paniere 126 chiuse (da lez. 59 a 72 Flashcards

(126 cards)

1
Q

59-01. Secondo Glaeser e Gottlieb, quale alternativa alle politiche place-based potrebbe essere più efficace?
A. Espandere esclusivamente le infrastrutture nelle aree depresse
B. Ridurre la densità urbana nelle aree prospere
C. Incentivare la migrazione verso aree con migliori opportunità
D. Limitare la mobilità delle persone svantaggiate

A

C o D

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2
Q

59-02. Per quale motivo si giustificano interventi basati sulle economie di agglomerazione?
A. Aumentare la competizione tra zone urbane
B. Ridurre il costo della mobilità residenziale
C. Migliorare la produttività delle risorse condivise
D. Ristrutturare completamente i settori industriali

A

C o D

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3
Q

59-03. Quale sfida riguarda l’identificazione delle aree di controllo nei processi di valutazione delle politiche place-based?
A. Evitare distorsioni nelle stime degli effetti delle politiche
B. Garantire un aumento della densità abitativa
C. Eliminare la necessità di interventi governativi
D. Ridurre l’influenza delle economie di scala

A

A. Evitare distorsioni nelle stime degli effetti delle politiche

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4
Q

59-04. Qual è uno dei principali ostacoli nella distribuzione dei benefici delle politiche place-based?
A. I vantaggi potrebbero non raggiungere i gruppi più svantaggiati
B. Riduzione della produttività nelle aree target
C. Esclusiva concentrazione dei benefici sui nuovi residenti
D. Aumento della disoccupazione nelle aree centrali

A

A. I vantaggi potrebbero non raggiungere i gruppi più svantaggiati

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5
Q

59-05. Quale rischio comporta un’elevata mobilità lavorativa nelle politiche place-based?
A. Benefici che non raggiungono i residenti originari
B. Aumento incontrollato del costo della vita
C. Incremento della segregazione sociale
D. Riduzione delle opportunità di lavoro per i migranti

A

A. Benefici che non raggiungono i residenti originari

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6
Q

59-06. Un esempio di effetto di rete nei mercati del lavoro:
A. Informazioni lavorative condivise tra residenti locali
B. Incremento della segregazione residenziale
C. Diminuzione della produttività nelle aree urbane
D. Esclusione dei lavoratori meno qualificati

A

A. Informazioni lavorative condivise tra residenti locali

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7
Q

59-07. Quale criticità è associata ai cluster industriali?
A. Ridurre i costi di trasporto per le industrie
B. Garantire l’autosufficienza delle imprese locali
C. Aumentare la produttività delle aree rurali
D. Determinare la dimensione ottimale del cluster

A

D. Determinare la dimensione ottimale del cluster

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8
Q

59-08. Come si manifestano gli spillover di conoscenza nelle politiche place-based?
A. Sovvenzioni destinate solo alle imprese locali
B. Riduzione dei costi di mobilità abitativa
C. Esclusiva concentrazione di risorse finanziarie
D. Diffusione di innovazioni grazie alla prossimità geografica

A

D. Diffusione di innovazioni grazie alla prossimità geografica

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9
Q

59-09. Il principale rischio associato agli incentivi fiscali nelle politiche place-based:
A. Possono aumentare la segregazione economica
B. I benefici possono concentrarsi su pochi individui
C. Ridurre l’offerta abitativa nelle aree svantaggiate
D. Escludere totalmente i residenti locali dai benefici

A

B. I benefici possono concentrarsi su pochi individui

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10
Q

59-10. L’obiettivo principale delle zone d’impresa è:
A. Ridurre il costo della vita nelle aree metropolitane
B. Favorire la delocalizzazione di industrie all’estero
C. Promuovere il turismo in zone periferiche
D. Stimolare lo sviluppo economico in aree svantaggiate

A

D. Stimolare lo sviluppo economico in aree svantaggiate

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11
Q

59-11. Secondo la teoria del mismatch spaziale, quale problema affrontano le politiche place-based?
A. La competizione tra zone urbane e rurali
B. La crescita eccessiva delle zone industriali
C. La sovrappopolazione delle aree centrali
D. La mancanza di opportunità lavorative nelle aree svantaggiate

A

D. La mancanza di opportunità lavorative nelle aree svantaggiate

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12
Q

59-12. Quale approccio caratterizza le politiche place-based indirette?
A. Facilitare l’accesso ai mercati del lavoro più dinamici
B. Ridurre la densità di popolazione in aree urbane
C. Stimolare investimenti locali nelle aree svantaggiate
D. Garantire incentivi fiscali a tutte le imprese

A

A o C

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13
Q

59-13. Un esempio di politica place-based diretta è:
A. Progetti di mobilità abitativa
B. Incentivi alla migrazione internazionale
C. Zone Economiche Speciali (ZES)
D. Programmi per il miglioramento delle infrastrutture urbane

A

C. Zone Economiche Speciali (ZES)

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14
Q

59-14. Quale caratteristica distingue le politiche people-based dalle altre politiche place-based?
A. Si limitano a fornire incentivi fiscali alle imprese
B. Si focalizzano esclusivamente sulla densità urbana
C. Favoriscono solo la mobilità verso le aree più dinamiche
D. Si concentrano sui benefici per gruppi svantaggiati

A

D. Si concentrano sui benefici per gruppi svantaggiati

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15
Q

59-15. Qual è l’obiettivo primario delle politiche place-based?
A. Eliminare le differenze tra zone urbane e rurali
B. Promuovere lo sviluppo economico in aree specifiche
C. Ridurre la mobilità abitativa delle persone svantaggiate
D. Aumentare la popolazione residente in aree svantaggiate

