infermieristica associata alla sfera biofisiologica Flashcards

(74 cards)

1
Q

quali sono i 5 parametri vitali?

A

temperatura corporea, dolore, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, pressione arteriosa.

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2
Q

Qual è la definizione di respirazione secondo il testo?

A

temperatura corporea, dolore, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, pressione arteriosa.

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3
Q

Come varia la frequenza respiratoria negli adulti sani rispetto ai neonati?

A

La frequenza respiratoria nei neonati a riposo è di 30-60 atti respiratori al minuto, mentre negli adulti sani è di 12-20 atti respiratori al minuto. Pertanto, si osserva che i neonati hanno una frequenza respiratoria significativamente più alta rispetto agli adulti.

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4
Q

Cosa indica il termine Tachipnea e quali sono le sue implicazioni?

A

Il termine Tachipnea indica un aumento della frequenza respiratoria, definito come oltre 20 atti respiratori al minuto negli adulti. Le sue implicazioni possono includere la risposta a condizioni cliniche come stress, malattie polmonari o altre patologie, e rappresenta un segnale importante da monitorare per valutare lo stato di salute generale del paziente.

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5
Q

In che modo l’assenza di atti respiratori può influire sulla salute, secondo il testo?

A

L’assenza di atti respiratori, nota come apnea, può avere gravi conseguenze sulla salute. Se l’apnea si prolunga per più di 4-6 minuti, può provocare danni cerebrali e, in casi estremi, portare alla morte. Anche brevi periodi di apnea possono causare anomalie nel ritmo cardiaco, evidenziando l’importanza della respirazione per il mantenimento della salute.

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6
Q

cos’è il ritmo respiratorio?

A

descrive gli intervalli di tempo e di spazio che intercorrono tra un atto ventilatorio ed un altro. I neonati hanno un ritmo meno regolare degli adulti ed anche i bambini piccoli tendono a respirare lentamente per qualche secondo e poi all’improvviso respirare velocemente. Il ritmo respiratorio può dunque essere regolare o irregolare.

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7
Q

cosa determina l’alterazione del ritmo respiratorio periodico?

A

CHEYNE- STOKES: caratterizzato da periodi alternati di ipo/iperventilazione, seguiti da un periodo di apnea (tipico del coma epatico, renale o cerebrale);

BIOT: caratterizzato da periodi di respiri irregolari alternati a periodi di apnea (tipico delle meningiti o traumi cerebrali)

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8
Q

cosè la profondità del respiro?

A

indica la quantità di aria che giunge negli alveoli e che verrà successivamente eliminata. Un aumento o riduzione del volume corrente ad ogni atto respiratorio determina un’escursione o movimento toracico più o meno osservabile. I movimenti ventilatori possono essere profondi, facili da osservare, normali o superficiali, difficili da osservare.

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9
Q

come viene definito un respiro normali e che caratteristiche deve avere?

A

deve essere automatico, calmo e senza sforzo. viene definito eupnoico

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10
Q

cos’è la dispnea?

A

deve essere automatico, calmo e senza sforzo. viene definito eupnoico

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11
Q

cosa devo considerare prima di rilevare il respiro?

A

presenza di segni clinici e sintomi di alterazioni respiratorie ( dispnea, dolore toracico, tosse, cianosi, ridotto livello di coscienza)

presenza di fattori che influenzano il respiro (età, esercizio fisico. altitudine, postura, dolore, ansia, farmaci, febbre, patologie, ecc…)

determinare la modalità più appropriata per la misurazione

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12
Q

cosa significa cianosi?

A

La cianosi è una condizione in cui la pelle e le mucose assumono una colorazione bluastro-violacea, causata da una bassa ossigenazione del sangue. Può essere segno di problemi respiratori o cardiaci anche gravi

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13
Q

cos’è l’ossigenoterapia?

A

è una tecnica che consente di somministrare più ossigeno tramite inalazione per prevenire o ridurre l’ipossia. viene effettuata quando i pazienti hanno una bssa concentrazione di ossigeno, nei casi di insufficienza acuta e cronica. per ridurre lo sforzo respiratorio e cardiaco e per migliorare l’ossigenazione nei tessuti.

