Antibiotici Flashcards

(407 cards)

1
Q

Domanda

A

Risposta

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2
Q

Come si classificano le penicilline in base alle loro caratteristiche farmacologiche e antibatteriche?

A

Le penicilline si classificano in tre gruppi principali: 1) penicilline classiche (es. penicillina G), 2) penicilline ad attività antistafilococcica (es. nafcillina), 3) penicilline ad ampio spettro (amminopenicilline e penicilline anti-Pseudomonas).

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3
Q

Qual è la struttura chimica fondamentale delle penicilline?

A

Tutte le penicilline condividono un anello tiazolidinico legato a un anello β-lattamico, con un gruppo amminico secondario e vari sostituenti acidici (R).

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4
Q

Qual è il meccanismo d’azione delle penicilline?

A

Le penicilline inibiscono la reazione di transpeptidazione durante la sintesi della parete cellulare batterica, bloccando la formazione dei legami crociati del peptidoglicano tramite legame covalente con le Penicillin Binding Protein (PBP).

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5
Q

Durante quale fase del ciclo batterico le penicilline sono battericide?

A

Le penicilline sono battericide solo se le cellule sono in fase di crescita attiva e di sintesi della parete cellulare.

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6
Q

Qual è il meccanismo di resistenza più comune alle penicilline?

A

Il meccanismo più comune è l’inattivazione dell’antibiotico ad opera delle β-lattamasi.

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7
Q

Quali altri meccanismi di resistenza alle penicilline, oltre alle β-lattamasi, sono descritti?

A

Alterazione delle PBP bersaglio, riduzione della permeabilità della parete cellulare, presenza di una pompa di efflusso.

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8
Q

Come avviene principalmente l’escrezione delle penicilline?

A

La maggior parte delle penicilline viene escreta per via renale, principalmente tramite escrezione tubulare.

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9
Q

Quale penicillina viene escreta principalmente con la bile?

A

La nafcillina viene escreta principalmente con la bile.

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10
Q

Quali sono le principali indicazioni d’uso della penicillina G?

A

Infezioni da streptococchi, meningococchi, stafilococchi non produttori di β-lattamasi, Treponema pallidum, spirochete, clostridi, actinomiceti e altri bacilli gram-positivi e anaerobi gram-negativi non secernenti β-lattamasi.

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11
Q

Qual è la principale differenza tra penicillina G e penicillina V?

A

La penicillina V è assorbibile per via orale ma ha una biodisponibilità inferiore, uno spettro antibatterico più limitato e viene usata solo per infezioni meno gravi rispetto alla penicillina G.

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12
Q

Quali sono le principali penicilline resistenti alle β-lattamasi stafilococciche?

A

Meticillina, nafcillina e isossazolil-penicilline (es. oxacillina, dicloxacillina, cloxacillina).

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13
Q

Quali sono le principali indicazioni delle penicilline ad ampio spettro (amminopenicilline)?

A

Trattamento di infezioni delle vie urinarie da coliformi gram-negativi, sinusiti, otiti, infezioni delle basse vie respiratorie e, per l’ampicillina, shigellosi e infezioni gravi da enterococchi e Listeria monocytogenes.

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14
Q

Quali sono le principali differenze tra ampicillina e amoxicillina?

A

Entrambe hanno lo stesso spettro e attività, ma l’amoxicillina è meglio assorbita per via orale.

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15
Q

Perché le penicilline ad ampio spettro vengono spesso associate a inibitori delle β-lattamasi?

A

Per estendere l’attività a ceppi produttori di β-lattamasi, come S. aureus e batteri gram-negativi produttori di β-lattamasi.

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16
Q

Qual è la principale azione sfavorevole delle penicilline?

A

La maggior parte delle azioni sfavorevoli serie è dovuta a reazioni di ipersensibilità (allergia, shock anafilattico, eruzioni cutanee, ecc.).

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17
Q

Quali penicilline sono associate a effetti collaterali specifici come nefrite interstiziale ed epatite?

A

La meticillina causa nefrite interstiziale, la nafcillina è spesso associata a neutropenia, l’oxacillina può causare epatite.

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18
Q

Quale farmaco può aumentare i livelli plasmatici di tutte le penicilline e con quale meccanismo?

A

Il probenecid, che inibisce la secrezione tubulare delle penicilline.

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19
Q

Per quali condizioni cliniche può essere necessaria la desensibilizzazione alla penicillina in caso di allergia?

A

Nel trattamento di endocardite enterococcica o neurosifilide in pazienti altamente allergici.

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20
Q

Perché la dose di penicillina deve essere aggiustata nell’insufficienza renale?

A

Perché la sua emivita aumenta fino a 10 ore e il rischio di tossicità è maggiore.

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21
Q

Quale preparazione di penicillina consente concentrazioni ematiche prolungate dopo una singola iniezione IM?

A

Benzatina-penicillina o procaina-penicillina G.

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22
Q

Quali effetti collaterali gastrointestinali sono associati all’uso orale di penicilline?

A

Nausea, vomito, diarrea e possibilità di colite pseudomembranosa (soprattutto con ampicillina).

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23
Q

Qual è il ruolo delle PBP modificate nella resistenza alle penicilline?

A

Le PBP modificate hanno bassa affinità per le penicilline e sono responsabili della resistenza in stafilococchi (meticillina-resistenti), pneumococchi ed enterococchi.

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24
Q

In quali batteri la ridotta penetrazione del farmaco rappresenta un meccanismo di resistenza importante?

A

Nei batteri gram-negativi, a causa della presenza della membrana esterna impermeabile.

