6 Flashcards

1
Q

BIOMARCATORI DI DANNO
MIOCARDICO : Le Troponine

A

Le troponine cardiache sono proteine regolatrici presenti nel sarcomero del tessuto cardiaco e controllano l’interazione calcio-mediata di actina e miosina.
La troponina è un complesso di 3 subunità :
troponina T (TnT), che si lega alla tropomiosina e facilita la contrazione, troponina I (TnI), che si lega all’actina e inibisce l’interazione actina-miosina e troponina C (TnC), che lega gli ioni calcio.

Le isoforme TnI e TnT hanno sequenze aa ≠ codificate da geni ≠ e sono ≠ da quelle che si trovano nel muscolo scheletrico.

Pertanto, si sono sviluppati dei test analitici molto sensibili
(immunoassay) , detti ad elevata sensibilità, dove gli anticorpi
riconoscono epitopi stabili in una regione amminoacidica di
TnI e di TnT.

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2
Q

L’infarto del miocardio viene definito
da un valore di troponina (TnI TnT)

A

al
di sopra del 99° percentile di una
popolazione di riferimento. (14 ng/L)

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3
Q

DIAGNOSI DI IMA

A
  1. Sintomi ischemici del paziente come dolore toracico acuto
    (dolore anginoso)
  2. Elettrocardiogramma (ECG) con sopraslivellamento persistente
    del tratto ST (>20 min o o senza sopraslivellamento persistente
    del tratto ST.
  3. il riscontro di un aumento delle troponine ad alta sensibilità,
    con almeno un valore al di sopra del 99° percentile del limite
    superiore di riferimento «gold standard».
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4
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA

A

L’elettroforesi delle proteine del
siero rappresenta l’esame
diagnostico per il riconoscimento e
la quantificazione di tutte le
componenti proteiche.

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5
Q

PROTIDOGRAMMA

A

 Dalla analisi densitometrica delle singole frazioni si ottiene un
tracciato (protidogramma) in cui le singole bande sono rappresentate da picchi di diversa altezza e larghezza,
 L’ area delimitata è proporzionale al contenuto proteico delle rispettive frazioni

Le frazioni ottenute mediante elettroforesi si distribuiscono a
formare 5 bande denominate albumina, alfa-1-globuline, alfa-2-
globuline, beta-globuline e gammaglobuline.

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6
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA
Prealbumina

A

La prealbumina o transtiretina è una proteina globulare di
circa 55 Kda in grado di legare e trasportare la tiroxina e il retinolo.
La prealbumina è una proteina negativa di fase acuta che
viene regolata negativamente dalle citochine proinfiammatorie: la sua concentrazione plasmatica diminuisce in corso di flogosi

 Viene richiesto come marker dello stato nutrizionale e la concentrazione dimimuisce in presenza di patologie epatiche , epatobiliari e stati infiammatori.

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7
Q

 Le concentrazione di prealbumina nel plasma variano da

A

0.2-0.4 g/L

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8
Q

Albumina funzioni

A

Principale responsabile della pressione colloidosmotica

Lega e trasporta numerose sostanze endogene ed esogene

Costituisce una riserva una riserva di amminoacidi a scopo
nutrizionale
 Ha una azione antiossidante nella riduzione dei livelli dei
radicali liberi.

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9
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA : ALBUMINA

A

La concentrazione plasmatica
dell’albumina viene utilizzata
principalmente come indice di
funzionalità epatica e dello stato
nutrizionale.
 La condizione di ipoalbuminemia è
presente nelle epatopatie, nelle
condizioni di malnutrizione e
malassorbimento e nella sindrome
nefrosica.
Cirrosi o epatiti acute : riduzione della sintesi di albumin

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10
Q

Albumina cos è

A

Albumina è una proteina di fase acuta
negativa, in quanto la sua sintesi viene
“down”-regolata dalla interleuchina 6 (IL-6

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11
Q

 L’aumento di sintesi di albumina viene
indotta dagli

A

ormoni glucocorticoidi e
dagli steroidi anabolizzan

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12
Q

Principali alfa uno globuline

A

 Αlfa 1-glicoproteina
 Alfa1-anti-tripsina
 Alfa1- lipoproteine (HDL

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13
Q
A

Il deficit di alfa-1-antitripsina è un disordine autosomico recessivo, che aumenta il rischio di sviluppare alcune patologie tra le quali quella polmonare (broncopneumopatia cronico ostruttiva,
enfisema) e quella epatica (cirrosi,carcinoma epatico).
(eccesso enzimi proteolitici neutrofili x mancanza inibizione da aat)
La patogenesi del AATD è direttamente correlata alle mutazioni del gene SERPINA1, localizzato sul
cromosoma 14, che è altamente polimorfico