A

B. Promuovere lo sviluppo economico in aree specifiche

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16
Q

60-01. Qual è uno dei principali limiti del propensity score matching nella valutazione delle politiche place-based?
A. Si limita a indicatori economici
B. Genera risultati eccessivamente ottimisti
C. Richiede un numero ridotto di unità trattate
D. Non cattura le differenze non osservabili

A

D. Non cattura le differenze non osservabili

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17
Q

60-02. Quale problema metodologico è associato alla gestione dell’endogeneità nelle politiche place-based?
A. L’interferenza tra cause e effetti delle politiche
B. La mancanza di sovvenzioni a lungo termine
C. La riduzione del tasso di produttività locale
D. La difficoltà nell’identificare confini amministrativi

A

A o D

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18
Q

60-03. In quale contesto il metodo della differenza tripla (difference-in-difference-in-difference) è ideale?
A. Per analizzare gli effetti di un’unica misura locale
B. Per ridurre i costi di implementazione delle politiche
C. Per confrontare aree geograficamente distanti
D. Quando un’area è destinataria di interventi di policy multipli

A

D. Quando un’area è destinataria di interventi di policy multipli

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19
Q

60-04. Qual è una criticità specifica nelle aree che ricevono interventi di policy simultanei da enti diversi?
A. Difficoltà nel distinguere gli effetti delle singole politiche
B. Inadeguata capacità amministrativa
C. Mancanza di investimenti privati
D. Sovrapposizione tra politiche dirette e indirette

A

A. Difficoltà nel distinguere gli effetti delle singole politiche

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20
Q

60-05. Per quale motivo è necessario costruire gruppi di controllo ottimali nella valutazione delle politiche place-based?
A. Per ridurre i costi amministrativi delle politiche
B. Per garantire l’adozione automatica delle misure
C. Per evitare distorsioni nelle stime degli effetti
D. Per aumentare l’attrattività delle aree svantaggiate

A

C. Per evitare distorsioni nelle stime degli effetti

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21
Q

60-06. Quale problema principale può emergere nell’applicazione di politiche place-based su aree con confini amministrativi predefiniti?
A. La sovrapposizione tra aree trattate e non trattate
B. La presenza di risorse naturali limitate
C. La totale inefficacia nel lungo periodo
D. La mancanza di incentivi economici sufficienti

A

A. La sovrapposizione tra aree trattate e non trattate

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22
Q

61-01. L’obiettivo della Politica di Coesione dell’Unione Europea è:
A. Garantire l’adesione dei nuovi Stati membri senza vincoli finanziari
B. Incrementare la spesa militare nei Paesi membri
C. Ridurre le disparità economiche e sociali tra Stati e regioni
D. Ridurre la dipendenza energetica dagli Stati esterni all’UE

A

C. Ridurre le disparità economiche e sociali tra Stati e regioni

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23
Q

61-02. Quale strumento fu creato con l’Atto Unico Europeo del 1986 per sostenere la Politica di Coesione?
A. La Banca Centrale Europea
B. Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Sostenibile
C. I Fondi Strutturali
D. La Direzione Generale per la Politica Regionale

A

C. I Fondi Strutturali

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24
Q

61-03. Quale principio della riforma del 1988 stabilisce che i fondi europei debbano affiancarsi, e non sostituirsi, alla spesa nazionale?
A. Addizionalità
B. Concentrazione
C. Proporzionalità
D. Partenariato

