paniere 151 chiuse Flashcards
(151 cards)
01-01. In cosa si differenziano le conoscenze dalle capacità
A. le conoscenze sono sapere posseduto e applicato dagli operatori aziendali, le capacità descrivono i comportamenti che gli stessi operatori devono mettere in atto per raggiungere i risultati.
B. Le capacità rappresentano il know-how degli attori aziendali; le conoscenze le mosse strategiche che occorre attuare per raggiungere i risultati.
C. In sostanza, non c’è differenza tra conoscenze e capacità.
D. Le capacità sono risorse intellettuali possedute dagli operatori aziendali e le conoscenze sono risorse operative degli stessi attori.
A. le conoscenze sono sapere posseduto e applicato dagli operatori aziendali, le capacità descrivono i comportamenti che gli stessi operatori devono mettere in atto per raggiungere i risultati.
01-02. In che consiste la “schizofrenia organizzativa”:
A. Nella raccolta di informazioni che contrastano tra loro.
B. Nella ricerca spasmodica di ogni tipo di informazione
C. Nella contemporanea abbondanza e penuria di informazioni.
D. Nella competizione interna tra chi possiede le informazioni e chi non le possiede.
C. Nella contemporanea abbondanza e penuria di informazioni.
01-03. Che cos’è lo stato patrimoniale di un’impresa
A. Il prospetto nel quale figura tutto il cash flow di un’impresa.
B. Il riepilogo dei mezzi propri e dei mezzi di terzi che sono a disposizione di un’impresa.
C. Il prospetto che serve per determinare l’utile netto di un’impresa.
D. L’indicatore che evidenzia la capacità di produrre risultati da parte di un impresa rispetto alle imprese concorrenti.
B. Il riepilogo dei mezzi propri e dei mezzi di terzi che sono a disposizione di un’impresa.
01-04. Che cosa sono le conoscenze chiave:
A. L’insieme del sapere di un’impresa in grado di sostenere l’attività svolta.
B. Il sapere che le imprese sottraggono ai migliori concorrenti nel proprio settore di mercato.
C. Le leve che le imprese impiegano per controbattere le mosse strategiche delle imprese concorrenti.
D. Le sole conoscenze tecnologiche
A. L’insieme del sapere di un’impresa in grado di sostenere l’attività svolta.
02-01. Che cos’è la competenza distintiva di un’impresa:
A. L’insieme delle conoscenze e delle capacità che un’impresa ha accumulato nel tempo e per mezzo delle quali viene riconosciuta nel mercato.
B. L’insieme delle mosse strategiche che un’impresa attua per controbattere i concorrenti..
C. la risorsa che consente di trasformare gli obiettivi d’impresa in svantaggi competitivi per i concorrenti.
D. Le conoscenze approfondite che creano vantaggi contemporaneamente all’impresa e ai clienti.
A. L’insieme delle conoscenze e delle capacità che un’impresa ha accumulato nel tempo e per mezzo delle quali viene riconosciuta nel mercato.
02-02. Che cos’è la competenza distintiva di un’impresa
A. la risorse che consente di trasformare gli obiettivi d’impresa in svantaggi competitivi per i concorrenti
B. Le conoscenze approfondite che creano vantaggi contemporaneamente all’impresa e ai clienti
C. L’insieme delle conoscenze e delle capacità che un’impresa ha accumulato nel tempo e per mezzo delle quali viene riconosciuta nel mercato
D. L’insieme delle mosse strategiche che un’impresa attua per controbattere i concorrenti
C. L’insieme delle conoscenze e delle capacità che un’impresa ha accumulato nel tempo e per mezzo delle quali viene riconosciuta nel mercato
02-03. In che consiste il capitale organizzativo:
A. Nei processi direzionali, innovativi, operativi e nelle procedure.
B. Nell’insieme delle conoscenze e delle capacità degli operatori aziendali.
C. Nei processi in grado di creare, sostenere e far evolvere la competenza distintiva.
D. Nell’insieme del knowhow degli operatori d’impresa.
A. Nei processi direzionali, innovativi, operativi e nelle procedure.
02-04. Come si può evidenziare il patrimonio strategico
A. Tramite la costruzione della catena del valore e la conseguente definizione della competenza distintiva.
B. Leggendo la capacità dell’impresa di produrre margini operativi lordi costanti.
C. Tenendo conto della natura del business dell’impresa e delle risorse tangibili a sua disposizione.
D. Tramite la struttura del bilancio d’impresa tendendo conto della componente patrimoniale e della componente reddituale.
A. Tramite la costruzione della catena del valore e la conseguente definizione della competenza distintiva.
02-05. In che consiste la catena del valore di Michael Porter
A. Nel confronto tra gli elementi di costo dell’impresa e il valore percepito dai clienti dei fattori che caratterizzano la produzione di beni e servizi.
