Infermieristica Flashcards

(83 cards)

1
Q

Quali sono i riferimenti per l’agire professionale e responsabilità rispetto alla gestione della terapia?

A

Profilo dell’infermiere
Codice deontologico 2019
Percorso formativo

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2
Q

Che tipo di processo è quello della gestione della terapia farmacologica?

A

È un processo articolato in azioni integrate e non in singoli atti. Integra piani diversi del prendersi cura e diversi professionisti

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3
Q

Definizione di errore di terapia

A

Ogni evento prevenibile deriva dall’uso inappropriato di un farmaci e che può recare danno alla persona

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4
Q

Fasi del processo di gestione della terapia farmacologica

A

Prescrizione - Medico
Fornitura - Infermiere o farmacista
Allestimento/preparazione - Infermiere
Somministrazione - Infermiere o paziente
Monitoraggio - Infermiere o paziente o familiari

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5
Q

Quali sono gli elementi che deve contenere la prescrizione

A
  • Nome del farmaco
  • Dosaggio
  • Forma farmaceutica
  • Tempo di somministrazione
  • Via di somministrazione
  • Sottoscrizione del medico
  • Ogni altra indicazione utile
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6
Q

Questa prescrizione è completa?
Lasix 25 mg 1 cp ore 08.00

A

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7
Q

Questa prescrizione è completa?
Plasil 10 mg 1 cp al bisogno se nausea, 30 minuti prima dei pasti, max 2 volte al giorno

A

Si

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8
Q

Quali sono le prescrizioni condizionate?

A
  • Al bisogno: sono definite incomplete perchè sono subordinate al verificarsi di un evento futuro e incerto
  • Verbali: limitate a casi selezionati, situazioni d’emergenza urgenza dove la scrittura o la comunicazione elettronica non sono possibili. Il contenuto deve essere confermato con lo spelling
  • Istruzione telefonica: limitata alle situazioni dove il medico non è effettivamente presente, può essere accettata la prescrizione telefonica ripetuta (PTR)
  • Secondo protocollo X: Valide solo per il team che ha sottoscritto quel protocollo (oncologia)
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9
Q

La seguente prescrizione è corretta?
Bisoprololo 1 cp per os ore 08.00

A

No manca il dosaggio

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10
Q

La seguente prescrizione è corretta?
Levofloxacina 500 mg ore 16

A

Manca la via di somministrazione

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11
Q

Quando una prescrizione è considerata incompleta nonostante tutti gli elementi sono presenti?

A

Quando è scritta con una grafia poco leggibile

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12
Q

Perchè farmaci devono essere conservati nella loro confezione originale?

A

Per avere sempre a disposizione le informazioni riportate sulla confezione
- Numero di lotto
- Data di scadenza

Non spostare mai un blister da una confezione all’altra
Non tagliare i blister
Conservare il foglietto illustrativo/bugiardino

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13
Q

Come si conserva correttamente i medicinali? (temperatura, luce, umidità,…)

A

La temperatura adeguata è compresa fra i 15 e i 25 gradi. Da conservare in frigorifero i farmaci per cui è espressamente indicato “conservare fra i 2 e 8 gradi.
Lontano da umidità e fonti di luce in particolare se si tratta di farmaci fotosensibili come ad esempio alcuni antimicotici o polivitaminici

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14
Q

Cosa sono i farmaci LASA?

A

Sono farmaci che possono essere facilmente scambiati con altri per somiglianza grafica e/o fonetica del nome. Si scrivono e/o si pronunciano in modo simile.
Hanno confezioni simili per dimensione, forma, colore, indicazioni del dosaggio e disposizione dei caratteri
Possono indurre in errore pertanto è consigliabile individuare sistemi di allerta

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15
Q

Quali sono le raccomandazioni per la corretta detenzione di potassio cloruro?

