Definizioni Flashcards

(179 cards)

1
Q

Linguistica

A

lo studio scientifico del linguaggio umano/naturale

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2
Q

Sistemi di comunicazione

A

linguaggio umano

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Q

discretezza

A

si fa riferimento all’esistenza di limiti definiti che distinguono i vari elementi del linguaggio

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4
Q

ricorsività

A

è il fenomeno per cui una regola linguistica può essere applicata al risultato di una sua stessa precedente applicazione

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5
Q

coordinazione

A

permette di aggiungere infiniti elementi dello stesso tipo senza limiti

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6
Q

linguaggio

A

la capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione dotato di quelle due caratteristiche proprie che lo distinguono da altri sistemi di comunicazione

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7
Q

lingue

A

la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle varie comunità

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8
Q

ipotesi innatista

A

la lingua è il prodotto di un sistema cognitivo codificato in un’area specifica - l’emisfero sinistro - del nostro cervello

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9
Q

Argomenti a favore dell’ipotesi innatista

A

tutti e solo gli esseri umani hanno sviluppato il linguaggio come sistema di comunicazione
il bambino impara la propria lingua materna senza alcun tipo di insegnamento specifico o di istruzione indotta
esiste una fase critica (un periodo critico) tra i due ed i sei anni

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10
Q

Le discipline di linguistica

A

Fonetica e fonologia, morfologia, sintassi, semantica, pragmatica, lessico(logia)

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11
Q

Il digramma «gn» rappresenta…

A

un unico fonema, cioè la nasale palatale, quindi anche se la rappresentazione grafica è doppia, il fonema è unico

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12
Q

la morfologia

A

considera gli elementi del linguaggio di un ordine di grandezza superiore rispetto alla fonologia, si occupa di elementi più piccoli di una parola, che collegati tra loro formano parole complete

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13
Q

la sintassi

A

il ordine tra le parole

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14
Q

la semantica

A

si occupa dell’interpretazione delle frasi

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15
Q

foni

A

suoni del linguaggio

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16
Q

il linguaggio composizionale

A

la possibilità di combinare i suoni in vari modi dà alle lingue la capacità di esprimere un numero altissimo di significati utilizzando un numero esiguo di elementi costitutivi

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17
Q

Il linguaggio umano è economico (nel senso che…)

A

nessuna lingua utilizza tutti i foni possibili ma solo un sottoinsieme di essi

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18
Q

fonetica (fisico o psicologico)

A

fisico

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19
Q

fonologia (fisico o psicologico)

A

psicologico/cognitivo

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20
Q

definizione di fonologia

A

la rappresentazione mentale o psicologica dei suoni linguistici. studia i fonemi, cioè i foni che portano distinzioni di significato e le loro relazioni, che sono descrivibili in termini di regole formali

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21
Q

definizione di fonema

A

la rappresentazione mentale di un fono che abbia una funzione distintiva all’interno di un determinato sistema fonologico

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22
Q

definizione di coppia minima

A

formata da due parole che si distinguono solo per un diverso segmento collocato nella stessa posizione