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14
Q

quali sono i DEVICE RESPIRATORI?

A

bombole di ossigeno, flussometro, analizzatori dell’ossigeno, umidificatori, occhialini nasali, maschera semplice ( a ri-respirazione parziale, senza ri-respirazione, di venturi, tenda facciale, incubatrice, nasino per tracheotomia).

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15
Q

quanto ossigeno contiene una bombola di ossigeno grande?

A

3000 litri di ossigeno gassoso

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16
Q

cos’è l’effetto venturi?

A

si basa sul passaggio dell’Ossigeno attraverso un orifizio che porta un aumento della velocità delle particelle di O2 e una riduzione della pressione, determinando una pressione sub atmosferica che ispira l’aria ambiente dentro il sistema.

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17
Q

quali sono i fattori che influenzano il respiro? (8)

A

età, esercizio fisico, sesso, altitutine, stress, farmaci, patologie e postura

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18
Q

cosa sono le bronchiectasie?

A

condizione patologica caratterizzata da una dilatazione anomala e permanente dei bronchi, causata dalla distruzione delle componenti elastiche e muscolari delle loro pareti.

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19
Q

quali sono le principali controindicazioni al drenaggio?

A

fratture costali, emottisi, insufficienza respiratoria e cardiaca, pazienti che soffrono di osteoporosi.

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20
Q

cos’è l’emottisi

A

L’emottisi è un fenomeno in cui si verifica l’emissione di sangue dalle vie respiratorie attraverso la bocca, generalmente a seguito di un colpo di tosse.

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21
Q

quali sono le posizioni per il drenaggio posturale per quanto riguarda il LOBO SUPERIORE?

A

Bronco Apicale : si giace proni con un cuscino posto sotto l’addome;
Bronco Medio-Basale : si giace sul lato destro con un cuscino posto sotto le anche.  I piedi del letto sono sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°;
Bronco Antero-Basale : si giace supini con le natiche poste su un cuscino e le ginocchia flesse. I piedi del letto sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°; 6
Bronco Latero-Basale : si giace sul lato opposto con un cuscino posto sotto le anche.
I piedi del letto sollevati di 45cm, in modo da ottenere l’inclinazione del torace di 20°;
Bronco Postero-Basale : si giace proni con un cuscino sotto le anche.
I piedi del letto sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°.

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22
Q

cosa devo considerare prima di rilevare il respiro?

A

bronco laterale e mediale: si giace supini con il corpo ruotato di un quarto verso sinistra e manutenuto in posizione da un cuscino posto sotto il lato destro dalla spalla all’anca.
- piedi del letto sollevati di 35 cm, in modo da inclinare il torace di 15°

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23
Q

quali sono le posizioni per il drenaggio posturale per quanto riguarda la LINGULA SINISTRA?

A

bronco superiore e inferiore:
supini con il corpo ruotato di un quarto verso DESTRA e mantenuto in posizione da un cuscino posto sotto il lato destro dalla spalla all’anca. piedi del letto sollevati di 35 cm, in modo da inclinare il torace di 15° a dx

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24
Q

quali sono le posizione per il drenaggio posturale per quanto riguarda il LOBO INFERIORE?

A

Bronco Apicale: si giace proni con un cuscino posto sotto l’addome,

Bronco Medio-Basale: si giace sul lato destro con un cuscino posto sotto le anche. I piedi del letto sono sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°;

Bronco Antero-Basale: si giace supini con le natiche poste su un cuscino e le ginocchia flesse. I piedi del letto sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°;

Bronco Latero-Basale: si giace sul lato opposto con un cuscino posto sotto le anche. I piedi del letto sollevati di 45cm, in modo da ottenere l’inclinazione del torace di 20°;

Bronco Postero-Basale: si giace proni con un cuscino sotto le anche. I piedi del letto sollevati di 45 cm, in modo da ottenere un’inclinazione del torace di 20°.

