Psicologia clinica - Sanavio, Cornoldi Flashcards

(497 cards)

1
Q

che cosa significa approccio clinico

A

greco -> letto: le attività che il medico svolge al letto del malato

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2
Q

finalità della psicologia clinica

A

porgere aiuto rispondere alla dimensione psicologica

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3
Q

approccio clinico

A

presa diretta con i problemi concreti

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4
Q

come deve essere l’osservazione nell’approccio clinico

A

prolungata e silenziosa

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5
Q

2 tipi di approccio clinico

A

idiografico e nomotetico

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6
Q

approccio idiografico

A

mira il singolo nella sua forma

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7
Q

approccio nomotetico

A

cerca di scoprire le leggi e la natura delle cose

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8
Q

com’è collegato il lavoro clinico con la psicologia di base

A

il lavoro clinico è la scienza applicata delle conoscenze e metodologie sviluppate dalla psicologia di base

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9
Q

di cosa si occupano gli psicologi clinici

A

anche di disturbi mentali, infatti lavorano in servizi e strutture di salute mentale

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10
Q

cos’è la American psychological association

A

prima associazione di psicologia clinica

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11
Q

cosa fa la psicologia clinica secondo la spiegazione dell’American psychological association

A

integra scienza, teoria e pratica per capire e alleviare disadattamento, disabilità e disagio e promuove l’adattamento umano e lo sviluppo personale

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12
Q

definizione italiana della psicologia clinica

A

interventi atti a promuovere le condizioni di benessere socio-psico-biologico e i relativi comportamenti, anche preventivi, nelle diverse situazioni cliniche e ambientali

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13
Q

1875 Lipsia

A

primo laboratorio di psicologia, fondato da Wundt

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14
Q

1880 ipnosi

A

legittimo trattamento in psichiatria, studi sull’isteria su Anna O.