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23
Q

tre coppie minime

A

calcio - calco
sciatto - fatto
cielo - ceto

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24
Q

tre parole che non sono coppie minime

A

fatto-atto
parche - perché
incerto - incarto

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25
definizione di fono
un qualsiasi suono linguistico
26
definizione di fonetica
analizza elementi fisici continui
27
definizione di fonetica articolatoria
studia come l’apparato fonatorio viene usato per la produzione di suoni linguistici
28
definizione di fonetica acustica
analizza le caratteristiche acustiche dell’onda sonora che trasmette il messaggio
29
definizione di fonetica uditivo-percettiva
definisce la percezione dei suoni (studia come il segnale che arriva all’orecchio viene elaborato e decodificato dall’ascoltatore)
30
Realizzazione concreta, grafica (f)
f (scritto normale)
31
Realizzazione concreta, acustica (f)
[f]
32
Sistema astratto, grafema (f)
33
Sistema astratto, fonema (f)
/f/
34
definizione di grafema
sono unità di un sistema scritto
35
definizione di allofono
sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata
36
definizione di distribuzione complementare
si rileva per due o più unità linguistiche diverse
37
definizione di flusso polmonare egressivo
diretto verso l’esterno (L’italiano usa solo questo tipo di flusso)
38
se le cordiali vocali vibrano con il passaggio dell’aria abbiamo...
suoni sonori
39
se le cordiali vocali non vibrano con il passaggio dell'aria abbiamo
suoni sordi
40
definizione di tratto vocale
Lo spazio al di sopra delle corde vocali
41
Le parti dell’orofaringe che vengono usate per produrre suoni si chiamano...
articolatori
42
Gli articolatori superiori comprendono
labbro superiore, denti superiori/alveoli, palato (duro), velo palatino (palato molle), ugola, faringe (area compresa tra ugola e laringe)
43
Gli articolatori inferiori comprendono
labbro inferiore, diverse parti della lingua: corona (punta e lama della lingua), dorso, radice (o parte posteriore)
44
gli organi articolatori
polmoni, bronchi, trachea, laringe, glottide (corde vocali), faringe (ugola) --> cavità orale/cavità nasale
45
l'aria passa ... nel canale per le vocali
liberamente
46
per le consonanti l'aria...
non passa liberamente
47
I suoni non sonoranti si chiamano
ostruenti
48
consonanti, modi di articolazione
come si produce l’ostacolo
49
consonanti, luoghi di articolazione
dove si produce l’ostacolo
50
modi di articolazione: Occlusivo- p, b, t, d, k, g Un’ostruzione completa Una brusca riapertura del canale
occlusione esplosione
51
modi di articolazione: Fricativo: f, v, s, z, ʃ
Lascia una fessura stretta
52
modi di articolazione: Affricato: ts, dz, tʃ, dʒ
occlusione frizione
53
modi di articolazione: nasale m, n, ɱ, ŋ, ɲ
Abbassamento del velo del palato Afflusso di aria ridotto verso la cavità orale Aria deviata in gran parte verso il naso
54
modi di articolazione: Laterale (bilaterale): l, ʎ
Occlusione completa Resta libero un passaggio secondario L’aria passa tra lingua e palato sui due lati del cavo orale
55
modi di articolazione: Vibrante: r
Una brevissima occlusione Esplosione in rapidissima successione Alternazione veloce di occlusione e di esplosione
56
modi di articolazione: Approssimante: j, w (semivocali, semiconsonanti)
Lo spazio per il passaggio dell’aria è più ampio e non si produce alcun rumore di frizione
57
I parametri che definiscono le vocali sono
Altezza Avanzamento/arretramento Arrotondamento Tensione
58
i tratti soprasegmentali
L’accento, l’ intonazione e il tono
59
manifestazioni acustiche
durata, intensità, tonalità
60
i due tipi di accento
accento dinamico (dell'italiano) accento musicale
61
l'accento dinamico
l’altezza tonale non è rilevante
62
l'accento musicale
avente come correlato fonetico principale l’altezza tonale
63
funzione demarcativa dell'accento
ci dice dove finisce una parola e dove ne inizia un’altra
64
definizione di silaba
unità fonologica che consiste almeno di un elemento sillabico detto nucleo, che corrisponde ad un picco di sonorità
65
Argomenti a favore dell’esistenza della sillaba
