Civile Flashcards

1
Q

Che cos’è il contratto? Quali sono i suoi elementi costitutivi?

A

Il contratto, ai sensi dell’articolo 1321 c.c., è “l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”.
Il contratto è un negozio giuridico bi o pluri-laterale, di natura patrimoniale ed ha forza di legge tra le parti.
Il contratto è consensuale, cioè è sufficiente che ci sia l’incontro della volontà delle parti per stipulare un contratto; quindi, non richiede necessariamente la forma scritta per esistere.
Elementi costitutivi del contratto sono:
- L’accordo: ovvero il reciproco consenso delle parti in merito alla vicenda contrattuale
- La causa: cioè la funzione pratica del contratto.
- L’oggetto: cioè il contenuto del contratto.
- La forma: è il mezzo tramite il quale si manifesta la volontà contrattuale.

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2
Q

Differenza tra contratti tipici e atipici.

A

La legge prevede e regola una serie di figure contrattuali tipiche (o nominate) come, per esempio, la vendita, l’appalto e il comodato. Alle parti, però, è consentito anche concludere contratti che non appartengano ai modelli disciplinati dal Codice civile (detti contratti atipici o innominati), purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico.
L’insieme dei contratti atipici comprende sia quelli innominati ed atipici, sia quelli innominati ma tipicizzati: di questi ultimi, nel settore informatico, un esempio è offerto dalla “licenza d’uso software” che, pur innominata, cioè non esistente nel codice civile, è diventata tuttavia una fattispecie negoziale comune (e quindi tipica).
Nel caso di contenziosi in contratti atipici si ricorrerà al principio analogico, ossia al ricorso delle norme proprie del contratto tipico e nominato maggiormente simile alla fattispecie in esame.

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3
Q

Contratti accessori, a cosa bisogna fare attenzione nel caso della manutenzione?

A

I contratti accessori sono contratti che pur avendo una loro specifica causa sono in stretta dipendenza di un contratto principale. L’inizio della decorrenza di questi contratti può essere difforme dall’inizio della decorrenza del contratto a cui accedono. Il contratto accessorio è sempre meglio legarlo al contratto principale. Nel caso della manutenzione, si stabilisce che è legata al prodotto iniziale e, se decade il prodotto, decade anche la manutenzione.

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4
Q

Cosa sono le trattative pre-contrattuali? Hanno comunque incidenza nel contratto?

A

La fase delle trattative precontrattuali è una fase in cui le parti stabiliscono condizioni e parametri. Si possono considerare come la vera intelaiatura e struttura portante del successivo contratto.
Si dividono in:
a) lettere di intenti, ossia tutti quei documenti con i quali le parti enunciano la loro intenzione a iniziare una trattativa. Tali lettere non assumono carattere vincolante.
b) verbali di riunione, ossia un documento che attesta l’attività fino a quel momento svolta. Ha scopo probatorio.
c) accordi quadro, in cui le parti evidenziano tutti gli aspetti dell’intesa che desiderano porre in essere. Pur non avendo carattere vincolante, l’accordo quadro costituisce un’espressione del rispetto del principio di correttezza e di buona fede.
d) minuta o bozza contrattuale, per documentare l’intesa raggiunta solo su alcuni punti del contratto e rinviarne la stipulazione ad un momento successivo. È sempre opportuno però indicare nel testo che si tratta di “semplice bozza o minuta puramente indicativa e non vincolante”.

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5
Q

Cos’è il silenzio? Quando ha valore?

A

Il silenzio è giuridicamente affrontato sotto il duplice aspetto della semplice omessa dichiarazione e della “reticenza”. Il silenzio assume rilevanza giuridica in quelle ipotesi in cui vi sia un espresso impegno di manifestazione di volontà, come per esempio, quando contrattualmente è pattuita tale o quando siano gli usi o la legge a richiederlo. AI di fuori, pertanto, di un impegno contrattualmente assunto o, di aderenza ad usi o leggi, la mancata manifestazione espressa di volontà potrebbe essere valutata quale reticenza.