A

Le soluzioni concentrate di KCl, disponibili a concentrazioni di 1, 2, 3 mEq/ml, devono essere conservate esclusivamente in farmacia e in alcuni contesti di assistenza.
In questi contesi le soluzioni devono essere conservate separatamente dagli altri farmaci, In armadi chiusi, in contenitori che rechino la segnalazione di allarme “Diluire prima della somministrazione: mortale se infuso non diluito”.
Le soluzioni concentrate contenenti KCl e le altre soluzioni ad elevato contenuto di potassio per uso EV non devono essere trasferite tra le diverse unità operative e tutti gli approvvigionamenti devono essere effettuati direttamente dalla farmacia

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16
Q

Raccomandazioni della corretta GESTIONE di potassio

A

Le fasi di preparazione, etichettatura e somministrazione devono essere effettuate, verificate e documentate sempre da 2 operatori
Le soluzioni contenti potassio per uso endovenoso dovrebbero essere prescritte, quando le condizioni cliniche lo consentono in formulazioni commerciali già diluite e pronte per l’uso
Il protocollo è scritto
Deve essere assicurata la tracciabilità del processo di prescrizione e somministrazione nella documentazione clinica del paziente

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17
Q

Quali sono le 10G?

A

Giusto paziente
Giusto farmaco
Giusta dose
Giusto orario
Giusta via di somministrazione
Giusto diritto di rifiutare
Giuste conoscenze necessarie per somministrare in sicurezza
Giuste domande
Giusti consigli o dettagli da fornire al paziente
Giusta risposta attesa o risultato

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18
Q

Di cosa è composto un farmaco?

A

Principio attivo: sostanza dotata di un effetto farmacologico, in grado di indurre attraverso meccanismi chimici o chimico-fisici, variazioni funzionali nell’organismo
Eccipienti: sostanze inerti non dotati di azione farmacologia/terapeutica. Conferiscono al medicinale una forma idonea

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19
Q

Quali sono le fonti di informazione per una somministrazione sicura/consapevole

A

Prontuario farmaceutico
Schede tecniche
Foglietti illustrativi
Internet
Testi di farmacologia
Classificazione ATC
Consulenza con farmacista clinico
Confronto con esperti

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20
Q

Cos’è la classificazione ATC dei farmaci?

A

È un sistema svedese che prevede un codice alfanumerico, che suddivide i farmaci in 14 gruppi e permette di identificare i farmaci con livelli di dettaglio progressivamente maggiori. Permette di individuare uno specifico principio attivo. Se due farmaci hanno un codice ATC identico appartengono allo stesso gruppo anatomico terapeutico chimico e contengono lo stesso principio attivo

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21
Q

Giusto orario per i cortisonici

A

Al mattino alle ore 8 per mimare la secrezione ormonale circadiana e a stomaco pieno.
Se due somministrazioni 8-15

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22
Q

Giusto orario per antibiotici e antiaritimici

A

Con regolarità nelle 24 ore a distanza di un certo numero di ore per mantenere livelli ematici terapeutici (ogni 12 ore, ogni 8 ore,..)

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23
Q

Giusto orario per antidolorifici e stupefacenti

A

Regolare e prestabilita in modo da ottenere il controllo del dolore nell’arco delle 24 ore

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24
Q

Giusto orario per gli ipoglicemizzanti orali

A

Generalmente in concomitanza dei pasti 15-30 minuti prima (a eccezione per metformina, subito dopo il pasto, acarbosio Glucobay ai primi bocconi mescolandosi con il bolo alimentare, Glicazide a stomaco pieno)