la sillaba spiega parecchi fenomeni che altrimenti non si potrebbero descrivere correttamente esistono generalizzazioni relative a fenomeni fonologici che non sono esprimibili soltanto facendo riferimento al materiale segmentale L’alternanza sillabica tra sillabe forti e deboli determina il verso poetico
66
la prima restrizione universale (sillaba)
una sillaba deve avere almeno un nucleo, e non più di uno
67
un dittongo ascendente
semivocale + vocale
68
definizione di incipit sillabico (o onset)
Il materiale consonantico che precede il nucleo sillabico
69
In italiano l’incipit può essere formato da...
una o due consonanti (per esempio, Pa.lo, ma.le, pri.mo, plu.rale)
70
definizione di coda (sillaba)
Le consonanti che si trovano all’interno della sillaba ma dopo il nucleo vocalico (In italiano la coda è limitata ad un unico segmento)
71
la struttura CV (consonante + vocale) è...
- la più frequente in italiano - quella che i bambini acquisiscono per prima - l’ultima che gli afasici perdono; - l’unica presente in tutte le lingue del mondo.
72
Se la sillaba ha una coda, si dice
chiusa
73
Se la sillaba non ha una coda e termina con il nucleo si dice
aperta
74
se la vocale tonica si trova in sillaba aperta...
la vocale si allunga
75
se la vocale tonica si trova in sillaba chiusa...
la vocale non si allunga
76
Massimizza l’onset definizione
quando una consonante può essere analizzata sia come onset che come coda si sceglie sempre la seconda possibilità
77
In sillabe chiuse la coda è sempre
una sonorante o una geminata
78
Argomenti a favore della rima
la rima determina il peso della sillaba (una sillaba può essere leggera o pesante) la rima poetica determina le caratteristiche della parte finale di un verso nei lapsus linguistici si tende a cambiare l’onset tenendo intatta la rima
79
una sillaba è pesante se
se contiene una vocale lunga o se ha una coda consonantica (altrimenti è leggera)
80
Lo statuto di /s/
a) è l’unica consonante che può precedere un onset biconsonantico (sbrigarsi, spremere, mostra, aspro) b) è l’unica consonante che in un onset biconsonantico può essere seguita da una occlusiva, violando anche in questo caso la scala di sonorità (storia, specchio) c) è l’unica consonante che, se all’inizio di un nesso consonantico, non subisce raddoppiamento sintattico (farà strada) d) è l’unica consonante non sonorante che può trovarsi in coda di sillaba senza essere geminata, cioè indipendentemente dall’onset della sillaba successiva (Mi presti il lapis azzurro?)
81
raddoppiamento sintattico [s]
la s non subisce raddoppiamento sintattico se seguita da occlusiva (+sonorante)
82
argomenti a favore dell'ipotesi [s]
- in alcune lingue in parole inizianti con un nesso s+consonante viene inserita una vocale iniziale epentetica per formare un nucleo sillabico che favorisca la sillabazione di s (escuela, esperanza) - gli articoli, le preposizioni articolate ed alcuni aggettivi prenominali subiscono la cancellazione/mancata inserzione della vocale finale quando la parola seguente inizia per vocale o con la maggior parte degli onset consonantici (un amico, quell'amico) - Tuttavia, la vocale è presente quando la parola seguente inizia con /s/ seguita da consonante; in questo modo si può risillabificare la s come coda della sillaba il cui nucleo è costituito dalla vocale stessa (lo studio, los.tu.dio, quello stupido, quel.los.tu.pi.do)
83
come si individua una sillaba
A) cerco il nucleo B) metto in onset tutto quello che posso mettere in onset SENZA violare la scala di sonorità C) il materiale rimanente va inserito nella coda della sillaba precedente
84
un tratto distintivo definizione
è una particolare proprietà di un fonema che lo distingue dagli altri fonemi. In italiano, ad esempio, /p/ e /b/ si differenziano per un solo tratto distintivo: la sonorità.
85
Le funzioni dei tratti (distintivi)
a) funzione composizionale: descrive ogni fono come fascio di tratti (li isola nel continuum del messaggio sonoro) b) funzione classificatoria definire classi naturali di suoni, cioè raggrupparli in gruppi di segmenti che condividono più o meno tratti in comune.
86
Le classi naturali definizione
un insieme di foni che hanno una o più proprietà fonetiche in comune (per esempio le occlusive formano una classe naturale perché sono tutti foni che hanno lo stesso modo di articolazione)