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6
Q

Offerta vs promessa

A

l’offerta al pubblico ha la caratteristica di consistere in una proposta che abbia in sé tutti gli estremi essenziali del contratto cui è diretta. L’offerta è revocabile e che costituisce una componente del futuro possibile contratto che si perfezionerà non appena il destinatario della proposta lo accetti.
La promessa la pubblico invece è una prestazione a favore di chi si trovi in una determinata situazione o compia una determinata azione. Non è revocabile.
Quindi offerta/proposta contrattuale assume vero e proprio valore vincolante se ha almeno una delle seguenti caratteristiche:
- Irrevocabile
- Contiene tutti gli elementi del contratto ed è accettata
- Se modifica una precedente offerta/proposta diventando essa nuova offerta/proposta ed è accettata

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7
Q

Cos’è uno studio di fattibilità? Con lo studio di fattibilità si ha una garanzia ulteriore?

A

Il software è un bene mobile, immateriale, tutelato con la Legge sul Diritto di Autore. Non è un servizio, bensì un bene che può essere utilizzato per effettuare un servizio, come l’outsourcing.
Il software non richiede una forma scritta, si può vendere, trasferire e sviluppare anche consensualmente. Il Diritto d’Autore, usato per tutelare il software, non tutela l’idea bensì la forma. Distingue due diritti fondamentali: la titolarità (paternità) dell’opera e la possibilità di disporre dei diritti patrimoniali dell’opera. La titolarità è il riconoscimento di chi ha creato l’opera come suo creatore, è un diritto non trasmissibile né rinunciabile né immutabile e deve essere provato con una forma scritta. Invece i diritti patrimoniali possono essere ceduti, anche questi devono essere provati con la forma scritta.

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8
Q

Cos’è il diritto d’autore?

A

Il diritto d’autore è un istituto giuridico all’interno del diritto privato, che ha lo scopo di tutelare i frutti dell’attività intellettuale. Distingue due diritti fondamentali: la titolarità dell’opera, ossia il riconoscimento di hi ha creato l’opera come suo creatore, e la possibilità di disporre dei diritti patrimoniali dell’opera.

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9
Q

Cos’è la licenza d’uso?

A

La licenza d’uso è un contratto atipico, bensì talmente utilizzato da essere considerato tipico, che può essere identificato in una locazione di bene mobile immateriale. La licenza d’uso garantisce il solo utilizzo del software e non la sua modifica, motivo per cui verranno prestati solo i codici oggetto e non i codici sorgente. Può esser esclusiva, ossia un contratto che conferisce al solo licenziatario la facoltà di utilizzare il marchio che quindi non può essere sfruttato da altri soggetti terzi né dal titolare, o non esclusiva, in cui il titolare del marchio pur concedendone il diritto di utilizzo conserva la facoltà di concedere più licenze a diversi soggetti in relazione allo stesso software.
Inoltre il licenziatario, salvo diverso accordo con il licenziante, NON potrà mai intervenire sul software (e sulla documentazione) modificando o facendo egli (o incaricando un terzo) la manutenzione straordinaria.

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10
Q

Cos’è lo sviluppo di software?

A

Il contratto di sviluppo software è un contratto atipico riconducibile al contratto di appalto e viene stipulato quando un soggetto commissiona lo sviluppo di un certo software confezionato “ad hoc” in quanto non presente sul mercato. In tal caso, il committente acquisisce piena titolarità del software.
È un contratto più delicato rispetto la licenza d’uso per due motivi: il software sviluppato ad hoc rappresenta un’incognita fino al suo rilascio. E, se è pur vero che sono previsti un collaudo ed un’accettazione, è vero anche che, pur rispondendo pienamente alle specifiche funzionali fornite dal committente, potrebbe scaturirne un programma più o meno brillanti, senza avere quindi alcuna possibilità di rifiutare totalmente il prodotto in caso di insoddisfazione. La seconda ragione è di tipo essenzialmente economico poiché, mentre nella licenza d’uso vi è solo l’esborso di una quota parte rispetto al costo totale di sviluppo del prodotto, nel contratto qui in esame il committente si accolla di solito l’intero costo.

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11
Q

Come può avvenire la manutenzione?

A

La manutenzione è un intervento di duplice natura su un software già realizzato (in licenza o in proprietà). Può essere ordinaria (correzione degli errori, rientra nella garanzia) o straordinaria (nuove release).
Con la manutenzione straordinaria si stipulerà un contratto accessorio (contratto d’appalto) rispetto al contratto principale. Se quest’ultimo è un contratto di licenza, anche le nuove release saranno in licenza. Lo stesso vale nel caso di un contratto di sviluppo.

