Untitled Deck Flashcards

(264 cards)

1
Q

Relazione terapeutica?

A

fattore aspecifico fondamentale per il trattamento.

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2
Q

3c terapie comportamentali?

A

contro condizionamento> gestione delle contingenze> modifiche cognitive o comportamentali.

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3
Q

Pensieri automatici Beck?

A

pensieri negativi su sé stessi> sugli altri e sul futuro.

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4
Q

Flooding?

A

sottoporre il paziente direttamente a stimoli per lui ansiogeni> esposizione graduale.

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5
Q

Schema ABC?

A

indagare rappresentazioni mentali che precedono emozioni negative.

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6
Q

Attacco panico Clark?

A

interpretazione catastrofica dell’arousal fisiologico.

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7
Q

Obiettivo terapia sistemico relazionale?

A

modificare dinamiche e relazione nel sistema familiare.

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8
Q

Doppio legame?

A

messaggio paradossale e contraddittorio.

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9
Q

Obiettivo terapia centrata sul cliente?

A

favorire realizzazione del sé.

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10
Q

Terapia gestalt Perls?

A

terapeuta= facilitatore.

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11
Q

Terza ondata?

A

focus sui processi e accettazione> es. mindfulness.

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12
Q

Disagio psichico?

A

sofferenza senza sintomi specifici con emozioni come frustrazione e tristezza.

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13
Q

Malessere psicologico?

A

disagio più intenso> sensazioni cenestesiche che riguardano lo stato del corpo e includono sensazioni tattili> emotive> esterne e interne.

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14
Q

Crisi evolutiva?

A

come ad esempio la vecchiaia.

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15
Q

Crisi accidentale?

A

accade improvvisamente come ad esempio lutto> incidente….

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16
Q

Cosa determina effetto crisi?

A

caratteristiche> evento> individuali e significato.

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17
Q

Obiettivo psicopatologia sviluppo?

A

studiare l’origine e l’evoluzione dei modelli individuali di disadattamento comportamentale.

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18
Q

Normative Principle?

A

in psicopatologia deviazione dal normale sviluppo.

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19
Q

Fattori precipitanti?

A

eventi che fanno emergere il disturbo facendo precipitare l’individuo in uno stato negativo.

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20
Q

Fattori predisponenti?

A

vulnerabilità> fase premorbosa.

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21
Q

Fattori perpetuanti?

A

fattori di mantenimento.

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22
Q

Fattori di protezione?

A

riducono probabilità di disturbo.

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23
Q

Fattori di rischio?

A

aumentano probabilità di sviluppare il disturbo.

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24
Q

Tratti?

A

disposizione stabile che influenza il modo di pensare e di agire.