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25
Un paziente adulto presenta una meningite batterica con liquor purulento. L'esame colturale identifica Pneumococco penicillino-resistente (MIC penicillina > 1 μg/mL). Quale combinazione di antibiotici scegli come terapia empirica e perché?
La terapia empirica raccomandata è l'associazione di una cefalosporina di terza generazione (es. ceftriaxone o cefotaxima) con vancomicina. Le cefalosporine di terza generazione sono attive contro pneumococchi penicillino-resistenti, ma in caso di resistenza elevata possono non essere sufficienti; la vancomicina agisce su ceppi ad alta resistenza. La combinazione aumenta la probabilità di successo terapeutico.
26
Un paziente con storia di anafilassi a penicillina necessita di trattamento per sepsi da Gram-negativi (es. Pseudomonas aeruginosa). Quale β-lattamico puoi considerare e quale rischio devi valutare?
Aztreonam (monobattamo) può essere utilizzato perché è strutturalmente diverso dalle penicilline e generalmente ben tollerato anche nei soggetti con allergia severa alle penicilline. Tuttavia, bisogna ricordare che aztreonam non copre Gram-positivi né anaerobi. Attenzione alle β-lattamasi AmpC e ESBL che possono inattivarlo.
27
In un paziente con endocardite da Enterococcus faecalis sensibile agli aminoglicosidi, quale associazione antibiotica scegli tra β-lattamici e glicopeptidi e perché?
Si può utilizzare penicillina G o ampicillina in associazione a gentamicina o streptomicina, sfruttando il sinergismo tra β-lattamico e aminoglicoside. La vancomicina è riservata ai casi di allergia severa ai β-lattamici o resistenza, ma l'efficacia è inferiore rispetto alla penicillina in ceppi sensibili.
28
Un paziente sviluppa una grave polmonite nosocomiale da Pseudomonas aeruginosa. Quale cefalosporina scegli e perché? In quali casi considereresti un carbapeneme?
Ceftazidima (terza generazione) o cefepime (quarta generazione) sono attive contro Pseudomonas. Cefepime è più resistente alle β-lattamasi cromosomiche. Un carbapeneme (imipenem, meropenem, doripenem) si considera in caso di resistenza a ceftazidima/cefepime o infezioni miste gravi, ma attenzione alle carbapenemasi e alle specie non sensibili (es. Stenotrophomonas).
29
Un neonato con infezione da Listeria monocytogenes viene trattato con ceftriaxone. Dopo 48h non si osserva miglioramento. Spiega il motivo e quale antibiotico scegli.
Le cefalosporine, incluse quelle di terza generazione, non sono attive contro Listeria monocytogenes. L'antibiotico di scelta è ampicillina (eventualmente associata a gentamicina).
30
Un paziente immunocompromesso sviluppa febbre e neutropenia. Quale β-lattamico scegli come terapia empirica e perché? Quali rischi di resistenza consideri?
Si usano cefepime (quarta generazione) o un carbapeneme (imipenem, meropenem, doripenem), per lo spettro ampio e la copertura di Gram-negativi resistenti (incluso Pseudomonas). Occorre valutare la presenza di ceppi produttori di ESBL o carbapenemasi, che renderebbero inefficaci le cefalosporine e i carbapenemi.
31
Un paziente con infezione complicata di cute e tessuti molli da MRSA viene trattato con cefazolina. Dopo 48h la lesione peggiora. Spiega il razionale della scelta di un nuovo antibiotico e quale scegli.
Le cefalosporine di prima generazione (es. cefazolina) non sono attive contro MRSA. Il farmaco di scelta è la vancomicina, eventualmente in associazione con altri antibiotici in caso di infezioni gravi o resistenze particolari.
32
Un paziente con storia di insufficienza renale cronica necessita di terapia con vancomicina per una endocardite. Come imposti la posologia e il monitoraggio?
La vancomicina viene eliminata per filtrazione glomerulare; in caso di insufficienza renale la dose va ridotta e i livelli sierici devono essere monitorati (target 15-20 μg/mL per infezioni gravi). In caso di dialisi, si utilizza una dose di carico seguita da dosi di mantenimento dopo ogni seduta.
33
In caso di infezione intra-addominale mista (aerobi/anaerobi) in paziente immunocompetente, quale combinazione di β-lattamico e inibitore di β-lattamasi scegli e perché?
Una combinazione come piperacillina-tazobactam è indicata perché copre sia Gram-negativi che anaerobi, grazie all'effetto sinergico tra penicillina ad ampio spettro e inibitore di β-lattamasi. L'inibitore estende lo spettro solo se la resistenza è dovuta a β-lattamasi sensibili all'inibizione.
34
Un paziente con infezione delle vie urinarie non complicata da E. coli resistente a molti antibiotici, ma sensibile a fosfomicina, quale vantaggio offre la fosfomicina rispetto ai β-lattamici orali?
La fosfomicina è attiva su molti ceppi resistenti ai β-lattamici, si somministra in dose singola, raggiunge alte concentrazioni urinarie e può essere usata anche in gravidanza. È utile in caso di resistenze o allergie ai β-lattamici.
35
Un paziente sviluppa una grave infezione da Enterobacter cloacae produttore di β-lattamasi AmpC. Quale β-lattamico eviti e quale preferisci?
Eviti cefalosporine di terza generazione (idrolizzate da AmpC). Preferisci un carbapeneme (imipenem, meropenem) che è resistente all'idrolisi da parte di AmpC.
36
In un paziente con meningite da Neisseria meningitidis, quale β-lattamico scegli tra penicillina G e ceftriaxone? In quali situazioni preferisci uno rispetto all'altro?
Entrambi sono attivi. La penicillina G è storicamente il farmaco di scelta, ma la ceftriaxone è spesso preferita per la migliore penetrazione nel SNC, la somministrazione meno frequente e la copertura di ceppi potenzialmente resistenti.
37
Una donna in gravidanza presenta una infezione urinaria non complicata da E. coli. Ha allergia alle penicilline. Quale antibiotico scegli tra quelli attivi sulla parete cellulare e perché?
La fosfomicina è sicura in gravidanza e può essere scelta in caso di allergia ai β-lattamici. Le cefalosporine possono essere considerate solo se l'allergia non è di tipo anafilattico.
38
Un paziente con protesi ortopedica presenta una batteriemia da Staphylococcus epidermidis meticillino-resistente. Quale antibiotico scegli tra vancomicina e daptomicina e perché?
Entrambi sono attivi, ma la daptomicina è più battericida e può essere preferita in caso di infezioni gravi o fallimento della vancomicina. La vancomicina è prima scelta, ma in caso di fallimento o MIC elevata si passa a daptomicina.
39
Un paziente con infezione polmonare da MRSA viene trattato con daptomicina. Dopo 72h non si osserva miglioramento. Spiega il motivo.
La daptomicina non è efficace nelle polmoniti perché viene inattivata dal surfattante polmonare. In questo caso, la vancomicina è il farmaco di scelta.
40
Un paziente in terapia con cefalosporina di terza generazione sviluppa diarrea e colite pseudomembranosa. Quale antibiotico scegli per trattare l'infezione da Clostridium difficile e perché?
Il metronidazolo è il farmaco di scelta per la terapia iniziale, ma nei casi gravi o in caso di fallimento si utilizza la vancomicina per os. La vancomicina per os è più efficace nei casi severi.
41
Qual è la struttura chimica di base comune alle cefalosporine?
Il nucleo delle cefalosporine è l'acido 7-amminocefalosporanico, che presenta una stretta somiglianza col nucleo delle penicilline (acido 6-amminopenicillanico).
42
Come sono suddivise le cefalosporine e su quale criterio si basa questa classificazione?
Le cefalosporine sono suddivise in quattro generazioni, sulla base dello spettro di attività antibatterica.
43
Quali sono le principali differenze tra cefalosporine e penicilline?
Le cefalosporine sono più resistenti a molte β-lattamasi batteriche e hanno uno spettro d'azione più ampio, ma non sono attive contro enterococchi e Listeria monocytogenes.
44
Qual è il principale meccanismo di resistenza emergente tra E. coli e Klebsiella spp. verso le cefalosporine?
La produzione di β-lattamasi a spettro esteso (ESBL), in grado di idrolizzare la maggior parte delle cefalosporine.
45
Quali sono le principali vie di eliminazione delle cefalosporine?
La maggior parte delle cefalosporine viene eliminata per via renale tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare; alcune, come ceftriaxone e cefoperazone, anche per via biliare.
46
Quali sono le principali reazioni avverse associate alle cefalosporine?
Reazioni allergiche simili a quelle delle penicilline, dolore locale (IM), tromboflebite (IV), tossicità renale (nefrite interstiziale, necrosi tubulare), ipoprotrombinemia e reazioni disulfiram-simili con i derivati metiltiotetrazolici.
47
Quali cefalosporine sono associate a reazioni disulfiram-simili e ipoprotrombinemia?
Cefamandolo, cefmetazolo, cefotetan, cefoperazone (quelle contenenti un gruppo metiltiotetrazolico).
48
Qual è la frequenza stimata di allergia crociata tra penicilline e cefalosporine?
Probabilmente tra il 5 e il 10%.
49
Quale precauzione va adottata nei pazienti con storia di anafilassi da penicilline?
Non devono essere mai trattati con cefalosporine.
50
Qual è il ruolo della ceftarolina fosamil tra le cefalosporine?
È il primo farmaco approvato attivo contro MRSA (meticillino-resistente Staphylococcus aureus), agendo sulla PBP2a responsabile della resistenza.
51
Quali sono le principali indicazioni cliniche delle cefalosporine di prima generazione?
Profilassi chirurgica (cefazolina), infezioni non complicate delle vie urinarie, infezioni stafilococciche e streptococciche come celluliti e ascessi.
52
Quali sono i limiti delle cefalosporine di prima generazione?
Non sono attive contro stafilococchi meticillino-resistenti, Pseudomonas aeruginosa, Bacteroides fragilis, Enterobacter, Serratia, Citrobacter, Acinetobacter.
53
Qual è la posologia tipica delle cefalosporine di prima generazione per via orale?
Cefalexina e cefradina: 0,25-0,5 g 4 volte/die (15-30 mg/kg/die); cefadroxil: 0,5-1 g 2 volte/die.
54
Qual è l'uso principale della cefazolina?
Profilassi chirurgica; alternativa alla penicillina in pazienti con allergia non immediata.
55
Perché la cefazolina non può essere usata per la meningite?
Non attraversa la barriera ematoencefalica.
56
Quali sono le principali indicazioni cliniche delle cefalosporine di seconda generazione?
Sinusite, otite, infezioni delle vie respiratorie inferiori, infezioni miste da anaerobi (peritonite, diverticolite), polmoniti acquisite in comunità.
57
Quali cefalosporine di seconda generazione sono attive contro Bacteroides fragilis?
Cefoxitina, cefmetazolo, cefotetan.
58
Qual è la principale limitazione delle cefalosporine di seconda generazione verso i pneumococchi penicillino-resistenti?
Con l'eccezione di cefuroxima acetile, non sono attive e dovrebbero essere usate con prudenza o evitate.
59
Qual è la posologia tipica delle cefalosporine di seconda generazione per via orale?
Adulti: 10-15 mg/kg/die in 2-4 somministrazioni; bambini: 20-40 mg/kg/die fino a 1 g/die.
60
Quali sono le principali indicazioni cliniche delle cefalosporine di terza generazione?
Meningite (ceftriaxone, cefotaxima), infezioni gravi da microrganismi resistenti, terapia empirica in pazienti immunocompromessi.
61
Quali cefalosporine di terza generazione sono attive contro Pseudomonas aeruginosa?
Ceftazidima e cefoperazone.
62
Qual è la posologia tipica della ceftriaxone?
15-50 mg/kg/die una volta/die; per meningite: 2 g ogni 12 h.
63
Quali cefalosporine di terza generazione sono disponibili per via orale?
Cefixima, cefdinir, ceftibuten, cefpodoxima proxetile.
64
Quali sono i rischi nell'uso delle cefalosporine di terza generazione per infezioni da Enterobacter?
Non dovrebbero essere usate: selezionano rapidamente mutanti resistenti con produzione di β-lattamasi cromosomiche.
65
Qual è la principale indicazione della cefepime (quarta generazione)?
Infezioni gravi da batteri resistenti, inclusi Enterobacter spp. e Pseudomonas aeruginosa.
66
In cosa la cefepime si differenzia dalle cefalosporine di terza generazione?
È più resistente all’idrolisi da parte delle β-lattamasi cromosomiche, ha buona attività su streptococchi penicillino-resistenti.
67
Quali sono i principali batteri contro cui la cefepime mostra elevata attività?
Pseudomonas aeruginosa, Enterobacteriacee, S. aureus, S. pneumoniae, Haemophilus, Neisseria spp.
68
Qual è la principale limitazione delle cefalosporine verso i batteri produttori di ESBL?
Le ESBL idrolizzano la maggior parte delle cefalosporine, rendendole inefficaci.
69
Come può essere prevenuta l’ipoprotrombinemia causata da alcune cefalosporine?
Somministrando 10 mg di vitamina K1 due volte a settimana.
70
Quali sono le principali differenze farmacocinetiche tra ceftriaxone e cefoperazone?
Ceftriaxone: emivita 7-8 h, dose una volta/die, escrezione biliare; cefoperazone: emivita 2 h, dose ogni 8-12 h, escrezione biliare.
71
Quali sono le principali indicazioni della ceftarolina fosamil?
