Risorse genetiche e conservazione Flashcards
(41 cards)
Quali sono i principi fondamentali della conservazione della biodiversità secondo IUCN-UNEP-WWF e FAO-UNESCO?**
I principi fondamentali della conservazione della biodiversità includono:
- Salvaguardia: Protezione delle risorse naturali.
- Recupero: Ripristino degli ecosistemi e delle specie in declino.
- Mantenimento: Conservazione della biodiversità esistente.
- Uso sostenibile: Utilizzo delle risorse in modo che possano rigenerarsi.
- Valorizzazione: Riconoscimento e promozione del valore delle risorse biologiche.
Perché è cruciale conservare la biodiversità zootecnica?**
La conservazione della biodiversità zootecnica è cruciale per diversi motivi:
- Adattamento ai cambiamenti di mercato e gusti dei consumatori.
- Assicurazione contro situazioni sfavorevoli grazie alla variabilità genetica.
- Risorsa per la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi incroci.
- Supporto alle microeconomie locali attraverso il valore dei prodotti ottenuti.
- Mantenimento di paesaggi agricoli e gestione degli agroecosistemi.
- Preservazione del legame storico e culturale con la domesticazione e le tradizioni locali.
Cosa si intende per Risorse Genetiche Animali (RGA)?**
Le Risorse Genetiche Animali (RGA) si riferiscono alla diversità genetica degli animali domestici che deve essere conservata attraverso azioni mirate per garantire il loro mantenimento e uso sostenibile nel tempo.
Come contribuiscono le razze locali alla ricerca scientifica e allo sviluppo di nuovi incroci?**
Le razze locali offrono una variabilità genetica che è essenziale per la selezione e lo sviluppo di nuovi incroci. Questa variabilità può portare a miglioramenti in caratteri di interesse economico, come la prolificità in suini e ovini.
Qual è il ruolo delle piccole aziende zootecniche che allevano razze locali?**
Le piccole aziende zootecniche che allevano razze locali contribuiscono al sostegno delle microeconomie locali attraverso il valore dei prodotti ottenuti. Questo migliora il valore socio-economico complessivo delle comunità locali.
In che modo le razze locali supportano l’ambiente e il paesaggio?**
Le razze locali e le loro tecniche di allevamento sono fondamentali per:
- Mantenere paesaggi agricoli.
- Gestire agroecosistemi.
- Supportare la biodiversità di specie selvatiche.
Come vengono definiti i concetti di “razza”, “sottorazza” e “varietà” nel contesto zootecnico?**
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Razza: Un gruppo di animali domestici con caratteristiche esteriori identificabili, che può acquisire un’identità separata per isolamento geografico o culturale.
- Sottorazza: Variazioni all’interno di una razza, spesso per caratteri morfologici secondari.
- Varietà: Differenti livree o mantelli mantenuti in isolamento riproduttivo, specialmente nell’avi-cunicolo.
Cosa rappresenta il concetto di “ceppo” e come è cambiato nel tempo?**
Storicamente, il ceppo indicava un gruppo primitivo da cui derivano le razze moderne. Oggi si riferisce a gruppi di animali con caratteristiche secondarie comuni, influenzati dall’ambiente e da selezioni specifiche.
Quali sono i tipi di caratteri morfologici e fisiologici nei diversi animali domestici?**
:** I tipi possono includere:
- Equini: Brachimorfi, mesomorfi, dolicomorfi.
- Bovini: Tipi respiratori e digestivi.
- Suini: Tipi carnosi e adiposi.
- Avicoli: Tipi da carne, da uova, a duplice attitudine.
Come viene definito il rischio di estinzione per una razza zootecnica?**
:** Il rischio di estinzione è definito come la probabilità che una razza possa estinguersi nelle attuali condizioni e aspettative. Questo rischio dipende da fattori demografici e genetici, ed è spesso espresso attraverso il tasso di incremento della consanguineità nella popolazione (ΔF).
Cos’è la deriva genetica e come influisce sulle popolazioni di dimensioni ridotte?**
La deriva genetica è il processo attraverso il quale le frequenze geniche fluttuano casualmente nelle popolazioni di piccole dimensioni. Questo processo può portare alla fissazione di un allele a ciascun locus nel corso delle generazioni e accelera con l’aumento della consanguineità, come indicato dalla formula 1/(2N), dove N è il numero di individui riproduttori.
Che cos’è il coefficiente di consanguineità (ΔF) e come viene calcolato?**
Il coefficiente di consanguineità (ΔF) rappresenta l’incremento della consanguineità in una popolazione ideale e si calcola come 1/(2N), dove N è il numero di riproduttori per generazione. In contesti zootecnici, viene spesso espresso come 1/(2Ne), dove Ne è il numero effettivo di riproduttori, che è generalmente inferiore a N.
Qual è l’effetto di una bassa dimensione effettiva della popolazione (Ne) sulla diversità genetica?**
Con una dimensione effettiva della popolazione (Ne) bassa, la perdita di diversità genetica è accelerata. Per esempio, con Ne pari a 250, 125, 50 e 25, si può perdere rispettivamente il 1,6%, il 4%, il 10% e il 18% della diversità genetica in 10 generazioni.
