CAP. 6 - I diritti fondamentali (*) Flashcards

1
Q

Affermazione di diversi diritti nella storia

A

Le prime libertà affermate nelle costituzioni sono i cosiddetti DIRITTI CIVILI, anche noti come
libertà negative (libertà dallo Stato), che prevedono una sfera propria di libertà per l’individuo.

Successivamente dalla seconda metà dell’800 si affermano i DIRITTI POLITICI (libertà positive), che permettono all’individuo di partecipare alla vita dello stato. Esempi sono il diritto di voto e diritti ad esso strumentali come quello all’azione politica, alla libertà di riunione, libertà associativa, etc.

Nel periodo tra le due guerre si affermano i DIRITTI SOCIALI (libertà mediante lo stato), che presuppongono l’erogazione di servizi da parte dello stato.

Infine ci sono i cosiddetti NUOVI DIRITTI, molto eterogenei. Ad esempio diritto individuale ad un ambiente salubre, eutanasia.

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2
Q

Soggetti di diritto

A

Coloro che godono della capacità giuridica, siano essi persone fisiche o persone giuridiche.

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3
Q

Capacità giuridica e capacità di agire

A

La capacità giuridica si acquista alla nascita. La capacità di agire, ovvero di esercitare i diritti di cui si è titolari/assumere obblighi, si acquista di norma con la maggiore età.

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4
Q

Le situazioni giuridiche di vantaggio

A
  • POTERE GIURIDICO: situazione potenziale che consiste nella possibilità astratta di produrre determinati effetti giuridici.
  • DIRITTO SOGGETTIVO: situazione attuale e concreta che spetta al soggetto quando l’ordinamento tutela il suo interesse, riconoscendogli determinate facoltà e la pretesa di obbligare altri soggetti a tenere determinati comportamenti; il diritto soggettivo si dice ASSOLUTO se obbliga tutti i soggetti dell’ordinamento a non intralciarne l’esercizio e RELATIVO se fa riferimento a un soggetto specifico.
  • INTERESSE LEGITTIMO: designa una situazione soggettiva di vantaggio in cui il titolare gode di poteri strumentali in vista del soddisfacimento di un interesse pubblico
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5
Q

Le situazioni giuridiche non favorevoli

A
  • OBBLIGO: un comportamento che un soggetto deve tenere per rispettare un comportamento altrui
  • DOVERE: un comportamento dovuto a prescindere dall’esistenza di un corrispettivo diritto altrui
  • SOGGEZIONE: situazione di chi è soggetto a un potere giuridico
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6
Q

È cittadino italiano chi:

A

PER NASCITA:
- è figlio di un cittadino italiano
- nasce in Italia da genitori ignoti o apolidi

PER ESTENSIONE/TRASMISSIONE:
- Minore straniero adottato o riconosciuto come figlio da cittadino italiano
- Può diventarlo il coniuge straniero che risiedere in Italia da almeno 2 anni dopo il matrimonio

  • Può diventarlo lo straniero che ha determinati requisiti > per concessione
  • Straniero figlio o nipote di un cittadino italiano ha diritto a diventarlo se ha svolto un impiego per lo Stato o se raggiunge la maggiore età in Italia dopo avervi vissuto per per almeno due anni
  • Può essere concessa per merito
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7
Q

Altro sulla cittadinanza

A
  • Sempre ammessa la doppia cittadinanza
  • Si perde la cittadinanza per espressa denuncia o di diritto solo se si lavora alle dipendenze di un altro stato e non si cessa a seguito dell’intimazione del governo italiano
  • Consentito il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha persa in condizioni agevolate
  • La cittadinanza viene revocata a uno straniero condannato per reati di terrorismo o eversione
  • Nessun cittadino può essere privato della cittadinanza per motivi politici
  • Il cittadino italiano può essere estradato, ma non per reati politici (tranne genocidio)
  • Il cittadino italiano è anche cittadino dell’Unione europea
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8
Q

Lo straniero

A

Lo straniero è colui che non è cittadino italiano né apolide. Si dice extracomunitario se non ha cittadinanza appartenente a un paese dell’Unione europea.
Allo straniero presente nel territorio sono riconosciuti:
- i diritti fondamentali della persona umana
- se regolarmente soggiornante, i diritti civili e la possibilità di partecipare alla vita pubblica
- se lavoratore, eguaglianza di diritti rispetto al lavoratore italiano

