Paziente psichiatrico Flashcards

(45 cards)

1
Q

Psicosi - definizione:

A
  • le psicosi sono un gruppo di malattie mentali che comportano ad un’errata percezione dell’identità
  • alterazione della coscienza dell’io, incapacità di organizzare ed utilizzare in modo costruttivo ciò che sta accadendo fuori e dentro o il soggetto
  • le psicosi possono essere lucide o confuse
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2
Q

Schizofrenia:

A
  • é una psicosi
  • compromissione della perfezione della realtà che causa il distacco dell’individuo dalla realtà e al ritiro nel mondo interiore
  • alterazione del processo di associazione
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3
Q

Fatto di rischio - schizofrenia:

A

Fattori biochimici:
- eccesso di dopamina
- eccesso di attività cerebrale

Fattori genetici:
- se entrambi i genitori sono schizofrenici il rischio di ammalarsi sale fino al 46%

Fattori neuro anatomici e neuro funzionali:
- aumento delle dimensioni dei ventricoli cerebrali
- atrofia cerebellare
- riduzione ippocampo

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4
Q

Schizofrenia - perché prendono il nome di “senza pelle”?

A
  • pelle intesa come contenitore che differenza la propria identità da tutto il resto
  • senza il confine della pelle lo schizofrenico perde la capacità di distinguere se stesso dal resto del mondo, degli altri, vivendo un’esperienza di fusione e di permeabilità della realtà esterna
  • frammentazione dell’io
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5
Q

Schizofrenia - sintomi positivi:

A
  • allucinazioni
  • deliri
  • disturbi formali positivi del pensiero
  • comportamenti bizzarri
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6
Q

Schizofrenia - sintomi negativi:

A
  • appiattimento affettivo
  • alogia: povertà del linguaggio
  • abulia, apatia: mancanza di interessi, di volontà
  • anedonia: difficoltà a provare piacere, riduzione degli interessi, riduzione delle relazioni con amici e coetanei, perdita d’interesse nell’attività sessuale
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7
Q

Schizofrenia - 4 tipologie:

A
  • simplex: più difficile da diagnosticare perché povera di sintomi
  • ebefrenica: più grave, prognosi negativa
  • catatonica: disturbi sul piano motorio
  • paranoide: esordio acuto (prognosi benigna) o esordio lento e graduale
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8
Q

Schizofrenia - criteri diagnosi:

A
  • sintomi caratteristici: due o più sintomi presenti per almeno 1 mese
  • disfunzione sociale-lavorativa: periodo di tempo significativo
  • durata: segni continuativi per almeno 6 mesi
  • esclusione di sostanze che possono causare disturbi psicotici
  • l’assenza di episodi depressivi maggiore, maniacale o misto escludono la diagnosi di schizofrenia
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9
Q

Schizofrenia terapia:

A
  • neurolettici
  • bloccano i recettori dopaminergici di tipo 2
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10
Q

Diagnosi infermieristiche in rapporto ai farmaci antipsicotici:

A
  • rischio di atti violenti contro altri, in relazione ad ansia e diffidenza
  • rischio di danni dovuti ad effetti collaterali come fotosensibilizzazione, sedazione, agranulocitosi, sintomi extrapiramidali
  • rischio di intolleranza alle attività, correlato agli effetti collaterali come sedazione, visione confusa, debolezza
  • non collaborazione al regime di trattamento dovuto alla diffidenza nei confronti degli altri
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11
Q

Schizofrenia - nursing:

A
  • l’infermiere deve essere presente e dedicare il tempo al pz
  • l’infermiere deve rispettare il tempo del pz per poter sviluppare una relazione di fiducia
  • una presenza eccessiva però, per il pz potrebbe diventare angosciante e scatenare in lui una reazione di fuga o attacco
  • una presenza troppo lontana, al contrario, non è riassicurante e non consente di sviluppare una relazione di fiducia
  • evitare atteggiamenti frettolosi e impulsivi
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12
Q

Isolamento sociale - interventi:

A
  • stare con pz per fornire supporto durante le attività di gruppo che possono metterlo in difficoltà
  • contatti iniziali brevi ma frequenti
  • concordare con il pz le attività che verranno svolte nel corso della giornata (aumenta la relazione di fiducia)
  • riconoscere con il pz segni d’aumento dell’ansia e le tecniche per ridurla
  • somministrazione dei farmaci prescritti dal medico
  • informare il pz sulle possibili attività esterne alla struttura
  • insegnare ai famigliari a riconoscere ed accettare il pensiero paranoide del pz
  • dare rinforzo positivo alle interazioni volontarie del pz con gli altri
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13
Q

Coping individuale inefficace - interventi:

A
  • evitare il contatto fisico
  • evitare di ridere, bisbigliare o parlare piano dove il pz può vedere ma non udire
  • stimolare il pz ad esprimere verbalmente ciò che prova e sente, senza giudizio
  • essere onesti e mantenere tutte le promesse
  • assicurarsi di un corretta somministrazione di farmaci
  • le attività non devono essere di competizione
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14
Q

Affettività - definizione:

A
  • componente della psiche che consente all’individuo di “sentire” il mondo della vita attraverso emozioni, vissuti e sentimenti consci e non
  • determinano le caratteristiche del comportamento e delle relazioni umane
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15
Q

Umore - definizione:

A
  • é il carburante psichico che determina l’energia delle relazioni che la persona ha con il mondo della vita
  • i disturbi dell’umore vengono classificati come depressivi e bipolari
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16
Q

Depressione - eziologia:

A
  • patologia psichiatrica più frequente
  • fattori biologici e psicosociali condizionano la risposta dell’individuo
  • fattori genetici: se parenti di primo grado hanno depressione, il rischio di sviluppare tale disturbo é del 5,5-28-4% in più
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17
Q

Depressione - classificazioni:

A
  • depressioni melanconiche o endogene o maggiore: fa parte della psicosi maniaco depressiva
  • depressioni nevrotiche
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18
Q

Depressione endogena/maggiore - segni:

A
  • pz accompagnato da qualcuno
  • fisicamente trascurato
  • mimica e gestualità ridotta
  • attenzione scarsa
  • memoria recente ridotta
  • eloquio lento, difficoltoso e non spontaneo
  • turbe nella forma del pensiero (rallentamento)
  • andamento nicmerale: pz più pesante al mattino, più tranquillo alla sera
  • affettività: diminuzione delle emozioni
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19
Q

Depressione - quadro clinico:

A
  • perdita di hobby e interessi
  • pz non è in grado new che di arrabbiarsi
  • interferenza a livello sociale e lavorativo
  • rallentamento della mimica e gestualità
  • pz si muove con malavoglia
20
Q

Depressione agitata:

A
  • reazione paradossale
  • colpisce soprattutto gli anziani
  • agitazione psicomotoria, pz pieno di stimoli
  • può durare 2-3 mesi fino ad un massimo di 6
21
Q

Depressione - terapia farmacologica:

A
  • antidepressivi: necessitano 2-3 settimane per un’efficacia a livello dell’umore mentre a livello fisico agiscono più velocemente
  • neurolettici: sedativi che sono necessari per evitare che il pz abbia l’energia fisica per realizzare un eventuale suicidio
22
Q

Depressione nevrotica - quadro generale (segni):

A
  • scarsa concentrazione
  • affaticabilità
  • apatia
  • insonnia
  • difficoltà nelle norme attività
  • ciclotimia: momenti di moderata depressione a momenti di euforia ed eccitazione
23
Q

Depressione nevrotica - come si presenta il pz:

A
  • pz arriva di sua volontà
  • atteggiamento adeguato
  • curato nella persona
  • buona capacità di descrizione della malattia
  • presenza crisi in settori come famiglia, lavoro, sociale, figli
  • nessun disturbo dell’attenzione
  • memoria conservata
  • orientata nei 3 domini
  • buona concentrazione
  • pz lucido
  • atteggiamento negativo rispetto alla vita
  • tematica suicidale
  • nessun segno a livello psicomotorio
  • pz irrequieto se ha l’ansia
24
Q