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12
Q

Cosa sono i service informatici? Che figura contrattuale è giuridicamente? Possono essere contratti misti?

A

I service informatici sono delle prestazioni di servizio che una società esercita a un’altra. Sono contratti d’appalto di servizio. Possono essere inclusi in un appalto misto nel caso di un contratto di outsourcing.

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13
Q

Cos’è l’outsoucring?

A

l’outsourcing è un contratto di appalto il cui oggetto è la prestazione di servizi, d’opera o entrambi. Può essere concluso direttamente tra il fornitore della prestazione e il cliente o tra il fornitore di uno o più prestazioni ed un altro fornitore che, a sua volta, offrirà al cliente l’intero pacchetto di prestazioni. Nell’ultimo caso, o alcune prestazioni vengono effettuate da un solo fornitore principale mentre altre vengono fornite da altri fornitori, o tutte le prestazioni vengono offerte da un solo fornitore che si assume ogni obbligo e garanzia anche per le prestazioni fornite da altri fornitori.
Il vantaggio principale dell’outsourcing è la riduzione dei costi a seguito della mancata necessità di comprare e aggiornare hardware e software.
Il problema principale dell’outsourcing è il rientro a casa, o perché l’azienda vuole riprendere il sistema o perché ha trovato un altro fornitore. In tal caso, chi effettua il service potrebbe far di tutto per creare problemi nel trasferimento dell’attività, motivo per cui bisogna stabilire per bene quali siano le modalità del rientro a casa.
Quando viene stipulato un contratto di outsourcing bisogna valutare per bene: le condizioni del rientro a casa, i contratti già in vigore (particolarmente i contratti di titolarità sw) e la compatibilità tra il contratto di outsourcing con l’utente e altri accordi del fornitore già in essere.

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14
Q

Quali sono le clausole generali e speciali dell’outsourcing?

A

è un contratto d’appalto di servizio. Può essere stipulato sia come contratto singolo e autonomo sia come parte di un contratto misto, spesso insieme all’outsourcing. La società che offre un servizio di disaster recovery è una società in grado di attuare un sistema di emergenza sulle applicazioni vitali di un’azienda in caso di evento disastroso. L’arco temporale del contratto è suddiviso in tre fasi: durata complessiva dell’accordo (ossia quanto dura il contratto), durata dell’attivazione dei tests di prova (ossia ogni quanto facciamo un test) e la durata del vero e proprio servizio d’emergenza (ossia la durata del recovery dopo il disaster, per quanto tempo ti garantisco che io possa fare recovery). Se il disastro dura più giorni rispetto alla durata del servizio d’emergenza, si può negoziare con chi effettua il servizio per essere coperto dei giorni in più con una tariffa temporale.

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15
Q

Definizione: cos’è l’intelligenza artificiale?

A

L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.
Due sottoinsiemi molto noti dell’intelligenza artificiale sono il Machine Learning e il Deep Learning.
Il Machine Learning si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati che utilizzano. Alla base dell’apprendimento, ci sono una serie di differenti algoritmi che sanno prendere una specifica decisione piuttosto che un’altra.
Il Deep Learning, invece, è una branca del Machine Learning i cui algoritmi sono ispiratati alla struttura e alla funzione delle reti neurali cerebrali. Tali reti neurali sono composte da vari livelli di unità non lineari in grado di estrarre caratteristiche specifiche dai dati. Per questo motivo, a causa dei vari livelli, viene chiamato “Deep Learning”.
Nel diritto, l’IA è trattata come normale software. Con l’avvento dell’IA, il diritto ha iniziato a interrogarsi su nuove possibili norme, come per esempio la responsabilità dei danni dovuti ad un prodotto gestito da IA. Ad oggi, dato che l’AI è considerato come un software, in caso di danni la responsabilità ricade su chi lo ha prodotto, chi lo ha installato e/o chi l’ha usato (in base alla situazione posta in essere).

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16
Q

In caso di danni da un prodotto AI, chi si assume la responsabilità?