Trattamento delle infezioni da MRSA; uso clinico ancora limitato e ruolo non ben definito.
72
Quali sono le tre principali categorie di altri antibiotici beta-lattamici trattate nel file?
Monobattami, inibitori delle β-lattamasi (acido clavulanico, sulbactam, tazobactam) e carbapenemi.
73
Che tipo di struttura chimica caratterizza i monobattami?
Contengono un anello monociclico β-lattamico.
74
Qual è lo spettro d'azione tipico dei monobattami?
Limitato a batteri anaerobi gram-negativi, incluso Pseudomonas; non attivi contro batteri gram-positivi né anaerobi.
75
Qual è l'unico monobattame disponibile in Italia e USA?
Aztreonam.
76
Quali caratteristiche ha l'aztreonam rispetto alle β-lattamasi?
Resistente a molte β-lattamasi, eccetto β-lattamasi AmpC e ESBL.
77
Quali sono le indicazioni cliniche principali per l'aztreonam?
Trattamento di infezioni serie come polmonite, meningite e sepsi da batteri gram-negativi in pazienti con anafilassi da penicilline.
78
Che ruolo hanno gli inibitori delle β-lattamasi associati alle penicilline?
Sono potenti inibitori di molte β-lattamasi batteriche e proteggono le penicilline dall'inattivazione, estendendo il loro spettro d'azione.
79
Quali sono i tre inibitori delle β-lattamasi più comuni?
Acido clavulanico, sulbactam e tazobactam.
80
Contro quali tipi di β-lattamasi sono particolarmente attivi gli inibitori delle β-lattamasi?
Soprattutto contro le β-lattamasi di classe A di Ambler codificate da plasmidi, come la TEM β-lattamasi.
81
Perché lo spettro d'azione della combinazione penicillina + inibitore delle β-lattamasi è determinato dalla penicillina?
Perché l'inibitore protegge la penicillina dall'idrolisi, ma non ha un'attività antibatterica significativa propria.
82
Qual è l'importanza clinica dell'associazione ampicillina-sulbactam?
Efficace contro S. aureus e H. influenzae produttori di β-lattamasi, ma non contro S. marcescens.
83
Quali sono i carbapenemi disponibili in Italia e USA?
Doripenem, ertapenem, imipenem, meropenem.
84
Quali caratteristiche ha l'imipenem?
Ampio spettro, attivo contro molti gram-negativi (incluso Pseudomonas), resistente alla maggior parte delle β-lattamasi ma non alle carbapenemasi, inattivato dalle diidropeptidasi renali e somministrato con cilastatina.
85
Quali differenze ci sono tra imipenem, meropenem e doripenem?
Meropenem e doripenem sono leggermente più attivi contro batteri aerobi gram-negativi e meno attivi contro gram-positivi rispetto a imipenem; non sono degradati dalle diidropeptidasi renali.
86
Qual è la caratteristica principale dell'ertapenem rispetto agli altri carbapenemi?
Meno attivo contro Pseudomonas e Acinetobacter; non degradato dalle diidropeptidasi renali; emivita più lunga (~4 h).
87
Quali sono le principali indicazioni cliniche per i carbapenemi?
Infezioni da microrganismi sensibili resistenti ad altri farmaci, infezioni miste da aerobi e anaerobi, infezioni da pneumococchi altamente resistenti, infezioni da Enterobacter spp. e germi produttori di ESBL.
88
Quali sono gli eventi avversi più comuni associati ai carbapenemi?
Nausea, vomito, diarrea, esantemi, reazioni nel sito di iniezione; convulsioni soprattutto con imipenem in insufficienza renale.
89
Qual è il rischio allergico legato ai carbapenemi?
Soggetti allergici alle penicilline possono presentare allergia anche ai carbapenemi.
90
Che cosa sono i glicopeptidi e qual è il loro meccanismo d'azione?
I glicopeptidi sono antibiotici che inibiscono la sintesi della parete cellulare batterica legandosi al dipeptide terminale D-Ala-D-Ala del peptidoglicano, bloccando la traspeptidazione e l'incorporazione del peptidoglicano, causando la morte cellulare.
91
Quali sono i principali antibiotici glicopeptidici menzionati?
Vancomicina, Teicoplanina, Telavancina, Dalbavancina.
92
Qual è lo spettro d'azione della Vancomicina?
Attiva principalmente contro batteri Gram-positivi inclusi MRSA, Enterococchi e Clostridium difficile; inefficace contro Gram-negativi per mancata penetrazione della membrana esterna.
93
Quali sono le indicazioni cliniche principali della Vancomicina?
Infezioni gravi da Gram-positivi resistenti come MRSA, endocarditi, infezioni osteoarticolari, sepsi e colite pseudomembranosa da Clostridium difficile.
94
Come viene somministrata la Vancomicina e quali considerazioni farmacocinetiche sono importanti?
Somministrazione EV per infezioni sistemiche e orale per colite da C. difficile; eliminazione renale; monitoraggio livelli plasmatici per evitare nefrotossicità e ototossicità.
95
Quali sono le principali reazioni avverse associate alla Vancomicina?
Nefrotossicità, ototossicità, sindrome del 'red man' (reazione da infusione rapida con rash e ipotensione), raramente neutropenia.
96
Qual è il meccanismo di resistenza ai glicopeptidi?
Modifica del sito di legame D-Ala-D-Ala in D-Ala-D-Lac o D-Ala-D-Ser riduce l'affinità del farmaco, come negli enterococchi vancomicina-resistenti (VRE).
97
Come si differenzia la Teicoplanina dalla Vancomicina?
Simile per meccanismo e spettro, ma con emivita più lunga (45-70 h), somministrabile IM e IV, minore incidenza di sindrome del 'red man', approvata in EU ma non USA.
98
Qual è il meccanismo d'azione della Telavancina?
Duplice: 1) inibisce la sintesi della parete legandosi al D-Ala-D-Ala, 2) altera il potenziale della membrana cellulare aumentando la permeabilità.
99
Quali sono le caratteristiche farmacocinetiche della Telavancina?
Emivita circa 8 h, somministrazione IV una volta al giorno, non richiede monitoraggio sierico.
100
Quali sono gli usi clinici della Telavancina?
Terapia di infezioni complicate di cute e tessuti molli con dose di 10 mg/kg/die IV; potenzialmente teratogena, da evitare in gravidanza.
101
Quali sono le caratteristiche della Dalbavancina?
Lipoglicopeptide semisintetico derivato dalla teicoplanina, meccanismo simile, maggiore attività contro Gram-positivi inclusi MRSA con resistenza intermedia o completa, emivita molto lunga (6-11 giorni) che consente somministrazione IV settimanale.
102
Perché i glicopeptidi non sono efficaci contro i batteri Gram-negativi?
Non penetrano la membrana esterna dei Gram-negativi, quindi non raggiungono il peptidoglicano nella parete cellulare.
103
Quali precauzioni sono necessarie per prevenire la sindrome del 'red man' con Vancomicina?
Infondere Vancomicina lentamente, in almeno 60 minuti, per evitare rilascio massivo di istamina che causa rash, prurito e ipotensione.
104
Qual è il confronto tra glicopeptidi e beta-lattamici nel meccanismo d'azione?
Glicopeptidi bloccano il legame del precursore D-Ala-D-Ala impedendo la formazione del peptidoglicano, mentre beta-lattamici inibiscono le PBP (enzimi traspeptidasi) che catalizzano la cross-linking del peptidoglicano.
105
Quali test di laboratorio sono importanti durante la terapia con Vancomicina?
Monitoraggio dei livelli plasmatici (picco e valle) per efficacia e tossicità, e controllo della funzione renale per prevenire nefrotossicità.
106
Quali interazioni farmacologiche sono rilevanti con la Vancomicina?
Aumenta il rischio di nefrotossicità se associata ad altri farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, ciclosporina e diuretici; necessaria attenta sorveglianza renale.
107
Qual è il ruolo della Vancomicina nel trattamento delle infezioni da MRSA?
È uno degli antibiotici di scelta per infezioni da Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), un patogeno ospedaliero difficile da trattare.
108
Qual è il meccanismo d'azione della Daptomicina?
La Daptomicina lega la membrana cellulare batterica tramite la sua coda lipidica in un processo che richiede calcio, causando depolarizzazione della membrana, perdita di K$^+$ e morte cellulare.
109
Qual è lo spettro d'azione della Daptomicina?
Simile alla Vancomicina, ma più rapidamente battericida in vitro; attiva contro ceppi di Enterococchi e Staphylococcus aureus resistenti alla meticillina.
110
Quali sono le principali indicazioni cliniche della Daptomicina?
Infezioni della cute e dei tessuti molli (4 mg/kg), batteriemia e endocardite (6 mg/kg), e infezioni serie (>6 mg/kg).
111
Quali sono le principali azioni avverse della Daptomicina?
Miopatia con aumento della creatina-fosfochinasi, alveolite allergica in terapie prolungate (>2 settimane), e insuccesso terapeutico in rari casi associati ad aumento della MIC.
112
Perché la Daptomicina non è indicata per le polmoniti?
Il fattore surfattante polmonare antagonizza la Daptomicina, rendendola inefficace nelle polmoniti.
113
Qual è il meccanismo d'azione della Fosfomicina?
Inibisce l'enolpiruvato transferasi bloccando la defosforilazione del bactoprenolo e impedendo l'aggiunta del fosfoenolpiruvato all'UDP-N-acetilglucosamina, bloccando così la sintesi della parete cellulare in uno stadio iniziale.
114
Quali organismi sono sensibili alla Fosfomicina?
Attiva contro organismi Gram-positivi e Gram-negativi a concentrazioni >= 125 $\mu$g/mL.
115
Quali sono le indicazioni cliniche della Fosfomicina?
Trattamento di infezioni non complicate delle vie urinarie inferiori nelle donne con dose singola orale di 3 g.
116
Quali sono le caratteristiche farmacocinetiche della Fosfomicina?
Biodisponibilità orale circa 40%, picco sierico di 10-30 $\mu$g/mL a seconda della dose, emivita circa 4 h, escrezione renale con concentrazioni urinarie superiori alla MIC.
117
Qual è il meccanismo d'azione della Bacitracina?
Inibisce la formazione della parete batterica interferendo con la defosforilazione del bactoprenolo, un lipide di trasporto dei precursori del peptidoglicano.
118
Perché la Bacitracina è utilizzata solo per uso topico?
È altamente nefrotossica se somministrata sistemicamente e scarsamente assorbita per via topica, permettendo attività locale senza tossicità sistemica.
119
Quali sono le principali modalità di somministrazione della Bacitracina?
Unguento topico (500 unità/g), spesso in associazione con polimixina o neomicina, per lesioni cutanee, ferite e mucose; soluzioni saline per irrigazione di articolazioni, ferite e cavità pleurica.
120
Qual è il meccanismo d'azione della Cicloserina?
Analogo strutturale della D-alanina, inibisce l'alanina racemasi e l'alanina ligasi, enzimi coinvolti nella sintesi del pentapeptide del peptidoglicano.
121
Per quali infezioni è indicata la Cicloserina?
Principalmente per il trattamento della tubercolosi causata da ceppi resistenti agli agenti di prima scelta.
122
Quali sono le principali azioni avverse della Cicloserina?
Tossicità dose-dipendente a livello del SNC con cefalea, tremori, psicosi acuta e convulsioni; effetti evitabili mantenendo la dose orale sotto 0,75 g/die.
123
Quali sono le caratteristiche farmacocinetiche della Cicloserina?
Buona distribuzione tissutale, escrezione renale in forma attiva, livelli ematici di 20-30 $\mu$g/mL dopo 0,25 g orale.
124
Classificazione generale: Qual è il meccanismo d'azione comune delle tetracicline e degli antibiotici simili?
Inibiscono la sintesi proteica legandosi o interferendo con i ribosomi batterici, bloccando il legame dell'amminoacil-tRNA alla subunità 30S del ribosoma.
125
Classificazione generale: Che tipo di spettro antibatterico hanno le tetracicline?
Ampio spettro, attivi contro numerosi batteri gram+ e gram-, anaerobi, Rickettsie, Chlamydie e Micoplasmi.
126
Chimica: Qual è la caratteristica chimica principale delle tetracicline e come influenzano il loro assorbimento?
Sono sostanze cristalline anfotere a bassa solubilità, disponibili come cloridrati più solubili. Chelano ioni metallici bivalenti, interferendo con assorbimento e attività.
127
Chimica: Che cos'è la tigeciclina e come si differenzia dalle altre tetracicline?
È un derivato semisintetico della minociclina, appartenente alla classe delle glicilglicine, con struttura modificata che le conferisce attività anche su ceppi tetraciclino-resistenti.
128
Meccanismo d'azione: Come penetrano le tetracicline nei microrganismi e quale è il loro sito d'azione?
Penetrano per diffusione passiva e trasporto attivo energia-dipendente, si legano reversibilmente alla subunità 30S del ribosoma batterico, bloccando il legame dell'amminoacil-tRNA.
129
Organismi sensibili: Quali sono i principali microrganismi sensibili alle tetracicline?
Batteri gram+ e gram-, anaerobi, Rickettsie, Chlamydie, Micoplasmi e alcune spirochete.
130
Resistenza: Quali sono i tre principali meccanismi di resistenza alle tetracicline?
1) Ridotto afflusso o aumentato efflusso tramite pompe proteiche; 2) Protezione ribosomiale tramite proteine interferenti col legame; 3) Inattivazione enzimatica delle tetracicline.
131
Resistenza: Come funziona la pompa di efflusso Tet(AE) e quali tetracicline sono resistenti o sensibili?
Pompa presente in gram- che espelle tetracicline meno recenti (doxiciclina e minociclina resistenti), mentre tigeciclina non è substrato e resta attiva.
132
