Esame 14/07 Flashcards
(354 cards)
Istituzione politica
Apparato utile ad organizzare, gestire e governare una comunità sociale e politica
Cosa sono le bande?
Sono gruppi umani piccoli, che vanno dai 5 agli 80 membri affini e/o parenti. Sono una sorta di famiglia o un unione di più famiglie estese imparentate tra di loro. Sono formate da cacciatori e raccoglitori nomadi. Il genere umani ha vissuto in bande fino a 40000 anni fa. È la forma aggregativa delle evolute scimmie antropomorfe. Mancano di istituzioni come la sedentarietà, la specializzazione economica e le istituzioni formalizzate. Sono egualitarie, in quanto mancano di stratificazione sociale e di controllo delle informazioni; le decisioni vengono prese da tutti.
Cosa sono le tribù?
Sono unità più grandi rispetto alle bande, formate da centinaia di individui. Generalmente sono sedentarie. Di solito sono organizzate in villaggi o un gruppo di villaggi strettamente collegato. Tra di essi non c’è unità politica, in quanto ci sono scontri e alleanze tra i villaggi. Le prime tribù sono nate nella Mezzaluna fertile circa 13000 anni fa, e il prerequisito per l’insediamento era la capacità di produrre cibo o avere risorse ricche e concentrate. È presente una struttura di diversi gruppi familiari, chiamati clan, che si suddividono terra e risorse. Mancano istituti come la polizia, la burocrazia e le tasse. Hanno elementi tipici di bande e chefferies.
Cosa sono le chefferies?
Risalgono al 5500 a.C. Nella Mezzaluna fertile e al 1000 a.C. In Mesoamerica e sulle Ande. Sono più popolose delle tribù, e comprendono migliaia di individui. Ciò provoca conflittualità interna. Solo una persona, ossia il capo, esercita la forza. I capi indossano simboli di potere, che impongono il rispetto da parte dei cittadini. Gli ordini del capo possono essere trasmessi attraverso governanti di grado intermedio o capi di basso rango. È necessario molto cibo, e si supera così il baratto. Si trova nelle chefferies un’ideologia che anticipa le religioni istituzionalizzate e che rafforza l’autorità del capo.
Identità specifica di Atene: l’autoctonia
Nella mitologia si evidenzia il rapporto con la terra: gli eroi di Atene nascono dalla terra o sono metà serpenti. Primo re di Atene è Cecrope, che nasce dalla terra ed è metà serpente. Il mito di Erittonio evidenzia ancora di più il legame, in quanto Efesto insemina la terra perché non può conquistare Atena e da lì nasce Erittonio. Avviene poi lo scontro tra Atena e Poseidone, che lottano per il patronato di Atene. Vince la terra, quindi Atena, che porta in regalo alla città una pianta di ulivo. Atena vince grazie ad una votazione da parte degli ateniesi, quindi compare una prima forma di democrazia. Si enfatizza il primato della terra sul mare nell’economia di Atene.
Come funziona l’assemblea di Atene nel mito dell’Orestea?
Le Erinni perseguitano Oreste per aver ucciso sua madre, che a sua volta ha ucciso il padre Agamennone. Per questo, viene svolto un processo presso il tribunale, di cui Atena fa parte. La giuria ateniese è composta da 12 membri ed è presieduta da Atena. Le Erinni sono l’accusa. Il conteggio della giuria raggiunge dei voti pari, quindi quello decisivo è quello di Atena. Oreste viene quindi assolto. Nel mito vediamo quindi la nascita della giustizia, che pone fine alla catena delle vendette personali. Vengono quindi istituiti i tribunali, che vota secondo le regole e si affida alla maggioranza, legittimata dall’origine divina.
Isonomia e isegoria
Isonomia= uguaglianza delle leggi per tutti i cittadini
Isegoria= diritto universale di parlare all’Assemblea
Cambia la concezione di partecipazione politica: essere cittadini vuol dire partecipare attivamente alla politica. Essere convinti e convincere.
Comunità greche dell’età micenea
Guidate da un re come il wanax miceneo, che si evolve poi in basileus, ossia il guerriero in testa ad un genos, un clan famigliare, formato da guerriero, moglie, figli, schiavi e altri membri. Il suo compito è quello di proteggere la casa e il suo patrimonio. Si vengono a creare dei piccoli insediamenti formati da 12 famiglie circa. Dall’unione di questi insediamenti si verranno a creare le poleis.
Cos’è l’Agorà?
È l’assemblea dove il cittadino libero si reca per poter conversare con i suoi pari, per convincerli o esserli convinto. I cittadini liberi sono, a partire dalle riforme di Pericle, gli uomini in età per portare le armi, titolari di un censo e figli di genitori ateniesi.
Cos’è l’Ecclesia?
