mentalizzazione Flashcards
Mentalizzazione
il termine nasce nel 1989 ed è un tentativo di operazionalizzare anni di ricerche empiriche sullo sviluppo della Theory of Mind.
implica un’importante componente affettiva.
Dimensioni della mentalizzazione
- Automatica - controllata
automatica: elaborazione rapida, tende a essere riflessiva e richiede poca o nessuna attenzione, intenzionalità, consapevolezza. Si sviluppa precocemente ed è tipico della vita quotidiana e delle interazioni sociali ordinarie
controllata: processo seriale e relativamente più lento, tipicamente verbale, richiede riflessione, attenzione, consapevolezza. Si sviluppa in seguito. - Sé - altro -> mentalizzazione delle proprie esperienze o delle esperienze degli altri. Strettamente corrrelate, uno squilibrio a un polo segnala una vulnerabilità nel polo opposto.
- Cognitivo - affettivo
cognitivo: capacità di nominare, riconoscere e ragionare sugli stati mentali.
affettiva: capacità di accedere e sperimentare la sensazione di tali stati mentali. Necessaria per ogni autentica esperienza di empatia verso gli altri o pieno senso di sé. - Interno - esterno -> una buona mentalizzazione lungo questa dimensione comporta l’equilibrio tra le inferenze tratte dagli indicatori esterni degli stati mentali di una persona (esterno) e il capire l’esperienza soggettiva interna di qualcuno da ciò che si conosce di lui e della situazione in cui si trova (interno).
Mentalizzazione applicata
Il Mentalization Based treatment è una tipologia di trattamento nota come indirizzata verso il disturbo borderline di personalità, ma è stata successivamente anche applicata al disturbo di personalità antisociale, ai disturbi del comportamento alimentale e da abuso di sostanze e infine in ottica preventiva ha avuto applicazioni nella maternità a rischio.
Il trattamento lavora sulla possibilità di ristabilire un senso di sé.
La chiave del processo di cambiamento risiede nel continuo rilavorare sulle prospettive del sé e dell’altro in un contesto di intense relazioni di attaccamento.