Infermieristica clinica in area medica Flashcards
(8 cards)
Pressione venosa centrale
La pressione venosa centrale è la pressione rilevata nel tratto terminale della vena cava superiore e corrispondente alla pressione presente nell’atrio destro. Il valore pressorio può essere espresso in mmHg oppure in cmH2O. La rilevazione della PVC avviene grazie alla presenza di un CVC in una vena di grosso calibro.
La PVC viene rilevata in caso di ipovolemia persistente, ipotensione refrattaria alla terapia, monitoraggio postoperatorio in paziente emodinamicamente instabile, nello scompenso cardiaco ed edema polmonare e in pazienti in terapia con farmaci inotropi. (pag 26-27 check list, rilevazione)
Bilancio idrico
pag 16-18
Interventi riacutizzazione BPCO
Somministrazione ossigeno terapia in modo sicure e secondo prescrizione medica
Far assumere al paziente la posizione fowler o semi-fowler per favorire l’espansione polmonare
Posizionamento il paziente in decubito laterale del lato del polmone sano (es. caso di PNX, atelettasia, polmonite; NON in caso di emorragia o ascesso unilaterale)
Monitorare e gestire le complicanze: monitoraggio costante individuare precocemente un peggioramento dell’insufficienza respiratoria, infezione respiratoria, atelettasia
Interventi in PS per asma
Tabella pagine 64-65
Interventi post angiografia e terapia farmacologica
pagina 75 trattato
Motivazione della prescrizione del riposo a letto in caso di scompenso cardiaco
Aumenta il flusso renale e la diuresi (nelle prime 4 ore)
Riduce il consumo di ossigeno e il lavoro del cuore
Aumenta il volume sistolico
Oltre 3 giorni però:
Aumento il lavoro cardiaco (graduale vasocostrizione e redistribuzione del flusso)
Bilancio azotato negativo (tra 4o o 7o giorno)
Aumento del rischio tromboembolico
Ipertermia patogenesi
esposizione a calore esogeno e produzione endogena
Motivazione di somministrazione morfina in cardiopatia ischemica
È un analgesico che riduce il tono simpatico, con conseguente riduzione delle catecolamine circolante quindi riduce il rischio di aritmie. Determina una lieve vasodilatazione e quindi riduce il precarico. Determina una lieve dilatazione arteriosa che riduce il post=carico e tutto questo con l’aggiunta di riduzione dell’ansia e la diminuzione del fabbisogno di O2