareità
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29
Q

Indicazioni antiaritmici di classe I

A

Flutter
Fibrillazione atriale
Fibrillazione ventricolare

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30
Q

Effetti collaterali antiaritmici di classe I

A

Nel flutter atriale il rallentamento della conduzione può portare ad aumento della conduzione AV, generando una tachicardia ventricolare
(in particolare per la Chinidina che ha anche proprietà vagolitiche
PERCHE’
Quando il flutter atriale è elevato, l’impulso trova il NAV nello stato inattivo: l’onda non può propagarsi e la contrazione resta confinato all’atrio. Rallentare vuol dire anche aumentare la possibilità che l’impulso raggiunga i nodo al termine del periodo refrattario;

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31
Q

Chinidina, generale

A
  • E’ un AA IA
  • diasteroisomero dell’antimalarico chininca
  • in pz con flutter o fibrillazione atriale
  • bloccante dei canali del Na, del K, con attività vagolitica e alfabloccante
  • a basse concentrazioni -| correnti del Na e la componente rapida dei canali K delayed rect
  • ad alte concentrazioni -| la componente lenta del DRK, dei KIR, delle KTO e canali L -> allunghi il Pa
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32
Q

Quali sono gli effetti della chinidina?

A
  1. Blocco dei canali del Na con τ 3s
    - aumento del QRS
    - aumento del QT
  2. Aumento della soglia di eccitabilità, diminuzione dell’automatismo
  3. Prolungamento del PA
  4. Stimolazione delle EAD
  5. Prolungamento della refrattarietà
  6. Alfa blocco, con vasodilatazione e tachicardia riflessa
  7. Vagolitico, quindi aumenta la conduzione a livello AV
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33
Q

Quali sono gli effetti collaterali della chinidina?

A
  • 2-8% dei pz aumento QT e torsioni di punta
  • tachicardia ventricolare
  • può aggravare insufficienza cardiaca
    NON CARD
  • diarrea (ocho a ipokalemia)
  • cinconismo (cefalea, verigini e tinnito)
  • RAR trombocitopenia, manifestazioni allergiche, edema angioneurotico
  • RAR epatite, depressione midollare e sindrome lupoide
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34
Q

Farmacocinetica della chinidina

A
  • Assorbita 80%
  • legame a pp (alfagp)
  • metabolismo epatico
  • la 3-oh-chinidina è attivo e quasi equipotente
  • ampia variabilità interindividuale
  • inibitore della CYP2D6
35
Q

Disopiramide

A

è un AA IA

  • per ritmo sinusale in pz con flutter e fibrillazione atriale, prevenzione delle recidive di tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare
  • la ≠ con la chinidina è che non è un alfa bloccante, ma prevalentemente un anticolinergico (quindi ocho a effetti avversi)
  • ben assorbita
  • metabolismo epatico e renale
36
Q

Effetti avversi Disopiramide

A
Glaucoma
Stipsi
Xerostomia 
Ritenzione urinaria
ALSO
deprime la contrattilità, può aggravare un'insufficienza cardiaca o dare torsioni di punta
37
Q

Procainamide, generale

A

AA IA

  • analogo dell’anestetico procaina
  • simile alla chinidina ma senza vagolisi e ßbloccanti
  • EV meglio tollerata della chinidina, per os no
  • QUINDI si usa in infusione da carico e mantenimento per aritmie sopraventricolari e ventricolari
38
Q

Procainamide, effetti

A
  • Bloccante dei canali del Na aperti, tempo di recupero intermedio QUINDI
  • > prolungamento PA, bloccando le correnti del K outward
  • rallentamento conduzione e ritmo
  • diminuzione automaticità
  • aumento refrattarietà e prolungamento QT
  • prolungamento QRS
39
Q

Effetti avversi procainamide

A
  • Ipotensione e rallentamento della conduzione
  • nausea dose-dip
  • torsione di punta (per allungamento QT)
  • aplasia midollare RARA ma FATALE
  • IN seguito a terapia cronica 25-50% dei pz sviluppa sindrome lupoide
40
Q

Procainamide, farmacocinetica

A
  • Eliminata rapidamente, thr acetilazione epatica ed escrezione renale
  • emivita 3-4 ore
  • per os con formula a lento rilascio
  • ridurre dose e freq di somministrazione in pz con insufficienza renale
41
Q