A

A. Addizionalità

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25
61-04. Il Fondo di Coesione fu introdotto nel 1993 al fine di: A. Creare infrastrutture unicamente nei Paesi dell’Europa orientale B. Finanziare esclusivamente progetti ambientali C. Ridurre le disuguaglianze tra i settori agricolo e industriale D. Supportare le regioni con un reddito pro capite inferiore al 90% della media UE
D. Supportare le regioni con un reddito pro capite inferiore al 90% della media UE
26
61-05. Quale fu uno degli effetti principali della riforma Delors I del 1988? A. L’eliminazione del Fondo di Coesione B. La riduzione delle disparità nella spesa militare tra Stati membri C. Il raddoppio dei fondi strutturali D. L’istituzione della Banca Centrale Europea
C. Il raddoppio dei fondi strutturali
27
61-06. Cosa introduce la riforma UE del 1999 per garantire la gestione più efficiente dei fondi? A. La regola N+2 B. I programmi Interreg II C. Il partenariato obbligatorio tra ONG D. L’abolizione della condizionalità
A. La regola N+2
28
61-07. Quale principio viene introdotto nella riforma del 2007 per regolare gli obblighi di valutazione degli Stati membri? A. Addizionalità rafforzata B. Concentrazione tematica C. Proporzionalità D. Centralità regionale
C. Proporzionalità
29
61-08. Quale obiettivo strategico della Politica di Coesione 2007-2013 mirava al miglioramento dell’attrattività delle regioni? A. Sviluppo rurale integrato B. Cooperazione territoriale europea C. Competitività regionale e occupazione D. Convergenza
C. Competitività regionale e occupazione
30
61-09. Quale principio della Politica di Coesione 2014-2020 richiede il rispetto delle condizioni quadro prima dell’erogazione dei fondi? A. Proporzionalità rafforzata B. Condizionalità ex ante C. Addizionalità regionale D. Macro-condizionalità economica
B. Condizionalità ex ante
31
61-10. La nuova classificazione UE delle regioni, introdotta nel 2014, stabilisce: A. L’eliminazione della distinzione tra regioni rurali e urbane B. La riduzione del numero delle regioni ammissibili C. Una separazione basata esclusivamente sulla densità abitativa D. Una suddivisione in regioni meno sviluppate, in transizione e più sviluppate
A o D
32
61-11. Quale obiettivo tematico della Politica di Coesione 2014-2020 si concentra sulla protezione ambientale? A. Economia a basse emissioni di carbonio B. Sostenibilità energetica C. Efficienza delle risorse D. Adattamento climatico
C. Efficienza delle risorse
33
62-01. Il ruolo della Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana (DG REGIO) nella Politica di Coesione è quello di: A. Supervisionare il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo di Coesione B. Amministrare esclusivamente i Fondi Sociali Europei C. Redigere le leggi sulla coesione a livello comunitario D. Gestire direttamente tutti i programmi operativi regionali
A. Supervisionare il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo di Coesione
34
62-02. Quale principio della Politica di Coesione prevede il monitoraggio continuo dei progressi verso obiettivi prefissati? A. Concentrazione tematica B. Partenariato C. Orientamento ai risultati D. Addizionalità
C. Orientamento ai risultati
35
62-03. Chi è responsabile del controllo di conformità dei programmi della Politica di Coesione negli Stati Membri? A. Il Parlamento Europeo B. Le Organizzazioni Intermedie C. La Corte di Giustizia Europea D. Le Autorità di Audit
D. Le Autorità di Audit
36
62-04. Il rischio principale associato all'autonomia degli Stati Membri nella gestione della Politica di Coesione è: A. Eliminazione degli audit interni B. Deviazioni dalle finalità originarie a favore di obiettivi locali C. Mancata allocazione dei fondi alle regioni svantaggiate D. Concentrazione esclusiva su infrastrutture tecnologiche
B. Deviazioni dalle finalità originarie a favore di obiettivi locali
37
62-05. Il compito principale della Commissione per lo Sviluppo Regionale (REGI) del Parlamento Europeo è: A. Erogare direttamente i Fondi Strutturali B. Organizzare le elezioni per il Parlamento Europeo C. Monitorare la spesa degli Stati Membri D. Supervisionare l'impatto delle politiche di coesione
D. Supervisionare l'impatto delle politiche di coesione
38
62-06. Quale fattore, secondo la Politica di Coesione, può ostacolare l’efficacia delle politiche di sviluppo economico? A. Concorrenza tra Stati Membri per l’accesso ai fondi B. Mancanza di risorse naturali C. Debole capacità istituzionale D. Alta concentrazione di capitali nelle regioni centrali
C. Debole capacità istituzionale
39
62-07. L’obiettivo dell’orientamento alla crescita spazialmente bilanciata nella Politica di Coesione è: A. Incentivare l’industrializzazione delle aree rurali B. Eliminare le disparità tra economie urbane e agricole C. Centralizzare gli investimenti in un’unica area regionale D. Promuovere lo sviluppo equilibrato tra regioni centrali e periferiche
D. Promuovere lo sviluppo equilibrato tra regioni centrali e periferiche
40
62-08. Quale teoria economica ispira il focus della Politica di Coesione su ricerca e capitale umano? A. Mobilità del lavoro perfetta B. Crescita endogena C. Convergenza naturale D. Mercati di equilibrio generale
B. Crescita endogena
41
62-09. Quale limite di spesa è fissato per le attività di assistenza tecnica nella Politica di Coesione? A. Il 10% del budget dei Fondi Strutturali B. Il 4% delle risorse complessive dei programmi operativi C. Il 2% delle risorse amministrative totali D. Nessun limite di spesa
B. Il 4% delle risorse complessive dei programmi operativi
42
62-10. Qual è la funzione dell’Accordo di Partenariato tra Stati Membri e Commissione Europea? A. Coordinare le politiche fiscali nazionali B. Stabilire i budget regionali dei singoli Paesi C. Identificare le strategie nazionali e i programmi operativi per la Politica di Coesione D. Delimitare le zone rurali di interesse prioritario
C. Identificare le strategie nazionali e i programmi operativi per la Politica di Coesione
43
62-11. Il ruolo della Corte dei Conti Europea nella Politica di Coesione è: A. Effettuare audit per verificare la regolarità e conformità della spesa B. Fornire consulenza tecnica ai governi locali C. Amministrare direttamente i Fondi Strutturali D. Stabilire i criteri di assegnazione dei fondi
