biopsia radioguidata del linfonodo sentinella in altri tumori Flashcards

1
Q

quali tumori

A

melanoma

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2
Q

indicazioni

A

in melanomi sottili T1b (spessore di Breslow da 0.8 a 1.0 mm o spessore di Breslow
<0.8 mm se con ulcerazione), ed in quelli di spessore maggiore.

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3
Q

controindicazioni

A

è importante che non si tratti di melanomi con metastasi linfonodali e/o a
distanza sospette o già accertate.
Al giorno d’oggi si ritiene non più necessario fare BRLS in pazienti con melanoma T1a (ovvero con
lesioni con spessore di Breslow < 0,8 mm prive di ulcerazione), perché si è visto che la possibilità di
avere metastasi in tumori in stadio così precoce è <5%.

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4
Q

come si esegue metodica

A
  • Iniezioni intradermiche subdermiche multiple, 4 iniezioni totali, a raggera attorno alla sede di escissione della lesione primitiva,
  • Si predilige esame dinamico, immagini sieriate in tempo, 20 30 minuti con gamma probe,
  • Acquisizione di immagini statiche planari in proiezioni anteriore, laterale, obliqua
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5
Q

COMPLICANZE ESCISSIONE LINFONODI TRIBUTARI IN MELANOMA,

A
  • drenaggio linfatico non sempre intuibile,

- piu’ difficile localizzazione nel capo, nel collo, nel torace e nel dorso

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6
Q

cosa fare in melanoma dopo aver visualizzato il linfonodo

A
  • l’esame planare bidimensionale può essere più che sufficiente in mammella,
  • nel caso di melanomi nel capo-collo,nel dorso o nel torace, o piu’ generalmente con drenaggio complicato , l’esame deve essere integrato con una SPECT-TC,
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7
Q

vantaggi spect tc rispetto ad esame statico planare

A
  • Visualizza un maggior numero di linfonodi sentinella
  • fornisce una precisa localizzazione anatomica del linfonodo sentinella
  • riduzione tempi operatori per la localizzazione anatomica precisa della lesione
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8
Q

svantaggi spect tc

A

necessita un substrato tac

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9
Q

vantacci spect tc ed ls, indicazioni attuali in carcinoma mammario

A
  • si ricorre a spect tc quando
  • scintigrafia planare è negativa o non dirimente per contaminazione radioattiva
  • scintigrafia planare evidenzia linfonodi extra ascellari o sedi di drenaggio insolito
  • i pz sono in sovrappeso, bmi superiore 1 25, o in donne piu’ anziane, tessuto linfatico meno rappresentato per adipe
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10
Q

vantacci spect tc ed ls, indicazioni attuali in melanoma

A
  • non sostitutica a linfoscintigrafia dinamica ma complementare,
  • spect tc migliora accuratezza sia in senso di sensibilita’, e localizzazione topografica ls, specie in caso di tumori localizzati in zone di complicato drenaggio
    a) Assente/scarsa visualizzazione del LS all’imaging planare;
    b) Nel caso dei melanomi localizzati in regioni corporee complesse dal punto di vista
    anatomico (testa-collo, pelvi, addome etc.);
    c) Nel caso di melanomi localizzati in regioni dove il sito di somministrazione del
    radiofarmaco è nelle immediate vicinanze della stazione linfoghiandolare di riferimento
    per la ricerca del Linfonodo Sentinella (parotide, regione peri-scapolare, regione periauricolare
  • etc.).
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11
Q

COMPLICANZE DI DIAGNOSI METASTATIZZAZIONE DI MELANOMA,

A

Può metastatizzare anche dando delle lesioni “satellite linfonodali” o “in transit”: metastasi in transizione, intermedie .

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12
Q

COME SI VEDONO METASTASI IN TRANSIT,

A

2) generalmente non così frequenti, prima istanza con spect tc
3) seconda istanza linfoscintigrafia

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13
Q

QUANDO INTEGRARE ESAME PLANARE CON SPECT TC

A

Se il flusso non è esclusivo dell’inguine o dell’ascella.

