Articoli Flashcards
(128 cards)
Articolo 32?
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti più imposti dal rispetto della persona umana.”
Articolo 2?
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
Articolo 3?
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”
Definisci “Salute”
Stato di benessere fisico, psichico e sociale, espressione di normalità strutturale e funzionale dell’organismo considerato nel suo insieme.
“Quali sono i principi generali delle professioni sanitarie (Codice Deontologico)?
1) Comportamenti generali: operare in scienza e coscienza, diligentemente in autonomia e indipendenza, continuare ad aggiornarsi, preservare la dignità della professione e collaborare con l’Ordine;
2) Rapportarsi con solidarietà con i colleghi;
3) Rapportarsi con collaborazione alle altre professioni;
4) Rapportarsi con enti e istituzioni;
5) Esplicare il proprio onorario.
In base a cosa si qualifica un trattamento sanitario?
1) Persone che lo eseguono che devono essere abilitate;
2) Mezzi adoperati che devono essere riconosciuti dalla scienza ufficiale;
3) Fini che persegue (salute/miglioramento della condizione del pz/non nuocere);
4) Paziente che deve dare il consenso (tranne in alcuni specifici casi).
Atti sanitari/terapeutici/medici?
- Atto sanitario: cura e tutela della salute in genere (anche prevenzione): eseguito anche da NON medici
- Atto terapeutico: intervento di esecutivo o somministrativo di trattamento curativo: eseguito anche da NON medici
- Atto medico: sia sanitario che terapeutico: eseguito SOLO da un medico abilitato (diagnosi, scelta del trattamento ed esecuzione).
Da cosa si compone la “competenza”?
- Conoscenza: l’ambito del sapere concettuale
- Abilità: mettere in atto i principi che appartengono alla conoscenza
- Comportamento: modo di eseguire le attività
Pene nel caso di reato amministrativo durante lo svolgimento di pubblica professione?
- Rimprovero verbale
- Rimprovero scritto
- Multa con importo non superiore a 4 ore retributive
- Sospensione per max 10 giorni
- Licenziamento con preavviso
- Licenziamento senza preavviso (entro 120 gg dal reato altrimenti l’accusa decade)
Garanzie che l’ente sanitario fornisce al paziente?
Impegno prioritario a garantire un’assistenza continua, regolare e duratura, esplicare rapporti con l’utenza e l’accesso ai servizi senza discriminazioni, mantenere un comportamento ispirato a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
Diritti del paziente?
- Diritto di essere individuato col proprio nome ed interpellato con rispetto; inoltre, deve poter riconoscere qualifica e nome del curante;
- Diritto ad avere un’assistenza adeguata e le migliori cure possibili, eseguite con premura e attenzione;
- Diritto ad ottenere informazioni sulla terapia proposta complete e comprensibili in base al suo livello culturale ed emotivo;
- Diritto alla privacy;
- Diritto di segnalare disfunzioni e ricevere informazioni sulla risoluzione del problema.
Segreto professionale + sanzione per la violazione (Articolo 622)
Il segreto professionale è definito come “ogni fatto che, per disposizione di legge o per determinazione di una volontà giuridicamente autorizzata, è destinata a rimanere patrimonio esclusivo del legittimo proprietario” (proprietario è il paziente).
Articolo 622:
“Chiunque riveli il segreto professionale senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito se dal fatto ne può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con una multa da trenta a cinquecentosedici euro. Il delitto è punibile a querela della parte offesa”
Giuste cause per rivelare il segreto professionale? (Imperative, scriminanti (art.50), scusanti)
- Giuste cause imperative: obbligati per legge a rivelare il segreto professionale. Esempi: denunce sanitarie obbligatorie, perizie/consulenze tecniche, richieste del giudice, visite medico-legali di controllo (fiscali);
- Giuste cause scriminanti: il pz ci dà diritto a rivelare le informazioni (si rifà all’articolo 50: “Non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto con il consenso della persona che può validamente disporne”);
- Giuste cause scusanti: escludono la colpevolezza. Esempi: perdita della documentazione sanitaria senza volontà, inganno se qualcuno si spaccia per una persona autorizzata dal pz, costrizione fisica e tortura, stato di necessità per salvare qualcuno.
Inoltre il medico non è tenuto a testimoniare su fatti riguardanti il segreto professionale, può invocarlo come motivo per non testimoniare.
Segreto d’ufficio: Articolo 326
“Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di pubblico servizio che rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con una reclusione da sei mesi a tre anni”
Non è necessaria la querela, è procedibile da ufficio.
Consenso con eccezioni + Articolo 50 (Penale, non punibilità previo consenso) + Articolo 5 (Civile, quali trattamenti posso eseguire?)
Senza consenso ogni trattamento è arbitrario o illecito. Per poter dare il consenso sono necessarie le capacità di agire (acquisita a 18aa), giuridica (acquisita alla nascita), di intendere e di volere. Eccezioni sono l'IVG e il soggetto interdetto per cui deve dare il consenso il tutore. L'acquisizione del consenso è specifica ed esclusiva competenza del medico (Art. 35 Dentologico) Articolo 50 (Penale): "Non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che può validamente disporne." Articolo 5 (Civile): "Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente dell'integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume."
Articolo 54 Penale
“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto da necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona; pericolo da lui non volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo.”
Requisiti per un TSO?
E per un TSO Psichiatrico?
Secondo l’Articolo 32 (Costituizione) la legge può obbligare un individuo a sottoporsi ad un trattamento sanitario al fine di evitare il danneggiamento della sua salute o la collettività.