87
Le restrizioni fonotattiche definizione
stabiliscono quali segmenti possono combinarsi tra di loro e quali no (cioè quali sono le possibili sequenze di suoni, dato un repertorio segmentale)
88
esempio di una restrizione fonotattico
in italiano in fine di sillaba non si possono avere tutte le consonanti, ma solo liquide e nasali (l/r/n/m) o consonanti geminate (tra le quali rientrano anche ʎ e ɲ);
89
I fenomeni fonologici
assimilazione / dissimilazione cancellazione / inserzione coalescenza riduzione / rafforzamento neutralizzazione
90
Assimilazione definizione
un segmento assume lo stesso valore, per uno o più tratti, di un altro segmento, che può essere immediatamente adiacente o meno
91
Tipi di assimilazione
anticipatoria, perseverativa, bidirezionale (L’assimilazione può inoltre essere parziale o totale)
92
Assimilazione anticipatoria parziale (esempio)
gli allofoni di /n/ si assimilano per il punto di articolazione alla consonante che segue (velare se la consonante è velare, labiodentale se la consonante è labiodentale) --> [aŋkora], [’aɱfora]
93
Assimilazione anticipatoria totale (esempio)
I prefissi in e con danno origine a casi di assimilazione anticipatoria totale della nasale rispetto alla consonante iniziale della parola modificata, se questa è una sonorante (in+legale > illegale, con+legare > collegare)
94
assimilazione anticipatoria totale quando non ha luogo...
L’assimilazione non ha luogo se la consonante seguente non è sonorante, ma, per esempio, una occlusiva in+trovabile > introvabile
95
Assimilazione perseverativa (definizione)
Si verifica quando durante la produzione di un fono alcuni organi dell’apparato vocale prolungano l’articolazione di un suono che precede
96
esempio di assimilazione perseverativa
il morfema del plurale dell’inglese: se la consonante che precede è [+sonora] si ha [z], se la consonante che precede è [-sonora], cioè sorda, si ha [s]. lab[z] vs lap[s]
97
Assimilazione bidirezionale definizione
In alcuni casi si può anche avere assimilazione anticipatoria e perseverativa allo stesso tempo, nel senso che il primo di due segmenti si assimila a quello che segue per certi tratti ed il secondo a quello che precede per altri tratti
98
Assimilazione bidirezionale in italiano settentrionale definizione
il fonema /s/ si sonorizza e viene realizzato come [z] in posizione intervocalica, cioè la fricativa alveolare sorda diventa sonora quando sia il segmento che precede sia quello che segue sono vocalici (quindi segmenti sonori): pa[s]ta vs pe[z]o
99
Assimilazione tra segmenti non adiacenti definizione
Esistono anche casi di assimilazione tra segmenti apparentemente non adiacenti: questo fenomeno si verifica però esclusivamente tra vocali o tra consonanti si parla rispettivamente di armonia vocalica o consonantica. L’armonia vocalica si verifica in lingue come l’ungherese o il turco, dove tutte le vocali di una parola si assimilano per uno o più tratti.
100
Metafonia definizione
consiste nella assimilazione anticipatoria della vocale accentata di una parola alla vocale seguente di un suffisso
101
come possiamo caratterizzare la metafonia e l’armonia vocalica?
come due aspetti dello stesso fenomeno che differiscono solo rispetto alla direzione progressiva o regressiva in cui avviene il mutamento: nel caso dell’armonia vocalica (perseverativa) va da sinistra a destra, nel caso della metafonia (anticipatoria) da destra a sinistra.
102
La dissimilazione definizione
è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro
103
esempi della dissimilazione
il suffisso -ale che deriva aggettivi da nomi diventa -are se la consonante immediatamente precedente è una /l/: cultur-ale o tradizion-ale ma pol-are o titol-are
104
esempi della dissimilazione
sono spesso determinate dalla tendenza a semplificare la sillaba in maniera da ottenere quella universalmente meno marcata: CV Un nesso segmentale non ammesso può essere eliminato cancellando uno dei due segmenti o inserendo un segmento diverso che li separi: CCV > CV con cancellazione di una C > CVCV con inserzione di una V CVV > CV con cancellazione di una V > CVCV con inserzione di una C
105
Cancellazione ed inserzione esempi
fama+oso > * famaoso ma famoso problema+ino > * problemaino ma problemino
