Italiano - Italo Svevo Flashcards
(7 cards)
Italo Svevo
Nasce a Trieste nel 1861 con il nome di Ettore Schmitz.
La sua famiglia è ebraica assimilata e ricca, suo padre possiede una ditta di lavorazione del vetro.
Italo Svevo studia in Germania su decisione del padre che voleva avviarlo verso una carriera commerciale nell’azienda di famiglia.
Ciononostante Italo Svevo riesce ad approfondire la letteratura leggendo autori come Goethe, Shakespeare, Balzac, Zola, Darwin, Nietzsche e Shopenhauer.
Dopo il ritorno dalla Germania inizia a lavorare in banca.
Nel 1892 muore il padre.
Nel 1896, Italo Svevo sposa la cugina Livia Veneziani e diventa vicedirettore della fabbrica del suocero Gioacchino Veneziani.
Finalmente Italo Svevo muore nel 1928, a 67 anni, per complicazioni dopo un incidente stradale.
Italo Svevo - Conflitto interiore
Italo Svevo vive la scrittura con un senso di colpa, considerandola un “vizio” rispetto alla carriera commerciale imposta dalla famiglia.
Inoltre Italo Svevo si trova diviso tra due identità: quella tedesca e quella italiana.
Italo Svevo - Primi 2 romanzi
Una Vita, pubblicato nel 1892 con lo pseudonimo Italo Svevo, Italo per l’Italia e Svevo come riferimento per la Germania, così da sottolineare il suo dualismo culturale.
Senilità, pubblicato nel 1896.
Entrambi i romanzi sono stati autofinanziati e non hanno avuto successo.
Italo Svevo - Abbandono della scrittura (menomale)
Si dedica al lavoro commerciale, smettendo così di scrivere, per 25 anni, tuttavia l’astinenza dalla scrittura lo porta a riprendere a suonare il violino e a sviluppare una forte dipendenza dal fumo che si porterà dietro fino alla morte.
Italo Svevo - Ritorno alla scrittura (purtroppo)
Italo Svevo perde il lavoro all’inizio della 1° Guerra Mondiale.
Lui riprende a scrivere e nel 1923 pubblica “La coscienza di Zeno”, che ottiene successo grazie all’intervento del suo insegnante di inglese e amico James Joyce, che ne parla nei circoli letterali. (raccomandato di M*)
Italo Svevo - Psicoanalisi
Nel 1910, Italo Svevo si avvicinò alla psicoanalisi, una disciplina che avrebbe avuto un ruolo significativo nella sua produzione letteraria.
Italo Svevo infatti considerava la psicoanalisi utile per la letteratura, poiché permetteva agli scrittori di rendere i propri personaggi più sfaccettati e realistici, tuttavia non credeva nella sua efficacia terapeutica, ritenendo che potesse portare ad un impoverimento della personalità, uniformando le persone e privandole della loro autenticità.
Italo Svevo - La coscienza di Zeno
È il romanzo più importante di Italo Svevo, pubblicato nel 1923 e influenzato dalla psicoanalisi.
Al suo interno viene presentato il diario del protagonista, Zeno, pubblicato dal suo psicoanalista per vendetta in quanto Zeno ha interrotto le sedute.
Il romanzo è diviso in tre capitoli che sono: La dipendenza dal fumo, La morte di mio padre e La storia del mio matrimonio.
Il romanzo è scritto in prima persona, attraverso l’uso di un monologo interiore e non segue un ordine cronologico classico.