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9
Q

Diritto di asilo, status di rifugiato e protezione ausiliaria

A
  • DIRITTO DI ASILO: diritto soggettivo riconosciuto dalla Costituzione allo straniero che non può esercitare nel proprio paese i diritti garantiti dal nostro ordinamento
  • STATUS DI RIFUGIATO: può essere richiesto da coloro che abbandonano il proprio paese a causa del timore fondato di essere perseguitati
  • PROTEZIONE SUSSIDIARIA: protezione di cui gode lo straniero che non è qualificabile come rifugiato nonostante corra un rischio effettivo di subire un grave danno rientrando nel proprio paese d’origine
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10
Q

Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU)

A

Stipulata nell’ambito del Consiglio D’Europa (differente dal consiglio europeo, include Turchia e Russia) con la finalità di promuovere diritti e democrazia.
Opera attraverso la CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO (Corte EDU). Si applica agli stati geograficamente europei perché l’hanno sottoscritta. Vi possono ricorrere gli stati membri, singoli individui, e organizzazioni private, ma solo una volta esauriti tutti i meccanismi di protezione giuridica che uno stato offre.
Una variazione del titolo quinto della costituzione prevede che le leggi delle regioni debbano rispettare gli accordi internazionali.
Le convenzioni internazionali sui diritti umani hanno formalmente il valore di legge ordinaria, e l’art. 117.1 stabilisce che la potestà legislativa dello stato vada esercitata nei vincoli derivanti dagli obblighi internazionali, quindi in caso di conflitto tra una norma di legge ordinaria e una norma prodotta dalla CEDU il giudice ordinario deve rinviare il giudizio alla Corte Costituzionale.

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11
Q

Estradizione ed espulsione dello straniero

A

Permessa l’estradizione salvo che per i reati politici (tranne genocidio). L’espulsione è prevista:
- a seguito dell’ingresso o del soggiorno irregolare, o quando lo straniero è ritenuto socialmente pericoloso/indiziato come appartenente ad associazione terroristica o mafiosa
- come misura di sicurezza o sanzione determinata dal giudice
- per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello stato

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12
Q

Caratteristiche dei diritti inviolabili definiti dall’art. 2 Cost.

A
  • assolutezza: valgono di fronte a tutti
  • irrinunciabilità
  • inalienabilità: non possono essere ceduti tramite trattativa privata
  • imprescittibilità: hanno valore illimitato, senza scadenza
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13
Q

Interpretazione dell’art. 2 Cost.

A

In riferimento a questo articolo ci sono state due interpretazioni: la prima faceva riferimento a una FATTISPECIE CHIUSA e quindi ai singoli diritti riconosciuti dall’ordinamento, la seconda la definiva come FATTISPECIE APERTA rendendo possibile fornire protezione costituzionale ai nuovi diritti.
La Corte Costituzionale ha fatto propria la seconda, riconoscendo, ad esempio, il diritto alla riservatezza, al cambiamento del nome, fornendogli dunque la protezione costituzionale.

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14
Q

Diritti della personalità

A
  • diritto alla vita
  • diritto all’onore e diritto di identità personale
  • diritto alla libertà sessuale
  • diritto alla riservatezza
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15
Q

Libertà personale

A

Garantita dall’art. 15 Cost.
Vieta atti di coercizione fisica e di degradazione giuridica.
- Sono ammesse restrizioni di libertà personale, soggette a riserva di legge assoluta che segue determinati principi.
- Questa materia è anche soggetta di una riserva di giurisdizione: nessuna restrizione è consentita se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria (sono esclusi casi di necessità e urgenza).
- Sono previste restrizioni alla libertà per motivi di sicurezza (legate a un precedente reato) e misure di prevenzione.
- Altra forma di limitazione della libertà è la CUSTODIA CAUTELARE, che deve essere disposta secondo i principi di adeguatezza e proporzionalità.

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16
Q

Libertà di circolazione e soggiorno

A

Prevista nell’art. 16 Cost. una riserva di legge rinforzata: la legge può imporre limitazioni in via generale solo per motivi di sanità o sicurezza. Divieto di restrizioni per ragioni politiche.

17
Q

Libertà di riunione

A

Garantita ai soli cittadini, per riunione si intende il radunarsi in un luogo e tempo prestabiliti in una pluralità di individui che perseguono uno scopo prestabilito. Limite necessario di riunione pacifica e senza armi; divieto di utilizzo di caschi/oggetti che limitino il riconoscimento.
Le riunioni possono avvenire in: luoghi privati, l. aperti al pubblico e l. pubblici.
Solo nel terzo caso è necessario avvertire tre giorni prima il questore, che può vietarne lo svolgimento solo per motivi comprovati di sicurezza e incolumità pubblica. Il preavviso non è condizione di legittimità, quindi non autorizza a scioglierla.

18
Q

Diritto di associazione

A

Disciplinato dall’art. 18
Associazione: organizzazione di individui legati dal perseguimento di un fine comune e da un vincolo di natura giuridica.