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25
Giusto orario per gli antiemetici
A stomaco vuoto
26
Giusto orario per ormone tiroideo levotiroxina
A stomaco vuoto al mattino prima di colazione
27
Giusto orario per protettori gastrici
A stomaco vuoto o prima di coricarsi. Intervallo di almeno 2 ore tra assunzione di protettore gastrico e altri farmaci per riduzione di biodisponibilità
28
Cosa significa a stomaco vuoto?
1 ora prima o 2-3 ore dopo i pasti (azione più rapida e assorbimento completo; azione gastrolesica)
29
Cosa vuol dire a stomaco pieno?
Subito dopo i pasti principali (azione più lentane svuotamento gastrico rallentato; ottimo per farmaci gastrolesivi)
30
Cosa mi chiedo per realizzare controlli mirati?
Il farmaco influenza i parametri vitali? Il farmaco è stato iniziato da poco? È stato modificato il dosaggio di recente? I parametri sono instabili? O borderline? Sono insorti nuovi problemi? Si è modificato lo stato di coscienza? Il paziente è soporoso? Presenza di alterazione della funzione renale?
31
Cosa sono gli schemi terapeutici?
Sono la pianificazione dell'assunzione dei farmaci a domicilio. Con poli-terapie o con difficoltà a ricordare quando e come assumere le medicine, gli schemi terapeutici sono molto comodi.
32
Quali sono i criteri per definire gli orari di uno schema terapeutico?
Avvicinare la prescrizione alle esigenze della persone La prescrizione medica contempla la definizione dell'orario e/o degli intervalli tra le somministrazioni I farmaci ad orario devono rimanere alla tale ora Considerare l'emivita e la copertura nelle 24 ore Valutare la correlazione con i pasti e il rimo circadiano del paziente. I ritmi quotidiani e stile di vita. Se c è un'unica somministrazione qual è il momento migliore per l'assunzione?
33
Cos'è l'interazione farmacologica?
Fenomeno per cui gli effetti di un farmaco vengono modificati in presenza di un altro farmaco, un prodotto a base di erbe, di alimenti o bevande. L'interazione può avere effetti sinergici o di inibizione
34
Cos'è la ricognizione di terapia?
Processo sistematico eseguito da personale sanitario che consiste nella raccolta di informazioni complete ed acculturate sui farmaci ed altri prodotti assunti dal paziente. Deve essere effettuata tempestivamente nell'immediatezza della presa in carico e entro le prime 24 ore. Il paziente è la fonte primaria se cosciente e collaborante in alternativa familiare/care-giver o eventuale documentazione curante
35
Cos'è la riconciliazione della terapia?
È un processo effettuato dal medico abilitato alla prescrizione farmacologica e prevede di comparare la lista dei farmaci assunti dal paziente con i farmaci che il prescrittore ritiene necessario somministrare nella specifica circostanza al fine di evitare incongruenze, sovrapposizioni, omissioni, rischi,... Valutare gli obiettivi terapeutici che possono essere conseguiti alla luce delle condizioni cliniche correnti, ridefinendo ad esempio l'opportunità del proseguo delle terapie in corso.
36
Quali sono le principali cause di errori nella somministrazione del farmaco?
Mancanza di conoscenze Uso di cattive regole o cattiva applicazione di buone regole Errori legati ad azioni sbagliate Errori legati a difetti di memoria
37
Cosa valutare prima di una iniezione?
Stato ed idoneità dei tessuti Caratteristiche della sostanza da iniettare Volume iniettabile, a seconda del tipo e della sede di iniezione La localizzazione delle strutture adiacenti o sottostanti in siti di iniezione
38
Quali caratteristiche devono avere le preparazioni parenterali?
