paniere 495 chiuse (da lez. 1 a 24) Flashcards

(495 cards)

1
Q

02-01. Qual è stato uno dei principali cambiamenti nell’approccio alla geografia economica dopo la Seconda Guerra Mondiale?
A. L’accento sulla stabilità delle economie nazionali
B. Il predominio della macroeconomia sul campo
C. La sottovalutazione delle dinamiche economiche subnazionali
D. L’importanza crescente delle reti globali

A

D o A

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2
Q

02-02. Qual è stata una delle eredità durature della rivoluzione quantitativa nella geografia economica?
A. Diminuzione dell’uso dei GIS
B. Crescente disinteresse verso la modellazione quantitativa
C. Riduzione dell’interesse per la geoeconomia
D. Continua enfasi sulla teoria

A

D. Continua enfasi sulla teoria

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3
Q

02-03. Cosa ha contribuito a una comprensione più approfondita delle dinamiche regionali nel contesto della globalizzazione economica?
A. L’analisi delle culture informali nei sistemi di produzione localizzati
B. L’accento sulla rigidità delle economie regionali
C. La promozione delle politiche economiche nazionali
D. L’importanza delle politiche protezionistiche

A

A. L’analisi delle culture informali nei sistemi di produzione localizzati

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4
Q

02-04. Qual è stato uno degli aspetti fondamentali della trasformazione della geografia economica dopo la rivoluzione quantitativa?
A. Riduzione dell’importanza del calcolo statistico e matematico
B. Abbandono dell’approccio teorico in favore della mera descrizione
C. Decremento nell’uso dei calcolatori per l’analisi dei dati
D. Aumento dell’adozione di metodologie quantitative e sviluppo delle tecniche statistiche

A

D. Aumento dell’adozione di metodologie quantitative e sviluppo delle tecniche statistiche

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5
Q

02-05. Qual è stata una delle conseguenze della rivoluzione quantitativa sulla gerarchia accademica della geografia economica?
A. Consolidamento del predominio maschile tra i giovani ricercatori
B. Incremento della presenza di ricercatori anziani nelle istituzioni accademiche
C. Aumento del numero di ricercatrici donne nelle posizioni di leadership
D. Diminuzione del coinvolgimento degli studenti negli studi geografici

A

A. Consolidamento del predominio maschile tra i giovani ricercatori

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6
Q

02-06. Qual è stato un primo centro importante per la rivoluzione quantitativa nella geografia economica in Europa?
A. Università di Roma, Italia
B. Università di Cambridge, Regno Unito
C. Università di Oxford, Regno Unito
D. Università di Parigi, Francia

A

B. Università di Cambridge, Regno Unito

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7
Q

02-07. Una delle criticità sollevate nei confronti della rivoluzione quantitativa nella geografia economica negli anni ‘70 fu:
A. Riduzione dell’importanza del positivismo
B. Insufficiente utilizzo delle tecniche statistiche avanzate
C. Mancanza di attenzione alla teoria economica
D. Inadeguatezza nel cogliere i meccanismi causali dei fenomeni economici.

A

D. Inadeguatezza nel cogliere i meccanismi causali dei fenomeni economici.

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8
Q

02-08. Fu tra i primi a mettere in discussione l’utilità delle teorie e delle tecniche statistiche utilizzate nella rivoluzione quantitativa:
A. Richard Chorley
B. David Harvey
C. Harold McCarty
D. William Garrison

A

B. David Harvey

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9
Q

02-09. Chi ha sostenuto che il positivismo non fosse in grado di cogliere i meccanismi causali dei fenomeni economici?
A. Gunnar Olsson
B. Doreen Massey
C. Andrew Sayer
D. David Harvey

A

C. Andrew Sayer

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10
Q

02-10. Qual è stata una delle principali opposizioni sollevate contro le nuove idee nel dibattito sulla geografia economica?
A. L’importanza dei distretti industriali marshalliani
B. La glorificazione dell’imprenditore a discapito dei lavoratori
C. La promozione di politiche economiche conservatrici
D. L’accento sulle reti transazionali interindustriali

A

B. La glorificazione dell’imprenditore a discapito dei lavoratori

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11
Q

02-11. Qual è stato uno dei centri principali della rivoluzione quantitativa negli Stati Uniti?
A. Università della California a Berkeley
B. Università di Chicago
C. Università di Harvard
D. Università di Washington a Seattle

A

D. Università di Washington a Seattle

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12
Q

02-12. Qual è stato uno degli aspetti critici emersi nei confronti della rivoluzione quantitativa negli anni ‘70?
A. Limitata utilità delle teorie e delle tecniche statistiche utilizzate
B. Inadeguata applicazione delle tecniche statistiche avanzate
C. Diminuzione del ruolo del geografo economico
D. Eccessiva attenzione alla teoria economica ortodossa

A

A. Limitata utilità delle teorie e delle tecniche statistiche utilizzate

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13
Q

02-13. Tra gli aspetti principali che caratterizzano la nuova geografia economica dopo la rivoluzione quantitativa si rileva:
A. Diminuzione dell’importanza dei calcolatori
B. Emarginazione dei giovani ricercatori
C. Aspirazione teorica e filosofia positivista
D. Approccio descrittivo e qualitativo

A

C. Aspirazione teorica e filosofia positivista

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14
Q

02-14. Quali furono i cambiamenti principali nella gerarchia accademica della geografia economica dopo la rivoluzione quantitativa?
A. Incremento dell’adozione di metodologie qualitative
B. Riduzione dell’interesse per le teorie economiche
C. Emergere di giovani ricercatori come protagonisti del cambiamento
D. Maggiore diversità di genere tra i ricercatori

A

C. Emergere di giovani ricercatori come protagonisti del cambiamento

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15
Q

02-15. L’impatto dei primi computer sulla geografia economica dopo la rivoluzione quantitativa determinò:
A. Limitazione della complessità dei modelli teorici
B. Rivoluzione nella capacità di analisi ed elaborazione dei dati
C. Diminuzione dell’uso delle tecniche statistiche
D. Aumento dell’adozione di approcci descrittivi

A

B. Rivoluzione nella capacità di analisi ed elaborazione dei dati

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16
Q

02-16. Qual è stata una delle principali criticità emerse nei confronti della rivoluzione quantitativa nella geografia economica?
A. Eccessivo uso di calcolatori
B. Limitata diversità di genere tra i ricercatori
C. Mancanza di spiegazioni causalità dei fenomeni economici
D. Dominio delle metodologie qualitative

A

C o B

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17
Q

02-17. Tra le eredità durature della rivoluzione quantitativa nella geografia economica si annovera:
A. Sostituzione della statistica con approcci descrittivi
B. Declino dell’uso dei GIS
C. Diminuzione dell’interesse per la teoria
D. Continua enfasi sulla teoria e la rigorosità scientifica

A

D. Continua enfasi sulla teoria e la rigorosità scientifica

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18
Q

02-18. Qual è stato un punto di contrasto nei dibattiti sulla globalizzazione economica?
A. La diffusione delle tecnologie manifatturiere tradizionali
B. La centralità dello spazio geografico
C. La liquidità del capitale
D. L’importanza delle economie regionali

A

D. L’importanza delle economie regionali

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19
Q

02-19. Tra le principali trasformazioni nella geografia economica con la rivoluzione quantitativa si rileva:
A. Concentrazione esclusiva sull’analisi qualitativa delle economie locali
B. Aumento della descrizione delle economie regionali senza un’adeguata teorizzazione
C. Diminuzione dell’importanza dei dati statistici nella disciplina
D. Passaggio dalla mappatura senza approccio scientifico alla spiegazione rigorosa dei fenomeni spaziali

A

D. Passaggio dalla mappatura senza approccio scientifico alla spiegazione rigorosa dei fenomeni spaziali

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20
Q

02-20. Il concetto di ‘specializzazione flessibile’ proposto da Piore e Sabel enfatizza:
A. La necessità di un’organizzazione gerarchica delle imprese
B. La centralità dei distretti industriali marshalliani
C. La rigidità delle economie post-fordiste
D. La capacità di adattamento delle imprese a nuove condizioni di mercato

A

D. La capacità di adattamento delle imprese a nuove condizioni di mercato

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21
Q

02-21. Quale approccio ha fornito un’alternativa alle illustrazioni strutturaliste più semplicistiche e ha avviato un programma di ricerca incentrato sugli studi induttivi sulle tendenze economiche regionali?
A. Scuola Italiana
B. Teoria della struttura-agenzia
C. Epistemologia realista
D. Scuola Californiana

A

D o B

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22
Q

02-22. Qual è stata una delle principali criticità nell’approccio tradizionale alla competitività economica?
A. La sottostima dei costi di trasporto
B. L’eccessiva enfasi sulla performance economica nazionale
C. La sovrastima dell’importanza delle economie nazionali
D. La mancanza di considerazione per le reti di innovazione

A

B o D

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23
Q

02-23. Perché si è verificato un cambiamento nell’approccio alla competitività economica negli ultimi decenni?
A. A causa dell’aumento dei costi di trasporto
B. A causa della diminuzione dell’interconnessione globale
C. A causa della svalutazione delle reti di innovazione
D. A causa dell’accentuazione delle dinamiche regionali e settoriali

A

D. A causa dell’accentuazione delle dinamiche regionali e settoriali

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24
Q

02-24. Qual è uno dei principali obiettivi dell’interazione tra economisti e geografi nella geografia economica contemporanea?
A. Sviluppare approcci integrati per comprendere le dinamiche globali
B. Ridurre l’importanza delle reti di innovazione
C. Approfondire la comprensione delle dinamiche economiche nazionali
D. Mantenere la distinzione netta tra le due discipline

