Realismo Flashcards

1
Q

Caratteristiche di base del Realismo

A

-Focus: stato
-OOII: scarsa fiducia nel far fronte alla competizione e di ridurre le asimmetrie di potere tra stati
-Pessimismo antropologico
-attenzione al potere relativo (gioco a somma zero)
-Concezione conflittualista della politica, politica internazionale è conflitto che viene gestito con la forza e forma una gerarchia di comando
-le decisioni sono influenzate dall’anarchia internazionale che porta gli stati a essere preoccupati della propria sicurezza
-importanza alla lotta per il potere e realpolitik –> perseguimento dell’interesse nazionale
Self help -> insicurezza -> spirale competitiva alla base del dilemma della sicurezza
Meccanismo regolatore è la balance of power –> deterrenza reciproca

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2
Q

OOII nel realismo

A

Strumento nelle mani degli stati egemonici per difendere i propri interessi, i vantaggi delle ooii non sono equamente distribuiti e perciò non portano a uno sviluppo della cooperazione.

Per essere efficace una OOII deve avere gli strumenti per incidere sui calcoli costi benefici: uno stato si aggrega solo se questo lo porta ad avere maggiore potere relativo.

Le ooii devono fornirsi di strumenti che aumentino i costi di violazione dell’accordo (sanzioni finanziarie e/o commerciali), le raccomandazioni o decisioni non vincolanti non hanno abbastanza influenza per bloccare azioni ostili.

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3
Q

Teoria della stabilità egemonica

A

la stabilità internazionale è data dall’equilibrio di potenza e le ooii lo riflettono. Le ooii esistono fino a quando l’equilibrio sussiste, sono il risultato del sistema internazionale, non la causa. Ad esempio NATO e patto di Varsavia. Gli stati più deboli comunque ricevono vantaggi dal far parte di queste ooii (protezione da parte dell’egemone).
Ma cosa succede se la forza dello stato egemone decina? 3o dibattito delle IR

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4
Q

Precursori del realismo contemporaneo

A

Tucidide: guerra del Peloponneso –> la storia è destinata a ripetersi perché la natura dell’uomo rimane la stessa. Primo ad avanzare la teoria della crescita differenziale di potenza tra stati. È la straordinaria forza conquistata da Atene a obbligare Sparta a dichiarare la guerra

Machiavelli: assunzione antropologica pessimista –> conoscere la storia aiuta a predire il futuro. Il compito di chi governa è quello di difendere gli interessi del proprio stato a tutti i costi (il fine giustifica i mezzi). La ricerca della Sicurezza porta allo sforzo egemonico per imporre il proprio dominio sugli altri. Coercizione e violenza sono strumenti della politica per assoggettare la volontà ostile altrui. Il divenire storico è dettato dall’autoconservazione e autoaffermazione degli stati.

Hobbes: situazione originaria di anarchia nel Leviatano “stato di natura” , guerra tutti contro tutti. Per aumentare la sicurezza l’umanità è costretta a sottoporre la propria libertà ad un corpo coercitivo superiore tramite la stipulazione di un patto (lo stato è il leviatano visto come un insieme di uomini che facciano rispettare le leggi e prometta protezione dalle minacce esterne e interne). questa soluzione non è percorribile tra stati perché significherebbe rinunciare alla sovranità e quindi negare l’esistenza stessa degli stati.

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5
Q

Realismo classico 1945-65

A

Carr critica il postulato essenziale utopista: interessi armonici tra gli stati non esistono
Morgenthau (politics among nations) mondo risultato di forze inerenti alla natura umana e che per migliorarlo bisogna assecondare queste forze, non andarci contro (natura umana malvagia, politica costante lotta per il potere nella difesa dei propri interessi) L’unico fattore stabilizzante è l’equilibrio di potere.

