Disiguaglianza, Stratificazione e Classi Sociali Flashcards

1
Q

Racconta DISUGUAGLIANZA SOCIALE?

A
  • nella società vi sono ruoli diversi, che sono legati a posizioni diverse;
  • questi ruoli e posizioni ricevono un’importanza socialmente diversa nel tempo e nello spazio;
  • la disuguaglianza dovrebbe essere una ricchezza: siamo diversi e facciamo cose diverse;
  • il punto è il valore e il riconoscimento che diamo a queste cose e il riconoscimento di valore sociale ed economico che diamo a queste differenze;
  • la disuguaglianza dovrebbe essere una disuguaglianza contenuta, legata al riconoscimento che in una società dobbiamo fare attività diverse che richiedono investimenti, impegni e preparazione in modo diverso ma che devono stare insieme in maniera armonica;
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Q

COSA VUOL DIRE STRATIFICAZIONE SOCIALE?

A

società come roccia in cui ci sono diversi strati che servono tutti per costruire la montagna, ma sono strati che alla fine rischiano di essere tanto alti e distanti gli uni dagli altri (disiguaglianze economiche)
* pochissimi ricchissimi e tantissimi poverissimi: distanze troppo diseguali;
* la società dovrebbe darci la possibilità di passare da uno strato all’altro, ma essi sono tanto impermeabili; c’è poca possibilità di “scalare”;

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3
Q

LA NATURA DELLA DISUGUAGLIANZA, spiega?

A

Teorie funzionaliste: la disuguaglianza è il modo «naturale» in cui la società assicura la propria sopravvivenza.
* tutte le società considerano alcune finalità più importanti di altre; gerarchia delle funzioni; alcune sono più importanti di altre;
es. più importanti le funzioni legate alla gestione della sicurezza;
* tutti gli esseri umani hanno capacità individuali diverse; è necessario che gli individui più dotati svolgano le funzioni più importanti e, affinchè ciò avvenga, occorre offrire loro ricompense adeguate;
Teorie del conflitto: la disuguaglianza è dovuta al fatto che chi controlla le risorse sociali più importanti (principalmente ricchezza e potere) è generalmente in grado di conservare i propri privilegi.
* ragione d’essere della disuguaglianza: qualcuno più forte ha a sua disposizione risorse maggiori e più importanti;
* discrepanza tra chi controlla le risorse e chi non ne ha accesso è all’origine della disuguaglianza, la quale genera un conflitto tra gruppi;
Marx: in ogni società una classe dominante controlla i mezzi di produzione e, con essi, le condizioni di vita di una classe subordinata esclusa dalla proprietà di tali mezzi: nella società feudale i nobili dominavano sui servi della gleba, nella società capitalista la borghesia domina sul proletariato.
* visione economica;

Michels: quando un’organizzazione supera una certa dimensione al suo interno si sviluppa un’oligarchia (governo di pochi), ossia una concentrazione del potere nella «classe politica».
* disuguaglianza nei rapporti di potere politico;
* distinzione tra chi guida un’organizzazione e chi la subisce;
* una parte del gruppo è riconosciuta come guida;

La teoria di Weber: oltre alla dimensione economica sottolineata da Marx, ce ne sono altre due importanti per la disuguaglianza sociale:
* quella dello status;
* quella del potere;
Situazione di mercato: insieme delle ricompense, materiali e non, che gli individui ricevono per il loro lavoro (reddito, possibilità di carriera).
Situazione di lavoro: posizione che gli individui occupano nel processo lavorativo, ossia nella divisione dei compiti e nella gerarchia organizzativa del luogo di lavoro.

Classi e stili di vita: influsso che l’appartenenza di classe ha sulla speranza di vita, sulla vita familiare e sull’uso del tempo libero da parte degli individui.
* speranza di vita: oggi nella maggior parte dei paesi il divario relativo alla durata media della vita sta diminuendo poiché anche le classi meno agiate godono di un’alimentazione migliore e hanno più facilmente accesso ai servizi sanitari, ma è ancora lungi dall’essere colmato: per i membri delle classi inferiori un’alimentazione scadente si traduce in minor resistenza alle malattie; differenze anche dal punto di vista della salute;
* vita familiare: l’appartenenza di classe sembra influire sul modo in cui nelle famiglie vengono ripartite le mansioni domestiche quotidiane; i membri delle classi meno agiate tendono a organizzare la propria vita intorno alla famiglia, più di quanto facciano gli appartenenti alle classi più elevate che risultano più propensi a coltivare rapporti con gli amici più che con i parenti;
* tempo libero: le differenze tra le classi sono molto evidenti in materia di tempo libero; le persone più ricche vanno più spesso a teatro, a visitare musei e gallerie, leggono libri e praticano sport costosi, mentre le classi inferiori propendono per l’intrattenimento passivo, soprattutto quello mediato dalla televisione; diverse sono le ragioni, da quelle economiche, a quelle della formazione/istruzione a quelle delle amicizie;

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4
Q

SPIEGA LA DIFFERENZA MOBILITÀ INDIVIDUALE E COLLETTIVA?

