clinica schizofrenia Flashcards
(38 cards)
sintomatologia fase prodromica
- ritiro sociale
- riduzione della funzionalità
- perdita dell’interesse
- mancanza del pensiero critico
- depersonalizzazione
- derealizzazione
SINTOMI FONDAMENTALI SCHIZOFRENIA,cosa e’ alterato
- associazioni reattive,pensiero non lineare, non finalizzato:
- dell’affettività (lo schizofrenico è una persona anaffettiva);
- ambivalenza (voglio-non voglio);
- del rapporto con la realtà
- dell’attenzione e della memoria
- cognitiva (associata a volte a degenerazione anatomica);
- della volontà
sintomi accessori schizofrenia
- delirio e allucinazioni
- impoverimento psicomotorio
suddivisione in gruppi dei sintomi
I sintomi vengono raggruppati in tre gruppi (aspetto dimensionale): dimensione positiva, negativa, disorganizzativa
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SINTOMI DIMENSIONE POSITIVA
• dimensione positiva (funzione esasperata) ——> Deliri e allucinazioni —-> iperattività dopaminergica
sintomi dimensione negativa
dimensione negativa (funzione persa o appiattita) ——> apatia, alogia ——> ipoattività dopaminergica
sintomi dimensione disorganizzativa
dimensione disorganizzativa (una tra le forme più gravi, disorganizzazione affettiva e dell’eloquio)
IMPORTANZA E GRAVITA’ SCHIZOFRENIA
- precocità d’esordio,
- gravità della sintomatologia e della frequente cronicizzazione con rapido deterioramento delle capacità del soggetto
- conseguente isolamento sociale
ETA’ ESORDIO, tra la tarda adolescenza e i 20-25 anni, l’esordio prima dell’adolescenza è raro ma è stato descritto e nei bambini porre diagnosi può essere difficile in quanto in questa età deliri e allucinazioni possono essere meno elaborati che negli adulti.
casi di esordio tardivo
Rari, oltre i 40 anni che sono caratterizzati prevalentemente da sintomi di tipo paranoide, maggiore prevalenza nelle femmine, tratti di personalità schizoide o paranoide nella fase premorbosa, tendenza alla cronicità, migliore risposta ai neurolettici e minore probabilità di insorgenza nei parenti rispetto alla forma a esordio giovanile. Nei maschi l’età d’esordio è in senso di irrealtà e stranezza, difficoltà di riconoscimento percettivo della realtà interna ed esterna con perdita del controllo dei propri pensieri, dubbi sulla propria identità o percezione di cambiamento di parti del corpo.
fase prodromica schizofrenia
- diminuisce i contatti interpersonali,
- una peggiore perfomance scolastica e lavorativa e appare distaccato e chiuso,
- idee strane o bizzarre in netto contrasto con il livello culturale e il ragionamento precedente del soggetto ( convinzioni di tipo magico, si può avere interesse per lo studio di telepatia o chiaroveggenza).
-Il contenuto dell’eloquio può essere alterato (vago, impoverito o prolisso), - si ha difficoltà a svolgere compiti finalizzati e attività ludiche e sportive sono progressivamente abbandonate.
-comparsa forte componente ansiosa, - difficoltà di concentrazione,
-insonnia,
-irritabilità e distraibilità. - senso di irrealtà e stranezza,
- difficoltà di riconoscimento percettivo della realtà interna o esterna con perdita del controllo dei propri pensieri,
-dubbi sulla propria identità o percezione di cambiamento di parti del corpo.
DURATA FASE PRODROMICA la fase prodromica ha durata variabile che è inversamente proporzionale alla gravità della prognosi.
fase attiva schizofrenia
Alla fase prodromica segue la fase attiva in cui questi sintomi, che nella fase precedente erano solo indice di cambiamento della personalità del soggetto, diventano eventi psicopatologici rilevanti e tali sa sconvolgere le caratteristiche del soggetto.
fase attiva sintomi fondamentali
disturbi della percezione,
alterazioni a carico del pensiero, del linguaggio e della comunicazione,
disturbi dell’affettività,
alterazioni del comportamento
, incapacità a provare piacere,
riduzione della volontà, dell’iniziativa e dell’attenzione associati a marcato deficit funzionale di varie aree del funzionamento del soggetto (occupazionale e sociale).
variabilita’ quadro clinico
CLINICOIl quadro clinico della schizofrenia può comunque variare enormemente da soggetto a soggetto e nel tempo e quindi nessun sintomo si può considerare patognomonico.
disturbi percezione schizofrenia
frequentemente riscontrati, possono interessare qualsiasi sistema sensoriale.
allucinazioni piu’ frequenti in schizofrenia
- più frequenti sono quelle uditive (voci sussurrate, mormorate o dialoganti che commentano, criticano o minacciano il paziente).