A

A. Sviluppare approcci integrati per comprendere le dinamiche globali

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25
02-25. Qual è stato uno dei principali effetti dell'accentuarsi delle reti globali sull'economia mondiale? A. La creazione di opportunità di collaborazione internazionale B. Il declino dell'importanza delle economie nazionali C. L'aumento dell'isolamento economico tra regioni D. La diminuzione della mobilità del capitale umano
A o B
26
02-26. Quali sono state le principali caratteristiche delle industrie post-fordiste? A. Dipendenza dalle tecnologie manifatturiere tradizionali B. Alti livelli di innovazione e crescita C. Bassi livelli di agglomerazione spaziale D. Esclusione dalle reti globali di imprese
B. Alti livelli di innovazione e crescita
27
02-27. Qual è uno dei principali fattori che ha contribuito alla convergenza dei metodi di ricerca tra economisti e geografi? A. L'aumento delle tensioni tra le due discipline B. Il riconoscimento delle limitazioni delle prospettive disciplinari isolate C. La diminuzione dell'interesse per gli studi economici e geografici D. L'accentuazione delle differenze metodologiche
B. Il riconoscimento delle limitazioni delle prospettive disciplinari isolate
28
02-28. Chi è stato uno dei precursori nel dibattito intellettuale della geografia economica negli anni '80, allontanandosi dagli approcci strutturalisti marxiani e proponendo un approccio empirico all'economia spaziale del capitalismo? A. Peter Sayer B. Giacomo Becattini C. Anthony Giddens D. Doreen Massey
D. Doreen Massey
29
02-29. Le dinamiche economiche subnazionali sono diventate sempre più rilevanti nell'analisi economica contemporanea: A. A causa dell'aumento delle disuguaglianze regionali B. A causa della diminuzione dell'interconnessione tra regioni C. A causa della diminuzione del commercio internazionale D. A causa della stabilità delle economie nazionali
A o D
30
02-30. Qual è stata una caratteristica importante delle industrie post-fordiste emergenti negli anni '80? A. Declino della crescita economica B. Basso livello di agglomerazione spaziale C. Rete globale di imprese D. Tecnologie manifatturiere tradizionali
C. Rete globale di imprese
31
02-31. Quali sono state le principali scuole di pensiero coinvolte nei dibattiti sulla geografia economica? A. Solo la Scuola Italiana e la Scuola Californiana B. Solo la Scuola Italiana e la Scuola del Regolamentarismo Francese C. Più scuole di pensiero sovrapposte D. Solo la Scuola Californiana e la Scuola del Regolamentarismo Francese
C. Più scuole di pensiero sovrapposte
32
02-32. Chi ha proposto il concetto di 'specializzazione flessibile' e ha studiato l'industria neo-artigianale italiana come esempio di nuovo paradigma organizzativo-tecnologico? A. Doreen Massey B. Piore e Sabel C. Giacomo Becattini D. Anthony Giddens
B. Piore e Sabel
33
02-33. Quale concetto è stato studiato da Piore e Sabel (1984) nel contesto del dibattito sulla geografia economica? A. Teoria della struttura-agenzia B. Distretti industriali marshalliani C. Economia neo-artigianale italiana D. Specializzazione flessibile
D. Specializzazione flessibile
34
02-34. Cosa ha portato alla divisione accademica tra macroeconomia e geografia economica nel dopoguerra? A. L'attenzione concentrata sulle politiche economiche nazionali B. Il declino della ricerca in ambito economico C. L'instabilità politica globale D. La mancanza di interesse per le dinamiche economiche locali
A. L'attenzione concentrata sulle politiche economiche nazionali
35
02-35. Chi ha enfatizzato il declino dello spazio geografico nel contesto della globalizzazione economica? A. Giacomo Becattini B. Anthony Giddens C. Doreen Massey D. Manuel Castells
D. Manuel Castells
36
02-36. Tra gli argomenti principali esplorati da Gertler nell'ambito dello sviluppo regionale si rileva: A. Epistemologia realista B. Cultura informale e interdipendenze nei sistemi di produzione localizzati C. Formazione dei distretti industriali D. Teoria della struttura-agenzia
B. Cultura informale e interdipendenze nei sistemi di produzione localizzati
37
02-37. Chi ha evidenziato il ruolo cruciale dei complessi produttivi regionali nel contesto del capitalismo globale? A. Anthony Giddens B. Amin e Thrift C. Giacomo Becattini D. Massey e Meegan
B. Amin e Thrift
38
02-38. Quali sono stati i principali punti di contrasto nei dibattiti tra gli studiosi sulla globalizzazione economica? A. Liquefazione del capitale e globalizzazione come sistema di flussi globali B. Crescita economica globale e sviluppo regionale C. Tecnologie manifatturiere tradizionali e innovazione post-fordista D. Ruolo delle economie regionali e declino dello spazio geografico
A. Liquefazione del capitale e globalizzazione come sistema di flussi globali
39
03-01. Una differenza sostanziale tra una regione amministrativa e una regione funzionale è che: A. Le regioni amministrative sono definite da leggi, mentre le regioni funzionali sono delineate da reti di interazione e interdipendenza B. Le regioni funzionali sono caratterizzate da una struttura governativa centralizzata, mentre le regioni amministrative sono autonome C. Le regioni funzionali hanno confini ben definiti, mentre le regioni amministrative si delineano in base a flussi di pendolarismo D. Le regioni amministrative sono delineate da flussi di pendolarismo, mentre le regioni funzionali sono definite da confini politici
A. Le regioni amministrative sono definite da leggi, mentre le regioni funzionali sono delineate da reti di interazione e interdipendenza
40
03-02. Perché le regioni funzionali possono essere più utili delle regioni amministrative nell'analisi spaziale? A. Le regioni funzionali hanno una struttura governativa più efficiente B. Le regioni funzionali sono soggette a meno cambiamenti territoriali rispetto alle regioni amministrative C. Le regioni funzionali sono basate su criteri economici e sociali anziché politici D. Le regioni funzionali sono meno influenzate da flussi di pendolarismo
C o D
41
03-03. Cosa rappresenta l'unità areale superiore nella gerarchia a 7 funzioni di Philbrick? A. Comunità B. Centri di scambio C. Città primate D. Centri di controllo
C. Città primate
42
03-04. Qual è l'obiettivo principale della gerarchia a 7 funzioni di Philbrick? A. Analizzare la concentrazione delle attività economiche B. Comprendere le relazioni territoriali C. Stabilire la leadership nelle economie di scambio D. Identificare le diverse funzioni economiche
D o A
43
03-05. In che modo i diagrammi di Venn sono utilizzati per rappresentare le relazioni tra regioni geografiche? A. Identificano le caratteristiche omogenee di un'area B. Illustrano la gerarchia delle funzioni economiche C. Indicano i confini amministrativi tra diverse aree D. Mostrano le intersezioni tra le regioni in base a criteri geografici
D. Mostrano le intersezioni tra le regioni in base a criteri geografici
44
03-06. Quale principio guida la classificazione delle funzioni economiche e delle relative unità areali nella gerarchia proposta da Philbrick? A. Principio di dispersione B. Principio di sovrapposizione C. Principio di concentrazione D. Principio di focalizzazione
D. Principio di focalizzazione
45
03-07. Qual è una caratteristica distintiva di una regione amministrativa? A. Delimitazione territoriale B. Interdipendenza funzionale C. Struttura di governo centralizzata D. Flussi di pendolarismo
A. Delimitazione territoriale
46
03-08. Qual è uno dei vantaggi delle regioni amministrative rispetto alle regioni funzionali per le autorità locali? A. Flussi di pendolarismo ben definiti B. Maggiore omogeneità funzionale C. Strutture di governo più flessibili D. Minore complessità nell'interpretazione delle informazioni statistiche
D o C
47
03-09. Perché la divisione funzionale delle regioni potrebbe essere considerata onerosa per le autorità locali? A. Riduzione del pendolarismo B. Maggiore efficienza nel policy-making C. Complessità e costi della riorganizzazione D. Aumento del potere centrale
C. Complessità e costi della riorganizzazione
48
03-10. Qual è il principale tipo di regioni considerate nella classificazione di Philbrick? A. Regioni politiche B. Regioni economiche C. Regioni culturali D. Regioni amministrative
B. Regioni economiche
49
03-11. Cosa potrebbe compromettere l'efficacia delle politiche regionali basate su regioni funzionali? A. Flussi di pendolarismo B. Interdipendenze economiche C. Complessità nell'interpretazione dei dati D. Decentralizzazione del potere
C. Complessità nell'interpretazione dei dati
50
03-12. Qual è uno dei rischi associati alla regionalizzazione funzionale? A. Decentralizzazione del potere B. Maggiore efficacia delle politiche regionali C. Riduzione dei costi di riorganizzazione D. Complessità nell'interpretazione delle informazioni statistiche
D. Complessità nell'interpretazione delle informazioni statistiche
51
03-13. Su cosa si basa principalmente la delimitazione delle regioni funzionali del mercato del lavoro? A. Confini politici B. Flussi di pendolarismo C. Divisioni amministrative D. Strutture governative
B. Flussi di pendolarismo
52
03-14. Qual è l'importanza di definire regioni funzionali per le politiche del mercato del lavoro? A. Ridurre la disoccupazione amministrativa B. Migliorare la struttura del governo locale C. Aumentare la dipendenza dal governo centrale D. Garantire l'efficacia delle politiche regionali
D o A
53
03-15. In che modo le regioni funzionali possono essere utili per l'analisi spaziale? A. Definendo confini politici B. Analizzando l'interdipendenza economica C. Stabilendo leggi regionali D. Identificando flussi di pendolarismo
B o D
54
03-16. Qual è uno dei principali obiettivi delle regioni amministrative? A. Implementare politiche nazionali B. Promuovere l'omogeneità funzionale C. Ridurre il pendolarismo D. Decentralizzare il potere
D. Decentralizzare il potere
55
03-17. In quale ordine appaiono le funzioni economiche nella gerarchia a 7 funzioni di Philbrick? A. Consumatori, Vendita al dettaglio, Scambio, Controllo, Leadership, Vendita all'ingrosso, Trasbordo B. Consumatori, Vendita all'ingrosso, Scambio, Controllo, Leadership, Vendita al dettaglio, Trasbordo C. Consumatori, Vendita al dettaglio, Vendita all'ingrosso, Scambio, Trasbordo, Controllo, Leadership D. Consumatori, Vendita al dettaglio, Vendita all'ingrosso, Trasbordo, Scambio, Controllo, Leadership
D. Consumatori, Vendita al dettaglio, Vendita all'ingrosso, Trasbordo, Scambio, Controllo, Leadership
56
03-18. Una regione funzionale è caratterizzata da: A. Governo autonomo B. Omogeneità funzionale C. Struttura legislativa D. Competenze specifiche
B. Omogeneità funzionale
57
03-19. Qual è il ruolo delle funzioni di trasbordo nella gerarchia proposta da Philbrick? A. Gestire le relazioni finanziarie tra imprese B. Sostenere le attività di consumo C. Direzionare le attività delle grandi aziende D. Coordinare il movimento fisico delle merci
D. Coordinare il movimento fisico delle merci
58
03-20. Cosa rappresentano le aree ombreggiate nei diagrammi di Venn? A. Parti vuote degli insiemi B. Regioni montuose C. Regioni tropicali D. Regioni in via di sviluppo
A o C
59
03-21. Quale principio dell'organizzazione spaziale della società sottolinea l'interconnessione tra gli insediamenti umani? A. Focalizzazione e Localizzazione B. Insediamenti come unità di base C. Principio dei cicli di produzione D. Interconnessione e Gerarchia
D. Interconnessione e Gerarchia
60
03-22. Qual è stata un'area poco esplorata fino agli anni '60 in relazione alla classificazione regionale? A. Lo studio delle regioni montuose B. Il collegamento con la teoria degli insiemi matematici C. L'analisi delle reti stradali D. L'interazione tra regioni e nazioni
B. Il collegamento con la teoria degli insiemi matematici
61
03-23. Quali sono le categorie generali proposte da Whittlesey per classificare le regioni? A. Regioni formali, regioni con una singola caratteristica prevalente e regioni nodali B. Regioni con una singola caratteristica prevalente, regioni formali e regioni totali C. Regioni formali, regioni nodali e regioni totali D. Regioni con una singola caratteristica prevalente, regioni nodali e regioni totali
B o D
62
03-24. Qual era la critica mossa da Bunge a Whittlesey riguardo alle regioni? A. Le regioni non sono logiche nella loro organizzazione B. Le regioni sono considerate parte di un problema più ampio di classificazione generale C. Le regioni sono isolate dal contesto circostante D. Le regioni non sono sufficientemente definite
C o D
63
03-25. La sfida principale affrontata dai geografi economici/regionali nella definizione delle regioni è: A. Trovare un'applicazione pratica univoca B. Spiegare le relazioni tra diverse regioni C. Determinare i confini politici D. Costruire un sistema regionale uniforme
B o A
64
03-26. Qual è uno degli obiettivi principali della regionalizzazione funzionale? A. Migliorare l'efficacia delle politiche regionali B. Decentralizzare il potere politico C. Ridurre l'interdipendenza economica tra le diverse aree D. Promuovere l'omogeneità culturale tra le regioni
A. Migliorare l'efficacia delle politiche regionali
65
03-27. Cosa rende le regioni amministrative più adatte per l'attuazione delle politiche del mercato del lavoro? A. Le regioni amministrative consentono una migliore coordinazione tra le autorità centrali e locali B. Le regioni amministrative sono meno influenzate dalle interazioni economiche tra le diverse aree C. Le regioni amministrative hanno una maggiore autonomia rispetto alle decisioni politiche D. Le regioni amministrative sono basate su criteri economici, mentre le regioni funzionali sono più orientate alla cultura
A. Le regioni amministrative consentono una migliore coordinazione tra le autorità centrali e locali
66
03-28. Qual è uno dei principali vantaggi nell'utilizzare simboli ed espressioni logiche abbreviate per esaminare le relazioni regionali? A. Ridurre la complessità delle analisi B. Limitare l'uso della matematica C. Evitare ambiguità nelle definizioni D. Semplificare la comunicazione concettuale
D. Semplificare la comunicazione concettuale
67
03-29. Qual è uno svantaggio potenziale nell'utilizzare il concetto di regione funzionale per le politiche regionali? A. Migliore coordinamento tra le autorità locali e centrali B. Maggiore flessibilità nella gestione delle risorse C. Maggiore omogeneità funzionale tra le regioni D. Complessità nell'interpretare i dati e stabilire obiettivi politici
D. Complessità nell'interpretare i dati e stabilire obiettivi politici
68
03-30. Qual è la funzione principale delle regioni totali organizzate secondo Whittlesey? A. Gerarchizzare le relazioni regionali B. Rappresentare le regioni con una singola caratteristica prevalente C. Costituire un insieme di regioni uniformi D. Essere il punto focale per le interazioni regionali
D o A
69
03-31. Secondo Philbrick, quale è l'unità areale di base dell'organizzazione umana? A. Insediamento B. Nucleo urbano C. Regione omogenea D. Area metropolitana
A. Insediamento
70
03-32. Qual è la principale critica mossa da Bunge al punto di vista 'eccezionalista' di Whittlesey? A. Le regioni devono essere considerate come parte di un problema più ampio B. Le regioni sono troppo complesse da analizzare C. Le regioni non mantengono la loro unicità localizzativa D. Le regioni non sono sufficientemente diverse tra loro
A. Le regioni devono essere considerate come parte di un problema più ampio
71
03-33. Come vengono utilizzati i diagrammi di Venn per illustrare le relazioni tra le regioni? A. Per rappresentare i confini politici tra le nazioni B. Per descrivere la distribuzione delle risorse naturali C. Per visualizzare le caratteristiche climatiche delle regioni D. Per mostrare le intersezioni e le sovrapposizioni tra insiemi di regioni
D. Per mostrare le intersezioni e le sovrapposizioni tra insiemi di regioni
72
03-34. Qual è la principale differenza tra regione omogenea e regione focale? A. I confini definiti vs le relazioni funzionali B. Organizzazione amministrativa vs organizzazione economica C. Caratteristiche simili vs caratteristiche diverse D. Struttura gerarchica vs struttura lineare
A o C
73
04-01. Qual è l'obiettivo principale dell'analisi della relazione tra spazio, localizzazione ed economia? A. Studiare la storia dell'arte B. Analizzare le dinamiche socioeconomiche C. Esplorare la biologia molecolare D. Comprendere il funzionamento della fisica quantistica
B. Analizzare le dinamiche socioeconomiche
74
04-02. Cosa devono tenere in considerazione le piattaforme online per la distribuzione dei server informatici? A. L'efficienza energetica, la sicurezza informatica e la localizzazione geografica B. Solo l'efficienza energetica C. Solo la sicurezza informatica D. Solo la localizzazione geografica
A. L'efficienza energetica, la sicurezza informatica e la localizzazione geografica
75
04-03. Chi è l'autore della nota teoria delle località centrali? A. Alfred Weber B. Johann von Thunen C. Walter Christaller D. Adam Smith
C. Walter Christaller
76
04-04. Quali sono le due prospettive principali per comprendere lo spazio nell'economia? A. Spazio assoluto e spazio relativo B. Spazio statico e spazio dinamico C. Spazio euclideo e spazio non euclideo D. Spazio lineare e spazio curvo
A. Spazio assoluto e spazio relativo
77
04-05. Qual è uno degli effetti della distanza nell'economia del territorio? A. Aumento della qualità dei prodotti B. Incremento dell'accessibilità alle risorse C. Riduzione dei costi di trasporto D. Aumento dei tempi di consegna
D. Aumento dei tempi di consegna
78
04-06. Qual è uno dei principali modelli teorici che spiegano la localizzazione delle attività economiche? A. Modello di Leonardo da Vinci B. Modello di Einstein C. Modello di Newton D. Modello di von Thunen
D. Modello di von Thunen
79
04-07. Qual è uno dei settori in cui la tecnologia ha ridotto l'importanza della distanza fisica? A. Settore terziario B. Settore secondario C. Settore quaternario D. Settore primario
A o C
80
04-08. Qual è il modello teorico che spiega l'influenza dei costi di trasporto sulle scelte localizzative industriali? A. Modello di Weber B. Modello di Smith C. Modello di Johnson D. Modello di Anderson
A. Modello di Weber
81
04-09. L'utilizzo delle mappe nella modellazione geografica è volto a: A. Rappresentare informazioni puntuali o astratte della realtà osservata B. Fornire una fotografia areale della realtà geografica di riferimento C. Sostituire completamente la realtà diretta con una rappresentazione simbolica D. Limitare la comprensione delle relazioni spaziali rispetto alla realtà diretta
A. Rappresentare informazioni puntuali o astratte della realtà osservata
82
04-10. Qual è il livello della piramide del framework teorico della modellazione geografica che ospita i dati grezzi dello studio geografico? A. Il livello intermedio B. Il livello immediatamente al di sopra della formulazione di leggi universalmente riconosciute C. Il livello più basso D. Il livello più alto
C. Il livello più basso
83
04-11. Qual è una delle critiche principali mosse contro la modellazione in geografia? A. La totale assenza di relazione tra modelli e realtà geografica B. La mancanza di dati geografici affidabili C. L'eccessiva complessità dei modelli D. La semplificazione estrema o l'ipercomplessificazione dei modelli
D. La semplificazione estrema o l'ipercomplessificazione dei modelli
84
04-12. Qual è uno dei rischi associati all'applicazione di modelli sviluppati nei paesi avanzati ai paesi in via di sviluppo? A. L'elevazione dei modelli a verità generale senza considerare le specificità territoriali B. L'assenza di relazione tra modelli e realtà geografica C. La riduzione della complessità dei fenomeni geografici D. L'ipercomplessificazione dei fenomeni geografici
A. L'elevazione dei modelli a verità generale senza considerare le specificità territoriali
85
04-13. Cosa rappresentano i modelli in scala nella modellazione geografica? A. Modello matematico basato su equazioni logiche B. Un insieme di dati grezzi utilizzati per l'analisi geografica C. Una rappresentazione diretta e fedele della realtà in scala ridotta D. Simulazioni dinamiche dei fenomeni geografici
C. Una rappresentazione diretta e fedele della realtà in scala ridotta
86
04-14. Qual è la caratteristica dei modelli analogici? A. Sfruttano l'analogia tra fenomeni diversi B. Rappresentano fedelmente la realtà geografica C. Utilizzano dati geografici geo-referenziati D. Si basano su equazioni matematiche
A. Sfruttano l'analogia tra fenomeni diversi
87
04-15. Tra gli obiettivi sostanziali della modellazione in geografia: A. Eliminare completamente la componente umana dai modelli B. Riprodurre fedelmente la realtà geografica C. Limitare l'uso dei dati geografici alla sola analisi statistica D. Semplificare e idealizzare i fenomeni geografici
D. Semplificare e idealizzare i fenomeni geografici
88
04-16. La definizione di modello secondo Skilling: A. Una rappresentazione cartografica della realtà B. Una simulazione dinamica dei fenomeni naturali C. Una teoria o un'ipotesi strutturata D. Una presentazione formale di una legge di natura geografica
C. Una teoria o un'ipotesi strutturata
89
04-17. Chi è l'autore del modello teorico che spiega come i costi di trasporto influenzino l'uso del suolo agricolo? A. Walter Christaller B. Alfred Weber C. Adam Smith D. Johann von Thunen
D. Johann von Thunen
90
04-18. Qual è una delle implicazioni della relazione tra spazio e economia? A. Aumento dell'accessibilità alle risorse B. Maggiore dipendenza dalla distanza fisica C. Minore importanza della localizzazione D. Riduzione dei costi di trasporto
A o B
91
04-19. A quale livello della piramide del framework teorico della modellazione geografica si collocano le teorie sviluppate per la disciplina geografica? A. Al livello più basso B. Al livello intermedio C. Al livello immediatamente al di sopra della formulazione di leggi universalmente riconosciute D. Al livello più alto
B o C
92
04-20. Per quale motivo i modelli basati su dati spaziali e temporali possono non essere universalmente validi? A. Perché sono basati su generalizzazioni astratte dei fenomeni geografici B. Perché richiedono l'utilizzo di equazioni matematiche complesse C. Perché non possono essere applicati ai paesi sviluppati D. Perché dipendono dalla disponibilità e dalla qualità dei dati geografici
D. Perché dipendono dalla disponibilità e dalla qualità dei dati geografici
93
04-21. Qual è uno dei fini principali della modellazione geografica associata alla quantificazione e misurazione formale di fenomeni non osservati? A. Strutturare e organizzare i dati geografici raccolti B. Fornire una rappresentazione diretta della realtà in scala ridotta C. Sperimentare con cambiamenti nelle componenti dei sistemi geografici D. Facilitare stime, previsioni e generalizzazioni dei dati georeferenziati
D. Facilitare stime, previsioni e generalizzazioni dei dati georeferenziati
94
04-22. I modelli matematici sono utilizzati nella geografia umana ed economica: A. Per l'analisi dei fenomeni fisici come il flusso glaciale B. Per l'analisi di fenomeni come l'espansione delle città C. Per l'analisi della vegetazione e del clima D. Per l'analisi dei processi di diffusione di malattie
B o A
95
04-23. Qual è l'obiettivo principale della modellazione geografica? A. Semplificare e idealizzare la complessità dei fenomeni geografici B. Eliminare completamente la componente umana dai modelli C. Sostituire completamente l'osservazione diretta con modelli matematici D. Catturare ogni dettaglio della realtà geografica
A. Semplificare e idealizzare la complessità dei fenomeni geografici
96
04-24. In cosa consiste il rischio associato all'uso di dati geografici limitati o non uniformemente disponibili? A. Nella riduzione della complessità dei fenomeni geografici B. Nell'introduzione di bias da selezione e nella formulazione di teorie non universali C. Nell'ipercomplessificazione dei modelli geografici D. Nella totale assenza di relazione tra modelli e realtà geografica
B. Nell'introduzione di bias da selezione e nella formulazione di teorie non universali
97
04-25. Nelle reticenze alle generalizzazioni nei modelli geografici, tra le varie ragioni, si rileva: A. Che i modelli non devono mai essere basati su dati spaziali geo-referenziati B. Che i modelli non devono mai essere confrontati con la realtà geografica C. Che i modelli dovrebbero essere applicati solo in contesti geografici simili D. Che i modelli non sono in grado di catturare correttamente la componente umana della geografia