Crisi di mania - segni:

A
  • discreto eccitamento psicomotorio
  • insonnia
  • inappetenza
  • eccitazione motoria
  • iperattività lavorativa
  • logorrea
  • molteplici interessi
25
Crisi di mania - osservazione psichiatria:
- pz si siede dalla parte del medico, criticando - da del tu facilmente - stato affettivo inadeguato - attenzione viva ma labile - abbigliamento stravagante e inadeguato - orientamento spazio temporale conservato - persona non si cura - disforia (alterazione dell’umore in senso depressivo, contrario dell’euforia) - critica e giudizio assenti - reazioni aggressive - ipervalutazione di se - fuga delle idee - incoerenza globale - idee molto intense
26
Depressione - priorità dell’infermiere:
- promuovere la sicurezza fisica (prevenzione al suicidio) - assicurare le soddisfazioni dei bisogni di base ottimizzando il livello di autonomia - assicurare esperienze ed interazioni che aumentino l’autostima
27
Eccitamento maniacale - scopi dell’infermiere:
- contenimento efficace ed finalizzato a proteggere il pz, gli altri e l’ambiente - contenimento farmacologico è necessario - orientare il pz - soddisfare i suoi bisogni di base, anche sostituendosi a lui - favorire il contatto con la realtà - ridurre pericoli che potrebbero lesionarlo - l’infermiere deve utilizzare frasi semplici, brevi e dirette - toni deciso ma non aggressivo - chiedere al pz di dare un ordine prioritario alle sue richieste
28
Persona maniacale - sintomi:
- irritabilità - aggressività - prepotente - pz vuole intimorire e spaventare l’operatore - pz é un vulcano di idee, pensiero troppo veloce - pz non ha temoo di mangiare, dormire, lavarsi
29
Rischio di suicidio - interventi:
- valutare il rischio di suicidio attraverso il cambiamento dei comportamenti del pz - fare domande dirette al pz: ha mai pensato di togliersi la vita? se sì, come? - creare un ambiente sicuro togliendo tutti gli oggetti pericolosi - ottenere dal pz la promessa che quando emergono pensieri suicidali cercherà qualcuno del personale - stipulare con il pz un contratto verbale a breve termine in cui si impegnerà a non farsi male - incoraggiare la verbalizzazione di buoni pensieri, aiutare ad identificare i simboli della speranza - spingere il pz ad esprimere sentimenti di rabbia e offrire metodi sicuri per sfogarsi - trascorrere del tempo con il pz - se necessario, orientate il pz alla realtà
30
Nevrosi - definizione:
- la persona nevrotica mantiene un adeguato contatto con la realtà esterna e si rende conto della sua sintomatologia - i sintomi nevrotici sono una modalità di difesa contro l’angoscia generata da conflitti inconsci
31
Nevrosi - sintomi:
- astenia - ansia - stati depressivi - disturbi della sfera alimentare - disturbi del sonno - disturbi della sessualità - difficoltà nei rapporti sociali e affettivi
32
Nevrosi - osservazione psichiatrica (che cosa fa il pz):
- evitamento - crisi ansiose - rituali ossessivi - vistose manifestazioni corporee esibite o vissute con indifferenza
33
Ansia - definizione:
- l’ansia fisiologica è necessaria per affrontare i problemi quotidiani con la giusta carica - l’ansia patologica é una funzione della mente ed è rappresentata da un vissuto penoso con un senso di minaccia rivolto a sè proveniente da fonte ignota - è sia un sentimento, nel senso di esperienza vissuta, sia un segnale d’allarme utile all’attivazione delle difese
34
Differenza tra paura e ansia:
Ansia: - è provocata da stimoli cognitivi interni Paura: - è provocata da stimoli esterni reali o meno
35
Sensibilizzazione - definizione:
- abbassa la soglia della paura e ci fa valutare come pericolose azioni e oggetti che prima non ci davano il pensiero - ci spaventiamo più facilmente - attenzione maggiore sul nostro comportamento e ambiente