Resistenza: Qual è il ruolo della proteina Tet(M) nella resistenza?
Proteina di protezione ribosomiale espressa da gram+ che conferisce resistenza a doxiciclina e minociclina, ma non a tigeciclina, che interferisce stericamente col legame di Tet(M).
133
Farmacocinetica - Assorbimento: Quali tetracicline hanno il miglior assorbimento orale e quali invece no?
Doxiciclina e minociclina hanno assorbimento del 95-100%, clortetraciclina solo 30%, tigeciclina poco assorbita per os e somministrata IV.
134
Farmacocinetica - Assorbimento: Quali fattori influenzano negativamente l'assorbimento delle tetracicline?
Alimenti, cationi bivalenti (, , ), prodotti lattiero-caseari, antiacidi con cationi multivalenti e pH alcalino.
135
Farmacocinetica - Distribuzione: Come si distribuiscono le tetracicline nei tessuti e quali sono le eccezioni?
Distribuzione ampia in tessuti e liquidi, tranne nel liquido cefalorachidiano (solo 10-25% concentrazione plasmatica). Minociclina raggiunge alte concentrazioni in secreti lacrimali e salivari.
136
Farmacocinetica - Clearance: Come vengono eliminate le tetracicline e quali sono le eccezioni?
Escrete principalmente nella bile e urine, con circolazione entero-epatica. Doxiciclina e tigeciclina sono eliminate con meccanismi non renali e non richiedono aggiustamenti in insufficienza renale.
137
Farmacocinetica - Emivita: Come si classificano le tetracicline in base all'emivita?
Breve durata (clortetraciclina, tetraciclina, oxitetraciclina): 6-8 h; durata intermedia (demeclociclina, metaciclina): 12 h; protratta (doxiciclina, minociclina): 16-18 h; tigeciclina: 36 h.
138
Usi clinici: Per quali infezioni sono farmaci di scelta le tetracicline?
Infezioni da Rickettsie, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydie, alcune spirochete, ulcere e gastriti da Helicobacter pylori, infezioni da gram+ e gram- non resistenti, alcune protozoarie e acne.
139
Usi clinici: Per quali infezioni sessualmente trasmesse sono indicate o non indicate le tetracicline?
Efficaci contro Chlamydie, ma non più raccomandate per malattia gonococcica a causa di resistenza.
140
Considerazioni particolari: Quali sono le caratteristiche cliniche della minociclina?
A dosaggio orale 200 mg/die per 5 gg può eradicare meningococco; si preferisce rifampicina per effetti collaterali e resistenza.
141
Considerazioni particolari: Qual è l'uso della demeclociclina?
Inibisce l'azione dell'ADH nel tubulo renale, usata per sindrome da secrezione inappropriata di ADH.
142
Considerazioni particolari: Quali sono le caratteristiche uniche della tigeciclina?
Glicilglicina, attiva su molti ceppi tetraciclino-resistenti, spettro molto ampio, somministrazione IV, eliminazione biliare, non richiede aggiustamenti in insufficienza renale.
143
Dosaggio: Quali sono le indicazioni generali per il dosaggio orale delle tetracicline?
Tetracicline a rapido metabolismo: 0,25-0,5 g 4 volte/die adulti; doxiciclina preferita, somministrabile 1 volta/die, assorbimento non modificato da alimenti.
144
Dosaggio: Quali precauzioni devono essere prese riguardo all'assunzione di tetracicline con metalli e in età pediatrica?
Non assumere con prodotti caseari, antiacidi, solfato di ferro; evitare in gravidanza e bambini <8 anni per rischio di deposizione nelle ossa e denti.
145
Azioni sfavorevoli: Quali sono le principali reazioni avverse gastro-intestinali delle tetracicline?
Nausea, vomito, diarrea dovuti ad irritazione intestinale; possono causare alterazioni della flora con candidosi e colite da Clostridium difficile.
146
Azioni sfavorevoli: Quali effetti hanno le tetracicline su ossa e denti in via di sviluppo?
Legandosi al causano fluorescenza, alterazione del colore, displasia dello smalto dentale e deformità ossee con inibizione della crescita.
147
Azioni sfavorevoli: Quali sono le tossicità epatica e renale associate alle tetracicline?
Necrosi epatica a dosi IV elevate; acidosi renale tubulare e ritenzione di composti azotati con tetracicline scadute o in insufficienza renale (eccetto doxiciclina).
148
Azioni sfavorevoli: Quali sono le reazioni avverse vascolari, cutanee e del SNC?
Trombosi venosa da iniezioni IV, fotosensibilizzazione (specialmente demeclociclina), stordimento, vertigini e nausea (doxiciclina e minociclina a dosi elevate).
149
Classificazione generale: Qual è la caratteristica strutturale dei macrolidi?
Sono composti con un anello lattonico macrociclico (14-16 atomi) a cui sono attaccati zuccheri come desosamina e cladinosio.
150
Classificazione generale: Quali sono i principali macrolidi clinicamente rilevanti?
Eritromicina (farmaco prototipo), claritromicina e azitromicina (derivati semisintetici dell'eritromicina).
151
Chimica eritromicina: Qual è la struttura chimica dell'eritromicina?
Anello macrolidico legato agli zuccheri desosamina e cladinosio; poco solubile in acqua, stabile a 4°C ma instabile a pH acido e 20°C.
152
Meccanismo d'azione: Come agiscono i macrolidi a livello molecolare?
Legano l'rRNA 50S vicino al centro della peptidiltransferasi, bloccando il canale di uscita del polipeptide e impedendo l'allungamento della catena polipeptidica.
153
Meccanismo d'azione: Qual è l'effetto finale sull'attività ribosomiale?
La peptidil-tRNA si dissocia dal ribosoma e si inibisce la formazione della subunità 50S.
154
Spettro d'azione: Quali organismi sono principalmente sensibili ai macrolidi?
Batteri gram+ come pneumococchi, streptococchi, stafilococchi, corinebatteri, micoplasmi, Legionella pneumophila, Chlamydia spp., Helicobacter pylori e alcuni micobatteri.
155
Resistenza: Quali sono i principali meccanismi di resistenza ai macrolidi?
1) Ridotta permeabilità o efflusso attivo; 2) produzione di esterase che idrolizzano i macrolidi; 3) modificazione del sito di legame ribosomiale tramite metilasi.
156
Resistenza: Cos'è la resistenza MLS-tipo B?
Resistenza macrolide-lincosamide-streptogramina di tipo B, dovuta a metilasi che modificano il sito di legame ribosomiale, conferendo resistenza crociata a macrolidi, clindamicina e streptogramina B.
157
Farmacocinetica eritromicina: Come deve essere somministrata l'eritromicina base per via orale?
Come preparazione gastro-resistente perché è distrutta dall'acidità gastrica; alimenti interferiscono con l'assorbimento.
158
Farmacocinetica eritromicina: Quali sono le caratteristiche di assorbimento delle diverse formulazioni di eritromicina?
Estolato e stearato sono più acido-resistenti; eritromicina estolato è la forma orale meglio assorbita.
159
Farmacocinetica eritromicina: Qual è l'emivita plasmatica e le modalità di somministrazione?
circa 1,5 h (fino a 5 h in anurici); dosi orali 250-500 mg 2 volte/die; IV 0,5-1 g ogni 6 h.
160
Distribuzione: Come si distribuisce l'eritromicina nell'organismo?
Ampia distribuzione nei tessuti, captata da PMN e macrofagi, attraversa placenta ma non raggiunge SNC e liquido cefalorachidiano.
161
Clearance: Come viene eliminata l'eritromicina?
Principalmente con la bile e nelle feci; solo il 5% nelle urine; non rimovibile con dialisi; non richiede aggiustamenti in insufficienza renale.
162
Usi clinici: Per quali infezioni è farmaco di scelta l'eritromicina?
Infezioni da corinebatteri (difterite, sepsi, eritrasma), polmoniti acquisite in comunità, sostituto della penicillina in allergici per infezioni da stafilococchi, streptococchi e pneumococchi.
163
Usi clinici: Quali limitazioni ha l'eritromicina dovute alla resistenza?
Resistenza in streptococchi gruppo A e pneumococchi limita l'uso come prima scelta per faringiti, infezioni cutanee e polmoniti.
164
Azioni sfavorevoli eritromicina: Quali sono le reazioni avverse più comuni?
Anoressia, nausea, vomito e diarrea, spesso dovute a stimolazione della motilità gastrointestinale.
165
Azioni sfavorevoli eritromicina: Qual è la tossicità epatica associata?
Epatite acuta colestatica, soprattutto con estolato, con febbre, ittero e diminuita funzionalità epatica; può recidivare se il farmaco è riassunto.
166
Interazioni farmacologiche: Quali interazioni sono note con eritromicina?
Inibizione del citocromo P450 con aumento di teofillina, anticoagulanti orali, ciclosporina, metilprednisolone; aumento biodisponibilità di digossina.
167
Cardiologia: Quale rischio cardiaco è associato ai macrolidi?
Prolungamento dell'intervallo QT, con rischio di aritmie; attenzione in pazienti cardiopatici.
168
Chimica claritromicina: Come differisce chimicamente dalla eritromicina?
Derivato con aggiunta di un gruppo metile, maggiore stabilità in ambiente acido e migliore assorbimento orale.
169
Spettro d'azione claritromicina: Quali patogeni ha in più rispetto all'eritromicina?
Più attiva verso Mycobacterium avium, attiva anche verso M. leprae, Toxoplasma gondii e Haemophilus influenzae.
170
Farmacocinetica claritromicina: Qual è l'emivita e il dosaggio?
= 6 h; dosaggio 250-500 mg due volte al giorno o 1000 mg in formulazione a lento rilascio una volta al giorno.
171
Farmacocinetica claritromicina: Come viene eliminata?
Metabolizzata nel fegato; metabolita 1,4-idrossiclaritromicina attivo; parte eliminata nelle urine; dosaggio modificato in insufficienza renale grave.
172
Vantaggi claritromicina rispetto all'eritromicina
Minore intolleranza gastrointestinale e minore frequenza di somministrazione.
173
Svantaggi claritromicina in alcune condizioni cliniche
Uso in esacerbazioni acute di COPD o polmoniti associate a maggior numero di eventi cardiovascolari.
174
Chimica azitromicina: Come si differenzia dagli altri macrolidi?
Anello lattonico a 15 atomi con azoto metilato; non inattiva enzimi P450.
175
Spettro d'azione azitromicina: Quali sono le sue caratteristiche?
Simile a claritromicina, meno attiva verso stafilococchi e streptococchi, più attiva verso H. influenzae e molto efficace verso Chlamydia spp.
176
Farmacocinetica azitromicina: Quali caratteristiche influenzano la somministrazione?
Bassa concentrazione plasmatica (0,4 μg/mL), ottima penetrazione tissutale e fagocitaria, rilascio lento dai tessuti con emivita tissutale di 2-4 giorni, consente somministrazione una volta al giorno.
177
Assorbimento azitromicina: Quali fattori influenzano la biodisponibilità?
Alimenti riducono l'assorbimento; antiacidi con sali di magnesio e alluminio ritardano assorbimento e riducono picco senza modificare biodisponibilità.
178
Azioni sfavorevoli azitromicina: Quale rischio cardiaco è associato?
Maggiore capacità di prolungare l'intervallo QT_C rispetto ad altri antibiotici, con raccomandazione di cautela in cardiopazienti.
179
Ketolidi: Quali sono le caratteristiche chimiche e cliniche principali?
Macrolidi semisintetici con anello a 14 atomi, sostituzione del gruppo 3 cheto con L-cladinosio; attivi contro molti ceppi macrolido-resistenti, deboli substrati di pompe di efflusso, legano ribosomi con maggiore affinità.
180
Telitromicina: Quali sono le indicazioni cliniche e rischi?
Indicata negli USA solo per polmoniti acquisite in comunità; rischio di epatite e insufficienza epatica; inibitore di CYP3A4; può allungare QT_C.
181
Quali sono le principali indicazioni cliniche delle tetracicline e come influisce la resistenza sull’uso clinico?
Le tetracicline sono farmaci di scelta per infezioni da Rickettsie, Micoplasmi, Chlamydie, alcune spirochete, e usate in combinazione per lebbra, tularemia e brucellosi. La resistenza ha ridotto il loro uso in infezioni comuni, spingendo all’impiego di altri antibiotici.
182
Quali precauzioni devono essere prese nell’uso delle tetracicline in gravidanza e pediatria?
Non devono essere somministrate in gravidanza né in bambini <8 anni per rischio di danni a ossa e denti in via di sviluppo dovuti a chelazione con .
183
Qual è il ruolo della tigeciclina nella terapia antibiotica e quali sono i suoi limiti?
Tigeciclina è attiva contro molti ceppi multiresistenti inclusi MRSA e ceppi vancomicina-resistenti, ma è somministrata solo IV, con bassa concentrazione urinaria, e non è indicata per infezioni urinarie.
184
Quali sono le differenze farmacocinetiche principali tra eritromicina, claritromicina e azitromicina?
Eritromicina ha breve emivita e richiede dosaggi frequenti; claritromicina ha maggiore stabilità e minore intolleranza gastrointestinale; azitromicina ha lunga emivita tissutale, somministrazione una volta al giorno e rilascio lento, favorendo aderenza ma richiedendo cautela per resistenza e cardiotossicità.
185
Qual è l’importanza della resistenza MLS-B nei macrolidi e clindamicina?
La resistenza MLS-B, mediata da metilasi che modificano il sito ribosomiale, conferisce resistenza crociata a macrolidi, clindamicina e streptogramina B, limitando l’uso di queste classi e richiedendo test di sensibilità e uso prudente.
186
In quali situazioni cliniche è preferibile l’uso della clindamicina?
