Religione Greca Flashcards
(13 cards)
Che significa τόν ελλενικόν
Tutti I greci percepivano un loro legame comune attraverso elementi chiamati da Erodoto come tòn hellenikòn, che sostanzialmente significa “l’identità greca”. Non facevano parte di questo gruppo però i cosiddetti barbari, cioè coloro che, non parlando la lingua, tendevano a balbettare: azione dalla quale nacque il termine onomatopeico “barbaro”.
Qual è la differenza con la religione attuale
La religione era legata al culto comune e rappresentava un elemento essenziale per capire al meglio l’identità greca. Infatti, la religione attuale costituisce fondamentalmente una dimensione individuale, mentre per il mondo greco riguardava soprattutto la dimensione civica-collettiva.
La concezione religiosa della realtà
La religione, più che un termine, era percepita come una realtà onnipresente e riguardante tutti. Coincideva in un certo modo con la percezione che avevano gli stessi greci del mondo. I poeti definirono i tratti del culto religioso greco ed è a partire da loro che si cominciò a parlare di religione olimpica.
Gli dei, il mondo e l’origine
Quella olimpica era una religione politeista e vedeva gli dei come immortali ma non eterni. Infatti secondo Esiodo il mondo nacque dal caos e non da qualche divinità, perciò sarebbe giusto affermare che le divinità del pantheon greco non generarono l’universo, bensì il contrario.
Il pantheon olimpico
Zeus, Era, Poseidone, Apollo, Artemide, Efesto, Ermes, Atena
L’antropomorfismo
I greci vedevano gli dei a loro immagine e somiglianza, come il filosofo Senofane disse: “gli uomini si immaginano gli dei così come essi stessi sono”. Infatti non solo gli dei avevano sembianze umane, ma erano caratterizzati anche da passioni, emozioni e sentimenti. Una delle più grandi differenze tra dei e uomini è l’immortalità.
La μοίρα
C’era una cosa su cui però neanche gli dei avevano potere: il destino (μοίρα da μειρομαι = dividere in parti). Ogni essere era destinato ad avere la propria “parte” che, dalla loro nascita, avrebbe determinato la loro sorte.
Divinazione
La divinazione è l’insieme di tutti i riti e le usanze di cui si fa uso per stabilire un contatto con un divino. Si interrogava gli dei per avere spiegazioni, autorizzazioni o preannunci. L’interpretazione dei segni era affidata ai sacerdoti specializzati. Spesso però gli dei comparivano in sogno agli uomini, come accadeva ad esempio nei santuari di Asclepio che, si riteneva apparisse ai pazienti addormentati all’interno dell’edificio sacro. Un enorme rilievo lo avevano anche gli oracoli.
Delfi e l’anfizionìa
Il più importante tra tutti gli oracoli era quello di Delfi, all’interno del quale una Pizia seduta su un tripode svolgeva riti sacri e comunicava il responsi del dio. La gestione di un santuario così importante, oltre ad essere affidata ai sacerdoti del tempio di Apollo, si basava su un’associazione di cittadini abitanti nelle regioni che circondavano la zona sacra di Delfi (χθών = abitare intorno).
Le festività religiose
Le feste potevano riguardare tutte le popolazioni greche (panelleniche) o solo le città individuali (locali). Durante esse tutti i conflitti venivano sospesi e ci si dedicava esclusivamente ai festeggiamenti. Ogni festa prevedeva un sacrificio animale, un banchetto e una processione. Molte feste erano dedicate a Dioniso come le grandi Dionisìe (e numerose tragedie come “le baccanti” di Euripide). Le panatenèe erano le feste in onore di Atena ed erano locali, mentre le Grandi Paratenèe erano feste in cui anche altre città venivano accolte. Si svolgevano ogni 4 anni è la tradizione prevedeva il cambio delle vesti della statua della dea greca Atena. Le Pianèpsie erano invece le feste in onore di Apollo (da πίσνοι = fave) data l’offerta al dio di una zuppa di fave cotte. Nelle feste era molto importante la purificazione per mezzo del capro espiatorio.
La religione misterica
Dei gruppi di iniziati (gente che non poteva partecipare alla religione pubblica) si riunivano in riti segreti dopo aver svolto delle prove e aver giurato il silenzio. Chiunque poteva partecipare e i più importanti furono i misteri Eleusini (a Eleuso) in onore delle due dee. (Demetra e Core).
I giochi panellenici.
Erano delle competizioni sportive alle quali gliatleti da tutta la Grecia partecipavano. Un esempio molto importante furono le prime olimpiadi (776a.c.) ad Olimpia, data da cui i greci iniziarono a scandire il tempo. Altri giochi furono i giochi istmici (Istmi, Corinto) quelli Nemei (nei pressi di Argo) quelli Pitici (a Delfi). In occasione dei giochi veniva proclamata una tregua sacra per offrire ai cittadini la possibilità di assistere alle competizioni e, in alcuni casi, a giudicarle.
Come erano celebrati i vincitori?
Si giocava principalmente per la gloria, i vincitori infatti erano trattati come Ecisti o Eroi e in alcuni casi su di loro veniva creato un vero e proprio culto. Venivano scritte poesie (come le Olimpiche di Pindaro) e canti (opinicio).