MT5 UD1 Flashcards
(45 cards)
Cosa è tenuto a fare chiunque rilevi una normalità che possa compromettere la sicurezza della circolazione?
Chiunque, nell’ambito delle proprie competenze, rilevi un’anormalità che possa compromettere la sicurezza della circolazione deve provvedere ad arrestare la circolazione con i mezzi di cui dispone, incluse le funzioni a tal fine disponibili nel sistema di segnalamento utilizzato, nella maniera più sollecita e tempestiva.
Cosa deve fare il regolatore che rilevi o venga a conoscenza di una normalità la circolazione di un treno? come deve agire qualora non sia possibile comunicare con l’agente di condotta?
Il Regolatore della circolazione che rilevi o venga a conoscenza di una anormalità alla circolazione di un treno deve attivarsi tempestivamente per contattare l’Agente di condotta. Nel caso in cui la comunicazione non sia possibile, il Regolatore della circolazione deve attivare le procedure per il raggiungimento e l’immobilizzazione del treno e per l’eventuale soccorso dell’Agente di condotta.
Cosa si deve attuare in caso di anormalità alla sicurezza della circolazione nelle linee appositamente attrezzate con GSM-R?
In caso di anormalità che interessino la sicurezza della circolazione, sulle linee appositamente attrezzate, si deve inviare la “chiamata di emergenza” della rete GSM-R e comportarsi di conseguenza.
Cosa deve fare il personale dei treni qualora venga notata una normalità che possa compromettere la sicurezza del treno o di altri treni? con chi bisogna mettersi in contatto?
Quando il personale dei treni noti qualche anormalità o irregolarità che possa compromettere la sicurezza del proprio o di altri treni, salvo disposizioni particolari, deve arrestare il treno e provvedere possibilmente per l’eliminazione dell’anormalità. Il personale dei treni deve inoltre comunicare, prima possibile, l’evento al Regolatore della circolazione interessato (DCO o DM verso cui si è diretti).
Quali elementi deve indicare il personale dei treni che avvisa il regolatore della circolazione di una anomalia? cosa deve anche assicurare l’agente di condotta?
Il personale dei treni deve comunicare al Regolatore della circolazione interessato, tutti i possibili elementi utili ed in particolare:
•il ruolo di chi chiama e il numero del proprio treno;
•il punto di arresto (segnale, progressiva chilometrica, località di servizio, punto singolare della linea come individuato nel RS, opera d’arte, galleria, ecc.);
•la descrizione sintetica dei fatti accaduti, degli eventuali passeggeri coinvolti, dell’entità dei danni all’infrastruttura e al materiale rotabile e dell’eventuale coinvolgimento di treni di merci pericolose;
•gli eventuali altri treni interessati dall’anormalità;
•la presenza o meno dell’autorizzazione al movimento;
•ogni altra notizia ritenuta utile.
In tale evenienza, ove necessario, l’Agente di condotta deve anche assicurare l’immobilità del treno.
Cosa deve comunicare il personale dei treni in caso di anomalie per treni trasportanti merci pericolose?
In caso di coinvolgimento di treni di merci pericolose, il personale dei treni deve comunicare, oltre alle notizie basa, al Regolatore della circolazione interessato:
•il numero e la posizione dei veicoli coinvolti;
•il tipo di merce interessata (numero ONU e numero identificativo di pericolo);
•l’eventuale presenza di ostacoli intorno al carro incendiato;
•lo stato del luogo: vicinanza di edifici o altre strutture;
•la descrizione delle caratteristiche ambientali (morfologia del terreno, presenza di corsi di acqua, di abitazioni, di scuole, di ospedali, di impianti industriali, ecc.) e della situazione meteorologica (presenza e direzione del vento, pioggia, neve);
•eventuali dettagli sugli effetti dell’incidente verificatosi (ad esempio: avarie al materiale rotabile, rilascio di liquidi o gas, incendi, ecc.);
•altre eventuali informazioni utili desumibili dalle “istruzioni scritte” previste dal RID;
Cosa deve fare un agente di condotta che rilevi una normalità al binario che provochi sobbalzi o sbandamenti? Cosa deve concordare con il regolatore interessato? Cosa deve indicare a quest’ultimo?