A

Con il D.Lgs 106/2005 si è stabilito che gode di tutela chiunque abbia usato il bene e a causa di un difetto di quest’ultimo abbia subito un danno. Viene meno la distinzione tra consumato/utilizzatore non professionale e professionale, e quindi verrà tutelato anche il consumatore non acquirente.

17
Q

IA forte e IA debole.

A

L’I.A. debole identifica sistemi tecnologici che riescono a simulare alcune funzionalità cognitive dell’uomo. Nel far ciò, non si vuole imitare la mente umana ma sviluppare forme di intelligenza capaci di risolvere problemi analizzando ampie quantità di dati.
L’I.A. forte invece comprende sistemi avanzati che possono sviluppare una propria intelligenza autonoma, senza emulazione di quella umana. Il computer, quindi, sarebbe una “mente non distinguibile da una mente umana”.

18
Q

Come funzionano i sistemi di identificazione biometrica. Ci sono problemi di privacy?

A

Un sistema di riconoscimento biometrico è un particolare tipo di sistema informatico che ha la funzionalità e lo scopo di identificare una persona sulla base di una o più caratteristiche fisiologiche e/o comportamentali (biometria), confrontandole con i dati, precedentemente acquisiti e presenti nel database del sistema.
I sistemi biometrici hanno prima di tutto bisogno di un autorizzativo iniziale per l’installazione, che assorbe i diritti dei singoli alla loro privacy. In caso di mancato regolare funzionamento del sistema, che potrebbe causare misure restrittive ingiuste o danno di immagine ad un soggetto, quest’ultimo potrà a sua volta agire nei confronti del fornitore del sistema. Infine, per quanto riguarda la privacy, si fa riferimento al General Data Protection Regulation, stabilito dal Regolamento Europeo in tema di protezione de dati personali, n. 679/2016, in vigore in Italia dal 25 maggio 2018.

19
Q

L’intelligenza artificiale nell’ambito di guida automatica

A

Lo sviluppo dell’AI ha dato una grande spinta anche allo sviluppo di sistemi di guida autonoma, come per esempio in sistemi di guida automatica, sistemi robotizzati nella medicina e sistemi di identificazione biometrica. Il diritto ha iniziato a interrogarsi sulle responsabilità in caso di incidente con mezzo a guida autonoma, soprattutto in presenza di malfunzionamenti e responsabilità, dovendo distinguere la responsabilità del produttore del sistema di IA da quella del produttore del bene in cui è inserito il software con IA.
Ad oggi, nel caso di guida autonoma, per ora vige la regola che il produttore dell’IA dell’auto è responsabile nei confronti dei terzi, cioè del proprietario del veicolo, dei trasportati, dei pedoni e degli altri veicoli. Potranno sicuramente anche sussistere concorsi di colpa, sia nella fabbricazione del veicolo sia di terzi coinvolti, come per esempio il guidatore che interviene sul sistema. Tale situazione andrebbe sicuramente accertata.
Per l’ambito militare invece, valgono le limitazioni di accesso alle informazioni e di responsabilità penale in caso di uso autorizzato dalle competenti autorità militari o dai competenti Ministeri/Governi (vedasi particolarmente l’uso di droni armati).
Infine, è da notare che sarà più complesso determinare come e in quale quantità vi sia stato il coinvolgimento del conducente umano.

20
Q

L’intelligenza artificiale nella medicina

A

Nella medicina, ad oggi, l’AI ha due applicazioni: nella ricerca, per esempio per confrontare masse di dati, valutare effetti di un certo farmaco etc, ma anche nell’applicazione pratica, ossia nella chirurgia e nelle protesi.
In quest’ultimo caso, il diritto si interroga riguardo le responsabilità in caso di errori dovuti a tali robot. Ad oggi, dato che i robot chirurgi non operano in maniera autonoma bensì sono di supporto al medico, le prime indagini verrebbero fatte sull’equipe medica, poi sull’apparecchiatura, sul produttore e alla struttura che ha fornito il robot. Infine, se quest’ultimo dovesse risultare difettoso, si applicherebbe la normativa generale di responsabilità da prodotto difettoso in quanto ad oggi non esiste una norma specifica. Lo stesso vale per le protesi, in caso di difetto prima si controllerà che il medico abbia svolto un lavoro adeguato e poi successivamente si faranno indagini sul produttore. Teniamo comunque ben presente che l’i.a. e i robot chirurgici non operano in maniera autonoma, ma sono di supporto al chirurgo, e quindi si dovrà sempre valutare attentamente la graduazione degli eventi che hanno portato alla definizione finale della responsabilità in sede giudiziaria.

