Economia delle amministrazioni pubbliche Flashcards

1
Q

Centri di ricavo

A

unità aziendali in cui i responsabili sono in grado di
influire, con il loro modo di operare, sulla misura dei ricavi dell’impresa. Essi
agiscono quindi sull’entità del fatturato dei prodotti collocati sul mercato e si
richiamano all’attività di vendita.

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2
Q

Balance scorecard - vantaggi

A

La scheda di valutazione bilanciata è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell’impresa che permette di tradurre la missione e la strategia dell’impresa in un insieme coerente di misure di prestazione, facilitandone la misurabilità .Fornisce al management un quadro completo delle attività operative; Facilita la comunicazione e la comprensione degli obiettivi di business e delle strategie ad ogni livello dell’organizzazione; Fornisce un feedback strategico ed incentiva l’apprendimento

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3
Q

Principali indicatori di efficacia ed efficienza per valutazione performance

A

Al fine di misurare la performance organizzativa, sono utili sia indicatori di
impatto che indicatori di risultato. Gli indicatori di risultato misurano il grado di raggiungimento dell’obiettivo
che una azione si propone di conseguire. Gli indicatori di risultato si correlano agli
obiettivi specifici/operativi ( a) di efficienza b) di efficacia
Gli indicatori di impatto riguardano il livello alto (strategico) e sono
indicatori il cui scopo è misurare gli effetti delle politiche di governo (si ricollegano agli obiettivi strategici).

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4
Q

principali strumenti per misurare performance organizzativa

A

valutazione della performance organizzativa si basa sull’analisi e contestualizzazione delle cause dello scostamento tra i risultati effettivamente raggiunti dall’amministrazione e quelli programmati.

Per chiarire, si pensi, ad esempio, ad un progetto di reingegnerizzazione del processo di certificazione, la cui performance attesa è il miglioramento dell’efficienza, con una riduzione attesa del costo unitario da 20€/certificato a 10€/certificato. La misurazione durante o a fine anno consente di misurare il dato effettivo, (supponiamo pari a 15€/certificato) e determinare lo scostamento:
“Scostamento = performance a consuntivo - performance programmata”

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5
Q

Pianificazione strategica e operativa

A

La pianificazione strategica nella pubblica amministrazione riguarda l’impostazione di obiettivi a lungo termine e la definizione delle strategie per raggiungerli, concentrandosi sulla visione complessiva e sulle priorità istituzionali. La pianificazione operativa, invece, si occupa della realizzazione pratica di queste strategie attraverso azioni e progetti specifici, dettagliando risorse, tempi e responsabilità.

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6
Q

Riclassificazione del bilancio

A

consiste nello schematizzare lo stato patrimoniale e il conto economico usando specifici indici di bilancio. L’obiettivo è quello di rendere più facile la valutazione dello stato di salute di un’azienda sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale

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7
Q

Passaggi per progettare il sistema di valutazione della performance

A

l’adozione del Sistema rappresenta non soltanto la realizzazione di un
adempimento normativo, ma, soprattutto, l’opportunità per predisporre uno
strumento fondato sulla profonda connessione tra programmazione, obiettivi, risorse,
attività e risultati
Le pubbliche amministrazioni devono quindi gestire la propria performance:

pianificando ovvero definendo obiettivi strategici ed operativi e collegandoli alle risorse,
definendo un sistema di misurazione ovvero individuando gli indicatori per il monitoraggio, gli obiettivi e gli indicatori per la valutazione delle performance dell’organizzazione e del personale
,
monitorando e gestendo i progressi ottenuti misurati attraverso gli indicatori selezionati
ponendo in essere azioni correttive per colmare tali scostamenti


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8
Q

Implementazione dei sistemi di programmazione e controllo

A

Implementazione dei sistemi di programmazione e controllo http://focus.formez.it/sites/all/files/ManualeSperimentazione_Parte%201_0.pdf

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9
Q

bilancio socio-ambientale

A

Costituisce
per le Amministrazioni Pubbliche un potente strumento di comunicazione
bidirezionale con i propri stakeholders, favorendo, da un lato, la trasparenza
dell’agire amministrativo e sollecitando, dall’altro, la partecipazione dei
cittadini alla vita pubblica. strumento di supporto al processo decisionale pubblico utile non soltanto
per garantire finalità di comunicazione sociale ma anche per la programmazione e il controllo di gestione
di tutte quelle azioni che sono rivolte a monitorare e valutare le politiche dal punto di vista delle ricadute
in termini di sostenibilità e qualità della vita urbana.