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14
Q

modalità di somministrazione radiofarmaco melanoma e mammella

A

167 – CA mammario sempre biopsia

• Tumore primario sempre escisso,

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15
Q

cosa si verifica dopo escissione tumore primario

A
  • stadio della lesione primaria,
  • spessore del melanoma (vedi “livelli di Clark”, “spessori di Breslow”):
  • immunoistochimica, consente di verificare compatibilita’ terapia immunoterapica o biologica
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16
Q

metodica da adottare sulla base spessore lesione

A
  • biopsia linfonodo no in t1a in situ
  • no in pz con sospette lesioni linfonodali o a distanza
  • Per tutti gli altri livelli biopsia radioguidata del linfonodo sentinella
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17
Q

MELANOMA T1A, CARATTERISTICHE

A
  • spessore inferiore a 1 mm, non si approfonda per piu di 1 mm,
  • non ha piu di una mitosi per campo di microscopio
  • lesione “in situ”),
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18
Q

iniezione, come

A

generalmente 4 a raggiera intorno alla cicatrice.

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19
Q

ESAME DIAGNOSTICO, QUALE IN MELANOMA p

A
  • Dinamico per i primi 20 minuti,
  • Poi esame statico planare
  • Spect tc,
20
Q

vantaggi spect tc

A

localizzazione con precicione

21
Q

dosimetro, configurazione

A
  • rivestito all’interno da uno strato di grafite colloidale ,
  • camera contiene aria
  • due elettrodi, uno interno, uno esterno,
  • tra i due elettrodi è applicata una differenza di potenziale, condensatore,
22
Q

azione condensatore

A
  • passaggio di radiazioni all’interno della camera,
  • gli atomi contenuti diventano ioni ed elettroni,
  • ioni ed elettroni si spostano da polo positivo a polo negativo, - la camera si scarica per perdita di corrente al condensatore
23
Q

metodi dosimetrici

A
  • Uso ionizzazioni in aria,
  • Fluoruro di litio , altri cristalli che diventano luminescenti quando vengono sottoposti a radiazioni
  • Emulsioni fotografiche,
  • cristalli o grani microscopici di Sali di argento dispersi in gelatina,
  • tanto piu’ pellicola si annerisce, tanto maggiore è la dose ricevuta,
  • Rilevatori a scintillazione,
  • Contatori allo stato solido, semiconduttori che rilevano modificazioni conduttivita’ elettrica durante esposizione a radiazioni,
  • Dosimetria solfato ferroso, metodo preciso di dosimetria assoluta, solfato ferroso di modifica in ferrico quando irradiato
24
Q

differenza radiazioni elettromagnetiche e particelle alfa

A
  • le radiazioni elettromagnetiche attraversano il corpo e se si vuole procedere al loro blocco bisogna usare una lastra di piombo,
  • una particella alfa viene bloccata anche da un foglio di carta, se la si ingerisce rimane, ristagna e diventa distruttiva
25
Q

interazione radiazioni

A
  • Alfa, fermato da foglio di carta,
  • Beta, alcuni mm di alluminio
  • Gamma, blocco di cemento, centimetri di piombo
26
Q

COSA VIENE FATTO NEL CASO IN CUI SI VOGLIANO DISTRUGGERE LE CELLULE O ANNULLARLE A LIVELLO FUNZIONALE

A

FUNZIONALE somministrare al paziente particelle - o α che ristagnano nel corpo,

27
Q

QUALI TIPOLOGIE DI PARTICELLE SI DEVONO SOMMINISTRARE NEL CASO IN CUI SI DEBBA FARE DIAGNOSTICA,

A

cercare di fare meno danno possibile

  • materiale che tracci l’organo interessato
  • attraversamento veloce dell’organo senza indurre necrosi cellulare
  • si usano isotopi radioattivi che decadono con emissione di onde elettromagnetiche
28
Q

PERCHE’ LA RADIAZIONE BETA + NON E’ CONSIDERATA CORPUSCOLATA,

A

Radiazione  + verra catturata dall’elettrone

- radiazione da corpuscolata diventa elettromagnetica, da essa infatti si genereranno due radiazioni elettromagnetiche.