- si possono associare a marcata componente ansiosa che influenza il comportamento
- nelle forme croniche si può osservare un certo grado di distacco affettivo dalle stesse.
- Le allucinazioni visive (semplici o complesse), olfattivo/gustative (odori o sapori inconsueti e sgradevoli) e cenestesiche (per lo più spiacevoli e dolorose: bruciature, stiramenti, punture, trafitture al cervello o torsioni muscolari spesso associate a delirio di trasformazione corporea) sono più rare.
- anche pseudoallucinazioni che hanno caratteristiche sovrapponibili alle allucinazioni ma non sono obiettivate nel mondo esterno (voce o suono nella testa, sentire i propri pensieri).
siaturbi contenuto del pensiero
SCHIZOFRENIA i deliri sono comuni nella schizofrenia ma aspecifici, rappresentano un’idea basata su una interpretazione errata delle percezioni e dell’esperienza (percezione delirante: significato abnorme a percezione reale).
da che cosa può essere preceduta esperienza delirante
DELIRANTA L’esperienza delirante può essere preceduta da uno stato d’animo pre-delirante (avvertire intorno a se un’atmosfera sinistra e suggestiva di avvenimenti spiacevoli che riempie il soggetto di angoscia) su cui in poco tempo compare l’ideazione delirante.
che tipi di delirio può presentare pz con schizofrenia
Di persecuzione: essere perseguitati, ingannati, seguiti o spiati da amici, vicini di casa, governo, servizi segreti, ecc.
Di riferimento: credere che determinati gesti, commenti, articoli di giornale siano diretti nei propri confronti.
Bizzarri: sono i più comuni, possono includere la credenza che i pensieri siano inseriti nella mente (inserzione del pensiero), che il corpo o il pensiero siano manipolati da forze esterne (delirio di controllo), che le sensazioni o le azioni siano controllate da forze esterne o che vengano inviati messaggi al cervello inducendolo a provare sensazioni che non si riconoscono come proprie (delirio di influenzamento), che la gente legga nella mente del soggetto (delirio di lettura del pensiero), che una forza esterna gli rubi all’improvviso il pensiero mentre egli lo sta formulando (furto del pensiero).
Erotico: spesso associato a quello di persecuzione e a quello di grandezza, più comune nelle donne ma comunque raro. Es: il paziente crede che la sua avvenenza sia motivo di corteggiamento (o di invidia o calunnia).
Di grandezza: in genere associato a quello di persecuzione (es: si sente perseguitato per le sue grandi capacità).
Altri: delirio mistico, di colpa (convinzione di aver commesso gravissime e imperdonabili colpe), somatico (convinzione di avere gravi malattie).
caratteristica fondamentale siturbi pensiero
Disturbo formale del pensiero: è considerata la caratteristica più rilevante della schizofrenia. Si ha un’alterazione della sequenza logica di costruzione di un periodo che compromette la capacità comunicativa sino all’incomprensibilità del messaggio. Il paziente passa senza preavviso da un argomento all’altro senza seguire una traccia (deragliamento), fornisce risposte oblique poco o per nulla correlate alle domande (tangenzialità), associa parole in funzione della loro somiglianza semantica o fonetica in maniera senza senso, usa neologismi creati utilizzando un vocabolario inesistente, così che infine il discorso appaia severamente disorganizzato fino ad essere completamente incomprensibile (insalata di parole). Durante il periodo prodromico e in quello residuo i disturbi di disorganizzazione del pensiero sono meno severi.
altri disturbi in schizofrenia
alterazioni comportamento, catatonia ed eccitamento catatonico, sintomi negativi
Alterazioni del comportamento IN SCHIZOFRENIA: progressivo deterioramento della cura e dell’igiene personale.
catatonia ed eccitamento catatonico
nel primo caso si ha un marcato disinteresse verso la realtà esterna e una riduzione delle risposte alla stimolazione. Nell’eccitamento catatonico si ha iperattività motoria fino alla violenza clastica con atteggiamenti auto ed eteroaggressivi. I sintomi catatonici, storicamente associati alla schizofrenia, sono però aspecifici.
sintomi negativi in schizofrenia andamento
tendono a seguire l’andamento a poussèe tipico della malattia, sono considerati come primari della schizofrenia
sintomi negativi andamento
tendono a seguire l’andamento a poussèe tipico della malattia, sono considerati come primari della schizofrenia
sintomi negativi, quali
appiattimento affettivo, alogia, avolizione,
Appiattimento affettivo: riduzione o assenza delle normali capacità di