D. Che i modelli non sono in grado di catturare correttamente la componente umana della geografia
98
05-01. Viene descritto come ‘uno spazio delimitato sotto il controllo di un gruppo di persone’: A. Spazio geografico B. Distanza fisica C. Confine nazionale D. Territorio
D. Territorio
99
05-02. Quale dei seguenti non è un modo in cui i governi nazionali influenzano l’attività economica entro i propri confini? A. Politiche fiscali B. Leggi su proprietà e inquinamento C. Programmi di istruzione D. Sovvenzioni agricole
D. Sovvenzioni agricole
100
05-03. Che cosa implica la fase di reificazione nel processo di territorializzazione? A. Il controllo intellettuale dell'ambiente B. Il controllo materiale della realtà e lo sfruttamento delle risorse C. La suddivisione del territorio in porzioni normative D. L'organizzazione della sfera sociale
B. Il controllo materiale della realtà e lo sfruttamento delle risorse
101
05-04. Quale degli attributi seguenti non è identificabile come caratteristica in grado di determinare eterogeneità territoriali? A. Potere di controllo territoriale B. Tempo e costi di superamento della distanza C. Flussi economici di lavoratori e denaro D. Proprietà del suolo
C o B
102
05-05. Quale fase del processo di territorializzazione implica il controllo intellettuale dell'ambiente? A. Organizzazione B. Denominazione C. Reificazione D. Strutturazione
B. Denominazione
103
05-06. Il processo di trasformazione dello spazio in territorio è definito come: A. Globalizzazione B. Urbanizzazione C. Territorializzazione D. Industrializzazione
C. Territorializzazione
104
05-07. Un esempio di entità territoriale di ordine sovraordinato cui gli Stati possono cedere parte dei propri poteri è: A. Spazi commerciali B. Unione Europea C. Aree urbane vaste D. Regioni a statuto speciale
B. Unione Europea
105
05-08. Quale delle seguenti azioni è considerata parte del processo di territorializzazione, qualunque ne sia l’esito? A. La semplice osservazione di un territorio B. La decisione di non modificare uno spazio naturale C. La conservazione passiva di uno spazio D. L'ignoranza delle esigenze dell'ambiente
B o A
106
05-09. La decisione di proteggere o modificare uno spazio preesistente è parte di quale attività umana? A. La razionalità e il processo decisionale umano B. La semplice osservazione della natura C. La distruzione sistematica degli spazi naturali D. L'inerzia verso il cambiamento
A o C
107
05-10. Cosa implica il concetto di 'nessun territorio nasce dal nulla'? A. Tutti i territori sono stati creati ex novo dall'uomo B. I territori sono naturalmente presenti senza intervento umano C. La creazione dei territori è un fenomeno moderno D. Ogni territorio ha una storia di trasformazione umana
D. Ogni territorio ha una storia di trasformazione umana
108
05-11. Quale delle seguenti attività non è considerata un atto territorializzante? A. La semplice esistenza di uno spazio naturale intatto B. La costruzione di industrie C. La delimitazione di parchi D. La deforestazione
A. La semplice esistenza di uno spazio naturale intatto
109
05-12. Qual è il ruolo dell'uomo nel processo di territorializzazione? A. Un osservatore passivo del cambiamento B. Un agente inevitabile di trasformazione C. Un distruttore sistematico dell'ambiente D. Un protettore naturale degli spazi
B. Un agente inevitabile di trasformazione
110
05-13. Quale delle seguenti affermazioni rappresenta un esempio di territorializzazione? A. La preservazione di un'area naturale senza interventi umani B. La semplice osservazione di un territorio C. La trasformazione di un territorio collinare in una città D. Il tracciamento delle distanze tra due punti
C. La trasformazione di un territorio collinare in una città
111
05-14. Il significato principale del processo di territorializzazione si definisce come: A. Un processo continuo e dinamico di trasformazione dello spazio B. Una pratica esclusivamente moderna C. Un'azione unicamente negativa per l'ambiente D. Un evento storico specifico
A. Un processo continuo e dinamico di trasformazione dello spazio
112
05-15. Quale valore aggiunge il territorio alla vita delle persone e delle comunità umane? A. Divisione del lavoro B. Valori culturali e ragioni di essere C. Risorse economiche D. Regimi normativi
B. Valori culturali e ragioni di essere
113
05-16. Il territorio può essere definito un insieme di quali elementi? A. Solo elementi naturali B. Elementi umani e naturali che interagiscono C. Elementi economici e politici D. Solo elementi umani
B. Elementi umani e naturali che interagiscono
114
05-17. La suddivisione del territorio in porzioni soggette a regimi normativi specifici è definita come: A. Relegazione B. Strutturazione C. Reificazione D. Denominazione
B. Strutturazione
115
06-01. Comprendere le variazioni culturali per le imprese che operano a livello globale è utile al fine di: A. Ignorare le preferenze dei consumatori locali B. Aumentare i prezzi dei prodotti nei mercati emergenti C. Standardizzare i prodotti e ridurre i costi di produzione D. Evitare di commettere errori di comunicazione e marketing
D. Evitare di commettere errori di comunicazione e marketing
116
06-02. Un luogo come 'nodo' in una rete globale è dato da: A. La sua capacità di autosufficienza economica B. La presenza di una popolazione numerosa C. L’isolamento rispetto ad altre culture D. La sua connessione con altre aree attraverso flussi di persone, beni e capitali
D. La sua connessione con altre aree attraverso flussi di persone, beni e capitali
117
06-03. Come sono state influenzate città come Mumbai e Manila, secondo il concetto di 'senso globale del luogo'? A. Unicamente dal loro sviluppo economico locale B. Esclusivamente dalle migrazioni interne C. Solo dalle recenti politiche di globalizzazione D. Dai processi storici di colonizzazione e globalizzazione
D. Dai processi storici di colonizzazione e globalizzazione
118
06-04. La principale differenza concettuale tra ‘luogo’ e ‘posizione’: A. Il luogo è una costruzione geografica, mentre la posizione è legata alle dinamiche economiche B. Il luogo è una costruzione complessa di fattori umani, culturali e fisici, mentre la posizione è un punto preciso nello spazio definito da coordinate C. La posizione si riferisce a un'entità socioculturale, mentre il luogo riguarda solo la geografia fisica D. Il luogo è definito da coordinate geografiche, mentre la posizione dipende dalle tradizioni culturali
B. Il luogo è una costruzione complessa di fattori umani, culturali e fisici, mentre la posizione è un punto preciso nello spazio definito da coordinate
119
06-05. In che modo un luogo può essere visto come una costruzione dinamica? A. Grazie alla modifica della sua posizione in base ai cambiamenti economici B. A causa delle trasformazioni dovute all’interazione umana e all’adattamento all'ambiente nel corso del tempo C. Attraverso la sua capacità di rimanere statico nonostante l'influenza umana D. Attraverso i continui cambiamenti delle sue coordinate geografiche
B. A causa delle trasformazioni dovute all’interazione umana e all’adattamento all'ambiente nel corso del tempo
120
06-06. I flussi economici e finanziari globali contribuiscono alla definizione di un luogo: A. Attraverso la creazione di centri finanziari globali, che determinano la centralità di una città rispetto ad altre B. Impediscono lo sviluppo di identità locali forti C. Creano una distinzione netta tra luoghi rurali e urbani D. Generano una struttura fissa che non cambia mai nel tempo
A. Attraverso la creazione di centri finanziari globali, che determinano la centralità di una città rispetto ad altre
121
06-07. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente l’influenza della migrazione sulla definizione di un luogo? A. La migrazione influenza solo gli aspetti economici di un luogo, senza cambiare quelli culturali B. Le migrazioni riducono la specificità culturale di un luogo C. La migrazione tende a cancellare le tradizioni locali di un luogo D. Le comunità di migranti contribuiscono ad arricchire il tessuto sociale e culturale del luogo di destinazione
D. Le comunità di migranti contribuiscono ad arricchire il tessuto sociale e culturale del luogo di destinazione
122
06-08. In che modo le tradizioni culturali e religiose influenzano la suddivisione dello spazio in un luogo? A. Rappresentano fattori marginali che non influenzano significativamente l'architettura di un luogo B. Le credenze religiose influenzano la struttura sociale e la disposizione di edifici e spazi pubblici, come moschee e sinagoghe C. Creano una divisione netta tra aree economiche e residenziali D. Impongono un’organizzazione geografica rigida in ogni luogo indipendentemente dal contesto sociale
B. Le credenze religiose influenzano la struttura sociale e la disposizione di edifici e spazi pubblici, come moschee e sinagoghe
123
06-09. Quale elemento non rientra tra le caratteristiche fisiche che contribuiscono a definire un luogo? A. Il tipo di suolo B. La disponibilità di risorse naturali come minerali e piante C. Le interazioni sociali quotidiane D. La presenza di fiumi o foreste
C. Le interazioni sociali quotidiane
124
06-10. Secondo il pensiero di Doreen Massey, quale fattore è determinante nel definire un luogo, oltre ai processi interni? A. Le dimensioni demografiche della popolazione locale B. L'isolamento geografico rispetto agli altri luoghi C. Le connessioni con altri luoghi e i flussi globali di persone, idee, merci e capitali D. La stabilità economica interna, indipendente dai fattori esterni
C. Le connessioni con altri luoghi e i flussi globali di persone, idee, merci e capitali
125
06-11. Quale tra i seguenti fattori contribuisce maggiormente alla stratificazione storica di un luogo? A. L'isolamento geografico B. Interazione tra eventi storici, culturali e politici C. Solo eventi naturali D. Solo influenze economiche
B. Interazione tra eventi storici, culturali e politici
126
06-12. Città come Londra, Venezia e Costantinopoli sono state plasmate dalla loro storia: A. Solo per via delle guerre interne B. Attraverso una combinazione di dinamiche locali e connessioni globali C. Grazie all'influenza esclusiva delle economie agricole D. Unicamente attraverso il loro sviluppo tecnologico locale
B. Attraverso una combinazione di dinamiche locali e connessioni globali
127
06-13. La nascita della Silicon Valley come centro tecnologico globale è dovuta prevalentemente a: A. Il supporto governativo a livello nazionale B. La disponibilità esclusiva di risorse naturali C. L’influenza delle vicine industrie automobilistiche D. L'interazione tra capitali di rischio internazionali e l'innovazione locale
D. L'interazione tra capitali di rischio internazionali e l'innovazione locale
128
06-14. Secondo Doreen Massey, quale concetto rompe con l’idea tradizionale di luogo come entità statica e chiusa? A. L’esistenza di spazi privi di storia B. Il concetto di urbanizzazione forzata C. L’idea di spazio statico e isolato D. Il ‘senso globale del luogo’
D. Il ‘senso globale del luogo’
129
06-15. Quale esempio meglio illustra l'influenza delle connessioni globali sull'economia di un luogo? A. La crescita industriale isolata di Detroit B. La capacità di autosufficienza economica delle città C. La prosperità economica della Silicon Valley grazie ai soli investimenti locali D. Le interazioni tra i capitali globali e l’industria tecnologica nella Silicon Valley
D. Le interazioni tra i capitali globali e l’industria tecnologica nella Silicon Valley
130
06-16. Massey, riguardo ai luoghi apparentemente isolati dalle influenze globali, afferma: A. Che le aree rurali non sono mai state influenzate dai processi globali B. Che tutte le aree, anche le più remote, sono influenzate da eventi globali C. Che alcuni luoghi rimangono puri e incontaminati dalle influenze globali D. Che solo le grandi città sono toccate dai flussi globali
B. Che tutte le aree, anche le più remote, sono influenzate da eventi globali
131
06-17. Cosa collega, prevalentemente, il luogo alle dinamiche economiche? A. L'assenza di differenze culturali significative tra i paesi B. La prevalenza delle economie locali sulle dinamiche globali C. La standardizzazione dei prodotti D. L'influenza delle caratteristiche culturali, sociali, storiche e politiche
D. L'influenza delle caratteristiche culturali, sociali, storiche e politiche
132
06-18. In che modo le differenze culturali influenzano l'economia? A. Aumentando la competizione tra le imprese a livello locale B. Modellando il comportamento dei consumatori, le strategie aziendali e le strutture istituzionali C. Rendendo impossibile la standardizzazione dei prodotti a livello globale D. Solo a livello locale, senza impatti sulle dinamiche globali
B. Modellando il comportamento dei consumatori, le strategie aziendali e le strutture istituzionali
133
06-19. Per ‘glocalizzazione’ si intende: A. L'eliminazione delle differenze culturali nei mercati internazionali B. La combinazione di pratiche globali con adattamenti locali C. La completa standardizzazione dei prodotti a livello globale D. L'adattamento totale alle specificità di ogni mercato locale
B. La combinazione di pratiche globali con adattamenti locali
134
06-20. Qual è l'importanza della glocalizzazione per le multinazionali? A. Aumenta la complessità delle operazioni aziendali a livello internazionale B. Permette di ignorare le differenze culturali e standardizzare i prodotti C. Consente di mantenere una visione globale adattandosi alle realtà locali D. Riduce i costi di produzione e distribuzione a livello globale
C. Consente di mantenere una visione globale adattandosi alle realtà locali
135
06-21. Quali aspetti dell'attività aziendale sono influenzati dalla glocalizzazione? A. Nessuno degli aspetti sopracitati B. Il marketing, lo sviluppo del prodotto e le operazioni aziendali C. Solo il marketing e la comunicazione D. Esclusivamente lo sviluppo del prodotto
B. Il marketing, lo sviluppo del prodotto e le operazioni aziendali
136
06-22. Qual è la sfida principale per le multinazionali che operano in un contesto di glocalizzazione? A. Eliminare completamente le differenze culturali tra i mercati B. Standardizzare tutti i processi produttivi a livello globale C. Trovare fornitori locali a basso costo D. Mantenere una coerenza globale nei prodotti e servizi adattandosi ai mercati locali
D. Mantenere una coerenza globale nei prodotti e servizi adattandosi ai mercati locali
137
06-23. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA riguardo al concetto di glocalizzazione? A. La glocalizzazione implica un bilanciamento tra globalizzazione e localizzazione B. La glocalizzazione è un processo dinamico e continuo C. La glocalizzazione è un concetto esclusivamente legato al marketing D. La glocalizzazione è importante per le imprese che vogliono operare con successo a livello internazionale
C. La glocalizzazione è un concetto esclusivamente legato al marketing
138
07-01. La scala nazionale è rilevante nell’analisi spaziale: A. Perché le decisioni prese a questo livello influenzano solo le dinamiche macroregionali B. Perché a questo livello vengono stabilite normative e regolamentazioni che possono influenzare tanto il livello locale quanto quello globale C. Perché regola le relazioni economiche e finanziarie globali senza influire sulle scale locali D. Perché è l’unico livello di analisi che ha un impatto sulle relazioni sociali
B. Perché a questo livello vengono stabilite normative e regolamentazioni che possono influenzare tanto il livello locale quanto quello globale
139
07-02. Qual è la differenza tra la scala cartografica e la scala utilizzata per comprendere le dinamiche sociali ed economiche? A. La scala cartografica è soggettiva, mentre quella sociale è sempre obiettiva B. La scala sociale misura la densità della popolazione, mentre quella cartografica misura il consumo di risorse C. La scala cartografica si riferisce alle dimensioni economiche, mentre quella sociale si riferisce alle distanze fisiche D. La scala cartografica rappresenta le distanze fisiche, mentre la scala sociale rappresenta i processi economici e sociali su diversi livelli
D. La scala cartografica rappresenta le distanze fisiche, mentre la scala sociale rappresenta i processi economici e sociali su diversi livelli
140
07-03. Quale può essere uno degli effetti della costruzione di un aeroporto alla scala regionale? A. Riduzione dei prezzi delle abitazioni nelle aree limitrofe B. Aumento dell'autosufficienza energetica del Paese C. Creazione di nuove rotte commerciali internazionali D. Generazione di posti di lavoro sia diretti che indiretti
D. Generazione di posti di lavoro sia diretti che indiretti
141
07-04. Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la scala macroregionale? A. Include spazi molto piccoli come quartieri e villaggi B. Si riferisce alle dinamiche interne di uno Stato e include la regolamentazione commerciale C. Si concentra sulle interazioni globali tra continenti e Stati D. Coinvolge gruppi di Paesi interconnessi da legami economici e politici
D. Coinvolge gruppi di Paesi interconnessi da legami economici e politici
142
07-05. Che ruolo gioca la scala locale nell'analisi spaziale? A. Si concentra sulle interazioni quotidiane tra individui e microprocessi a livello di quartieri o comuni B. Si occupa della gestione delle risorse naturali a livello globale C. È la scala preferita per analizzare i processi industriali a livello nazionale D. Si riferisce alla regolamentazione economica internazionale tra Stati sovrani
A. Si concentra sulle interazioni quotidiane tra individui e microprocessi a livello di quartieri o comuni
143
07-06. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente la scala globale? A. Copre interi continenti e si riferisce ai processi economici e sociali su scala planetaria B. Si focalizza sulla regolamentazione nazionale e sulle normative interne degli Stati C. Include solo le dinamiche economiche a livello locale e urbano D. Si concentra sulle relazioni tra villaggi e quartieri locali
A. Copre interi continenti e si riferisce ai processi economici e sociali su scala planetaria
144
07-07. Quale delle seguenti affermazioni evidenzia l’interconnessione tra diverse scale geografiche? A. Ciò che accade a livello globale può avere ripercussioni su scala locale e nazionale B. Le dinamiche su scala urbana non influenzano quelle su scala regionale C. Le scale operano indipendentemente e non si influenzano l'una con l'altra D. Le scale più ampie determinano sempre ciò che accade alle scale più piccole
A. Ciò che accade a livello globale può avere ripercussioni su scala locale e nazionale
145
07-08. Che cos’è una scala regionale nell’analisi spaziale? A. Un livello d’analisi che comprende gruppi di Paesi connessi da interazioni economiche e politiche B. Una scala che si concentra esclusivamente sulle dinamiche globali C. Un'unità territoriale che si riferisce a città o aree metropolitane D. Un livello di analisi che include territori nazionali con giurisdizioni sovranazionali
A o C
146
07-09. Cosa implica la ‘produzione di scala’ in un contesto geografico? A. Che le scale sono costruzioni umane influenzate dai cambiamenti economici e sociali B. Il fatto che le scale geografiche, come quella nazionale o urbana, siano entità naturali che non cambiano nel tempo C. La rigidità delle scale gerarchiche nei processi economici globali D. La creazione e il mantenimento di confini fisici tra diverse regioni
A. Che le scale sono costruzioni umane influenzate dai cambiamenti economici e sociali
147
07-10. Il principale limite della concezione tradizionale di scala gerarchica: A. È unidirezionale e non riflette la complessità reale B. Si basa sulla scala regionale C. Opera solo a livello locale D. Riguarda esclusivamente i processi sociali
A. È unidirezionale e non riflette la complessità reale
148
07-11. In che modo la crisi climatica illustra la dinamica tra scale globali e locali? A. Gli effetti locali non influenzano le politiche globali B. Le cause del cambiamento climatico sono esclusivamente locali C. Le politiche globali non hanno effetti sulle comunità locali D. Le cause sono globali, ma gli effetti sono visibili a livello locale
D. Le cause sono globali, ma gli effetti sono visibili a livello locale
149
07-12. L'Accordo di Parigi è esemplificativo della relazione tra scale globali e locali perché: A. Non ha alcun impatto sulle politiche locali B. È applicabile solo a livello nazionale C. Impone misure globali ma l'implementazione avviene a tutti i livelli D. Ha un impatto solo a livello globale
C. Impone misure globali ma l'implementazione avviene a tutti i livelli
150
07-13. Quale di queste affermazioni descrive correttamente l'impatto delle politiche ambientali globali sulle comunità locali? A. Le comunità locali devono adattare le loro pratiche in risposta alle politiche globali B. Le comunità locali possono influenzare le politiche globali senza conseguenze locali C. Le comunità locali non sono influenzate dalle politiche globali D. Le politiche locali prevalgono sempre su quelle globali
A. Le comunità locali devono adattare le loro pratiche in risposta alle politiche globali
151
07-14. Qual è un esempio di come le decisioni locali possono influenzare la scala globale? A. Le decisioni locali non possono influenzare le politiche internazionali B. Solo le politiche nazionali influenzano la scala globale C. Le città locali non hanno impatto sulla scala globale D. Le politiche locali di Copenaghen hanno ispirato politiche globali di sostenibilità
D. Le politiche locali di Copenaghen hanno ispirato politiche globali di sostenibilità
152
07-15. L'esempio delle comunità rurali dell'Africa subsahariana, rispetto alla scala climatica, suggerisce che: A. Le comunità locali non possono adattarsi ai cambiamenti globali B. Le decisioni locali possono contribuire a mitigare il cambiamento climatico globale C. Le comunità locali sono completamente isolate dai cambiamenti globali D. Solo le città sono influenzate dal cambiamento climatico
B. Le decisioni locali possono contribuire a mitigare il cambiamento climatico globale
153
07-16. Che ruolo giocano le scale nelle politiche economiche? A. Le dinamiche economiche si sviluppano su più scale simultaneamente B. La scala globale è l'unica rilevante per le politiche economiche C. Le politiche economiche operano esclusivamente su scala locale D. Le politiche economiche operano solo su scala nazionale
A. Le dinamiche economiche si sviluppano su più scale simultaneamente
154
07-17. Come l'idea di scala non lineare influisce sull'analisi dei fenomeni socioeconomici? A. Favorisce una visione semplificata dei processi globali B. Riduce l'importanza dei processi nazionali C. Elimina la necessità di considerare le dinamiche locali D. Evidenzia che le scale interagiscono bidirezionalmente e dinamicamente
D. Evidenzia che le scale interagiscono bidirezionalmente e dinamicamente
155
07-18. Quale impatto può avere la costruzione di un’infrastruttura aeroportuale alla scala globale? A. Riduce i costi di trasporto a livello regionale B. Aumenta la connettività internazionale e i flussi di beni e turisti C. Genera nuovi posti di lavoro per le comunità locali D. Promuove l'adozione di normative ambientali a livello nazionale
B. Aumenta la connettività internazionale e i flussi di beni e turisti
156
07-19. Quale, tra i seguenti paradigmi, esprime l'idea che le scale geografiche siano il risultato di decisioni collettive e sociali, non entità naturali o fisse? A. Produzione sociale delle scale B. Determinismo geografico C. Regionalismo scalare D. Nazionalismo economico
A. Produzione sociale delle scale
157
07-20. Quale città rappresenta un chiaro esempio di trasformazione da piccolo porto commerciale a grande centro globale di commercio e turismo? A. Singapore B. Hong Kong C. Dubai D. New York
C. Dubai
158
07-21. Come è cambiato il potere delle economie nazionali con la globalizzazione iniziata nella seconda metà del XX secolo? A. È diminuito a favore delle economie locali B. È aumentato grazie al protezionismo C. È rimasto stabile a livello nazionale D. È stato ridimensionato dall'ascesa della scala globale
D. È stato ridimensionato dall'ascesa della scala globale
159
07-22. Quale ruolo hanno assunto le multinazionali nel contesto della globalizzazione economica? A. Hanno creato catene di approvvigionamento globali B. Hanno ridotto la competitività globale C. Hanno rafforzato le economie nazionali D. Hanno limitato la mobilità dei capitali
A. Hanno creato catene di approvvigionamento globali
160
