aiuto salvami 3/5 Flashcards

1
Q

Costituzione della terra

A

crosta, mantello e nucleo sono divisi da delle discontinuità, ovvero delle zone all’interno della terra dove cambiano le modalità di propagazione delle onde sismiche p

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2
Q

crosta continentale

A

spessa circa 70km, ma con le radici delle montagne può arrivare a 100, costituita principalmente da granito ovvero una roccia intrusiva, è molto antica, rocce appartenenti a 4 miliardi di anni fa, meno densa

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3
Q

crosta oceanica

A

spessa fino a 7 km e costituita da basalto, più giovane dell’altra perché le rocce arrivano a 180 milioni di anni, è più densa della continentale ed è decisamente meno deformata o corrugata
● basalto lunare stabilisce l’albedo lunare (capacità riflettente)

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4
Q

mantello

A

separato dalla crosta dalla discontinuità MOHO, e separato dal nucleo
esterno dalla discontinuità di Gutenberg, spesso 2900 km

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5
Q

nucleo ipotesi

A

● mentre il nucleo interno ed esterno sono divisi dalla discontinuità di
Lehmann
● sul nucleo sono state fatte solo ipotesi ⇾ a causa della sua densità
probabilmente è ricco di metalli pesanti come silicio zolfo e ferro

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6
Q

sfere

A

litosfera: crosta + mantello esterno
● astenosfera: tutto ciò al di sotto

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7
Q

l’età delle zone terrestri

A

le parti più antiche sono i cratoni e gli orogeni (genesi ⇾ nascita, nascita della struttura terrestre)

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8
Q

orogenesi

A

vari orogeni cioè varie fasce orogenetiche che evidenziano catene montuose che appartengono a ere più o meno diverse

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9
Q

orogenesi vecchis

A

le zone più antiche sono quelle che appartengono all’orogenesi caledoniana, quelle colorate di rosa, esse sono le montagne più antiche, e più tondeggianti perché erose e livellate dagli agenti atmosferici ⇾ penisola scandinava, Irlanda e Gran Bretagna

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10
Q

orogenesi media

A

orogenesi ercinica, nella parte centrale dell’Europa sono azzurrine, più alte delle altre ma ci sono delle miniere di carbone ⇾ Francia e Germania

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11
Q

orogenesi giovane

A

le montagne più giovani sono quelle delle fascia alpino-himalaiana (date dall’orogenesi alpina) ⇾ le nostre alpi sono a punta come quelle del Caucaso

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12
Q

cratoni

A

i cratoni: sono di due tipi, scudi e tavolati (zone più antiche), non ci soo terremoti perché sono zone stabili e dipendono dalla loro composizione (rocce sedimentarie ⇾ tavolati, rocce metamorfiche e ignee ⇾ scudi)

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13
Q

placche o zolle

A

● la deriva dei continenti ⇾ la struttura della crosta terrestre non è un unico piastrone ma è costituito da placche o zolle
● ovvero da zone che interagiscono tra di loro (si scontrano, si allontanano, scivolano)

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14
Q

placche studio

A

● il primo che ha parlato di allontanamento di continenti, fu un meteorologo tedesco nel 1910, che ipotizzò che circa 280 milioni di anni fa i continenti erano tutti uniti e venivano chiamati Pangea (pan ⇾ tutto, geo ⇾ terra) e che ci fosse super oceano, Panthalassa, l’Africa era la regione più antica e ricca di risorse energetiche, a causa dei movimenti endogeni i continenti si sono separati

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15
Q

prova geografica

A

la forma del Sudamerica e dell’Africa, sembrano
coincidere perfettamente, ⇾ non è la linea di costa attuale che coincide, ma
in realtà milioni di anni fa era differente e magari il mare l’ha corrosa

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16
Q

prova paleontologica

A

ritrovati fossili di antichi animali e piante su paesi
ormai lontani, che ora si sono divisi, come per esempio il mesosaurus, ed una
felce che si chiama glossopteris

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17
Q

prova paleoclimatica

A

per sviluppare una miniera di carbone ci vogliono
umidità, clima caldo e umido, caratteristiche ora non attuali in paesi come Francia e Germania ⇾ probabilmente erano molto più a Sud e avevano un clima tropicale

