Venezia - Giorgione, Correggio, Tiziano Flashcards
(34 cards)
Quali sono le principali caratteristiche dell’arte veneziana?
L’arte veneziana si caratterizza per il suo particolare uso del colore: che confluisce nel tonalismo e nell’assenza del disegno preparatorio con la creazione delle volumetria direttamente con il colore. Inoltre, sono molto curate le ambientazioni paesaggistiche.
I temi principali dell’arte veneziana sono di matrice neoplatonica: amore spirituale e musica. I dipinti sono sempre più sensibili al fascino de mondo fisico, e per questo si ha sempre di più una concezione naturale e profana della bellezza che si differenzia molto da quella dell’ambiente tosco-romano.
Qual è la situazione politica in cui si trova Venezia nel XVI secolo?
Nel XVI secolo la Serenissima non aveva ancora perso il suo potere commerciale nonostante le nuove rotte atlantiche: i suoi domini erano molto ampi e comprendevano sia territori vicini che isole come Malta e Cipro. Dato il suo ancora fiorentissimo commercio, Venezia attuo un’espansione nei terrori pontefici della Romagna e in Puglia, ma fu fermata dalla lega di Cambrai nella battaglia di Agnadello.
Nonostante questa sconfitta, Venezia è uno dei pochi stati che si mantiene indipendente anche nel XVII secolo, quando il nord Italia è sotto la dominazione spagnola.
Qual è il rapporto tra il colore e i pittori?
I pittori veneziani usano molto la tecnica de tonalismo: essa consiste in un equilibrio di tutti i colori senza lasciare che nessuno prevalga sugli altri. Questa tecnica nasce nel secondo quattrocento con Bellini.
Inoltre, i pittori tendevano a non utilizzare il disegno i preparatorio ma a creare le volumetrie direttamente con il colore.
Cosa caratterizza la pittura di Giorgione?
La pittura di Giorgione è caratterizzata da tanti simbolismo segno di una grande cultura umanista-rinascimentale. Anche lui, cosi come Leonardo, voleva staccarsi dagli ideali di simmetria de XV secolo e, la vicinanza a questo pittore, è evidente nel dipinto intitolato “le tre età dell’uomo”, che ha un significato misterioso e controverso.
Dato che si sa pochissimo della sua vita, non si può dire con certezza dove ha appreso la sua tecnica; probabilmente nell’ambiente di Bellini.
Cosa raffigura il dipinto “le tre età dell’uomo”? Qual’è il significato simbolico?
Il dipinto “le tre età dell’uomo” vuole rappresentare la vita umana con una metafora: una lezione di canto. Il giovane si trova di fronte e ha una pergamena il mano, l’uomo alla sua destra ha il busto ruotato(3/4 come i fiamminghi) mentre l’anziano a sinistra è quasi girato di spalle.
La lezione di canto, ma la musica in generale, costituiscono un elemento di unione tra i tre personaggi.
I personaggi si stagliano su uno sfondo nero, e presumibilmente sono la stessa persona in tre fasi della vita.
Cosa rappresenta la “pala di Castelfranco”?
Rappresenta una sacra conversazione ridotta; sono presenti solo due santi, San Francesco(mano aperta: invito alla preghiera + 3 nodi: 3 voti) e San Nicasio(protettore dei cavalieri dell’ordine di Malta). È stata commissionata per la cappella di famiglia per ricordare il figlio defunto di Tuzio Costanzo che faceva parte dell’ordine di Malta.
La sacra conversazione è caratterizzata da una Vergine seduta su un trono marmoreo con predella di porfido rosso, il cui schienale non finisce(continuità tra cielo e terra). La Vergine non è vestita con i colori tradizionali: il vestito verde rappresenta la speranza, il mantello rosso la carità e il velo bianco la fede. Questi tre colori rappresentano le tre virtù teologali.
Sul trono e anche presente un tappeto e un tondo raffigurante lo stemma della famiglia.
In secondo piano è rappresentato un paesaggio vivente(abbandono sfondi architettonici e dei paesaggi idealizzati). Questo paesaggio evidenza che il pittore conosceva gli studi naturalisti di Durer e gli studi del vero di Leonardo.
La composizione geometrica è molto semplice e si differenzia molto dalla “pala di San Zaccaria” di Bellini. La prospettiva utilizzata è geometrica(piastrelle a quadri), mentre per lo sfondo viene usata la prospettiva aerea di Leonardo.
La luce proviene sia dal lato che dallo sfondo: lo sfondo rappresenta un tramonto che simbolicamente significa morte.
Che novità e presenta nelle “Venere dormiente”?
Essa rappresenta uno dei primi nudi femminili dopo tanto tempo, ed e un nudo non volgare ma naturale.
Cosa rappresenta la “Venere dormiente”?
Questo dipinto rappresenta una dea che dorme nella natura appoggiata su un tessuto rosso e bianco, questi ultimi sono i colori rappresentati del matrimonio. Infatti, quest’opera è stata commissionata in occasione delle nozze di Girolamo Marcello. Il paesaggio nello sfondo è bucolico e onirico e esso dona anche una profondità al quadro nonostante l’assenza di prospettiva.