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6
Q

Realismo Eterodosso

A

Considera anche le questioni interne agli stati - Aron

Alternanza continua tra pace e guerra però critica la machtpolitik (non solo pura forza), ma è anche la ricerca di un ordine equo. Le idee e i sentimenti incidono sulle decisioni degli attori. A seconda dei regimi ii governanti pensano diversamente la politica estera e perciò è sbagliato dire che uno stato si comporterà sempre allo stesso modo. I determinanti materiali della politica estera sono lo SPAZIO, la POPOLAZIONE e le RISORSE, mentre le nazioni definiscono i determinanti sociali e morali.

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7
Q

Neorealismo o realismo strutturale

A

1970 Waltz - Theory of international Politics - Realismo deduttivo

Le teorie di IR sono riconducibile a 3 livelli di causazione: ontologici (natura umana), caratteristiche interne agli stati e la struttura anarchica. Waltz preferisce la struttura anarchica: in assenza di mutamenti tra il primo e il secondo livello alla fine è l’anarchia che controlla il comportamento degli stati. Critica il realismo induttivo (parte dall’individuo per arrivare al sistema internazionale). Secondo lui è deduttivo, dal generale al particolare. Nei sistemi nazionali il principio ordinatore è la gerarchia, in quello internazionale è l’anarchia–> le unità hanno scopi simili e funzioni simili ma le risorse sono allocate in maniera differente. Dato il perdurare del sistema anarchico, la motivazione delle decisioni è la distribuzione del potere tra gli stati.
2 strutture possibili: bipolare e multipolare (prevalenza dell’oligopolismo).
Si chiama strutturale perché è a causa della struttura del sistema internazionale che si può capire perché gli stati non collaborano facilmente: non si tratta di massimizzazione del potere relativo ma di sicurezza. È la paura del pericolo dell’annientamento che porta gli stati al bilanciamento del potere. Secondo waltz in caso di una forza preponderante gli stati si alleeranno con lo stato più debole per bilanciare la potenza ed evitare un’egemonia (contro effetto bandwagoning).

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8
Q

Critica di Gilpin al neorealismo waltziano

A

Descrive la continuità e non il cambiamento:

  • critica la stabilità del sistema internazionale che è determinata dalla capacità degli stati più potenti di influenzare le istituzioni internazionali. Gli stati egemoni fissano regole costrittive che vincolano gli altri stati per mantenere lo status quo.
  • limiti della teoria strutturale di Waltz: il cambiamento del sistema internazionale è dato dalla crescente incapacità dello stato egemone di imporre regole restrittive e vincolanti agli altri stati.

Analisi del mutamento politico di Gilpin in 5:

  • il sistema è stabile se nessuno è incoraggiato a cambiarlo
  • uno stato cerca di cambiare il SI se i benefici attesi portano ad un vantaggio relativo di potenza
  • se lo squilibrio internazionale non viene risolto, si creerà un nuovo equilibrio che riflette il nuovo ordine.
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9
Q

Grieco & Snyder

A

GRIECO

  • obiettivo principale degli stati è quello di evitare che gli atri abbiamo vantaggi relativi, non di crearli per se stessi.
  • differenza tra realismo difensivo (mantenimento dello status quo) e offensivo (cambiamento del sistema internazionale tramite acquisizione di potere relativo)

SNYDER

  • aggiunge 3 categorie causali di analisi delle cause delle decisioni internazionali:
  • i modificatori strutturali: norme/istituzioni internazionali/tecnologie militari
  • le relazioni tra stati: alleanze
  • le interazioni: preparativi per l’azione, diplomazia e azione militare.
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10
Q

Polarità e sistema internazionale

A

Sistema multi poi bi poi forse unimulti polare anche se post CW si ha una certa unanimità che sostiene l’unipolarity statunitense (egemone)

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11
Q

Sfide al realismo

A
  • pluralità degli attori e declino dello stato
  • ruolo delle istituzioni e anomalia dell’UE
  • nesso interno-esterno e il ruolo della democrazia liberale
  • obsolescenza della guerra tra paesi sviluppati
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