106
Inserzione definizione
è un fenomeno di fonetica storica che consiste nell'aggiunta di un suono all'interno di una parola e può avvenire per ragioni diverse e in posizioni diverse.
107
inserzione esempi
Andrò ad Alessandria In qualche caso viene inserita una consonante prima dell’aggiunta di un suffisso; può trattarsi di una dentale, ma anche di liquida o ladiodentale: citta[d]ino
108
Riduzione e rafforzamento definizione
riduzione: possiamo inserire la degeminazione e la coalescenza rafforzamento: la geminazione e la dittongazione
109
Rafforzamento
Un caso di rafforzamento di vocale è rappresentato dall’allungamento della vocale tonica finale di sillaba, cioè in sillaba aperta: [‘ma:re] [pe’na:re] [‘pe:na]
110
Il raddoppiamento fonosintattico definizione
Una forma di rafforzamento di consonante, o geminazione consonantica
111
contesti per il raddoppiamento fonosintattico
- dopo la prima e la terza persona singolare del presente indicativo del verbo avere e la terza persona singolare di essere - dopo i pronomi interrogativi che e chi (dove e come?) - dopo le preposizioni a e da - dopo l’aggettivo indefinito qualche - dopo la preposizione sopra - si ha geminazione di una consonante iniziale di parola se la parola precedente finisce in vocale accentata - dopo le congiunzioni subordinanti che e se:
112
eccezioni alla regola di raddoppiamento fonosintattico
Il fenomeno non si verifica se la consonante iniziale della seconda parola è /s/ iniziale di un nesso consonantico o con altri nessi irregolari dell’italiano come [ps], [ks], [pn] *Tuttavia* se la /s/ è seguita da vocale, essa raddoppia
113
Coalescenza
La fusione di due segmenti consonantici o vocalici o uno consonantico ed uno vocalico
114
esempi della coalescenza
La coalescenza di due consonanti si verifica ad esempio nella seconda e terza persona singolare del presente indicativo del verbo scegliere, in cui si verifica una sequenza dei seguenti foni: laterale alveolare + occlusiva velare + vocale anteriore > laterale alveolare + affricata palatale
115
Neutralizzazione definizione
eliminare, in certi contesti, una distinzione tra due o più segmenti che è presente in altri contesti
116
costituenti definizione
sono gruppi di parole che costituiscono delle entità intermedie tra la frase da un lato e la parola dall’altro
117
test di movimento definizione
Un costituente si muove come una unità indipendentemente dal numero di parole da cui è composto. Solo un costituente può essere mosso da un punto ad un altro della frase, mentre una sequenza arbitraria di parole non può esserlo.
118
focalizzazione definizione (test di costituenza)
l'insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre (Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso indicano quali di queste sono di primo piano (cioè più importanti) e quali di sfondo (meno importanti)
119
scrambling definizione
Scrambling è un fenomeno sintattico in cui le frasi possono essere formulate utilizzando una varietà di ordini di parole diverse senza alcun cambiamento di significato
120
frase scissa definizione
è il risultato della divisione di una frase semplice, con il verbo essere in funzione di copula che mette in rilievo il dato nuovo, e da una proposizione subordinata introdotta da che con la funzione di pronome relativo o di congiunzione, per fornire il dato già noto
121
test della non inseribilità definizione
Se una sequenza di parole forma un costituente essa non può essere interrotta dall’inserimento di materiale lessicale
122
Pronominalizzazione definizione
Se è possibile sostituire una sequenza di parole con una pro-forma, cioè con una singola parola, la sequenza sostituita forma un costituente
123
Interrogabilità/enunciabilità in isolamento definizione
Se una sequenza di parole forma un costituente essa può essere sostituita da un elemento interrogativo ed è enunciabile in isolamento, ad esempio come risposta ad una domanda
124
Coordinabilità definizione
Solo le sequenze di parole che formano dei costituenti possono essere coordinate.due sequenze di parole possono essere coordinate solo se sono costituenti della stessa categoria
125
Cancellabilità in strutture coordinate (con condivisione di costituente) definizione