Devono essere: Sterili, assenza di pirogeni. Assenza di particelle estranee Limpide La viscosità: i veicoli usati per la preparazione iniettabile sono acqua e sostanze oleose e devono mantenere le loro caratteristiche chimico-fisiche anche dopo la sterilizzazione. Per somministrare e/v solo soluzioni idrosolubili, per il rischio di embolia gassosa nella somministrazione di soluzioni oleose Controllo flaconi (limpidezza, scadenza)
39
Come prevenire il rischio infettivo nella pratica delle iniezioni?
- Lavaggio mani con sapone + detergente o frizione con soluzione alcolica prima di manipolare - Utilizzare flaconi monodose piuttosto che multi dose - Non rincappucciare gli aghi ed evitare altre manipolazioni. Se necessario allora movimento a mestolo con una sola mano - Utilizzare DPI - guanti - Raccogliere le siringhe e gli aghi usati in contenitori rigidi per taglienti e che sia sigillato prima che il contenitore sia completamente pieno
40
Quali sono i farmaci indicati per la via intramuscolare?
Vaccini Immunoglobuline Formulazioni depot Agenti ormonali Alcuni antibiotici (penicillina)
41
Quali sono le sedi per iniezioni intramuscolari
- Dorsoglutea - Deltoidea - Vasto laterale - Retto femorale - Ventroglutea Gli effetti dei farmaci possono aumentare o diminuire a seconda della sede di iniezione
42
A cosa serve la tecnica z track?
Mantenere la sostanza all'interno del muscolo ed evitare il reflusso del farmaco nel tessuto sottocutaneo riducendo l'irritazione. Riduce il dolore e lesione da iniezione intramuscolare
43
Quali sono le complicanze delle iniezioni intramuscolari?
Dolore Contratture e irritazioni locali Ematomi (non massaggiare ma tamponare) Ascesso sterile o noduli persistenti Danno nervo/paralisi Danno osseo
44
Per cosa è indicata la via sottocutanea?
Piccole quantità ma ripetute Farmaci con assorbimento lento, ma costante nel tempo (insulina) Farmaci non somministrabili per bocca (insulina, eparina, altri ormoni) Reidratazione lenta in persone con disidratazione lieve e che non possono assumere liquidi per via orale
45
Quali sono le sedi raccomandati per la via sottocutanea?
Fascia laterale addome Antero laterale esterna coscia Dorsale peri-scapolare Fascia superiore esterna braccia Gluteo
46
Quali sono gli aghi per l'iniezione sottocutanea?
25, 26, 27 G (arancio, marrone, grigio) Quantità massima di iniezione 2-2,5 ml
47
Quali aghi per l'iniezione intramuscolare?
21, 22, 23 G (verde, nero, blu)
48
Cos'è l'ipodermoclisi
È una infusione sottocutanea e consiste nella somministrazione di liquidi e farmaci nel tessuto sottocutaneo per mantenere o correggere una lieve o moderata disidratazione in pazienti che non sono in grado di assumere liquidi per via orale o che presentano accessi vascolari difficili
49
Quando l'ipodermoclisi non è indicata?
Disidratazione grave Situazioni di emergenza, in caso di grave ipovolemia, per rimpiazzo rapido di liquidi o elettroliti Infusione di soluzioni ipertoniche o quantità >3L/die Se presenti disordini coagulativi o nei pazienti ipoalbuminemici
50
Qual è lo scopo della via intradermica?
Effetto locale, ha scopo diagnostico per valutare eventuali allergie a sostanze; per effetti cutanei; per alcune vaccinazioni
51
Quali sono i dispositivi di accesso vascolare e che vantaggi o svantaggi hanno?
CENTRALE È invasivo, adatto a soluzioni iperosmolari, farmaci ad alta lesività venosa, per grossi volumi e infusioni continue, per controllo emodinamico PERIFERICO Meno invasivo, minor rischio di complicanze, per terapie brevi e intermittenti, per soluzioni con osmolarità simile a quella plasmatica, volumi contenuti
52
Che tipi di accessi vascolari centrali esistono?
A lume singolo o lumi multipli non tunnellizzati Centrali tunnellizzati (Groshong) Totalmente impiantati (Port) Ad inserzione periferica (Picc)
