Primo parziale Flashcards
(33 cards)
Principio su cui si basano le rivoluzioni del ‘700
Ideali illuministi di uguaglianza e libertà, sono i principi su cui si basano le die rivoluzioni francese e americana
Rivoluzione Americana
1776-1783: 13 colonie si ribellano alla madrepatria UK. Attraverso la Dichiarazione D’indipendenza del 4 luglio si rivendicano tutti i principi illuministi.
Questi ispirarono l’indipendenza dell’America Latina dalla Spagna e dal Portogallo.
Rivoluzione Francese
1789-1799: comincia con l’attacco alla Bastiglia (prigione simbolo della repressione).
Vogliono rovesciare il vecchio regime di Luigi 16.
Si conclude con la Dichiarazione dell’uomo e del Cittadino.
Napoleone Bonaparte
ufficiale durante la rivoluzione francese che tra il 1796 e i primi dell’800 riuscì a conquistare gran parte del continente europeo, consolidando una dittatura personale.
Lui porta alla rivoluzione francese e va a creare il senso di identità nazionale e il sentimento patriottico che influenzerà molti paesi europei. Questo porterà all’idea moderna di Nazione.
Sconfitta di Napoleone
1815, si conclude la rivoluzione e cominciano le rivendicazioni della borghesia europea.
Inizia la Restaurazione.
Congresso di Vienna
1814-1815
Provano a riportare l’Europa al periodo pre Napoleonico.
Si basa sul principio:
- legittimità dinastica: i regnanti precedenti dovevano tornare al potere (potere divino).
Tornerà Luigi 18 di Borbone.
Cambiamenti del corno politico
Rivoluzione Americana, napoleonica, guerre europee, congresso europeo.
Cambiamenti del corno politico
Rivoluzione Americana, napoleonica, guerre europee, congresso europeo.
Corno Economico-sociale
La rivoluzione industriale
Nata Dal paese più industrializzato: la Gran Bretagna
Etica Protestante
In gran Bretagna in questo periodo, si ha una cultura che favorisce l’intraprendenza individuale, è l’etica protestante ossia il calvinismo.
Il calvinismo prevede che ogni uomo sia artefice del proprio destino, al contrario della cultura religiosa che prevede che Dio sia artefice del tuo destino.
Perciò se puoi controllare il tuo destino, significa che puoi essere più produttivo, puoi avere più risultati nella vita. È per questo che la realtà britannica investirà moltissimo sull’agricoltura e sulle nuove tecniche produttive, che di conseguenza porteranno a condizioni di salute migliori per i lavoratori, che di conseguenza produrranno di più e meglio.
Lavoro In fabbrica
Il Lavoro durante la rivoluzione industriale, non è più tipicamente contadino, ma si sposta nelle aree urbane dove vengono erette fabbriche.
Ci fu una grandissima migrazione dalle periferie alle città, e gran parte la popolazione cominciò a lavorare in fabbrica: lì i lavoratori dovevano assecondare gli standard produttivi sempre più elevati delle macchine.
Questo causò sempre più malessere fisico e mentale ai lavoratori.
Lotta di Classe 1800
Ad un certo punto comincia la rivolta Luddista, causata dall’insofferenza degli operai ormai schiavi delle macchine e degli imprenditori capitalisti.
Questo periodo fu caratterizzato da molteplici scioperi.
Le condizioni disagiate di questa emergente classe del proletariato ispirarono Karl Marx ad una riflessione.
Seconda Rivoluzione industriale
Spinta da altri fattori: non più dal carbone e dall’acciaio, ma dalla rivoluzione elettrica.
Questa rivoluzione non si presentò in Gran Bretagna, ma piuttosto negli Stati Uniti e in Germania.
Liberalismo
Trae le sue origini dall’Illuminismo, non è un’ideologia piuttosto è un modo di pensare, una filosofia.l’si comincia a diffondere nella prima metà del XIX secolo.
Liberalismo Classico
Il Liberalismo classico ha per padri fondatori Kant, Locke, Montesquieu.
L’ideologia è quella di difendere l’uomo dall’invadenza dello Stato oppressore, vogliono portare alla liberazione dell’individuo e alla piena affermazione di se stesso.
Principio di nazionalità
Il liberalismo attecchisce soprattutto nei intellettuali, nei filosofi e della borghesia.
Il principio di nazionalità invece è più accessibile al popolo.
Attorno a questo principio si afferma che ogni gruppo nazione ha diritto di istituire un proprio Stato indipendente e sovrano: li accomunano territorio, fede, lingua e storia.
A teorizzare questi ideali fu Giuseppe Mazzini.
Restaurazione Fallisce in Francia
In Francia ormai è si erano radicalizzati ideali liberali e il principio di nazionalità.
La restaurazione non riuscì ad assopire questi sentimenti.
Con la restaurazione erano tornati i Borboni (Carlo Borbone), che fu costretto a lasciare il trono, gli successe Luigi Filippo D’Orleans.
Si aprì una stagione di riforme, in cui la Francia ebbe la sua prima costituzione.
I Moti rivoluzionari del 1830
I Moti rivoluzionari del 1830, non fruttarono molte vittorie perché ancora le forze della restaurazione erano forti.
In Italia soprattutto, i moti non funzionarono perché l’impero asburgico si oppose.
I Moti rivoluzionari del 1848
I Moti del 48 furono i più significativi: fu l’anno in cui il liberalismo e i principi di razionalità si intrecciarono tra loro.
1848 in Italia
In questo periodo Ferdinando II di Borbone e Carlo Alberto (Piemonte) furono costretti a concedere delle costituzioni.
Carlo Alberto con il suo statuto Albertino, manteneva ancora nelle sue mani gran parte del potere, ma c’era una novità: era previsto un parlamento, e se questo non fosse stato d’accordo alcune scelte non sarebbero potute attuare.
1848 in Francia
In Francia operai e studenti cominciarono a protestare per l’allargamento del suffragio e il diritto di voto esteso a tutte le persone di sesso maschile.
Luigi Filippo fu costretto ad abdicare: questo segnò la fine della monarchia e l’inizio della seconda Repubblica.
1848 a Vienna
La patria del conservatorismo continentale europeo.
Metternich, ancora al potere, fu costretto a fuggire. Successivamente fu concessa una costituzione.
Questo avvenimento spinse gli ungheresi e le altre nazioni alla rivolta: cechi e croati si agitarono contro l’oppressione dell’impero.
Anche l’Italia, provando ad approfittare dell’indebolimento di Vienna, provocò un’insurrezione con il famoso episodio delle cinque giornate di Milano.
In realtà le forze patriottiche, non essendo state organizzate bene, furono sconfitte e Carlo Alberto fu costretto ad abdicare.
Reazione In Francia al 1848
In Francia è tornata la Repubblica ma, per accontentare il popolo ed evitare nuove rivoluzioni, provò a sostituire Napoleone: portarono alle elezioni di Luigi Bonaparte.
Nel 1852 lui era diventato legittimo e democratico presidente, ma decise di fondare un nuovo impero francese, questo probabilmente perché sentì l’irrefrenabile desiderio di porsi nella scia del suo prestigioso predecessore.
Bilancio dei moti del 1848
Fu un esperimento fallimentare, che vide prevalere le forze della restaurazione.