L’Agente di condotta che riscontri, in un determinato tratto di linea o nell’ambito di una località di servizio, anormalità nella marcia del proprio treno (salti, sobbalzi, sbandamenti, ecc.) di origine imprecisata, ma tali da far comunque ritenere possibile l’esistenza di anormalità al binario, deve notificare tempestivamente, tramite gli strumenti di comunicazione disponibili e comunque non oltre la prima località di servizio incontrata, l’anormalità al Regolatore della circolazione, concordando con lo stesso, con criteri prudenziali, l’entità di una riduzione di velocità giudicata idonea per percorrere il tratto interessato e sempre che nella circostanza non siano giudicati necessari provvedimenti più cautelativi (p.e. interruzione della circolazione). L’Agente di condotta deve indicare al Regolatore della circolazione i cippi chilometrici che delimitano il tratto interessato o, se ciò non risulta possibile, le località di servizio limitrofe.
Cosa deve fare il regolatore della circolazione che ha ricevuto un avviso di anormalità al binario da parte dell’agente di condotta?
Ricevuta la comunicazione da parte dell’agente di condotta, il Regolatore della circolazione deve provvedere:
•all’inibizione dell’inoltro dei treni sul binario interessato
•richiedere al Coordinatore Esercizio Infrastrutture (CEI) informazioni circa la presenza, nel tratto indicato dall’Agente di condotta, di un “punto singolare” dell’infrastruttura e registrato come tale nelle apposite banche dati di RFI;
•provvedere alla richiesta di intervento dell’agente della manutenzione.
Come deve comportarsi il regolatore della circolazione qual ora nella normalità del binario si trovi un punto singolare? qualora invece non ci sia come deve comportarsi?
In caso in cui il CEI notifichi con comunicazione registrata la presenza di un “punto singolare” di cui sopra, il Regolatore della circolazione, disposta la ripresa della circolazione, deve istituire, nei modi d’uso, una riduzione di velocità a 30 km/h da rispettarsi sul binario interessato.
Qualora invece il CEI notifichi con comunicazione registrata l’assenza di un “punto singolare”, il Regolatore della circolazione deve prescrivere ai treni interessati la riduzione di velocità concordata con l’Agente di condotta.
Come bisogna comportarsi qualora si riscontri la rottura di una rotaia? In quali casi si può anche non interrompere la circolazione?
Nel caso in cui si riscontri la rottura di una rotaia, la circolazione deve essere arrestata, salvo che l’agente della manutenzione non abbia dato le necessarie istruzioni per l’eventuale inoltro dei treni verso il tratto in soggezione, notificando per iscritto ai Regolatori della circolazione delle due stazioni limitrofe la riduzione di velocità, il binario interessato, le località di servizio o i cippi chilometrici delimitanti il tratto in soggezione; qualora la stessa sede ferroviaria sia comune a più linee con cippi chilometrici non coincidenti, il tratto in soggezione deve essere delimitato solo da località di servizio. I Regolatori della circolazione devono provvedere per l’avviso ai treni nei modi d’uso.
Come deve comportarsi un agente di condotta che rilevi la presenza o l’attraversamento della sede ferroviaria da parte di persone o animali di grossa taglia? In quali casi può effettuare la stessa segnalazione?
L’Agente di condotta che rilevi l’indebita presenza o l’attraversamento della sede ferroviaria da parte di persone o animali di grossa taglia deve comunicare immediatamente tale anormalità al Regolatore della circolazione di giurisdizione, fornendo tutte le informazioni necessarie per la puntuale localizzazione dell’evento e attivando, se necessario, contestualmente la funzione GSM-R della “chiamata di emergenza”. La segnalazione di cui sopra può essere effettuata, secondo le specifiche procedure emanate dalle imprese ferroviarie, anche a seguito del rilevamento in corso di viaggio di porte non correttamente chiuse e quindi riguardare la presunta caduta di viaggiatori da un treno.
cosa è tenuto a fare della circolazione venuto a conoscenza di un’indebita presenza di persone o animali di grossa taglia sulla sede ferroviaria? fin dove si estende la riduzione di velocità? A quali treni bisogna dare tali prescrizioni?
Il Regolatore della circolazione che verifichi o venga a conoscenza dell’indebita presenza o dell’attraversamento della sede ferroviaria da parte di persone o animali di grossa taglia, qualora non risulti necessario attivare misure più restrittive (p.e. interruzione della circolazione), deve praticare ai treni interessati, fino al ripristino delle normali condizioni, la seguente prescrizione: “NON SUPERATE VELOCITÀ DI 30 KM/H EMETTENDO RIPETUTI FISCHI DA … A … (oppure: SULL’ITINERARIO DI ARRIVO/PARTENZA DI …) PER … (motivo)”. La riduzione di velocità di cui sopra deve essere delimitata dal punto in cui avviene la notifica fino al primo cippo chilometrico o località di servizio ubicati oltre il termine del tratto in soggezione; nel caso in cui la stessa sede sia comune a più linee con cippi chilometrici non coincidenti, il tratto sarà delimitato solo da località di servizio. Lo stesso Regolatore della circolazione deve inoltre provvedere per l’avviso ai treni circolanti sul tratto in soggezione, in ambedue i sensi e successivi a quello che ha fatto la segnalazione.