Requisiti del TSO sono:
1) deve essere disposto e disciplinato dalla legge;
2) deve rispondere ad una reale necessità, giustificata dalla tutela della salute pubblica o finalizzata alla salvaguardia della salute e dell’incolumità del pz (soprattutto TSO psichiatrico);
3) deve rispettare i limiti imposti dal rispetto della persona.
Requisiti TSO Psichiatrico:
- Esistono alterazioni psichiche che richiedono un trattamento urgente (stato acuto);
- Il pz si rifiuta di trattarle;
- Non è possibile trattarle in strutture extraospedaliere.
Leggi TSO e durata.
A maggio ‘78 è stata scritta la Legge 180 “Trattamenti sanitari volontari ed obbligatori”/”Legge Basaglia”/”Legge della chiusura dei manicomi”, è poi stata accorpata alla Legge 833 a dicembre ‘78 (istitutiva del SSN).
I TSO sono disposti dal sindaco, che con la sua firma autorizza la proposta motivata dal medico per intervenire sul pz. Il TSO dura per legge 7 giorni, se si va oltre bisogna rifare la procedura. Può durare di meno se il pz dà il suo consenso, da obbligatorio diventa volontario.
Procedura TSO.
Procedura:
1) Qualunque medico che viene in contatto con il pz nella sua fase di scompenso acuto, decide che è necessario un trattamento. Una volta verificato che è necessario un ricovero e che il soggetto non si rende conto della necessità di trattamento, il medico può richiedere un TSO tramite un modulo scritto (proposta di TSO)
2) Un secondo certificato (convalida di TSO) deve essere compilato da un medico dipendente della struttura pubblica in cui si è deciso di ricoverare il pz.
3) Il Sindaco, esercitante la funzione di autorità sanitaria locale, riceve i due moduli accetta (o no) la richiesta di TSO emettendo l’ordinanza di ricovero.
4) I moduli poi convalidati vanno mandati al giudice tutelare entro 48h per verificare la correttezza e regolarità della procedura.
I moduli sono in triplice copia: pz, sindaco, giudice tutelare.
TSO Coattivo e Non Coattivo.
TSO Coattivo:
Possono intervenire le Forze dell’Ordine. Rientrano in questa categoria malattie infettive e diffusive contagiose, per cui la legge prevede l’isolamento fiduciario assistenziale o con piantonamento (agente davanti alla porta). Rientrano anche le malattie veneree contagiose, e le malattie psichiatriche che sono le più frequenti. Possono anche essere usati mezzi di contenzione, che non dovrebbero essere mantenuti per più di 12h e controllati ogni 30 minuti con rivalutazione ogni 3/4h.
TSO Non Coattivo:
“Vile ricatto”, non c’è intervento delle FdO. Esempi sono le vaccinazioni, perché se i genitori non vaccinano non c’è intervento delle FdO ma c’è difficoltà a inserirsi in alcuni ambienti come la scuola; altro esempio sono gli infortuni lavorativi: l’INAIL dovrà valutare la pensione corrispondente all’infortunio e se c’è un modo per ridurre questa pensione, ma il pz non vuole sottoporvisi, allora c’è “ricatto” tramite un abbassamento del risarcimento.
Accertamenti Sanitari Obbligatori (ASO).
- Visite mediche periodiche: per attività sportiva (idoneità, antidoping), per attività lavortiva (in ospedale ogni 2aa);
- HIV: obbligatorio solo per entrare nel Corpo Militare o di Polizia;
- Stato di ebbrezza o intossicazione da stupefacenti;
- In caso di violenza sessuale il violentatore è obbligato a sottoporsi ai test per le malattie sessualmente trasmissibili, con aggravamento della pena in caso di positività.
Referto da esercenti di una professione sanitaria
Il libero professionista medico è l’esercente di una professione sanitaria, il referto prodotto da questo individuo è “l’atto scritto mediante il quale l’esercente della professione sanitaria riferisce all’autorità giudiziaria quando presta assistenza od opera di casi che possano presentare caratteri di un delitto precedibile d’ufficio.” Omettere il referto in caso di delitto è punibile con una multa fino a 516€ per reato d’omissione di referto (Art.365).
(Opera è un intervento singolo, assistenza è indice di una relazione continuativa)
Cos’è un referto?
Il referto, che deve essere presentato entro 48h al PM o alla Polizia Giudiziaria, indica la persona alla quale è stata prestata assistenza, le generalità, il luogo dove si trova attualmente, altro che possa identificarla, nonchè il luogo tempo e circostanze dell’intervento. Si danno inoltre notizie che servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso e gli effetti che ha causato o può causare, quindi anche diagnosi e prognosi. Se più persone hanno prestato la loro assistenza sono tutte obbligate al referto che può essere unico.
Esimenti dei referti.
1) Esimente riguardante l’imputabile: il legislatore vuole salvaguardare il diritto alla salute prima della tutela della giustizia. Il medico può esimersi dal fare il referto se un pz piuttosto che rischiare di avere un procedimento penale a carico preferisce non curarsi. Esempi: se io partecipo a una rissa e vengo ferito, sono comunque imputabile, e il medico può non presentare il referto; se una donna partorisce in casa e butta il neonato nella spazzatura, e poi va dal medico per un’emorragia, il medico può non presentare il referto; autolesionismo a scopo di frode.
2) Esimente riguardante il professionista: se il medico o un suo congiunto recano danno ad una persona, e poi prestano soccorso a questa persona, il medico può non presentare il referto.