29
Q

NUOVA UNITA’ DI MISURA PER LE RADIAZIONIE

A

Becquerel (Bq), 1Bq=1 disintegrazione al secondo.

30
Q

RAPPORTO TRA BECQUEREL E CURIE

A

Rapportato ai Curie e 1Ci=3,7x10alla10Bq, quindi 1mCi=37MBq.

31
Q

ASSORBIMENTO DELLE PARTICELLE ALFA,

• Massa particelle alfa,

A
  • Elevata

* Composta da 2 neutroni e 2 protoni

32
Q

• Cosa avviene quando particella alfa attraversa la materia

A

essendo carica positivamente esercita lungo il suo percorso una rilevante forza di attrazione sugli orbitali degli atomi carichi positivamente,

33
Q

• Particella, cosa determina con attraversamento

A
  • Sia eccitazione che ionizzazione, sulla base dell’energia possibile,
  • Man mano che penetra in profondita’ determina progressivo maggior numero di interazioni,
  • riducendo la sua velocita’ aumenta il numero di interazioni,
  • Raggiunge prima un picco poi una discesa fino a 0, quando tutta energia sia stata dissipata
  • Una volta terminato il tragitto dissipa tutta la sua energia,
  • attira 2 elettroni e da origine ad un atomo di elio neutro,
34
Q

• EFFETTI SU TESSUTI RADIAZIONI ALFA

A

Cedendo tutta la loro energia in tragitti cosi brevi possono causare gravi danni biologici

35
Q

assorbimento beta meno

A
  • Stessi processi di ionizzazione e eccitazione per le alfa,
  • graduale perdita di energia della beta meno che collide,
  • Avendo una massa piccola ogni volta che si avvicina agli orbitali esterni viene deviata,
36
Q

DIFFERENZA BETA MENO ED ALFA,

A
  • alfa massa importante,percorso alfa rettilineo

- beta massa ridotta, beta meno tortuoso,

37
Q

ULTERIORE PARAMETRO DI VALUTAZIONI ONDE

A

tempo di dimezzamento

38
Q

DEFINIZIONE TEMPO DI DIMEZZAMENTO

A

considerato un dato campione di attivita di un radioisotopo al tempo zero, si definisce “tempo di dimezzamento” il tempo necessario perche il suddetto campione diminuisca la sua attivita della metà.

39
Q

IMPORTANZA DEL TEMPO DI DIMEZZAMENTO

A

in medicina nucleare, infatti il paziente diventa una sorgente radioattiva continua ad emettere radioattività fino a che tutte le particelle non smetteranno di disintegrarsi.

40
Q

TEMPO DI DIMEZZAMENTO IDEALE

A
  • ore, per consentire minime esposizioni a radiazioni del pz, e consentire comunque studi di lunga durata senza incrementi di dose
41
Q

QUALI TIPOLOGIE DI ISOTOPI SONO UTILI AI FINI DELLA DIAGNOI

A

decadenza in ore,

  • acquisire il dato in tempo rapido
  • creare il minimo danno al paziente e a chi gli sta intorno
42
Q

ISOTOPI PIù USATI IN MEDICINA NUCLEARE

A

gammacamera, uso del tecnezio con emivita 6h,

43
Q

TIPOLOGIE DI ISOTOPI UTILI IN TERAPIA

A
  • isotopi a lunga emivita per permettere di distruggere le cellule
  • esempio iodio131 tempo dimezzamento 8gg).
44
Q

UNITA’ DI MISURA ENERGIA,

A

ELETTRON VOLT

45
Q

SPETTRO DI EFFICIENZA STRUMENTI CAPTANTI RADIAZIONI

A
  • Gamma camere hanno la massima efficienza per isotopi radioattivi che emettono fotoni singoli con energia di 150 keV,
  • tomografi pet sono adatti a rilevare fotoni di 111keV