Poeti ermetici e puri: Ungaretti e Montale Flashcards

1
Q

quale è la differenza tra poeti ermetici e poeti puri?

A

i poeti puri usano l’analogia e la brevità ed essenzialità della parole come prerogative personali
i poeti ermetici rendono queste caratteristiche leggi, e fondano una scuola a Firenze, supportata dalla rivista Campo Di Marte.

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2
Q

cosa vuol dire poesia pura?

A

II termine “pura” indica l’esigenza di essenzialità della parola.

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3
Q

cosa vuol dire ermetismo e chi lo denominò così?

A

Il critico francesco flora lo utilizzò nel 1936 per indicare un componimento chiuso, inaccessibile al lettore, difficile da comprendere, oltre alla condizione di solitudine del poeta ( da Ermete, ovvero Mercurio)

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4
Q

da quali esperienze furono influenzati i poeti puri?

A

Dal simbolismo, particolarmente da Baudelaire e Mallarmè

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5
Q

i poeti puri o ermetici attribuiscono alla poesia funzione civile?

A

no, hanno una concezione aristocratica della poesia, che li porta non ad opporsi ai cambiamenti sociali del tempo, bensì ad astenersi, preferendo concentrarsi sui problemi dell’individuo.

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6
Q

quale fu un possibile rapporto ambiguo tra poeti puri e fascismo?

A

la presentazione del porto sepolto del 1926 di Ungaretti effettuata da Mussolini.

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7
Q

quali sono gli elementi utilizzati da questi autori?

A

l’analogia, la brevità della parola, il frammento, il linguaggio semplice ma evocativo, le brevi illuminazioni e l’atteggiamento introspettivo.

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8
Q

Ungaretti

di cosa parla la poesia ‘i fiumi’?

A

xzy.

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9
Q

Ungaretti

dove e quando nasce e muore?

A

nel 1888 ad Alessandria d’Egitto e muore nel 1970

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10
Q

Ungaretti

chi lo influenza e come?

A

venne influenzato dai simbolisti francesi, soprattuto da Mallarmè per la concezione di poesia come ‘illuminazione folgorante’ e l’utilizzo dell’analogia e gli spazi bianchi, che isolano la parola e la riempiono di significato

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11
Q

Ungaretti

quali sono i temi centrali della sua opera?

A

Il pena di esistere dell’uomo, la tensione verso l’assoluto, la fragilità, l’ansia di vivere.

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12
Q

Ungaretti

come chiama la raccolta di tutte le sue opere e perché?

A

la raccolta si chiama Vita di un uomo 1915-1969, e racchiude tutte le sue opere. Sceglie questo titolo che si riferisce al corso della sua stessa vita, ma indica anche una condizione universale appartenente a tutti gli uomini.

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13
Q

Ungaretti

a cosa si appella per tentare di allontanare il male di vivere? come quale altra filosofa?

A

si appella alla fratellanza, proprio come Simone De Beauvoir ne ‘il secondo sesso’

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14
Q

Ungaretti

che rapporto ha il poeta con la natura?

A

il poeta, cosciente del caos che lo circonda, vuole riunirsi e riappacificarsi con la natura.

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15
Q

Ungaretti

in quante fasi è possibile dividere la sua produzione?

A

3 fasi: la poesia di guerra, quelle tra il 1919 e 1935, ed il dolore.

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16
Q

Ungaretti

come è caratterizzata la prima fase?

A

compone Porto Sepolto 1916, che diventa poi Allegria di Naufragi ed Allegria. Attraverso un’esperienza autobiografica e diacritica l’autore scopre la condizione di dolore universale per tutti gli uomini e si appella alla fratellanza.

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17
Q

Ungaretti

che stile troviamo nella produzione della prima fase?

A

componimenti brevi, parola scarnificata ed essenziale, utilizzo del vernacolo e dell’analogia, sintassi frammentata, nominale e paratattica. Non manca però la speranza, come sottolinea il titolo ossimorico Allegria di naufragi.

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18
Q

Ungaretti

la seconda fase, cosa scrive

A

produce Sentimento del tempo nel 1933, in cui la riflessione si allarga: si abbandona l’esperienza autobiografica e diacritica e il poeta si concentra direttamente su l’Uomo, cercando di risolvere i suoi interrogativi esistenziali.

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19
Q

Ungaretti

seconda fase, stile

A

anche le strutture si allargano, vi è un recupero della tradizione con l’uso di endecasillabi e settenari, usa l’analogia, ma recupera una sintassi più estesa.

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20
Q

Ungaretti

la 3 fase si chiama il dolore, perché? cosa scrive?

A

Compone la raccolta il dolore, che contiene componimenti scritti dal 1937 al 1946
Ungaretti vide la morte del figlio Antonietto e l’inizio del nuovo conflitto mondiale, cosi le sue speranze vengono infrante, e si ritorna al tema del dolore e della sconfitta dell’uomo. La malinconia è il sentimento prevalente.
Sul piano formale continua il recupero della sintassi e della metrica tradizionale.

21
Q

Ungaretti

quali sono le ultime raccolte e che tono vi prevale?

A

-La terra promessa del 1950 e IItaccuino del vecchio del 1960-
prevale un tono di ironica saggezza e quasi di distacco rispetto a una vita ormai priva di illusioni.

22
Q

Montale

come si esprime contro il regime?

A

in profonda opposizione, rifiuta la tessera fascista e assegna la pubblicazione delle occasioni a Pietro Gobbeti, un antifascista. Inoltre, si scaglia anche contro i partiti di massa e contro intellettuali come Pasolini.

23
Q

Montale

a che corrente appartiene?