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15
Q

1890 test

A

creazione di test mentali

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16
Q

1892 apa

A

nascita dell’american psychological association

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17
Q

1896 Pennsylvania

A

nascita ufficiale della psicologia clinica, cattedra in Pennsylvania

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18
Q

1900 Freud

A

pubblicazione de l’interpretazione dei sogni

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19
Q

1904 manicomi

A

strutture cardine nella cura dei malati mentali

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20
Q

1910 sip

A

società italiana di psicologia

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21
Q

1913 comportamentismo

A

watson

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22
Q

1921 jung e rorschach

A

tipi psicologici di jung e tavole di rorschach

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23
Q

1923 riforma Gentile

A

abolito l’insegnamento della psicologia a favore della storia della filosofia

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24
Q

1925 spi

A

società psicoanalitica italiana

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25
1933 hitler
hitler avvia la sterilizzazione per pazienti psicoanalitici
26
1939 guerra
assistenza alle vittime con traumi di guerra
27
1945 connecticut
primo riconoscimento legale della professione
28
1952 dsm-1
prodott dall'american psychiatric association
29
1958 harlow
studi scimmia spugna e gommapiuma
30
1963-78 basaglia
- trieste - psichiatria si svincola dalla neurologia - legge basaglia
31
1987 omosessualità
non viene più considerata un disturbo mentale
32
2007 scuole di specializzazione
Sì laureati in psicologia clinica | No laureati in medicina
33
ottica dello psicologo clinico
ottica del particolare
34
esame psicodiagnostico
raccolta, analisi ed elaborazione di informazioni
35
raccolta di informazioni nell'esame psicodiagnostico
NO passiva raccolta di informazioni | SI processo attivo simile al problem solving e decision making
36
visione del soggetto nell'esame psicodiagnostico
NO categorizzazione del soggetto all'interno di una determinata malattia MA approfondimento e analisi del singolo caso e delle sue peculiarità
37
qual è l'asse portante dell'esame psicodiagnostico
il colloquio clinico
38
finalità del colloquio clinico
esame del problema che porta il paziente a rivolgersi ad uno psicologo clinico
39
cosa analizzare durante il colloquio clinico
storia del soggetto e caratteristiche personologiche
40
cosa sono le caratteristiche personologiche
caratteristiche familiari e sociali di un soggetto
41
come deve essere l'ascolto durante il colloquio clinico
NO semplice ascolto empatico | MA esplorare il sistema cognitivo verbale: ciò che il paziente pensa e dice di sé
42
primo colloquio
convenevoli sociali e di che problema si parla. - attenzione sul presente e poi prima insorgenza del problema - allargamento ad altri problemi presenti - NO raccogliere informazioni, SI dare informazioni
43
modello multidimensionale
canale verbale, osservazione diretta del comportamento , registrazione strumentale dell'attivazione psicofisiologica
44
canale verbale del modello multidimensionale
informazioni che un soggetto fornisce nel corso di un colloquio clinico (influenzate da variabili di contesto)
45
osservazione diretta del comportamento del modello multidimensionale
informazioni offerte dal comportamento non verbale (influenzate da variabili di contesto)
46
registrazioni strumentali dell'attivazione psicofisiologica del modello multidimensionale
frequenza cardiaca, respiratoria, attività cerebrale, ecc
47
indipendenza degli indici nel modello multidimensionale
NO per forza correlazione fra i diversi canali
48
cosa fa la valutazione multidimensionale
cerca di integrare informazioni e misurazioni provenienti da diversi piani
49
esame diagnostico
pluralità di tecniche
50
cos'è l'assessment psicofisiologico
valutazione delle specifiche modalità del sistema di risposte psicofisiologiche della persona in esame
51
indici psicofisiologici dell'esame psicofisiologico
livello di tensione muscolare, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione sistolica e diastolica, attività delle ghiandole sudoripare della pelle (conduttanza cutanea)
52
alessitimia
incapacità a riconoscere, denominare e verbalizzare il mondo delle emozioni e ciò favorirebbe l'insorgenza di malattie psicosomatiche
53
a quale teoria associamo l'alessitimia
alla teoria psicodinamica
54
quali tipi di psicodiagnosi
- esame psicodiagnostico - colloquio clinico - modello multidimensionale - "assessment" psicofisiologico - osservazione - interviste strutturate - test psicodiagnostici autovalutativi - tecniche proiettive - test di intelligenza - valutazione cognitiva e neuropsicologica di specifiche funzioni
55
osservazione naturalistica
quando ha luogo nell'ambiente naturale nel quale spontaneamente si verifica il comportamento in esame
56
reattività di comportamento nell'osservazione naturalistica
cambiamento che il comportamento di una persona viene ad avere per il solo fatto di essere osservata, va scemando con il ripetersi delle osservazioni
57
esempi di reattività di comportamento
casi di disturbi alimentari
58
esempi di reattività di cambiamento scemata
ADHD
59
strumenti dell'osservazione
griglia di osservazione e automonitoraggio
60
griglia di osservazione
raramente costruita ex novo dallo psicologo
61
automonitoraggio
tecnica intermedia fra la valutazione soggettiva e l'osservazione (effetti di reattività)
62
problema della diagnosi
legata al funzionamento mentale di chi la effettua | es. cercare conferma per l'ipotesi formulata
63
soluzione al problema della diagnosi
interviste strutturate
64
cos'è un'intervista strutturata
è simile al colloquio clinico ma meno libera
65
efficacia della tecnica standardizzata nell'intervista strutturata
diverso intervistatore ma stesse risposte
66
adult attachament interview (Georg, Kaplan, Main)
classificazione dello stile di attaccamento sopra i 16 anni
67
com'è strutturata l'adult attachament interview
intervista semistrutturata di 1h ca. con 18 domande aperte. Le risposte sono audio e video registrate. Si riferisce alle figure di riferimento dell'infanzia
68
Strange situation (attaccamento prima infanzia)
studia i vari tipi di attaccamento: distanziante, sicuro, preoccupato, con lutti o traumi non risolti
69
intervista strutturata type A
pone l'attenzione sul comportamento dell'intervistato = intervista provocativa. L'intervistatore non tende tanto ad ascoltare empaticamente il paziente, quanto a far emergere in lui possibili reazioni di irritazione e ostilità
70
dove viene usata la videoregistrazione nell'intervista strutturata type A
solo in strutture di altissima specializzazione
71
intervista clinica strutturata
fa riferimento al sistema di diagnosi delle malattie mentali del dsm-5 (presente/non presente, livello soglia/stadio clinico). Utilizzare moduli diversi a seconda dell'intervistato che si ha davanti e delle risposte iniziali
72
Camberwell family interview
prende in considerazione l'emotività SOLO ESPLICITA del familiare del paziente psichiatrico. videoregistrazione
73
finalità della camberwell family interview
intervento sul nucleo familiare per ridurre le ricadute del paziente
74
yale-brown
disturbo ossessivo compulsivo. | Misurare la gravità al momento di sintomi ossessivi compulsivi (quando il disturbo è già diagnosticato)
75
da cosa è composto il test yale-brown
10 item: 5 ossessioni e 5 compulsioni
76
k-sads
test sul piano evolutivo: intervista prima ai genitori e poi ai bambini. PRIMA INTERVISTA: intervista introduttiva non strutturata DOPO LA PRIMA INTERVISTA: intervista diagnostica che indaga tutte le aree della psicopatologia dell'età evolutiva
77
tipologie interviste strutturate
- adult attachament interview - strange situation - intervista strutturata type A - intervista clinica strutturata - camberwell family interview - yale-brown - k-sads