A. Effettuare audit per verificare la regolarità e conformità della spesa
44
62-12. Quale fondo sostiene progetti nelle regioni meno avanzate, finanziando settori chiave come infrastrutture ed energia sostenibile? A. Fondo Europeo di Cooperazione Territoriale B. Fondo Sociale Europeo C. Fondo di Coesione D. Fondo per l'Innovazione Regionale
C. Fondo di Coesione
45
62-13. Quale istituzione dell'UE è responsabile di rappresentare le autorità locali e regionali nel contesto della Politica di Coesione? A. Il Consiglio Europeo B. La Commissione Europea C. La Banca Europea per gli Investimenti D. Il Comitato europeo delle Regioni
D. Il Comitato europeo delle Regioni
46
63-01. Quale approccio è emerso negli anni ’90 per favorire lo sviluppo locale e regionale? A. Pianificazione economica centralizzata B. Investimenti pubblici massicci in poli di sviluppo C. Politiche dei cluster industriali D. Liberalizzazione delle industrie locali
C. Politiche dei cluster industriali
47
63-02. Come può l’autonomia dei governi locali nelle politiche regionali risultare vantaggiosa? A. Limitando le risorse finanziarie a interventi privati B. Permettendo la sperimentazione di politiche innovative senza rigide limitazioni centrali C. Riducendo completamente il coinvolgimento del governo centrale D. Aumentando la competizione tra regioni senza regolamentazione
B. Permettendo la sperimentazione di politiche innovative senza rigide limitazioni centrali
48
63-03. Qual è un rischio associato alla devoluzione del potere nelle politiche regionali? A. Diminuzione della competitività locale B. Centralizzazione eccessiva delle decisioni politiche C. Eliminazione dei finanziamenti pubblici D. Distribuzione ineguale dei benefici economici
D. Distribuzione ineguale dei benefici economici
49
63-04. L'obiettivo principale dello sviluppo economico regionale è quello di: A. Rimuovere completamente il ruolo del governo dalle politiche economiche B. Favorire la specializzazione delle regioni centrali C. Centralizzare gli investimenti infrastrutturali D. Aumentare l’occupazione e il reddito in una specifica area geografica
D. Aumentare l’occupazione e il reddito in una specifica area geografica
50
63-05. Un esempio di strumento utilizzato per incentivare l’innovazione regionale è: A. Concessione di finanziamenti esclusivamente alle aree rurali B. Incubatori di imprese e programmi di formazione imprenditoriale C. Sussidi diretti alle imprese non competitive D. Eliminazione di qualsiasi regolamentazione sul mercato del lavoro
B. Incubatori di imprese e programmi di formazione imprenditoriale
51
63-06. In che modo i discorsi dominanti influenzano le politiche pubbliche, secondo Foucault? A. Stabilendo quali opzioni siano considerate accettabili e quali non lo siano B. Basandosi esclusivamente su evidenze empiriche C. Limitando il linguaggio politico a termini tecnici D. Eliminando qualsiasi influenza ideologica
A. Stabilendo quali opzioni siano considerate accettabili e quali non lo siano
52
63-07. Qual è una caratteristica distintiva delle tecniche di governo, secondo Burchell? A. Escludere completamente la supervisione statale B. Creare nuove soggettività attraverso il controllo e il monitoraggio C. Favorire un approccio esclusivamente autoritario D. Limitare l’influenza delle norme sociali
B. Creare nuove soggettività attraverso il controllo e il monitoraggio
53
63-08. Durante quale periodo storico si sono intensificati gli interventi statali a livello locale e regionale sotto l’influenza keynesiana? A. 1920-1960 B. 1990-2020 C. 1880-1920 D. 1970-1990
A. 1920-1960
54
63-09. L'obiettivo principale delle politiche del New Deal negli Stati Uniti era quello di: A. Finanziare massicciamente industrie private B. Ridurre il ruolo dello Stato e liberalizzare i mercati C. Sostenere l’occupazione e favorire lo sviluppo delle regioni economicamente depresse D. Promuovere un federalismo competitivo tra Stati
C. Sostenere l’occupazione e favorire lo sviluppo delle regioni economicamente depresse
55
63-10. Un limite riconosciuto delle politiche basate sui cluster industriali era quello di: A. Trascurare le questioni sociali e ambientali B. Concentrarsi esclusivamente sulle regioni centrali C. Escludere le imprese private dalla pianificazione economica D. Dipendere completamente dal sostegno pubblico
A. Trascurare le questioni sociali e ambientali
56
63-11. Quale cambiamento identifica Jessop nelle politiche di sviluppo neoliberali? A. Passaggio da governance gerarchica a governance decentralizzata B. Centralizzazione delle decisioni nei governi nazionali C. Aumento del finanziamento pubblico per le industrie in difficoltà D. Riduzione del coinvolgimento delle imprese private
A. Passaggio da governance gerarchica a governance decentralizzata
57
63-12. Quale teoria economica ha influenzato le politiche neoliberali di Thatcher e Reagan? A. Keynesianismo B. Teoria della crescita endogena C. Teorie monetariste di Milton Friedman D. Nuova Geografia Economica
C. Teorie monetariste di Milton Friedman
58
63-13. Una delle conseguenze della crisi economica degli anni '70 sulle politiche di sviluppo locale è stata: A. Incremento della spesa pubblica per favorire l’occupazione B. Passaggio a un modello meno interventista e più orientato al mercato C. Nazionalizzazione delle industrie strategiche D. Centralizzazione delle politiche regionali
B. Passaggio a un modello meno interventista e più orientato al mercato
59
64-01. Tra le principali differenze tra strumenti finanziari e sovvenzioni tradizionali, vi è che: A. Gli strumenti finanziari prevedono il rimborso del capitale erogato B. Le sovvenzioni tradizionali vengono erogate solo alle PMI C. Le sovvenzioni tradizionali richiedono sempre la condivisione dei rischi D. Gli strumenti finanziari non possono essere utilizzati per progetti infrastrutturali
A. Gli strumenti finanziari prevedono il rimborso del capitale erogato
60