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25
cosa bisogna fare per raccogliere un campionne di espettorato?
procurarsi un contenitore sterile aiutare il paziente a mantenersi seduto incoraggiarlo a sciacquare la bocca con acqua corrennte istruirlo ad eseguire alcuni respiri profondi tendando la tosse forzata
26
quando pianificare la raccolta di campioni di espettorato?
subito dopo il risveglio del paziente o dopo l'aereosolterapia per raccogliere più muco (catarro) possibile.
27
quanti ml di campione bisogna raccogliere per un esame di espettorato?
almeno 3 ml di campione. tra i 4 e i 10 ml è sufficiente
28
come può essere l'espettorato?
L’espettorato può essere: sieroso (filante), mucoso (biancastro), mucopurulento (denso e giallastro) o purulento (denso e verdastro). Inoltre, il paziente può presentare: ♦ Emottisi: emissione di sangue dalla bocca proveniente dalle vie respiratorie inferiori; ♦ Dispnea: respirazione difficoltosa che può essere dovuta a: patologie, come polmoniti o tubercolosi; o alla presenza di ostacoli all’introduzione di aria/alla fuoriuscita di aria; ♦ Cianosi: colorazione bluastra della cute e delle mucose visibili, dovuta ad un aumento dell’emoglobina ridotta nel sangue, causato da una cattiva ossigenazione del sangue.
29
cosa fare nell'esame dell'espettorato
Presentarsi, verificare l’identità del paziente e spiegargli cosa si sta facendo, perché e come può collaborare. Inoltre, dare al paziente le seguenti informazioni e istruzioni: Non toccare la parte interna del contenitore di espettorato; Espettorare direttamente nel contenitore di raccolta evitando se possibile di sporcare l’esterno del contenitore; Raccogliere una quantità di espettorato sufficiente, tra i 4 e 10 ml. Lavare le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezioni. Provvedere all’assistenza necessaria per la raccolta del campione: Assistere il paziente ad assumere la posizione seduta o semiseduta; Chiedere al paziente di respirare profondamente e di tossire per espettorare; Chiudere subito il contenitore dopo aver raccolto l’espettorato. Questo previene la contaminazione da parte di microrganismi esterni; Garantire comfort e sicurezza al paziente; Etichettare trasportare il campione al laboratorio; Documentare sulla cartella infermieristica tutte le informazioni utili.
30
l'aspirazione delle secrezioni su cosa si basa?
sull'impiego di una pressione negativa per rimuovere le secrezioni fluide tramite un catetere (naso-tracheale, orofaringea o orale).
31
definizione di frequenza cardiaca e come si rileva
è il numero di battiti cardiaci rilevati in 1 minuto (bpm), e si rileva posizionando i polpastrelli di 3 dita (indice, medio e anulare) sull’Arteria Radiale, oppure quella carotidea, esercitando una certa pressione per percepire l'onda pulsatoria che la sistole ventricolare trasmette alle arterie.
32
valore normale della frequenza cardiaca ( soggetto adulto e neonato)
Il valore normale della frequenza cardiaca in un soggetto adulto sano a riposo è da 60 a 100 battiti al minuto, mentre nei neonati è tra gli 80 e 180 bpm; varia comunque anche a seconda del momento della giornata (di notte ad esempio si abbassa, mentre si alza dopo mangiato), ma anche in seguito a stress.
33
definizione di auscultazione
l'ascolto dei battiti cardiaci per mezzo di uno stetoscopio è un metodo di misurazione più efficace della palpazione, così come l'elettrocardiogramma.
34
definizione di bradicardia
frequenza cardiaca inferiore ai 60 battiti per minuto (bpm);
35
definizione di tachicardia
frequenza dei battiti cardiaci e pulsazioni sopra i 100 battiti al minuto a riposo o senza alcuna forma di stress
36
definizione di pressione arteriosa (sistolica e diastolica)
Forza esercitata dal sangue contro le pareti elastiche dei vasi arteriosi. Pressione Sistolica: pressione che si crea nelle arterie nel momento in cui il sangue viene espulso dal Cuore; Pressione diastolica: pressione presente nel circolo arterioso durante la fase rilassamento del muscolo cardiaco.
37