Lidocaina, generale

A
  • Anestetico locale, utile in terapia endovenosa acuta delle aritmie ventricolari
  • blocca i canali del Na sia aperti che inattivi
  • il recupero dall’inattivazione è molto rapido-> l’effetto maggiore è esercitato in tessuti ischemici (depolarizzati) o a rapida conduzione
  • piò iperpolarizzare le fibre di Purk depolarizzate, e quindi avere effetto antiaritmico in caso di rientro
  • diminuisce l’automaticità, riducendo la pendenza della fase 4 e alterando la soglia per l’eccitabilità
  • ha rapida cinetica di dissociazione-> non dà rallentamento della conduzione in condizioni basali
42
Q

Lidocaina, indicazioni

A
  • in acuto in tachicardia e fibrillazione ventricolare (farmaco di scelta)
  • NO nelle aritmie atriali (PA corti e canali inattivi per troppo poco tempo)
  • nella prevenzione post MI aumenta la mortalità globale
43
Q

Quali sono gli effetti avversi della lidocaina?

A
  • SE troppo rapidamente può dare convulsioni
  • SE troppo lentamente superi l’intervallo terapeutico e hai tremori, disartria e alterazioni della coscienza
  • NISTAGMO segno precoce di intossicazione da lidocain
44
Q

Farmacocinetica della lidocaina

A
  • Variabile biodisponibilità per primo passaggio epatico CYP3A4-> EV!
  • bolo di carico + infusione continua
  • i suoi metaboliti sono meno potenti
  • rapida distribuzione
  • emivita 110 minuti
  • lega la a1gpacida, quindi in condizioni di stress (tipo post MI) si può instaurare tolleranza
45
Q

Mexiletina

A

AA IB

  • analogo della lidocaina ma con meno effetto di primo passaggio epatico
  • si usa in terapia cronica per via orale
  • utilizzato per le aritmie ventricolari
  • nausea e tremore
46
Q

Flecanide, generale

A

AA IC

  • tempo di recupero molto lungo relativo al blocco del canale Na
  • approvato per mantenimento del ritmo sinusale in pz con aritmie sopraventricolare, compresa fibrillazione atriale
  • blocca correnti del Na, le DRK e le correnti del Ca
  • blocca i canali RyR2
47
Q

Effetti Flecanide

A
  • diminuzione del PA nelle Purkinjie (-| Na)
  • prolungamento PA nelle cells ventricolari (DRK)
  • prolunga PA nel tessuto atriae a ritmi rapidi (contrario della chinidina)
  • prolunga PR QRS e QT anche in ritmi cardiaci normali
48
Q

Flecanide effetti avversi

A
  • offuscamento della visione
  • induzione o aggravametno di aritmie potenziamente letale
  • blocco cardiaco (se patologia del sis di conduzione)
  • aggravare insufficienza cardiaca congestizia (in pz con fx ventricolare sx depressa)
49
Q

Propafenone, generale

A

AA IC
- blocca canali del Na e canali del K
- è una miscela racemica, la S+ ha attività ßbloccanti
QUINDI
- rallenta la conduzione nei tessuti a risposta rapida
- prolunga il PR e il QRS
- in terapia cronica per os per mentenere ritmo sinusale in pz con tachicardie sopraventricolari, inclusa fibrillazione atriale.

50
Q

Effetti avversi Propafenone

A
  • Accelerazione della risposta ventricolare in pz con flutter atriale
  • Aumento della frequenza e della gravità di episodi di tachicardia ventricolare da rientro
  • peggioramento dell’IC e bradicardia e broncospasmo (ßblocc)
51
Q

Antiartimici di classe II, effetti farmacologici

A

ßantagonisti

  • rallentano le correnti di Ca nei tessuti nodali-> rallentano il ritmo
  • diminuzione Ca intracellulare
  • rallentano la corrente depolarizzante del K-> aumento durata PA
  • diminuzione del rilascio di adrenalina
52
Q

Quali sono gli effetti di una stimolazione ßadrenergica?

A
  • aumenta l’ampiezza delle correnti di Ca e rallenta la loro inattivazione
  • aumenta l’ampiezza delle correnti di ripolarizzazione K
  • aumenta le correnti che creano il ritmo cardiaco (aumento freq sinusale)
  • aumentano la Q di Ca immagazzinato nel RE
  • può potenziare le aritmie sia DAD che EAD
53
Q

Quali sono le indicazioni degli AA di classe II?

A
  • prevenzione insorgenza aritmie sia EAD che DAD: in particolare nella prevenzione post MI-> riducono la mortalità
  • aritmie da rientro passanti per il nodo AV
  • rallentare il ritmo ventricolare nel flutter e fibrillazione atriale-> perchè rallenta la conduzione AV-> allunga il PR e aumenta la refrattarietà nodale
54
Q

Quali sono gli effetti avversi degli AA di classe II?

