Reazioni chimica organica Flashcards
(157 cards)
In cosa consiste la reazione con FENILIDRAZINA dei carboidrati?
Reazione fra un Aldoso e una fenilidrazina (un gruppo amminico legato all’azoto di un’anilina), che da un fenilidrazone (addizione nucleofila al carbonile). In eccesso di fenilidrazina dalla reazione si ha un fenilosazone, ovvero una seconda addizione nucleofila al C2, in seguito alla formazione del gruppo carbonilico sul C2 da parte di una fenilidrazina.
Cosa sono gli Epimeri di Fischer?
Poiché la formazione dell’osazone avviene sul C2 di un aldoso, ma non modifica la configurazione del resto della molecola, gli zuccheri che danno lo stesso osazone devono avere la stessa configurazione dal C3 in poi. Fischer chiamò Epimeri gli zuccheri che danno lo stesso Osazone.
Quali sono le reazioni dei Carboidrati?
Sono in tutto 5: Ossidazione (3 reattivi, 3 ossidazioni diverse), Reazione con Fenilidrazina (Osazoni ed epimeri), Sintesi di Kiliani-Fischer (Allungamento catena), Degradazione di Ruff (decarbossilazione ossidativa sul neoformato gruppo carbossilico), Metilazione (legame glicosidico).
Quali sono i metodi di preparazione degli acidi carbossilici?
Sono in tutto 5: Ossidazione degli alcoli primari, Riduzione della CO2 con reattivi del Grignard, idrolisi dei nitrili, idrolisi degli esteri, sintesi Malonica.
Che tipo di reazioni permette il gruppo carbossilico?
Sono tre tipi di reazione: La formazione di sali, Sostituzione nucleofila del gruppo OH e la decarbossilazione.
Quali sono i metodi di preparazione delle ammine?
Sono 4: Reazione di Alogenuri con NH3 o con ammine (tutte le classi di ammine, anche sale di ammonio quaternario), Sintesi di Gabriel (solo ammine primarie), Sintesi di Hoffmann (), Riduzione di nitroderivati.
In cosa consiste la sintesi di Gabriel?
È la preparazione di ammine PRIMARIE a partire dalla Ftalimmide (prodotta dalla reazione fra anidride ftalica co l’ammoniaca). La ftalimmide viene salificata con KOH e fatta reagire con un alogeno alchilico per dare un’immide N-sostituita. Segue un’idrolisi con 2 molecole d’acqua che produce l’ammina primaria e acido ftalico (acido bicarbossilico aromatico).
Cosa sono e come si formano le immine (basi di Schiff)?
Le immine sono composti che contengono un doppio legame carbonio-azoto.
Le Basi di Schiff si formano dalla reazione fra aldeidi (Aldoimmine) o chetoni (chetoimmine) con l’ammoniaca o con ammine primarie.
Il primo passaggio è un’addizione di azoto al doppio legame carbonilico, formando una carica positiva sull’azoto. in seguito si ha lo “spostamento” di un idrogeno dall’azoto all’ossigeno e successiva eliminazione di una molecola d’acqua per formare il doppio legame C-N.
Quali sono i metodi di preparazione degli amminoacidi?
Sono in tutto 5: Sostituzione nucleofila su a-alogeno acidi (con ammoniaca), dall’Estere Malconcio e Alogenuri Alchilici, Sintesi di Strecker (cianidrina più ammoniaca sostituzione dell’OH seguita da due idrolisi), Transaminazione, Idrolisi delle proteine, anche dalla Sintesi di Gabriel (usando un a-Alogeno acido)
La sintesi di Strecker degli amminoacidi.
Si tratta una cianidrina con ammoniaca, si ottiene un ammonitrile che per successiva idrolisi con 2 molecole di acqua forma un a-amminoacido.
da rivedere “ammonitrile”
Cos’è la reazione di Transaminazione?
La reazione di Transaminazione corrisponde nel trasferimento del gruppo amminico di un amminoacido ad un chetoacido. In questo modo si ottiene l’amminoacido corrispondente del chetoacido, mentre l’amminoacido che ha ceduto il gruppo amminico si trasforma nel corrispondente chetoacido.
Quali sono le reazioni degli amminoacidi?
Sono in tutto 5: Comportamento al calore (metodo di riconoscimento AA alfa, beta…), Titolazione con acido nitroso (si ottiene un idrossoacido con evaporazione di azoto), Titolazione con aldeide formica (formazione di un’immina: reazione fra gruppo amminico di un aa e il gruppo aldeidi dell’aldeide formica), Esterificazione con alcol (formazione di amminoesteri, viene bloccato il gruppo carbossilico), Saggio della ninidrina (analisi quantitativa degli AA).
Cos’è il Pirrolo e dove lo troviamo comunemente?
Il Pirrolo è un composto eterociclico pentatomico di grande interesse biologico, in quanto entra a far parte del gruppo prostetico di molte molecole, tra cui l’emoglobina, la clorofilla e la vitamina B12.
Che si intende quando si dice che il Pirrolo è elettronricco?
Nel Pirrolo si ha un “sestetto aromatico”, 6 elettroni p messi a disposizione, che sono fortemente delocalizzati e danno carattere aromatico. l’ibrido di risonanza più adatto rappresenta la nube di elettroni (l’insieme di elettroni delocalizzati-9 con carica negativa, quindi con molti elettroni.
Cosa sono Piridina e Pirimidina?