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14
Q

L’α1 -glicoproteina (AGP

A

è una glicoproteina
sintetizzata prevalentemente negli epatociti.
AGP è una proteina della fase acuta e la sua sintesi a
livello epatico è indotta da interleuchina 1β, IL6 e dal
fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), mentre l’ormone
della crescita ne inibisce l’espressione
AGP aumenta nel plasma dopo 24 ore dallo stimolo
flogistico o infiammatorio, raggiungendo un picco
massimo dopo 72-92 ore

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15
Q

Le principali α2-globuline sono rappresentate da:

A

 Αlfa-2-macro-globulina
 Aptoglobina
 Ceruloplasmina

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16
Q

 L’α2 -macroglobulina (AMG) è

A

 L’α2 -macroglobulina (AMG) è una grande glicoproteina
plasmatica di sintesi epatica, composta da 4 subunità
identiche (ciascuna di 182 kDa) legate fra loro da ponti
disolfuro.
 AMG presenta attività proteasica aspecifica soprattutto verso
i sistemi enzimatici coagulativi e fibrinolitici, inibendo la
coagulazione attraverso l’azione proteasica verso la trombina
e inibendo la fibrinolisi con azione sulla plasmina.  Le concentrazioni plasmatiche di AMG sono relativamente
aumentate nella sindrome nefrosica, una condizione in cui il
rene incomincia a perdere proteine a basso PM trattenendo
quelle a maggior PM.

17
Q

Aptoglobina emivita

A

L’aptoglobina (Hp), una volta rilasciata nel plasma, ha una vita
media di 2-4 giorni ed è caratterizzata da una elevata affinità sia
per l’emoglobina (Hb) derivante dagli eritrociti senescenti in
circolazione per emolisi extravascolare, sia per l’emoglobina
derivante dalla rottura degli eritrociti per emolisi intravascolare.
Il complesso Aptoglobulina-Emoglobina (Hp-Hb) ha
una emivita piuttosto breve (10-30 min) in quanto viene
rapidamente captato e rimosso dalla circolazione delle cellule
del sistema reticolo endoteliale (SRE

18
Q

Aptoglobina

A

 L’aptoglobina (α2-globulina) è una glicoproteina sintetizzata
nel fegato composta da 4 catene polipeptidiche.
 L’aptoglobina svolge un’azione antiossidante e di scavenger
per l’emoglobina libera rilasciata nel plasma in seguito a
processi emolitici.
 Il complesso aptoglobina-emoglobina viene rimosso dal
plasma ad opera del sistema reticolo-endoteliale soprattutto
della milza.
 I valori di aptoglobina aumentano in corso di neoplasie,
traumi e processi infiammatori, infatti, l’aptoglobina è una
proteina infiammatoria della fase acuta.  La concentrazione di aptoglobulina diminuisce nelle patologie
epati

19
Q

Aptoglobina rimozione

A

 Il principio di rimozione ha inizio a seguito di una forte
interazione che si stabilisce tra Hp-Hb e il recettore proteico
CD163 espresso esclusivamente sulla superficie dei monociti e
dei macrofagi
 Nei macrofagi il complesso Hp-Hb è catabolizzato
in globina ed eme, quest’ultimo, a sua volta, è degradato
dall’eme-ossigenasi in bilirubina.
 Il ferro rilasciato viene sequestrato dalla ferritina e conservato
nelle cellule oppure trasportato nel midollo osseo tramite
la transferrina plasmatica per la sintesi di nuova emoglobina.

20
Q

La ceruloplasmina

A

è una glicoproteina
costituita da una sola catena
polipeptidica sintetizzata nel fegato
con PM di circa 130KDa.
La sua funzione è di legare il rame e lo
trasporta ai vari tessuti.

21
Q

ceruloplasmina significato diagnostica

A

La ceruloplasmina aumenta negli
stati infiammatori (proteina di fase
acuta) e in gravidanza per azione
degli estrogeni.
Una riduzione dei livelli di
ceruloplasmina può avvenire a causa
della Malattia di Wilson.

22
Q

La proteina ATP7B

A

sintetizzata nel fegato ha il compito di rimuovere gli eccessi
di rame proveniente dalla dieta, legando il rame e poi lo trasferisce alla
ceruloplasmina che lo porta ai tessuti. L’eccesso di Cu Viene portato ai lisosomi dove verrà eliminato attraverso la bile.