07-23. Che tipo di scala è emersa con la creazione del mercato unico europeo? A. Scala individuale B. Scala macroregionale C. Scala nazionale D. Scala locale
B. Scala macroregionale
161
07-24. Quale istituzione ha coordinato le risposte a livello globale durante la crisi finanziaria del 2008? A. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) B. La Banca Mondiale C. La Banca Centrale Europea (BCE) D. L'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO)
A. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI)
162
07-25. Quale trasformazione ha portato alla creazione di nuove nazioni in Africa e Asia nel XX secolo? A. Il consolidamento politico e le guerre mondiali B. La creazione dell'Unione Europea C. La crescita delle città globali D. La decolonizzazione e gli accordi internazionali
D. La decolonizzazione e gli accordi internazionali
163
08-01. Quale concetto chiave è alla base della teoria dell’utilità applicata alle interazioni spaziali, secondo Niedercorn e Bechdolt? A. Il numero di interazioni che un individuo può effettuare B. La riduzione dei costi di trasporto C. L’efficienza del consumo energetico D. La distanza minima tra due regioni
A. Il numero di interazioni che un individuo può effettuare
164
08-02. Ha cercato di integrare l'elemento temporale nei modelli gravitazionali, collegando la crescita del PIL di una regione al reddito potenziale globale: A. Reilly B. Warntz C. Niedercorn D. Isard
D. Isard
165
08-03. Qual è stato uno degli ostacoli principali nello sviluppo della teoria economica spaziale? A. La mancanza di modelli matematici adeguati per lo spazio economico B. Il concetto di spazio era considerato irrilevante rispetto ad altre teorie economiche C. Il linguaggio complesso utilizzato dagli economisti pionieri di questo campo D. L'impossibilità di definire il concetto di spazio
D. L'impossibilità di definire il concetto di spazio
166
08-04. Le 'masse', nei modelli gravitazionali applicati alle interazioni umane, rappresentano: A. La forza d'attrazione tra corpi fisici B. Le opportunità di commercio C. La densità della popolazione D. Variabili sociali come le popolazioni
D. Variabili sociali come le popolazioni
167
08-05. Quale tra i seguenti economisti è stato tra i primi ad applicare il principio di gravitazione alle interazioni umane? A. Henry Charles Carey B. Johann Heinrich von Thünen C. Alfred Weber D. William Alonso
A. Henry Charles Carey
168
08-06. In che modo le teorie spaziali economiche si sono evolute rispetto alla teoria economica tradizionale? A. Sono sempre rimaste integrate con le teorie classiche di Adam Smith e Ricardo B. Hanno seguito un percorso completamente separato e indipendente C. Hanno sostituito la teoria economica tradizionale come approccio principale D. Si sono sviluppate in maniera autonoma, ma con connessioni alla teoria economica tradizionale
D. Si sono sviluppate in maniera autonoma, ma con connessioni alla teoria economica tradizionale
169
08-07. La teoria di Weber, nell’ambito dell’economia spaziale, rappresenta: A. Una teoria che ignora le dinamiche spaziali a favore di quelle temporali B. Un tentativo di spiegare i fenomeni spaziali esclusivamente con modelli empirici C. Una proiezione della pura economia sullo spazio D. Una deviazione dalla pura teoria economica, focalizzata sugli aspetti spaziali
C. Una proiezione della pura economia sullo spazio
170
08-08. Qual è stato il contributo principale di Johann Heinrich von Thünen all'economia spaziale? A. Ha introdotto il concetto di spazio come elemento centrale nella teoria dei mercati B. Ha sviluppato una teoria della localizzazione industriale basata sull’equilibrio generale C. Ha creato un modello matematico per il commercio internazionale D. Ha studiato la localizzazione delle attività agricole
D. Ha studiato la localizzazione delle attività agricole
171
08-09. Il concetto di spazio economico ha iniziato a svilupparsi pienamente solo nel XX secolo perchè: A. Il concetto era stato esplorato ma non considerato rilevante dagli economisti precedenti B. Gli economisti erano più concentrati sulle dinamiche temporali piuttosto che su quelle spaziali C. L'economia ha avuto difficoltà a liberarsi dall'influenza di morale e politica D. Il ritardo è dovuto all'assenza di modelli economici adeguati
A o C
172
08-10. Quale, tra i seguenti teorici, ha introdotto la probabilità di spostamento tra due luoghi basandosi sulle opportunità di fermarsi nell’area di destinazione? A. Warntz B. Harris C. Isard D. Schneider
D. Schneider
173
08-11. Quale delle seguenti variabili è stata introdotta nei modelli gravitazionali avanzati rispetto a quelli classici? A. La densità demografica B. La distanza media percorsa C. Le opportunità di intervento tra due punti D. Le differenze culturali
C. Le opportunità di intervento tra due punti
174
09-01. Qual è il principale fattore che influenza la disoccupazione secondo la teoria keynesiana? A. La carenza di risorse B. L'aumento della concorrenza C. La disuguaglianza sociale D. L'insufficienza della domanda
D. L'insufficienza della domanda
175
09-02. Cosa indica un punto collocato al di sotto la curva delle possibilità di produzione? A. Massima efficienza produttiva B. Crescita economica superiore alla media C. Risorse non completamente utilizzate D. Impossibilità di produrre quella combinazione di beni
C. Risorse non completamente utilizzate
176
09-03. Come influiscono i salari più alti secondo il modello keynesiano tradizionale? A. Aumentano i consumi e stimolano l’occupazione locale B. Riducono i consumi e aumentano la disoccupazione C. Spingono le imprese a ridurre i salari D. Non hanno effetto sull'occupazione
A. Aumentano i consumi e stimolano l’occupazione locale
177
09-04. Cosa indica un quoziente di localizzazione superiore a 1 per un'industria? A. L'industria produce solo per il consumo locale B. L'industria è in crisi C. L'industria è classificata come esportatrice D. L'industria ha un basso livello di occupazione
C. L'industria è classificata come esportatrice
178
09-05. Il quoziente di localizzazione indica: A. La quantità di beni prodotti localmente B. La concentrazione relativa dell'occupazione in un settore rispetto a un benchmark C. Il tasso di disoccupazione in una regione D. La spesa totale delle famiglie
B. La concentrazione relativa dell'occupazione in un settore rispetto a un benchmark
179
09-06. Il principale motore della crescita economica regionale, secondo la teoria della spesa locale di Tiebout, è riconducibile a: A. L'aumento della domanda locale B. Le industrie non di base C. La spesa pubblica D. Le imprese locali che producono beni per l'esportazione
D. Le imprese locali che producono beni per l'esportazione
180
09-07. Quale affermazione è vera riguardo agli investimenti delle imprese secondo la teoria keynesiana? A. Dipendono esclusivamente dai tassi di interesse B. Non influenzano la disoccupazione C. Sono influenzati dagli 'spiriti animali' D. Sono sempre in crescita durante le recessioni
C. Sono influenzati dagli 'spiriti animali'
181
09-08. Cosa indica la propensione marginale al consumo locale nel modello keynesiano? A. La parte del reddito spesa in beni prodotti localmente B. Il livello di disoccupazione in un'area C. L'aumento del consumo derivante da un aumento delle tasse D. La percentuale di risparmi rispetto al reddito
A. La parte del reddito spesa in beni prodotti localmente
182
09-09. La spesa dei consumatori nel modello keynesiano è espressa con: A. C = a - bYd B. C = b + mYd C. C = Y - T D. C = a + bYd
D. C = a + bYd
183
09-10. Cosa rappresenta l'equilibrio Y = C + I + G + (X - M) nel modello keynesiano? A. La crescita del PIL B. La relazione tra spesa e reddito totale C. La differenza tra entrate e uscite D. La variazione delle esportazioni
B. La relazione tra spesa e reddito totale
184
09-11. Il moltiplicatore del reddito regionale nel modello keynesiano è espresso come: A. 1/(b + m) B. 1/(b + I) C. 1/(1 - (b - m)) D. 1/(1 + (b - m))
C. 1/(1 - (b - m))
185
09-12. La propensione marginale al consumo nel modello keynesiano indica: A. L'aumento del consumo dopo un incremento del reddito disponibile B. La spesa totale delle famiglie C. L'importo delle tasse da pagare D. La quantità di risorse disponibili
A. L'aumento del consumo dopo un incremento del reddito disponibile
186
09-13. L'equilibrio economico nel modello keynesiano è espressa con l'equazione: A. Y = C + I - G + (X + M) B. Y = C + I + G + M C. Y = C - I + G + (X + M) D. Y = C + I + G + (X - M)
D. Y = C + I + G + (X - M)
187
09-14. Qual è la causa principale della disoccupazione secondo la teoria keynesiana? A. Le politiche fiscali errate B. L’insufficienza della domanda C. La mancanza di risorse D. L’aumento dei tassi di interesse
B. L’insufficienza della domanda
188
09-15. Il vantaggio assoluto differisce dal vantaggio comparato poiché: A. Il vantaggio comparato non tiene conto dell'efficienza produttiva B. Il vantaggio assoluto si riferisce alla specializzazione di più beni contemporaneamente C. Il vantaggio assoluto implica la capacità di produrre una quantità maggiore di un bene utilizzando le stesse risorse D. Il vantaggio comparato implica la specializzazione nella produzione di un bene per il quale si ha un costo-opportunità maggiore
C. Il vantaggio assoluto implica la capacità di produrre una quantità maggiore di un bene utilizzando le stesse risorse
189
09-16. Il vantaggio comparato è: A. La capacità di produrre un bene a un costo-opportunità inferiore rispetto ad altre regioni B. L'assenza di costi-opportunità nella produzione di beni C. La capacità di produrre una quantità maggiore di un bene rispetto ad altre regioni D. La possibilità di produrre entrambi i beni allo stesso costo
A. La capacità di produrre un bene a un costo-opportunità inferiore rispetto ad altre regioni
190
09-17. Come può un’economia avvicinarsi alla curva delle possibilità di produzione? A. Aumentando il tasso di disoccupazione B. Limitando la produzione di beni C. Creando posti di lavoro e aumentando la domanda D. Riducendo la quantità di risorse disponibili
C. Creando posti di lavoro e aumentando la domanda
191
09-18. Quale concetto introduce la curva delle possibilità di produzione? A. La crescita economica a lungo termine B. L'equilibrio tra domanda e offerta C. Il concetto di vantaggio comparato D. Il costo-opportunità e i vincoli produttivi
D. Il costo-opportunità e i vincoli produttivi
192
09-19. Qual è una delle assunzioni chiave nella valutazione dei quozienti di localizzazione? A. Tutti i settori producono beni omogenei B. La manodopera è ugualmente produttiva ovunque C. Le esportazioni non influenzano l'economia locale D. Gli abitanti di diverse regioni hanno le stesse preferenze di consumo
B. La manodopera è ugualmente produttiva ovunque
193
10-01. Cosa rappresenta il valore aggiunto nella tabella input-output? A. L'ammontare di importazioni che un settore utilizza per produrre beni B. La somma delle vendite effettuate da un settore agli altri settori C. Gli input come la manodopera e il capitale forniti dalle famiglie D. La quantità di denaro che un settore spende per importazioni
C. Gli input come la manodopera e il capitale forniti dalle famiglie
194
10-02. Qual è l’effetto che diminuisce progressivamente ad ogni turno di produzione in un’analisi input-output? A. L'effetto del valore aggiunto sulle esportazioni B. L'effetto delle importazioni sul valore aggiunto C. L'effetto diretto della domanda finale D. L'effetto moltiplicatore
D. L'effetto moltiplicatore
195
10-03. Qual è uno dei limiti principali della produzione lineare nell'analisi input-output? A. Sovrastima gli effetti di impatti ridotti B. Sovrastima gli effetti di eventi di grande portata C. Sottostima gli effetti di eventi di grande portata D. Non tiene conto della spesa dei dipendenti
B. Sovrastima gli effetti di eventi di grande portata
196
10-04. Quale tra queste assunzioni NON fa parte dell'analisi I-O? A. Omogeneità all'interno dei settori B. Produzione lineare C. Assenza di economie di scala D. Differenziazione settoriale
D. Differenziazione settoriale
197
10-05. Cosa distingue i moltiplicatori di Tipo I da quelli di Tipo II? A. I moltiplicatori di Tipo I includono gli effetti indotti B. I moltiplicatori di Tipo I si concentrano solo sugli effetti indiretti C. I moltiplicatori di Tipo II escludono la spesa dei dipendenti D. I moltiplicatori di Tipo II includono la spesa dei dipendenti
D. I moltiplicatori di Tipo II includono la spesa dei dipendenti
198
10-06. Quale tra le seguenti affermazioni è vera riguardo alla matrice di Leontief? A. Si ottiene sottraendo la matrice dei coefficienti tecnici dalla matrice identità B. Si ottiene moltiplicando la matrice identità per la matrice dei coefficienti tecnici C. Si ottiene dividendo la matrice dei coefficienti tecnici per la domanda finale D. Si ottiene sommando la matrice identità alla matrice dei coefficienti tecnici
A. Si ottiene sottraendo la matrice dei coefficienti tecnici dalla matrice identità
199
10-07. Cosa succede man mano che si eleva la matrice A (dei coefficienti tecnici) a potenze sempre più alte in un'analisi input-output? A. La matrice si avvicina a una matrice di valori casuali B. La matrice si avvicina a una matrice zero C. La matrice si avvicina a una matrice con tutte le celle uguali a 1 D. La matrice si avvicina a una matrice con valori crescenti
B. La matrice si avvicina a una matrice zero
200
10-08. Quale delle seguenti operazioni è necessaria per calcolare la produzione richiesta per soddisfare un aumento della domanda finale nell'analisi input-output? A. Sommare la matrice delle transazioni dirette alla domanda finale B. Moltiplicare la matrice dei coefficienti tecnici per la domanda finale C. Moltiplicare l'inverso della matrice di Leontief per la domanda finale D. Sottrarre la matrice delle importazioni dalla matrice delle transazioni interindustriali
C. Moltiplicare l'inverso della matrice di Leontief per la domanda finale
201
10-09. La matrice inversa di Leontief [I-A]-1 esprime: A. La serie di potenze della matrice A che approssima gli effetti indiretti ed indotti della domanda finale B. L'ammontare di beni intermedi importati necessari per produrre un’unità di output C. La serie delle vendite tra settori di una determinata economia D. La distribuzione delle importazioni in ogni settore
A. La serie di potenze della matrice A che approssima gli effetti indiretti ed indotti della domanda finale
202
10-10. Secondo l'analisi input-output, la somma di tutti gli input nell'economia deve essere uguale a: A. La somma di tutti gli output B. La somma di tutte le esportazioni C. La somma di tutte le importazioni D. La somma della domanda finale
A. La somma di tutti gli output
203
10-11. Cosa implica un moltiplicatore alto in un determinato settore in una regione in declino, come l'agricoltura? A. Un potenziale rischio economico, se il settore rappresenta una parte significativa dell’economia regionale B. Che il settore ha bassi legami con il resto dell’economia locale C. Che il settore sta migliorando le sue performance economiche D. La possibilità di espansione del settore agricolo
A. Un potenziale rischio economico, se il settore rappresenta una parte significativa dell’economia regionale
204
10-12. Cosa indica un moltiplicatore di tipo I nell'analisi input-output? A. L’effetto diretto e indiretto di una variazione della domanda finale B. L’effetto del valore aggiunto creato da un settore C. L’effetto diretto, indiretto e indotto di una variazione della domanda finale D. Solo l’effetto diretto di una variazione della domanda finale
A. L’effetto diretto e indiretto di una variazione della domanda finale
205
10-13. Cosa rappresenta la matrice [I-A] nell'analisi input-output? A. La matrice che mostra solo gli effetti diretti degli investimenti intersettoriali B. La matrice che rappresenta i coefficienti tecnici al quadrato C. La matrice di Leontief, usata per calcolare gli effetti diretti e indiretti di una variazione della domanda finale D. La matrice delle transazioni interindustriali di una determinata economia
C. La matrice di Leontief, usata per calcolare gli effetti diretti e indiretti di una variazione della domanda finale
206
10-14. Come si calcola la matrice dei coefficienti tecnici in un'analisi input-output? A. Sommando tutte le transazioni interindustriali e moltiplicando per i coefficienti diretti B. Moltiplicando la domanda finale per il valore aggiunto C. Dividendo ogni cella della tabella delle transazioni per la somma delle righe D. Dividendo ogni cella della tabella delle transazioni per la spesa totale del settore corrispondente
D. Dividendo ogni cella della tabella delle transazioni per la spesa totale del settore corrispondente
207
10-15. Un coefficiente tecnico (aij) nella matrice input-output rappresenta: A. La quantità di domanda finale richiesta per un settore B. La proporzione di output di un settore venduta ad altri settori per produrre un'unità di output C. La percentuale di input importati da un settore D. Il valore aggiunto creato da un settore per ogni unità di output
B. La proporzione di output di un settore venduta ad altri settori per produrre un'unità di output
208
10-16. Quale assunzione fondamentale esiste nell'analisi input-output riguardo alla relazione tra input e output? A. Gli output devono sempre essere maggiori degli input per ogni settore B. La somma di tutti gli input deve essere uguale alla somma degli output C. Ogni settore produce solo per la domanda finale D. Gli input sono sempre importati da paesi esteri
B. La somma di tutti gli input deve essere uguale alla somma degli output
209
10-17. Quale affermazione descrive correttamente il concetto di transazioni interindustriali nell'analisi input-output? A. Il valore delle esportazioni di ogni settore B. Gli scambi di beni e servizi tra un settore e la domanda estera C. Le vendite e gli acquisti di prodotti intermedi tra settori economici D. La spesa effettuata da un settore per la domanda finale di beni
C. Le vendite e gli acquisti di prodotti intermedi tra settori economici
210
10-18. Quali sono le tre componenti principali dell'analisi input-output di un'economia? A. Transazioni interindustriali, domanda finale e valore aggiunto B. Transazioni internazionali, esportazioni e domanda finale C. Spesa pubblica, esportazioni e importazioni D. Domanda finale, valore aggiunto e inflazione
A. Transazioni interindustriali, domanda finale e valore aggiunto
211
10-19. Cosa implica l'assunzione dell'assenza di cross-hauling? A. I prodotti esportati sono sostituiti da beni locali B. Le imprese possono vendere contemporaneamente in direzioni opposte C. Il trasporto locale di merci è limitato D. Nessuna impresa può esportare e importare lo stesso prodotto
D. Nessuna impresa può esportare e importare lo stesso prodotto
212
10-20. In cosa differisce il moltiplicatore di Tipo II rispetto a quello di Tipo I? A. Esclude i consumi finali B. Include solo la spesa delle imprese C. Esclude la spesa per salari D. Include gli effetti indotti
D. Include gli effetti indotti
213
10-21. Per 'simultaneità nei processi di produzione/consumo' nell'analisi I-O si intende: A. I lavoratori iniziano a consumare prima di ottenere un lavoro B. Le famiglie consumano beni solo dopo aver iniziato a lavorare C. Le famiglie consumano beni immediatamente all’arrivo nella regione D. I processi di consumo iniziano prima della produzione
B. Le famiglie consumano beni solo dopo aver iniziato a lavorare
214
10-22. Perché l'analisi I-O ha difficoltà a considerare economie di scala? A. Tiene conto solo dei fattori di produzione fissi B. Presuppone rendimenti di scala costanti C. Presuppone che ogni impresa abbia rendimenti crescenti D. Ignora l'aumento della produzione a causa di aumenti nella domanda
B. Presuppone rendimenti di scala costanti
215
10-23. Tra le limitazioni statistiche dell'analisi I-O si riscontra che: A. Non fornisce intervalli di confidenza o statistiche t B. Fornisce statistiche t ma non intervalli di confidenza C. Utilizza intervalli di confidenza molto ristretti D. Include errori statistici nei modelli
A. Non fornisce intervalli di confidenza o statistiche t
216
10-24. Quale delle seguenti affermazioni rappresenta un problema dell'omogeneità dei fattori produttivi nell'analisi I-O? A. Ignora la diversificazione dei prodotti all'interno dei settori B. Considera solo i fattori produttivi locali C. Presuppone che i produttori usino sempre gli stessi fattori produttivi D. Presuppone che tutti i settori siano eterogenei
C. Presuppone che i produttori usino sempre gli stessi fattori produttivi
217
10-25. Perché l’assenza di cross-hauling è un'assunzione problematica? A. Non tiene conto dei mercati esterni B. Presuppone che i beni locali non vengano mai esportati C. Esclude l'analisi della domanda interna D. Non considera la possibilità che prodotti simili siano importati ed esportati simultaneamente
D. Non considera la possibilità che prodotti simili siano importati ed esportati simultaneamente
218
10-26. Cosa rappresenta il moltiplicatore di Tipo I nell'analisi input-output? A. Solo gli effetti diretti B. Solo gli effetti indotti C. Gli effetti diretti, indiretti e indotti D. Gli effetti diretti e indiretti
D. Gli effetti diretti e indiretti
219
10-27. Il problema principale della 'simultaneità nei processi di produzione/consumo' è che: A. Le imprese iniziano la produzione prima che la domanda aumenti B. I lavoratori iniziano a consumare prima di essere assunti C. L'aumento della produzione non richiede nuovi lavoratori D. Ignora i tempi tra l’aumento della domanda e il consumo effettivo
D. Ignora i tempi tra l’aumento della domanda e il consumo effettivo
220
10-28. In assenza di economie di scala: A. Ogni impresa opera con costi variabili B. Le imprese hanno rendimenti di scala costanti C. Le imprese presentano rendimenti di scala crescenti D. Si favoriscono le economie di agglomerazione
B. Le imprese hanno rendimenti di scala costanti
221
10-29. Quale effetto comporta l’assunzione di staticità nell’analisi I-O? A. Non considera i cambiamenti tecnologici B. Aumenta l'accuratezza delle previsioni future C. Riduce la complessità delle interazioni regionali D. Tiene conto delle retroazioni interregionali
A. Non considera i cambiamenti tecnologici
222
10-30. Qual è uno dei limiti dell’assunzione di omogeneità all'interno dei settori? A. Riduce la possibilità di aggregare settori omogenei B. Rende più difficile aggregare dati C. Presuppone che la produzione sia uniforme in ogni settore D. Aumenta l'accuratezza dei dati
C. Presuppone che la produzione sia uniforme in ogni settore
223
10-31. Quale delle seguenti assunzioni è necessaria per l'analisi input-output? A. Produzione non lineare B. Sostituibilità dei fattori produttivi C. Variabilità tecnologica D. Insostituibilità dei fattori produttivi
D. Insostituibilità dei fattori produttivi
224
11-01. Qual è il risultato atteso della crescita economica secondo la teoria della crescita neoclassica? A. Non ci sono variazioni significative tra le regioni B. I salari e i rendimenti del capitale si allineano ai tassi medi nazionali nel lungo periodo C. La crescita avviene solo nelle aree urbane D. I salari e i rendimenti del capitale sono superiori alla media nazionale
B. I salari e i rendimenti del capitale si allineano ai tassi medi nazionali nel lungo periodo
225
11-02. L'obiettivo principale dei modelli di crescita regionale di lungo periodo è: A. Studiare solo l'occupazione B. Spostare la curva delle possibilità di produzione verso l’esterno C. Analizzare le fluttuazioni economiche a breve termine D. Focalizzarsi esclusivamente sulla domanda
B. Spostare la curva delle possibilità di produzione verso l’esterno
226
11-03. Quali sono i due modelli macroeconomici alla base dell'analisi della crescita economica regionale di lungo periodo? A. Modello di crescita neoclassico e nuova teoria della crescita endogena B. Modello di sviluppo sostenibile e modello classico C. Teoria dell'offerta e teoria della domanda D. Modello keynesiano e modello neoclassico
A. Modello di crescita neoclassico e nuova teoria della crescita endogena
227
11-04. Nella teoria della crescita neoclassica di Solow, la produzione è rappresentata come: A. Y=K-L+Φ B. Y=K*L/Φ C. Y=f(K,L,Φ) D. Y=K+L+Φ
C. Y=f(K,L,Φ)
228
11-05. Quali assunzioni caratterizzano la teoria della crescita neoclassica? A. Il tasso di rendimento del capitale è costante e uguale al tasso di interesse nazionale B. Le risorse sono perfettamente allocate in ogni regione C. Il lavoro è immobile e non può migrare D. La tecnologia è accessibile solo nelle aree urbane