64-02. Quale obiettivo perseguono i meccanismi di co-investimento nei fondi finanziari? A. Mobilitare risorse aggiuntive attraverso partenariati pubblico-privato B. Eliminare la necessità di flussi di reddito sostenibili C. Escludere le PMI dalle opportunità di finanziamento D. Ridurre completamente il coinvolgimento del capitale privato
A. Mobilitare risorse aggiuntive attraverso partenariati pubblico-privato
61
64-03. Quale condizione è necessaria per identificare il potenziale di uno strumento finanziario in una regione? A. Eliminare ogni requisito di redditività dei progetti B. Centralizzare completamente le decisioni a livello nazionale C. Valutare la densità del mercato e la presenza di attori finanziari locali D. Ridurre l’attrattività degli investimenti privati
C. Valutare la densità del mercato e la presenza di attori finanziari locali
62
64-04. Quale vincolo può ridurre l’efficacia degli strumenti finanziari in progetti sociali o ambientali? A. L’assenza di un quadro normativo coerente B. La difficoltà di coinvolgere investitori privati C. L’esigenza di generare redditività dai progetti D. La mancanza di donazioni iniziali
C. L’esigenza di generare redditività dai progetti
63
64-05. Quale strumento finanziario è particolarmente utile per le imprese a bassa patrimonializzazione? A. Garanzie di credito B. Prestiti con tassi di interesse elevati C. Capitale azionario D. Sovvenzioni a fondo perduto
A. Garanzie di credito
64
64-06. Un vantaggio degli strumenti finanziari rispetto alle sovvenzioni tradizionali è: A. Maggiore flessibilità per finanziare progetti non redditizi B. Riduzione completa della necessità di monitoraggio C. Capacità di attrarre investitori privati nelle regioni meno sviluppate D. Maggiore semplicità nella gestione amministrativa
C. Capacità di attrarre investitori privati nelle regioni meno sviluppate
65
64-07. Un requisito essenziale per il successo degli strumenti finanziari è: A. La centralizzazione di tutti i progetti a livello statale B. La completa assenza di attori finanziari locali C. Una solida capacità istituzionale D. La totale deregolamentazione dei mercati finanziari
C. Una solida capacità istituzionale
66
64-08. Qual è uno dei principali fallimenti governativi nell'implementazione degli strumenti finanziari? A. Influenza dei criteri politici nella selezione dei beneficiari B. Sovrafinanziamento di progetti infrastrutturali C. Troppo bassa capacità amministrativa nelle regioni centrali D. Accesso illimitato al credito per le PMI
A. Influenza dei criteri politici nella selezione dei beneficiari
67
64-09. Quale limite principale incontrano gli strumenti finanziari nelle regioni meno sviluppate? A. La mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate B. L'eccessiva disponibilità di investitori privati C. Il divieto di utilizzo per progetti ambientali D. La difficoltà di generare flussi di reddito sostenibili dai progetti
D. La difficoltà di generare flussi di reddito sostenibili dai progetti
68
64-10. Un fondo di rotazione, rispetto ad una sovvenzione tradizionale, prevede che: A. I fondi rimborsati possano essere riutilizzati per nuovi progetti B. I beneficiari non debbano mai restituire il capitale ricevuto C. I fondi siano utilizzabili solo per progetti di infrastrutture pubbliche D. Non sia necessaria alcuna valutazione preliminare dei progetti
A. I fondi rimborsati possano essere riutilizzati per nuovi progetti
69
64-11. Quale fenomeno descrive la 'selezione avversa' nei mercati finanziari? A. Le imprese innovative non accedono ai finanziamenti pubblici B. I finanziamenti vengono dirottati verso progetti di utilità sociale C. Le imprese ad alto rischio richiedono prestiti a tassi elevati, penalizzando quelle a basso rischio D. Gli attori pubblici evitano di finanziare progetti privati
C. Le imprese ad alto rischio richiedono prestiti a tassi elevati, penalizzando quelle a basso rischio
70
64-12. Qual è una delle principali cause dei fallimenti di mercato affrontati dagli strumenti finanziari? A. Mancanza di regolamentazione del mercato B. Sovrabbondanza di risorse finanziarie C. Asimmetria informativa D. Eccesso di investitori privati
C. Asimmetria informativa
71
64-13. Quale svantaggio principale presentano i costi di gestione degli strumenti finanziari? A. Non consentono un monitoraggio continuo dei progetti finanziati B. Limitano l'accesso delle PMI ai finanziamenti pubblici C. Sono spesso elevati e richiedono competenze tecniche significative D. Escludono qualsiasi forma di co-investimento privato
C. Sono spesso elevati e richiedono competenze tecniche significative
72
65-01. Qual è uno dei rischi dell'interpretare la correlazione come causalità? A. Non permette di distinguere tra output e outcome B. Tutte le variabili analizzate sono necessariamente indipendenti C. I risultati sono sempre influenzati dal feedback D. L’effetto osservato potrebbe dipendere da fattori confondenti non considerati
D. L’effetto osservato potrebbe dipendere da fattori confondenti non considerati
73
65-02. Quale funzione svolge il feedback nel processo di valutazione? A. Trasformare i risultati della valutazione in azioni correttive o aggiustamenti B. Garantire che ogni programma sia sempre rinnovato C. Misurare unicamente l’efficienza economica dell’intervento D. Eliminare le fasi amministrative superflue
A. Trasformare i risultati della valutazione in azioni correttive o aggiustamenti
74
65-03. Qual è uno dei vantaggi degli approcci inferenziali nella valutazione delle politiche? A. Consentono analisi più accurate e sistematiche dei risultati B. Evitano completamente la necessità di dati empirici C. Possono sostituire le decisioni politiche D. Sono applicabili solo ai programmi sociali
A. Consentono analisi più accurate e sistematiche dei risultati
75
65-04. Quale approccio utilizza la valutazione ex post? A. Pianificare strategie politiche B. Studiare i potenziali effetti delle politiche prima della loro attuazione C. Analizzare gli interventi realizzati e i risultati ottenuti D. Simulare scenari futuri ipotetici
C. Analizzare gli interventi realizzati e i risultati ottenuti
76