A
affaticamento
broncospasmo
ipotensione
impotenza
depressione
ipoglicemia nei diabetici
55
Q

Quali sono gli AA di classe 2?

A

Esmololo
Propranololo
Acebutololo

56
Q

Esmololo

A

AA classe II
ß1 selettivo
- endovena
- cinetica rapida (t1/2 9 min) -> anche gli effetti collaterali sono transitori
- somministrato quando si vuole ottenere un blocco immediato, tipo nella fibrilalzione atriale a conduzione rapida

57
Q

Antiaritmici di classe III, generale

A
  • determinano allungamento della durata del potenziale d’azione, tramite il blocco dei canali del K delayed rectifier (fase 4)
  • questo comporta un allungamento del QT e aumentata refrattarietà-> efficace nel trattamento delle aritmie da rientro
  • riducono l’energia necessaria alla defibrillazione e aumentano la contrattilità
  • la maggior parte ha anche altri effetti
58
Q

Quali sono gli effetti aggiuntivi degli AA di classe III?

A

Sotalolo è anche ßbloccante

Amiodarone è Na e Ca bloccante, ßbloccante non competitivo

59
Q

Quali sono gli AA di classe III che hanno solo effetto sui canali del K?

A

Dofetilide e Ilbutilide

60
Q

Qual è l’effetto principale indesiderato degli AA di classe III?

A

Possono dare, soprattutto a basse FC, un allungamento sproporzionato del tempo di ripolarizzazione-> torsione di punta

61
Q

Sotalolo, generale

A
  • AA classe III
  • Azione su KIR e recettori ß
  • allunga durata PA
  • miscela racemica: enantiomero L antagonista ß più potente, ma i due sono equipotenti come K bloccanti
  • uso in tachicardia ventricolare e fibrillazione e flutter atriale
  • efficace come gli AA di classe I nelle aritmie ventricolari
  • eliminazione renale
62
Q

Quali sono gli effetti del Sotalolo?

A
  • Allungamento del QT
  • diminuzione automatismo
  • rallentamento conduzione AV
  • prolungamento refrattarietà AV
63
Q

Amiodarone, generale

A
  • AA III
  • analogo strutturale dell’ormone tiroideo, a cui deve gli effetti indesiderati
  • molto utilizzato in tutti i tipi di aritmie
    EFFETTI di tutte le classi
  • bloccante fase 0 (Ib)-> Na e Ca bloccante
  • alfa e ß bloccante non competitivo, come la classe II
  • Ca antagonista, come la classe IV
64
Q

Indicazioni Amiodarone

A
  • terapia acuta della tachicardia e della fibrillazione ventricolare (con la lidocaina che sta soppiantando)
  • terapia cronica per os nel mantenimento del ritmo sinusale nella fibrillazione atriale
65
Q

Quali sono gli effetti farmacologici dell’amiodarone?

A
  • rallenta il ritmo e la velocità di conduzione AV (-| Na)
  • allunga PR QRS e QT-> bradicardia sinusale
  • riduce la corrente del Ca e le correnti transitorie del K outward e inward rectifier
  • allunga la refrattarietà in tutti i tessuti cardiaci
66
Q

Quali sono gli effetti indesiderati dell’Amiodarone?

A

E’ altamente lipofilo, si accumula dopo 6 mesi di trattamento; l’eliminazione è molto lenta, e così gli effetti avversi

  • frequente ipotensione
  • depressione della contrattilità
  • nausea nella fase di carico
  • fibrosi polmonare irreversibile, ma non a basse dosi
  • ipotiroidismo per effetto WolfChaikoff
  • ipertiroidismo per effetto Jod Basedow
  • microdepositi corneali, insufficienza epatica, neuropatia periferica, fotosensibilità
67
Q

Farmacocinetica amiodarone

A
  • Biodisponibilità 30%
  • Metabolizzato da CYP3A4, 2C9 e GpP
  • Eliminazione molto lenta
  • Regime di carico ad alte dosi per via orale per il lento accumulo nei tessuti
68
Q

Dronedarone, generale

A
  • Analogo non iodinato e meno lipofilo dell’Amiodarone, nel trattamento della fibrillazione e del flutter atriale
  • meno effetti collaterali ma meno efficace
  • bloccante delle correnti del K, del picco di Na e delle correnti del Ca
  • riduce la mortalità in pz con fibrillazione atriale ma la aumenta nei pz con insufficienza cardiaca
69
Q