A. Il tasso di rendimento del capitale è costante e uguale al tasso di interesse nazionale
229
11-06. Secondo la teoria neoclassica, uali fattori contribuiscono all'incremento della produttività regionale? A. Aumento della popolazione B. Solo il progresso tecnologico C. Progresso tecnologico, aumento del capitale per lavoratore, e correzione nell'allocazione delle risorse D. Solo l'aumento del capitale disponibile
C. Progresso tecnologico, aumento del capitale per lavoratore, e correzione nell'allocazione delle risorse
230
11-07. Nel contesto del modello neoclassico, per 'convergenza' si intende: A. Il fenomeno per cui le regioni ad alto reddito continuano a crescere più rapidamente B. L'uguaglianza dei tassi di crescita e dei livelli di reddito tra diverse regioni C. L'aumento del capitale in regioni povere D. L'immobilità delle risorse
B. L'uguaglianza dei tassi di crescita e dei livelli di reddito tra diverse regioni
231
11-08. Qual è la differenza principale tra il modello keynesiano e il modello neoclassico riguardo alla mobilità delle risorse? A. Il modello keynesiano non considera l'occupazione B. Solo nel modello keynesiano si considera la mobilità del capitale C. Nel modello keynesiano, solo i beni possono spostarsi; nel modello neoclassico, anche capitale e lavoro possono migrare D. Non ci sono differenze significative
C. Nel modello keynesiano, solo i beni possono spostarsi; nel modello neoclassico, anche capitale e lavoro possono migrare
232
11-09. Qual è l'effetto della migrazione della forza lavoro da una regione ad un'altra? A. I salari nella regione di arrivo aumentano B. L'offerta di lavoro nella regione di arrivo aumenta e i salari crollano C. L'affitto dei terreni nella regione di arrivo diminuisce D. Non ci sono effetti sui salari
B. L'offerta di lavoro nella regione di arrivo aumenta e i salari crollano
233
11-10. L'ipotesi principale della teoria neoclassica riguardo alla libera circolazione del capitale e del lavoro è che: A. Corregge allocazioni errate delle risorse e innesca una convergenza dei redditi B. Riduce l'occupazione nelle aree industriali C. Favorisce esclusivamente le aree agricole D. Aumenta i salari in tutte le regioni
A. Corregge allocazioni errate delle risorse e innesca una convergenza dei redditi
234
11-11. Secondo Barro, riguardo alla crescita regionale: A. Non esiste correlazione tra tassi di crescita del reddito e livelli iniziali di ricchezza B. Le aree più povere crescono sempre più velocemente di quelle ricche C. La crescita regionale è influenzata solo dai fattori esterni D. Le regioni con salari più alti attraggono sempre capitali
A. Non esiste correlazione tra tassi di crescita del reddito e livelli iniziali di ricchezza
235
11-12. Qual è il ruolo suggerito del governo secondo la teoria della crescita endogena? A. Regolare ogni aspetto dell'economia B. Promuovere direttamente l'innovazione tecnologica C. Intervenire nel mercato per correggere le inefficienze D. Fornire infrastrutture e proteggere i diritti di proprietà
D. Fornire infrastrutture e proteggere i diritti di proprietà
236
11-13. Riguardo alla produzione, la teoria della crescita endogena di Romer afferma che: A. È solo funzione di capitale e lavoro B. Non presenta rendimenti di scala C. Dipende esclusivamente da fattori esterni D. È funzione di capitale, lavoro e conoscenza
D. È funzione di capitale, lavoro e conoscenza
237
11-14. Quale delle seguenti risposte descrive una regione con maggiore occupazione e salari più alti? A. Una regione con scarsa densità di popolazione B. Una regione con più capitale e domanda di lavoro C. Una regione con salari relativamente bassi D. Una regione con prevalente attività agricola
B. Una regione con più capitale e domanda di lavoro
238
11-15. Qual è una delle principali critiche alla teoria neoclassica riguardo alle differenze di reddito tra le regioni? A. Non considera il capitale umano B. Presuppone che tutte le regioni siano identiche C. Non spiega perché le differenze di reddito persistono senza interferenze di mercato D. Le regioni a basso reddito non hanno accesso alla tecnologia
C o B
239
11-16. Il 'residuo di Solow' è inteso come: A. Il capitale umano presente in una regione B. Le risorse naturali di una regione C. La parte della crescita non spiegata da capitale e lavoro, considerata innovazione tecnologica D. La crescita attribuita a capitale e lavoro
C. La parte della crescita non spiegata da capitale e lavoro, considerata innovazione tecnologica
240
11-17. Quale affermazione descrive le implicazioni politiche della teoria neoclassica? A. Raccomanda la redistribuzione delle risorse dalle regioni ricche a quelle povere B. Promuove una totale deregulation delle risorse C. Non tiene conto delle dinamiche del mercato D. Sostiene l'intervento pubblico attivo in tutti i settori
A. Raccomanda la redistribuzione delle risorse dalle regioni ricche a quelle povere
241
11-18. Qual è la principale premessa della teoria neoclassica sulla crescita economica? A. L'innovazione tecnologica è l'unico fattore di crescita B. La migrazione di capitale e lavoro corregge le allocazioni errate delle risorse C. Le economie crescono solo grazie al capitale D. Le regioni a basso reddito non possono crescere più velocemente
B. La migrazione di capitale e lavoro corregge le allocazioni errate delle risorse
242
11-19. Le imprese smettono di trasferirsi in una nuova area: A. Quando i salari nella nuova area diventano più elevati B. Quando il costo dei fattori produttivi è lo stesso nelle due aree C. Quando la domanda di beni diminuisce D. Quando il capitale inizia a diminuire
B. Quando il costo dei fattori produttivi è lo stesso nelle due aree
243
11-20. Come viene misurata la quota di crescita dovuta al progresso tecnologico nei modelli economici? A. Attraverso un aumento dei salari B. Come il residuo dopo aver considerato gli altri fattori di produzione C. Non viene misurata D. Basandosi sulla quantità di capitale investito
B. Come il residuo dopo aver considerato gli altri fattori di produzione
244
11-21. Se non ci sono abbastanza imprese che si trasferiscono in una certa area: A. I salari rimangono invariati B. La domanda di terreni aumenta nella regione di partenza C. I salari aumentano nella regione di arrivo D. I lavoratori migrano verso la regione con salari più alti
D. I lavoratori migrano verso la regione con salari più alti
245
11-22. Cosa accade quando le imprese migrano da una regione ad un'altra? A. La domanda di lavoro aumenta nella regione di partenza B. I prezzi dei fattori aumentano nella regione di arrivo e diminuiscono in quella di partenza C. I salari aumentano nella regione di partenza D. Non si producono più beni nella regione di arrivo
B. I prezzi dei fattori aumentano nella regione di arrivo e diminuiscono in quella di partenza
246
12-01. Cosa provoca inefficienze negli impianti più vecchi? A. La competizione con nuove aziende B. L'eccesso di capitale C. La mancanza di risorse D. L'uso di capitale obsoleto
D. L'uso di capitale obsoleto
247
12-02. Qual è uno degli effetti dei salari minimi stabiliti nelle regioni dominate da grandi aziende? A. Rendono più facile il reclutamento di manodopera B. Non hanno effetti significativi C. Impediscono alle piccole imprese di competere per la manodopera D. Favoriscono le piccole imprese
C. Impediscono alle piccole imprese di competere per la manodopera
248
12-03. Quali istituzioni possono influenzare lo sviluppo del capitale umano in una regione? A. Solo istituzioni governative B. Aziende private C. Istituzioni religiose D. Istituzioni educative esclusivamente
C. Istituzioni religiose
249
12-04. Qual è un indicatore comune utilizzato per misurare il capitale umano? A. Tasso di disoccupazione B. Tasso di natalità C. Tasso di criminalità D. Tasso di iscrizione scolastica
D. Tasso di iscrizione scolastica
250
12-05. Quale affermazione riguardo all'istruzione primaria nei Paesi in via di sviluppo è vera? A. Ha rendimenti elevati B. È più difficile da ottenere rispetto all'istruzione superiore C. Non è utile per la crescita economica D. Ha rendimenti economici bassi
A. Ha rendimenti elevati
251
12-06. Che cos'è il capitale sociale? A. La quantità di capitale umano di una popolazione B. I fondi disponibili per investimenti pubblici C. La rete di relazioni sociali e legami comunitari D. La quantità di capitale fisico in una regione
C. La rete di relazioni sociali e legami comunitari
252
12-07. Quale teoria sostiene che l'accumulo di capitale umano influisce sulla crescita economica? A. Teoria della distruzione creativa B. Teoria della scarsità C. Teoria della crescita endogena D. Teoria della crescita esogena
C. Teoria della crescita endogena
253
12-08. Qual è l'impatto dell'istruzione sulla produttività? A. Solo per le persone con alta esperienza B. Aumenta la produttività C. Non ha alcun impatto D. Diminuisce la produttività
B. Aumenta la produttività
254
12-09. Che cos'è la ‘distruzione creativa’ secondo Joseph Schumpeter? A. La chiusura di imprese non redditizie B. L'innovazione che crea nuove opportunità di crescita C. Il processo di eliminazione di aziende inefficaci D. La creazione di nuovi mercati
C o B
255
12-10. Qual è una delle conseguenze negative delle reti sociali? A. Creano opportunità di lavoro B. Escludono chi non appartiene a un gruppo specifico C. Promuovono la circolazione della conoscenza D. Favoriscono la crescita economica
B. Escludono chi non appartiene a un gruppo specifico
256
12-11. Qual è la relazione tra innovazione e esternalità positive? A. Le esternalità positive non influenzano l'innovazione B. Le esternalità negative sono più comuni nell'innovazione C. Le esternalità positive ostacolano l'innovazione D. Il trasferimento di conoscenze genera esternalità positive
D. Il trasferimento di conoscenze genera esternalità positive
257
12-12. Qual è l'effetto delle dimensioni dell'azienda sulla spesa per ricerca e sviluppo? A. Le dimensioni non influenzano la spesa in R&S B. Le piccole imprese introducono più innovazioni di basso valore C. Le grandi imprese tendono a spendere di più in R&S D. Le piccole imprese spendono di più in R&S
B. Le piccole imprese introducono più innovazioni di basso valore
258
12-13. Le 'rust belts' sono: A. Aree agricole B. Aree industriali obsolete dominate da produzione di massa C. Aree con alta innovazione D. Aree ad alta tecnologia
B. Aree industriali obsolete dominate da produzione di massa
259
12-14. Quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo alle piccole e medie imprese (PMI)? A. Le PMI non contribuiscono all’innovazione B. Le PMI tendono a fallire più spesso delle grandi aziende C. Le PMI hanno tassi di nascita più elevati nelle regioni dominate da grandi aziende D. Le PMI creano un ambiente favorevole all’imprenditorialità
D. Le PMI creano un ambiente favorevole all’imprenditorialità
260
12-15. Qual è uno dei motivi per cui le grandi aziende possono ostacolare la formazione di nuove imprese? A. Perché sono più innovative B. A causa dei loro forti mercati del lavoro interni C. Perché hanno una migliore tecnologia D. Perché attraggono molti investitori
B. A causa dei loro forti mercati del lavoro interni
261
12-16. Come si definisce il processo attraverso il quale una grande impresa esternalizza alcune funzioni a piccole o medie imprese? A. Internazionalizzazione B. Accentramento C. Esternalizzazione D. Diversificazione
C. Esternalizzazione
262
12-17. Quale fenomeno può verificarsi quando gli IDE abbandonano le reti di fornitura locali? A. Crescita sostenibile B. Un ciclo vizioso C. Un ciclo virtuoso D. Maggiore produttività
B. Un ciclo vizioso
263
12-18. Quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo agli investimenti diretti esteri (IDE)? A. Gli IDE possono portare a cicli virtuosi di sviluppo tecnologico B. Gli IDE non hanno impatto sulle economie locali C. Gli IDE sono in calo nei paesi in via di sviluppo D. Gli IDE non influenzano lo sviluppo tecnologico locale
A. Gli IDE possono portare a cicli virtuosi di sviluppo tecnologico
264
12-19. Chi ha introdotto il concetto di capitale umano? A. Theodore Schultz B. Richard Easterlin C. Joseph Schumpeter D. Adam Smith
A. Theodore Schultz
265
12-20. Qual è uno dei motivi per cui le piccole imprese hanno successo nei settori caratterizzati da cambiamento tecnico? A. Sono più grandi B. Hanno più capitale C. Possono accedere a finanziamenti più facilmente D. Spesso superano le grandi imprese nelle attività di ricerca e sviluppo
D. Spesso superano le grandi imprese nelle attività di ricerca e sviluppo
266
12-21. Sono 'milieu innovatori': A. Solo università che si occupano di innovazione B. Reti di supporto formate da università, centri di ricerca e aziende tecnologiche C. Ambienti non favorevoli all'innovazione D. Aree di lavoro con poche opportunità di sviluppo
B. Reti di supporto formate da università, centri di ricerca e aziende tecnologiche
267
12-22. Qual è il ruolo dei diritti di proprietà intellettuale nella creazione di conoscenza? A. Incentivare la produzione di nuove tecnologie garantendo profitti ai creatori B. Ridurre la concorrenza C. Aumentare i costi di ricerca D. Limitare l'innovazione
A. Incentivare la produzione di nuove tecnologie garantendo profitti ai creatori
268
12-23. Cosa si intende per 'coopetizione'? A. Un accordo tra aziende per ridurre i costi di produzione B. Una strategia di investimento congiunta C. Un equilibrio tra cooperazione e concorrenza tra aziende D. La competizione tra aziende per ottenere finanziamenti pubblici
C. Un equilibrio tra cooperazione e concorrenza tra aziende
269
12-24. Imprese che innovano tendono a crescere più rapidamente: A. Perché l'innovazione favorisce direttamente la crescita o le aziende in espansione possono investire di più nella ricerca e sviluppo B. Perché hanno meno concorrenti C. Perché evitano di investire in ricerca e sviluppo D. Perché non devono preoccuparsi della diffusione della tecnologia
A. Perché l'innovazione favorisce direttamente la crescita o le aziende in espansione possono investire di più nella ricerca e sviluppo
270
12-25. Quale delle seguenti affermazioni riflette meglio l'impatto della tecnologia sul mondo del lavoro? A. L'impatto della tecnologia è uniforme per tutte le aziende B. La tecnologia elimina completamente l'incertezza economica C. La tecnologia non ha alcun effetto sull'occupazione D. La tecnologia può portare sia alla dequalificazione che alla necessità di competenze avanzate
D. La tecnologia può portare sia alla dequalificazione che alla necessità di competenze avanzate
271
12-26. In che modo la diffusione della conoscenza influisce sulle economie? A. Favorisce la condivisione e riduce i divari tecnologici B. Aiuta a creare divari economici tra regioni C. Non ha alcun effetto sulle economie locali D. Rende tutte le conoscenze disponibili a pagamento
A. Favorisce la condivisione e riduce i divari tecnologici
272
13-01. Cosa rappresenta il parametro γ nel modello di Nordhaus? A. I rendimenti decrescenti degli investimenti in R&S B. I rendimenti crescenti del capitale C. Il risparmio marginale D. Il tasso di crescita della popolazione
A. I rendimenti decrescenti degli investimenti in R&S
273
13-02. Nella legge di Kaldor-Verdoorn, cosa rappresenta gL? A. Il tasso di risparmio B. Il tasso di crescita della produttività del lavoro C. Il tasso di crescita del capitale D. Il tasso di crescita della forza lavoro
B. Il tasso di crescita della produttività del lavoro
274
13-03. Secondo Kaldor, l’aumento della produttività del lavoro è stimolato da: A. L’aumento della produzione e l’innovazione organizzativa B. Il commercio internazionale C. Il capitale umano D. Il risparmio delle famiglie
A. L’aumento della produzione e l’innovazione organizzativa
275
13-04. Come si differenzia il modello di Nordhaus da quello di Solow? A. In Nordhaus, la popolazione cresce esponenzialmente B. In Nordhaus, il lavoro non influisce sulla produzione C. In Nordhaus, il risparmio è la variabile chiave D. In Nordhaus, il progresso tecnologico è endogeno
D. In Nordhaus, il progresso tecnologico è endogeno
276
13-05. Qual è il ruolo degli investimenti in ricerca e sviluppo nel modello di Nordhaus? A. Creano disoccupazione tecnologica B. Ridistribuiscono il reddito C. Generano progresso tecnologico D. Non influiscono sulla produzione
C. Generano progresso tecnologico
277
13-06. Nel modello di Uzawa il capitale umano cresce: A. Attraverso il capitale fisico B. Attraverso investimenti in istruzione e formazione C. Attraverso l’aumento della popolazione D. Attraverso le esportazioni
B. Attraverso investimenti in istruzione e formazione
278
13-07. Qual è il limite principale del modello di Shell? A. Non prevede un sistema di investimenti in R&S B. Non considera il progresso tecnologico C. La presenza di rendimenti decrescenti impedisce una crescita sostenuta a lungo termine D. Non include la concorrenza perfetta
C. La presenza di rendimenti decrescenti impedisce una crescita sostenuta a lungo termine
279
13-08. Quale è il motore del progresso tecnologico nel modello di Uzawa? A. Capitale sociale B. Lavoro non qualificato C. Capitale fisico D. Capitale umano
D. Capitale umano
280
13-09. Qual è la forma della funzione di produzione nel modello di Uzawa? A. Logaritmica B. Quadratica C. Lineare D. Cobb-Douglas
D. Cobb-Douglas
281
13-10. Nella funzione di produzione di Uzawa, con A(t) si indica: A. Capitale fisico B. Popolazione C. Lavoro totale D. Capitale umano per lavoratore
D. Capitale umano per lavoratore
282
13-11. L'accumulazione di capitale fisico K nel modello di Uzawa è data da: A. Y(t)=K(t)α [A(t)L(t)](1-α) B. A(t)=ϕu(t)A(t) C. K(t)=sY(t)-δK(t) D. gA=(A(t))/(A(t))
C. K(t)=sY(t)-δK(t)
283
13-12. Kaldor collega il tasso di crescita della produzione al progresso tecnologico: A. Attraverso la crescita della popolazione B. Attraverso il tasso di investimento C. Attraverso il capitale umano D. Attraverso il risparmio
B. Attraverso il tasso di investimento
284
13-13. Cosa indica la frazione u(t) nel modello di Uzawa? A. La frazione di risparmio destinata all'accumulazione di capitale fisico B. La frazione di lavoro dedicata alla produzione C. La frazione di capitale dedicata agli investimenti D. La frazione di tempo di lavoro dedicata all’accumulazione di capitale umano
D. La frazione di tempo di lavoro dedicata all’accumulazione di capitale umano
285
13-14. Cos'è la legge di Kaldor-Verdoorn? A. La relazione tra capitale fisico e lavoro B. Una teoria del commercio internazionale C. Una relazione tra la crescita della produttività del lavoro e la crescita della produzione D. Un modello di risparmio e investimento
C. Una relazione tra la crescita della produttività del lavoro e la crescita della produzione
286
13-15. Secondo Arrow, come avviene la crescita della produttività? A. Con l'aumento del capitale umano B. Attraverso investimenti specifici in ricerca C. Con l'intervento governativo D. Attraverso l'accumulo di esperienza nella produzione
D. Attraverso l'accumulo di esperienza nella produzione
287
13-16. Cosa propone Kaldor riguardo alla funzione di produzione aggregata? A. Di abbandonare l’uso della funzione di produzione aggregata B. Di aumentare l’importanza del capitale fisico C. Di separare capitale fisico e tecnologico D. Di includere il capitale umano
A. Di abbandonare l’uso della funzione di produzione aggregata
288
13-17. In che modo l'innovazione è collegata agli investimenti nel modello di Arrow? A. Si verifica automaticamente nel mercato B. Richiede nuovi beni capitali per essere attuata C. È indipendente dal risparmio D. Dipende esclusivamente dalle politiche governative
B. Richiede nuovi beni capitali per essere attuata
289
13-18. Secondo il modello di Arrow, cosa consente la crescita della produttività senza costi aggiuntivi? A. Il meccanismo di learning by doing B. L’espansione dei mercati C. L’aumento del capitale umano D. L’innovazione tecnologica
A. Il meccanismo di learning by doing
290
13-19. in Arrow, cosa accade quando vi è un rapporto fisso tra capitale e lavoro? A. La produzione rimane costante B. La crescita della produttività aumenta C. La crescita della produzione è limitata dalla crescita del lavoro D. Il progresso tecnologico diventa esogeno
C. La crescita della produzione è limitata dalla crescita del lavoro
291
13-20. Il progresso tecnologico nel modello di Arrow è determinato da: A. Le politiche governative B. Il capitale umano C. Le scelte di risparmio e investimento D. L’esperienza cumulativa del lavoro (learning by doing)
D. L’esperienza cumulativa del lavoro (learning by doing)
292
13-21. La funzione di produzione nel modello di Arrow: A. Y = K × F(A, L) B. Y = A(L) × F(K, L) C. Y = F(A, K, L) D. Y = A(K) × F(K, L)
B. Y = A(L) × F(K, L)
293
13-22. In che modo il progresso tecnologico diventa endogeno secondo gli economisti? A. Con l’incremento della forza lavoro B. Attraverso investimenti in ricerca e sviluppo C. Attraverso l’aumento della popolazione D. Riducendo i costi del capitale
B. Attraverso investimenti in ricerca e sviluppo
294
13-23. Cosa rappresenta A nella funzione di produzione aggregata F(K,L,A)? A. Il capitale umano B. Il capitale fisico C. Il progresso tecnologico D. Il risparmio
C. Il progresso tecnologico
295
13-24. Quale modello descrive il concetto di learning by doing? A. Mankiw B. Arrow C. Uzawa D. Solow-Swan
B. Arrow
296
13-25. Qual è il principale limite del modello neoclassico secondo Mankiw? A. Non considera il capitale fisico B. Considera il progresso tecnologico come esogeno C. Assume rendimenti decrescenti nel lungo periodo D. Non include il capitale umano
B. Considera il progresso tecnologico come esogeno
297
13-26. Qual è una delle limitazioni principali del modello di Uzawa? A. Non considera il capitale fisico B. Non prevede un ruolo per l’istruzione e la formazione C. Si concentra esclusivamente sui percorsi ottimali di accumulazione D. Non prevede la crescita del reddito pro capite
C. Si concentra esclusivamente sui percorsi ottimali di accumulazione
298
13-27. Nel modello di Uzawa, cosa accade nel lungo periodo? A. Il capitale fisico non accumula più valore B. La crescita si arresta C. Il capitale umano si deprezza D. L'economia raggiunge una crescita equilibrata
D. L'economia raggiunge una crescita equilibrata
299
13-28. Quando inizia a crescere il capitale fisico K nel modello di Uzawa? A. Quando il capitale umano raggiunge un livello sufficiente B. Quando il risparmio aumenta C. Quando la popolazione cresce D. Quando l'investimento in capitale umano diminuisce
A. Quando il capitale umano raggiunge un livello sufficiente
300
13-29. Come si esprime il tasso di crescita del capitale umano gA nel modello di Uzawa? A. gA = s - δ B. gA = K(t)/L(t) C. gA = 1 - u(t) D. gA = ϕu(t)
D. gA = ϕu(t)
301
14-01. Qual è l'elemento chiave del modello AK che permette una crescita costante nel tempo? A. La crescita è limitata dai rendimenti decrescenti del capitale B. La crescita del capitale è accompagnata da un aumento proporzionale della produttività C. Il progresso tecnologico è considerato un fattore esogeno D. Il tasso di crescita è determinato solo dal risparmio
B. La crescita del capitale è accompagnata da un aumento proporzionale della produttività
302
14-02. Nel modello AK, quale relazione viene rappresentata dall'equazione Y = AK? A. La produzione totale è proporzionale al capitale, con un livello costante di produttività B. La crescita economica è limitata dai rendimenti decrescenti del lavoro C. La produzione totale dipende solo dal lavoro disponibile D. Il capitale cresce a un tasso decrescente
A. La produzione totale è proporzionale al capitale, con un livello costante di produttività
303
14-03. L'equazione del tasso di crescita del capitale e della produzione nel modello Harrod-Domar è data da: A. g = K ̇/K = sA - δ B. K ̇ = sL - δK C. Y = AK D. g = sA - δL
A. g = K ̇/K = sA - δ
304
14-04. Nel modello Harrod-Domar, cosa succede quando il capitale è il fattore limitante? A. La produzione sarà proporzionale al lavoro disponibile B. Il capitale e il lavoro cresceranno allo stesso tasso C. La produzione sarà proporzionale al capitale disponibile D. Il lavoro diventa il fattore limitante della produzione
C. La produzione sarà proporzionale al capitale disponibile
305
14-05. Cosa prevede il modello di Romer per economie integrate attraverso il commercio? A. Una riduzione del tasso di crescita a causa della concorrenza internazionale B. La crescita limitata a breve termine senza effetti duraturi C. Un tasso di crescita più rapido grazie alla maggiore diffusione della conoscenza tecnologica D. Un rallentamento della crescita a causa delle differenze culturali