23
Q

Le principali B2-globuline sono rappresentate da:

A

Emopessina
 Plasminogeno
 Transferrina
 Il fattore del complemento C3
 Proteina C-reattiva

24
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA : TRANSFERRINA

A

 La transferrina (TF) è la principale β1 globulina sintetizzata
dal fegato.
 TF lega il ferro assorbito dall’intestino o rilasciato dal
catabolismo dell’emoglobina e lo trasporta in parte al fegato
e in parte alle cellule del sistema reticolo-endoteliale.
 Il ferro viene captato dalle cellule epatiche mediante la
ferritina e l’emosiderina (costituiscono i depositi
intracellulari di ferro) o viene utilizzato nella sintesi di
emoglobina, mioglobina e citocromo-ossidasi.
 I livelli plasmatici di transferrina aumentano nelle anemie
sideropeniche, nella gravidanza ed in seguito all’assunzione
di terapia farmacologica con estro-progestinici.

25
Q

 La proteina C-reattiva (PCR),

A

capace di legare il polisaccaride C della
parete cellulare dello Streptococcus pneumoniae,
è una proteina capace di legare molti polisaccaridi
appartenenti a batteri e protozoi
 La proteina C-reattiva viene sintetizzata dal fegato.
 PCR è una proteina della fase acuta, aumenta nelle
patologie infiammatrie causate da batteri, virus.
La PCR fornisce informazioni al clinico circa l’eventuale presenza o assenza di uno stato infiammatorio.
 Questa informazione può essere usata insieme ad altri dati come
i segni e sintomi, la valutazione dello stato clinico o altri esami,
per la diagnosi di una patologia infiammatoria acuta o di una
riacutizzazione di una malattia infiammatoria cronica

26
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA :
Le Immunoglobuline

A

Nella regione gamma del profilo
elettroforetico proteico migrano le
immunoglobuline (IgG, IgM, IgD e IgE).
 Una accurata valutazione del tracciato
elettroforetico delle proteine consente di
definire quadri di picchi monoclonali e di
iper/ipogammaglobulinemia policlonale.

27
Q

Le immunoglobuline del siero comprendono 5 classi:

A

● · IgG
● · IgA
● · IgM
● · IgD
● · IgE
Le immunoglobuline più rappresentate sono le IgG (800-1600 mg/dL),
seguite dalle IgA (90-400 mg/dL), e dalle IgM (40-230 mg/dL). Le IgD e le
IgE sono presenti nel plasma in quantità esigue.
La molecola di immunoglobuline è costituita da 2 catene pesanti legate
fra loro e da 2 catene leggere (ciascuna legata ad una catena pesante).

28
Q

Immunoglobuline monoclonali

A

In condizioni fisiologiche le immunoglobuline sono policlonali,
 Nelle gammopatie monoclonali,nel midollo osseo si
accumulano plasmacellule identiche originate da un’unica plasmacellula madre proliferata.
 Queste plasmacellule costituiscono un clone e sono quindi monoclonali. Tutte le plasmacellule del clone producono la stessa immunoglobulina, con la stessa struttura chimica. Questa si
accumula nel siero e dà origine alla componente monoclonale.

29
Q

Immunoglobuline monoclonali significato diagnosi

A

Le immunoglobuline monoclonali assumono nel tracciato elettroforetico
un profilo diverso da quelle policlonali. Tutte si posizionano in regione γ,
ma le Ig monoclonali hanno un profilo a picco alto e stretto in quanto la
loro identità strutturale le fa migrare con la medesima velocità
elettroforetica. Le immunoglobuline policlonali, invece, essendo
strutturalmente eterogenee, hanno un profilo a gobba con base larga.

 Non sempre il riscontro di una gammopatia monoclonale o componente
monoclonale è sinonimo di malattia tumorale. Infatti vi sono le
cosiddette gammopatie monoclonali di significato indeterminato
(MGUS) che spesso restano invariate nel tempo senza sviluppare un
tumore vero e proprio.
 Altre volte il riscontro di una gammopatia monoclonale è la spia di una
malattia proliferativa del sistema che produce le immunoglobuline
monoclonali (mieloma, macroglobulinemia di Waldenstrom,
amiloidosi).
 Altre volte ancora, la componente monoclonale è una manifestazione
collaterale di un linfoma o di una leucemia linfatica cronica.

30
Q

DIAGNOSTICA PROTEICA
CONCLUSIONE

A

Lo studio del protidogramma - analisi di primo livelloha come obiettivo principale :
1. la rilevazione delle componenti monoclonali
presenti nel siero e il loro monitoraggio terapeutico.
2. La presenza di alterazioni significative delle proteine plasmatiche che dovranno essere indagate con metodologie di secondo livello.