78
quando si fanno i test psicodiagnostici autovalutativi
accanto ad approfondimenti. | Prima test ad ampio spettro, poi più mirati per far emergere ipotesi di approfondimento del problema
79
quali tipo di test
3 ad ampio spettro (minnesota, batteria cba, misurazione dell'ansia) e 3 mirati (back depression inventory, valutazione dei disturbi di personalità)
80
minnesota multiphasic personality inventory
questionario di personalità anni '30
81
presupposto del questionario minnesota
idea che le differenti forme psicopatologiche che non sono altro che la caratterizzazione in grado estremo di caratteristiche psicopatologiche che sarebbero distribuite normalmente nella popolazione comune
82
scale cliniche del minnesota
ipocondria, depressione, paranoia, ipomania
83
batteria CBA
individuare eventuali aree disfunzionali nella situazione di vita del soggetto
84
integrazioni batteria CBA
orizzontale e verticale
85
integrazione orizzontale batteria CBA
modello multidimensionale e integrazione fra le diverse componenti dell'esame psicodiagnostico
86
integrazione verticale batteria CBA
strategia flessibile per approfondimenti successivi
87
misurazione dell'ansia chi l'ha studiata
Spielberger
88
ansia di stato (misurazione dell'ansia)
stato transitorio emozionale, aumentata attività del sistema nervoso autonomo
89
ansia di tratto (misurazione dell'ansia)
differenze tra le persone nella tendenza a rispondere con elevazione dell'intensità dell'ansia di stato a situazioni percepite come minacciose
90
Back Depression inventory
misura dell'intensità di depressione
91
come si misura l'intensità di depressione (back depression inventory)
evoluzione dello stato d'umore nel corso di un episodio depressivo
92
differenza fra test e diagnosi
il risultato del test non è mai sufficiente per una diagnosi
93
valutazione dei disturbi di personalità
questionario per autosomministrazione. | 175 item
94
cos'è un'ipotesi proiettiva
le risposte che dà un individuo a stimoli ambigui riflettono attributi stabili della sua personalità
95
perché vengono chiamate tecniche proiettive e non test proiettivi
perché non ci sono gli stessi risultati se vengono ripetuti a distanza di tempo
96
primi metodi proiettivi
lo psicologo leggeva delle parole e il paziente era invitato a rispondere associando la prima parola che gli venisse in mente
97
successivi metodi proiettivi
interpretazione di stimoli dal significato incompleto, test semiproiettivi con stimoli simili a fumetti incompleti, produzione di disegni, scelta dei colori
98
dove vengono più usate le tecniche proiettive e perché
in Italia perché considerate più affidabili
99
più nota tecnica proiettiva
reattivo psicodiagnostico di Rorschach
100
per cosa è utile la tecnica delle tavole di Rorschach
per studiare problemi di percezione -> macchie casuali
101
interpretazione nelle tavole di Rorschach
si basa sulla frequenza delle caratteristiche delle risposte
102
chiave di lettura delle tavole di Rorschach
pluralità di metodi di impiego perché non vi è una definitiva chiave di lettura visto che R. morì prematuramente
103
finalità dei test di intelligenza
per capire se le difficoltà sono riscontrabili a ritardo mentale o demenza
104
test QI più popolare
scale di Wechsler, più utilizzate nei paesi occidentali
105
validità scale di Wechsler
solidità, flessibilità e standadizzazione.
106
flessibilità delle scale di Wechsler
continuo adattamento e rinnovamento -> margine di sicurezza del 95%
107
scale di Wechsler per chi?
per l'adulto e due costruite per i bambini (sotto e sopra i 6-7 anni)
108
cosa esaminano le scale di Wechsler
aspetti differenti del sistema cognitivo e del suo funzionamento
109
valore dei punteggi nelle scale di Wechsler
- 10 media - 3 deviazione standard - 6/7 presenta difficoltà
110
cosa fare davanti al decadimento intellettivo dell'anziano
procedere ad una diagnosi più specifica di eventuali disfunzioni
111
come valutare specifiche funzioni
un individuo può avere difficoltà in un'area cognitiva ma non in un'altra
112
vantaggio delle valutazioni specifiche
diagnosi più precisa del problema del malato per avere anche informazioni su una valutazione medica generale e prendere decisioni relative alle modalità dell'intervento
113
primi tentativi di classificazione dei disturbi mentali
fatta nell'800 per fornire una classificazione delle malattie internazionalmente condivisa
114
1946 oms
classificazione internazionale delle malattie mentali ma lavoro grossolano
115
dsm5 1952
comunità psichiatri americani ateoretici = NO scelte epistemologiche
116
cause dei disturbi mentali
tuttora materia dubbia e controversa, le conoscenze al riguardo si modificano continuamente
117
disturbi psicologici in età evolutiva
elementi specifici che nell'adulto non compaiono o sono diversificati
118
cosa è difficile da fare nei disturbi psicologici in età evolutiva
tracciare una linea tra quella che può essere una crisi transitoria o un vero e proprio disturbo
119
fonte di errore nel concetto di disturbo
si pensa che la malattia o esista o non esista (come nelle malattie fisiche)
120
uso dei modelli ottimali di adattamento
si trovano sempre criticità
121
uso dei principi statistici elementari
stabilisce a priori quando un comportamento può essere considerato problematico
122
considerazione di anormalità
una cosa anormale in una società, non è detto che lo sia in un'altra
123
due gradi nella classificazione dimensionale dei disturbi psicologici evolutivi
tassonomicità e continuità
124
tassonomicità
distinguono in categorie diverse i disturbi che si possono presentare
125
critica della tassonomicità
troppa semplificazione
126
continuità
considerato un certo aspetto si assume che un bambino lo possieda (presenta in disturbo) o non lo possieda
127
cosa fanno i test di personalità (descrizione dimensionale)
descrizione dell'individuo e di sue eventuali problematiche lungo una serie di dimensione
128
descrizione multidimensionale del bambino
esaminare problematiche descritte nei sistemi classificatori e considerarli tutte potenzialmente presenti in uno stesso individuo e a tutti i livelli possibili di intensità
129
per ogni sintomo descritto nella descrizione multidimensionale
grado di intensità da 0 a 3 valutato da genitori e insegnanti
130
descrizione multidimensionale ricondotta a due fattori
sintomi internalizzanti e sintomi esternalizzanti
131
sintomi internalizzanti
problemi su cui io bambino ripiega, senza esibirli
132
sintomi esternalizzanti
diretti verso l'ambiente e altre persone
133
fattori di un disturbo
biologici o legati all'esperienza. | Alcuni ricercatori danno importanza ad entrambi
134
predisposizione nell'impostazione biologica
familiarità e gemelli monozigoti
135
impostazione psicobiologica
NO SOLO ricerca genetica MA ANCHE aspetti sottostanti ai disturbi psicologici
136
modelli cognitivisti di ricerca nell'impostazione psicobiologica
eziologica e funzionale
137
ricerca eziologica
quali fattori hanno prodotto un certo effetto
138
ricerca funzionale
descrivere come agisce e si configura un effetto
139
teorie dello stress nell'impostazione psicobiologica
una predisposizione al disturbo sfocia in patologia solo se si verificano condizioni di particolare stress
140
impostazione comportamentista
si pensa che lo sviluppo psicologico fosse la risultante dell'esperienza assimilata attraverso i principi di base dell'apprendimento comportamentista
141
approccio cognitivo comportamentale
coniuga concetti cognitivisti e comportamentisti
142
teoria sociomotivazionale dell'apprendimento
problematiche psicologiche possono essere il risultato di interazioni tra fattori esperienziali, motivazionali e sociali
143
approccio psicoanalitico
si bassa sulle esperienze precoci e inconsce perché sono incontrollabili e continuano a produrre i loro effetti
144
dimensione dell'attaccamento (bowlby 1969)
un buon attaccamento originario costituisce le premesse per un buono sviluppo dell'affettività, un cattivo attaccamento produrrà ansia ed eccessiva preoccupazione di essere allontanato dalle persone care