Piridina e Pirimidina sono composti eterociclici esatomici aromatici. La Piridina ha come eteronomo un atomo di azoto e la Pirimidina ha 2 atomi di azoto. Il doppietto libero dell’azoto della Piridina non è utilizzato per la risonanza del sistema, infatti c’è un forte addensamento di cariche sull’azoto che rende gli atomi di C dell’anello elettronpoveri.
La Pirimidina è ancora meno reattiva e quindi meno basica della piridina. le basi azotate Citosina , Timina e Uracile, derivano da essa.
Cos’è la purina?
La Purina è un eterociclico ad anelli condensati, da cui derivano le basi puriniche, Adenina e Guanina. Entrambi gli anelli possiedono due atomi di azoto per eteroatomi.
La purina si può considerare originata dalla fusione della pirimidina con l’imidazolo.
A quanto equivale l’ampiezza dell’angolo di legame nella struttura tetraedrica? Elenca poi anche il resto degli angoli di legame dei vari tipi di ibridazione del carbonio, e denomina tutte le strutture molecolari.
sp3 => 109° 28’ (tetraedo)
sp2 => 120° (planare-triangolare)
sp => 180° (lineare)
Elenca e descrivi accuratamente i tipi di rottura di legame possibili.
Il legame covalente è sempre formato da una coppia di elettroni condivisa da due atomi, questo legame può rompersi in due modi:
1) rottura omolitica o radicalica: in questo caso ciascun atomo i prende un elettrone e si originano dei radicali. Le reazioni di formazione sono piuttosto violente e spesso procedono con un meccanismo a catena. l’energia è spesso ceduta da radiazioni UV.
2) Rottura eterolitica o ionica: gli elettroni vanno all’atomo più elettronegativo formando così un anione e un catione. È frequente nei legami π (si parla di polarizzazione π).
Descrivi brevemente le caratteristiche fisiche e chimiche degli alcani e descrivi le reazioni che fanno. Elenca poi i metodi di preparazione possibili.
Composti apolari, solo legami covalenti pressoché omopolari. Attrazioni intermolecolari dovute prettamente a forze di van Der Waals tanto più forti quanto più grande è la molecola, e i loro punti di fusione e di ebollizione aumentano con le dimensioni della molecola e diminuiscono con il numero di ramificazioni presenti.
Sono molecole inerti, quindi le poche reazioni che danno avvengono in ambienti drastici come ad esempio la combustione. Altro tipo di reazioni degli alcani è la sostituzione radicalica, ovvero l’alogenazione. Possono essere preparati a partire da: Idrogenazione degli alcheni, Riduzione di alogenuri alchilici, distillazione dei petroli.
Descrivi le generalità degli Alcheni e dell’isomeria cis-trans.
Ibridazione del carbonio sp2, legame doppio quindi orbitali π. (descrizione del legame π). L’isomeria cis-trans è permessa dalla rigidità del legame che generà la possibilità di formazione di diastereoismeri (proprietà fisiche diverse e chimica simili ma non uguali). Ecc. (notazione E-Z: E = “opposto” e Z “insieme”)
Quali sono le proprietà fisiche e chimiche degli alcheni?
Sostanzialmente uguali a quelle degli alcani sono le proprietà fisiche. I cis-alcheni hanno un leggero momento dipolare, e un punto di ebollizione leggermente più elevato rispetto all’isomero trans. Le proprietà chimiche, invece, sono determinate dall’insaturità del legame che li rende molto reattivi e permette reazioni di addizione.
Descrivi: l’Addizione elettrofila degli alcheni con gli alogeni
Reazione limitata alla presenza del doppio legame. Si può ipotizzare che vi sia un primo passaggio (lento), in cui l’alogeno reagisce come agente elettronico, quindi utilizzando la coppia di elettroni π del doppio legame si lega come alogenione positivo generando un carbocatione intermedio. Nel secondo passaggio (veloce), l’alogenuro attacca prontamente il carbocatione, formando il prodotto finale saturo: un dialogenuro di alchile. Tutto ciò è permesso da un rottura eterolitica del legame della molecola di alogeno, favorita probabilmente dalla polarizzazione del doppio legame.
In cosa consiste la regola di Markovnikov? con gli acidi alogenidrici
Meccanismo di reazione è del tutto analogo a quello dell’addizione elettrofila di alogeni. La regola di Markovnikov dice che “nell’addizione ad un doppio legame C-C, l’addendo positivo (generalmente un H+) si lega al carbonio che ha il maggior numero di idrogeni legati a sé.” Alla base di ciò sta la stabilizzazione del carbocatione che è spiegata concettualmente con i fenomeni di effetto induttivo (dei gruppi alchilici) e l’iperconiugazione. Nel primo caso si parla di effetto elettrondonatore che rifornisce la carenza di elettroni. Mentre l’iperconiugazione è la dispersione della carica attraverso la sovrapposizione di un orbitale p vuoto con un legame S adiacente. La stabilità del carbocatione coincide anche con la rapidità della sua formazione (ecco cos determina la direzione dei prodotti).
Quali sono i metodi di preparazione degli alcheni?
Sono 4: Riduzione degli Alchini, Deidroalogenazione di alogenuri alchilici (con Idrossido di potassio che deprotona e la solvatazione del solvente =etanolo per dealogenare), Dealogenazione di dialogenuri vicinali, Disidratazione degli alcoli (ambiente acido).