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25
Periodo critico?
mancanza di stimoli che compromette in modo permanente lo sviluppo.
26
Periodo sensibile?
periodo in cui l’individuo è sensibile> ma non compromette lo sviluppo.
27
Relazione causale?
unica direzione> la causa deve precedere l’effetto.
28
Causa necessaria?
presente affinché l'evento si verifichi.
29
Causa sufficiente?
la sua presenza implica il verificarsi dell’evento.
30
Sviluppo grazie ai genitori?
senso di appartenenza e di differenziazione.
31
Prevalenza?
malati in un determinato momento.
32
Incidenza?
nuovi malati in un determinato momento.
33
Disturbi individuali più comuni?
depressione> alcolismo> fobie> condotta.
34
Diatesi?
vulnerabilità.
35
Obiettivo HiTOP?
tassonomia basata su evidenze scientifiche.
36
P-factor nel modello HiTOP?
fattore comune a tutte le forme di patologia.
37
Spettro esternalizzante?
acting-out> impulsività> disinibizione.
38
Caratteristiche HiTOP?
gerarchico e dimensionale.
39
DSM e ICD?
favoriscono l’attendibilità.
40
DSM?
ateoretico> aneziologico> politetico> categoriale.
41
RDoC?
serve a integrare ricerca neuroscientifica e comportamentale.
42
Come avvengono le diagnosi in area biopsicosociale?
assessment da parte di osservatore esterno.
43
Normalità?
punto di vista statistico> funzionale> culturale e soggettivo.
44
Modello disfunzione dannosa?
alterazione della funzione psicosociale e inadeguatezza.
45
PDM-2?
psicodinamico.
46
Approccio PDM?
dimensionale e ideografico.
47
I livelli di Kernberg?
nevrotico> borderline> psicotico.
48
Valutazione dei 3 livelli Kernberg?
identità> meccanismo di difesa> esame realtà.
49
difficoltà diagnosi psicosociale?
assenza definizione di normalità.
50
multifinalità?
stessa condizione porta a esiti diversi.
51
equifinalità?
condizioni diverse possono portare allo stesso esito.
52
Caratteristiche test psicologico?
campione di comportamento basato su un modello teorico.
53
Assessment?
processo decisionale che comprende anche il testing volto al decision making> a formulare diagnosi e a determinare obiettivi.
54
Fattori esacerbanti?
peggiorano quadro già complicato.
55
Fase psicofisiologica di raccolta dati a riposo?
baseline.
56
Fase restituzione nell’assessment?
spiegazione comprensibile e formulazione del problema.
57
Informazioni nel report finale?
descrizione dei risultati e interpretazione.
58
Come deve essere l’obiettivo dell’intervento psicologico?
misurabile e verificabile.
59
Modello integrazione orizzontale?
canale cognitivo verbale> comportamento motorio> psicofisiologico.
60
Modello integrazione verticale?
il clinico è indirizzato dalle informazioni già acquisite.
61
Logica a assessment clinico?
falsificazionistica.
62
Approccio ideografico?
si concentra sull’individuo.
63
Analisi funzionale?
comportamento influenzato da antecedente e conseguenze.
64
Logica colloquio clinico?
hp-deduttiva.
65
Durata assessment?
3\4 incontri.
66
Cosa in comune alle categorie di somatizzazione?
disagio psicologico è esperito tramite sintomi somatici.
67
Diagnosi somatizzazione?
pensieri relativi al proprio corpo esagerati.
68
Sofferenza somatica percepita come?
malattia fisica.
69
Ipocondria DSM?
ansia da malattia e sintomi somatici.
70
Stress omo tipico?
cambiamento risposta a stress ripetuto nel tempo.
71
Stress cronico?
effetto deprimente sul sistema immunitario.
72
Disturbo ansia di malattia?
no sintomi somatici o se presenti lievi.
73
Sintomo tipico disturbo conversione?
paralisi.
74
Disturbo fittizio?
sintomi indotti volontariamente senza volontà esterna.
75
Disturbo fittizio per procura (sindrome di Polle)?
i sintomi sono provocati intenzionalmente su un'altra persona.
76
Nei disturbi da sintomi somatici> cosa contribuisce a cronicizzare la condizione?
ripetuti interventi medici e test diagnostici inutili.
77
Negazione di malattia?
meccanismo di difesa disfunzionale.
78
Aree cerebrali iperattivate nei pazienti con disturbi da sintomi somatici?
insula anteriore e corteccia cingolata anteriore.
79
Per la psicoanalisi il sintomo somatico rappresenta?
una manifestazione simbolica di desideri rimossi.
80