145
stili studiati dalla dimensione dell'attaccamento
- sicuro - insicuro/evitante - insicuro/ambivalente - disorganizzato
146
stile sicuro
tranquillo con la madre, turbato con lo sconosciuto
147
stile insicuro evitante
indifferente nei confronti della madre
148
stile insicuro ambivalente
sentimenti contraddittori nei confronti della madre
149
stile disorganizzato
comportamenti stereotipici
150
studi sul rischio psicosociale
riconoscere come dei fattori possano produrre un valore di rischio cumulativo che, se superata una certa soglia, produrranno un problema
151
fattore di rischio in considerazione di nucleo monogenitoriale
più a rischio di grave disagio
152
svantaggio socioculturale
finanziando un intervento economico, sociale e psicologico si fa risparmiare la società
153
conseguenze dello svantaggio socioculturale
NO pari opportunità e sicurezze del coetaneo agiato NO stimoli ricchi e articolati emarginazione della famiglia
154
bullismo
comportamento prepotente manifestato, con costanza nel tempo, che produce una interazione prevaricante su una vittima
155
da cosa dipende il profilo del bullo
caratteristiche individuali e sistemi di interazione sociale
156
profilo del bullo
sostenuto da altri membri del gruppo, anche senza problematiche psicopatologiche
157
fattori sociali di rischio alla tossicodipendenza
insuccesso scolastico, mancanza di reti sociale forti, frequentazioni di ambienti errati, modelli culturali sbagliati ma ci sono anche profili individuali a rischio
158
delinquenza giovanile
strettamente legata alla tossicodipendenza
159
tipologie di delinquente
- socializzato - non socializzato psicopatico - nevrotico disturbato
160
delinquente socializzato
condivisione con altri compagni del proprio comportamento delinquenziale
161
delinquente non socializzato psicopatico
non è legato a un gruppo
162
delinquente nevrotico disturbato
agisce da solo ma presenta timidezza, isolamento e ansia
163
cos'è il disturbo della condotta
comportamenti scarsamente controllati che violano diritti degli altri e norme sociali
164
attenzione/iperattività
difficoltà di mantenere l'attenzione e controllare il grado della propria attività
165
DSA
difficoltà scolastiche gravi e continue non riferibili ad un chiaro fattore esterno -> difficoltà intrinseca
166
cosa attivare per un funzionamento cognitivo nei dsa
NON SOLO lettura, scrittura e calcolo | MA ANCHE comprensione del testo, problem solving
167
disturbi della comunicazione
può sfociare in un disturbo dell'apprendimento
168
esempio di disturbi della comunicazione
balbuzie
169
problemi trasversali delle balbuzie
disagio emotivo e comunicativo nel soggetto e nell'interlocutore
170
fattori delle balbuzie
genetica, sesso (più frequente nei maschi), fisiologia, cattive abitudini di eloquio
171
disturbo della coordinazione motoria
difficoltà a sviluppare abilità di movimento e di coordinazione del corpo
172
problemi della disabilità intellettiva e mentale
adattamento e vita sociale
173
disturbo generalizzato dello sviluppo più noto
autismo
174
cos'è l'autismo
compromissione di molteplici aree dello sviluppo. | Soprattutto interagire e comunicare
175
disturbo dell'autismo infantile precoce da chi è stato descritto e quando
da Kanner nel 1943
176
in cosa consiste il disturbo dell'autismo infantile precoce
difficoltà nel comunicare
177
disturbo di Asperger
simile all'autismo ma con minore compromissione dell'autonomia, del linguaggio e della comunicazione
178
criteri per la diagnosi dell'autismo
1. deficit persistenti nella comunicazione sociale e nell'interazione 2. pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi
179
ipotesi di Bettlheim sull'autismo
influenza l'atteggiamento freddo e privo d'amore dei genitori
180
critica all'ipotesi di Bettlheim
scarse prove empiriche sulle sue teorie sull'autismo
181
local biases nell'autismo
focalizzazione sui dettagli e l'assenza di un quadro d'insieme
182
autismo negli ultimi anni
aumento di diagnosi di autismo, perché più studiato
183
differenza fra disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
nutrizione: infanzia e fanciullezza alimentazione: adolescenza ed età adulta
184
disturbi della nutrizione
ingestione di sostanze non commestibili, ripetuto rigurgito e/o rimasticamento
185
disturbi dell'alimentazione
anoressia, bulimia, ecc
186
disturbi da tic grave
quando i tic si sommano, si accentuano e si mantengono nel tempo
187
disturbo di Tourette
tic motori e vocali: provoca serie difficoltà sociali
188
disturbi di evacuazione
enuresi: incapacità di controllare l'urina encopresi: incapacità di controllare le feci
189
trattamento per i disturbi di evacuazione
farmacologico e psicologico
190
ansia
eccessiva risposta emotiva a situazioni che non la giustificano, errata valutazione cognitiva della situazione e delle proprie capacità di affrontarla (e reazioni fisiologiche)
191
disturbo ossessivo compulsivo del bambino
rituali di pulizia legati all'ossessione per lo sporco e la contaminazione
192
disturbo d'ansia del bambino
paura di essere separato dalla persona che si prende cura di lui
193
disturbi depressivi nel bambino
stessi sintomi dell'adulto con accentuazione di irritabilità e lamentele fisiche
194
sistemi di cura per i disturbi depressivi del bambino
non è detto che siano efficaci gli stessi che vengono usati per gli adulti
195
concezione nell'antichità di follia
religiosa e laica
196
concezione religiosa della follia
inviata dagli dei: espediente di cui si servono quando vogliono punire
197
concezione laica della follia
filosofi che cercano spiegazioni razionali
198
visione medievale della follia
follia = demonio
199
follia durante umanesimo e rinascimento
migliora la condizione dei folli
200
"nave dei folli" germania
esistenza vagabonda dei folli e li si lasciava scorazzare
201
enrico viii inghilterra ospizi
divenne uno svago domenicale andare a vedere i pazzi
202
riforma di Pinel 1793
i folli sono esseri umani quindi spettano loro i diritti e la dignità proclamati dalla rivoluzione francese
203
Kraepelin '800
padre della psichiatria moderna. Differenza fra psichiatria descrittiva e fenomenologica
204
psichiatria descrittiva
si interessava più di malattia che di malati
205
psichiatria fenomenologica
si ispirava ai filosofi. | malattia mentale = uno dei modi di porsi dell'essere umano
206
freud '900 psicoanalisi
venne ripristinata la linea di continuità tra normalità e patologia
207
psichiatria oggi
causalità multipla dei disturbi mentali = mai attribuibili ad una sola causa
208
stigma sociale
insieme di atteggiamenti, stereotipi e credenze che un gruppo nutre nei confronti di altri gruppi
209
4 fasi dello stigma
1. etichettatura 2. etichetta associata alle credenze e agli stereotipi propri di quella società 3. le persone vengono considerate in base alla propria etichetta 4. queste persone hanno una perdita di status
210
su cosa è basato lo stigma sociale
sull'ignoranza
211
capacità di intendere
riconoscere correttamente il significato e il valore dei fatti e delle azioni secondo la cultura corrente
212
capacità di volere
agire o non agire come conseguenza di una scelta libera e ragionata
213
cosa ha sostituito il tso
il ricovero coatto del 1904
214
finalità del tso
tutela della salute
215
tso negli anni
il numero di tso si va riducendo con il miglioramento dell'assistenza e della prevenzione
216
istituzione totale
luogo di residenza e di lavoro di gruppi di persone che si trovano a dividere una situazione comune (manicomio)
217
le istituzioni totali secondo Goffman
meccanismi di esclusione e violenza. Descrive ciò che realmente succede in un'istituzione totale: producono una patologia (sindrome da istituzionalizzazione)
218
obiettivo legge Basaglia del '78
ridurre la segregazione e il contenimento fisico. Riconoscere i diritti e la necessità di una vita di qualità dei pazienti che possono essere meglio seguiti e curati da ambulatori territoriali
219
cosa si temeva con la legge Basaglia