quanto deve essere la pressione arteriosa per rientrare nella norma? definisci ipertensione e ipotensione
la pressione arteriosa deve essere inferiore a 140/90 mmHg; valori pressori inferiori a 120/80 mmHg sono da considerarsi ottimali purché la pressione arteriosa massima sia superiore a 100, altrimenti si ha ipotensione. Invece quando la pressione arteriosa è superiore a 139/89 mmHg si ha l'ipertensione.
38
quale arteria si sente pulsare durante la misurazione della pressione con sfigmomanometro e fonendoscopio?
arteria omerale del braccio
39
dove si può effettuare la misurazione del polso?
i polsi sono: temporale, carotideo, apicale, brachiale, femorale, radiale, femorale, popliteo, tibiale posteriore, pedidio dorsale
40
definizione di ampiezza del polso
la qualità delle pulsazioni percepite, generalmente correlata con la quantità di sangue del cuore espelle a ogni battito. Un polso normale è forte quando viene percepito facendo una lieve pressione sull’arteria.
41
i due metodi più utilizzati per la misurazione del polso:
palpatorio: consiste nell’uso delle dita per esaminare o rilevare alcune regioni del corpo. È la modalità per la rilevazione dei polsi periferici. Il numero delle pulsazioni viene contato per 30 secondi e moltiplicato per due se ritmico, se aritmico contare per un minuto intero. Il battito iniziale è contato come zero. Come strumento si utilizza un orologio dotato di lancetta dei secondi. Auscultatorio: consiste nell’uso dello stetoscopio per ascoltare dei rumori o suoni in alcune regioni del corpo. È la modalità per la rilevazione del polso apicale
42
descrizione dei suoni di ogni battito
Ogni battito ha due suoni: il primo è causato dalla chiusura delle valvole mitrale e tricuspide che separano gli atri dai ventricoli, il secondo dalla chiusura delle valvole polmonare e aortica. Insieme i due suoni costituiscono un battito cardiaco.
43
cosa sono i toni di Korotkoff
suoni derivati dalle vibrazioni che il sangue genera sulla parete arteriosa o da alterazioni del flusso ematico. ci sono 5 fasi: FASE I: toni scoccanti, alla comparsa dei toni corrisponde il valore della pressione arteriosa sistolica; FASE II: toni soffianti (un fruscio o un sibilo), in questa fase l’arteria si espande; FASE III: i suoni sono più battenti e secchi, il sangue fluisce dentro l’arteria; FASE IV: toni affievoliti (un soffio che sfuma), corrisponde al primo valore della pressione diastolica; FASE V: scomparsa dei toni (silenzio), corrisponde al secondo valore della pressione diastolica
44
cos'è l'elettrocardiogramma?
è la registrazione grafica dell'attività elettrica del Cuore e delle variazioni che si verificano durante la contrazione cardiaca (sistole) e di rilasciamento (diastole). Costituisce il metodo diagnostico per eccellenza di tutte le aritmie, si tratta di un test assolutamente indolore e per il quale non esistono complicanze. Il principio sul quale si basa è prettamente fisiologico: gli impulsi nel miocardio portano alla generazione di differenze di potenziale, che variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi. Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile e più pratico per osservare se l'attività elettrica del cuore è normale oppure se sono presenti patologie di natura meccanica o bioelettrica. I problemi cardiaci nei quali il ruolo dell’elettrocardiogramma risulta fondamentale sono: Angina pectoris; Aritmie; Infarto miocardico; Malattie delle valvole cardiache; Scompenso cardiaco.
45
dove si mettono gli elettrodi delle periferiche? (GI-RO-NE-VE)
(GIallo, ROsso, NEro VErde): ♦ ROSSO: braccio di destra (lineare); ♦ GIALLO: braccio di sinistra (lineare); ♦ NERO: gamba di destra (lineare); ♦ VERDE: gamba di sinistra (lineare).
46
dove viene registrata l'attività elettrica del cuore nell'ECG
registra l’attività elettrica del cuore su carta millimetrata, che scorre alla velocità di 25 mm/secondo. Ciascun quadratino rappresenta 0,04 secondi; cinque quadratini formano la base di un blocco più grande, delimitato da linee più spesse, che invece rappresenta 0,20 secondi. La durata di un'onda, di un segmento o intervallo è determinata contando il numero di quadratini dall’inizio alla fine dell’onda, del segmento o dell’intervallo.