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10
Q

servizi di outsourcing

A

si intende la scelta di affidare, interamente o parzialmente, ad un fornitore esterno delle attività di servizio interne ad una organizzazione.
l’esternalizzazione determinata da un ampliamento delle funzioni svolte dalla PA

l’esternalizzazione generata dal tentativo di razionalizzazione delle strutture amministrative pubbliche.

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11
Q

struttura organizzativa funzionale

A

è basata su “funzioni” o reparti funzionali, nelle quali i dipendenti che hanno una determinata specializzazione e abilità vengono raggruppati nello stesso reparto (Marketing, Sales, HR, Finance ecc.)

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12
Q

Caratteristiche dei principali sistemi di rilevazione contabile della PA

A

Contabilità finanziaria e accrual. Tra le riforme della PA previste dal Piano c’è: l’introduzione per la PA della contabilità accrual (cioè della contabilità economico patrimoniale) con data di riferimento il 2026 anno in cui il 90% delle PA saranno passate al sistema economico patrimoniale
La riforma prevede di “Dotare le Pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual”; è una riforma “abilitante” per gli obiettivi del PNRR, cioè volta a garantire la piena attuazione del piano. Nel decreto 152/2021 è richiamata nell’ambito delle procedure di spesa (art. 9 comma 14). Lo standard board è al lavoro per la definizione dei principi contabili in cui verrà coinvolto anche Arconet

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13
Q

Bilancio e indicatori di performance

A

Indicatori di realizzazione fisica; Indicatori di risultato (output); Indicatori di impatto (outcome); Indicatori di realizzazione finanziaria https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/formazione_e_gestione_del_bilancio/bilancio_di_previsione/note_integrative/indicatori_di_efficienza_ed_efficacia/?_selmenu=5_2

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14
Q

Il processo di reingenerizzazione e la capacità delle persone di assumere nuovi ruoli

A

revisione radicale e al redesign fondamentale dei processi aziendali per ottenere miglioramenti significativi in misure di performance, come costi, qualità, servizio e velocità. Passaggi: a)identificazione processi da rivedere b)analisi dei processi attuali c)riprogettazione nuovi processi d)implementazione e)monitoraggio e valutazione.
La riprogettazione richiede che i dipendenti acquisiscano nuove competenze o approfondiscano quelle esistenti. Servono 1) formazione 2)cambiamento culturale 3)supporto al cambiamento 4)leadership efficace 5)comunicazione chiara

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15
Q

centri di costo

A

Un centro di costo è una unità o un reparto all’interno di un’organizzazione cui sono attribuite specifiche spese. Ogni centro di costo ha un responsabile che gestisce il budget e monitora le spese relative alla propria area.
Servono per i seguenti motivi:
— per procedere ad una più corretta imputazione dei costi comuni a più produzioni e in generale a più oggetti di costo;
— per consentire il controllo dei costi di produzione attraverso la c.d. responsabilizzazione della spesa;
— per disporre di dati utili nei processi decisionali che riguardano direttamente il funzionamento delle unità organizzative.
Nel determinare i centri di costo occorre considerare che un loro elevato numero contribuisce a migliorare la qualità delle analisi dei processi delle singole funzioni aziendali, ma nello stesso tempo accresce il numero dei costi comuni a più centri, facendo sorgere problemi di imputabilità tra gli stessi.

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16
Q

centrali di committenza

A

amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore che fornisce attività di centralizzazione delle committenze e attività di committenza ausiliarie. Cosa fanno? aggiudicare appalti; stipulare ed eseguire contratti per conto delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori; stipulare accordi quadro ai quali le stazioni appaltanti qualificate possono ricorrere per l’aggiudicazione dei propri appalti; gestire sistemi dinamici di acquisizione e mercati elettronici

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17
Q

rendicontazione socio ambientale

A

rendiconto quantitativo e qualitativo dell’attività aziendale che dimostra il riparto tra gli stakeholder della ricchezza prodotta ed evidenzia il contributo dell’impresa a favore del settore sociale e dell’ambiente naturale

