Asor Rosa Flashcards
Quali sono i fattori interni ed esterni per la caduta del fascismo?
Come inizia la Resistenza?
Che cosa succede dopo la caduta del fascismo?
Fattori esterni:
- cattiva conduzione della guerra
- sconfitta sul piano militare
- crisi economica
- scontento generico
- distacco dal fascismo dei gruppi economici dominanti e dalla casta monarchio-militare
Fattori interni:
- ambizioso programma del fascismo: realizzare governo delle grandi masse
- collusione fra politica (economia) e fascismo
- assenza di ogni libertà d’espressione e di organizzazione
- mortificazione dei ceti intellettuali
- cresce l’antagonismo tra fascismo e le grande massi popolari –> poco a poco si aderiscono strati di piccola e media borghesia, delusi –> manca la base sociale di massa al regime (distacco tra regime e massa)
- saldatura dell’esistenza popolare di mutamento e i gruppi politici d’opposizione –> si preparano per guidare e organizzare i cittadini apertamente ostili al regime
- 02 giugno 1946 definitiva caduta del fascismo con il referendum
- nasce la democrazia, i sindacati e i partiti scrivono una costituzione (1947)
- democrazia diventa esperienza politica in cui si realizza un rapporto di reciproco controllo tra quadri dirigenti e masse (checks&balances) –> Resistenza non ha precedenti nella storia italiana
Quali erano le ambizioni degli intellettuali?
Chi ha assunto un ruolo centrale nel dibattito?
- creare una nazione, un’unità nazionale
- rinnovamento civile e morale
- entra in crisi la cultura disimpegnata o compromessa col fascismo –> ora: letteratura impegnata! etica! nazione!
- la 2a generazione di romantici italiani (Vittorini) con legame alla 1a generazione (del Ottocento) –> cultura democratico-avanzata
- superare la separazione tra intellettuali e la massa, il ceto dirigente e la società
- Vittorini con il “Politecnico” 1945-47 vuole creare un nuova cultura delle masse, non-elitaria
- personaggio centrale: Antonio Gramsci: Quaderni del carcere, influenzato da De Sanctis e Croce: cultura nazional-popolare, riforma intelletuale e morale –> programma democratico borghese avanzato
Quali sono gli atteggiamenti presenti nella ricerca letteraria?
Quali componenti determinavano questi attegiamenti?
Che cosa succede nella cinematografia?
Attegiamenti dei letterati:
- esigenza di dare una forma concreta alla missione sociale e civile del letterato
- polemica contro disimpegno dell’intellettuale e autonomia dell’arte
- trauma della guerra & Resistenza -> “le cose devono cambiare molto!”
- la guerra ha cambiato tutto per i giovani scrittori e anche loro stessi
- disimpegno = decadentismo = decadenza etica, ideologica & letteraria –> l’opera d’arte moderna deve corrispondere alle tendenze di trasformazione
Componenti che determinavano questi atteggiamenti:
- riscoperta du De Sanctis ( e Benedetto Croce)
- gramscianesimo e la sua teoria del “nazional-popolare”
- entusiami politici e sociali autentici
- politica culturale dei movimenti di sinistra
- indissolubile sintesi culturale
Cinematografia:
- soppiantare tutte le esperienze precedenti, valori narrativi -> componente letteraria molto forte
Qual’è la situazione dei neorealisti nel campo letterario?
- discontinua e insoddisfacente per programmi di rinnovamenti velleitari
- entusiasmo politico e passione morale non avevano la forza e il tempo d’intaccare modi di vita, di pensare e scrivere profondamente radicati
- emergono opere neorealistiche, che rivelano le ricerche passate dell’autore e servono gli interessi profondi dell’autore (decadenti)
Quali sono i temi più importante di Alberto Moravia?
- precursore per “Indifferenti”: moralismo radicale e piccolo-borghese = clima intellettuale uscito dalla Resistenza
- saldatura tra mondo psicologico e morale con il mondo popoalre e subalterno, contadino
- racconta un’impotenza, travestita in referenti sociologici diversi che permettono identificazioni diverse
- meccanismo scontato ne “Il disprezzo” o “La noia” -> esercizio di scrittura fine a se stesso, assolve ai doveri del mercato sotto forma di richiesti di sminuzzamento e volgarizzazione delle sue primitive tematiche => modernità
Quali sono i due libri più importanti neorealistichi di Elio Vittorini?
- “Uomini e No” mostra come sia difficile fare della letteratura (e politica): ha un grumo lirico quasi vuoto di contenuti
- “Diario in pubblico”: scegliendo e tagliando molti dei suoi articoli e saggi precedenti fornisce unÄautobiografia intellettuale (ideale)
Quali sono due libri importanti neorealistichi di Vasco Pratolini?
- “Cronache di poveri amanti” 1947: letteratura populista, vicende occorse a umili fiorentini nel tempo della conquista fascista => squarcio di realtà umana subalterna
- “Cronaca familiare”: rapporti tra scrittore e fratello scomparso
Quali sono i tempi importanti nell’opera di Cesare Pavese?
- diverso, perchè lo strato storico e politico non scalfisce in lui un nodo esistenziale profondo => interesse per il mito
- va alla ricerca dell’angoscia, l’essenza dei destini umani, nuda sofferenza, il dolore, la sconfitta
- “La casa in collina”: tradimento spirituale nei confronti dell’impegno resistenziale
- suicidio 1950 sembra l’espressione di un disadattamento alla vita, persuasione che è fatto in modo sbagliato e non ha più niente da dire
Quali sono gli autori meridionalo neorealisti?