Paziente designato (sistemico)?
portavoce del disagio relazionale in famiglia.
81
Sintomi somatici (secondo terapia cognitivo comportamentale)?
apprendimento di comportamenti rinforzati e distorsioni cognitive.
82
Fattore psicosociale predisponente?
attaccamento insicuro.
83
Per la prospettiva psicosomatica> la malattia è considerata?
all'interno di una visione olistica.
84
Atteggiamento importante che il clinico evita?
approccio dicotomico> corpo mente.
85
SSRI (farmaci antidepressivi che agiscono sul SNC> inibendo la ricaptazione della serotonina)?
migliorano i rituali.
86
A cosa servono principalmente i meccanismi di difesa?
a mediare i conflitti intrapsichici e affrontare situazioni stressanti.
87
Rispetto alla psicoanalisi> nel modello comportamentale di psicoterapia?
il comportamento disadattivo è il problema che deve essere cambiato.
88
La diagnosi in psicologia clinica deve avere requisito di?
Specificità> Irripetibilità e Generalizzabilità.
89
L’Asse M del PDM-2 descrive?
le capacità mentali.
90
Fattore discriminante durante la diagnosi del disturbo di somatizzazione?
presenza di pensieri> preoccupazioni e comportamenti eccessivi correlati alla presenza di sintomi somatici.
91
Il comportamento di malattia (illness behavior)?
indica quei comportamenti e quegli atteggiamenti che un individuo manifesta quando è malato.
92
L’Accentuazione di malattia e la Negazione di malattia?
compromettono il funzionamento psicosociale del paziente> l’aderenza terapeutica> la fiducia nel personale sanitario e le relazioni interpersonali.
93
Cosa dice la teoria psico-biologica della personalità di Cloninger?
La personalità è costituita dal temperamento e dal carattere.
94
Cosa si intende per biofeedback?
tecnica terapeutica in cui l’individuo prende gradualmente consapevolezza rispetto ad alcuni stati fisiologici di cui non è consapevole.
95
Il trattamento basato sulla mentalizzazione (MBT) per i disturbi di personalità?
pone al centro dell’intervento la funzione riflessiva del paziente.
96
Cosa può spingere le persone al trattamento?
conseguenze negative causate dal disturbo possono spingere al trattamento terapeutico.
97
Secondo l’AMPD> il funzionamento del sé è rappresentato da?
Identità e autodirezionalità.
98
Quali sono i disturbi di personalità inclusi nel cluster A?
disturbo paranoide> disturbo schizoide e disturbo schizotipico.
99
Cosa caratterizza gli individui con disturbo istrionico di personalità?
utilizzano l’aspetto fisico> la teatralità e la drammaticità per attrarre a sé l’attenzione.
100
La convinzione di essere speciale> superiore agli altri destinato a particolari successi caratterizza?
il disturbo narcisistico di personalità.
101
I disturbi di personalità del cluster B sono caratterizzati da?
comportamenti esasperati e drammatici> impulsività.
102
Esposizione enterocettiva?
indurre sintomi fisiologici temuti per ristrutturarne il significato.
103
Obiettivi ACT?
aumentare la flessibilità psicologica.
104
Salienza?
ogni volta che si percepisce qualcosa che va oltre il normale.
105
Stressor?
agente che causa lo stress.
106
Disease?
processo patologico di deviazione da una norma biologica.
107
Illness?
malessere> disturbo non determinato da agente casuale.
108
Sindrome di Munchausen?
disturbo fittizio a se stessi.
109
Differenza nel genere del disturbo di conversione?
2\3 volte più comune nelle donne.
110
Neurotrasmettitore che è ridotto nel DAG?
GABA.
111
Area cerebrale aumentata di volume durante DAG?
amigdala.
112
Errore tipico DAG?
sovrastima della probabilità e catastrofizzazione.
113
Aria attivazione aumentata DAS?
amigdala.
114
Neurotrasmettitori coinvolti DAS?
serotonina e dopamina.
115
Fase attacco di panico> seguita da stanchezza e sonnolenza?
fase residua.
116
Sostanza che può indurre un attacco di panico?
lattato.
117
Caratteristiche> disturbo di panico nell’infanzia?
manifestazioni notturne con crisi respiratorie.
118
Farmaco ansiolitico rapido ma breve durata DP?
alprazolam è rapido ma ha effetto breve> clonazepam è lento ma duraturo.
119
Comportamenti salvaguardia agorafobia?
strategie per affrontare situazioni ansiogene.
120