65-05. Qual è uno dei principali limiti delle rappresentazioni cicliche del processo valutativo? A. Ignorano completamente gli outcome a lungo termine B. Rendono troppo complessa la rappresentazione del ciclo decisionale C. Possono far sembrare il processo come un movimento statico e non progressivo D. Eliminano la necessità di feedback
C. Possono far sembrare il processo come un movimento statico e non progressivo
77
65-06. L'approccio controfattuale per la policy evaluation consiste nel: A. Analisi dei dati storici non correlati alla politica B. Confronto tra diversi tipi di politiche attuate simultaneamente C. Confronto tra ciò che è accaduto e ciò che sarebbe accaduto in assenza dell’intervento D. Esame delle motivazioni politiche alla base della policy
C. Confronto tra ciò che è accaduto e ciò che sarebbe accaduto in assenza dell’intervento
78
65-07. Quale fase del processo di intervento pubblico riguarda i cambiamenti a breve, medio o lungo termine? A. Amministrazione B. Input C. Output D. Outcome
D. Outcome
79
65-08. Qual è uno degli scopi principali della valutazione secondo Vedung? A. Creare nuove proposte legislative B. Eliminare i programmi inefficienti in automatico C. Favorire il dibattito pubblico e la trasparenza D. Ridurre i costi amministrativi
C. Favorire il dibattito pubblico e la trasparenza
80
65-09. Qual è il vantaggio principale della valutazione gestita da personale interno? A. Eliminazione della necessità di raccogliere dati B. Minore coinvolgimento dei decisori politici C. Maggiore conoscenza del contesto specifico della policy D. Maggiore imparzialità rispetto ai valutatori esterni
C. Maggiore conoscenza del contesto specifico della policy
81
65-10. L'obiettivo sostanziale della valutazione nelle politiche pubbliche è: A. Identificare i problemi finanziari degli enti locali B. Verificare l'efficacia, la pertinenza e il valore degli interventi C. Ridurre il costo delle politiche pubbliche D. Generare nuove proposte di legge
B. Verificare l'efficacia, la pertinenza e il valore degli interventi
82
65-11. Una caratteristica distintiva della valutazione ex ante è che: A. Studia solo gli aspetti economici di una politica B. Monitora esclusivamente l’output amministrativo C. Si focalizza su scenari futuri e ipotetici D. Analizza l’efficacia degli interventi conclusi
C. Si focalizza su scenari futuri e ipotetici
83
65-12. Quale criterio è indispensabile per stabilire una relazione causale? A. L'effetto non dipende dalla causa B. L'effetto è più significativo della causa C. La causa precede l'effetto D. La causa può essere manipolata solo in modo diretto
C. La causa precede l'effetto
84
65-13. Secondo Vedung, quale fase rappresenta i risultati diretti e tangibili di una politica? A. Conversione B. Outcome C. Output D. Input
C. Output
85
65-14. Rispetto agli esperimenti scientifici, qual è un limite del disegno di ricerca quasi-sperimentale? A. Non garantisce che i gruppi di confronto siano perfettamente equivalenti B. Non può essere applicato alle politiche pubbliche C. Richiede un maggiore dispendio di risorse economiche D. Non considera la relazione tra causa ed effetto
A. Non garantisce che i gruppi di confronto siano perfettamente equivalenti
86
66-01. Un esempio di trattamento somministrato ad intensità variabile è relativo a: A. Politiche che non richiedono misurazioni specifiche degli outcome B. Programmi di incentivazione erogati in tempi diversi e con importi differenti C. Interventi basati esclusivamente sul confronto tra scenari futuri D. Sussidi uguali distribuiti nello stesso momento a tutti i beneficiari
B. Programmi di incentivazione erogati in tempi diversi e con importi differenti
87
66-02. L’obiettivo centrale della valutazione delle politiche è quello di: A. Controllare l’allocazione dei fondi B. Garantire il rispetto delle regole amministrative C. Misurare il costo delle politiche pubbliche D. Determinare gli effetti di un intervento sui destinatari
D. Determinare gli effetti di un intervento sui destinatari
88
66-03. La variabile di risultato (outcome) in una policy evaluation, è utile a determinare: A. Gli effetti della politica sui destinatari B. Il livello di conformità alle regole C. I costi sostenuti dall’amministrazione D. Il numero di persone coinvolte nel programma
A. Gli effetti della politica sui destinatari
89
66-04. Quale approccio è valido per stimare l’impatto causale di una politica? A. Allocazione casuale delle risorse B. Confronto tra budget preventivo e consuntivo C. Analisi contabile D. Controfattuale
D. Controfattuale
90
66-05. Cosa rappresenta il trattamento in una valutazione di policy? A. Il numero di adesioni ricevute B. Il costo totale del programma C. La conformità alle regole amministrative D. L’intervento applicato alla popolazione target
D. L’intervento applicato alla popolazione target
91
66-06. Quale approccio è il più adatto per valutare politiche già implementate? A. Valutazione basata esclusivamente su dati qualitativi B. Valutazione ex-post C. Analisi costi-benefici ex-ante D. Stima delle probabilità ex-ante
B. Valutazione ex-post
92
66-07. Per confrontare i risultati tra unità trattate e non trattate si adotta: A. Allocazione uniforme e simultanea B. Disegno quasi-sperimentale C. Confronto tra scenari futuri ipotetici D. Analisi descrittiva delle adesioni
B o C
93
66-08. Qual è il rischio principale del bias di selezione? A. Le unità non trattate potrebbero essere ignorate nella valutazione B. Le unità trattate potrebbero differire intrinsecamente da quelle non trattate C. Le politiche potrebbero essere giudicate solo in base ai costi D. I dati raccolti potrebbero non essere sufficienti
B. Le unità trattate potrebbero differire intrinsecamente da quelle non trattate
94
66-09. In che modo l’approccio controfattuale misura l’effetto di una policy? A. Misurando solo il livello di spesa pubblica B. Confrontando i risultati con gli obiettivi dichiarati C. Confrontando ciò che è accaduto con ciò che sarebbe accaduto senza l’intervento D. Analizzando i risultati futuri di politiche simili
C. Confrontando ciò che è accaduto con ciò che sarebbe accaduto senza l’intervento
95