36
Assuefazione - definizione:
- paura si protrae nel tempo - vivere nella paura é logorante - l’assuefazione è l’abitudine, l’adattamento ad una situazione e/o sostanza
37
Sintomatologia dell’ansia:
- aumentata vigilanza - aumentata frequenza respiratoria - secchezza della fauci - aumentata sudorazione - digestione rallentata - contrazione dei muscoli e sfinteri - aumento della glicemia - aumentata capacità di coagulazione - mani fredde e sudaticce - sensazione di formicolio - sensazione di malessere e nausea - vampate di caldo e freddo - brividi e tremore
38
Disturbo dell’ansia - scopi dell’infermiere:
- instaurare una relazione di fiducia - non forzare mai i tempi perché il pz può vivere l’operatore come una minaccia - infermiere deve avere un atteggiamento comprensivo ma fermo - infermiere non si deve contagiare con ansia del pz - stimolare pz a discutere delle proprie emozioni e vissuti - aiutare il pz a riconoscere precocemente la sintomatologia di una crisi ansiosa - riconoscere le situazioni che scatenano la crisi - l’ansia comporta ad una tensione muscolare importante: insegnare tecniche di rilassamento
39
Ansia come diagnosi infermieristiche - interventi:
- stabilire rapporto di fiducia attraverso ascolto attivo, empatia e rispetto - parlare al pz con tono calmo e riassicurante - non lasciare pz solo - tranquillizzare il pz sul fatto di essere al sicuro - parlare al pz con parole semplici, messaggi brevi, parlare in modo tranquillo ma chiaro - mantenere bassi gli stimoli ambientali - riconoscere e gestire ansia o i propri sentimenti negativi - far partecipare il pz durante le decisioni che vengono prese - riportare un diario giornaliero dei sentimenti - insegnare al pz tecniche di rilassamento - somministrazione di farmaci su prescrizione medica - descrivere l’ansia in situazioni specifiche
40
Paura come diagnosi infermieristica - interventi:
- parlare al pz con tono calmo e riassicurante - aiutare il pz a verbalizzare i suoi sentimenti - rendere partecipe il pz delle decisioni che vengono prese - far sentire al sicuro il pz - se pz decide di eliminare la paura, si propone di esporre gradualmente la persona alla situazione o all’oggetto fobico
41
Depressione maggiore - 5 diagnosi infermieristiche:
- rischio di suicidio - compromissione dell cura di se - lutto disfunzionale - isolamento sociale - disturbi del sonno - nutrizione inferiore al fabbisogno giornaliero - alterazione dell’autostima
42
Dipendenza - definizione:
- fenomeno psichico che comporta ad un’alterazione del comportamento - l’individuo ha un bisogno indispensabile di assumere una determinata sostanza per stare bene
43
Quadro generale di un alcolista:
- di solito uomini - 30 - 40 anni - disturbi della socialità - accompagnato da famigliari - mimica e gestisca adeguati - eloquio facile - lucido e orientato nei 3 domini - disturbi nella memoria - atteggiamento benevolo e compiacente - funzione del pensiero povero e disturbato - se ebro agitazione motoria, aggressivo, persona violenta - non sa gestire le sue emozioni
44
Diagnosi infermieristiche per alcolizzati:
- rischio di lesione - nutrizione inferiore al fabbisogno - disturbi del sonno - ansia da deprivazione d’alcol - alterazione sensoriale - percettiva - alterazione dell’autostima - coping individuale inefficace
45
I 4 tipi dell’ansia:
- disturbi d’ansia generalizzata: instaurare relazione di fiducia - disturbi fobici: prevenire e gestire le crisi acute ansiose (attacchi di panico) - disturbi da panico: attacco di panico in corso; agire su iperventilazione - disturbi da stress: origine da gravi eventi traumatici vissute come aggressione (incidenti, attentati, soldati)