Fobia sangue?
risposta fisiologica> svenimento.
121
Metodo per trattare fobia sangue?
tensione applicata.
122
Età media> fobia specifica?
11 anni.
123
Desensibilizzazione?
confronto progressivo con una gerarchia di situazioni ansiogene.
124
Mutismo selettivo?
prima dei 5 anni.
125
Sindrome MEAR?
condizione neurologica> mutismo.
126
Come sono le ossessioni DOC?
egodistoniche> disturbanti e intrusive.
127
Età esordio DOC?
durante l’adolescenza per i maschi> intorno ai 20 anni per le femmine.
128
Recettori coinvolti DOC?
post sinaptici serotoninergici ipersensibili.
129
Farmacoterapia DAG?
benzodiazepine> SSRI.
130
Durante DAS cosa succede nel cervello?
aumento amigdala> insula e ippocampo.
131
Farmacoterapia DAS?
antidepressivi serotoninergici superiori alle benzodiazepine.
132
Agorafobia fattori rischio?
temperamento> ambientali> predisposizione genetica e fisiologica.
133
Farmacoterapia DOC?
SSRI> antidepressivi triciclici> neuromodulazione.
134
Problemi DOC?
anomalie neuroanatomiche e funzionali> alterazione memoria> problemi monitoraggio realtà> deficit inibizione cognitiva.
135
Caratteristica Cluster A?
isolamento> ritiro sociale> bizzarri.
136
Caratteristica Cluster B?
impulsività> eccentricità.
137
Caratteristica Cluster C?
ansia> timore.
138
Motivazione isolamento schizoide?
mancanza di interesse nelle relazioni umane.
139
Pensiero magico e comportamento eccentrico?
schizotipico (no perdita contatto realtà).
140
Preferenze per le attività solitarie> freddezza?
schizoide.
141
Disturbo istrionico?
comportamenti seduttivi e teatralità.
142
Disturbo narcisistico> vulnerabile> diverso da grandioso?
è un tipo più sensibile alle critiche> schivo.
143
Disturbo antisociale?
mancanza di rimorso> comportamenti illegali e mancanza di empatia.
144
Disturbo antisociale infanzia?
associata a un disturbo della condotta.
145
Tratto distintivo borderline?
instabilità emotiva e relazionale.
146
Limiti dell'approccio categoriale?
arbitrarietà dei punteggi e alta comorbidità.
147
Condizione associata ai disturbi di personalità?
dolore cronico> obesità e sindrome metabolica.
148
Bassa autodirezionalità e bassa cooperatività comportano?
concezione del sé immatura e problematica.
149
Terapia dialettico comportamentale?
inizialmente usata per borderline con comportamenti autolesivi e suicidari.
150
CLUSTER A?
paranoide> schizoide> schizotipico.
151
CLUSTER B?
antisociale> narcisistico> borderline> istrionico.
152
CLUSTER C?
evitante> ossessivo compulsivo> dipendente.
153
Five factor?
connette la personalità normale e patologica.
154
Trattamento mentalizzazione?
pone al centro dell'intervento la promozione delle capacità del paziente di mentalizzare.
155
DCA popolazione maschile?
sviluppa tra i 12\17 anni.
156
BMI <19?
sottopeso.
157
Anoressia nervosa con restrizione?
non ha messo in atto condotte di eliminazione negli ultimi tre mesi.
158
Anoressia estremamente grave?
BMI <15.
159
Abbuffate e no condotte compensatorie?
binge eating.
160
Criterio temporale> bulimia nervosa?
abbuffate e comportamenti compensatori almeno una volta a settimana per 3 mesi.
161
Disturbo alimentare evitante-restrittivo?
non include percezione distorta dell'immagine corporea.
162
Bulimia nervosa atipica?
comportamenti avvengono meno di una volta alla settimana o per meno di tre mesi.
163
Comorbidità anoressia?
disturbo ansia> depressione.
164
Bulimia nervosa e binge si sviluppa?
intorno ai 15\19 anni.
165
Anomalia cerebrale binge?
minore attivazione dei circuiti del gusto e della ricompensa> attivazioni anomale area prefrontale.
166
Farmaci per DSA?
antidepressivi e antipsicotici.
167
Anomalia cerebrale anoressia?
iperattività aree temporali> maggiore attività nucleo caudato e cingolato> ipoattività aree striatali> cerebellari e corticali.
168
Gravità della bulimia nervosa?
lieve= comportamenti disfunzionali 1\3 volte a settimana> moderatamente grave = comportamenti disfunzionali 4\7 volte a settimana> grave = comportamenti disfunzionali 8\13 volte settimana> estremamente grave—> comportamenti disfunzionali più di 14 volte a settimana.
169
Trattamento elezione adolescenti con DSA?