È l’assemblea plenaria, a cui partecipano circa 6000 polites. Solo una frazione contenuta interviene veramente alle riunioni. Si può riunire più volte al mese e arriverà a tenere anche 40 riunioni annuali. Vota per alzata di mano e il presidente cambia ogni anno. In casi di particolari gravità si vota per scrutinio segreto (es. per l’ostracismo). L’Ecclesia non è libera di decidere l’ordine del giorno.
Cos’è la Bulé?
È il consiglio della suprema autorità “esecutiva” e coincide, almeno originariamente, con il consiglio degli anziani. Decide l’ordine del giorno dell’Ecclesia. Originariamente vi si accede per elezione, poi si sorteggia annualmente tra coloro che si candidano. Non si può far parte della Bulé più di due volte nella vita.
Cos’è l’Aeropago?
È la forma più antica della Bulé. È un vitalizio ed è gerontocratico: il potere è degli anziani. È un potere oligarchico e conservatore. Pian piano cederà i propri poteri, in corrispondenza all’affermarsi del sistema democratico. Resterà comunque un organo prestigioso.
Quali sono le cariche pubbliche non assembleari
Ne esistono molte: arconte eponimo (ha la maggior parte del potere); arconte re (erede del basileus); polemarco (inizialmente dotato di poteri militari); tesmoteti (funzionari giudiziari con diverse competenze). Non esiste comunque una gerarchia tra le cariche.
Quali sono i principali pilastri istituzionali dell’età repubblicana romana?
Essi sono: Senato, assemblee popolari e magistrati.
Parla del Senato romano
Il Senato è l’organo di maggior prestigio, che nasce dal Consiglio del re, formato dagli anziani. Diventa poi espressione della “nobiltas” patrizio-pleblea. È espressione di stabilità e vanta prerogative in quasi tutti i campi della vita politica. Ha un rapporto biunivoco con i magistrati, ai quali impone le direttive. Non può agire senza il consenso popolare.
Parla delle assemblee popolari romane
Sono composte da tutti i cives, divisi per curie, centurie e tribù. In linea teorica esse hanno il diritto di intervenire ai comizi, le assemblee in cui vengono eletti i magistrati.,
Parla dei magistrati romani
I consules, ossia i magistrati supremi, detengono l’imperium, ossia il comando militare, potere di imposizione fiscale, potere di convocare i comizi e il Senato e di sottoporre ad essi le questioni da trattare. Al Praetor spetta la iurisdictio. Ai magistrati minori è riconosciuta la potestas, ossia l’esercizio di funzioni specifiche. Le magistrature sono graduate secondo il cursus honorum: i magistrati superiori hanno diritto di veto sulle decisioni di quelli inferiori. Le cariche sono normalmente annuali, e al termine del mandato devono rendere conto della loro attività.
Il principato di Ottaviano
Il Principes è il primo personaggio della repubblica, e Ottaviano lo concepisce come un compromesso tra monarchia e “costituzione” tradizionale. È una difesa contro l’imperium militare. Il principe è destinato solo all’accumulo dei poteri tradizionali. Ottaviano vuole fondare il suo potere sulla legge repubblicana, diventando console, imperator e ottenendo la tribunicia potestas. Ottiene poi il titolo di “Augusto” e diventa parte del Senato. La base legale del principato è la “delega di sovranità” del popolo, quindi il potere deriva dalle leggi. Il principe è il solo organo dello Stato.
Su cosa fonda il proprio potere Augusto?
La carica di principe non comporta nessun potere di per sé, quindi Augusto fonda il proprio potere su tre parametri: la Tribunicia potestas (potestà tribunizia); l’imperium proconsolare; il sovrano pontificato.
La potestà tribunizia
Augusto non può essere tribuno, ma si fa attribuire poteri separati da questa carica. È una prerogativa personale del principe, e ha durata annuale.
L’imperium proconsolare
È l’insieme dei poteri militari, civili e giudiziari del principe, che dura 10 anni. Nel caso di Augusto, questo potere viene applicato a tutto l’impero, e non solo ad una o ad alcune province. Implica quindi il controllo su tutta l’attività amministrativa.
Il sovrano pontificato
Il principe presiede la vita religiosa dell’impero: interpreta il diritto religioso; fissa il calendario; recluta i sacerdoti ed esercita la giurisdizione su di loro; decide di ogni trasformazione religiosa e direttiva morale.
I poteri annessi del principe
È il primo senatore; ha funzioni amministrative attribuitegli da un atto “costituzionale” speciale; ha diritti eccezionali, come il diritto di guerra e pace, di fondare colonie, di raccomandare candidati alle elezioni e conferire lo “ius civitatis”.
Come funziona la successione di Augusto?
Augusto non vuole creare un potere ereditario. Tuttavia è problematica la scelta del successore, in quanto la carica di “principe” è una delega del popolo romano, ed è personale e dura tutta la vita. È quindi necessario trovare un principes che fosse già stato designato. È qui che compare l’istituto dell’adozione.