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18
Q

misurazione e valutazione della performance

A

Ai sensi dell art. 7 del D.lgs. 150/2009, come modificato dal D.lgs 74/2017, le amministrazioni pubbliche valutano annualmente la performance organizzativa e individuale. A tale fine adottano e aggiornano annualmente, previo parere vincolante dell’ Organismo indipendente di valutazione, il Sistema di misurazione e valutazione della performance, in coerenza con gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica nelle Linee guida

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19
Q

indicatori di bilancio

A

all’interno del controllo di gestione degli enti locali è necessario implementare le conoscenze di carattere extracontabile mediante gli indicatori.
Gli indicatori sono strumenti in grado di misurare l’andamento di un fenomeno che si ritiene rappresentativo per l’analisi e sono utilizzati per monitorare o valutare il grado di successo, oppure l’adeguatezza delle attività implementate.
Indicatori di risultato e di processo
- piano degli indicatori

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20
Q

vantaggi del controllo di gestione

A

Riduzione degli sprechi;
Individuazione centri di costo;
Aumento capacità di controllo;
Aumento capacità previsionale;
Aumento del valore aziendale

21
Q

Contabilità di Costo (contabilità economico patrimoniale)

A

la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria, che costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione dei risultati della gestione finanziaria, per rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica (come definite nell’ambito del principio applicato della contabilità finanziaria) al fine di:
- predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il processo di programmazione;
- consentire la predisposizione dello Stato Patrimoniale (e rilevare, in particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione);
- permettere l’elaborazione del bilancio consolidato di ciascuna amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società;
- predisporre la base informativa necessaria per la determinazione analitica dei costi;
- consentire la verifica nel corso dell’esercizio della situazione patrimoniale ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse;
- conseguire le altre finalità previste dalla legge e, in particolare, consentire ai vari portatori d’interesse di acquisire ulteriori informazioni concernenti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche.

22
Q

Controllo di gestione e Peg

A

Il P.E.G. (Piano Esecutivo di Gestione) è lo strumento che, se applicato correttamente, consente di ottenere l’effettiva suddivisione tra le attività politiche di direzione e controllo e le attività amministrative di gestione economica dell’Ente. Il Direttore Generale o il segretario generale, avvalendosi della collaborazione dei dirigenti e dei responsabili dei servizi, propongono all’organo esecutivo il PEG per la sua definizione ed approvazione

23
Q

Sistemi di programmazione e controllo

A

controllo burocrativo VS controllo manageriale

24
Q

Contributi attesi dall’implementazione di sistemi di reporting

A

La Pianificazione strategica: le decisioni riguardano la strategia generale dell’ente
La Programmazione: mira a tradurre in azione concreta le linee guida della pianificazione. Le decisioni riguardano i programmi e le possibilità d’intervento definite in tempi ampi.
La Programmazione operativa o Il budgeting: le decisioni riguardano la definizione di gli obiettivi gestionali e sono finalizzate ad allocare le responsabilità gestionale

25
Q

Budget

A

strumento della programmazione operativa. espressione quantitativo-monetaria di un piano di azione proposto dalla direzione,
relativo ad un periodo futuro (solitamente un anno) che contribuisce al coordinamento ed
all’integrazione delle unità organizzative nel raggiungimento degli obiettivi strategici. Nel privato c’è un Master budget e su di esso si innescano budget operativi, di investimento e finanziari

26
Q

Sistemi di rilevazione contabile

A

tradizionalmente partita semplice e partita doppia. Per migliorare l’impiego delle risorse e per rendere il bilancio pubblico (e in primo luogo quello dello Stato) coerente con le nuove esigenze dell’azione amministrativa - ormai orientata verso l’efficienza nel percorso obiettivi, risorse, risultati - è stata espressamente prevista dalla Legge 3 aprile 1997, n. 94, una specifica delega al Governo per l’introduzione nel sistema contabile pubblico di una contabilità economica analitica per centri di costo. Tale delega è stata attuata con il D. Leg.vo 7 agosto 1997, n. 279 che, al Titolo III, disciplina il nuovo sistema di contabilità economica delle pubbliche Amministrazioni ed i suoi elementi cardine ( piano dei conti, centri di costo, servizi erogati ), correlandone alcuni aspetti alla riforma del conto del patrimonio - rendiconto generale dello Stato, prevista nello stesso decreto.

27
Q

Il rendiconto generale dello Stato

A

Documento contabile che si compone del conto del bilancio e del conto generale del patrimonio, in cui sono dimostrati e riassunti i risultati della gestione finanziaria e patrimoniale realizzata dalle amministrazioni dello Stato nell’anno precedente a quello in cui è predisposto.