Solo sequenze che formano un costituente possono essere cancellate tramite ellissi – e comparire alla periferia destra della frase – in strutture coordinate
126
Omissibilità definizione
Solo sequenze di parole che formano un costituente possono essere omesse dalla frase (in italiano il caso più comune è quello del soggetto, ma ciò si verifica anche con i circostanziali)
127
La struttura interna dei costituenti (le parti di cui è costituito un costituente)
- Tutti i costituenti hanno una testa che ne determina lo statuto sintattico formale (cioè l’etichetta) - All’interno dei costituenti si possono osservare due altri tipi di elementi: i modificatori/specificatori e i complementi - Solo la testa è necessaria, specificatori e complementi possono mancare
128
La teoriaX' definizione
descrive come si attua l’operazione di «merge», cioè quella operazione che ci permette di mettere insieme le parole per formare degli insiemi complessi
129
il ruolo di X°
proietta una struttura X’ e crea un costituente complesso
130
il ruolo di XP
è formato dalla testa, dallo Spec e dal complemento
131
nodo (teoria X') definizione
qualsiasi punto in cui termina un ramo
132
Nodo terminale/testa (teoria X') definizione
elemento di livello X°
133
Proiezione intermedia (teoria X') definizione
elemento di livello X’
134
Proiezione massimale (teoria X') definizione
elemento di livello massimale X’’=XP (P sta per phrase, ovvero costituente, sintagma)
135
Caratteristiche strutturale degli alberi sintattici
- Non ci sono nodi che dominano più di due categorie, gli alberi strutturali sono strettamente binari - Alcuni rami possono essere vuoti, se ad esempio manca lo specificatore o il complemento.
136
Nodi sorelle (teoria X') definizione
nodi dominati immediatamente dallo stesso nodo nell’ albero sintattico
137
Nozione di dominanza (teoria X') definizione
A domina B se A si trova più in alto nell’ albero e si può passare da A a B solo andando verso il basso
138
Ogni frase può essere descritta sulla base di una formula molto semplice...
f (x) dove f sta per la funzione rappresentata dal predicato e x sta per il soggetto su cui opera la funzione
139
Ogni frase deve quindi avere almeno...
un soggetto e un verbo
140
Relazione tra predicato e soggetto
Una frase si costruisce sulla base del predicato scelto: Il soggetto deve avere delle caratteristiche specifiche determinate dal predicato
141
La struttura argomentale definizione
richiede cioè un certo numero di argomenti che indicano i partecipanti minimalmente coinvolti nell’attività/stato espressi dal verbo stesso
142
Tipi di verbi
transitivi ditransitivi intransitivi propri/inergativi inaccusativi
143
Argomenti del verbo definizione
quegli elementi della frase (costituenti sintattici) che sono necessari alla formazione della frase minima
144
Rappresentazione lessicale dei verbi definizione
il numero ed il tipo dei costituenti che realizzano gli argomenti
145
I ruoli tematici definizione
La specifica relazione semantica tra il verbo ed i suoi argomenti viene definita ruolo tematico
146
Il criterio tematico definizione
stabilisce una corrispondenza biunivoca tra argomenti e ruoli tematici a- a ogni argomento viene assegnato uno ed un solo ruolo tematico b- ogni ruolo tematico viene assegnato ad uno ed un solo argomento
147
Il principio di proiezione definizione
L’idea che l’informazione lessicale determini la struttura sintattica, cioè che la struttura frasale sia, almeno in parte, lessicalmente determinata, è riassunta nel seguente
148
predicato definizione
si afferma o si nega intorno a un soggetto
149
il soggetto espletivo
alcuni sintagmi nominali in posizione di soggetto non viene assegnato nessun ruolo tematico
150
Costruzioni esistenziali definizione
si caratterizzano per la presenza di un verbo ausiliare in unione ad un nominale che svolge la doppia funzione di Predicato e di Argomento
151
pronome soggetto espletivo o pleonastico definizione
Quando un elemento occupa una posizione di soggetto preverbale senza qualificarsi come un argomento del verbo e senza ricevere un ruolo tematico
152
Principio di Proiezione Esteso (EPP) definizione
(Indipendentemente dalla struttura argomentale del verbo) la posizione di soggetto preverbale deve essere sempre riempita.