47
disegna le onde dell'ecg e descrivi cosa rappresentano
PQRST * Onda P: piccola onda positiva, indica la depolarizzazione atriale (attivazione elettrica degli atri); * Intervallo PR: distanza fra l’inizio dell’onda P e l’inizio del complesso QRS, rappresenta l’intervallo necessario perché la depolarizzazione atriale raggiunga i ventricoli; * Complesso QRS: rappresenta la depolarizzazione ventricolare; * Onda Q: prima deflessione negativa; * Onda R: prima deflessione positiva; * Onda S: seconda deflessione negativa; * Tratto ST: distanza fra l’onda S e l’inizio dell’onda T, rappresenta l’intervallo fra la depolarizzazione ventricolare e l’inizio della ripolarizzazione ventricolare (ripristino delle condizioni elettriche di base); * Onda T: prima onda positiva successiva al complesso QRS, rappresenta la ripolarizzazione ventricolare; * Intervallo QT: distanza fra l’inizio del QRS e la fine dell’onda T, rappresenta l’intera attività elettrica ventricolare; * Onda U: onda positiva successiva all’onda T, non sempre presente, rappresenta la ripolarizzazione delle fibre del Purkinje;
48
cos'è la bradicardia sinusale?
frequenza minore a 60 bpm e regolarità normale
49
cos'è la tachicardia sinusale?
frequenza superiore e 100 bpm e regolarità normale
50
ccos'è la tachicardia ventricolare?
frequenza 140-220 bpm, nessuna onda P e complessi QRS molto ampi
51
cos'è la fibrillazione ventricolare?
impulso completamente anormale con con ritmo caotico
52
cos'è la trasfusione e quali sono le tipologie esistenti?
è l’infusione, in urgenza o in elezione, di sangue o di alcuni componenti come risposta a esigenze cliniche specifiche. Essa può essere: * OMOLOGA: donatore e ricevente sono 2 persone diverse; * AUTOLOGA: donatore e ricevente sono la stessa persona.
53
quali sono gli scopi principiali della trasfusione?
intervenire in caso di anemia per mantenere il trasporto dei gas respiratori corregere disturbi della coagulazione o le emorragie curare una deficienza del sistema immunitario mantenere la volemia
54
cosa vuol dire volemia?
la volemia si riferisce al volume totale del sangue circolante nel corpo di un individuo.
55
a cosa servono le trasfusioni di emazie concentrate?
sono indicate per aumentare rapidamente l'apporto di ossigeno ai tessuti. il valore soglia dell'emoglobina (Hb) che giustifica la trasfusione di globuli rossi nel paziente adulto, in genere è di 6-7 g/dl (grammi su decilitro), af eccezione di quei casi che presentano marcata diminuzione della ossigenazione tissutale, in tali pazienti la soglia può essere innalzata fino a 9-10 g/dl a seconda delle condizioni cliniche.
56
perchè non si usa il laccio emostatico durante il prelievo del campione di sangue per la trasfusione?
Perché rallenta il flusso venoso, il plasma fuoriesce dai capillari, il sangue si concentra troppo → risultato alterato → si rischia di sbagliare nella compatibilità del sangue → e questo può portare a reazioni trasfusionali gravi o fatali. 💉 Quindi: meglio fare il prelievo senza laccio o rilasciandolo subito appena si trova la vena
57
cosa DEVE esserci nel modulo di richiesta per una trasfusione?
Il modulo di richiesta deve correttamente e chiaramente compilato in tutte le sue parti e deve riportare: ♦ Data di prelievo e reparto di provenienza ; ♦ Cognome , nome , data di nascita e sesso del paziente ; ♦ Diagnosi , indicazioni trasfusionali ed ultimi dati di laboratorio pertinenti alla richiesta; ♦ Tipo e quantità di emocomponente richiesto; ♦ Nome in stampatello e firma del medico richiedente ; ♦ Firma della persona che effettua il prelievo per controllo di gruppo e numero telefonico del reparto o del medico richiedente.
58
cos'è il Data Base SIT?
Il Data Base SIT è il Sistema Informativo dei Servizi Trasfusionali, gestito dal Centro Nazionale Sangue. 📌 Serve per: raccogliere e monitorare dati su donatori, sangue e trasfusioni garantire sicurezza, tracciabilità e programmazione delle scorte di sangue in Italia supportare la gestione nazionale del sangue, anche in caso di emergenze 🖥️ È un sistema digitale che rende tutto il processo trasfusionale più sicuro ed efficiente.