A

in realtà un intellettuale libero, in cui avvertiamo l’eco delle conoscenze letterarie, ma manca una formale adesione.

24
Q

Montale

che ruolo ha il poeta?

A

il poeta non è vate né veggente; Montale si schiera contro quanti chiedono ai poeti la chiave di interpretazione della realtà nel testo ‘non chiedeteci la parola’, dicendo che i poeti possono solo dire ciò che non sono e ciò che non vogliono.

25
Q

Montale

i due testi in cui si pronuncia contro i totalitarismi?

A

Sogno di un prigioniero e Primavera Hitleriana.

26
Q

Montale

cos’è il correlativo oggettivo?

A

l’utilizzo di immagini o oggetti concreti utilizzati per spiegare un concetto astratto. Ad esempio il muro rappresenta la vita.

27
Q

Montale

cosa è la teologia negativa?

A

il vivere è inutile e ne deriva solo angoscia; l’uomo non può sfuggirvi, nemmeno dio può aiutare l’uomo perche M ha una visione laica.

28
Q

Montale

cos’è il pessimismo dialettico?

A

è un pessimismo che però ammette vi sia qualcosa oltre i dolore dell’uomo, qualcosa che l’uomo non riesce a raggiungere ma che esiste. La donna è colei che lo mostra.

29
Q

Montale

com’è la natura per montale?

A

negativa, accompagnata dalla sua visione laica, è colei che condanna l’uomo al suo male. ne viene sottolineata l’aridità.

30
Q

Montale

quali sono i simboli di libertà?

A

il varco, la maglia che non tiene, il mare, la donna

31
Q

Montale

i simboli del dolore?

A

il muro, il recinto, parole che significano fuga.

32
Q

Montale

il rapporto con l’altro e come è diverso da leopardi, pascoli, Ungaretti

A

è segnato da una sostanziale incomunicabilità che non fa altro che isolare ulteriormente l’uomo. Gli altri autori propongono invece sempre come risposta al male l’appello alla social catena, al socialismo ed alla fratellanza.

33
Q

Montale

in cosa sono uguali Leopardi e Montale?

A

nell’atteggiamento eroico verso la vita, la voglia di non arrendersi al dolore, l’impegno civile.

34
Q

Montale

quale altro autori parla di incomunicabilità con l’altro?

A

Pirandello

35
Q

Montale

quale è il manifesto della sua poetica e cosa viene espresso?

A

Spesso il male di vivere ho incontrato, in cui usa il correlativo oggettivo ed esplicita la sua concezione dell’esistenza.

36
Q

Montale

che somiglianze e differenze abbiamo rispetto la poetica di pascoli?

A

Anche in pascoli gli oggetti assumono un valore simbolico (anti naturalismo paesaggistico), e vi è anche l’uso del linguaggio tecnico, MA in pascoli la natura è consolatrice, in montale no.

37
Q

Montale

Da dove deriva il male di vivere?

A

dagli elementi dissonanti che affollano la mente dell’individuo, la disarmonia che sente col mondo, l’incomunicabilità con la società

38
Q

Montale

chi parla di incomunicabilità con la società e quali sono le differenze?

A

Baudelaire, ma egli attribuiva al poeta il valore di poeta veggente, che veniva folgorato dalle verità della natura che poi trascriveva in poesia. In montale questo aspetto è assente, il poeta non è piu vate o veggente.

39
Q

Montale

che stagione usa montale e come si distacca da d’annunzio?

A

L’estate, che diventa simbolo dell’aridità della vita e del male di vivere. L’estate è nichilista, il calore quasi rappresenta una desertificazione di tutti i valori dell’uomo. Per D invece la estate è slancio vitale, solare, il tempo del vigore.

40
Q

Montale

che rapporti ebbe con Eliot?

A

i due intrattenevano una relazione letteraria.

41
Q

Montale

quale è l’unica soluzione per il dolore? a chi si ricollega?

A

L’indifferenza, l’atarassia, collegabile a Seneca e a Schopenhauer.

42
Q

Montale

che ruolo svolge la donna?

A

due ruoli

1) donna complice, che diventa un punto di riferimento per l’io lirico e lo protegge
2) donna lontana, che guida l’uomo e gli permette di scoprire le occasioni (che l’uomo non riesce a concretizzare). La donna svolge quindi una funzione salvifica per montale, diversa però dalla Beatrice di dante per la sua concezione Laica.

43
Q

Montale

da quale tradizione riprende la figura della donna?

A

dalla tradizione provenzale, in cui la donna veniva chiamata col Senhal, un nome fittizio, poiché essa era spesso un’amante, o coniugata a terzi. Anche montale usa una sorta di soprannome, concentrandosi sulla sineddoche e sulla metonimia.

44
Q

Montale

a chi corrisponde Arletta e dove appare?

A

Appare in ossi di seppia e corrisponde alla silvia di leopardi.

45
Q

Montale

chi è clizia e perché è importante?

A

è irma brandeis. Il nome è mitico ed indica una donna che si innamora di Apollo e diviene girasole. Attraverso clizia l’uomo ha la possibilità di congiungersi al divino, anche se poi non avviene mai.

46
Q

Montale

nomi di altre donne?

A

Iuba, Giurta e Dora Markus

47
Q

Montale

dove appare mosca e in che toni?

A

In Xenia e satura, con toni ironici e saggi.

48
Q

Montale

che elementi danno il senso del caos?

A

✓la banderuola, il turbine della tempesta, i mulinelli

49
Q

Montale

la memoria, che valore ha?

A

anche M a volte sente l’esigenza di riprendere immagini di un vissuto passato, appartenente alla fanciullezza. Sono immagini che però vengono alterate a causa del tempo; la memoria è fallace e soccombe al tempo.