53
Qual è la posizione ottimale della punta?
Destra: la porzione distale della vena cava superiore o la giunzione atrio-cavale Sinistra: la giunzione atrio-vacale o la porzione superiore dell'atrio destro Conferma RX torace della corretta posizione (non richiesto nel midline)
54
Quando effettuare il flushing del CVC?
PRIMA e DOPO la somministrazione di farmaci PRIMA e DOPO somministrazione di emocomponenti PRIMA e DOPO la terapia intermittente AL PASSAGGIO da utilizzo continuo ad intermittente DOPO il prelievo di sangue
55
Ogni quanto si effettua la medicazione del CVC con cerotto trasparente?
Ogni 7 giorni e al bisogno
56
Passaggi per effettuare il prelievo ematico da CVC
*Disinfettare parte terminale del CVC con clorexidina 2% *Eliminare 8-10 ml di sangue *Eseguire il prelievo *Dopo il prelievo procedere con il lavaggio del catetere
57
Ogni quanto sostituire il seti di infusione?
Stessi criteri tra periferico e centrale Le linee infusive per infusioni in continuo sostituire i deflussori, raccordi e prolunghe non più frequentemente di 96 ore, ma almeno ogni 7 giorni Set utilizzati per infusione di sangue ed emoderivati sostituire ogni 12 ore. Per soluzioni lipidiche ogni 24 ore
58
Possibili complicanze da CVC
MECCANICHE Pneumotorace/emotorace Perforazione vena centrale o arteria Trombosi venosa da catetere Sposizionamento TROMBITICHE INFETTIVE Se nel punto di uscita (exit site) o tunnel: pus locale, dolore, arrossamento Se nel catetere: puntate febbrili -> emocolture +
59
PICC
catetere venoso centrale inserito perifericamente in vena basilica sotto guida ecografica. È un sistema venoso a lungo termine. Può rimanere in sede fino ad un massimo di 6 mesi. Richiede una minima “manutenzione” utilizzo sia in ambito ospedaliero che domiciliare
60
Quali sono i vantaggi del PICC rispetto al CVC
Evita il rischio di complicanze meccaniche alla inserzione. Si associa ad un minor rischio di complicanze infettive batteriemiche. si associa ad un minor rischio di trombosi venosa centrale Può essere posizionato dal personale infermieristico o da personale medico adeguatamente addestrato, senza esigere necessariamente competenze di tipo anestesiologico o chirurgico Può essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza che ciò aumenti il rischio di complicanze ostruttive o infettive; Può essere utilizzato sia in ambito intra ospedaliero che extraospedaliero
61
MIDLINE
Accessi periferici con lunghezza tra 20 e 25 cm. La punta rimane a livello della vena ascellare o della vena succlavia, pertanto NON consente l'utilizzo classico dei cateteri venosi centrali Rimane pertanto utilizzabile per terapie farmacologiche e nutrizionali compatibili con la via periferica (osmolarità < 800 mOsm/l, pH tra 5 e 9, farmaci non vescicanti e non irritanti per l’endotelio). Piccolo calibro (16-25 G ovvero 5-2 Fr) Silicone o poliuretano 3^ generazione (Morbido, flessibile, biocompatibile) Valvolato/non valvolato Vari calibri (ideale: 4Fr) Mono/bilume. Inserzione infermieristica!
62
Quali sono i vantaggi del midline rispetto al CVP
Il Midline può rimanere in sede per periodi prolungati (anche per settimane), con bassissimo rischio di complicanze infettive o meccaniche, laddove la durata media di una ago cannula venosa tradizionale è di 2-3 giorni Il Midline va rimosso soltanto in caso di complicanza o se non è più utile Il Midline - rispetto alla ago cannula - può essere utilizzato anche in modo discontinuo, senza che ciò si associ ad una aumentato rischio di ostruzione, ed anche in ambito extra-ospedaliero (day hospital, domicilio, hospice)
63