Dronedarone effetti indesiderati

A
diarrea
nausea
vomito
dolore addominale
astenia
70
Q

Dofetilide

A

AA III

  • Bloccante IKr
  • Mantiene il ritmo sinusale in pz con fibrillazione atriale
  • Può dare torsione di punta
  • Escreto via renale
71
Q

Ibutilide

A
  • Bloccante correnti inward del K
  • prolunga il PA
  • infusione EV rapida per l’immediata conversione della fibrillazione o del flutter atriale a ritmo sinusale
  • può dare torsioni di punta
  • metabolismo epatico
  • emivita 2-12h
72
Q

Antiaritmici di classe IV

A
  • Bloccano i canali del Ca di tipo L
  • Rallentano la depolarizzazione in fase 0 e in fase 4
  • Effetto maggiore nei tessuti a risposta lenta (nodo AV++)
  • Ripolarizzazione prolungata
  • Allungamento del PR per -| AV
  • in genere portano a diminuzione della FC, ma l’ipotensione può causare tachicardia riflessa
  • utili nelle aritmie da rientro che passano per il nodo AV e per rallentare la frequenza ventricolare nel flutter e nella fibrillazione atriale
73
Q

Quali sono i Ca antagonisti usati come AA di classe IV?

A

Verapamil
Diltiazem
Bepridil
sono gli unici che a concentrazioni cliniche agiscono sui canali del Ca cardiaci

74
Q

Verapamil e Diltiazem, caratteristiche generali

A
  • più potenti se EV per effetto di primo passaggio epatico
  • effetto sul CYP3A4
  • uso soprattutto in aritmie sopravenrticolari
    OCHO
    Il verapamil è una miscela racemica: l’L è molto più potente, ed è anche quello che subisce il maggior effetto di passaggio epatico
75
Q

Verapamil e Diltiazem, effetti avversi

A

Determinati da patologie di base e terapie concomitanti

  • ipotensione (quindi se ha tachicardia ventricolare che scambi per una sopraventricolare lo stendi)
  • aumentano effetto della digossina
  • se associati a ßbloc possono dare gravi bradicardie sinusali o blocchi AV
  • meno gravi in terapia per os
76
Q

Digossina, caratteristiche

A
  • AA
  • glicoside della digitale
  • inotropo positivo, usato nell’IC
  • inibisce Na/K ATPasi-> si accumula il Na intracellulare, che non viene più scambiato con in Ca-> questo si accumula nella cellula
  • lo stesso meccanismo è alla base delle aritmie da intossicazione da glicosidi cardiaci
77
Q

Digossina, effetti farmacologici

A
  • Aumento pendenza della fase 4
  • Azione vagotonica sul nodo AV con inibizione delle correnti del Ca e attivazione nell’atrio delle correnti di K
  • Effetti indiretti: iperpolarizzazione, accorciamento PA e aumento refrattarietà nodo AV
78
Q

Indicazioni Digossina

A
  • Aritmie da rientro che coinvolgono il nodo AV (per aumento refrattarietà)
  • Fibrillazione atriale (in pz con IC)
79
Q

Farmacocinetica della digossina

A
  • somministrazione EV
  • dose di carico
  • significativo primo passaggio
80
Q

Effetti collaterali comuni della Digossina

A
  • Sintomi GI
  • Disturbi della visione
  • Disturbi cognitivi
  • Aritmie
  • Tossicità
81
Q

Adenosina, caratteristiche

A
  • attività antiaritmica, interagisce con recettore A1 (GPCR mediato)
  • in bolo EV per bloccare aritmia sopraventricolare da rientro
  • usata per indurre ipotensione controllata
82
Q

Effetti farmacologici dell’Adenosina

A
  • Attiva correnti del K sensibili all’Ach-> iperpolarizzazione e inibizione dl nodo-> riduzione della durata del PA e rallentamento dell’automatismo
  • inibisce gli effetti da aumento di cAMP durante la stimolazione simpatica
  • Aumenta la refrattarietà del NAV-> inibisce DAD da stimolazione simpatica
83
Q

Effetti avversi adenosina

A

Asistolia transitoria
Dispnea/Broncospasmo
Bradicardia
Blocco AV

84
Q

Qual è l’uso del Mg nelle aritmie?

A

Meccanismo sconosciuto, forse inibizione delle correnti entranti di Ca

  • somministrato EV per
  • > prevenzione torsioni di punta
  • > aritmie da intossicazione da digitale
  • > non efficace in uso cronico