Cosa deve fare l’agente di condotta a cui è stata data una prescrizione di riduzione di velocità per via di presenza di persone sulla sede ferroviaria, qual ora non abbia riscontrato tale situazione? In quali casi devono essere adottate comunque le procedure per la presenza di persone o di animali di grossa taglia?
L’Agente di condotta, percorso il tratto indicato nella prescrizione, qualora non abbia rilevato la
presenza di persone o animali di grossa taglia, ne dovrà informare tramite comunicazione
registrata il Regolatore della circolazione di giurisdizione, che potrà disporre per la cessazione
della prescrizione. Le stesse procedure devono essere adottate anche nel caso di presenza, lungo la linea, di persone estranee all’esercizio ferroviario ma autorizzate per situazioni di emergenza (es. forze d’ordine).
Da chi viene fornita l’autorizzazione ad un treno per la propria retrocessione?
Un treno può retrocedere nella precedente località di servizio solo in casi eccezionali, a seguito dell’autorizzazione:
•sulle linee in comando a distanza, del DCO di giurisdizione della linea;
•sulle linee in dirigenza locale, del DM della località di servizio in cui deve retrocedere.
Quali sono le procedure che deve attuare il regolatore prima di autorizzare una retrocessione?
Prima di autorizzare la retrocessione, il Regolatore della circolazione deve:
•accertare la libertà da veicoli del tratto di linea dalla stazione al punto in cui il treno è fermo,
•la chiusura dei PL presenti; mancando tale secondo accertamento la retrocessione potrà essere autorizzata solo per il caso di cabina di guida in coda, prescrivendo all’Agente di condotta la marcia a vista specifica su tutti i PL incontrati dal treno in retrocessione;
•attenersi alle eventuali disposizioni locali interessanti punti particolari della linea e dare avviso della retrocessione a tutti i posti intermedi e di linea;
•notificare all’Agente di condotta le eventuali necessarie prescrizioni di movimento.
Da dove deve essere effettuata la retrocessione qualora il treno sia dotato di cabina di guida in testa ed in coda? come viene richiesta una retrocessione da parte della gente di condotta?
Qualora il treno sia dotato di cabina di guida in testa e in coda, la retrocessione deve essere
eseguita dalla cabina di guida che si trova in testa al convoglio nel senso della retrocessione.
In questo caso, l’Agente di condotta deve richiedere al Regolatore della circolazione l’autorizzazione alla retrocessione, con comunicazione registrata, utilizzando la seguente formula: “DM/DCO … AUTORIZZATE RETROCESSIONE TRENO CON CABINA DI GUIDA IN TESTA SENSO RETROCESSIONE”.
Cosa deve provvedere a fare il regolatore che autorizza una retrocessione in merito alla circolazione? come viene fornita una autorizzazione da parte del regolatore?
Il Regolatore della circolazione, prima di autorizzare la retrocessione, deve provvedere a inibire l’inoltro di treni dalla stazione in cui il treno retrocederà fino al punto in cui questo si trova tramite i sistemi di segnalamento disponibili e predisporre l’itinerario di arrivo in stazione mantenendo comunque a via impedita il relativo segnale di protezione. Il Regolatore della circolazione autorizzerà quindi la retrocessione con comunicazione registrata all’Agente di condotta utilizzando la seguente formula: “TRENO … SIETE AUTORIZZATO A RETROCEDERE CON CABINA DI GUIDA IN TESTA AL CONVOGLIO FINO AL SEGNALE DI PROTEZIONE (o ALL’ALLINEAMENTO CON IL SEGNALE DI PROTEZIONE POSTO SUL BINARIO ATTIGUO) DI …”.
da chi deve essere autorizzato un treno che deve retrocedere su linea comandata a distanza? se una stazione porta viene interessata cosa deve ricevere il DCO dal DM?
Sulle linee in comando a distanza, un treno che debba retrocedere in una stazione porta deve
essere autorizzato dal DCO; questi, prima di concedere l’autorizzazione, deve avvisare verbalmente il DM ed ottenere da quest’ultimo la conferma con comunicazione registrata: “DCO … PREDISPOSTO ITINERARIO DI ARRIVO PER RETROCESSIONE TRENO … CON SEGNALE DI PROTEZIONE A VIA IMPEDITA.
Come può avvenire una retrocessione nel caso in cui in coda al convoglio non sia presente una cabina di guida? Cosa devi precisare l’agente di condotta che richiede autorizzazione?