Quali sono le vene scelte per il posizionamento di MIDLINE o PICC?
1. Basilica: lontana da strutture nobili a rischio di lesione; Rettilinea e poche valvole; calibro adeguato; superficiale nel versante mediale del braccio 2. BRACHIALE: aspetto da michey mouse, vicine all'arteria brachiale, vicine al nervo brachiale, calibro spesso minore rispetto alla basilica 3. CEFALICA: utile nei pazienti obesi o edematosi, superficiale, piccola e tortuosa, ricca di valvole
64
Quali sono le complicanze meccaniche tardive per i CVC?
Pinch-off syndrome: quando in seguito a venipuntura non eco-guidata per via sottoclaveare avviene la compressione del CVC posizionato in succlavia Dislocazione del catetere Migrazione della punta Danno o erosione cutanei Danno alla parete esterna del catetere Occlusione del catetere Fibrin sleeve: manicotto di collagene e fibroblasti che avvolge il catetere nel tratto intravascolare TVP da catetere
65
Quali sono le indicazione alla nutrizione parenterale totale?
Impossibilità attuale o potenziale di utilizzare l'apparato digerente Riduzione dell'assorbimento intestinale e del processo di digestione degli alimenti Impossibilità a garantire per via enterale l'apporto nutrizionale adeguato per la specifica situazione
66
Cosa non bisogna infondere parallelamente per la nutrizione parenterale periferica?
Soluzioni glucosate (fortemente acide) e soluzioni lipidiche (fortemente basiche)
67
Che monitoraggi fare in caso di TPN?
Controlli glicemici ogni 6 ore nelle prime 48 ore poi ogni 12 ore Peso 2 volte a settimana Scheda alimentare Esami ematici
68
Definizione di emocoltura
Coltura di campione di sangue ottenuto tramite venpuntura e inserito all'interno di uno o più contenitori contenenti terreno di coltura. Il test è utilizzato per la diagnosi di infezioni sistemiche (episodio febbrile acuto, stato settico conclamato)
69
Quando eseguire una emocoltura?
*Tempi di esecuzione dipendono dal quesito clinico e dalle condizioni del paziente * 2- 3 prelievi ad intervalli di 20’/30’ min, all’inizio del brivido o rialzo termico * generalmente prima della terapia antibiotica * se terapia antibiotica già in corso utilizzare flaconi contenenti terreni di coltura dotati di resine adsorbenti gli antibiotici (flaconi con resine) * mediamente sono necessari 5 giorni di incubazione. I campioni vengono processati entro le 24 ore
70
Cos'è un'infezione batterica catetere correlata?
quando lo stesso microrganismo viene isolato lo stesso microrganismo viene isolato dalle colture attraverso il catetere e dal campione di sangue periferico, in un paziente con sintomi clinici di infezione sistemica, in assenza di altre chiare sorgenti di infezione
71
Quali sono i fattori di rischio per le infezioni catetere correlate?
LEGATI AL PAZIENTE - malattie croniche - trapianto di midollo osseo - immunodeficienza in particolare la neutropenia - malnutrizione - pregresse infezioni catetere correlate - età longeva LEGATI AL CATETERE - Posizionamento in femorale piuttosto che succlavio o giugulare; - Catetere non tunnellizzato rispetto al tunnellizzato - Durata di permanenza del catetere - Tipo di catetere e materiale - Ripetute cateterizzazioni - Condizioni di inserzione - Cura del sito di inserzione
72
Cosa sono le colonizzazioni?
Presenza di un microrganismo in un ospite, con crescita e moltiplicazione ma senza interazioni ovvero senza risposta immune o manifestazioni cliniche La colonizzazione può avvenire: - per via intraluminale da contaminazione dei raccordi (rubinetti, tappini, rampe) delle vie di infusione - attraverso la somministrazione di infusioni contaminate. - per via extraluminale quindi o per via ematogena o dai microrganismi della cute circostante o ancora da tromboflebite supurativa.