Come influisce la selezione sulla consanguineità rispetto alla selezione casuale?**
La selezione intensifica l’aumento della consanguineità rispetto alla selezione casuale, con possibili incrementi fino a ΔF = 3/(2Ne) a seconda del metodo di selezione utilizzato.
. Qual è l’importanza del trend numerico della popolazione nella valutazione del rischio di estinzione?**
:** Il trend numerico della popolazione è cruciale per valutare il rischio di estinzione. Un trend negativo indica un alto rischio di estinzione. È essenziale monitorare la popolazione e raccogliere dati a intervalli specifici per valutare questo rischio.
Come influisce la distribuzione geografica sulla vulnerabilità di una popolazione?**
Le popolazioni localizzate in aree ristrette sono più vulnerabili a epidemie e altri rischi ambientali. La distribuzione geografica influisce significativamente sulla vulnerabilità e sulla capacità di una popolazione di affrontare minacce ambientali.
Quali sono le conseguenze dell’incrocio con altre razze per la purezza genetica?**
L’incrocio con altre razze può minacciare la purezza genetica di una razza, specialmente se gli incroci vengono effettuati per migliorare caratteristiche commerciali. Questo può compromettere la diversità genetica e la purezza della razza originaria.
Come vengono classificate le razze secondo le linee guida della FAO riguardo al rischio di estinzione?**
:** Secondo le linee guida della FAO, le razze sono classificate in diverse categorie di rischio di estinzione in base a parametri come la dimensione della popolazione, il trend numerico, la percentuale di femmine allevate in purezza e altri indicatori specifici.
Quali sono le strategie di conservazione proposte e quali sono le critiche verso la “strategia del rischio”?**
Le strategie di conservazione includono la “strategia del rischio”, la “massima diversità” e la “massima utilità”. La “strategia del rischio” è stata criticata per la mancanza di obiettivi specifici di conservazione. Le strategie alternative, come la “massima diversità” e la “massima utilità”, propongono approcci più complessi e orientati alla salvaguardia della diversità genetica e all’uso sostenibile delle razze in pericolo.
Qual è il valore economico complessivo di una razza secondo Drucker (2001) e quali sono le sue componenti?**
Il valore economico complessivo di una razza, secondo Drucker (2001), è conosciuto come Total Economic Value (TEV) ed è la somma di diversi valori:
- Direct Use Value (DUV): Benefici diretti dall’allevamento, come carne, lana, latte, ecc.
- Indirect Use Value (IUV): Ruolo ecologico della razza nel mantenimento degli agro-ecosistemi.
- Option Value (OV): Possibilità di utilizzare la razza in futuro per adattamenti climatici o di mercato.
- Non-Use Value (NUV): Importanza culturale e storica della razza, anche se non viene utilizzata direttamente.
Quali metodi di conservazione della biodiversità zootecnica discute Daniele Bigi e quali sono i loro vantaggi e svantaggi?**
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Conservazione in situ: Comporta l’allevamento attivo delle razze e la registrazione dei dati genotipici. È favorita rispetto alla conservazione ex situ perché supporta il cambiamento delle condizioni produttive e mantiene il legame culturale e storico.
- Crioconservazione: Include la conservazione di cellule somatiche, DNA, seme, oociti e embrioni. È utile come backup genetico ma non supporta l’adattamento alle condizioni ambientali o la valorizzazione degli aspetti culturali come la conservazione in situ.
Quali sono le differenze tra il DNA nucleare e il DNA mitocondriale?**
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DNA nucleare: Contiene circa 3.200.000.000 nucleotidi organizzati in cromosomi lineari. Negli esseri umani, ci sono 2N autosomi e 2 cromosomi sessuali.
- DNA mitocondriale: È una molecola circolare di DNA di 16.569 nucleotidi, presente in circa 8.000 copie per cellula, localizzate nei mitocondri.
Qual è il contenuto di DNA aploide (valore C) per alcune specie animali?**
:** Il contenuto di DNA aploide varia tra specie animali. Alcuni esempi sono:
- Suino: 3.1 x 10^9 nucleotidi
- Bovino: 3.6 x 10^9 nucleotidi
- Cavallo: 3.3 x 10^9 nucleotidi
- Pecora: 3.3 x 10^9 nucleotidi
- Capra: 3.2 x 10^9 nucleotidi
- Coniglio: 3.5 x 10^9 nucleotidi
- Pollo: 1.2 x 10^9 nucleotidi
Come variano i numeri cromosomici tra alcune specie di interesse zootecnico?**
:** I numeri cromosomici variano tra le specie di interesse zootecnico. Alcuni esempi includono:
- Suino: 38 cromosomi
- Bovino: 60 cromosomi
- Cavallo: 64 cromosomi
- Asino: 62 cromosomi
- Pecora: 54 cromosomi
- Capra: 60 cromosomi
- Cane: 78 cromosomi
- Gatto: 38 cromosomi
- Coniglio: 44 cromosomi
- Pollo: 78 cromosomi