21
Q

Possibile conflittualità tra nuove forme di IA implementate in robot antropomorfi e lavoro umano?

A

L’incremento dei Sistemi di I.A. specialmente se inseriti in Robot antropomorfi, potrebbe (se non già, ha creato) possibili contrasti fra i diritti consolidati dei lavoratori umani e l’applicazione industriale di robot nella produzione industriale o commerciale , vista la possibilità di contrasto fra norme di diritto del lavoro/sindacali, con la concorrenza robotica nelle catene di produzione.
Infine, se in futuro vi fosse un’evoluzione estrema dell’I.A diretta alla nascita di una vera e propria autocoscienza dei Robot sorgerà anche la necessità di stabilire se vi siano e in che misura dei « diritti dei robot» sulla stregua dei « diritti umani»

22
Q

Cos’è la blockchain?

A

La Blockchain è una tecnologia emergente atta alla condivisione di dati, costituita da un’architettura decentralizzata basata sulle transizioni interne ad una rete i cui partecipanti non sono tra loro necessariamente fidati.
Permette a tutti i soggetti che vi aderiscono di interagire avendo una serie di garanzie che non avrebbero con un sistema centralizzato. Queste sono: decentralizzazione basata sul consenso, trasparenza (tutte le transizioni che avvengono sono totalmente trasparenti), sicurezza (nessuno può interferire al di fuori dei soggetti che partecipano a quel nodo), immutabilità (una volta che si è inserito un elemento nel proprio nodo non è più modificabile, a meno che non ci sia il consenso di tutti gli altri partecipanti) ed efficienza.
Nel momento in cui viene effettuato un trasferimento, per esempio, di un bene immobile, viene “cristallizzato” l’intero quadro, ovvero chi compra, cosa compra, come viene pagato ed altro. In una serie di blocchi insistono le transazioni validate e correlate da un Timestamp; ciascun blocco è identificato in modo univoco e per essere effettivamente collegato necessita dell’approvazione comune di tutti gli altri collegati.
Alcune blockchain hanno accesso libero mentre altre sono chiuse e permettono l’accesso a un numero limitato di persone.
Nella blockchain valgono tutti i principi giuridici noti.
Una delle applicazioni pratiche delle Blockchain è in campo assicurativo.

23
Q

Quattro punti chiave della blockchain?

A

a) Ledger Replicato, ossia un log del sistema da cui è possibile visionare la storia di tutte le transizioni avvenute e ormai immutabili. È distribuito su ciascuno dei nodi nella sua piena forma così da avere totale trasparenza.
b) Crittografia (e catena di hash), che garantisce l’integrità del ledger permettendo di verificare l’autenticità delle transizioni e l’identità dei partecipanti.
c) Consenso, per entrare in una blockchain è necessario seguire una serie di regole piuttosto ferree: nel momento in cui entro nel nodo e trasferisco un oggetto viene chiaramente manifestato il consenso del soggetto aprendo la possibilità ali altri partecipanti al nodo di intervenire sulla transizione
d) Logica Business, sviluppata tramite un’architettura transazionale.

24
Q

Cos’è il Ledger nelle blockchain?

A

Il Ledger contiene tutte le transizioni avvenute internamente alla blockchain sin dalla sua creazione, ossia funge da log del sistema sul quale, tecnicamente, l’unica forma di scrittura ammessa è l’append.
Tramite il Distributed Ledger, ogni nodo possiede una copia dell’intero database di transazioni generando così fiducia tra i singoli membri. Attraverso il distributed ledger sono raggiunte la trasparenza del sistema e la resilienza della rete, data dalla mancanza del single point of failure. A causa però della decentralizzazione, viene introdotta la necessitò di meccanismi atti alla legittimazione delle transazioni e degli aggiornamenti riguardanti lo stato corrente del sistema.

25
Q

Come viene dato il consenso in una blockchain?