66-10. Qual è uno dei vantaggi della policy evaluation per i policymakers? A. Aumentare la responsabilità decisionale basandosi su evidenze empiriche B. Diminuire la necessità di raccogliere dati complessi C. Eliminare il rischio di bias di selezione D. Garantire sempre la prosecuzione delle politiche esistenti
A. Aumentare la responsabilità decisionale basandosi su evidenze empiriche
96
66-11. Qual è uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di strumenti statistico-econometrici? A. Ridurre il costo amministrativo delle politiche pubbliche B. Evitare la necessità di gruppi di controllo C. Isolare l’effetto causale di una politica dal semplice rapporto di correlazione D. Eliminare completamente il bias di selezione
C. Isolare l’effetto causale di una politica dal semplice rapporto di correlazione
97
66-12. Qual è un esempio di fallimento del mercato che giustifica un intervento pubblico? A. Asimmetria informativa B. Incremento automatico degli investimenti privati C. Sovra-allocazione di risorse pubbliche D. Eccesso di conformità alle regole
A. Asimmetria informativa
98
67-01. Cosa esprime lo stimatore DID? A. La differenza nelle differenze tra i gruppi trattati e di controllo B. L'incremento percentuale dell'outcome osservato C. Il costo marginale del trattamento D. La varianza dei risultati nei gruppi trattati
A. La differenza nelle differenze tra i gruppi trattati e di controllo
99
67-02. Perché è importante verificare i coefficienti di leads e lags in un quadro event-study/DID? A. Per valutare la validità delle covariate incluse B. Per verificare effetti preesistenti e misurare l’impatto post-trattamento C. Per eliminare il bias di selezione nelle unità trattate D. Per calcolare direttamente lo stimatore DID
B. Per verificare effetti preesistenti e misurare l’impatto post-trattamento
100
67-03. L'obiettivo del metodo Difference-in-Differences (DID) è quello di: A. Determinare il numero di beneficiari di una policy B. Valutare l'impatto di un intervento confrontando l'andamento dell'outcome tra trattati e controlli prima e dopo la policy C. Quantificare l'allocazione dei fondi di una policy D. Calcolare i costi totali di un programma pubblico
B. Valutare l'impatto di un intervento confrontando l'andamento dell'outcome tra trattati e controlli prima e dopo la policy
101
67-04. Una possibile limitazione dell’assunzione di tendenze parallele è che: A. Richiede una perfetta randomizzazione delle unità B. Si applica solo a politiche distribuite uniformemente C. Non è verificabile direttamente nel post-trattamento D. Può essere compromessa dall’inclusione di covariate
C. Non è verificabile direttamente nel post-trattamento
102
67-05. Quale vantaggio offre l’inclusione di effetti fissi nel modello DID? A. Ridurre il numero di osservazioni necessarie B. Eliminare la necessità di un gruppo di controllo C. Controllare per variabili non osservabili stabili nel tempo D. Garantire la perfetta randomizzazione delle unità trattate
C. Controllare per variabili non osservabili stabili nel tempo
103
67-06. Qual è lo scopo di un event study nel contesto DID? A. Verificare la validità dell'assunzione di tendenze parallele B. Calcolare la significatività delle covariate incluse C. Misurare i costi associati all'implementazione di una policy D. Confrontare gli effetti della policy tra unità randomizzate
A. Verificare la validità dell'assunzione di tendenze parallele
104
67-07. Se le tendenze parallele non sono rispettate: A. I risultati possono essere applicati in contesti diversi B. La policy può essere considerata efficace senza dubbi C. L’efficacia del metodo DID potrebbe essere compromessa D. Non è necessario includere covariate nel modello
C. L’efficacia del metodo DID potrebbe essere compromessa
105
67-08. Se i p-value dei “leads” sono significativi: A. Si conferma la validità dell'assunzione di tendenze parallele B. Si conclude che la policy ha avuto un impatto positivo C. Si potrebbe dubitare dell'assunzione di tendenze parallele D. Non è necessario includere variabili di controllo
C. Si potrebbe dubitare dell'assunzione di tendenze parallele
106
67-09. Qual è la principale assunzione del metodo DID? A. La completa randomizzazione delle unità trattate B. L'assenza di effetti confondenti nel gruppo di controllo C. Le tendenze parallele tra trattati e controlli in assenza della policy D. L'uniformità dell'intensità del trattamento tra i gruppi
C. Le tendenze parallele tra trattati e controlli in assenza della policy
107
67-10. I leads in un event-study, rappresentano: A. Le unità che hanno ricevuto il trattamento per prime B. I periodi prima dell’avvio della policy per verificare eventuali segnali anticipati C. I risultati immediatamente successivi al trattamento D. I risultati aggregati di tutte le unità trattate
B. I periodi prima dell’avvio della policy per verificare eventuali segnali anticipati
108
67-11. Cosa rappresentano i lags in un event study? A. I periodi in cui il trattamento non è ancora iniziato B. Gli errori standard nel modello econometrico C. Gli effetti medi delle variabili di controllo D. I periodi successivi all’avvio della policy per verificare gli effetti nel tempo
D. I periodi successivi all’avvio della policy per verificare gli effetti nel tempo
109
69-01. L’outcome sintetico nel Synthetic Control rappresenta: A. L’effetto totale della policy osservata nel tempo B. Il controfattuale stimato per l’unità trattata in assenza della policy C. La media degli outcome osservati per tutte le unità trattate D. La somma degli outcome per tutte le unità di controllo
B. Il controfattuale stimato per l’unità trattata in assenza della policy
110
69-02. Qual è il contributo principale del Synthetic Control nella policy evaluation? A. Creare un controfattuale credibile per analisi causali in singole unità B. Eliminare la necessità di dati pre-trattamento C. Stimare automaticamente gli effetti di politiche non osservabili D. Sostituire completamente i metodi di regressione lineare
A. Creare un controfattuale credibile per analisi causali in singole unità
111
69-03. In che modo l'augmented synthetic control calcola l’effetto medio del trattamento (ATT) in caso di unità trattate multiple? A. Sottraendo i pesi delle unità non trattate agli outcome osservati B. Calcolando la somma degli outcome reali per le unità trattate C. Confrontando la media degli outcome tra periodi pre e post-trattamento D. Aggregando la differenza tra gli outcome osservati e quelli sintetici per tutte le unità trattate