Limiti alla libertà di associazione:
- non si può perseguire in forma associata ciò, per la legge, è vietato ai singoli
- sono vietate le associazioni segrete finalizzate a condizionare i pubblici poteri
- sono vietate le associazioni che perseguono finalità politiche con organizzazioni di carattere militare (struttura gerarchica militare, anche senza l’uso di armi)
- 12° disposizione transitoria e finale: è proibito riformare in qualsiasi forma il partito fascista

19
Q

Principio di eguaglianza; art. 3 Cost.

A

L’articolo riconosce l’uguaglianza in senso FORMALE di fronte alla legge: pari applicazione della legge per tutti i cittadini e divieto di discriminazione
Poi fa riferimento all’uguaglianza in senso SOSTANZIALE: lo stato deve rimuovere gli ostacoli economici e sociali impediscono la piena realizzazione del diritto di uguaglianza. Questo consente di fornire strumenti a determinate categorie di cittadini che sarebbero formalmente in contrasto col principio di uguaglianza in senso formale.
Parte necessaria per il rispetto del principio di uguaglianza è il principio di uguaglianza ragionevole.

20
Q

Principio di ragionevolezza

A

La legge deve trattare in modo uguale le situazioni uguali e in modo diverso le situazioni diverse.
Nello specifico ogni parificazione o distinzione di trattamento deve essere giustificata in modo ragionevole.

21
Q

Bilanciamento dei diritti

A

La pluralità di diritti fa si che ci siano potenziali conflitti e sovrapposizioni. Questo comporta che i diritti e i beni collettivi devono essere sempre bilanciati sulla base di questi principi:

  • deve riguardare conflitti tra diritti/beni aventi lo stesso rango costituzionale
  • il sacrificio subito da un diritto deve essere ragionevole e proporzionato
  • deve essere preservato il contenuto essenziale di quanto sacrificato
22
Q

Buon costume

A

Unico limite esplicito al diritto di espressione. Si intende il comune senso di pudore riferito alla sfera sessuale secondo il sentimento medio della comunità.

23
Q

Disciplina della stampa

A
  • la pubblicazione a mezzo di stampa non è soggetta a controlli preventivi da parte di autorità pubblica
  • riserva di legge rinforzata e riserva di giurisdizione: si può sequestrare una pubblicazione solo se ricorre un reato espressamente previsto dalla legge e a seguito di un atto motivato dall’autorità giudiziaria
  • la pubblicazione deve rispettare i limiti alla libertà di manifestazione del pensiero
  • ogni stampato deve indicare luogo, anno nome e domicilio dello stampatore e dell’editore
  • la legge sull’editoria richiede che le imprese editrici rendano pubblico l’assetto proprietario e detengo una posizione dominante sul mercato attraverso la concentrazione di testate
24
Q

Limiti impliciti della libertà di pensiero

A
  • diritto d’autore
  • diritti di personalità
  • divieto di pubblica apologia di reato
  • divieto di vilipendio della repubblica
25
Q

Diritto al lavoro

A

La Costituzione RICONOSCE e PROMUOVE il diritto al lavoro > richiede l’intervento dei pubblici poteri per garantire accesso al lavoro.
- diritto a scegliere l’attività lavorativa o professionale senza restrizioni e in base alle proprie capacità
- il lavoratore non può essere licenziato arbitrariamente
- diritto all’equa retribuzione, riposo settimanale e ferie

26
Q

Libertà sindacale e diritto allo sciopero

A

sciopero ≠ serrata
la serrata non è un vero e proprio diritto ma è lecita, l’imprenditore che vi ricorre deve compensare i lavoratori per la mancata prestazione

Il lavoratore che sciopera perde diritto alla retribuzione per il tempo non lavorato.
La Corte costituzionale tutela il diritto allo sciopero economico, per finalità politiche e anche di solidarietà.

Sono in atto limitazioni allo sciopero che riguardano i servizi pubblici essenziali: c’è l’obbligo del preavviso e deve essere assicurata l’erogazione di prestazioni indispensabili

27
Q

Proprietà privata

A

Riconosciuta e garantita dalla legge che ne determina i modi di acquisto, godimento e limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
Il diritto è stato interpretato in più modi ma il canone interpretativo della Corte è quello della FUNZIONE SOCIALE della proprietà privata, intesa come CLAUSOLA DALLA DOPPIA NATURA INTERPRETATIVA.
= da un lato serve a legittimare le limitazioni della proprietà privata dove è necessario per garantire altri diritti o interessi costituzionali; dall’altro serve per vincolare il legislatore che può imporre limitazioni SOLO se hanno una funzione sociale