- elenco degli scrittori neorealisti antifascisti: quelli che fanno le condizioni del Mezzogiorno d’Italia e le plebi meridionali l’ogetto delle sue opere
- “Cristo si è fermato a Eboli” 1945, Carlo Levi (torinese, confinato in Lucania) = l’opera più alta di questo filone
- dà una rappresentazione dei contadini meridionali arcaica e primitiva, in bilico tra leggenda e realtà; sua educazione illuministica europea gli impedisce di cadere in un vieto populismo
- Francesco Jovine: “Le terre del sacramento” (1950) tenta di far assurgere a tonalità epico-liriche le vicende della vita e delle lotte dei contadini molisani = di sofferenza e dolore
- scrittori di Napoli: particolari perchè la loro città è sventurata e vitalissimaa, povera e ricca -> Carlo Bernari = precorritore del neorealismo
- Domenico Rea: dà immagini pregnanti del sottoproletariato napoletano in “Gesù, fate luce” 1950 e “Quel che vide Cummeo” 1955
Che cosa c’è da dire di Eduardo De Filippo?
- ha poco a che fare con il neorealismo, ma sembra che molte delle sue principali caratteristiche risalgano al clima culturale e letterario del dopoguerra; si muove in direzione di una visione fortemente deformata della vita - comico-tragico
- capolavoro: “Natale incasa Cupiello” 1931 => commedia; nelle sue opere si risente l’influenza di Eduardo Scarpetta e Luigi Pirandello
- elemento magico di conessione tra commediografia e attore scompare con lui
Quali sono le scritture della guerra e della Resistenza più importanti?
- produzione eccezionale di appendice soggettiva (diari, testimonianze, autobiografie ecc.) analogamente al primo dopoguerra, ma ancor più ricca e articolata
- esempi: “Uomini e No”, “Il sentiero dei nidi di ragno”
- “Il cielo è rosso” 1947 e “Guerra in camicia nera” 1955 di Giuseppe Berto e “L’Agnese va a morire” 1949 di Renata Viganò sembrano opere più legate al clima tematico-stilistico del neorealismo
- “Il mondo è una prigione” 1949, Guglielmo Petroni: grande intensità emotiva
Quali sono i temi più importanti dell’opera di Mario Rigoni Stern?
- ricordi della Russia; eccezionale per la sua forza documentaria e spoglia essenzialità poetica
- 3 tipi di scritture di guerra: trasfigurazione romanzesca degli eventi vissuti; rievocazioni documentari; poetica lirica, soggettiva
- l’eroe rigoniano non combatte per nessuna causa, bastano le gesta per dire quel che è stato; scrittore senza vocazione aveva vocazione di scrittore epico (è grande subito, solo prestando ascolto alla voce che gli parlava dentro)
- un altro libro notevole: “Storia di Tönle”, 1978
Quali sono i temi più importanti dell’opera di Primo Levi?
- Se questo è un uomo 1947, la tregua 1963: esperienza della deporttazione degli ebrei in Germania e dei campi di sterminio nazisti
- una sua costante intellettuale: spingere lo sguardo verso il fondo, oltre le apparenze sensibili; condizione umana più bassa: quella nei KZs
- ha approfittato dell’esperienza vissuta per scendere alle radici dell’umano, dove il Bene e il Male si fronteggiano => sopravvivenza pura
- altro aspetto: irriducibile ottimismovitale, umano => non è una vittima, ma un combattente, sopravvivenza deve restare severa e rigorosa: strumento di affermazione del proprio io contro il dominio della barbarie e del disordine
- la sua letteratura è connessa strettamente con la visione della sopravvivenza, trasforma l’esperienza in un racconto
- nasce come autore in quanto tale ad Auschwitz => non può che parlarne
- risposta all’orrore, lo vince => valore assoluto, diventa scrittore mondiale
Quali sono i temi più importante dell’opera di Fenoglio e Meneghello?
- memoria e invenzione della guerra s’intrecciano e si confondono => Beppe Fenoglio supera i limiti dell’autobiografismo nella sua serie di libri dedicati alla Resistenza
- Luigi Meneghello: I piccoli maestri, 1964 => lotta antitedesca dei partigiani poveri
- Il partigiano Johnny: nostalgia dell’esperienza straordinara e irrepitibile; resistenza in montagna, partigiani poveri, inferiori all’esercito combattente
- Leitmotive: la fuga, il rastrellamento che fa coppia con la morte
- l’antico individualismo italiano con forte connessione al concetto collettivo => rilevanza dell’elemento popolare
- individualismo popolare rappresentato stilisticamente dall’uso del dialetto (Meneghello) => Fenoglio invece usa spesso l’inglese per impedire una localizzazione troppo restrittiva e folkloristica
- equazione: individualismo <=> avventura, tragedia e riso, introduzione di una componente epica
- romanzi epici in Italia prima mai visti, emergono con questi due romanzi e subito topo tornano a inabissarsi
Quali sono gli scrittori non-impegnati più famosi?
- non aderiscono esplicitamente alla poetica del neorealismo; in gran parte conservatori o liberali; non è un vero gruppo, ma un elenco di personalità (anche Moravia ne potrebbe far parte!)
- predisposizione fantastica e ironistica (come in Kafka e i surrealisti); Dino Buzzati Il deserto dei tartari: alienati e incomunicabile del vivere moderno
- Tommaso Landolfi: forza stilistica, La bière du pecheur, misto tra invenzione e annotazioni diaristiche
- Guido Piovene: Lettere di una novizia, problemi psicologici
- autobiografismo memoriale degli anni Trenta rappresentato di Antonio Delfino
- Mario Tobino: scavo documentario dell’esistenza e impianto psicologico forte
- Vitaliano Vrancati; tradizione meridionalistica e moralismo di Moravia e Alvaro, aspetto documentario => tonalità satirico-fantastica