D. Aggregando la differenza tra gli outcome osservati e quelli sintetici per tutte le unità trattate
112
69-04. In quali circostanze il Synthetic Control è più utile rispetto ad altri metodi? A. Quando le unità trattate non hanno caratteristiche comparabili B. Quando il trattamento è distribuito simultaneamente su più unità C. Quando si analizzano politiche che coinvolgono singole unità trattate D. Quando i dati longitudinali non sono disponibili
C. Quando si analizzano politiche che coinvolgono singole unità trattate
113
69-05. La condizione necessaria per applicare il Synthetic Control prevede: A. Perfetta randomizzazione delle unità trattate B. Disponibilità di dati pre-trattamento per le unità trattate e non trattate C. Coinvolgimento simultaneo di tutte le unità trattate D. Trend paralleli tra i gruppi trattati e di controllo
B. Disponibilità di dati pre-trattamento per le unità trattate e non trattate
114
69-06. Qual è il vantaggio principale del Synthetic Control rispetto al DID? A. Include automaticamente le variabili confondenti B. Consente stime accurate anche su singole unità trattate C. Può essere applicato solo a politiche implementate simultaneamente D. Si basa sull’assunzione di tendenze parallele
B. Consente stime accurate anche su singole unità trattate
115
69-07. Cosa rappresentano i pesi nel Synthetic Control? A. Il valore assoluto dell’outcome pre-trattamento B. Il grado di causalità osservata tra variabili C. La probabilità che un’unità venga trattata D. La rilevanza di ciascuna unità non trattata nella costruzione del controfattuale
D. La rilevanza di ciascuna unità non trattata nella costruzione del controfattuale
116
69-08. Quale caratteristica distingue il Synthetic Control dai metodi di regressione tradizionali? A. Richiede che tutte le unità trattate siano osservate nello stesso periodo B. Utilizza solo dati di pre-trattamento per costruire il controfattuale C. Estrapola i dati di post-trattamento per calcolare i pesi D. Non utilizza pesi per le unità di controllo
B. Utilizza solo dati di pre-trattamento per costruire il controfattuale
117
69-09. Il metodo del Synthetic Control [...]: A. Predice il trend temporale degli outcome senza trattamento B. Stima l’impatto medio di una policy solo su gruppi di unità trattate e non trattate C. Crea un controfattuale sintetico per confrontare l’effetto di una policy su un’unità trattata D. Predice il trend temporale degli outcome con trattamento
C. Crea un controfattuale sintetico per confrontare l’effetto di una policy su un’unità trattata
118
69-10. Come si costruisce il controfattuale sintetico nel Synthetic Control? A. Attraverso un'analisi dei trend paralleli B. Attraverso una combinazione ponderata delle unità non trattate C. Attraverso la differenza tra il trattamento e il gruppo di controllo D. Attraverso una semplice media delle unità trattate
B o C
119
71-01. La condizione essenziale perché il RDD sia affidabile è che: A. La variabile di trattamento debba essere binaria B. La variabile running non possa essere manipolabile dai soggetti C. L’outcome debba essere perfettamente misurabile D. La bandwidth debba essere ampia rispetto al cutoff
B. La variabile running non possa essere manipolabile dai soggetti
120
71-02. Qual è il limite principale del RDD? A. Non considera le variabili confondenti nel modello B. I risultati non sono generalizzabili all’intera popolazione C. Non è applicabile a interventi a lungo termine D. Richiede una randomizzazione perfetta del trattamento
B. I risultati non sono generalizzabili all’intera popolazione
121
71-03. L'obiettivo sostanziale del Regression Discontinuity Design (RDD) è quello di: A. Costruire un controfattuale utilizzando pesi delle unità di controllo B. Verificare l’esistenza di trend paralleli prima e dopo un intervento C. Stimare effetti causali sfruttando una discontinuità attorno a una soglia D. Stimare effetti medi su popolazioni trattate e non trattate
C. Stimare effetti causali sfruttando una discontinuità attorno a una soglia
122
71-04. La variabile running, nel contesto del RDD, rappresenta: A. Una misura di controllo per variabili confondenti B. Il criterio che determina l'assegnazione del trattamento C. Una variabile che identifica le unità non trattate D. Una stima della probabilità di trattamento
B. Il criterio che determina l'assegnazione del trattamento
123
71-05. Per cutoff nel RDD, si intende: A. La misura di significatività statistica del trattamento B. La differenza media tra unità trattate e non trattate C. Il limite massimo delle unità incluse nella bandwidth D. Il valore soglia della variabile running che determina l'assegnazione del trattamento
D. Il valore soglia della variabile running che determina l'assegnazione del trattamento
124
71-06. La differenza principale tra sharp RDD e fuzzy RDD è che: A. Nel fuzzy RDD, il trattamento è assegnato solo dopo verifiche casuali B. Nel fuzzy RDD, la probabilità di trattamento aumenta al cutoff, ma non è certa C. Nello sharp RDD, non esistono unità trattate vicino alla soglia D. Nel fuzzy RDD, non è possibile stimare un effetto medio del trattamento
B. Nel fuzzy RDD, la probabilità di trattamento aumenta al cutoff, ma non è certa
125
71-07. La bandwidth è importante nel RDD perché: A. È utilizzata per calcolare i pesi delle unità di controllo B. Garantisce che l'assegnazione del trattamento sia randomizzata C. Determina l'intervallo attorno al cutoff su cui si concentra l'analisi D. Misura la probabilità di manipolazione del cutoff
C. Determina l'intervallo attorno al cutoff su cui si concentra l'analisi
126
71-08. In quali casi il RDD risulta meno applicabile? A. Quando l’outcome è influenzato da variabili confondenti B. Quando la variabile running può essere manipolata dai soggetti C. Quando l’assegnazione del trattamento è casuale D. Quando il cutoff è noto a priori ai destinatari della policy
B. Quando la variabile running può essere manipolata dai soggetti