aumento di crimini e suicidi con l'immissione dei malati mentali nelle comunità, ma ciò non è avvenuto
220
fenomeno della porta girevole
il malato rientra dopo la dimissione, a causa dell'inadeguatezza delle cure
221
salute mentale basata sulle evidenze
far dipendere le decisioni sanitarie da prove di efficacia (Cochrane)
222
prove di efficacia
una terapia va considerata inefficace fino a prova contraria
223
livelli di affidabilità di strategie diagnostiche e terapeutiche
A: procedura fortemente raccomandata, sostenuta da prove scientifiche B e C: procedure sui quali si nutrono dei dubbi D e E: procedure sconsigliate
224
livelli di prova di strategie diagnostiche e terapeutiche
livello 1: studi clinici controllati e revisionati | livelli successivi: prove via via meno solide
225
obiettivi delle linee guida sulle strategie diagnostiche e terapeutiche
- migliorare la qualità dell'assistenza - ridurre disparità geografiche e sociali - ridurre i costi - promuovere comportamenti professionali - possono facilitare la comunicazione fra paziente e professionista
226
protocolli diagnostico-terapeutici
schemi predefiniti che descrivono il possibile percorso di gruppi di pazienti
227
epidemiologia dei disturbi mentali
disciplina che studia le frequenza e la distribuzione dei fenomeni morbosi e alcune variabili che contribuiscono alla loro insorgenza e diffusione
228
risultati degli studi epidemiologici
difficilmente generalizzabili e studi costosi
229
world mental health
progetto internazionale del 2000
230
ESEeD
sezione europea associata al world mental health | 6 paesi europei tra cui l'Italia
231
cosa ha scoperto l'ESEeD
1 persona su 4 va incontro a un disturbo mentale almeno una volta nella vita
232
disturbi più comuni secondo l'ESEeD
depressione maggiore e fobie specifiche
233
differenze rapporto di genere per le malattie mentali
le donne hanno il doppio di probabilità di andare incontro a un disturbo mentale ma gli uomini tendono a sminuire o non riconoscere i problemi
234
disturbi con prevalenze simili di genere
schizofrenia e disturbi bipolari
235
disturbi con prevalenze maschili
abuso/dipendenza di sostanze e disturbo antisociale di personalità
236
comorbidità
presenza contemporanea di 2 o pù disturbi mentali
237
depressione e comorbidità
depressione: macrocategoria in cui più spesso si osserva comorbidità
238
peso dei pregiudizi
la maggior parte delle persone con problemi mentali non è assistita dai professionisti del settore
239
sintomi psicotici per antonomasia
allucinazione e delirio
240
allucinazione
percezione sensoriale che si manifesta in assenza di una stimolazione esterna del relativo organo di senso. La persona può rendersi conto o meno che sta avendo un'allucinazione. Allucinazioni transitorie possono manifestarsi in chi non è affetto da disturbi mentali
241
delirio
falsa convinzione basata su errate deduzioni che viene fortemente sostenuta a dispetto di prove della sua falsità
242
deliri di controllo
propri comportamenti sotto il controllo di qualcuno
243
deliri erotomanici
una persona sia innamorata e cerca di corrispondere a distanza
244
deliri di gelosia
il proprio coniuge sia infedele
245
deliri di grandiosità
dispone di un particolare talento non riconosciuto
246
deliri di insezione del pensiero
i pensieri che formula non siano propri
247
deliri di persecuzione
convinzione di essere vittima di una cospirazione
248
disturbo mentale più grave
schizofrenia. | Invalidante e limita l'autonomia di chi ne soffre
249
spettro schizofrenico
gruppo di disturbi collegati e in sovrapposizione tra loro
250
dov'è più presente la schizofrenia
nelle aree urbane
251
diversi sottotipi di schizofrenia a seconda della sintomatologia predominante
paranoide, disorganizzato(eloquio e comportamento)
252
decorso clinico della schizofrenia
fase prodromica, attiva e residuale
253
fase prodromica schizofrenia
non sempre identificabile, raramente l'esordio è improvviso
254
fase attiva schizofrenia
presenza della sintomatologia acuta
255
fase residuale schizofrenia
non sono più presenti i sintomi ma non è ancora possibile la ripresa della vita precedente
256
termine "psicotico"
compromissione importante dell'esame di realtà
257
cause disturbi psicotci
condizioni mediche: infezioni al snc, indotti da sostanze o da astinenza
258
disturbo delirante
presenza di uno o più deliri che persistono per almeno un mese. Esordio in età avanzata
259
disturbo psicotico breve
alterazione che comporta l'insorgere improvviso di uno o più sintomi psicotici. Rischio di suicidio: alto Persiste da un giorno a un mese
260
disturbo schizoaffettivo
si combinano sintomi psicotici con caratteristiche di un disturbo dell'umore. Rischio di suicidio: alto
261
prognosi del disturbo schizoaffettivo
migliore della schizofrenia ma peggiore dei disturbi dell'umore
262
disturbo schizofreniforme
sintomi della schizofrenia con durata compresa fra 1 e 6 mesi
263
fattore di rischio più importante nei disturbi mentali
familiarità -> uno dei primi dati da raccogliere nell'anamnesi
264
studi sulla famiglia
probabilità aumenta se la parentela è più vicina
265
studi sui gemelli
monozigoti: similarità genetica del 100% dizigoti: similarità genetica del 50% (come normali fratelli)
266
studi sulle adozioni
hanno più probabilità di sviluppare la malattia che hanno avuto genitori biologici schizofrenici. Ruolo importante: ambiente
267
anomalie strutturali nel cervello dei pazienti con schizofrenia
- perdita di tessuto cerebrale e riduzione della materia grigia della corteccia prefrontale
268
ipotesi dopaminergica della schizofrenia
i sintomi psicotici e la schizofrenia derivano da un'eccessiva trasmissione di dopamina in alcune aree cerebrali
269
critica all'ipotesi dopaminergica
NO eccesso di dopamina | SI ipersensibilità di specificii recettori
270
stress per la schizofrenia
fattori genetici: predisponenti ma è necessario l'intervento di fattori ambientali (stress) perché si abbia l'insorgere di una malattia
271
Bateson (scuola di Palo Alto)
disfunzioni di comunicazione all'interno della famiglia
272
Frith
lo schizofrenico non ha controllo sui propri pensieri, percependoli all'esterno di sé
273
Laing
schizofrenia e altre malattie mentali: reazioni di difesa di individui soffocati dalle pressioni sociali e familiari
274
trattamento per la schizofrenia
intervento di più figure professionali tra loro coordinate
275
cosa fare durante le fasi acute della schizofrenia
il ricovero è spesso necessario
276
trattamento ideale per la schizofrenia
terapia farmacologica e interventi psicosociali
277
interventi precoci per la schizofrenia
utili con soggetti al primo episodio psicotico
278
diagnosi precoce della schizofrenia
- riconoscimento dell'esordio psicotico e assistenza precoce - valutazione e trattamento della crisi - sostegno nella fase di recupero
279
trattamenti biologici invasivi
Ippocrate: cura delle convulsioni . -> febbre quartana '800: cura della paresi generale -> febbre malarica '30: cura ai pazienti psichiatrici -> crisi epilettiche
280
elettroshock
considerata solo in base al fallimento di altre terapie. | Continua ad essere usata (molto raramente) anche se non ha base razionale
281
lobotomia
psicochirurgia. Le sperimentazioni mostrarono che non si otteneva la scomparsa dei deliri ma la diminuzione del coinvolgimento emotivo che il paziente aveva
282
perché i trattamenti invasivi furono praticati
- assenza di risorse alternative - spregiudicatezza della classe media - primitivismo del pensiero medico e della legislazione - basarsi su almeno un caso "miracolato"
283
episodio depressivo maggiore
fatto transitorio
284
sintomi dell'episodio depressivo maggiore (almeno 5)
- umore depresso per la maggior parte del giorno - marcata diminuzione di interesse e piacere per le attività - perdita o aumento di peso e dell'appetito - insonnia o ipersonnia - agitazione o rallentamento psicomotorio faticabilità - sentimenti di autosvalutazione o di colpa - ridotta concentrazione - pensieri ricorrenti di morte
285
disturbo depressivo maggiore