59
cosa sono le emazie?
Le emazie, o globuli rossi, sono cellule del sangue a forma di disco biconcavo, senza nucleo, che contengono emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno dai polmoni ai tessuti e anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. 🩸 Funzione principale: trasporto di gas respiratori⏳ Durata media: circa 120 giorni📍 Prodotte nel midollo osseo (eritropoiesi) Sono il componente principale usato nelle trasfusioni per trattare anemia o perdite di sangue.
60
qual è l'unica eccezione all'obbligo di ottenere il consenso informato per una trasfusione di sangue? quando il medico può trasfondere sangue anche senza consenso informato?
il pericolo di vita imminente
61
cos'è l'angiotensina ?
è un proteina che regola la pressione arteriosa. il fegato produce angiotensinogeno attivato dalla renina che lo trasforma in ANGIOTENSINA I l'enzima ACE lo trasforma in ANGIOTENSINA II questa contrae i vasi sanguigni aumentando la pressione
62
quali sono le responsabilità di reparto?
Responsabilità dell’infermiere: Compilazione della parte anagrafica della richiesta; Esecuzione del prelievo dei campioni, compilazione delle etichette e firma delle provette e della richiesta; Invio delle richieste e dei campioni al Servizio Trasfusionale; Gestione delle unità fino al momento della trasfusione; Sorveglianza del paziente (insieme al medico); Registrazione dell’ora di termine della trasfusione ed eliminazione della sacca; Invio al Servizio Trasfusionale del modulo di assegnazione della trasfusione e della sacca vuota in caso di trasfusione domiciliare. Corresponsabilità del medico e dell’infermiere: Identificazione del paziente al momento dei prelievi del sangue e della trasfusione; Verifica dell’identità tra il paziente che deve ricevere la trasfusione e i dati riportati sull’unità; Esecuzione della trasfusione e sorveglianza del paziente; Registrazione dei dati.
63
quali sono le 3 condizioni applicate a tutti i pazienti che necessitano di una trasfusione a domicilio?
necessità di essere trasfusi con sangue o emocomponenti non differibilità (non posticipabile) della terapia trasfusionale non trasportabilità del paziente
64
causa segni e intervento della reazione acuta immunologica EMOLITICA
1) Causa: incompatibilità ABO/Rh; 2) Segni Clinici: freddo, febbre, cefalea, dispnea, cianosi, dolore toracico, tachicardia, ipotensione; 3) Intervento: si sospende immediatamente la trasfusione, si avvisa il medico, si rilevano i parametri vitali e si conserva la sacca per controlli.
65
causa segni e intervento della reazione acuta immunologica FEEBBRILE NON EMOLITICA
1) Cause: paziente sensibile a proteine del sangue trasfuso; 2) Segni e sintomi: febbre, brividi di freddo, pallore, sudorazione, emicrania, ansia, dolore muscolare, vomito; 3) Intervento: sospendere immediatamente la trasfusione, mantenere la vena pervia con soluzione fisiologica ed avvisare il medico, quindi rilevare i parametri vitali ed infine inviare il paziente al pronto soccorso o al medico curante.
66
causa segni e intervento della reazione acuta immunologica ALLERGIA ORTICARIODE
1) Cause: ab diretti contro le proteine del plasma del donatore. 2) Sintomi: arrossamento, calore, prurito, ponfi, sintomi simil asma bronchiale: broncocostrizione. 3) Intervento: sospendere la trasfusione, avvisare il medico e somministrare soluzione fisiologica, rilevare quindi i parametri vitali e se i sintomi continuano o peggiorano inviare al pronto soccorso o al medico curante.
67
causa segni e intervento della reazione acuta immunologica ANAFILATTICA
1) Cause: ab diretti contro le proteine del plasma del donatore. 2) Sintomi: Dispnea, dolore toracico, collasso cardiocircolatorio, sibili respiratori, edema locale, arresto cardiaco. 3) Intervento: sospendere immediatamente la trasfusione, mantenere accesso venoso pervio con fisiologica ed eventualmente prendere un accesso di calibro superiore, avvisare il medico ed eventualmente il rianimatore e rilevare i parametri vitali.