Clindamicina è indicata per infezioni da anaerobi, MRSA sensibili e infezioni miste, e come profilassi in allergici alle penicilline; va usata con cautela per il rischio di colite da Clostridium difficile.
187
Quali sono le indicazioni e limitazioni delle streptogramine?
Streptogramine sono usate per infezioni da gram+ multiresistenti, soprattutto vancomicino-resistenti, ma l’uso è limitato da tossicità, somministrazione IV e interazioni farmacologiche.
188
Per quali infezioni è riservato il cloramfenicolo e quali sono i suoi rischi principali?
Cloramfenicolo è riservato a infezioni gravi da Rickettsie e meningiti in allergici alle β-lattamine; rischi includono anemia aplastica, sindrome grigia nei neonati e interazioni farmacologiche epatiche.
189
Quali vantaggi offrono gli oxazolidinoni come linezolid e tedizolid?
Attivi contro gram+ multiresistenti inclusi MRSA e VRE, con meccanismo unico senza resistenza crociata; tedizolid ha minore tossicità ematologica e minor rischio di sindrome serotoninergica rispetto a linezolid.
190
Come deve essere gestita la stewardship antibiotica nella scelta di farmaci per infezioni da gram+ resistenti?
Usare preferibilmente oxazolidinoni o streptogramine per infezioni da MRSA/VRE resistenti; riservare clindamicina a infezioni selezionate; evitare uso empirico eccessivo di macrolidi e tetracicline per limitare la resistenza; monitorare tossicità e adeguare dosaggi.
191
Classificazione generale: A quale categoria di farmaci appartiene la clindamicina?
La clindamicina è un antibiotico derivato cloro-sostituito della lincomicina, appartenente ai chemioterapici.
192
Meccanismo d'azione generale: Come agisce la clindamicina a livello cellulare?
Inibisce la sintesi proteica batterica interferendo con la formazione di complessi iniziali e con le reazioni di traslocazione amminoacidica, legandosi alla subunità 50S del ribosoma.
193
Quale antibiotico ha un sito di legame coincidente con la clindamicina?
L'eritromicina.
194
Quali sono gli organismi sensibili alla clindamicina?
Streptococchi, enterococchi, stafilococchi, pneumococchi (Streptococcus pneumoniae) a concentrazioni di 0,5-5 μg/mL, specie di bacteroides e altri anaerobi sia gram+ che gram-.
195
Quali batteri sono resistenti alla clindamicina?
Enterococchi e batteri gram- aerobi (anche se sensibili all'eritromicina), specie di aerobi gram- intrinsecamente resistenti per scarsa permeabilità della membrana esterna.
196
Quali sono i meccanismi di resistenza alla clindamicina?
1) Mutazioni del sito recettoriale sul ribosoma; 2) modificazione del recettore tramite metilasi costitutivamente espressa; 3) inattivazione enzimatica della clindamicina.
197
Qual è la via di somministrazione orale e la dose tipica di clindamicina?
Per os: 0,15-0,3 g ogni 8 ore, con concentrazioni plasmatiche di 2-3 μg/mL (10-20 mg/kg al giorno per bambini).
198
Qual è la dose e concentrazione plasmatica tipica della clindamicina somministrata per via endovenosa?
600 mg ogni 8 ore, con concentrazioni plasmatiche di 5-15 μg/mL.
199
Come si distribuisce la clindamicina nell'organismo?
Legame farmaco-proteico del 90%, penetra bene nei tessuti eccetto cervello e liquor cefalorachidiano, ben concentrata negli ascessi e trasportata attivamente nei fagociti.
200
Come viene metabolizzata ed eliminata la clindamicina?
Metabolizzata nel fegato, sia farmaco intatto che metaboliti attivi escreti nella bile e nelle urine. Emivita circa 2,5 h, che può aumentare fino a 6 h in pazienti anurici.
201
È necessario aggiustare la dose di clindamicina in pazienti con insufficienza renale?
No, non sono necessari aggiustamenti in pazienti con insufficienza renale.
202
Per quali infezioni della cute e dei tessuti molli è indicata la clindamicina?
Per infezioni causate da streptococchi e stafilococchi, spesso attiva contro ceppi di MRSA.
203
In quali tipi di infezioni miste è indicata la clindamicina, soprattutto per quali batteri?
Indicata per infezioni miste soprattutto da bacteroides.
204
In associazione con amminoglicosidi o cefalosporine, per quali condizioni è usata la clindamicina?
Ferite penetranti dell'addome e dell'intestino, infezioni del tratto genitale femminile (aborti settici, ascessi pelvici), e ascessi polmonari.
205
Per quale condizione cardiologica la clindamicina è raccomandata come profilassi e in sostituzione di quale altro antibiotico?
Profilassi dell'endocardite in pazienti con valvulopatia cardiaca allergici alle penicilline, in sostituzione dell'eritromicina.
206
Qual è l'uso della clindamicina in pazienti con AIDS in associazione con primachina?
Alternativa valida al trimetoprim-sulfametoxazolo per il trattamento della polmonite da Pneumocystis jiroveci di gravità moderata-media.
207
Qual è l'uso della clindamicina in associazione con pirimetamina nei pazienti con AIDS?
Trattamento della toxoplasmosi cerebrale.
208
Quali sono le azioni sfavorevoli più comuni della clindamicina?
Diarrea, nausea ed eruzioni cutanee.
209
Quali effetti avversi meno comuni possono verificarsi con la clindamicina?
Ridotta funzionalità epatica (con o senza ittero) e neutropenia.
210
Quale grave complicanza intestinale può essere favorita dal trattamento con clindamicina?
Diarrea ed enterocolite da Clostridium difficile.
211
Classificazione generale: Che tipo di antibiotico è il cloramfenicolo?
Il cloramfenicolo è un antibiotico chemioterapico ad ampio spettro, batteriostatico, che inibisce la sintesi proteica batterica.
212
Composizione chimica: Quali sono le caratteristiche chimiche del cloramfenicolo allo stato cristallino?
Composto stabile e neutro, solubile in alcol e scarsamente solubile in acqua.
213
Qual è la forma del cloramfenicolo utilizzata per la somministrazione parenterale e perché?
Il cloramfenicolo succinato, altamente idrosolubile, viene idrolizzato in vivo liberando il cloramfenicolo attivo.
214
Come agisce il cloramfenicolo a livello molecolare?
Si lega alla subunità 50S dei ribosomi batterici e inibisce la formazione di legami peptidici, bloccando la sintesi proteica.
215
Qual è lo spettro d'azione del cloramfenicolo?
Ampio spettro: efficace contro anaerobi e aerobi sia gram+ che gram-, rickettsie e chlamydie.
216
Quali batteri sono altamente sensibili al cloramfenicolo?
Haemophilus influenzae, Neisseria meningitidis e alcuni ceppi di bacteroides.
217
Quali sono i principali meccanismi di resistenza al cloramfenicolo?
Resistenza di basso grado per mutazioni e resistenza clinicamente rilevante dovuta alla produzione di cloramfenicolo acetiltransferasi trasmessa da plasmidi.
218
Qual è il dosaggio abituale del cloramfenicolo?
50-100 mg/kg al giorno.
219
Come viene assorbito il cloramfenicolo per via orale?
Rapidamente e completamente assorbito; la dose di 1 g produce livelli ematici di 10-15 μg/mL.
220
Cosa è il cloramfenicolo palmitato?
Un profarmaco che viene idrolizzato nell'intestino a cloramfenicolo libero.
221
Come avviene la somministrazione parenterale del cloramfenicolo?
Attraverso il succinato di cloramfenicolo, che viene idrolizzato liberando il farmaco attivo, ma produce livelli ematici inferiori rispetto alla somministrazione orale.
222
Dove si distribuisce il cloramfenicolo nell'organismo?
In praticamente tutti i tessuti e liquidi corporei, compresi sistema nervoso centrale e liquor, con concentrazioni cerebrali simili a quelle plasmatiche.
223
Come viene metabolizzato il cloramfenicolo?
Principalmente nel fegato per coniugazione con acido glucuronico e riduzione ad arilamine inattive.
224
Come viene eliminato il cloramfenicolo e i suoi metaboliti?
Il 10% di cloramfenicolo attivo e il 90% di prodotti di degradazione attivi vengono eliminati con le urine; una piccola quantità è escreta nella bile e nelle feci.
225
Come va modificato il dosaggio di cloramfenicolo in caso di insufficienza renale o epatica?
Non si corregge il dosaggio per insufficienza renale, ma va drasticamente ridotto in caso di insufficienza epatica.
226
Qual è la raccomandazione di dosaggio per neonati e prematuri?
Neonati con meno di una settimana e prematuri hanno clearance ridotta; il dosaggio va modificato a 25 mg/kg al giorno.
227
Perché il cloramfenicolo è utilizzato di rado negli USA?
Per potenziale tossicità, resistenza batterica e disponibilità di farmaci alternativi efficaci.
228
Per quali infezioni gravi da rickettsie è indicato il cloramfenicolo?
Tifo esantematico e febbre esantematica delle Montagne Rocciose.
229
In quali condizioni è un'alternativa ai β-lattamici?
Per trattamento di meningiti meningococciche in pazienti ipersensibili alla penicillina.
230
Qual è il dosaggio consigliato per il trattamento delle meningiti meningococciche con cloramfenicolo?
50-100 mg/kg/giorno suddiviso in quattro somministrazioni.
231
Per quali infezioni oculari è indicato il cloramfenicolo topico?
Infezioni oculari grazie all'ampio spettro antibatterico e alla capacità di penetrazione nei tessuti oculari e nell'umore acqueo.
232
Il cloramfenicolo è efficace nelle infezioni da Chlamydie?
No, è inefficace nelle infezioni da Chlamydie.
233
Il cloramfenicolo sistemico è disponibile in Italia?
No, ma è disponibile il tiamfenicolo glicinato cloridrato, un analogo usato anche per aerosol.
234
Quali disturbi gastrointestinali può causare il cloramfenicolo?
Nausea, vomito e diarrea negli adulti; rari nei bambini.
235
Quali infezioni da alterazione della flora microbica possono insorgere durante il trattamento con cloramfenicolo?
Candidosi vaginale e orale.
236
Qual è la mielotossicità associata al cloramfenicolo?
Soppressione reversibile della produzione di globuli rossi dose-correlata (>50 mg/kg al giorno per 1-2 settimane) e anemia aplastica rara, irreversibile e idiosincrasica.
237
Che cos'è la sindrome grigia infantile e quando si manifesta?
Tossicità neonatale da cloramfenicolo in neonati con dosi >50 mg/kg al giorno durante la prima settimana di vita o 25 mg/kg per prematuri, con vomito, flaccidità, ipotermia, colorito grigio, shock e collasso.
238
Quali enzimi epatici microsomiali inibisce il cloramfenicolo e quali farmaci ne possono risentire?
Inibisce gli enzimi microsomiali epatici, prolungando l'emivita e aumentando la concentrazione di fenitoina, tolbutamide, clorpropamide e warfarin.
239
Come può il cloramfenicolo interferire con farmaci battericidi?
Può antagonizzare l'azione di penicilline e amminoglicosidi.
240
Mostra l'immagine chimica del cloramfenicolo.
241
Classificazione generale: Che tipo di antibiotici sono le streptogramine?
Le streptogramine sono antibiotici che agiscono inibendo la sintesi proteica batterica legandosi alla subunità 50S del ribosoma, condividendo il sito di legame con macrolidi e clindamicina.
242
Cos'è l'associazione quinupristin-dalfopristin?
È un'associazione di due streptogramine semisintetiche (quinupristina, una streptogramina B, e dalfopristina, una streptogramina A) derivate dalla pristinamicina prodotta dallo Streptomyces pristinaespiralis.
243
Qual è il meccanismo d'azione e l'efficacia dell'associazione quinupristin-dalfopristin?
L'associazione è rapidamente battericida per la maggior parte dei microrganismi sensibili, eccetto Enterococcus faecium; è attiva contro cocchi gram+ inclusi ceppi con resistenze multiple, ceppi penicillino-resistenti di S. pneumoniae, MSSA, MRSA ed E. faecium.
244
Quali sono i principali meccanismi di resistenza alle streptogramine?
1) Modificazione del sito di legame di quinupristin (tipo MLS-B); 2) inattivazione enzimatica di dalfopristin; 3) efflusso.
245
Qual è la via di somministrazione e il dosaggio tipico delle streptogramine?
Somministrazione endovenosa (IV) a 7,5 mg/kg ogni 8-12 ore.
246
Quali sono le concentrazioni sieriche di picco dopo infusione di 7,5 mg/kg per quinupristin e dalfopristin?
Quinupristin: 3 μg/mL; Dalfopristin: 7 μg/mL.
247
Qual è l'emivita (t₁/₂) di quinupristin e dalfopristin?
Quinupristin: 0,85 ore; Dalfopristin: 0,7 ore.
248
Come vengono eliminate le streptogramine?
Principalmente per via fecale.
249
È necessario aggiustare il dosaggio in caso di insufficienza renale o dialisi?
No, non sono necessari aggiustamenti in caso di insufficienza renale, dialisi peritoneale o emodialisi.
250
Quali precauzioni devono essere prese in caso di insufficienza epatica?
I pazienti con insufficienza epatica possono non tollerare il farmaco a causa di un'aumentata AUC; può essere necessaria una riduzione del dosaggio a 7,5 mg/kg ogni 12 ore o 5 mg/kg ogni 8 ore.
251
Le streptogramine sono metabolizzate dagli enzimi del CYP450?
No, non sono metabolizzate dagli enzimi del CYP450, ma inibiscono significativamente il CYP3A4.
252
Quali farmaci possono essere influenzati dall'inibizione del CYP3A4 da parte delle streptogramine?
Warfarin, diazepam, astemizolo, terfenadina, cisapride, inibitori della transcriptasi inversa non nucleosidici e ciclosporina.
253
È necessario modificare il dosaggio di altri farmaci durante la terapia con streptogramine?