caratterizzato dalla presenza di un episodio depressivo, il decorso successivo è variabile e spesso si presentano nuovi episodi
286
disturbo distimico
umore depresso per almeno 2 anni. Caratterizzato da sintomi meno gravi che non pervengono mai ad un episodio depressivo maggiore
287
ereditarietà della depressione
45-60% monozigoti | 20% dizigoti
288
studi di brain imaging
cosa si riscontra nel cervello
289
brain imaging nella depressione
forte attività dell'amigdala e diminuita attività della corteccia prefrontale
290
anomalie neurotrasmettitoriali della depressione
noradrenalina, serotonina e dopamina
291
anomalie neuroendocrine della depressione
elevati livelli di cortisolo (ormone dello stress) e squilibrio dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene
292
altri fattori di rischio per la depressione
struttura della personalità e modalità di elaborazione cognitiva (costrutto degli schemi cognitivi)
293
cos'è il costrutto degli schemi cognitivi
strutture cognitive negative (visione negativa di sé) hanno origine in età infantile e adolescenziale a causa di esperienze e relazioni negative dell'infanzia
294
rivoluzione della terapia
iproniazide, un farmaco degli anni '50, sviluppato in origine per la tubercolosi
295
iproniazide
inibitore della monoaminossidasi: rendono inattivi gli enzimi che ossidano le monoamine
296
monoamine
noradrenalina, serotonina e dopamina
297
antidepressivi e psicoterapia
antidepressivi: sollievo già dopo due settimane psicoterapia: tempi più lunghi
298
quando iniziare la psicoterapia
attendere la fine o un alleviamento depressivo prima di iniziare un trattamento
299
obiettivo della psicoterapia
NO sollievo immediato | SI prevenzione delle ricadute
300
terapia cognitiva orientata alla "mindfulness"
praticata la meditazione ad integrazione delle tecniche cognitive
301
cosa fa la meditazione
osservare i propri pensieri come oggetti da esaminare e osservare con distacco le proprie emozioni
302
quando viene consigliata la meditazione in terapia
nei casi di depressione ricorrente
303
cosa attenziona la psicoterapia interpersonale
NO il mondo interno del paziente | SI le relazioni che intrattiene
304
quando è consigliata la psicoterapia interpersonale
nei casi di depressione lieve
305
quando usare l'approccio terapeutico familiare
quando il paziente è un bambino o un adolescente
306
episodio maniacale
umore elevato, espansivo o irritabile. | Almeno una settimana e compromette le attività
307
episodio ipomaniacale
almeno 4 giorni, non compromette le attività
308
disturbo bipolare
disturbo con più alta componente genetica
309
trattamento per il disturbo bipolare
ricordo a stabilizzatori dell'umore paralleli alla terapia
310
disturbo bipolare 1
decorso clinico con uno o più episodi maniacali
311
disturbo bipolare 2
uno o più episodi depressivi maggiori e almeno un episodio ipomaniacale (e non maniacale)
312
disturbo ciclotimico
alterazione dell'umore cronica. Numerosi episodi ipomaniacali e numerosi periodi con sintomi depressivi che non raggiungono l'intensità di un episodio depressivo maggiore
313
parasuicidio
qualunque atto non fatale che provoca danni a se stesso
314
perché il gesto del suicidio
atto vendicativo o richiamo dell'attenzione. Più frequente del suicidio
315
mondo atemporale secondo il paziente gravemente depresso
il paziente non riesce a credere che la sua condizione possa essere transitoria
316
suicidio razionale
NO malattie mentali | SI scelta responsabile
317
come affrontare l'argomento suicidio
tatto, tempismo e sensibilità
318
mito sul parlare del suicidio
pericoloso perché può far precipitare gli eventi
319
verità nel parlare del suicidio
senso di sollievo del paziente nel poter affrontare un argomento imbarazzante
320
cos'è l'adattamento
riconoscere facilmente un pericolo e attivare risorse appropriate
321
cos'è la preoccupazione
attività cognitiva involontaria, in gran parte incontrollabile, associata a un senso di disagio emotivo. Ed è un fenomeno adattivo
322
che competenza favorisce la preoccupazione
il problem solving
323
trasformazione disadattiva della preoccupazione
assume dimensioni eccessive e carattere parassitario -> rallenta il problem solving
324
iperattività dell'amigdala nella depressione
ghiandola della paura e della collera
325
rappresentazione del mondo secondo i depressi
minaccioso e pieno di pericoli
326
rappresentazione di se stessi secondo i depressi
entità fragili e povere di risorse
327
interventi nella depressione
a livello emozionale e a livello cognitivo
328
soglia di disturbo d'ansia
- ansia provoca limiti nelle attività - ansia si manifesta per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi - difficoltà a controllare la preoccupazione
329
trattamento di 1 scelta per il disturbo d'ansia generalizzato
terapia
330
attacco di panico
manifestazione d'ansia estremamente intensa, breve e transitoria
331
attacchi di panico provocati dalla situazione
la paura inizia e cessa in concomitanza con l'esposizione alla situazione temuta
332
attacchi di panico non provocati dalla situazione
inizio improvviso e raggiunge l'apice rapidamente - > credere di essere sul punto di morire - > essere sul punto di impazzire o perdere o il controllo
333
disturbo di panico
attacchi inaspettati e ricorrenti per almeno un mese
334
esordio dei disturbi di panico
tra la tarda adolescenza e i 35 anni
335
sensibilità dei disturbi di panico in luoghi specifici
sensibilità a luoghi in cui è avvenuto l'attacco -> probabilità di averlo nuovamente in quel luogo. può portare ad un disturbo di agorafobia
336
fobie più complesse e diffuse
agorafobia e fobia sociale
337
Freud, caso del piccolo Hans e il cavallo | fobia secondo Freud
dietro un minuscolo animale, il paziente deve avvertire un pericolo micidiale
338
fobia secondo Watson
puri e semplici esempi di apprendimenti infelici
339
trattamento per la fobia
nessun farmaco perché può allungare e ostacolare la terapia
340
fobia sociale
teme di agire erroneamente o comportarsi in modo inadeguato. Le situazioni vengono evitate o tollerate con grande fatica e sofferenza
341
Modello Clark e Wells della fobia sociale
- distorsioni nella valutazione - criteri eccessivamente elevati nelle prestazioni sociali - convinzioni autosvalutative di sé e delle proprie capacità - ritenere gli altri molto attenti e competenti
342
importante nell'elaborazione post evento per evitare la fobia sociale
far parlare il paziente
343
cosa possono provocare gli eventi traumatici estremi
una forte reazione d'ansia
344
che sintomi possono presentarsi dopo gli eventi traumatici
- sintomi dissociativi - continuo rivivere l'evento traumatico - disagio psicologico - iperattività fisiologica ad eventi-stimolo
345
disturbo acuto da stress
4 settimane successive al trauma
346
disturbo post-traumatifco da stress
oltre un mese dopo l'evento traumatico
347
che trattamento usare per il disturbo post-traumatico da stress
NO generico intervento psicologico | SI intervento specialistico e focalizzato sul trauma
348
ossessione
pensiero, impulso o immagine mentale ricorrente e persistente, che causa ansia o disagio marcato, vissuti dall'individuo come intrusivi e inappropriati
349
delirio
l'individuo non è consapevole che sia un prodotto della propria mente
350
compulsione
comportamenti ingiustificati e ripetuti
351
perché viene messa in atto una compulsione
per ridurre il disagio che accompagna un'ossessione o per prevenire qualche evento temuto
352
disturbo ossessivo compulsivo
presenza di ossessioni e compulsioni che causano marcato disagio e interferiscono con le attività quotidiane e sociali
353
paradosso nevrotico del disturbo ossessivo compulsivo
come sia possibile che una persona lucida e consapevole perseveri in condotte che sa essere assurde, controproducenti e dannose
354
trattamento doc fino agli anni '60
psicoanalisi e psicochirurgia
355
trattamento doc adesso
matrice cognitiva per i casi più lievi e farmacologica per i più gravi. Doc recidiva se viene interrotta la terapia
356
disturbo di dismorfismo corporeo