A

Per consenso in una blockchain s’intende il raggiungimento dell’intesa tra i nodi riguardo quale sia il blocco successivo da aggiungere alla catena. Un protocollo Consensus assicura che tale blocco sia la sola ed unica versione della verità approvata dal sistema. Tutto ciò è possibile tramite una serie di regole definite a priori internamente al sistema. Tali regole interne assicurano dunque che nodi diversi con gli stessi input producano, teoricamente, gli stessi output, portando il sistema alla propagazione dei soli blocchi legittimi.

26
Q

Cos’è uno Smart Contract? Qual è la differenza tra Smart Legal Contract e lo Smart Contract Code?

A

Lo Smart Contract rappresenta giuridicamente la volontà delle parti all’interno di una blockchain. Sono protocolli informatici che facilitano, verificano, o fanno rispettare, la negoziazione o l’esecuzione di un contratto, permettendo talvolta la parziale o la totale esclusione di una clausola contrattuale. Solitamente hanno un’interfaccia utente. Lo Smart Contract contiene l’oggetto del contratto ed aspira ad assicurare una sicurezza superiore alla contrattualistica esistente, oltre che a ridurre i costi di transazione associati alla contrattazione.
Esistono due definizioni distinte di smart contract:
- Smart Legal Contract, definizione che ha una forte attinenza col mondo legale, qui il termine smart contract è usato per riferirsi a contratti legali o elementi di contratti legali, rappresentati ed eseguiti dal software;
- Smart Contract Code, definizione più attinente al mondo informatico, sono molto simili a codici software progettati per eseguire determinati compiti se sono soddisfatte le condizioni predefinite.
Occorre dire che affinché uno Smart Legal Contract possa essere implementato, sarà necessario incorporare una o più parti di codice progettate per eseguire determinate attività nel caso in cui vengano soddisfatte le condizioni predefinite, ovvero pezzi di Smart Contract Code. Ogni Smart Legal Contract contiene uno o più Smart Contract Code, ma non tutti gli SCC comprendono uno SLC.
È deterministico in quanto risultato dell’esecuzione di un codice software. Deve però garantire che il codice con cui è stato scritto non possa essere modificato, che le fonti di dati siano certificate e affidabili e che le modalità di lettura e controllo di queste fonti sia a sua volta certificato.

27
Q

Chi è un miner?

A

Sono coloro che provvedono alla creazione degli algoritmi per formare ciascun blocco della blockchain, che verrà così controllato, validato e crittografato. L’intervento dei miner serve ad accedere a nuovi blocchi legati alla catena, stabilendo i termini, modalità e condizioni delle transazioni. Il miner assume una duplica caratteristica in quanto offre un appalto di servizio al cliente e stabilisce che solo tramite il suo processo creativo sarà possibile eseguire l’operazione.
Il service del miner assume autonoma valenza giuridica a cui si applicano le solite regole di adempimento proprie dell’appalto.

28
Q

Cos’è un NFT?

A

Un NFT è un mezzo che consente la trasmissione (tramite le regole generali dei contratti) di diritti di un bene digitale attribuito alla titolarità del venditore. Chi acquista un NFT acquista una serie di bit inseriti in un vero e proprio contratto che segue un preciso standard tecnologico. La serie di bit oggetto del contratto rimanda ad un contenuto ben preciso grazie ad una funzione di hash. L’opera non è inclusa nell’NFT. Con l’NFT avremo non solo un oggetto contrattuale costituito da una serie di bit, ma anche l’indirizzo da cui proviene la serie di bit, le regole che ne disciplinano alcuni aspetti tecnici e l’indirizzo del destinatario della serie di bit. È la provenienza dell’opera da un determinato soggetto che le conferirà valore, e grazie alla catena della blockchain, sarà possibile accertare il titolare originario.

29
Q

Cos’è il metaverso?

A

Il metaverso indica un universo digitale frutto di più elementi tecnologici (realtà virtuale, video, realtà aumentata) cui si accede tramite visori 3D, piattaforme o altre tecnologie. Vi sono attualmente già molte piattaforme per entrare nel Metaverso.
L’opportunità più interessante del Metaverso risiede nella fruizione della realtà virtuale parallela identica alla realtà fisica, dove ci si può muovere liberamente e acquistare/vendere, ottenendo poi l’oggetto del contratto di vendita nel mondo reale dove valgono tutti i soliti accordi giuridici.