Potrebbero essere necessarie riduzioni del dosaggio di ciclosporina.
254
Per quali infezioni sono approvate le streptogramine?
Trattamento di infezioni da stafilococchi e ceppi vancomicino-resistenti di Enterococcus faecium (non efficace su E. faecalis).
255
Qual è la tossicità principale delle streptogramine?
Eventi correlati all'infusione (es. dolore nel sito d'infusione) e sindrome artralgia-mialgia, con nausea, diarrea e alterazione degli enzimi epatici.
256
Classificazione generale: Che tipo di antibiotici sono gli oxazolidinoni?
Gli oxazolidinoni sono una nuova classe di antibatterici di sintesi che inibiscono la sintesi proteica batterica.
257
Qual è il principale rappresentante degli oxazolidinoni?
Il linezolid.
258
Quali sono gli organismi sensibili al linezolid?
Microrganismi gram+, inclusi stafilococchi, streptococchi, enterococchi, cocchi anaerobi gram+ e bacilli gram+ come Corinebatteri e Listeria monocytogenes; attivo anche contro Mycobacterium tuberculosis.
259
Il linezolid è battericida o batteriostatico?
Principalmente batteriostatico, tranne per gli streptococchi per cui è battericida.
260
Qual è il sito di legame del linezolid nel ribosoma batterico?
Il linezolid si lega all'rRNA 23S della subunità 50S del ribosoma.
261
Il linezolid mostra resistenza crociata con altre classi di antibiotici?
No, non comporta resistenza crociata con altre classi di farmaci.
262
Qual è il meccanismo di resistenza al linezolid?
Mutazioni del sito di legame sull'rRNA 23S.
263
Qual è la biodisponibilità orale e l'emivita del linezolid?
Biodisponibilità orale del 100% e emivita (t₁/₂) di 4-6 ore.
264
Come viene metabolizzato il linezolid?
Per ossidazione con produzione di due metaboliti inattivi; non induce né inibisce gli enzimi del CYP450.
265
Qual è il dosaggio consigliato del linezolid?
600 mg due volte al giorno, per via orale o endovenosa.
266
Per quali infezioni è approvato l'uso del linezolid?
Trattamento di Enterococcus faecium vancomicino-resistente, polmoniti comunitarie e infezioni dei tessuti molli e cutanee.
267
Quali sono gli usi off-label del linezolid?
Trattamento di tubercolosi multiresistente e infezioni da Nocardia.
268
Quali sono le principali azioni avverse ematologiche del linezolid?
Tossicità ematologica reversibile, con trombocitopenia (ca. 3% dei casi, soprattutto oltre due settimane), anemia e neutropenia.
269
Quali effetti neurologici possono manifestarsi con l'uso prolungato di linezolid?
Neurite ottica e periferica e acidosi lattica, dovuti all'inibizione della sintesi proteica mitocondriale.
270
Cosa può causare la sindrome serotoninergica in pazienti trattati con linezolid?
La somministrazione concomitante di farmaci serotoninergici, in particolare antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
271
Cos'è il tedizolid e qual è il suo nome commerciale o codice?
Il tedizolid è un oxazolidinone noto come TR-700 (precedentemente torezolid), metabolita attivo del tedizolid fosfato acido libero (TR-701).
272
Quali sono le differenze di attività antibatterica tra tedizolid e linezolid?
Tedizolid ha lo stesso meccanismo d'azione ma si concentra meglio nei fagociti, ha potenziamento dell'attività, eradicazione superiore e è 4-8 volte più attivo in vitro contro ceppi resistenti a linezolid.
273
Contro quali batteri è attivo il tedizolid?
Gram+ inclusi ceppi resistenti ad altri chemioterapici, Legionella e Chlamydia.
274
Qual è la frequenza di resistenza agli MRSA per tedizolid rispetto a linezolid?
La frequenza di resistenza agli MRSA è 16 volte inferiore per tedizolid rispetto a linezolid.
275
In quali modelli sperimentali è stato trovato attivo il tedizolid?
Modelli murini di infezioni da Streptococcus pneumoniae penicillino-sensibile e resistente, e topi neutropenici con polmonite da Staphylococcus aureus.
276
Quali sono le caratteristiche farmacocinetiche del tedizolid?
Farmacocinetica lineare con costanza di emoconcentrazioni superiore al linezolid, buona penetrazione polmonare, anche nel liquido che bagna l'epitelio bronchiale.
277
Quali vantaggi ha il tedizolid rispetto al linezolid?
Minor impatto su parametri ematologici indicativi di mielosoppressione, non inibisce il sistema delle MAO, riducendo il rischio di interazioni con tiramina, SSRI e vasocostrittori.
278
Quali risultati clinici ha mostrato il tedizolid in studi di fase III?
Non inferiorità rispetto al linezolid in infezioni della cute e annessi e rispetto alla claritromicina nelle polmoniti acquisite in comunità, con altissima eradicazione batterica.
279
Quali sono le indicazioni potenziali future per il tedizolid?
Trattamento di infezioni gravi da gram-positivi, inclusi MRSA, della cute e annessi e polmoniti acquisite in comunità.
280
Classificazione generale: Quali antibiotici comprendono il gruppo degli amminoglicosidi?
Streptomicina, neomicina, kanamicina, amikacina, gentamicina, tobramicina, sisomicina, netilmicina e altri.
281
Per quali tipi di infezioni sono principalmente usati gli amminoglicosidi?
Infezioni gravi da batteri gram- (in associazione con β-lattamici), endocardite da gram+ (in associazione con vancomicina o β-lattamici) e tubercolosi.
282
Qual è la struttura chimica tipica degli amminoglicosidi?
Un anello tipico degli esosi con streptidina (streptomicina) o 2-deossistreptamina (altri), legati ad amminozuccheri con legame glucosidico.
283
Come agiscono gli amminoglicosidi a livello molecolare?
Sono inibitori irreversibili della sintesi proteica batterica legandosi alla subunità 30S del ribosoma, causando errata lettura dell'mRNA e produzione di proteine tossiche.
284
Qual è il processo di ingresso degli amminoglicosidi nella cellula batterica?
Diffusione passiva attraverso porine nella membrana esterna, seguita da trasporto attivo ossigeno-dipendente nel citoplasma.
285
Quali fattori possono inibire o favorire il trasporto ossigeno-dipendente degli amminoglicosidi?
Inibizione: basso pH extracellulare e condizioni anaerobiche; incremento: farmaci che agiscono sulla parete cellulare (penicilline, vancomicina).
286
Quali sono i principali meccanismi di resistenza agli amminoglicosidi?
Inattivazione enzimatica (adenilazione, acetilazione, fosforilazione), minore ingresso nella cellula (mutazioni di porine o del trasporto ossigeno-dipendente), eliminazione della subunità 30S.
287
Come viene assorbita la maggior parte degli amminoglicosidi per via orale?
Molto scarsamente; quasi tutta la dose per os viene escreta con le feci, salvo in caso di ulcerazioni.
288
Quali sono le vie di somministrazione più comuni degli amminoglicosidi?
Intramuscolare (IM) e endovenosa (IV).
289
Qual è l'emivita degli amminoglicosidi e come varia in caso di insufficienza renale?
2-3 ore normalmente, ma può aumentare fino a 24-48 ore in pazienti con grave insufficienza renale.
290
Dove si distribuiscono gli amminoglicosidi nell'organismo?
Sono fortemente polari, non penetrano facilmente nelle cellule, sono in gran parte esclusi dal SNC e dall'occhio, ma possono raggiungere livelli nel liquor in caso di infiammazione o meningite.
291
Qual è il vantaggio della singola somministrazione giornaliera degli amminoglicosidi?
Maggiore efficacia grazie all'effetto uccisone concentrazione-dipendente, effetto post-antibiotico e sinergismo con antibiotici sulla parete cellulare; semplifica la terapia e riduce la necessità di monitoraggio continuo.
292
Quali sono le principali tossicità associate agli amminoglicosidi?
Ototossicità, nefrotossicità, blocco neuromuscolare curaro-simile a dosi elevate e raramente ipersensibilità.
293
Quali amminoglicosidi sono più nefrotossici?
Neomicina, tobramicina e gentamicina.
294
Quali amminoglicosidi sono più ototossici?
Neomicina, kanamicina e amikacina sono più tossici per l'udito; streptomicina e gentamicina sono più tossici per il sistema vestibolare.
295
Come si può contrastare il blocco neuromuscolare indotto da amminoglicosidi a dosi elevate?
Con calcio gluconato o neostigmina somministrati tempestivamente.
296
Quali sono le caratteristiche principali della tobramicina?
Spettro simile alla gentamicina, somministrazione 5-6 mg/kg/die divisa in tre dosi IM o IV, disponibile anche per inalazione per infezioni respiratorie da Pseudomonas aeruginosa in fibrosi cistica.
297
Qual è lo spettro d'azione della tobramicina rispetto alla gentamicina?
Gentamicina è leggermente più attiva contro Serratia marcescens; tobramicina è più attiva contro Pseudomonas aeruginosa; Enterococcus faecalis sensibile ad entrambi, ma E. faecium resiste a tobramicina.
298
Quali sono le caratteristiche dell'amikacina?
Derivato semisintetico della kanamicina, meno tossico, efficace contro batteri resistenti a gentamicina e tobramicina, usata anche per micobatteri resistenti, dosaggio 7,5-15 mg/kg/die IM.
299
Quali sono le caratteristiche della netilmicina?
Simile a gentamicina e tobramicina, con gruppo etile che la protegge da inattivazione enzimatica, dosaggio 5-7 mg/kg/die, non più disponibile negli USA.
300
Quali caratteristiche hanno neomicina e kanamicina?
Attività contro batteri gram+ e gram- e alcuni micobatteri, scarsamente assorbiti per os, uso limitato a topico e orale, totale resistenza crociata tra loro.
301
Per cosa è usata la spectinomicina e qual è la sua struttura?
Antibiotico amminociclitolico correlato agli amminoglicosidi, usato quasi esclusivamente per il trattamento alternativo della gonorrea in pazienti allergici alla penicillina o con ceppi resistenti.
302
Qual è il dosaggio e la via di somministrazione della spectinomicina?
Dose singola di 40 mg/kg fino a un massimo di 2 g, somministrata per via intramuscolare.
303
Quali sono le azioni avverse della spectinomicina?
Dolore al punto d'iniezione, occasionalmente febbre e nausea, nefrotossicità e anemia rare.
304
Mostra l'immagine della struttura della streptomicina.
305
Mostra l'immagine della struttura degli amminoglicosidi.
Amminoglicosidi, struttura.
306
Mostra l'immagine della struttura della spectinomicina.
Spectinomicina.
307
Mostra la tabella riassuntiva degli amminoglicosidi.
Amminoglicosidi, sommario (tabella).
308
Un paziente con infezione delle vie urinarie ricorrenti presenta una resistenza batterica significativa. Quale classe di farmaci tra sulfonamidici, trimetoprim e chinoloni potrebbe essere più efficace inizialmente e perché?
I **chinoloni** sono spesso più efficaci nelle infezioni urinarie ricorrenti grazie alla loro azione battericida e migliore penetrazione tissutale. Tuttavia, la scelta dipende dal profilo di resistenza locale. I **sulfonamidici** e il **trimetoprim** agiscono in sinergia bloccando la sintesi dell'acido folico, ma la resistenza può limitare il loro uso.
309
Un paziente con infezione da _Staphylococcus aureus_ resistente presenta un decorso complicato. Quale ruolo hanno i sulfonamidici e il trimetoprim in questo contesto?
Il **trimetoprim-sulfametossazolo** è efficace contro molti ceppi di _Staphylococcus aureus_, inclusi alcuni resistenti a meticillina, grazie al blocco sequenziale della sintesi dell'acido folico. È una scelta terapeutica valida in infezioni complicate da questo patogeno.
310
Durante il trattamento di una polmonite acquisita in comunità, si valuta l'uso di un chinolone. Quali considerazioni farmacodinamiche e farmacocinetiche sono fondamentali per la scelta del farmaco?
I **chinoloni** hanno un ampio spettro e buona biodisponibilità orale, con lunga emivita che permette dosaggi una volta al giorno. La loro azione battericida dipende dalla concentrazione. È importante considerare le interazioni e il rischio di effetti collaterali come tendiniti.
311
Un paziente con infezione da _Pseudomonas aeruginosa_ necessita di terapia antibiotica. Quale categoria tra sulfonamidici, trimetoprim e chinoloni è più indicata e perché?
I **chinoloni** come la ciprofloxacina sono tra i pochi antibiotici orali efficaci contro _Pseudomonas aeruginosa_ grazie al loro meccanismo di inibizione della DNA girasi e topoisomerasi IV, essenziali per la replicazione batterica.
312
In un paziente anziano con insufficienza renale, quali precauzioni posologiche devono essere considerate con i sulfonamidici e il trimetoprim?
Il **trimetoprim-sulfametossazolo** richiede aggiustamento della dose in insufficienza renale per evitare tossicità, poiché si accumulano i metaboliti renali. Inoltre, c'è un rischio aumentato di iperpotassiemia e reazioni avverse ematologiche.
313
Un paziente in terapia con un inibitore delle monoamino ossidasi (MAO) deve evitare l'uso di chinoloni? Motiva la risposta farmacocinetica e farmacodinamica.
"Alcuni **chinoloni** possono interagire con gli inibitori delle MAO, aumentando il rischio di effetti collaterali neuropsichiatrici come convulsioni. È importante valutare la storia farmacologica e scegliere alternative sicure."
314
Qual è il meccanismo d'azione combinato di sulfonamidici e trimetoprim e come questo si traduce in efficacia clinica?