B. Nel confronto tra gli elementi di costo della propria impresa e gli elementi di costo delle imprese concorrenti dei fattori che caratterizzano la produzione di bene e servizi.
C. Nel mettere in equilibrio gli elementi di costo di un impresa con gli elementi di ricavo realizzati sul mercato.
D. Nel processo che consente di passare dai costi ai ricavi di un’impresa tenendo conto dell’attività dei concorrenti.
A. Nel confronto tra gli elementi di costo dell’impresa e il valore percepito dai clienti dei fattori che caratterizzano la produzione di beni e servizi.
03-01. Come può essere tutelato e incrementato il capitale organizzativo:
A. Tramite l’accumulazione costante e progressiva del sapere proprio e dei concorrenti.
B. Tramite la raccolta dei flussi strategici del sapere reperibile all’esterno dell’impresa.
C. Tramite l’esplicitazione e la raccolta di tutte le conoscenze implicite possedute dagli operatori d’impresa.
D. Tramite raccolte organiche di sapere e la loro diffusione mirata.
D. Tramite raccolte organiche di sapere e la loro diffusione mirata.
03-02. Come possono essere definite le capacità
A. Comportamenti descrivibili messi in atto per contrastare le minacce della concorrenza
B. Comportamenti descrivibili e necessari per tenere sotto controllo la crescita dei costi e per ricercare opportunità strategiche
C. Comportamenti descrivibili messi in atto per ricercare il gradimento della clientela
D. Comportamenti descrivibili e necessari per raggiungere i risultati che ogni impresa deve ottenere
D. Comportamenti descrivibili e necessari per raggiungere i risultati che ogni impresa deve ottenere
03-03. Come può essere tutelato e incrementato il capitale organizzativo
A. Tramite raccolte organiche di sapere e la loro diffusione mirata.
B. Tramite l’accumulazione costante e progressiva del sapere proprio e dei concorrenti.
C. Tramite l’esplicitazione e la raccolta di tutte le conoscenze implicite possedute dagli operatori d’impresa.
D. Tramite la raccolta dei flussi strategici del sapere reperibile all’esterno dell’impresa.
A. Tramite raccolte organiche di sapere e la loro diffusione mirata.
03-04. Come possono essere suddivise le conoscenze d’impresa in relazione alla loro genesi
A. Conoscenze che possono essere adattate e trasformate e conoscenze che non possono essere adattate e trasformate.
B. Conoscenze tipiche dell’impresa, conoscenze della concorrenza e conoscenze di altri settori d’impresa.
C. Conoscenze di carattere generale, conoscenze di carattere generale adattate, conoscenze tipicamente aziendali.
D. Conoscenze che supportano il business e conoscenze che cercano di contenere le menacce della concorrenza.
C. Conoscenze di carattere generale, conoscenze di carattere generale adattate, conoscenze tipicamente aziendali.
03-05. Quali sono i passaggi fondamentali per definire le conoscenze
A. Ricerca, ipotesi, proposta, assemblaggio e verifica utilità
B. Confronto con altre fonti, raccolta, criteri per la verifica dell’importanza strategica
C. Descrizione, verifica delle fonti, raggruppamento, parametri per la verifica del possesso
D. Descrizione, raccolta, confronto e valutazione dei livelli di complessità
C. Descrizione, verifica delle fonti, raggruppamento, parametri per la verifica del possesso
04-01. In che consiste il reeingineering
A. Nel rendere l’organizzazione essenziale puntando esclusivamente sulle attività che producono un valore aggiunto in grado di azzerare i costi
B. Nel ripensare il lavoro da zero per eliminare le attività inutili, trasferire all’esterno quelle svolte meglio dai fornitori e automatizzare le attività fondamentali per renderle più efficaci
C. Nel rendere le organizzazioni non più dipendenti dal capitale professionale e dal capitale organizzativo
D. Nel riorganizzare tutte le attività e i processi organizzativi eliminando le duplicazioni e i ruoli che agiscono esclusivamente all’interno dell’organizzazione
B. Nel ripensare il lavoro da zero per eliminare le attività inutili, trasferire all’esterno quelle svolte meglio dai fornitori e automatizzare le attività fondamentali per renderle più efficaci
04-02. Per realizzare una moderna direzione del capitale umano in quali aree occorre agire:
A. Sostanzialmente sull’area patrimoniale affinché si possa investire la maggior parte delle risorse dell’impresa sulla professionalità degli operatori.
B. Sia sulla struttura organizzativa, per disegnarla modo efficace, sia sulla descrizione delle posizioni per chiarire i risultati attesi.