I colori sono perfettamente bilanciati, e la luca rosea riprendere la carnagione della dea. La postura della sua riprende la Venus pudica classica e ella ha un aurea malinconica tipica di Giorgione.
Questo dipinto è stato iniziato da Giorgione stesso ma finito dal suo alunno e collega Tiziano, per questo motivo sono state scoperte numeroso modificazioni del progetto iniziale: ad esempio, in un angolo c’era precedentemente un piccolo cupido.
Cosa raffigura oggettivamente “La tempesta”?
Il dipinto da parte de genere passetti con figure/tele piccole.
La tempesta raffigura ad donna che allatta un bambino, al uno fianco è presente un uomo vestito come una guardia. Alle loro spalle sono raffigurate delle rovine architettoniche e un fulmine squarcia il cielo e illumina la città. Inoltre si può dedurre dalle foglie che sta piovendo.
L’uomo inizialmente non era tale, ma era una donna che si bagnava nel fiume, questo potrebbe indicare che non ce nessun significato dietro all’o[pera ma bisogna considerare che a quel tempo tutte le opere avere a un significato/storia dietro.
Qual’e l’interpretazione data da Schrey de “La tempesta”?
Tema della “Metamorfosi” di Ovidio: l’episodio di Deucalione e Pirra, progenitori dell’umanità scampati dal diluvio universale.
Qual’e l’interpretazione data da Calvesi de “La tempesta”?
Allegoria dell’unione tra cielo e terra, basandosi su un testo neoplatonico.
Qual’e l’interpretazione data da Settis de “La tempesta”?
Adamo ed Eva dopo la cacciata, Uomo=Adamo. Donna=Eva che allatta Caino. Fulmine=simbolo dell’ira divina. Fiume=fiume Tigri. Rovine nello sfondo=memento mori dell’Eden perduto.
Cosa rappresenta oggettivamente il quadro “i tre filosofi”?
Sono presenti 3 personaggi in primo piano: un anziano vestito di giallo, un uomo vestito di rosso e un giovane seduto vestito di verde. Il primo tiene in mano una pergamena, che l’uomo vestito di rosso guarda. Il giovane tiene in mano uno strumento matematico.
Affianco ad essi e presente una grotta; mentre lo sfondo e un paesaggi naturale con una Chiesa che vuoi le raffigurare le modificazioni della natura da parte della cultura.
Questo dipinto non ha alcuna prospettiva geometrica ma soltanto una aerea per lo sfondo. Ci sono state delle modifiche; inizialmente il giovane portava un cappello e il vecchio indossava un diadema raggiato.
Qual è l’interpretazione di Venturi de “i tre filosofi”?
I tre personaggi sono i tre re magi che osservano il bagliore rivelatore della stella come i loro strumenti.
Qual è l’interpretazione di Calvesi de “i tre filosofi”?
Allegoria dei tre gradi della sapienza: Rosso: teologia. Giallo: filosofia naturale. Verde: astrologia. Segando contatti come la filosofia ermetica(tema cardine=lunga iniziazione del sapiente che può conoscere il linguaggio oscuro della sapienza solo dopo essa)e la cabbala(antica dottrina esoterica considerat dagli umanisti un parallelo delle dottrine ermetiche).
Qual è l’interpretazione di Gentili de “i tre filosofi”?
Personificazioni di:
Vecchio: religione ebraica.
Uomo: islam.
Giovane: l’Anticristo.
Quali sono le caratteristiche del disegno di Correggio?
Correggio si dimostra un eccellete disegnatore, anche se il Vasari stenta a riconoscerlo.
Lui utilizza il disegno esclusivamente in funzione dei dipinti, non tanto come forma di espressione a se stante. Infatti, il disegno viene utilizzato per preparare bozzetti, ad esempio per la cupola di San Giovanni di Parma.
Il suo tratto è veloce e sottile e dimostrazione un’esecuzione sobria e senza pentimenti.
Perché l’artista Antonio Aleggri prende il soprannome di Correggio?
Perché è molto legato alla sua terra d’origine, appunto Correggio piccola cittadina nella piana di Reggio Emilia. Il suol feudo risultano lontano sai dal cromatismo dei veneziani sia dal rinascimento fiorentino-romano; in questo contesto Correggio sviluppa una straordinaria tecnica pittorica che ci fa supporre una sua presenza il Lombardia e anche un breve viaggio a Roma.
Il contatto con gli esempi del Rinascimento rimane soltanto uno stimolo esterno per sollecitare la sua fantasia piuttosto che per indicare ed approfondire le motivazioni artistiche dei suoi contemporanei.
Cosa raffigura la decorazione della volta della “camera della Badessa”?
La camera della Badessa si trova nel convento di San Paolo a Parma.