68
causa segni ed intervento della reazione acuta NON immunologica SEPSI
1) Cause: contaminazione batterica durante la raccolta 2) Sintomi: febbre alta, vomito, diarrea, ipotensione; 3) Intervento: se precoce sospendere trasfusione, avvisare il medico, fare un’emocoltura e su OM iniziare terapia ATB ad ampio spettro.
69
causa segni ed intervento della reazione acuta NON immunologica IPOTERMIA
Cause: Infusione rapida di grandi volumi di emocomponenti refrigerati (conservati a 2-6 °C) direttamente dal frigo emoteca, specialmente in pazienti vulnerabili (es. neonati, anziani, pazienti traumatizzati o durante interventi chirurgici maggiori). Sintomi: Brividi intensi, sensazione di freddo, pallore, cute fredda al tatto, confusione, diminuzione della frequenza cardiaca e respiratoria. Nei casi gravi: aritmie cardiache, perdita di coscienza. Intervento: Rallentare o sospendere temporaneamente la trasfusione (su indicazione medica se già in corso a velocità elevate per necessità cliniche). Riscaldare il paziente e Utilizzare uno scalda-sangue/scalda-emocomponenti per le successive unità o per il proseguimento della trasfusione, se indicato e disponibile. Monitorare i parametri vitali, Avvisare il medico.
70
causa segni ed intervento della reazione ritardata immunologica EMOLISI RITARDATA
Cause: risposta anamnestica ad Ag eritrocitari; Sintomi: lieve ittero, febbre. trattamento: supporto del paziente, monitorare funzione renale, somministrare liquidi e diuretici se necessario, gestendo l'anemia grave con altre trasfusioni
71
quali sono le complicanze rare delle reazioni non immunologiche ritardate? (emolisi non immunologica, embolia gassosa e ipotermia
Emolisi non immunologica: distruzione fisica o chimica delle cellule ematiche (calore, congelamento, aggiunta di soluzioni o farmaci emolizzanti) Embolia gassosa: grandi quantità di aria nelle vene ipotermia: causata da infusione rapida di sangue freddo
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cos'è la puntura venosa? e quali sono i dispositivi effettuati? cosa bisogna tenere in considerazione? e quali complicanze possono esserci?
è una metodica di accesso venoso che si attua pungendo una vena con un ago. i dispositivi sono: ago butterfly abocath (agocannula) guanti puliti laccio emostatico tampone antisettico per deteggere la pelle medicazione trasparente per coprire l'accesso venoso le vene più comunemente usate sono quelle della mano o dell'avambraccio. è importante: scegliere una vena grossa non usare vene dal lato dominante non usare le vene dei piedi o gambe eprchè aumenta la possibilità di coaguli ematici cercare una vena non tortuosa ed evitare l'uso di vene poste sulla sup. interna del polso importante che alla fine del processo il polso radiale sia sempre percettibile l'infermiere deve essere in grado di regolare la velocità di infusione, si deve prendere cura della zona e deve valutare le complicanze: sovraccarico intravascolare in circolo infiltrazione flebite formazione di un trombo infezioni embolia gassosa
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cos'è il test di Allen?
è un test utile per valutare se la mano del paziente ha un adeguato flusso arterioso ulnare in grado di sopperire un danno, e si basa sulla ricolorazione della mano. Il tempo di ricolorazione della mano è normalmente di 5-7 secondi, se entro questo tempo la mano si ricolora normalmente il test è negativo, l'apporto di sangue alla mano da parte della arteria ulnare è sufficiente, ed è pertanto possibile e ragionevolmente sicuro eseguire l’EGA; se invece il colore della mano non ritorna alla normalità nel giro di 7-10 secondi il test è considerato positivo e ciò significa che l'apporto di sangue alla mano da parte dell'arteria ulnare non è sufficiente. Siti alternativi sono l'arteria brachiale, femorale o pedidia dorsale.
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