C. Patrimoniale (valore delle risorse umane) e reddituale (rendimento delle risorse umane).
D. Sostanzialmente sull’area reddituale affinché gli investimenti possano produrre il massimo del ritorno economico.
C. Patrimoniale (valore delle risorse umane) e reddituale (rendimento delle risorse umane).
04-03. In che modo è mutato il ruolo della direzione risorse umane
A. Tramite direzioni in grado di fornire risposte specialistiche rapide e di elevata affidabilità alla linea
B. Tramite strutture organizzative più snelle, decentrate e flessibili per far fronte alla crescente turbolenza e competizione.
C. E’ aumentato notevolmente il numero degli operatori per fornire risposte tempestive alla linea e per controbattere la turbolenza del mercato.
D. Tramite direzioni ridotte, ma in grado di ricercare all’esterno dell’impresa tutte le risposte professionali provenienti dalla linea.
B. Tramite strutture organizzative più snelle, decentrate e flessibili per far fronte alla crescente turbolenza e competizione.
05-01. Quali sono le leve che consentono una prestazione efficace
A. Un’organizzazione snella e un mercato presidiato in termini di strumenti adeguati.
B. La presenza di responsabili credibili e in grado di fissare obiettivi sfidanti.
C. I requisiti professionali necessari e la motivazione ad agire per ottenere i risultati.
D. Il rispetto delle finalità del ruolo e la conoscenza della clientela.
C. I requisiti professionali necessari e la motivazione ad agire per ottenere i risultati.
05-02. Qual è la leva fondamentale per stimolare il rendimento del capitale umano:
A. Quelli che Herzberg definisce fattori organizzativi igienici
B. La creazione di una spirito di appartenenza che riduce drasticamente lo spirito di individualità.
C. Una coerente risposta alla tipologia di bisogni individuali e collettivi prevalenti.
D. Una retribuzione elevata e incentivi collegati all’importanza dei risultati raggiunti
C. Una coerente risposta alla tipologia di bisogni individuali e collettivi prevalenti.
05-03. Quali sono i fattori che collegano requisiti professionali e prestazione efficace
A. Le corrette modalità d’azione previste dalle competenze professionali abbinate a risultati sfidanti
B. Le competenze professionali richieste e possedute insieme ad un ambiente organizzativo sintonico con i bisogni degli attori organizzativi
C. La possibilità di far fruttare il valore del patrimonio professionale per mezzo di un adeguato patrimonio finanziario
D. La realizzabilità degli obiettivi e la conoscenza delle leve per competere nel mercato di riferimento
B. Le competenze professionali richieste e possedute insieme ad un ambiente organizzativo sintonico con i bisogni degli attori organizzativi
06-01. Perché le risorse umane non possono figurare tra le voci dello stato patrimoniale di un’impresa:
A. Perché non è possibile determinare il valore economico delle competenze professionali.
B. Perché si tratta di una voce inserita nel conto economico.
C. Perché sono risorse labili che possono sfuggire al controllo
D. Perché non possono essere di proprietà dell’impresa.
D. Perché non possono essere di proprietà dell’impresa.
06-02. Che cosa deve consentire la prospettiva dei processi interni nel metodo Balanced Scorecard
A. L’analisi delle modalità di conduzione dei processi che consentono di realizzare l’offerta alla clientela
B. L’analisi della modalità di conduzione dei processi che consentono di realizzare il controllo della concorrenza
C. L’analisi delle modalità di conduzione dei processi che consentono di realizzare gli interventi di addestramento e formazione dei collaboratori aziendali
D. L’analisi della modalità di conduzione dei processi che consentono di realizzare il ciclo di produzione dall’acquisizione delle materie prime al prodotto finito
A. L’analisi delle modalità di conduzione dei processi che consentono di realizzare l’offerta alla clientela
06-03. Quali sono le quattro prospettive del metodo Balanced Scorecard
A. Delle risorse umane, dei processi organizzativi, dell’innovazione, del mercato.
B. Dell’analisi, della pianificazione, dell’intervento, del controllo.
C. Economico-finanziaria, del cliente, dei processi interni, della formazione e innovazione.
D. Organizzative, tecnologiche, professionali e strategiche.
C. Economico-finanziaria, del cliente, dei processi interni, della formazione e innovazione.
07-01. Quali sono i passaggi fondamentali per gestire la conoscenza:
A. Renderla comprensibile, diffonderla e verificare se viene utilizzata.
B. Verifica dei livelli di istruzione, verifica dei livelli culturali e conseguente miglioramento dei citati livelli.
C. Rendere possibili i collegamenti a internet, verificare in che modo e con quale frequenza vengono attivati, verificare quante e quali informazioni vengono raccolte.
D. Acquisizione, codificazione, archiviazione, gestione.
D. Acquisizione, codificazione, archiviazione, gestione.