Il conto del bilancio registra le risultanze della gestione delle entrate e delle spese secondo la stessa struttura del bilancio di previsione ed è costruito sulla base della classificazione incrociata per funzioni-obiettivo e per unità previsionali di base. Comprende: le entrate e le spese di competenza dell’anno; la gestione dei residui attivi e passivi degli esercizi anteriori; le somme versate in tesoreria e quelle pagate per ciascun capitolo del bilancio; il conto dei residui attivi e passivi che si tramandano all’esercizio successivo. Il conto generale del patrimonio indica: le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le variazioni derivanti dalla gestione del bilancio e quelle verificatesi per qualsiasi altra causa; la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale

28
Q

strumenti di rendicontazione sociale nella PA

A

Il bilancio sociale, nelle sue varie accezioni (bilancio etico, ambientale, ecc…) costituisce, infatti, per le Amministrazioni Pubbliche un potente strumento di comunicazione bidirezionale con i propri stakeholders, favorendo, da un lato, la trasparenza dell’agire amministrativo e sollecitando, dall’altro, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.. Come indicato nella Copenhagen Charter2, il processo di rendicontazione sociale è un processo ciclico, le cui fasi fondamentali sono:

la definizione degli elementi di fondo
principi di rendicontazione sociale all’interno dell’organizzazione
la comunicazione dei risultati

29
Q

BPR

A

intervento organizzativo di profonda revisione dei procedimenti operativi che non risultano più adeguati alle necessità dell’ENTE

30
Q

classificazione dei costi

A

I costi variabili totali cambiano al variare
del livello di attività.
– I costi fissi totali rimangono invariati al
variare del livello di attività. Costi diretti
* Costi che possono
essere facilmente ed
economicamente
ricondotti a un’unità di
prodotto o altro obiettivo
di costo. Costi indiretti
* Costi che non possono
essere facilmente ed
economicamente
ricondotti a un’unità di
prodotto o altro oggetto
di costo. - costi opportunità - costi sommersi

31
Q

ABC activity based cost

A

metodo che fornisce dati sull’effettiva incidenza dei costi associati a ciascun prodotto e ciascun servizio venduto dall’impresa stessa, a prescindere da quale sia la sua struttura organizzativa. 5 fasi 1) analisi attività 2)raccolta dati relativi ai costi 3)Riconduzione dei costi alle rispettive attività 4)Calcolo dell’Output 5)Analisi dei costi

32
Q

Principali caratteristiche di un processo di standardizzazione

A

La standardizzazione dei processi è una tecnica che consiste nello stabilire un insieme di regole per disciplinare il modo in cui i dipendenti eseguono una sequenza di incarichi o un progetto. La standardizzazione può essere applicata a qualsiasi attività, processo o procedura aziendale, aiutando tutte le parti interessate a coordinarsi meglio.

33
Q

il sistema di contabilità pubblica

A

insieme delle rilevazioni dei fatti gestionali e delle rispettive scritture contabili realizzate sia secondo i criteri della contabilità finanziaria sia secondo quelli della economico-patrimoniale.

34
Q

Budgeting nella PA

A

Il sistema budgeting, inserito nel Piano Esecutivo di Gestione in uno con il Piao illustra i costi che l’ente prevede di sostenere in coerenza con gli stanziamenti finanziari e sono rilevati da ogni amministrazione con riferimento ai centri di responsabilità amministrativa attraverso il piano dei centri di costo; alla natura, ovvero alle caratteristiche fisico-economiche delle risorse utilizzate, mediante il piano dei conti; alla finalità o destinazione, in relazione ai risultati da perseguire, rappresentati dalla classificazione per missioni e programmi. Le previsioni finanziarie di bilancio sono, pertanto, accompagnate dal budget dei costi, formulato attraverso il sistema di contabilità analitica, che è parte del più ampio ciclo di programmazione economico-finanziaria che contempla, accanto alla quantificazione delle risorse umane e strumentali da impiegare per la realizzazione dei programmi (costo), la definizione delle relative risorse finanziarie (spesa) e l’individuazione di obiettivi ed indicatori e target

35
Q

Il reporting

A

Processo di raccolta e coordinamento delle informazioni a consuntivo; 2. Insieme di documenti destinato a fornire informazioni di sintesi sull’andamento della gestione ad un soggetto responsabile di date risorse.