C. Un tasso di crescita più rapido grazie alla maggiore diffusione della conoscenza tecnologica
306
14-06. Secondo Frankel, il fattore di scala A ̅ dipende: A. Dal rapporto tra capitale e lavoro B. Dalla quantità di lavoro disponibile C. Dal livello di disoccupazione nell'economia D. Dal tasso di crescita della popolazione
A. Dal rapporto tra capitale e lavoro
307
14-07. Quale affermazione è corretta riguardo alla non-convergenza nel modello di Romer? A. Le economie meno sviluppate convergono sempre verso quelle più ricche B. Le economie meno sviluppate non convergono automaticamente con quelle più ricche C. La convergenza economica è inevitabile con sufficiente accumulazione di capitale D. Le economie più povere superano sempre quelle più ricche con investimenti adeguati
B. Le economie meno sviluppate non convergono automaticamente con quelle più ricche
308
14-08. Qual è una delle implicazioni del modello di Romer? A. L'inevitabile convergenza tra economie sviluppate e meno sviluppate B. La dipendenza esclusiva dal progresso tecnologico esogeno C. L'importanza delle politiche di risparmio e investimento per favorire la crescita D. La riduzione del ruolo dell'accumulazione di capitale
C. L'importanza delle politiche di risparmio e investimento per favorire la crescita
309
14-09. Secondo Romer, cosa suggeriscono le esternalità tecnologiche? A. Che le imprese debbano ridurre gli investimenti in capitale B. Un'influenza minima sulla crescita economica C. Un possibile ruolo per politiche pubbliche che incentivino l'innovazione D. L'inevitabile declino della produttività con l'aumento del capitale
C. Un possibile ruolo per politiche pubbliche che incentivino l'innovazione
310
14-10. Cosa implica l'effetto di scala nel modello di Romer? A. Le economie grandi sono soggette a rendimenti decrescenti B. Economie più grandi crescono più rapidamente grazie alla diffusione della conoscenza tecnologica C. Le economie più piccole tendono a crescere più velocemente D. La conoscenza tecnologica si diffonde solo tra grandi imprese
B. Economie più grandi crescono più rapidamente grazie alla diffusione della conoscenza tecnologica
311
14-11. Quale fattore determina il tasso di crescita stazionario nel modello di Romer? A. Il tasso di inflazione e il livello di commercio internazionale B. Il livello di disoccupazione e il progresso tecnologico esogeno C. Il tasso di sconto, l'elasticità di sostituzione intertemporale e il contributo del capitale alla produzione D. La quantità di lavoro disponibile e il capitale umano
C. Il tasso di sconto, l'elasticità di sostituzione intertemporale e il contributo del capitale alla produzione
312
14-12. Secondo Romer, quando un’impresa investe in capitale: A. Riduce la crescita delle altre imprese B. Aumenta lo stock complessivo di conoscenza tecnologica nell'economia C. Non influenza la produttività complessiva D. Diminuisce la capacità produttiva di altre imprese
B. Aumenta lo stock complessivo di conoscenza tecnologica nell'economia
313
14-13. Che ruolo giocano le esternalità tecnologiche nel modello di Romer? A. Favoriscono la crescita di tutte le imprese B. Riducono la produttività delle imprese C. Creano disuguaglianze tra imprese D. Limitano l'accumulazione del capitale
A. Favoriscono la crescita di tutte le imprese
314
14-14. L'elemento chiave del modello di Romer è relativo a: A. L'equilibrio tra capitale e lavoro B. L'importanza delle esternalità tecnologiche C. La crescita esogena determinata dal progresso tecnologico D. L'importanza della concorrenza perfetta
B. L'importanza delle esternalità tecnologiche
315
14-15. Qual è il ruolo della ricerca e sviluppo nel modello di Frankel? A. Accumulare conoscenza tecnologica B. Aumentare il tasso di disoccupazione C. Stabilizzare il lavoro D. Ridurre il capitale fisico
A. Accumulare conoscenza tecnologica
316
14-16. Perché le singole imprese considerano A ̅ come dato? A. Ogni azienda può modificare autonomamente A ̅ B. A ̅ è determinato solo dal governo C. Nessuna azienda può influenzare lo stock complessivo di capitale D. A ̅ varia in base alla popolazione
C. Nessuna azienda può influenzare lo stock complessivo di capitale
317
14-17. Secondo Frankel, come influisce un aumento della propensione al risparmio (s) sul tasso di crescita? A. Porta a una crescita temporanea ma non sostenibile B. Aumenta il tasso di crescita in modo permanente C. Non ha alcun effetto sul tasso di crescita D. Riduce il tasso di crescita
B. Aumenta il tasso di crescita in modo permanente
318
14-18. Qual è la principale differenza tra il modello di Frankel e quello di Harrod-Domar? A. Il lavoro è l’unico fattore determinante nel modello di Frankel B. La conoscenza tecnologica cresce automaticamente nel modello di Frankel C. Il capitale non influenza la produzione nel modello di Frankel D. La disoccupazione è un fattore chiave nel modello di Frankel
B. La conoscenza tecnologica cresce automaticamente nel modello di Frankel
319
14-19. Come si comporta la conoscenza tecnologica nel modello di Frankel? A. Viene influenzata unicamente dal lavoro B. Rimane costante indipendentemente dal capitale C. Cresce automaticamente in proporzione al capitale D. Decresce quando aumenta il capitale
C. Cresce automaticamente in proporzione al capitale
320
14-20. Cosa implica il caso particolare in cui a+β=1 nel modello di Frankel? A. La produzione diminuisce man mano che il capitale cresce B. La disoccupazione aumenta C. Il capitale diventa l’unico fattore di crescita D. La produzione cresce in proporzione al capitale
D. La produzione cresce in proporzione al capitale
321
14-21. Nel modello di Romer, cosa accade se α+β=1? A. L'economia entra in uno stato stazionario B. Si verifica una decrescita economica C. La crescita può essere sostenuta a lungo termine D. La crescita diventa insostenibile nel tempo
C. La crescita può essere sostenuta a lungo termine
322
14-22. Come cambia la produzione aggregata dell'economia secondo Frankel? A. Y=A ̅K^{1-a} L^a B. Y=A ̅K^a L^{1-a} C. Y=A ̅L^a K^{1-a} D. Y=A ̅K^b L^{1-b}
B. Y=A ̅K^a L^{1-a}
323
14-23. Quale dei seguenti fattori non è considerato esogeno nel modello AK? A. La forza lavoro B. Il tasso di risparmio C. Il capitale D. Il progresso tecnologico
D. Il progresso tecnologico
324
14-24. Nel modello Harrod-Domar, un aumento del tasso di risparmio (s) implica: A. La fine della crescita economica B. Un aumento del tasso di deprezzamento (δ) C. Un rallentamento nella crescita della produzione pro capite D. Un incremento del tasso di crescita economica (g)
D. Un incremento del tasso di crescita economica (g)
325
14-25. Qual è la funzione di produzione proposta da Frankel per ogni impresa? A. Yj=A ̅Kj^{1-a} Lj^a B. Yj=A ̅Kj C. Yj=A ̅Lj^a Kj^{1-a} D. Yj=A ̅Kj^a Lj^{1-a}
D. Yj=A ̅Kj^a Lj^{1-a}
326
14-26. Quando la produzione pro capite è in declino, cosa accade secondo il modello Harrod-Domar? A. La crescita generata da un maggiore risparmio sarà permanente B. Il lavoro diventa il fattore limitante, fermando la crescita C. La crescita sarà temporanea D. La crescita si arresta completamente
A. La crescita generata da un maggiore risparmio sarà permanente
327
14-27. Nel modello Harrod-Domar, quando la produzione pro capite è in aumento, cosa succede alla crescita economica? A. Il capitale continuerà a crescere più velocemente del lavoro B. La crescita sarà limitata dai rendimenti decrescenti del capitale C. L'incremento della crescita non sarà duraturo a causa dei limiti posti dalla disponibilità di lavoro D. La crescita proseguirà indefinitamente senza ostacoli
C. L'incremento della crescita non sarà duraturo a causa dei limiti posti dalla disponibilità di lavoro
328
14-28. Cosa permette al modello AK di evitare i rendimenti decrescenti che limitano la crescita nel modello neoclassico? A. Il progresso tecnologico cresce automaticamente con il capitale B. Il tasso di risparmio rimane costante nel tempo C. Il deprezzamento del capitale non ha effetti sulla crescita D. L'occupazione aumenta proporzionalmente al capitale
A. Il progresso tecnologico cresce automaticamente con il capitale
329
14-29. Che cosa rappresenta la conoscenza tecnologica nel modello di Frankel? A. Un fattore di produzione fisico B. Una forma di capitale intangibile C. Un bene deperibile D. Un fattore esogeno non influenzabile
B. Una forma di capitale intangibile
330
14-30. In quale contesto il modello Harrod-Domar prevede una crescita sostenuta della produzione pro capite? A. Quando la disponibilità di capitale diventa il fattore limitante B. Quando il lavoro cresce più velocemente del capitale C. Quando il tasso di risparmio diminuisce D. Quando c'è un surplus di lavoro non occupato
D. Quando c'è un surplus di lavoro non occupato
331
15-01. Secondo la teoria dell’auto-squilibrio regionale, quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo alle forze di mercato? A. Tendono a inasprire le disuguaglianze economiche tra le regioni B. Livellano le disuguaglianze tra le regioni nel lungo termine C. Agiscono principalmente attraverso meccanismi di diffusione tecnologica D. Creano opportunità economiche uniformemente distribuite tra le regioni
A. Tendono a inasprire le disuguaglianze economiche tra le regioni
332
15-02. Secondo Myrdal, quale effetto ha il declino economico su una regione? A. Stimola la migrazione di lavoratori qualificati verso la regione B. Attira investimenti per stimolare la ripresa economica C. Riduce le disuguaglianze tra regioni attraverso la concorrenza di mercato D. Genera ulteriori perdite economiche, creando una spirale discendente
D. Genera ulteriori perdite economiche, creando una spirale discendente
333
15-03. Qual è il ruolo dell'effetto moltiplicatore nella teoria di Myrdal sulla causazione cumulativa? A. Stimola ulteriormente la crescita economica in una regione già in espansione B. Aumenta le possibilità di migrazione verso regioni meno sviluppate C. Compensa le perdite economiche nelle regioni in declino D. Ridistribuisce equamente il potere d’acquisto tra le regioni
A. Stimola ulteriormente la crescita economica in una regione già in espansione
334
15-04. Il concetto di 'causazione cumulativa', nella teoria dell'auto-squilibrio, descrive: A. Un ciclo in cui l'espansione economica genera investimenti in aree svantaggiate B. Un processo in cui le regioni sviluppate continuano a crescere accumulando capitale e forza lavoro C. Un modello in cui le disuguaglianze tendono a ridursi nel tempo grazie alla mobilità dei fattori produttivi D. Un meccanismo attraverso il quale le regioni meno sviluppate attirano investimenti grazie ai bassi salari
B. Un processo in cui le regioni sviluppate continuano a crescere accumulando capitale e forza lavoro
335
15-05. Quale delle seguenti è una delle limitazioni principali della teoria dell'auto-equilibrio interregionale? A. Barriere alla mobilità B. Convergenza economica automatica C. Competizione di mercato D. Effetti di diffusione e spillover
A. Barriere alla mobilità
336
15-06. Qual è una delle limitazioni della teoria dell’auto-equilibrio interregionale che riguarda la concentrazione geografica di attività economiche? A. La competizione di mercato distribuisce le imprese in maniera uniforme B. Le barriere culturali vengono abbattute rapidamente grazie alle reti di trasporto C. Le economie di scala spingono verso l'agglomerazione industriale D. L'innovazione tecnologica si diffonde rapidamente nelle regioni svantaggiate
C. Le economie di scala spingono verso l'agglomerazione industriale
337
15-07. La teoria dell'auto-equilibrio, riguardo agli effetti di diffusione e spillover, sostiene che: A. Il progresso economico in una regione sviluppata genera benefici nelle regioni circostanti B. Le barriere alla mobilità limitano gli effetti di spillover C. Le disuguaglianze strutturali impediscono la diffusione di innovazioni D. Le economie di scala aumentano le disparità tra regioni
A. Il progresso economico in una regione sviluppata genera benefici nelle regioni circostanti
338
15-08. Quale tra le seguenti è una conseguenza delle economie di scala e dell'agglomerazione industriale? A. L’aumento della mobilità dei lavoratori B. La riduzione delle barriere linguistiche e culturali C. La dispersione equilibrata di attività economiche tra le regioni D. La concentrazione di attività economiche in determinate aree
D. La concentrazione di attività economiche in determinate aree
339
15-09. Secondo la teoria dell’auto-equilibrio, cosa succede ai salari nelle regioni meno sviluppate in seguito all'afflusso di imprese? A. Aumentano per la maggiore domanda di lavoro B. Rimangono stabili a causa delle disuguaglianze strutturali C. Subiscono una pressione al ribasso dovuta alla mobilità limitata D. Diminuirebbero a causa delle economie di scala
A. Aumentano per la maggiore domanda di lavoro
340
15-10. Qual è uno dei principali meccanismi che, secondo la teoria dell’auto-equilibrio interregionale, dovrebbe ridurre le disparità regionali? A. Barriere alla mobilità B. Disuguaglianze strutturali C. Mobilità dei fattori produttivi D. Economie di scala e agglomerazione industriale
C. Mobilità dei fattori produttivi
341
15-11. Qual è la conseguenza principale del modello di Myrdal sul sistema capitalistico? A. Le politiche governative possono ridurre automaticamente le disuguaglianze senza interventi specifici B. La concorrenza favorisce lo sviluppo uniforme delle regioni meno sviluppate C. Le forze di mercato tendono a consolidare la crescita nelle regioni già sviluppate, aumentando le disparità D. Le disuguaglianze vengono livellate grazie alla diffusione delle innovazioni tecnologiche
C. Le forze di mercato tendono a consolidare la crescita nelle regioni già sviluppate, aumentando le disparità
342
15-12. Quale dei seguenti processi è considerato parte del meccanismo di 'polarizzazione' nella teoria dell’auto-squilibrio? A. Le regioni svantaggiate beneficiano di spillover economici dalle aree più sviluppate B. La concorrenza tra imprese genera un equilibrio tra le regioni C. Le regioni meno sviluppate iniziano ad attrarre investimenti grazie ai bassi costi di produzione D. Le regioni sviluppate continuano ad attrarre forza lavoro e investimenti, aumentando il divario con le altre
D. Le regioni sviluppate continuano ad attrarre forza lavoro e investimenti, aumentando il divario con le altre
343
15-13. Qual è il ruolo dei costi di trasporto nel quadro della NEG? A. I costi di trasporto influenzano la concentrazione o dispersione delle attività economiche, con livelli intermedi che favoriscono la concentrazione B. Costi di trasporto molto bassi causano l'accentramento delle attività nelle regioni periferiche C. I costi di trasporto alti facilitano l'integrazione economica tra le regioni centrali e periferiche D. La riduzione dei costi di trasporto favorisce una maggiore dispersione spaziale delle attività economiche
A. I costi di trasporto influenzano la concentrazione o dispersione delle attività economiche, con livelli intermedi che favoriscono la concentrazione
344
15-14. L’effetto risacca, secondo Hirschman, è: A. Un modello di sviluppo equilibrato dove tutte le regioni crescono simultaneamente B. Il meccanismo di assorbimento delle risorse da parte di una regione prospera a danno di regioni meno sviluppate C. Il processo attraverso cui le regioni meno sviluppate beneficiano degli spillover economici dalle regioni sviluppate D. La tendenza delle regioni più ricche a ridurre le disparità investendo in aree povere
B. Il meccanismo di assorbimento delle risorse da parte di una regione prospera a danno di regioni meno sviluppate
345
15-15. Cosa si intende per "trickle-down" nel contesto della teoria di Hirschman? A. Un fenomeno in cui le risorse economiche si concentrano nelle aree già sviluppate B. Il meccanismo secondo cui le regioni meno sviluppate possono beneficiare della crescita delle aree centrali C. Un sistema di sviluppo in cui gli investimenti sono distribuiti equamente tra le regioni D. Un concetto che descrive l’abbandono di una regione in declino da parte della forza lavoro qualificata
B. Il meccanismo secondo cui le regioni meno sviluppate possono beneficiare della crescita delle aree centrali
346
15-16. Qual è il concetto centrale della teoria dello sbilanciamento strategico (unbalanced growth) di Hirschman? A. La crescita economica deve essere sbilanciata per generare opportunità di sviluppo in altri settori B. Lo sviluppo equilibrato di tutte le regioni è la chiave per il progresso economico C. La crescita simultanea di tutti i settori crea uno sviluppo economico efficiente D. Gli investimenti in settori non strategici generano crescita sostenibile
A. La crescita economica deve essere sbilanciata per generare opportunità di sviluppo in altri settori
347
15-17. Con il termine exit, secondo Hirschman in 'Exit, Voice, and Loyalty', si intende: A. La decisione di un agente economico di abbandonare un’istituzione o una regione quando le condizioni peggiorano B. Il meccanismo attraverso cui le regioni meno sviluppate beneficiano della crescita economica delle regioni centrali C. Il tentativo di migliorare la situazione attraverso proteste o partecipazione politica D. La fedeltà a un’organizzazione nonostante il deterioramento delle condizioni economiche
A. La decisione di un agente economico di abbandonare un’istituzione o una regione quando le condizioni peggiorano
348
15-18. Quale delle seguenti affermazioni riflette la visione di Hirschman sullo sviluppo economico? A. Lo sviluppo è un processo complesso, caotico e caratterizzato da cicli di espansione e reazioni B. Il successo economico dipende esclusivamente dalle forze di mercato e non dalle istituzioni C. Lo sviluppo economico segue un percorso lineare e pianificabile con precisione D. Il progresso economico può essere raggiunto solo attraverso investimenti equilibrati tra tutti i settori
A. Lo sviluppo è un processo complesso, caotico e caratterizzato da cicli di espansione e reazioni
349
15-19. Il modello centro-periferia della NEG di Krugman e Venables, definisce: A. La tendenza delle regioni periferiche a diventare autosufficienti e competitive rispetto alle regioni centrali B. La concentrazione delle attività produttive nelle regioni periferiche con l'aumento dei costi commerciali C. L'attrazione di imprese e lavoratori verso la regione più grande con la riduzione dei costi commerciali D. La diffusione equilibrata delle attività economiche in tutte le regioni indipendentemente dai costi commerciali
C. L'attrazione di imprese e lavoratori verso la regione più grande con la riduzione dei costi commerciali
350
15-20. In che modo le economie di scala contribuiscono alla concentrazione economica secondo la NEG? A. Riducono la necessità di migrazione dei lavoratori tra settori agricoli e manifatturieri B. Portano a una maggiore dispersione delle attività economiche verso le aree periferiche C. Favoriscono la distribuzione equa delle attività economiche tra tutte le regioni D. Aumentano l'efficienza delle imprese nelle regioni centrali, rendendo queste ultime più attraenti
D. Aumentano l'efficienza delle imprese nelle regioni centrali, rendendo queste ultime più attraenti
351
15-21. Quando i costi commerciali si avvicinano allo zero, secondo il modello centro-periferia, accade che: A. La regione periferica continua a essere svantaggiata nonostante la riduzione dei costi commerciali B. Le regioni centrali diventano meno efficienti e meno competitive a causa dell'aumento dei costi di congestione C. La concentrazione spaziale delle attività economiche raggiunge il suo massimo livello D. I vantaggi di localizzazione della regione più grande svaniscono, portando a una convergenza economica tra le regioni
D. I vantaggi di localizzazione della regione più grande svaniscono, portando a una convergenza economica tra le regioni
352
15-22. Quale dei seguenti fattori è considerato una forza centrifuga che spinge per la dispersione economica nelle teorie della NEG? A. L'aumento dei costi di congestione nelle aree centrali B. La maggiore efficienza delle imprese grazie alle economie di scala C. La riduzione dei costi di trasporto tra regioni D. La migrazione di lavoratori qualificati verso le regioni centrali
A. L'aumento dei costi di congestione nelle aree centrali
353
15-23. Quale dei seguenti fattori spiega la crescita degli agglomerati urbani secondo la NEG? A. Aumento dei costi di trasporto nelle regioni periferiche B. Maggior diversità di prodotti nei settori agricoli C. Rendimenti crescenti di scala nei settori manifatturieri D. Riduzione della mobilità del lavoro nelle aree centrali
C. Rendimenti crescenti di scala nei settori manifatturieri
354
15-24. Cosa rappresentano le 'forze centripete' nei modelli della NEG? A. L'influenza delle infrastrutture nel bilanciare la distribuzione spaziale delle attività B. L'effetto di riduzione dei costi di produzione nelle regioni meno sviluppate C. I fattori che favoriscono la concentrazione delle attività economiche in alcune regioni D. Le dinamiche che spingono per la dispersione delle attività economiche verso le aree periferiche
C o A
355
15-25. Secondo la NEG, quale ruolo svolge la migrazione del lavoro nella concentrazione economica? A. Penalizza le regioni centrali, creando squilibri di manodopera B. Ha un effetto neutro sulla distribuzione delle attività economiche C. Riduce la concentrazione economica, facilitando una distribuzione equa tra regioni D. Consente alle aree più sviluppate di attrarre manodopera a basso costo, favorendo la concentrazione economica
D. Consente alle aree più sviluppate di attrarre manodopera a basso costo, favorendo la concentrazione economica
356
15-26. Quale è la forma della relazione tra costi commerciali e concentrazione spaziale secondo la NEG? A. A U invertita, con livelli intermedi di costi commerciali che favoriscono la concentrazione B. A V rovesciata, con concentrazione massima quando i costi sono molto alti o molto bassi C. A forma di curva piatta, indipendentemente dai costi commerciali D. Lineare, con costi commerciali più bassi che portano sempre a maggiore concentrazione
A. A U invertita, con livelli intermedi di costi commerciali che favoriscono la concentrazione
357
15-27. Il concetto di backward linkages introdotto da Hirschman, descrive: A. L’espansione di un settore che aumenta la domanda di input da altri settori B. Il trasferimento di risorse economiche da una regione sviluppata a una meno sviluppata C. Il processo in cui i beni prodotti in un settore stimolano la crescita delle industrie che utilizzano tali beni D. La crescita di un settore che genera occupazione e stimola l’industria dei servizi
A. L’espansione di un settore che aumenta la domanda di input da altri settori
358
16-01. Quale processo può trasformare vecchie aree industriali in contesti post-industriali? A. La distruzione urbana B. La gentrification C. La deindustrializzazione totale D. La migrazione della popolazione locale
B. La gentrification
359
16-02. Cosa caratterizza l'economia californiana rispetto ad altri stati americani? A. La sua maggiore apertura al commercio internazionale e ai flussi di capitale B. L'isolamento economico rispetto al capitalismo globale C. La sua dipendenza esclusiva dall'agricoltura D. La mancanza di connessioni globali rilevanti
A. La sua maggiore apertura al commercio internazionale e ai flussi di capitale
360
16-03. La California ha tratto vantaggio dalla globalizzazione [...]: A. Limitando le connessioni economiche globali B. Attraverso l'espansione delle industrie cinematografiche e tecnologiche C. Favorendo la migrazione verso altre regioni D. Con l'autosufficienza e la chiusura dei suoi mercati
B. Attraverso l'espansione delle industrie cinematografiche e tecnologiche
361
16-04. Cosa rappresenta la Silicon Valley nel contesto del capitalismo globale? A. Un esempio di fallimento economico B. Un'area agricola in declino C. Un centro nevralgico dell'innovazione tecnologica D. Un distretto tradizionale di produzione manifatturiera
C. Un centro nevralgico dell'innovazione tecnologica
362
16-05. Quale industria ha ricevuto una spinta economica durante la Seconda Guerra Mondiale in California? A. L'industria aerospaziale B. L'industria tessile C. L'industria cinematografica D. L'industria automobilistica
A. L'industria aerospaziale
363
16-06. In che modo la migrazione ha influenzato lo sviluppo della California? A. Ha causato il declino dell'agricoltura californiana B. Ha avuto un impatto marginale sull'economia C. Ha ostacolato l’espansione delle industrie californiane D. Ha fornito manodopera essenziale per l’espansione agricola ed estrattiva