La decorazione delle volta vuole rappresentare un finto pergolato di legno, ricoperto da una fitta vegetazione, nel quale si aprono 16 ovati dai quali si affacciano vari putti intendi a giocare.i loro corpi rimandano ad una visione della natura pura e incontaminata, estranea al desiderio di idealizzazione. Alla base di ciascuno dei 16 spicchi, entro altrettante lunette, diverse figure allegoriche tratte dalla mitologia sono dipinte in monocromo.
Nell’ambiente Correggio sfrutta la mitologia e la classicità per collocare le figure in spazi illusori di grande suggestione prospettica e cromatica.
Come viene decorata la cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista?
Correggio affresca sulla cupola “la visione di San Giovanni Evangelista” ideando una struttura prospettiva molto complessa, ancora di più di quella usata nel convento di San Paolo.
Date la scarsa illuminazione e la particolare deformazione che la prospettiva richiedeva, l’artista dovette fare numerosi bozzetti prima di ottener il risultato desiderato.
Al bordo inferiore della cupola, affacciati su una corona di nubi, ci sono gli Apostoli in atteggiamento solenne che dialogano tra loro. Dietro essi le nuvole vanno rarefacesti per consistenza e per colore fino ad arrivare al centro dove c’è uno squarcio di luce e una moltitudine di cherubini. Sospesa nel vuoto è anche presente la figura di Cristo in atto di scendere verso il vecchio San Giovanni che emerge a mezzo busto dal limite della cupola. Egli è rappresentato con le mani parte e lo sguardo rapito dalla divina visione. Gesù viene rappresentato circondato dalla luce dorata con la veste rosacea agitata da un vento invisibile.
La sensazione è più scenografica che mistica e la profondità è ancora più accentuata dalla gradualità dei colori e dall’utilizzo del chiaroscuro.
La profondità spaziale è totalmente slegata da quella architettonica della cupola e il dipinto ci induce a pensare che l’altezza della costruzione sia maggiore di quella reale.
Cosa rappresenta la “natività”?
È stata commissionata per una cappella privata della chiesa di San Prospero(Reggio Emilia).
È una pala che rappresenta una Vergine molto giovane che abbraccia Gesù appena nato. Da quest’ultimo si sprigiona una luminescenza accecante che rischiara il volto della madre ma squarcia anche l’oscurità circostante.
Affianco ai due è presenta anche una contadina che è colta nell’atto di ritrarsi quasi spaventata, un giovane pastore si volge al suo compagno per invitarlo ad inginocchiarsi a una volta.
La composizione è costruita sulle due diagonali del dipinto e la sua grande armonia conferisce alla narrazione un ritmo sereni nel quale la straordinarietà dell’evento convive con il quotidiano.
Che cosa ha raffigurato Correggio nella cupola del duomo di Parma?
Nella parte centrale ha dipinto “assunzione di Maria in cielo” e nei sottostanti pennacchi i quattro santi patroni della città.
Ha riusato un concetto sperimentato in “visione di San Giovanni Evangelista”, cioè le nuvole, dando vita ad uno spazio prospettico di grande profondità collocando una seri di nubi abitate da profeti, sibille, santi, beati e angeli in atto di muoversi concentricamente verso il centro. I personaggi sembrano ruotare nel cielo e anche la Vergine partecipa a questa rotazione con le posizioni degli occhi e delle braccia.
L’opera è animata da un nuovo senso di movimento e non presenta un’ispirazione classica., questa caratteristica anticipa il barocco. L’immaginazione ha il sopravvento sulla razionalità e la ricerca del bello si attua trasgredendo le regole della natura mettendone a nudo gli aspetti più scenografici.
Che ispirazioni classiche ha il dipinto “Danae”?
Il dipinto “Danae” ha chiare ispirazioni classiche: ella era l;a figlia del re di Argo a quale venne profetizzato che sarebbe stato uccido dal figlio di sua figlia. Per questo motivo la chiude in una torre, ma Giove entra da una finestra sotto forma di pioggia d’oro carità da una nuvola per possederla. Dall’unione nacque Perseo, che uccise involontariamente Acrisio re di Argo, portando a termine la profezia.
Cosa raffigura il dipinto “Danae”?
L’artista affronta un tema sensuale ripreso dalle “Metamorfosi” di Ovidio e spesso trattato anche da Tiziano.
La figlia del re di Argo è colta nel momento in cui Cupido le sta scostando il lenzuolo per permettere a Giove di unirsi a lei; la giovane si offre con grazia sorridente ad un pulviscolo dorato che le scende in grembo da una nuvoletta. In basso a destra, due angeli amorini giocano con le frecce di Cupido ignari di ciò che sta succedendo. La scena è ambientato all’interno di una semplice stanza, nella quale si intravede una finestra che si apre su un cielo intensamente azzurro per sottolineare il fatto che la torre fosse molto isolata. Il candore della fanciulla è enfatizzato dal bianco delle lenzuola e de cuscini ai quali si contrappone l’ombra dello sfondo che rafforza la sensazione di intimità.
Dal punto di vista compositivo: il braccio della giovane e quello di Cupido si allineano per formare una linea orizzontale lungo la mediana maggiore del dipinto, i loro corpi presentano anche la stessa inclinazione.