terapia familiare.
170
Farmaci per disfunzione sistema serotoninergico e noradrenergico?
antidepressivi e antipsicotici.
171
Diagnosi episodio depressivo maggiore?
umore depresso per almeno 2 settimane e perdita di interesse.
172
Diagnosi disturbo depressivo maggiore?
almeno 2 episodi depressivi nel corso della vita.
173
Distimia?
umore depresso> presente per almeno 2 anni consecutivi.
174
Umore irritabile?
generalizzato> prolungato e senza effetto catartico.
175
Terapia eccellenza distimia?
CBASP.
176
Criterio di disturbo bipolare?
almeno un episodio maniacale> ipomaniacale o misto.
177
Episodio dell'umore misto?
presenza di sintomi depressivi e di almeno 3 sintomi maniacali o ipomaniacali.
178
Bipolare I?
alternanza disturbo depressivo ed episodio maniacale.
179
Bipolare II?
episodio ipomaniacale ed episodio depressivo distinti.
180
Disturbo ciclotimico?
oscillazioni croniche dell'umore con sintomi sub-soglia per almeno 2 anni.
181
Sistema coinvolto nel disturbo bipolare?
neuroendocrino.
182
Trattamento farmacologico per fase acuta maniacale?
stabilizzatori dell'umore antipsicotici.
183
Trattamento disturbo ciclotomico?
terapia cognitivo> comportamentale> stabilizzatori dell’umore.
184
4 stadi di Keller?
fase prodromica> fase acuta> sintomi residui e fase cronica.
185
Farmacoterapia per depressione maggiore?
antidepressivi inibitori delle monoamminossidasi> anti depresso triciclici> inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e noradrenalina.
186
Trattamento A depressione?
farmacoterapia o psicoterapia.
187
Trattamento B depressione?
due trattamenti in sequenza.
188
Trattamento farmacologico bipolare?
fase acuta> stabilizzatore dell'umore e farmaci antipsicotici.
189
Trattamento farmacologico ciclotimico?
litio e anticonvulsivanti> antidepressivi seconda e terza scelta.
190
Elemento cruciale nel trauma?
sentimento di impotenza.
191
Trauma semplice?
singolo episodio.
192
Trauma complesso?
avviene nel sistema primario e implica ripetuti abusi o trascuratezze.
193
Traumi precoci?
prima dei 13 anni.
194
Memorie traumatiche?
frammentarie e sensoriali.
195
Attivazione emotiva troppo elevata?
i lobi frontali non riescono a correggere l'interpretazione errata.
196
Freezing?
si attiva se risposta attacco fuga non è possibile.
197
Fainting?
disconnessione tra centri cerebrali superiori e inferiori.
198
Per durare stress in seguito a un trauma?
iperattivazione continua o ipoattiva attivazione pervasiva.
199
Nel disturbo reattivo> l’attaccamento?
avviene prima dei 5 anni con scarsa risposta al conforto e mancanze> emozioni positive.
200
Durata disturbo da stress acuto?
durata limitata da 3 gg a 1 mese.
201
Durata PTSD?
più di 1 mese.
202
Disturbo dell’adattamento?
insorge entro 3 mesi da un evento stressante.
203
Durata della forma acuta del disturbo adattamento?
più di 6 mesi.
204
Durata disturbo da lutto persistente?
almeno 12 mesi.
205
Dissociazione peritraumatica?
evento traumatico durante o subito dopo il trauma in cui diminuiscono attacco-fuga> congelamento e fainting.
206
Depersonalizzazione?
estranei a se stessi e dal proprio corpo.
207
Derealizzazione?
senso di irrealtà verso ambiente.
208
Interventi focalizzati sul trauma?
psicoeducazione> gestione dell'ansia> ristrutturazione cognitiva> esposizione.
209
Interventi non focalizzati sul trauma?
present-centered therapy> psicoterapia interpersonale> stress inoculation therapy.
210
Interventi immediati?
stress debriefing> primo soccorso psicologico (entro 48h).
211
Craving?
desiderio intenso legato a meccanismi di ricompensa cerebrale.
212
Tolleranza?
quando serve una dose maggiore per ottenere lo stesso effetto.
213
Addiction?
modifica comportamenti dovuti a cambiamenti biochimici.
214
Intossicazione?
sintomi psichici e fisici dopo eccessivo uso della sostanza.
215
Astinenza?
insieme di sintomi che emergono alla cessazione dell'uso della sostanza.
216
Criteri non necessari diagnosi?
astinenza> tolleranza> craving.
217
Sostanze che non presentano astinenza (documentata)?
allucinogeni e inalanti.
218
Craving trattato con?
terapie ed esposizione con prevenzione della risposta.
219