36
Q

Difficoltà del procedimento di programmazione e controllo

A

la complessità burocratica, che rallenta l’implementazione e l’efficacia dei piani, e la difficoltà nel misurare e valutare le performance, che compromette la trasparenza e l’accountability. Inoltre, la limitatezza delle risorse e la resistenza al cambiamento ostacolano l’adozione di innovazioni e miglioramenti necessari.

37
Q

Struttura divisionale

A

tipologia di organizzazione che permette all’azienda di ripartire le attività sulla base di criteri come i prodotti o i mercati a cui si propone. Nella PA struttura a dipartimenti.

38
Q

Problemi nelle rilevazioni contabili

A

coordinamento tra contabilità finanziaria e contabilità economico patrimoniale

39
Q

analisi degli scostamenti dal budget

A

tecnica inerente il controllo di gestione che si utilizza per confrontare gli obiettivi pianificati dal management dell’impresa con i risultati ottenuti, basati su dati certi e precisi. Si comprende quanto budget si sta di fatto adoperando rispetto a quello che si era ipotizzato - scomposizione degli scostamenti globali in scostamenti elementari - individuazione cause - interventi correttivi. Utile su base mensile.

40
Q

Analisi costi – efficacia

A

metodo di valutazione di progetti di investimento pubblici. ha trovato ampio utilizzo come strumento di valutazione delle politiche pubbliche soprattutto nel mondo anglosassone, in particolare nei settori della sanità, sicurezza stradale e difesa nazionale. Viene in genere preferita all’analisi costi-benefici specialmente dagli analisti di formazione non economica (ingegneri, medici, ecc.), meno inclini ad accettare, anche per via della formazione tecnico-scientifica, il controverso passaggio della monetizzazione dei costi e benefici di beni “intangibili” (vita, tempo, salute, ambiente, ecc.) richiesto dall’analisi costi benefici, oppure da economisti che non condividono la matrice welfaristica di quest’ultima

41
Q

Benchmarking

A

metodologia basata sul confronto sistematico che permette alle aziende che lo applicano di compararsi con le migliori e soprattutto di apprendere da queste per migliorare.

42
Q

CSR

A

La responsabilità sociale d’impresa è, nel gergo economico e finanziario, l’ambito riguardante le implicazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa

43
Q

fabbisogno delle amministrazioni pubbliche

A

Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche è un indicatore dell’andamento complessivo dei conti pubblici valutato in termini di cassa. Esso può essere calcolato dal lato della formazione, come saldo tra le partite correnti, quelle in conto capitale e quelle di natura finanziaria; oppure dal lato della copertura, come saldo fra le accensioni e i rimborsi di passività finanziarie (monete e depositi, titoli diversi dalle azioni e prestiti). A differenza del debito delle Amministrazioni pubbliche, i criteri di calcolo del fabbisogno non sono armonizzati a livello europeo.

44
Q

Difficoltà nell’ implementazione nell’ambito del reporting

A

data rich and information poor

45
Q

fasi controllo di gestione

A

1)preventivo Confronto tra i risultati previsti tra i vari piani dell’ente (dup e PEG, ecc.) 2)concomitante 3)consuntivo almeno 3 fasi 1)piano degli obiettivi 2) rilevazione dati di costi e proventi 3) confronto tra dati e obiettivi

46
Q

Full costing

A

metodo che tiene conto di tutti i componenti di spesa sostenuti per la produzione di un prodotto/servizio (ad esempio i costi generali, gli oneri finanziari, le imposte e così via).

47
Q

direct costing

A

metodologia che , onde evitare ambiguità, attribuisce al prodotto/servizio solo i costi che sorgono per la sua realizzazione

48
Q

Caratteristiche della pianificazione strategica

A

Mission e vision. Analisi del mercato e dei competitor. strumenti e approcci: La pianificazione mediante scenari, che è stata originariamente utilizzata in campo militare e recentemente utilizzata da grandi aziende per analizzare gli scenari futuri.
L’analisi PEST (Politica, Economica, Sociale e Tecnologica)
L’analisi PESTEL (Politica, Economica, Sociale, Tecnologica, Ambientale (da Environment), Legale)
L’analisi EPISTEL (Ambientale, Politica, Informatica, Sociale, Tecnologica, Economica e Legale).
L’approccio ATM (Condizioni antecedenti, Strategie di risultato, misurazione dei progressi e dell’impatto); strategic foresight