D. Ha fornito manodopera essenziale per l’espansione agricola ed estrattiva
364
16-07. Qual è una delle dinamiche osservate nella città di Milano in relazione alla gentrification? A. I quartieri industriali di Milano non sono stati influenzati dalle nuove dinamiche economiche B. La città ha subito un declino economico senza segni di recupero C. La gentrification non ha avuto effetti su Milano D. La destinazione d'uso degli immobili ha favorito la ristrutturazione economica e sociale di alcuni quartieri
D. La destinazione d'uso degli immobili ha favorito la ristrutturazione economica e sociale di alcuni quartieri
365
16-08. Qual è una delle ragioni che spiegano la disomogeneità dello sviluppo? A. Il controllo statale sull'economia B. Il determinismo ambientale C. La sovrabbondanza di risorse in ogni regione D. La distribuzione equa delle risorse naturali
B. Il determinismo ambientale
366
16-09. Qual è uno degli effetti della transizione economica nelle città? A. La transizione economica non ha effetti sui paesaggi urbani B. Le aree in declino restano sempre inutilizzate C. I quartieri industriali non possono mai essere trasformati D. Quartieri industriali possono essere recuperati tramite gentrification
D. Quartieri industriali possono essere recuperati tramite gentrification
367
16-10. In che modo il capitalismo modifica costantemente i paesaggi economici? A. Distrugge permanentemente le aree industriali senza sostituirle B. Espande continuamente le stesse aree industriali senza cambiare nulla C. Conserva stabilmente le infrastrutture per lunghi periodi D. Rende obsoleti i complessi territoriali di produzione per far spazio a nuovi cicli di crescita
D. Rende obsoleti i complessi territoriali di produzione per far spazio a nuovi cicli di crescita
368
16-11. La 'distruzione creativa', secondo Schumpeter, consiste: A. Nel mantenimento di un sistema stabile senza innovazioni B. Nell'espansione illimitata della forza lavoro C. Nel dinamismo tecnologico che crea nuovi mercati e prodotti, superando quelli esistenti D. Nella completa distruzione del sistema capitalistico durante le crisi
C. Nel dinamismo tecnologico che crea nuovi mercati e prodotti, superando quelli esistenti
369
16-12. Per 'spostamento spaziale del capitale' si intende: A. L'aumento dei salari nei mercati esistenti B. La riduzione dei costi del lavoro C. La creazione di riserve di manodopera in una singola area geografica D. L'espansione in nuovi mercati o aree geografiche
D. L'espansione in nuovi mercati o aree geografiche
370
16-13. Cos'è la sovraccumulazione nel sistema capitalistico? A. Quando le risorse naturali sono sovrabbondanti B. Quando i lavoratori non guadagnano abbastanza per acquistare tutti i beni prodotti C. Quando il capitale è insufficiente per investimenti a lungo termine D. Quando c'è una mancanza di beni prodotti
B. Quando i lavoratori non guadagnano abbastanza per acquistare tutti i beni prodotti
371
16-14. Come il capitalismo affronta le crisi cicliche? A. Attraverso svalutazione, spostamento temporale o spaziale del capitale B. Tramite l'aumento continuo dei salari C. Con la diminuzione dell'innovazione tecnologica D. Attraverso una ridistribuzione equa dei salari
A. Attraverso svalutazione, spostamento temporale o spaziale del capitale
372
16-15. Una delle contraddizioni strutturali del capitalismo è: A. L'espansione senza limiti del mercato globale B. La necessità di ridurre i costi del lavoro entra in conflitto con l’aumento del costo del lavoro derivante dalla crescita economica C. L'assenza di cicli di crisi economica D. La crescente uguaglianza tra lavoratori e capitalisti
B. La necessità di ridurre i costi del lavoro entra in conflitto con l’aumento del costo del lavoro derivante dalla crescita economica
373
16-16. In che modo il capitalismo genera profitto? A. Attraverso la partecipazione democratica dei lavoratori B. Tramite la distribuzione equa dei salari C. Attraverso la riduzione dell'innovazione tecnologica D. Attraverso l'estrazione del plusvalore dai lavoratori
D. Attraverso l'estrazione del plusvalore dai lavoratori
374
16-17. Cosa sosteneva la teoria della modernizzazione tra gli anni '50 e '60? A. Che il capitalismo avesse già raggiunto il suo stato di equilibrio B. Che le disuguaglianze fossero permanenti C. Che il sistema capitalistico fosse irrimediabilmente diseguale D. Che le economie impoverite potessero svilupparsi adottando politiche adeguate
D. Che le economie impoverite potessero svilupparsi adottando politiche adeguate
375
16-18. Quale limite presenta il determinismo ambientale secondo l'esempio dell'Indonesia? A. Il reddito pro capite è basso nonostante l'abbondanza di risorse naturali B. La distribuzione delle risorse è troppo concentrata C. Le risorse naturali sono state esaurite rapidamente D. L'Indonesia ha risorse limitate rispetto a Singapore
A. Il reddito pro capite è basso nonostante l'abbondanza di risorse naturali
376
16-19. Quando un'area si svaluta economicamente [...]: A. La svalutazione non ha impatti su altre aree B. L'intero sistema economico si blocca C. L'area resta abbandonata senza possibilità di recupero D. Altre aree ne traggono vantaggio
D. Altre aree ne traggono vantaggio
377
17-01. Che differenza esiste tra le soglie di popolazione per funzioni di ordine superiore e inferiore? A. Non c'è differenza tra le soglie B. Le funzioni di ordine superiore richiedono soglie più alte C. Le soglie sono indipendenti dalla funzione D. Le funzioni di ordine inferiore richiedono soglie più alte
B. Le funzioni di ordine superiore richiedono soglie più alte
378
17-02. Quale risultato ha evidenziato lo studio di Berry e coautori sull'Iowa? A. L'assenza di gerarchie insediative B. Una distribuzione uniforme delle funzioni tra insediamenti C. La presenza di gerarchie funzionali discrete tra insediamenti D. La crescita lineare delle funzioni con la popolazione
C. La presenza di gerarchie funzionali discrete tra insediamenti
379
17-03. Cosa distingue le soglie di popolazione tra le zone umide e aride di Ceylon? A. Le soglie sono uguali in entrambe le aree B. Non esistono differenze significative C. Le soglie nelle zone umide sono più alte rispetto a quelle delle zone aride D. Le soglie delle zone aride sono superiori
C. Le soglie nelle zone umide sono più alte rispetto a quelle delle zone aride
380
17-04. Il periodo storico che segna l'inizio di una comprensione più articolata dello spazio economico è: A. XV secolo B. XIX secolo C. XVIII secolo D. XVI secolo
C. XVIII secolo
381
17-05. Qual era la visione economica dominante tra il XVI e il XVIII secolo riguardo la distribuzione geografica della ricchezza? A. La concentrazione delle risorse in aree rurali era prioritaria per garantire la stabilità economica B. La distribuzione omogenea della produzione era considerata essenziale per il benessere collettivo C. La concentrazione della produzione in aree specifiche era vista come un elemento chiave per il rafforzamento dello Stato D. La decentralizzazione delle risorse e delle industrie era vista come un vantaggio strategico
C. La concentrazione della produzione in aree specifiche era vista come un elemento chiave per il rafforzamento dello Stato
382
17-06. Secondo Cantillon, cosa determina la formazione di villaggi? A. La presenza di risorse minerarie B. La vicinanza alle terre agricole e le economie di trasporto C. La presenza di centri religiosi o governativi D. La disponibilità di manodopera specializzata
B. La vicinanza alle terre agricole e le economie di trasporto
383
17-07. Quale ruolo ha lo spazio nelle dinamiche economiche, secondo Cantillon? A. Svolge solo un ruolo marginale nella crescita urbana B. È irrilevante nella determinazione dei flussi economici tra aree rurali e urbane C. Determina le economie di trasporto e influenza lo sviluppo delle comunità D. È un fattore secondario rispetto ai circuiti economici verticali
C. Determina le economie di trasporto e influenza lo sviluppo delle comunità
384
17-08. Cosa rileva l'analisi dei prezzi e dei mercati in relazione ai costi di trasporto? A. I prezzi delle merci sono uniformi, indipendentemente dalla distanza di trasporto B. I costi di trasporto non influenzano la determinazione dei prezzi C. I prodotti che necessitano di lunghi trasporti tendono ad avere costi inferiori rispetto a quelli locali D. I prezzi delle merci aumentano con la distanza dal luogo di produzione
D. I prezzi delle merci aumentano con la distanza dal luogo di produzione
385
17-09. Quale teoria economica successiva è anticipata dalle riflessioni di Cantillon? A. La teoria del vantaggio assoluto B. La teoria di Thünen C. La teoria dei costi comparativi D. La teoria di Adam Smith
B. La teoria di Thünen
386
17-10. Qual è l'importanza della localizzazione della manifattura nelle province, secondo la visione del XVIII secolo? A. Corregge le disuguaglianze nella circolazione monetaria B. Favorisce la centralizzazione del potere economico C. Incrementa le esportazioni internazionali D. Riduce i costi di trasporto a livello interregionale
D o A
387
17-11. Il raggio di vendita dei beni è determinato da: A. La distanza dai centri urbani B. I costi di trasporto e le disuguaglianze nei redditi interregionali C. La disponibilità di moneta in circolazione D. La quantità di riserve auree accumulate dallo Stato
B. I costi di trasporto e le disuguaglianze nei redditi interregionali
388
17-12. Perché si sviluppò la necessità di una potente marina mercantile in uno Stato mercantilista? A. Per migliorare la distribuzione interna dei prodotti B. Per facilitare il commercio estero C. Per ridurre i costi di trasporto dei beni agricoli D. Per proteggere i confini nazionali dalle invasioni
B. Per facilitare il commercio estero
389
17-13. Cosa suggeriscono le osservazioni empiriche riguardo alla distribuzione delle terre intorno alle città? A. Le terre urbane sono destinate esclusivamente alla produzione industriale B. Le terre boschive sono sempre localizzate a ridosso delle città C. Le terre agricole più vicine sono riservate solo al bestiame D. Le terre sono distribuite in anelli concentrici
D. Le terre sono distribuite in anelli concentrici
390
17-14. Il principio che sostiene la teoria delle località centrali di Christaller e Losch riguarda: A. La specializzazione degli insediamenti più piccoli B. La gerarchia degli insediamenti in base alla gamma di beni e servizi offerti C. La distribuzione uniforme dei servizi tra insediamenti D. La crescita lineare dei servizi in tutti gli insediamenti
B. La gerarchia degli insediamenti in base alla gamma di beni e servizi offerti
391
17-15. Cosa rappresenta la soglia T50 nel modello di Haggett? A. Il punto di saturazione delle funzioni B. La popolazione minima per un servizio universale C. La densità minima di popolazione per insediamento D. La popolazione in cui il 50% degli insediamenti ha una funzione specifica
D. La popolazione in cui il 50% degli insediamenti ha una funzione specifica
392
17-16. Come si manifesta la relazione tra dimensione e gamma funzionale negli insediamenti? A. Lineare: più popolazione, più servizi B. Inversa: più popolazione, meno funzioni C. Curvilinea: i grandi centri aggiungono meno funzioni rispetto all'incremento di popolazione D. Proporzionale: tutti gli insediamenti offrono lo stesso numero di funzioni
C. Curvilinea: i grandi centri aggiungono meno funzioni rispetto all'incremento di popolazione
393
17-17. Quale funzione ha il metodo Reed-Muench nell'analisi insediativa? A. Stimare la crescita della popolazione nei centri urbani B. Misurare la distribuzione uniforme dei servizi C. Determinare l'efficienza economica degli insediamenti D. Calcolare la soglia di popolazione per l'accesso ai servizi
D. Calcolare la soglia di popolazione per l'accesso ai servizi
394
18-01. Quale contributo teorico viene principalmente attribuito a Thünen? A. La teoria dei costi comparativi B. La teoria della localizzazione agricola e l'economia spaziale C. La teoria del commercio internazionale D. La teoria della sostituzione dei fattori di produzione
B. La teoria della localizzazione agricola e l'economia spaziale
395
18-02. Come Thünen intendeva risolvere il problema del salario naturale? A. Attraverso una redistribuzione delle terre agricole B. Attraverso l'interdipendenza tra salari e tassi di interesse C. Attraverso l'abolizione delle rendite fondiarie D. Attraverso una politica di protezione doganale
B. Attraverso l'interdipendenza tra salari e tassi di interesse
396
18-03. Secondo il modello degli anelli concentrici di Thünen, quale attività agricola si trova più vicina alla città? A. Silvicoltura B. Produzione di cereali C. Orticoltura e allevamento di bestiame D. Coltivazione estensiva di cereali
C. Orticoltura e allevamento di bestiame
397
18-04. Qual è una delle principali limitazioni del modello di Thünen secondo Moore? A. La mancanza di precisione nella considerazione dell'efficienza totale del capitale B. La sovrastima dei costi di trasporto C. L'assenza di una teoria sul commercio internazionale D. L'esclusione della rotazione delle colture
A. La mancanza di precisione nella considerazione dell'efficienza totale del capitale
398
18-05. Qual era la visione di Thünen rispetto al problema demografico, confrontata con quella di Malthus? A. Thünen credeva che l'aumento della popolazione fosse insostenibile B. Thünen era meno pessimista rispetto a Malthus C. Thünen era completamente d'accordo con Malthus sul pessimismo demografico D. Thünen non considerava il problema demografico rilevante
B. Thünen era meno pessimista rispetto a Malthus
399
18-06. Cosa rappresenta il fattore ‘z’ nell'equazione W/P = K/z? A. Il salario nominale B. La quota di capitale investito C. Il tasso di interesse D. La produttività del lavoro
D o C
400
18-07. Come influisce la presenza di corsi d’acqua o altre città sul modello di Thünen? A. Alterano la geometria degli anelli concentrici B. Migliorano la fertilità del suolo nelle zone marginali C. Riducono i costi di trasporto senza influenzare gli anelli D. Eliminano la necessità di considerare i costi di trasporto
A. Alterano la geometria degli anelli concentrici
401
18-08. Secondo la teoria marginalista di Thünen, il prezzo dei prodotti agricoli è dato da: A. La qualità del suolo e la sua distanza dalla città B. I costi di produzione e trasporto dalla zona marginale di coltivazione C. Il volume di raccolto prodotto nelle aree più fertili D. La disponibilità di forza lavoro nelle aree rurali
B. I costi di produzione e trasporto dalla zona marginale di coltivazione
402
18-09. Il fattore 'H' nella formula sviluppata da Thünen, indica: A. La tecnologia impiegata B. Il fertilizzante applicato C. La forza lavoro D. La qualità del suolo
B. Il fertilizzante applicato
403
18-10. Quale fu l'innovazione principale di Thünen nell'economia spaziale? A. La misurazione empirica della produttività marginale del capitale B. L'approccio sistematico alla relazione tra localizzazione, costi di trasporto e rendita fondiaria C. La centralizzazione del mercato per tutte le aree agricole D. L'introduzione della rotazione delle colture seguendo il modello inglese
B. L'approccio sistematico alla relazione tra localizzazione, costi di trasporto e rendita fondiaria
404
18-11. Come descrive Thünen il suo metodo teorico? A. Come un'analisi esclusivamente empirica B. Come un processo di isolamento e de-isolamento dei fattori rilevanti C. Come una modellizzazione basata esclusivamente su dati reali D. Come una combinazione di teoria economica e politica
B. Come un processo di isolamento e de-isolamento dei fattori rilevanti
405
18-12. Quale fattore, Thünen, considerava predominante nell'affitto del terreno nella sua tenuta isolata a Tellow? A. I costi di trasporto B. Il costo del capitale C. Il prezzo del lavoro D. La fertilità del suolo
A. I costi di trasporto
406
18-13. Il modello di Thünen riguardo ai sistemi agricoli, man mano che ci si allontana dalla città, prevede: A. Un incremento della varietà delle colture con la distanza dalla città B. La formazione di anelli concentrici, ciascuno con un diverso sistema agricolo C. La diminuzione delle rese agricole proporzionalmente alla distanza D. La riduzione dei costi di trasporto e dei prezzi agricoli
B. La formazione di anelli concentrici, ciascuno con un diverso sistema agricolo
407
18-14. Quale era l'obiettivo di Thünen nel registrare i prezzi degli input e degli output nella sua tenuta a Tellow? A. Dimostrare la superiorità della meccanizzazione agricola B. Creare una teoria generale dell'economia di scala C. Studiare la variazione dei prezzi internazionali sui mercati agricoli D. Ottimizzare la gestione della tenuta agricola in base ai costi del lavoro, del capitale e dei prezzi
D. Ottimizzare la gestione della tenuta agricola in base ai costi del lavoro, del capitale e dei prezzi
408
18-15. Quale concetto economico viene formulato in modo pionieristico da Thünen in 'Der isolierte Staat'? A. La legge dei rendimenti decrescenti B. La teoria del vantaggio assoluto C. La teoria del valore lavoro D. La teoria della produttività marginale applicata alla distribuzione
D. La teoria della produttività marginale applicata alla distribuzione
409
19-01. Come varia la curva bid-rent rispetto alla distanza dal mercato (M)? A. Diminuisce a un tasso decrescente, risultando in una curva concava B. Aumenta linearmente con la distanza C. Diminuisce a un tasso crescente, risultando in una curva convessa verso l'origine D. Rimane costante indipendentemente dalla distanza
C. Diminuisce a un tasso crescente, risultando in una curva convessa verso l'origine
410
19-02. La principale differenza tra il modello di von Thünen e il modello bid-rent è che: A. Nel modello bid-rent la rendita fondiaria aumenta con la distanza dal mercato B. Il modello bid-rent non tiene conto dei costi di trasporto C. Nel modello bid-rent i fattori di produzione fondiari e non fondiari sono sostituibili D. Il modello bid-rent considera i fattori di produzione come fissi
C. Nel modello bid-rent i fattori di produzione fondiari e non fondiari sono sostituibili
411
19-03. Come influiscono i costi di trasporto nel modello di von Thünen? A. Favoriscono l'agricoltura estensiva più vicina alla città B. Rimangono costanti indipendentemente dalla distanza dal mercato C. Aumentano i rendimenti della terra man mano che ci si allontana dal mercato D. Aumentano con la distanza dal mercato, favorendo prodotti deperibili più vicini alla città
D. Aumentano con la distanza dal mercato, favorendo prodotti deperibili più vicini alla città
412
19-04. Cosa succede alla combinazione dei fattori di produzione man mano che ci si avvicina a M nel modello bid-rent? A. Si aumenta l'uso di entrambi i fattori di produzione B. Si mantiene costante la combinazione dei fattori C. Si riduce l'uso di terra e aumenta l'uso di input non fondiari D. Aumenta l'uso di terra e diminuisce l'uso di input non fondiari
C. Si riduce l'uso di terra e aumenta l'uso di input non fondiari
413
19-05. Secondo la curva bid-rent, quali aziende sono in grado di pagare rendite più elevate? A. Le aziende con tecniche di produzione flessibili B. Le aziende con tecniche di produzione fisse C. Le aziende che utilizzano esclusivamente input fondiari D. Le aziende che operano a distanze maggiori da M
A. Le aziende con tecniche di produzione flessibili
414
19-06. Una curva di rendita più alta, nel modello bid-rent, suggerisce: A. Un maggiore margine di profitto per l'azienda B. Un aumento della sostituzione tra capitale e lavoro C. Una riduzione dei costi di trasporto D. Una minore redditività per l'azienda
A o D
415
19-07. Come viene modificato il modello originario di von Thünen con l'introduzione di un fiume navigabile e una città concorrente? A. Aumentano i costi di trasporto e si formano nuove zone agricole B. I costi di trasporto rimangono invariati ma la produzione si intensifica C. Si eliminano gli anelli concentrici D. Si riducono i costi di trasporto e la geometria degli anelli concentrici si complica
D. Si riducono i costi di trasporto e la geometria degli anelli concentrici si complica
416
19-08. Come influisce la distanza dal mercato sulla rendita fondiaria secondo il modello di von Thünen? A. La rendita aumenta con la distanza B. La rendita rimane costante indipendentemente dalla distanza C. La rendita diminuisce con l'aumentare della distanza D. La distanza non ha impatto sulla rendita
C. La rendita diminuisce con l'aumentare della distanza
417
19-09. Quali prodotti sono più adatti per la zona VI del modello? A. Allevamento estensivo di bestiame e produzione di burro e formaggi B. Produzione intensiva di segale e avena C. Orticoltura e coltivazione di frutta D. Coltivazione senza maggese
A. Allevamento estensivo di bestiame e produzione di burro e formaggi
418
19-10. Cosa caratterizza la zona I del modello di von Thünen? A. Orticoltura e produzione di latte B. Produzione di legname C. Allevamento estensivo di bestiame D. Coltivazione di cereali senza maggese
A. Orticoltura e produzione di latte
419
19-11. Nel modello zonale di von Thünen: A. La rendita fondiaria decresce con la distanza dal mercato B. Esiste concorrenza perfetta tra gli agricoltori C. La rotazione agricola è presente in tutte le zone D. La produttività marginale è costante su tutto il territorio
A. La rendita fondiaria decresce con la distanza dal mercato
420
19-12. Con il termine ‘Ek’ nella formula della rendita fondiaria (L=E(p -a)-Ek), si indica: A. Il prezzo di mercato delle merci deperibili B. La riduzione della rendita dovuta ai costi di trasporto C. Il costo di produzione per unità di merce D. La resa totale del terreno
C o B
421
19-13. Nella formula L=E(p-a)-Ek, cosa rappresenta ‘E’? A. La distanza dal mercato B. La resa per unità di terreno C. Il prezzo di mercato della merce D. Il costo di produzione
B. La resa per unità di terreno
422
19-14. In cosa si differenzia la rendita fondiaria dalla rendita economica nel modello di Thünen? A. La rendita economica non considera i costi di produzione B. La rendita fondiaria include i costi di trasporto C. La rendita fondiaria non tiene conto dei costi di opportunità D. La rendita economica è uguale in tutto il territorio
C. La rendita fondiaria non tiene conto dei costi di opportunità
423
19-15. Quali tra le seguenti assunzioni sono alla base dell'applicabilità del modello di von Thünen? A. Una rete di trasporto varia e sviluppata B. Esiste un'unica forma di trasporto e una città centrale che funge da unico mercato C. Condizioni climatiche variabili e topografia complessa D. La presenza di più mercati nella regione
B. Esiste un'unica forma di trasporto e una città centrale che funge da unico mercato
424
19-16. Il concetto attorno al quale ruota il modello di von Thünen è relativo a: A. L'intensità del lavoro B. La rendita fondiaria C. L'asimmetria informativa D. La concorrenza perfetta
B. La rendita fondiaria
425
20-01. Come si comportano gli individui/famiglie rispetto alla quantità di superficie e altri fattori produttivi vicino al centro città? A. Aumentano la quantità di superficie a disposizione B. Ridimensionano l’uso degli input non terrestri C. Sostituiscono la superficie con altri input non terrestri D. Aumentano la quantità di terreno disponibile
C. Sostituiscono la superficie con altri input non terrestri
426
20-02. La quantità di superficie residenziale impiegata, allontanandosi dal centro città, [...]: A. Rimane costante indipendentemente dalla distanza B. Diminuisce, poiché il costo dei trasporti aumenta C. Diminuisce, poiché la domanda di terreno diminuisce D. Aumenta, poiché il prezzo del terreno diminuisce
D. Aumenta, poiché il prezzo del terreno diminuisce
427
20-03. Una curva bid-rent più bassa, in relazione ad individui/famiglie, implica: A. Un maggiore benessere e una maggiore utilità B. Una minore capacità di sostituire fattori produttivi C. Un maggiore costo di trasporto D. Una minore utilità complessiva
A. Un maggiore benessere e una maggiore utilità
428
20-04. Cosa rappresenta l’utilità U associata alle diverse curve bid-rent? A. Maggiore è la curva bid-rent, maggiore è l'utilità dell'individuo/famiglia B. Maggiore è la curva bid-rent, minore è l'utilità dell'individuo/famiglia C. L’utilità è indipendente dalla curva bid-rent D. L’utilità è sempre costante per tutte le curve bid-rent
B. Maggiore è la curva bid-rent, minore è l'utilità dell'individuo/famiglia
429
20-05. Come influisce un costo di trasporto costante sulla pendenza della curva bid-rent? A. Riduce la pendenza negativa della curva man mano che aumenta la distanza B. Aumenta la pendenza della curva man mano che aumenta la distanza C. Rende la curva lineare e non convessa D. Elimina l'effetto della distanza sulla curva