73
Definizione di emogasanalisi
Prelievo ematico che consente di valutare alcuni parametri correlati con la ventilazione e lo stato metabolico del paziente
74
Quali sono i valori per definire lo stato di ossigenazione di un paziente?
Rapporto fra PaO2 e FiO2 esprime meglio lo stato di ossigenazione del paziente e la qualità degli scambi gassosi PaO2/FiO2 > 450 valori normali PaO2/FiO2 < 300 ipossia lieve PaO2/FiO2 < 200 ipossia grave
75
Quali sono le complicanze del prelievo arterioso per emogasanalisi?
Dolore: da puntura cutanea, arteriosa o accidentalmente del periostio radiale o nervo (Non devono essere eseguiti più di due tentativi nello stesso sito) Ematomi/ Emorragie: soprattutto nei pazienti in terapia con anticoagulanti/antiaggreganti o anziani (la componente elastica della parete arteriosa tende a diminuire con l’età) Trombosi Arteriosa: un danno della parete più interna dell’arteria (intima) può portare alla formazione di un coagulo e quindi di un trombo; quest’ultimo può occludere il lume arterioso e impedire la circolazione. Risposta vasovagale
76
Definizione di nutrizione enterale
Forma di alimentazione riservata a pazienti che, pur mantenendo l’integrità funzionale, completa o parziale del tratto gastroenterico, non possono assumere alimenti in modo naturale per un breve periodo o definitivamente
77
La nutrizione enterale è preferibile alla nutrizione parenterale, perché?
- Mantiene attiva la funzionalità gastrointestinale - Più fisiologica della nutrizione «parenterale» - Semplice da realizzare/gestire - Meno rischiosa per il paziente (setticemie) - Stimola flusso ematico intestinale e induce rilascio agenti endogeni (gastrina, sali biliari) - Impedisce traslocazione batterica intestinale patogena (E. coli, Enterococchi, Stafilococchi, Candida). La loro crescita è favorita dal digiuno - Più economica per istituzioni sanitarie
78
Quali sono le modalità di infusione della nutrizione enterale?
Continua: nelle 24 ore o 12 ore oppure notturna (domiciliare); tramite pompa Intermittente: ad intervalli specifici solitamente ore dei pasti; più fisiologica; maggior autonomia del paziente; tramite pompa
79
Indicazioni per la terapia anticoagulante orale
- Protesi valvolari cardiache meccaniche e biologiche - Cardiomiopatia dilatativa - Fibrillazione atriale valvolare e non valvolare - Pazienti in attesa di cardioversione elettrica - Tromboembolismo (TVP, TEP) - Sindrome da anticorpi antifosfolipidi - Prevenzione secondaria ICTUS
80
Meccanismo di azione degli anticoagulanti orali (TAO)
- depressione fattori II (protrombina) VII IX e X della coagulazione- vitamina K dipendenti - anticoagulanti orali inibiscono la carbossilazione di tali fattori portando ad una riduzione di formazione di trombina e conseguentemente di fibrina
81
Che cos'è l'INR? E qual è il range atteso?
[International Normalized Ratio (rapporto internazionale normalizzato] INR = rapporto tra PT paziente / PT controllo Valori normali 0.85 – 1,15 Se trattamento anticoagulante 2 – 3 a seconda del range atteso
82
Cosa sono i nuovi anticoagulanti orali? (NAO, NOACs, DOACs)
Non-vitamin K antagonist (VKA) oral anticoagulants = NOACs Direct oral anticoagulants = DOACs Inibitori diretti del fattore Xa Inibitore diretto della trombina Fattore IIa
83
Cosa fare in caso di emorragie in corso di warfarin?
Emorragia lieve: INR in range= emostasi locale Emorragia lieve: INR elevato= sospensione TAO e vit. K per os (da 2 a 10 mg) Emorragia grave: sospensione TAO + vit. K 10 mg ev + PCC Prothrombin complex concentrate (da 20 a 50 U/Kg a seconda dell’INR)