A

Mobilità individuale: cambiamenti nella posizione di un individuo all’interno di un sistema di stratificazione:
* mobilità orizzontale: cambiamento nella posizione di un individuo che non influisce sul suo status sociale (es. cambio di lavoro ma non di status);
* mobilità verticale: cambiamento per cui un individuo viene a trovarsi in una posizione sociale superiore o inferiore a quella originaria; si ha mobilità ascendente se viene raggiunta una posizione più elevata, e si ha mobilità discendente se ci si viene a trovare in una posizione sociale inferiore;
Mobilità collettiva: cambiamenti nei gruppi ai quali appartengono gli individui (classi, caste,…).

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5
Q

DISUGUAGLIANZA ETNICA ?

A

Gruppo etnico: segmento di una società più ampia, i cui membri sono considerati e si considerano appartenenti a una cultura comune, e si impegnano in attività nelle quali tale cultura condivisa è il fattore principale. i membri del gruppo prendono parte ad attività che traggono spunto proprio dalle comuni origini e caratteristiche distintive, tra cui l’interazione con i propri «simili» e la celebrazione di particolari ricorrenze.
Gruppo razziale: gruppo contraddistinto definito come gruppo contraddistinto da una combinazione di caratteri biologici ereditari, che includono tipicamente il colore della pelle, i tratti somatici e la statura; prodotto della percezione sociale non dato di fatto biologico.
* minoranza: gruppo di persone che, a causa di caratteristiche fisiche o culturali, sono isolate dagli altri membri della società in cui vivono e vengo trattate in modo diverso e diseguale e, pertanto si considerano oggetto di discriminazione collettiva;
* discriminazione: consiste nel trattare attivamente in modo diverso i membri di una minoranza a causa di presunte caratteristiche negative; è un comportamento che si basa sul concetto di presunta caratteristica negativa;
* Pregiudizio: valutazione positiva o negativa di un gruppo sociale e dei suoi componenti; sentimento di antipatia fondato su una generalizzazione falsa e inflessibile; può essere diretto verso un gruppo nel suo complesso o verso un individuo in quanto membro di quel gruppo.
* La discriminazione di solito nasce dal pregiudizio che a sua volta può riflettere gli stereotipi che possono essere positivi o negativi,

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6
Q

DISUGUAGLIANZA E GENERE

A

I sociologi studiano le differenze tra uomini e donne articolandole in quattro componenti:
* sesso biologico: caratteristiche fisiche primarie e secondarie che definiscono una persona come maschio o femmina;
* identità di genere: si riferisce alla percezione di se stessi, cioè al fatto che ci sentiamo maschi o femmine; l’identità di genere non sempre segue la biologia;
* ideale di genere: consiste nelle aspettative culturali relative ai comportamenti maschili e femminili;
* ruolo di genere: deriva dalla divisione sessuale del lavoro, dei diritti e delle responsabilità;
Differenze di responsabilità, potere e prestigio tra uomini e donne in alcuni ambiti istituzionali: famiglia, sistema scolastico, lavoro
In tutto il mondo il lavoro di cura non retribuito e sottopagato è svolto in modo preponderante da donne e ragazze povere, soprattutto quelle appartenenti a gruppi che, oltre alla discriminazione di genere, subiscono discriminazioni basate su razza, etnia, nazionalità, sessualità e casta. Le donne prestano più di tre quarti dell’assistenza non retribuita e due terzi di quella retribuita.

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7
Q

DISUGUAGLIANZA ED ETÀ

A

Status di età: posizione sociale assegnata in base all’età anagrafica (ruolo ascritto) (bambino, adolescente, giovane, anziano).
Ruoli di età: aspettative sociali circa lo svolgimento di determinate attività a seconda dell’età; norme formali e norme informali relative alle aspettative sociali e alle connesse attività.
Basi sociali del ciclo di vita: «scoperta dell’infanzia», adolescenza, età adulta, giovane adulto.
Riti di passaggio: eventi che sanciscono il passaggio degli individui ai loro nuovi ruoli e facilitano la socializzazione ad essi.
Povertà lavorativa tra le giovani generazioni. Le disuguaglianze di reddito dei genitori diventano, in sostanza, disuguaglianze di istruzione dei figli che si trasformano, a loro volta, in disuguaglianze di reddito, replicando, sebbene con intensità diversa, quelle che esistevano tra i rispettivi genitori.

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