supposto difetto nell'aspetto fisico. Insorge durante l'adolescenza (spettro ossessivo)
357
altri disturbi dello spettro ossessivo
tricotillomania, disturbo da accumulo
358
disturbo dell'alimentazione ieri e oggi
incremento negli ultimi decenni per colpa in parte attribuita alla società
359
rapporto femmine e maschi nei disturbi dell'alimentazione
10:1
360
anoressia nervosa
privazione di cibo fino a raggiungere uno stato fisico gravissimo
361
picchi di insorgenza dell'anoressia nervosa
14 e 18 anni
362
motivi di mortalità causati dall'anoressia nervosa
- denutrizione - squilibri elettrolitici - suicidi
363
prime attenzioni per l'anoressia nervosa
dagli anni '60
364
trattamento anni '70 dell'anoressia nervosa
importanza della terapia familiare per i pazienti più ostici
365
"la gabbia dorata"
libro di Bruch, enigma dell'anoressia mentale
366
cos'è la gabbia dorata
famiglia "perfetta". Quindi l'anoressia non è una patologia del singolo ma familiare
367
trattamento odierno per l'anoressia
equipe multidisciplinare
368
bulimia
ingestione esagerata in un breve lasso di tempo -> sensazione della perdita di controllo
369
differenza fra bulimia e golosità
bulimia: quantità | golosità: qualità
370
sentimenti successivi alla bulimia
vergogna, spietata autocritica, umore depresso
371
postabbuffata bulimia
vomito autoindotto, digiuno per i giorni successivi, esercizio fisico eccessivo
372
come può essere la disfunzione sessuale
permanenet o acquisita
373
fattori della disfunzione sessuale
psicologici, medicine e/o sostanze
374
disturbo da desiderio sessuale ipoattivo maschile
carenza o assenza di pensieri o fantasie sessuali e di desiderio di attività sessuali
375
disturbo del desiderio sessuale e dell'eccitazione femminile
riduzione o assenza dei desideri e mancata risposta a stimolazioni genitali e non genitali
376
disturbo erettile
difficoltà di avere o mantenere un'erezione durante un'attività sessuale
377
disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione
marcata tensione o contrazione dei muscoli del pavimento pelvico durante il tentativo di penetrazione, marcato dolore vulvo-vaginale durante il rapporto e paura per il dolore
378
4 disturbi per desiderio ed eccitazione
desiderio maschile e femminile, erettile e dolore penetrazione
379
disturbo dell'orgasmo femminile
assenza, ritardo o riduzione delle sensazioni orgasmiche
380
eiaculazione precoce
un minuto dopo la penetrazione e prima che l'interessato lo desideri
381
eiaculazione ritardata
assenza di eiaculazione o marcato ritardo, non intenzionale
382
3 disturbi dell'orgasmo
orgasmo femminile, eiaculazione o ritardata
383
disturbi parafilici
fantasie, impulsi sessuali che possono riguardare oggetti, bambini o persone non consenzienti
384
quali disturbi
esibizionismo, voyeurismo, frotteurismo, feticismo, pedofilia, masochismo, sadismo
385
differenza fra sesso e genere
sesso: indicatori biologici genere: ruolo pubblico vissuto e sul piano legale
386
disforia di genere
sofferenza connessa al fenomeno dell'incongruenza di genere. Sofferenza e disagio affettivo e cognitivo di chi si ritrova estraneo nel proprio corpo
387
a cosa è soggetta la disforia di genere
al relativismo culturale
388
disturbi dissociativi
alterazioni di coscienza, memoria, identità o percezione dell'ambiente
389
come possono essere i disturbi dissociativi
improvvisi o graduali, transitori o cronici
390
cosa non producono i disturbi dissociativi
disagio o necessità di aiuto psicologico
391
amnesia dissociativa
incapacità di rievocare uno o più episodi personali importanti
392
a cosa è dovuta l'amnesia dissociativa
NO disturbi neurologici | SI ad eventi traumatici
393
qual è un tipo di amensia dissociativa
fuga dissociativa
394
fuga dissociativa
allontanamento improvviso e inaspettato da o dal luogo di lavoro abituale. Varia da poche ore a vari mesi. Incapacità di ricordare in toto il proprio passato
395
cos'è il disturbo dissociativo dell'identità
NO disturbo di personalità multiple
396
disturbo dissociativo dell'identità
presenza di due o più identità distinte. | Ciascuna identità assume il controllo del comportamento in modo ricorrente
397
aspetto simile fra l'amnesia dissociativa e il disturbo dissociativo dell'identità
incapacità di ricordare notizie importanti personali
398
depersonalizzazione
alterazione nella percezione e nell'esperienza di sé. La persona si sente staccata dal proprio corpo
399
derealizzazione
esperienza di realtà o distacco nei confronti dell'ambiente circostante
400
abuso
modalità patologica d'uso di una sostanza che dà luogo a ricorrenti e significative conseguenze dannose
401
limite fra abuso e dipendenza
abuso: 12 mesi, poi dipendenza
402
tolleranza a sostanze
bisogno di quantità notevolmente più elevate
403
astinenza
riprendere la sostanza per attenuare i sintomi dell'astinenza
404
disturbi di personalità
esperienze interiori e di comportamento che deviano rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo e possono coinvolgere più aree
405
aree coinvolte nei disturbi di personalità
- modalità di percezione di se stessi, gli altri e gli avvenimenti - risposta emotiva - funzionamento interpersonale - controllo degli impulsi
406
approccio dimensionale dei disturbi di personalità
continuum tra un disturbo e l'altro (comorbidità)
407
disturbo paranoide di personalità
le persone analizzano e interpretano la realtà all'insegna del sospetto e della diffidenza
408
disturbo schizoide di personalità
modalità pervasiva di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di esperienza emotive nei contesti interpersonali
409
disturbo schizotipico di personalità
deficit sociali e interpersonali, acuto disagio e ridotta capacità riguardanti le relazioni strette
410
disturbo antisociale di personalità
inosservanza e violazione dei diritti degli altri
411
disturbo borderline di personalità
instabilità di sé, delle relazioni e dell'umore
412
disturbo istrionico di personalità
emotività pervasiva ed eccessiva e un comportamento di ricerca di attenzione
413
disturbo narcisistico
grandiosità, necessità di essere oggetto di ammirazione, mancanza di empatia
414
disturbo evitante
inibizione sociale, inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio sociale
415
disturbo dipendente
bisogno eccessivo di essere accuditi, timore delle separazioni e un comportamento sottomesso e dipendente
416
DOC
preoccupazione per l'ordine e attenzione ai dettagli che porta a perdere o compromettere lo scopo dell'attività
417
problema di diagnosi di demenza nell'anziano
spesso data escludendo altri tipi di diagnosi
418
alzheimer
demenza più comune. Deterioramento irreversibile del tessuto cerebrale
419
anziani più sensibili al delirium
più fragili o più sensibili ad eventi traumatici. Possibilità di ritorno alla normalità
420
psicoterapia per gli anziani
tenere conto delle caratteristiche dell'anziano (condizione psicofisica)
421
sussessful aging
età anziana è potenziale età di cambiamenti anche positivi
422
quali abilità vengono perse nell'anziano
quelle non usate durante la vita MA c'è un miglioramento delle abilità più significative
423
studi di Baltes e Baltes sugli anziani
processi di ottimizzazione e compensazione delle attività grazie ad hobby e pet therapy
424
cosa evidenziare con il check up psicologico nell'anziano
deficit da compensare e risorse da valorizzare
425
gruppi metacognitivi del check up psicologico
gli anziani sono invitati a riflettere sulla loro mente
426
disturbo da sintomi somatici
la sofferenza del paziente non deriva tanto dalla presenza dei sintomi somatici ma dal modo in cui l'interessato li interpreta, li presenta e li pone al centro della propria vita
427
disturbi di conversione
deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie o sensitive NO alterazione anatomica SI l'idea che l'interessato si è fatto di una condizione patologica
428
stress e stressor
stress: reazione da parte dell'organismo stressor: evento o fattore stressante
429
ansia per la salute
NO sintomi somatici SI paura dei sintomi somatici I pazienti credono che le loro preoccupazioni e i sintomi non ricevono le dovute attenzioni