A. Riduce la pendenza negativa della curva man mano che aumenta la distanza
430
20-06. Come viene espressa la pendenza della curva bid-rent per individui/famiglie? A. S-t, dove S è la superficie e t il costo degli altri input B. -t/S, dove t è il costo del trasporto e S la superficie consumata C. -S/t, dove S è la superficie e t il costo del trasporto D. t/S, dove t è il tempo di percorrenza e S la superficie occupata
B. -t/S, dove t è il costo del trasporto e S la superficie consumata
431
20-07. In che modo la rendita fondiaria cambia con la distanza dal centro città (M) secondo il modello bid-rent con riferimento a famiglie/individui? A. Aumenta con la distanza B. Rimane costante indipendentemente dalla distanza C. Aumenta fino a una certa soglia e poi si stabilizza D. Diminuisce all'aumentare della distanza
D. Diminuisce all'aumentare della distanza
432
20-08. Nel modello di allocazione urbana, in riguardo ai terreni residenziali, si assume che: A. La disponibilità di terreni sia infinita e il prezzo sia fisso B. Siano eterogenei e l'offerta vari in base al reddito C. Siano omogenei e l'offerta sia fissa D. La superficie disponibile sia variabile in base alla domanda
C. Siano omogenei e l'offerta sia fissa
433
21-01. Qual è il primo strato del sistema economico di localizzazione secondo Weber? A. Lo strato organizzativo centrale B. L’industria leggera C. L’agricoltura D. La popolazione impiegata nella distribuzione
C. L’agricoltura
434
21-02. Quale aspetto del modello di von Thünen rimane inspiegabile per Weber? A. Il legame tra industria e agricoltura B. L'influenza dei costi di trasporto sulle attività agricole C. La distribuzione della popolazione rurale D. La centralità della città nella distribuzione delle attività agricole
D. La centralità della città nella distribuzione delle attività agricole
435
21-03. Lo 'strato organizzativo centrale' nella teoria di Weber è costituito da: A. Le classi di consumo come stakeholders o dettaglianti B. I centri di produzione industriale C. La popolazione rurale impegnata nell’agricoltura D. Le fonti di materie prime e luoghi di consumo
A. Le classi di consumo come stakeholders o dettaglianti
436
21-04. Dove tendono a concentrarsi le industrie ad alta intensità di lavoro secondo Weber? A. Vicino alle fonti di materie prime pure B. In aree con bassi costi di trasporto C. Dove vi è abbondanza di manodopera D. Vicino ai mercati di consumo
C. Dove vi è abbondanza di manodopera
437
21-05. Qual è il merito essenziale dell’opera di Weber in relazione alla teoria della localizzazione? A. L'analisi della divisione internazionale del lavoro B. L’integrazione di una teoria dei sistemi di localizzazione nella teoria generale della localizzazione C. La completa sostituzione dei presupposti teorici con condizioni reali D. La spiegazione dettagliata del legame tra agricoltura e industria
B. L’integrazione di una teoria dei sistemi di localizzazione nella teoria generale della localizzazione
438
21-06. Cosa rappresentano le isodapane nel modello di Weber? A. Curve che rappresentano la distribuzione delle materie prime B. Curve che indicano costi uguali rispetto al punto di minimo costo di trasporto C. Aree in cui la domanda di lavoro è maggiore rispetto all'offerta D. Zone con la più alta concentrazione di capitali e risorse
B. Curve che indicano costi uguali rispetto al punto di minimo costo di trasporto
439
21-07. Cosa descrive l'orientamento al lavoro secondo Weber? A. La riduzione del costo del lavoro grazie all'automazione B. La preferenza per il mercato del lavoro urbano rispetto a quello rurale C. La deviazione dal punto di minimo costo di trasporto verso aree con costi di lavoro inferiori D. L'aumento dell'efficienza lavorativa attraverso la capitalizzazione
C. La deviazione dal punto di minimo costo di trasporto verso aree con costi di lavoro inferiori
440
21-08. L'indice di materiale nel modello di Weber è: A. Il prezzo delle materie prime rispetto ai salari locali B. La quantità di risorse naturali disponibili vicino al mercato C. Il rapporto tra il peso delle materie prime e il peso del prodotto finale D. Il costo totale delle materie prime in rapporto ai costi del trasporto
C. Il rapporto tra il peso delle materie prime e il peso del prodotto finale
441
21-09. Cosa determina il punto di minimo costo di trasporto secondo Weber? A. Il numero di lavoratori disponibili nelle aree urbane B. La forza attrattiva delle diverse localizzazioni di materie prime e mercati C. La quantità di materie prime disponibili nel luogo di consumo D. La capitalizzazione aziendale
B. La forza attrattiva delle diverse localizzazioni di materie prime e mercati
442
21-10. La teoria di Weber si differenzia dal modello di Thünen perché: A. Weber utilizzò un approccio esclusivamente empirico, a differenza di Thünen B. Weber incluse fattori sociali e culturali nella sua teoria, mentre Thünen no C. Weber integrò il commercio internazionale nel suo modello, mentre Thünen no D. Weber si concentrò sull’economia industriale e tecnologica, mentre Thünen sviluppò una teoria agricola
D. Weber si concentrò sull’economia industriale e tecnologica, mentre Thünen sviluppò una teoria agricola
443
21-11. Quali fattori Weber considerò non variabili a livello regionale? A. Tasso di interesse e tasso di ammortamento del capitale fisso B. Costo del lavoro e trasporti C. Agglomerazione e deglomerazione D. Prezzo del terreno e costi di produzione
A. Tasso di interesse e tasso di ammortamento del capitale fisso
444
21-12. Cosa provoca la deglomerazione secondo Weber? A. L'aumento dei costi, come quelli fondiari, che riduce i vantaggi dell'agglomerazione B. La riduzione della domanda di lavoro nei centri industriali C. L'eccessiva specializzazione del lavoro in una determinata area D. La mancanza di materie prime nelle aree urbane
A. L'aumento dei costi, come quelli fondiari, che riduce i vantaggi dell'agglomerazione
445
21-13. Quali costi Weber rimosse dalla sua analisi della localizzazione? A. Costo dei trasporti e salari B. Tasso di ammortamento e interessi sul capitale C. Costo dell’energia e materie prime D. Profitti e spese generali
D. Profitti e spese generali
446
21-14. Weber definì 'generali' i seguenti fattori di localizzazione: A. Deperibilità, umidità, capitale fisso B. Profitti, tasso di interesse, ammortamento C. Materie prime, energia, attrezzature D. Trasporto, affitto, lavoro
D. Trasporto, affitto, lavoro
447
21-15. Qual è stato il contributo principale di Alfred Weber all’economia spaziale? A. Lo studio della migrazione internazionale B. Lo sviluppo di una teoria della localizzazione industriale C. La creazione di un modello per la localizzazione agricola D. L'integrazione della teoria della localizzazione del commercio e del capitale
B. Lo sviluppo di una teoria della localizzazione industriale
448
22-01. Come si può ridurre il costo totale di produzione secondo Weber? A. Riducendo esclusivamente il costo del trasporto B. Spostando l’industria più vicino al mercato finale C. Aumentando i salari dei lavoratori D. Attraverso l’agglomerazione di più imprese in una stessa area
D. Attraverso l’agglomerazione di più imprese in una stessa area
449
22-02. Quale dei seguenti è uno dei limiti del modello di Weber? A. Uso di costi di trasporto non realistici B. Eccessiva enfasi sui costi di trasporto e minimizzazione del ruolo della domanda C. Enfasi sulla domanda e non sull’offerta D. Considerazione eccessiva dei costi di manodopera
B. Eccessiva enfasi sui costi di trasporto e minimizzazione del ruolo della domanda
450
22-03. Un’industria potrebbe spostarsi dal punto di costo minimo di trasporto [...]: A. Quando aumenta il costo del suolo B. Quando i risparmi sui costi del lavoro superano i costi di trasporto aggiuntivi C. Quando c'è una diminuzione della domanda D. Quando i costi delle materie prime diminuiscono
B. Quando i risparmi sui costi del lavoro superano i costi di trasporto aggiuntivi
451
22-04. Cosa rappresenta il triangolo localizzatore di Weber? A. La differenziazione tra materie prime pure e impure B. La possibile area di localizzazione di un'industria basata su due fonti di materie prime e un mercato C. La relazione tra salari e costi di produzione D. La distribuzione dei costi di trasporto in una singola area di mercato
B. La possibile area di localizzazione di un'industria basata su due fonti di materie prime e un mercato
452
22-05. Cos'è un'isotima nel modello di Weber? A. Una linea che unisce punti con uguali costi di trasporto B. Un indicatore del costo del lavoro C. Una linea che unisce punti con uguale costo del lavoro D. Una curva che rappresenta i profitti totali di un'industria
A. Una linea che unisce punti con uguali costi di trasporto
453
22-06. Cosa accade al costo di trasporto se l'industria è localizzata al mercato finale (M) nel triangolo di Weber? A. Il costo di trasporto rimane costante B. Il costo di trasporto diminuisce grazie alla vicinanza del mercato C. Il costo di trasporto è minimo poiché non è necessario trasportare l'output D. Il costo di trasporto aumenta perché entrambe le materie prime devono essere trasportate al mercato
C. Il costo di trasporto è minimo poiché non è necessario trasportare l'output
454
22-07. Secondo Weber, quale tipo di localizzazione genera il minor costo di trasporto nel triangolo localizzatore? A. Localizzazione in un punto intermedio tra le fonti di materie prime e il mercato B. Localizzazione al mercato finale C. Localizzazione vicina a una delle fonti di materie prime D. Localizzazione presso una singola fonte di materie prime
A. Localizzazione in un punto intermedio tra le fonti di materie prime e il mercato
455
22-08. Cosa determina la localizzazione ottimale dell’industria in un triangolo equilatero con due fonti di materie prime e un mercato? A. Il costo totale di trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti B. La quantità di materie prime disponibili C. Il prezzo delle materie prime sul mercato D. La vicinanza alle fonti di energia
A. Il costo totale di trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti
456
22-09. Quando una materia prima è ubiquitaria e l’altra fissa e impura, secondo Weber l'industria sarà localizzata: A. Presso la fonte della materia prima fissa B. Vicino al mercato finale C. Alla fonte della materia prima ubiquitaria D. Al punto intermedio tra il mercato e le materie prime
A. Presso la fonte della materia prima fissa
457
22-10. Cosa rappresenta l’isodapana di frontiera nel modello di Weber? A. La distanza massima a cui un'industria può essere localizzata dal mercato B. L'area in cui i costi di trasporto sono minimi C. La curva che unisce punti con uguali costi di manodopera D. La localizzazione in cui il risparmio sul lavoro bilancia esattamente i costi di trasporto aggiuntivi
D. La localizzazione in cui il risparmio sul lavoro bilancia esattamente i costi di trasporto aggiuntivi
458
22-11. Secondo Weber, come variano i costi di trasporto nel modello di localizzazione? A. Aumentano solo quando l'industria è vicina al mercato B. Aumentano in modo uniforme e proporzionale in base al peso in tutte le direzioni C. Aumentano solo in direzione della fonte di materie prime D. Rimangono costanti indipendentemente dalla distanza
B. Aumentano in modo uniforme e proporzionale in base al peso in tutte le direzioni
459
22-12. In quale tipo di industria si applica generalmente la localizzazione lineare secondo Weber? A. Industria del software B. Industria automobilistica C. Industria del carbone D. Industria tessile del cotone e della pelletteria
D. Industria tessile del cotone e della pelletteria
460
22-13. Quale dei seguenti fattori è considerato un 'fattore locale' o specifico secondo Weber? A. Purezza delle materie prime B. Costo del lavoro C. Costo del trasporto D. Influenza dell'agglomerato industriale
D. Influenza dell'agglomerato industriale
461
22-14. Quale delle seguenti materie prime Weber classifica come ubiquitaria? A. Minerale di ferro B. Rame C. Acqua D. Manganese
C. Acqua
462
22-15. L'obiettivo principale del triangolo localizzatore di Weber è: A. Stabilire le condizioni ottimali di lavoro B. Determinare la localizzazione ad un costo minimo per un’industria C. Analizzare il comportamento dei consumatori nel mercato D. Identificare le migliori materie prime per la produzione
B. Determinare la localizzazione ad un costo minimo per un’industria
463
23-01. Come viene calcolato il ‘prezzo effettivo’ per un bene o servizio in una località centrale? A. Prezzo di mercato al netto delle tasse B. Differenza tra il prezzo massimo pagabile e il costo del servizio C. Costo di produzione più il costo del trasporto D. Somma del prezzo di mercato e del costo di trasporto
D o C
464
23-02. Qual è la portata di un servizio quando il prezzo di vendita è 100 euro, il consumatore è disposto a pagare fino a 200 euro, e il costo di trasporto è 5 euro per km? A. 10 km B. 50 km C. 5 km D. 20 km
D. 20 km
465
23-03. Il punto Q0, nella curva di domanda spaziale, indica che: A. Il costo minimo per accedere a un bene in una località periferica B. La quantità domanda è zero perché il consumatore non ha più vantaggi economici a recarsi nella località centrale C. Il punto in cui la domanda di un bene raggiunge il suo picco D. La quantità domanda massima nella località centrale
B. La quantità domanda è zero perché il consumatore non ha più vantaggi economici a recarsi nella località centrale
466
23-04. Qual è la regola empirica che associa la dimensione delle città al loro rango nella gerarchia urbana? A. La regola della dimensione del rango B. La legge di Hotelling C. La teoria della centralità D. Il modello di concorrenza spaziale
A. La regola della dimensione del rango
467
23-05. Cosa rappresenta il concetto di ‘soglia’ nella teoria delle località centrali? A. Il numero minimo di utenti necessari a coprire i costi di un bene o servizio B. Il punto in cui la domanda di un bene diventa zero C. Il prezzo massimo che un consumatore è disposto a pagare D. La massima distanza che un consumatore è disposto a percorrere per un bene
A. Il numero minimo di utenti necessari a coprire i costi di un bene o servizio
468
23-06. Riguardo alla configurazione esagonale del modello di Christaller, Dacey dimostrò: A. Che modelli non esagonali e subottimali possono esistere a causa di fattori istituzionali, ambientali e umani B. Che la configurazione esagonale è sempre ottimale in tutte le condizioni C. Che la concorrenza tra le imprese non influisce sulla configurazione spaziale D. Che la configurazione triangolare è più efficiente rispetto a quella esagonale
A. Che modelli non esagonali e subottimali possono esistere a causa di fattori istituzionali, ambientali e umani
469
23-07. Una ‘località centrale’, secondo Christaller, rappresenta: A. Una località periferica dedicata alla produzione agricola B. Una città priva di relazioni con i territori rurali C. Un centro industriale situato in una regione metropolitana D. Una città che funge da centro per le attività commerciali di una regione
D. Una città che funge da centro per le attività commerciali di una regione
470
23-08. Secondo il principio del mercato di Christaller, che forma assumono le regioni complementari? A. Rettangolare B. Circolare C. Triangolare D. Esagonale
D. Esagonale
471
23-09. Quale variabile NON influenza la dimensione di una località centrale secondo Christaller? A. La disponibilità di risorse naturali B. La dimensione della sua regione complementare C. Il volume della popolazione D. Il reddito netto della popolazione
A. La disponibilità di risorse naturali
472
23-10. Il 'raggio d’azione' di un bene, secondo la teoria delle località centrali, esprime: A. La massima distanza che una popolazione è disposta a percorrere per ottenere un bene B. La distanza tra due centri di ordine superiore C. La distanza economica tra città e campagna D. Il limite amministrativo della regione complementare
A. La massima distanza che una popolazione è disposta a percorrere per ottenere un bene
473
23-11. Quale principio della teoria delle località centrali postula che i centri maggiori si trovino lungo i principali percorsi di collegamento? A. Il principio di separazione B. Il principio del traffico C. Il principio del mercato D. Il principio della distanza economica
B. Il principio del traffico
474
23-12. Secondo la teoria delle località centrali, cosa definisce una località come ‘centrale’? A. La presenza di industrie manifatturiere B. La presenza di un servizio assente nelle località limitrofe C. La vicinanza a una grande arteria di traffico D. La densità della popolazione più alta
B. La presenza di un servizio assente nelle località limitrofe
475
23-13. Ha sviluppato la teoria delle località centrali: A. Walter Christaller B. August Lösch C. William Dacey D. Alfred Weber
A. Walter Christaller
476
23-14. Secondo Beckmann, da cosa dipende la forma delle aree di mercato? A. Dalle decisioni individuali delle imprese B. Dalle politiche governative sulla distribuzione delle risorse C. Dalla densità della popolazione nelle aree urbane D. Dalle condizioni di concorrenza tra le imprese
D. Dalle condizioni di concorrenza tra le imprese
477
23-15. Quale autore collegò la teoria delle località centrali alla legge di Hotelling? A. Tinbergen B. Beckmann C. Ohta D. Berry
B. Beckmann
478
23-16. Dove si trovano prevalentemente le attività terziarie secondo Christaller? A. Nelle aree periferiche delle città B. Nei piccoli centri rurali C. Nei centri urbani o lungo le grandi arterie del traffico D. Lontano dalle arterie del traffico
C. Nei centri urbani o lungo le grandi arterie del traffico
479
23-17. Quale dei seguenti fattori ha portato alcune attività terziarie ad abbandonare le posizioni centrali nelle aree urbane? A. L'incremento della popolazione nelle aree centrali B. L'elevato costo dello spazio e la limitata disponibilità nei centri storici C. La scarsa domanda per i servizi terziari D. L'aumento del turismo nelle aree centrali
B. L'elevato costo dello spazio e la limitata disponibilità nei centri storici
480
23-18. Quali sono i servizi che rientrano nella categoria dei ‘servizi banali’? A. Servizi altamente specializzati rivolti a categorie specifiche B. Servizi cui si ricorre eccezionalmente C. Servizi cui la maggior parte delle famiglie accede quotidianamente o settimanalmente D. Servizi disponibili solo nelle aree periferiche
C. Servizi cui la maggior parte delle famiglie accede quotidianamente o settimanalmente
481
23-19. Cosa determina la posizione di una città nella scala gerarchica del terziario? A. Le funzioni terziarie di diverso livello che vi si esercitano B. La dimensione della popolazione residente C. Il numero di attività agricole presenti nella città D. La quantità di spazio disponibile per l'edilizia residenziale
A. Le funzioni terziarie di diverso livello che vi si esercitano
482
23-20. Come può lo Stato influenzare l'organizzazione gerarchica delle attività terziarie? A. Creando un sistema di trasporti dedicato esclusivamente alle aree terziarie B. Attraverso scelte di politica territoriale che indirizzano la distribuzione delle attività C. Aumentando la popolazione nelle aree periferiche D. Attraverso la costruzione di nuove aree commerciali centrali
B. Attraverso scelte di politica territoriale che indirizzano la distribuzione delle attività
483
24-01. L'ordine gerarchico di una località centrale si stabilisce in base a: A. In base alla distanza dalle località periferiche B. In base alla quantità di popolazione residente C. In base al volume delle esportazioni D. In base al rango dei beni e servizi centrali da essa offerti
D. In base al rango dei beni e servizi centrali da essa offerti
484
24-02. Una funzione centrale di ordine elevato è caratterizzata da: A. Un numero limitato di consumatori B. Una presenza esclusiva nelle aree periferiche C. Una soglia bassa e un'alta frequenza di utilizzo D. Una soglia elevata che richiede un'area di mercato estesa
D. Una soglia elevata che richiede un'area di mercato estesa
485
24-03. Dove si localizza un bene o servizio secondo la teoria di Christaller? A. Vicino alle fonti di materie prime B. Lontano dai centri urbani C. Dove la soglia è contenuta nel raggio della portata D. In qualsiasi località centrale
C. Dove la soglia è contenuta nel raggio della portata
486
24-04. Nel principio amministrativo, quale configurazione di località centrali corrisponde a k=7? A. Ogni località centrale condivide la sua area di mercato con altre due località centrali B. Ogni località centrale è circondata da sei centri di ordine inferiore, con confini amministrativi fissi C. Ogni località centrale è circondata da sette centri di ordine inferiore D. Ogni località centrale serve tre località periferiche, con confini flessibili
B. Ogni località centrale è circondata da sei centri di ordine inferiore, con confini amministrativi fissi
487
24-05. Nel principio del mercato, il valore di k=12 indica che: A. Ogni centro inferiore dipende totalmente da una sola località centrale B. La località centrale è equidistante da due altre località centrali C. Ogni località centrale serve solo il proprio bacino d’utenza senza estendere la propria influenza D. Ciascuna località centrale serve sei centri di ordine inferiore più sei centri aggiuntivi che contribuiscono parzialmente all'area di mercato
D. Ciascuna località centrale serve sei centri di ordine inferiore più sei centri aggiuntivi che contribuiscono parzialmente all'area di mercato
488
24-06. Quali beni hanno una soglia bassa secondo la teoria della gerarchizzazione dei servizi? A. I beni tecnologici B. I beni di uso corrente o 'banali' C. I beni altamente specializzati D. I beni di lusso
B. I beni di uso corrente o 'banali'
489
24-07. Come si evitano sovrapposizioni tra le aree di mercato delle località centrali? A. Aumentando la distanza tra le località periferiche B. Riducendo il numero di località centrali C. Estendendo i confini delle aree di mercato D. Dividendo lo spazio in esagoni
D. Dividendo lo spazio in esagoni
490
24-08. Cosa rappresenta il valore k=3 nel 'principio del mercato'? A. Il rapporto tra un centro di ordine superiore e sei centri di ordine inferiore B. Il numero di località centrali necessarie per servire una località periferica C. Il numero di località centrali che si sovrappongono nello spazio interstiziale D. Il numero di consumatori serviti in ogni località centrale
B. Il numero di località centrali necessarie per servire una località periferica
491
24-09. Secondo il principio del trasporto, qual è la collocazione ottimale delle località di ordine inferiore? A. Nei vertici degli esagoni che circondano le località centrali B. Lontano dalle principali vie di comunicazione C. Equidistante da tre località centrali D. In corrispondenza del punto intermedio tra due località centrali di ordine superiore
D. In corrispondenza del punto intermedio tra due località centrali di ordine superiore
492
24-10. In base al principio amministrativo, come si suddividono le regioni complementari? A. Ogni regione complementare è interamente ricompresa entro quella di un centro di ordine superiore B. Le regioni complementari si sovrappongono in base alla prossimità geografica C. Le regioni complementari dipendono esclusivamente dai centri di ordine inferiore D. Ogni regione complementare è suddivisa tra più centri di ordine superiore
A. Ogni regione complementare è interamente ricompresa entro quella di un centro di ordine superiore
493
24-11. Quale configurazione geometrica rappresenta la suddivisione dello spazio secondo il principio del trasporto? A. Rettangoli B. Esagoni C. Triangoli D. Cerchi
B. Esagoni
494
24-12. Nel principio amministrativo, quale ruolo giocano i confini regionali? A. Facilitano il trasferimento di risorse tra località centrali B. Impediscono la dipendenza da località centrali di altre regioni C. Stabiliscono la collocazione delle località periferiche in base al numero di abitanti D. Dividono le regioni in base alle infrastrutture di trasporto
B. Impediscono la dipendenza da località centrali di altre regioni
495
24-13. Cosa rappresenta il valore k=4 nel principio del trasporto? A. La suddivisione dell'influenza di ciascun centro superiore su due centri di ordine inferiore B. Il numero di consumatori serviti in un centro periferico C. Il numero di località centrali presenti in un'area di mercato D. Il numero di centri di ordine inferiore che dipendono da una località centrale
D o A