153
I verbi ausiliari definizione
sono caratterizzati in genere da speciali proprietà che li distinguono dai verbi lessicali. non sono dotati di una valenza propria, ma assumono quella del verbo lessicale con cui compaiono
154
le osservazioni relative alle espressioni idiomatiche che suggeriscono che l’assegnazione del ruolo tematico al soggetto differisca in qualche modo dalla assegnazione del ruolo tematico ad altri argomenti del predicato:
a) la scelta dell’oggetto condiziona il ruolo tematico del soggetto ma non viceversa b) Esistono espressioni idiomatiche che coinvolgono l’oggetto mentre il soggetto è un argomento libero ma non viceversa
155
I verbi intransitivi definizione
sono quelli che non possono reggere un complemento oggetto
156
esempi dei verbi intransitivi
andare, arrivare, partire, salire, dormire, morire, nascere, gridare, piangere
157
d'altra parte, verbi normalmente transitivi possono essere usati - si dice- 'intransitivamente': mangiare, bere, leggere, quando...
compaiono senza oggetto potrebbero essere visti come degli intransitivi
158
i verbi transitivi hanno sempre l'ausiliare
avere
159
Secondo la teoria attuale, l'ausiliare essere è, in italiano, ...
indizio di una proprietà strutturale profonda e cioè il fatto che i soggetti di questi verbi non hanno un ruolo tematico di agente.
160
I verbi inaccusativi definizione
sono in genere verbi telici, o verbi in cui il soggetto non compie una azione su un paziente al di fuori di sé
161
esempi dei verbi inaccusativi
Verbi di movimento (non tutti, sono quelli semanticamente più semplici, ad esempio andare ma non passeggiare) Verbi di cambiamento di stato (nascere, morire) Verbi stativi (vivere, restare) Verbi psicologici (piacere)
162
i verbi telaci definizione
descrivono eventi che tendono verso un fine, un completamento
163
Il participio assoluto definizione
ha il valore di una proposizione temporale implicita
164
la cliticizzazione con ne è possibile in linea generale solo per...
gli oggetti e non per i soggetti
165
Il suffisso -tore definizione
si attacca a verbi e forma nomi che sono l’agente o la causa efficiente del verbo
166
esempi del suffisso -tore
Leggere --> lettore Giocare --> giocatore ma non: Andare --> *andatore Morire --> *moritore
167
Test di inaccusatività
) La selezione dell’ausiliare B) La cliticizzazione con ne C) La possibilità di occorrere con i participi assoluti D) La possibilità di restare in posizione postverbale senza restrizione E) L’ impossibilità di avere il suffisso -tore
168
La testa della frase è (gli alberi sintattici)
T (che sta per tempo/tense, e in genere per i tratti di flessione verbale, quindi anche modalità, numero, persona del soggetto)
169
Il verbo lo fa all’interno del vP e assegna...
il ruolo tematico di tema o paziente al suo complemento
170
il ruolo tematico di ricevente allo
SpecVP
171
Il ruolo tematico di agente allo
SpecvP
172
Tutti gli argomenti sono soggetti a due requisiti (gli alberi sintattici
A) Devono avere un ruolo tematico B) Devono avere un caso, che per il soggetto non viene assegnato nella stessa posizione del ruolo tematico. C) Per questo soggetti al nominativo possono avere ruoli tematici diversi
173
c-comando definizione
Quando due elementi si spostano c'è sempre un elemento che domina l'altro
174
Nozione di dominanza
A domina B se A si trova più un alto nell’ albero e si può passare da A a B solo andando verso il basso
175
Nozione di c-comando, A c-comanda B se e solo se
A non domina B e B non domina A Il primo nodo che domina A domina anche B
176
tipi di frase
dichiarative interrogative imperative
177
Gli element wh- sono la classe di pronomi e aggettivi che in inglese cominciano con wh- e compaiono in frasi:
esclamative interrogative relative appositive, restrittive e libere
178
La proiezione di CP codifica
il tipo di frase (interrogativa, dichiarativa, esclamativa, imperativa…) Lo statuto di frase principale o dipendente (ovvero matrice/incassata)
179
Il soggetto nelle interrogative, In quali posizioni possiamo trovare il soggetto nelle frasi interrogative?
A) Dislocato a sinistra Gianni, ci viene? Gianni, cosa gli regala? B) Dislocato a destra Ci viene, Gianni? Cosa gli regala, Gianni?