430
fase di adattamento secondo Selye
1. fase di allarme 2. fase di resistenza 3. fase di esaurimento
431
fase di allarme
viene attivato il sistema nervoso autonomo a fronte di eventi stressanti interni
432
fase di resistenza
l'organismo di adatta allo stress (può portare ad esempio ad ulcere)
433
fase di esaurimento
se lo stressor permane e l'organismo non sa gestirlo, si va incontro a danni irreversibili, inclusa la morte
434
carattere adattivo dello stress
consente all'organismo di far fronte a nuove e più impegnative sollecitazioni ambientali
435
su cosa si colloca il carattere adattivo dello stress
sul piano endocrino
436
misurazione dello stress
dare a ciascun evento un proprio "peso" relativo
437
strategie di reazione allo stressor
focalizzate sul problema o sull'emozione
438
misurazione di coping per lo stress
meccanismi focalizzati sul problema, sull'espressione emotiva o potenzialmente disadattivi
439
teoria della debolezza somatica
lo stress esercita il suo effetto sull'organismo dove è più debole, per fattori genetici
440
teoria della reazione specifica
esistono differenze individuali nella reazione del sistema nervoso autonomo come risposta allo stress
441
teorie psicoanalitiche sullo stress
alla base dei disturbi psicofisiologici ci sono conflitti psicologici e la natura di tali conflitti ha un rapporto simbolico con lo specifico disturbo (es. ipertensione può dipendere dalla rabbia trattenuta)
442
cosa influisce su comportamenti diversi a stessi sintomi
fattori psicologici e di ordine sociale
443
ruolo di malato
i sistemi sociali sviluppano norme esplicite in relazione alla malattia e all'invalidità - esentato dai normali obblighi ricevere attenzione da parte dell'ambiente
444
comportamento di malattia
comportamenti che un individuo manifesta e che indicano che egli è fisicamente malato
445
comportamenti abnormi di malattia
affermare di avere una malattia contro l'evidenza medica o negare di averla
446
alessitimia
incapacità di utilizzare parole appropriate alle emozioni
447
tanatofobia
paura di morire
448
gestione dello stress
NO eliminarlo | SI fronteggiarlo efficacemente
449
cambiamenti per fronteggiare lo stress
esterni: allontanarsi da situazioni o persone interni: ristrutturazione cognitiva
450
tecniche basate sulla riduzione del livello di stress
rilassamento, meditazione, ipnosi
451
psicoterapia
trattamenti di disturbi mentali o di problemi psicologici che utilizzano metodi psicologici
452
basi della relazione terapeutica
- riservatezza - assenza di giudizio - assenza di coinvolgimento personale - non interferenza delle ideologie
453
che tipo di trattamento è la psicoanalisi
per i disturbi nevrotici
454
assunzione di base della psicoanalisi
la vita psichica si svolge prevalentemente al di fuori della consapevolezza e del controllo del soggetto
455
forma inconscia (psicoanalisi)
comprende contenuti psichici attivamente esclusi dalla coscienza, ai quali non si può accedere se non in maniera indiretta e deformata
456
a cosa serve l'analisi
scopo di ripercorrere la storia personale facendo emergere ed elaborando le rappresentazioni inconsce che dominano la vita del soggetto
457
a cosa serve l'analisi
riorganizzazione del mondo interno della persona. Modo di sentire e pensare
458
setting
insieme di regole che definisce la cornice di un trattamento
459
formazione psicoanalitica
analista: seminari e lezioni + periodo di pratica sotto supervisione
460
psicoterapie dinamiche
continuum fra psicoanalisi, psicoterapia psicoanalitica, psicoterapie orientate analiticamente
461
scuole psicodinamiche
sfumata adesione al modello psicoanalitico
462
scissioni delle scuole psicodinamiche
Adler: psicologia individuale jung: psicologia analitica reich: psicoterapia corprea terapia di gruppo: centrata sul gruppo o sull'individualità lacan: psicanalisi (elisione di una vocale)
463
dove sono nate le psicoterapie psicodinamiche
in contesti clinici
464
1 fase storica della psicoterapia
maggiore attenzione ai comportamenti (anni '60)
465
modello cognitivo della psicoterapia
assume che in molti casi siano gli eventi cognitivi a influenzare le emozioni e i comportamenti delle persone
466
cosa trascura la psicodinamica
non affronta i conflitti inconsci che si suppone stiano all'origine del disturbo
467
cosa trascura il cognitivo comportamentale
i meccanismi che hanno prodotto e mantengono il problema e propone un intervento placebo che potrebbe risultare solo placebo
468
obiettivo del trattamento di psicoterapia
rivisitazione dell'organizzazione cognitiva della persona sia nell'attualità sia lungo le sue principali linee evolutive a partire dai processi di attaccamento infantile
469
psicoterapie umanistiche
gruppo eterogeneo di forme di psicoterapia che hanno in comune un approccio fondamentalmente umanistico
470
fondamenti delle psicoterapie umanistiche
si assume che esista una condizione di autenticità dell'essere umano
471
senso della terapia umanistica
raggiungere l'autenticità dell'essere umano e favorire il dispiegamento delle potenzialità insite nella persona
472
tecnica terapeutica nelle terapie psicodinamiche
secondaria e lasciata nel vago
473
teorie di base della psicoterapia umanistica
fenomenologia (husserl) ed esistenzialismo (kierkegaard, heidegger, jaspers, sartre)
474
fenomenologia
NO psicofarmaci | SI attività custodialistica e umanitaria
475
esistenzialismo
la condizione umana presenta una serie di caratteristiche dolorose e difficili da accettare (angoscia esistenziale)
476
terapia centrata sul cliente di Carl Rogers
presuppone l'ottimismo e la fede nella bontà intrinseca della natura umana
477
concetto cardine della terapia centrata sul cliente
realizzazione di sé: sviluppare tutte le proprie capacità in modo che ciò serva a migliorarsi
478
caratteristica della relazione terapeutica
- congruenza: il terapeuta si deve presentare quale realmente è - empatia - accettazione positiva incondizionata
479
paziente =/= cliente
paziente: nozione di malattia cliente: concezione meno commerciale della nostra per Rogers
480
approccio scientifico della terapia centrata sul cliente
registrazione audio delle sedute a fini di ricerca
481
terapia della gestalt
condizione ottimistica della natura umana
482
cosa vuole stimolare la terapia della gestalt
creatività, apertura dell'esperienza e presa di contatto con il mondo e con gli altri
483
setting della terapia della gesstalt
di gruppo
484
terapia sistemica
approccio alla terapia familiare che attenziona il processo della comunicazione
485
principio di causalità circolare nella terapia sistemica
in una famiglia, il comportamento di un membro influenza il comportamento di tutti gli altri membri. Viene usata anche l'ipnosi
486
livello prescientifico della psicologia
si aspetta che la scienza dia ragione ad una o ad un'altra delle teorie contrapposte
487
movimento integrativo
integrazione delle psicoterapie anni '80
488
ecletticismo acritico
il terapeuta usa qualsiasi tecnica ritiene efficace in base alla situazione =/= movimento integrativo
489
tendenze che caratterizzano il movimento integrativo
- integrazione teorica - fattori comuni - eclettismo tecnico
490
integrazione teorica
vengono integrati 2 o più modelli
491
fattori comuni
prende in esame differenti forme di psicoterapia per cercare di individuare gli elementi che hanno in comune
492
eclettismo tecnico
importanza molto ridotta agli aspetti teorici e ha un atteggiamento pragmatico
493
cosa confrontare per parlare di efficacia della terapia
i dati di guarigione con i casi di remissione spontanea
494
remissione spontanea
guarigione senza uso di terapie
495
possibili danni di un effetto terapeutico
effetto di deterioramento
496
evidence based
trattamenti psicologici basati sulle evidenze
497
punti di riferimento dell'evidence based
- potersi orientare fra le diverse psicoterapie - i pazienti devono avere la garanzia di non ricevere danno - la collettività vuole sapere se sta pagando sprechi e interventi inefficaci