Distorsioni più comuni gioco d’azzardo?
bias di memoria congruente.
220
Modello a 6 componenti Griffith?
salienza> alterazione dell'umore> tolleranza> astinenza> conflitto> ricaduta.
221
Near misses bias?
sentirsi vicino alla vincita> anche se si perde.
222
Disturbo oppositivo provocatorio?
infanzia> maschi> bias attributivi ostili.
223
4 criteri per il Disturbo oppositivo provocatorio?
tono dell'umore collerico irritabile> caratteristiche del comportamento> polemico> provocatorio e vendicativo.
224
Rischio per disturbo oppositivo provocatorio?
clima familiare ipercritico e instabile.
225
Sintomi disturbo oppositivo provocatorio?
devono essere persistenti> frequenti e interferenti con il funzionamento.
226
Quando si sviluppa il disturbo esplosivo intermittente?
dopo i 6 anni.
227
Aggressività ostile?
no obiettivo> motivata da collera diversa da quella strumentale.
228
Disturbo della condotta?
prevalenza maggiore dei maschi.
229
Coping power program?
bambini con problemi di condotta dagli 8 anni.
230
Fallacia del giocatore?
le vincite passate aumentano la probabilità di vincere.
231
Dipendenza?
ritorno all'uso della sostanza.
232
Addicted behaviour?
pattern abituale e ripetitivo che aumenta il rischio di malattia o di problemi sociali e personali.
233
Behavioural addictions?
compulsione a mettere in atto un comportamento.
234
Gravità gambling?
grave non per la quantità di soldi scommessi/usati ma in base al numero dei criteri soddisfatti.
235
Campionamento probabilistico?
ogni soggetto ha probabilità nota e diverso da zero di essere estratto.
236
Assegnazione casuale?
serve assicurare che ogni soggetto abbia la stessa probabilità di essere in qualsiasi gruppo.
237
Approccio qualitativo?
comprensione soggettiva dell'esperienza individuale.
238
Disegno ricerca qualitativa?
aperto> interattivo e costruito in itinere.
239
L'intervento psicologico è guidato?
da un dialogo tra approccio nomotetico e ideografico.
240
Scopo dell'attività dello psicologo clinico?
migliorare la condizione psicologica dell’individuo.
241
Critica il modello delle buone pratiche?
modello top Down che si è rivelato poco funzionale.
242
Cosa propongono EBPs?
integrare evidenze scientifiche con l'esperienza clinica e le caratteristiche del paziente.
243
Focus ricerca in psicologia?
conoscere i processi di base che spiegano i fenomeni psicologici.
244
Efficacy?
condotta in condizioni controllate.
245
Effectiveness?
contesti reali.
246
Disegno di ricerca one shot?
indagine longitudinale.
247
Manipolazione nel disegno sperimentale?
serve a verificare la relazione> causa effetto.
248
Ricerca applicata?
validità esterna.
249
Prima funzione dello psicologo clinico nella fase di accoglienza della richiesta?
accogliere la delega e osservarne la declinazione nella richiesta.
250
Richiesta?
contenuto espresso.
251
Domanda?
sistema di significati sottostante la richiesta.
252
Fase di analisi del problema?
prevede tra 2\4 colloqui.
253
Processi meta?
capacità riflessiva di pensare ai propri pensieri ed emozioni.
254
Processo di classificazioni per configurazione tipiche?
modalità intermedie tra la categoria diagnostica astratta e la singolarità del caso clinico.
255
Significazione?
il modo soggettivo di stabilire una relazione con sé e l’altro.
256
Inter soggettività?
interazione reciprocamente regolata tra due soggetti.
257
Durante la fase di progettazione> la scelta dell'intervento psicologico?
è un processo di condivisione e negoziazione col cliente.
258
Strategia replicativa?
riproduce sempre lo stesso setting.
259
Strategia adesiva?
lo psicologo accetta le condizioni offerte senza interrogarsi sul proprio ruolo.
260
Strategia contestuale?
considera vincoli e obiettivi dell'organizzazione in cui si opera.
261
Azioni trasformative?
modello clinico del cambiamento condiviso con il cliente.
262
L'intervento di promozione si basa su?
approccio saluto genetico e biopsicosociali.
263
Disegno between groups?
prevede l'assegnazione di condizioni diverse a gruppi separati.
264
Nella seconda fase> l'analisi del problema si basa?
su traiettorie conoscitive che includono sintomi> funzioni e significazione.