Nel caso in cui in coda al convoglio non sia presente una cabina di guida, il veicolo di coda del treno, che costituirà la testa durante la retrocessione, deve essere presenziato da un agente appositamente abilitato a mansioni di sicurezza. Quest’ultimo deve rimanere in contatto continuo con l’Agente di condotta a mezzo di comunicazioni dirette radiotelefoniche, in modo che il movimento sia tempestivamente arrestato qualora si dovessero interrompere le comunicazioni. Nelle comunicazioni tra agente di condotta e regolatore bisognerà specificare: “CON VEICOLO IN TESTA PRESENZIATO”.
Come bisogna agire qualora il treno da far retrocedere sia circolando mediante blocco telefonico?
Nel caso in cui il treno da far retrocedere stia circolando con la via libera telefonica, il Regolatore della circolazione della stazione verso cui il treno retrocederà deve provvedere a fare annullare la via libera ricevuta con la seguente comunicazione registrata: “PER RETROCESSIONE TRENO … ANNULLATE VOSTRA VIA LIBERA N. …”. Il Regolatore della circolazione che ha concesso la via libera, dopo il ricevimento di tale comunicazione, deve annullarla con la seguente comunicazione registrata: “ANNULLO MIO DISPACCIO DI VIA LIBERA N. … PER TRENO …”. Entrambi i DM devono inoltre annullare i dispacci relativi alla via libera sui moduli M100VL facendo apposita annotazione e riportando il numero del dispaccio di annullamento.
Qual è la velocità massima di un movimento di retrocessione?
Durante il movimento di retrocessione il convoglio non deve superare la velocità di 30 km/h, salvo limitazioni più restrittive dovute a prescrizioni di movimento notificate dal Regolatore della circolazione o a prescrizioni tecniche stabilite dall’IF interessata.
Come avviene il rientro del convoglio retrocesso in stazione in base ai due casi? Cosa è tenuto a fare l’agente di condotta una volta ricoverato il treno retrocesso? quando si potrà riprendere la circolazione?
Il rientro del convoglio in stazione deve avvenire previo arresto al punto indicato nell’autorizzazione, dal quale l’Agente di condotta si deve annunciare al Regolatore della circolazione.
Nel caso in cui ci sia cabina di guida in coda, l’ingresso del treno avverrà secondo le norme comuni,
considerando il convoglio non protetto dal sistema di protezione della marcia.
Nel caso in cui ci sia veicolo presenziato in coda, il convoglio raggiungerà il binario stabilito con movimento di manovra spinta.
In ambedue i casi, al termine della retrocessione l’Agente di condotta comunicherà con
comunicazione registrata al Regolatore della circolazione l’avvenuto ricovero completo del
convoglio: “TRENO …. RICOVERATO COMPLETO A …”. Nel caso in cui il ricovero avvenga in una stazione porta di una linea in comando a distanza il DM, a sua volta, darà avviso dell’avvenuto ricovero al DCO con comunicazione registrata.
La successiva ripresa della circolazione potrà avvenire solo dopo che il Regolatore della circolazione avrà ricevuto dall’Agente di condotta la comunicazione di cui sopra. Il SSB deve essere inserito almeno in modalità “Manovra”.
Come deve comportarsi l’agente di condotta in caso di spezzamento di un treno? cosa è tenuto a fare il regolatore che viene a conoscenza del fatto?
In caso di spezzamento di un treno, l’Agente di condotta deve comunicare l’anormalità al Regolatore della circolazione ai sensi dell’articolo 25 del RS e disporre per l’immobilizzazione e per la protezione dei veicoli ai sensi del RS. Il Regolatore della circolazione che per primo viene a conoscenza dello spezzamento di un treno deve subito darne avviso con apposita comunicazione registrata alla limitrofa stazione abilitata.
Cosa si deve cercare di fare con le due parti del treno se possibile? cosa bisogna fare se il treno viene ricongiunto? come bisogna agire se il treno non può essere ricongiunto e come viene recuperata la parte lasciata in linea?
Se le condizioni degli organi di attacco lo permettono, le due parti del treno devono essere ricongiunte con le debite cautele e secondo le procedure interne dell’impresa ferroviaria interessata. Una volta ricongiunto, il treno può riprendere la marcia previa autorizzazione ai sensi dell’art. 25 RS. Non potendosi effettuare il ricongiungimento, l’impresa ferroviaria deve disporre per il ricovero nella stazione limitrofa delle due parti del treno. Il recupero della parte lasciata in linea deve avvenire secondo le procedure per il soccorso.