I **sulfonamidici** inibiscono la sintesi di acido folico bloccando la diidropteroato sintetasi, mentre il **trimetoprim** inibisce la diidrofolato reduttasi. Questa doppia inibizione sequenziale porta a un effetto sinergico batteriostatico o battericida, migliorando l'efficacia clinica.
315
Un paziente con infezione da _Escherichia coli_ resistente ai sulfonamidici viene trattato con chinoloni. Quali vantaggi farmacodinamici offre questa scelta?
I **chinoloni** agiscono inibendo la DNA girasi, causando rotture nel DNA batterico e morte cellulare rapida. Sono efficaci anche contro ceppi resistenti ai sulfonamidici e trimetoprim, con buona penetrazione tissutale e biodisponibilità orale.
316
Durante la terapia con chinoloni, quali sono le principali precauzioni cliniche da considerare per minimizzare gli effetti avversi?
È importante evitare l'uso in pazienti con storia di tendinopatie, monitorare per effetti neuropsichiatrici e interazioni farmacologiche, evitare l'assunzione con antiacidi o integratori di calcio/magnesio che riducono l'assorbimento, e dosare correttamente in insufficienza renale.
317
Un paziente con infezione da _Listeria monocytogenes_ viene trattato con trimetoprim-sulfametossazolo. Qual è il razionale clinico di questa scelta?
Il **trimetoprim-sulfametossazolo** è efficace contro _Listeria monocytogenes_ grazie alla sua capacità di bloccare la sintesi dell'acido folico, essenziale per la replicazione batterica, ed è utilizzato come alternativa in pazienti allergici alla penicillina.
318
Qual è la relazione chimica tra i sulfonamidici e l'acido _p_-amminobenzoico (PABA)?
I sulfonamidici hanno una forte analogia strutturale con l'acido _p_-amminobenzoico (_PABA_), essendo analoghi strutturali che inibiscono la sintesi dell'acido folico nei batteri.
319
Quali sono i gruppi chimici principali del nucleo sulfanilamidico a cui si uniscono i sostituenti nei sulfonamidici?
Gruppo ammidico (-SO-NH-R) e gruppo amminico (-NH).
320
Come varia la solubilità dei sulfonamidici in relazione al pH?
I sulfonamidici tendono ad essere molto più solubili a pH alcalino che a pH acido.
321
Perché la maggior parte dei sulfonamidici è preparata come sali di sodio?
Per permettere la somministrazione per via endovenosa (IV), migliorando la solubilità e la somministrazione.
322
Qual è il meccanismo d'azione principale dei sulfonamidici?
Inibiscono la _diidropteroato sintetasi_ bloccando la sintesi di acido folico, essenziale per la produzione di purine e acidi nucleici nei batteri, agendo come analoghi strutturali del _PABA_.
323
Quale effetto ha l'associazione tra sulfonamidici e trimetoprim o pirimetamina?
L'associazione produce un'attività sinergica attraverso l'inibizione sequenziale della sintesi di folati, aumentando l'efficacia antibatterica.
324
Quali organismi sono generalmente inibiti dai sulfonamidici?
Batteri gram+ e gram- come _Nocardia_, _Chlamydia trachomatis_, alcuni protozoi, e batteri enterici come _E. coli_, _K. pneumoniae_, _Salmonella_, _Shigella_, _Enterobacter_ spp.
325
Qual è la sensibilità dei sulfonamidici verso gli anaerobi e _Pseudomonas aeruginosa_?
Hanno scarsa attività sugli anaerobi e _Pseudomonas aeruginosa_ è intrinsecamente resistente.
326
Quali sono i principali meccanismi di resistenza ai sulfonamidici?
Sovrapproduzione di PABA, produzione di una diidropteroato sintetasi con bassa affinità per i sulfonamidici, e riduzione della permeabilità cellulare.
327
Come viene metabolizzato ed eliminato il sulfonamidico nell'organismo?
Viene acetilato o coniugato con acido glucuronico nel fegato e poi escreto nelle urine principalmente per filtrazione glomerulare.
328
Quali sono i principali usi clinici dell'associazione trimetoprim-sulfametoxazolo?
Farmaco d'elezione per polmonite da _Pneumocystis jiroveci_, toxoplasmosi, nocardiosi e altre infezioni batteriche.
329
Quali sulfonamidici sono usati prevalentemente per le infezioni delle vie urinarie?
Sulfisoxazolo e sulfametoxazolo, con dosi abituali di 1 g 4 volte al giorno e 1 g 2-3 volte al giorno rispettivamente.
330
Quale sulfonamidico è usato in associazione con pirimetamina per la terapia d'elezione della toxoplasmosi?
La sulfadiazina, con dosaggi di 1 g 4 volte al giorno, associata a pirimetamina.
331
Qual è il ruolo della sulfadoxina negli Stati Uniti?
È l'unico sulfonamidico a lunga durata d'azione disponibile, usato come farmaco di seconda scelta nel trattamento della malaria (associazione Fansidar con pirimetamina).
332
Per quali condizioni è largamente usata la sulfasalazina?
Nella colite ulcerosa, enteriti e altre malattie infiammatorie intestinali.
333
Quali sono gli usi topici principali dei sulfonamidici?
Solfacetamide sodico per congiuntivite batterica e tracoma; acetato di mafenide per ustioni (ma con rischio di acidosi metabolica); sulfadiazina argento per profilassi delle infezioni nelle ustioni.
334
Quali sono le azioni sfavorevoli più comuni dei sulfonamidici?
Febbre, eruzioni cutanee, dermatite esfoliativa, fotosensibilità, orticaria, nausea, vomito, diarrea e disturbi delle vie urinarie.
335
Cos'è la sindrome di Stevens-Johnson e qual è la sua incidenza con i sulfonamidici?
È una grave eruzione cutanea e mucosa potenzialmente letale, relativamente rara (<1% dei casi trattati con sulfonamidici).
336
Quali disturbi delle vie urinarie possono causare i sulfonamidici?
Cristalluria, ematuria e ostruzione delle vie urinarie, specialmente a pH neutro o acido, dovute alla precipitazione nelle urine.
337
Qual è il trattamento della cristalluria indotta da sulfonamidici?
Alcalinizzazione delle urine con NaCHO e aumento del volume urinario tramite somministrazione di liquidi.
338
Quali disturbi ematopoietici possono essere indotti dai sulfonamidici?
Anemia emolitica o aplastica, granulocitopenia, piastrinopenia, reazioni leucemoidi, e reazioni emolitiche in pazienti con carenza di _glucosio-6P-deidrogenasi_.
339
Qual è il rischio associato all'assunzione di sulfonamidici in prossimità del termine della gravidanza?
Rischio di ittero nel neonato.
340
Qual è la caratteristica farmacocinetica importante dei sulfonamidici in relazione al legame proteico?
Il legame alle proteine plasmatiche varia dal 20% a più del 90%.
341
Quali sono le concentrazioni terapeutiche ematiche tipiche dei sulfonamidici?
Tra 40 µg/mL e 100 µg/mL, con massimi livelli raggiunti generalmente 2-6 ore dopo somministrazione orale.
342
Qual è la differenza di solubilità e somministrazione tra sulfonamidici a breve/media/lunga durata e quelli non assorbibili?
I primi sono assorbiti dallo stomaco e tenue, distribuiti nei tessuti e liquidi organici; i non assorbibili non entrano in circolo e sono usati localmente (es. sulfasalazina).
343
Che tipo di composto è il trimetoprim e quale enzima batterico inibisce?
Trimetoprim è una trimetossilbenzilpirimidina che inibisce selettivamente la riduttasi dell'acido diidrofolico batterico (converte FH in FH).
344
In che modo il trimetoprim differisce nell’efficacia tra batteri e cellule dei mammiferi?
Il trimetoprim è circa 50000 volte meno efficace nelle cellule dei mammiferi rispetto ai batteri.
345
Qual è il meccanismo d’azione sinergico della combinazione trimetoprim-sulfonamidico?
L’associazione produce un blocco sequenziale della sintesi dei folati, con trimetoprim che inibisce la diidrofolato reduttasi e il sulfonamidico che inibisce la diidropteroato sintetasi, risultando spesso battericida.
346
Da cosa può derivare la resistenza al trimetoprim?
Può derivare da ridotta permeabilità cellulare, sovrapposizione di diidrofolato reduttasi o produzione di una riduttasi alterata; spesso mediata da plasmidi o trasposoni.
347
Qual è la farmacocinetica del trimetoprim e della sua associazione con sulfametoxazolo?
Somministrati abitualmente per os, con emivita simile; il trimetoprim è più liposolubile e ha un maggior volume di distribuzione; assorbiti efficientemente e distribuiti nei liquidi e tessuti, incluso il liquor cerebrospinale.
348
Qual è il rapporto di concentrazione plasmatica tra trimetoprim e sulfametoxazolo nell’associazione?
La somministrazione di 1 parte di trimetoprim con 5 parti di sulfametoxazolo porta a concentrazioni plasmatiche massime nel rapporto di 1:20.
349
Come viene eliminato il trimetoprim e il sulfametoxazolo?
Circa il 30-50% del sulfonamidico e il 50-60% del trimetoprim vengono escreti con le urine entro 24 h; è necessaria riduzione della dose in insufficienza renale (clearance creatinina 15-30 mL/min).
350
Dove si concentra il trimetoprim e quale effetto clinico ha questa caratteristica?
Il trimetoprim, base debole, si concentra nel liquido prostatico e in quello vaginale (più acidi del plasma), conferendo maggiore attività antibatterica in queste sedi.
351
Per quali infezioni può essere usato il trimetoprim da solo per os?
Può essere usato da solo (100 mg ogni 12 h) nelle infezioni acute delle vie urinarie, raggiungendo alte concentrazioni nelle urine (200-600 µg/mL).
352
Quali sono gli usi clinici principali dell’associazione trimetoprim-sulfametoxazolo (TMP-SMZ)?
Farmaco d’elezione per polmonite da Pneumocystis jiroveci, shigellosi, infezioni sistemiche da salmonelle, infezioni vie urinarie, prostatiti, alcune infezioni micobatteriche non tubercolari.
353
Quali batteri sono sensibili all’associazione TMP-SMZ?
La maggior parte dei ceppi di Staphylococcus aureus (MSSA e MRSA), patogeni delle vie respiratorie come Pneumococco, Moraxella catarrhalis, Klebsiella pneumoniae, Haemophilus influenzae.
354
Quali sono i principali meccanismi di resistenza all’associazione TMP-SMZ?
Resistenza da parte di ceppi di E. coli (fino al 30% o più) e pneumococchi, dovuta a meccanismi di ridotta permeabilità, enzimi alterati o mutazioni.
355
Qual è la posologia tipica dell’associazione TMP-SMZ per infezioni delle vie urinarie e prostatiti?
Una compressa (trimetoprim 160 mg + sulfametoxazolo 800 mg) ogni 12 h; per infezioni ricorrenti del tratto urinario della donna, mezza compressa 3 volte a settimana per molti mesi.
356
Qual è il dosaggio per shigellosi, salmonella e otite media con TMP-SMZ?
Adulti: una compressa ogni 12 h; bambini: 8 mg/kg di trimetoprim e 40 mg/kg di sulfametoxazolo ogni 12 h.
357
Come si usa TMP-SMZ per infezioni da Pneumocystis jiroveci e in prevenzione?
Trattamento con trimetoprim 15-20 mg/kg/die e sulfametoxazolo in rapporto 1:5; prevenzione in pazienti immunodepressi con una compressa al giorno o tre volte alla settimana.
358
Come viene somministrata la formulazione IV di TMP-SMZ e per quali condizioni è terapia d’elezione?
Soluzione contenente 80 mg trimetoprim e 400 mg sulfametoxazolo in 5 mL, somministrata IV in 60-90 min diluita in soluzione glucosata al 5%; terapia d’elezione per polmonite da Pneumocystis jiroveci di grado moderato o lieve.
359
Per quali altre infezioni può essere usata la somministrazione IV di TMP-SMZ?
Sepsi da batteri multiresistenti, shigellosi, febbre tifoide, infezioni vie urinarie da germi sensibili in pazienti non candidati alla somministrazione orale.
360
Qual è il dosaggio per la componente trimetoprim nella somministrazione IV?
10-20 mg/kg/die.
361
Quali sono le azioni sfavorevoli più comuni dell’associazione trimetoprim-sulfametoxazolo?
Anemia megaloblastica, leucopenia, granulocitopenia, nausea, vomito, febbre da farmaco, vasculiti, danno renale, disturbi del SNC.
362
Quali pazienti hanno una frequenza particolarmente elevata di reazioni avverse al cotrimoxazolo?
Pazienti con AIDS e polmonite da Pneumocystis.
363
Quale farmaco alternativo a trimetoprim è usato in sinergismo con sulfonamidici per malattie parassitarie?
Pirimetamina, usata in sinergismo con sulfonamidici per leishmaniosi, toxoplasmosi e malaria (Fansidar).
364
Qual è la classificazione chimica principale dei chinoloni più importanti?
I chinoloni più importanti sono **analoghi sintetici fluorati** dell'_acido nalidixico_.
365
Qual è il meccanismo d'azione dei chinoloni?
Bloccano la sintesi del DNA batterico inibendo la _topoisomerasi II_ (DNA girasi), che previene il rilasciamento del DNA superspiralizzato, e la _topoisomerasi IV_, che interferisce con la separazione del DNA replicato durante la divisione cellulare.
366
Quali erano i limiti dei primi chinoloni?
Non raggiungevano concentrazioni antibatteriche sistemiche e erano utili solo per infezioni delle basse vie urinarie.
367
Quali miglioramenti hanno portato i derivati fluorati dei chinoloni?
Hanno un'attività antibatterica molto migliore rispetto all'acido nalidixico e raggiungono concentrazioni battericide nel sangue e nei tessuti.
368
Quali batteri sono principalmente sensibili ai chinoloni?
Eccellente attività verso i batteri aerobi gram-negativi, con i ceppi successivi attivi anche contro i gram-positivi.
369
Qual è il profilo di attività della norfloxacina?
È un fluorochinolone meno attivo verso i batteri gram- e gram+, con MIC > 4-8 volte quello della ciprofloxacina.
370
Quali farmaci appartengono al secondo gruppo di fluorochinoloni e qual è la loro attività?
Ciprofloxacina, enoxacina, lomefloxacina, levofloxacina, ofloxacina e pefloxacina; eccellente attività verso gram- e buona/moderata verso gram+.
371
Quale fluorochinolone è più efficace contro _Pseudomonas aeruginosa_?
La ciprofloxacina è l'agente più efficace conosciuto contro _Pseudomonas aeruginosa_.
372
Qual è la caratteristica del levofloxacina rispetto all'ofloxacina?
È l'_isomero L_ dell'ofloxacina e ha maggiore attività verso microrganismi gram-positivi, incluso _Streptococcus pneumoniae_.
373
Quali farmaci compongono il terzo gruppo di fluorochinoloni e qual è la loro attività?
Gatifloxacina, gemifloxacina e moxifloxacina; migliorata attività verso batteri gram-positivi, in particolare _S. pneumoniae_ e alcuni stafilococchi.
374
Qual è l'attività degli fluorochinoloni verso anaerobi?
La moxifloxacina ha modesta attività nei confronti dei batteri anaerobi.
375
Quali meccanismi di resistenza ai chinoloni sono mediati da plasmidi?
Due tipi: 1) proteine Qnr che proteggono la DNA girasi; 2) variante di un'amminoglicoside acetiltransferasi che modifica la ciprofloxacina.
376
Cosa comporta la resistenza ad un chinolone in termini di resistenza crociata?
La resistenza ad un solo chinolone, specie se elevata, generalmente conferisce resistenza crociata a tutti gli altri chinoloni.
377
Qual è la biodisponibilità e l'emivita dei fluorochinoloni somministrati per os?
Ben assorbiti con biodisponibilità dell'80-95% e emivita sierica di 3-10 ore, più lunga per levofloxacina, gemifloxacina, gatifloxacina e moxifloxacina.
378
Quali sostanze possono ridurre l’assorbimento orale dei fluorochinoloni?
Cationi bivalenti e trivalenti, che devono essere assunti 2 h prima o 4 h dopo i fluorochinoloni.
379
Come viene eliminata la maggior parte dei fluorochinoloni?
Escreti principalmente dal rene tramite escrezione tubulare e filtrazione glomerulare.
380
Quando è necessaria la modifica posologica dei fluorochinoloni?
In pazienti con clearance della creatinina < 50 mL/min, a seconda del grado di compromissione renale e del chinolone specifico; non necessaria per moxifloxacina.
381
Per quali infezioni sono efficaci i fluorochinoloni?
Infezioni urinarie (incluso _P. aeruginosa_, salvo moxifloxacina), diarree batteriche da _Shigella_, _Salmonella_, _E. coli_ tossigeni e _Campylobacter_, infezioni di tessuti molli, ossa, articolazioni, intraddominali e vie respiratorie.
382
Quali fluorochinoloni sono definiti 'fluorochinoloni respiratori' e perché?
Levofloxacina, gatifloxacina, gemifloxacina e moxifloxacina per la loro accentuata attività contro gram+ e agenti delle polmoniti atipiche.
383
Qual è l’indicazione della ciprofloxacina nell’antrace?
La ciprofloxacina è usata per il trattamento dell’antrace.
384
Quali sono le controindicazioni e precauzioni cardiache associate ai fluorochinoloni?
Possono causare allungamento del tratto QT (gatifloxacina, levofloxacina, gemifloxacina, moxifloxacina) e devono essere evitati in pazienti con allungamento QT, ipokaliemia non corretta o che assumono farmaci antiaritmici di classe IA o III.
385
Quali effetti avversi comuni sono associati ai fluorochinoloni?
Nausea, vomito, diarrea, cefalea, vertigini, insonnia, eruzioni cutanee e alterazioni delle prove epatiche.
386
Quali fluorochinoloni possono causare fotosensibilizzazione?
Lomefloxacina e pefloxacina.
387
Quali rischi metabolici sono stati associati alla gatifloxacina?
Iperglicemia in pazienti diabetici e ipoglicemia in pazienti che assumono ipoglicemizzanti orali; la gatifloxacina è stata ritirata dal commercio USA nel 2006.
388
Quali rischi articolari e muscolari sono associati ai chinoloni?
Possono danneggiare le cartilagini di accrescimento (evitare sotto i 18 anni), tendinite rara negli adulti con fattori di rischio come età avanzata, insufficienza renale e uso di steroidi.
389
Qual è il consiglio sull’uso dei chinoloni in gravidanza?
Evitare l’uso in gravidanza per mancanza di dati specifici sulla sicurezza.
390
Nel trattamento di un'infezione da *Staphylococcus aureus* meticillino-sensibile (MSSA) con coinvolgimento osseo, quale antibiotico beta-lattamico è preferibile tra una cefalosporina di prima generazione e una di terza generazione e perché?
La cefalosporina di prima generazione (es. cefazolina) è preferibile perché ha una migliore attività contro *Staphylococcus aureus* MSSA e migliore penetrazione ossea rispetto alle cefalosporine di terza generazione, che sono più attive contro Gram-negativi ma meno efficaci contro stafilococchi.
391
In caso di infezione da *Mycoplasma pneumoniae* resistente a macrolidi, quale alternativa antibiotica tra tetracicline e oxazolidinoni è più indicata e per quali motivi?
Le tetracicline (es. *doxiciclina*) sono generalmente preferite per la loro efficacia e profilo di sicurezza migliore; gli oxazolidinoni (es. *linezolid*) sono riservati a infezioni più gravi o quando le tetracicline sono controindicate, data la loro tossicità e costo.
392
Quando si deve scegliere tra un fluorochinolone di seconda generazione e un fluorochinolone di terza generazione nel trattamento di una infezione urinaria complicata da *Escherichia coli* produttore di beta-lattamasi, quali fattori farmacocinetici e spettro d'azione influenzano la scelta?
I fluorochinoloni di terza generazione (es. *levofloxacina*) hanno uno spettro più ampio contro Gram-positivi e Gram-negativi e migliore attività contro ceppi resistenti; inoltre hanno una migliore penetrazione tissutale; tuttavia, la scelta deve considerare anche il profilo di sicurezza e la presenza di resistenze locali.
393
In un paziente con infezione da *Pseudomonas aeruginosa* resistente a carbapenemi, quale combinazione di antibiotici beta-lattamici e aminoglicosidi o fluorochinoloni può essere utilizzata per massimizzare l'efficacia terapeutica?
Una combinazione di ceftazidima (una cefalosporina di terza generazione con attività anti-pseudomonas) o cefepime (quarta generazione) con un aminoglicoside (es. *gentamicina*) o un fluorochinolone (es. *ciprofloxacina*) può essere usata per sfruttare sinergie e ridurre il rischio di resistenza.
394
Tra clindamicina e macrolidi, quale antibiotico è più indicato in un'infezione da *Streptococcus pyogenes* in un paziente con allergia grave alle beta-lattamine e perché?
La clindamicina è preferita perché oltre a coprire *Streptococcus pyogenes*, inibisce la sintesi proteica riducendo la produzione di tossine, ed è meno soggetta a resistenza rispetto ai macrolidi in questo contesto.
395
In presenza di infezione da *Enterobacteriaceae* produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL), quale ruolo hanno i carbapenemi rispetto a cefalosporine o beta-lattamici associati a inibitori e perché?
I carbapenemi sono considerati la terapia di scelta per infezioni da ESBL perché sono resistenti alla degradazione da parte di queste beta-lattamasi, mentre le cefalosporine e i beta-lattamici con inibitori spesso risultano inefficaci.
396
Quando è clinicamente rilevante preferire trimetoprim-sulfametossazolo rispetto a un fluorochinolone in un'infezione urinaria da *Escherichia coli* sensibile?
È preferibile trimetoprim-sulfametossazolo in caso di infezioni non complicate con ceppi sensibili, per ridurre l'uso di fluorochinoloni, preservandoli per infezioni più gravi o resistenti, e per il minor impatto sulla flora intestinale.
397
In un paziente con infezione da *Clostridium difficile* recidivante, quale antibiotico tra clindamicina e metronidazolo è da evitare e perché?
La clindamicina è da evitare perché è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di infezioni da *Clostridium difficile*; il metronidazolo è invece usato per il trattamento di queste infezioni.
398
Tra *ceftriaxone* (una cefalosporina di 3ª generazione) e *piperacillina/tazobactam*, quale antibiotico è preferibile in un'infezione nosocomiale da *Pseudomonas aeruginosa* e perché?
*Piperacillina/tazobactam* è preferibile perché ha attività antipseudomonas più ampia rispetto a *ceftriaxone*, che non è efficace contro *Pseudomonas*. Inoltre, *piperacillina* è una penicillina antipseudomonas associata a *tazobactam*, un inibitore delle beta-lattamasi, aumentando la copertura.
399
In caso di infezione da *Staphylococcus aureus* meticillino-sensibile (MSSA), quale differenza farmacodinamica tra *cefazolina* (cefalosporina di 1ª gen.) e *clindamicina* può influenzare la scelta terapeutica?
*Cefazolina* è battericida e agisce sulla parete cellulare, risultando più efficace nelle infezioni gravi da MSSA. *Clindamicina* è batteriostatica e agisce a livello ribosomiale, quindi può essere usata in infezioni meno gravi o in caso di allergia alle beta-lattamine.
400
Quando è preferibile usare *doxiciclina* rispetto a *azitromicina* in un'infezione respiratoria e quali fattori clinici e farmacocinetici entrano in gioco?
*Doxiciclina* ha un ampio spettro anche su batteri atipici ed è meno soggetta a interazioni farmacologiche rispetto ad *azitromicina*. Tuttavia, *azitromicina* ha una lunga emivita e buona penetrazione tissutale, utile in trattamenti brevi. La scelta dipende dalla gravità, tollerabilità e potenziali interazioni (es. con antiaritmici per *azitromicina*).
401
Considerando l'uso di *trimetoprim-sulfametossazolo* e *ciprofloxacina* in un'infezione urinaria complicata, quali sono le principali considerazioni farmacocinetiche e di resistenza da valutare?
*Trimetoprim-sulfametossazolo* ha una buona concentrazione urinaria e attività su molti batteri gram-negativi, ma la resistenza è in aumento. *Ciprofloxacina* è un chinolone con ottima penetrazione e attività su batteri resistenti, ma può interagire con farmaci che prolungano il QT e ha rischi di effetti collaterali tendinei. La scelta dipende dal profilo di resistenza locale e condizioni del paziente.
402
In un paziente con infezione da *Streptococcus pneumoniae* resistente alla penicillina, quale vantaggio clinico offre l'uso di *levofloxacina* rispetto a *ceftriaxone*?
*Levofloxacina* è un chinolone con buona attività contro ceppi resistenti di *Streptococcus pneumoniae* e ottima penetrazione polmonare. *Ceftriaxone* è una cefalosporina di 3ª generazione efficace ma può essere meno attiva su ceppi resistenti. Inoltre, *levofloxacina* è disponibile anche per via orale, facilitando il passaggio a terapia domiciliare.
403
Tra *cloramfenicolo* e *linezolid*, quale antibiotico è preferibile per un'infezione da *Enterococcus* resistente a vancomicina (VRE) e perché?
*Linezolid* è preferibile perché ha attività specifica contro enterococchi vancomicino-resistenti e un profilo di tossicità più gestibile. *Cloramfenicolo* è un antibiotico a largo spettro ma con rischio di aplasia midollare e non è più di prima scelta.
404
In presenza di infezione polimicrobica intra-addominale, perché si preferisce associare *metronidazolo* a una cefalosporina di 3ª generazione invece di usare solo una cefalosporina?
*Metronidazolo* copre efficacemente i batteri anaerobi, spesso implicati nelle infezioni intra-addominali. Le cefalosporine di 3ª generazione hanno scarsa attività sugli anaerobi, quindi l'associazione è necessaria per una copertura completa.
405
Quali sono le implicazioni cliniche dell'emivita molto lunga della *fluoxetina* in associazione con un inibitore delle monoamino ossidasi (MAO) usato come antibiotico, ad esempio in terapia combinata?
La lunga emivita della *fluoxetina* può causare accumulo e aumentare il rischio di sindrome serotoninergica se associata a MAO inibitori. È fondamentale un wash-out prolungato prima di iniziare la terapia combinata per evitare gravi interazioni farmacologiche.
406
Quando scegliere *clindamicina* rispetto a *macrolidi* in una polmonite da *Mycoplasma pneumoniae*, considerando anche il profilo di resistenza e le interazioni farmacologiche?
*Clindamicina* può essere scelta in caso di resistenza ai macrolidi o intolleranza, ha attività batteriostatica e buona penetrazione nei tessuti. Tuttavia, i macrolidi sono generalmente preferiti per la loro azione battericida e attività anti-infiammatoria, ma possono interagire con farmaci metabolizzati dal citocromo P450.
407
In un paziente con infezione da batteri gram-negativi produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL), quale ruolo ha *ertapenem* rispetto a *cefepime* e perché?
*Ertapenem* è un carbapenem efficace contro batteri ESBL produttori grazie alla sua resistenza alla degradazione enzimatica. *Cefepime* è una cefalosporina di 4ª generazione con attività su molti gram-negativi ma meno stabile contro ESBL. Pertanto, *ertapenem* è preferito in infezioni gravi da ESBL.