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18
Q

antichi ghiacciai:

A

sono stati ritrovati reperti dove c’erano antichi ghiacciai che sono sono sciolti e in posti dove ora non potrebbero esistere

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19
Q

rift valley

A

una rift valley (o fossa tettonica) è una valle lineare con pareti parallele e quasi verticali, sprofondata per l’azione di una serie di faglie parallele che sono uno spazio, un solco longitudine alle due dorsali composte da linee di vulcani

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20
Q

rift valley dorsali

A

le dorsali oceaniche sono catene di vulcani sotto l’oceano da cui fuoriesce magma, la cresta delle dorsali viene chiamata Rift Valley

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21
Q

Great Rift Valley

A

c’è anche la Rift Valley continentale in Africa quella della catena dei grandi laghi che sarà destinata a dividere in due l’Africa

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22
Q

subduzione

A

● la subduzione è il processo per cui una placca può scorrere sotto un’altra se lungo il margine di contatto avviene compressione, la placca inferiore può scendere all’interno del mantello per alcune centinaia di chilometri

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23
Q

subduzione tettonica

A

● la subduzione è un fenomeno geologico che ha un ruolo chiave nella teoria della tettonica delle placche

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24
Q

processo subduzione

A

● il processo di subduzione genera terremoti, talvolta anche molto forti, sia per l’attrito al contatto tra le due placche, sia per le deformazioni cui sono soggette entrambe le placche
● i terremoti sono di diverso tipo in base alla posizione in cui avvengono rispetto alla subduzione stessa

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25
Q

piano Wadati-Benioff

A

definisce un piano inclinato dove la litosfera oceanica sprofonda sotto la litosfera continentale; tale piano segna appunto la zona di contatto fra i due differenti tipi di crosta
● lungo questo piano si registrano gli ipocentri dei terremoti, dopo 60/70 km non si sentono più perché il mantello è plastico

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26
Q

piano wb litosfera perché oceanica

A

● la litosfera oceanica che è più densa ma più sottile di quella continentale quando interagisce si mette sotto quindi subduce quella continentale

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27
Q

tettonica su cosa si basa

A

oltre alla ventina di placche principali vanno aggiunte le cosiddette “micro- placche”, di dimensioni inferiori
● qesta teoria, in uso tutt’oggi, fu elaborata da Alfred Wegener nel corso del Ventesimo secolo e si basa sull’idea che il calore all’interno del nostro pianeta, tramite i cosiddetti moti convettivi, permetta alle placche di muoversi – anche se, esistono anche teorie alternative a questo modello

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28
Q

teopria unificante

A

questa teoria è riuscita a far convergere molti fenomeni che fino a poco tempo prima, sembravano sconnessi tra loro, come terremoti e vulcani oppure orogenesi ed espansione degli oceani: per questo motivo viene definita “teoria unificante”

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29
Q

placche

A
  1. continentali
  2. oceaniche
  3. continentali e oceaniche (nella tettonica delle placche possono essere un
    tutt’uno con l’oceano)
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30
Q

margini convergenti

A

si definiscono tutte quelle aree del mondo dove due placche
tettoniche si scontrano
● queste possono essere sia di tipo continentale che oceanico e, in molti casi,
quello che si verifica è il fenomeno della subduzione

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31
Q

convergenti magma

A

● durante la discesa la placca che subduce si riscalda a tal punto da fondere
parzialmente, creando quello che a tutti gli effetti possiamo chiamare magma, questo magma, per differenze di densità e temperatura, tenderà a risalire, dando vita a vulcani

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32
Q

arco vulcanico

A

se a scontrarsi sono due porzioni di litosfera oceanica si formerà un arco vulcanico, mentre se a scontrarsi sono litosfera oceanica e continentale, si formerà una fossa con fenomeni di vulcanismo continentale – come accade in buona parte della costa pacifica sudamericana, la oceanica si porterà dietro gli ofioliti in superficie

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33
Q

fernomeno orogenesi (margine)

A

se invece a scontrarsi sono due porzioni di litosfera continentale, la loro densità è troppo bassa per far sì che una delle due vada in subduzione, in questi casi si verifica il fenomeno dell’orogenesi, cioè quel processo che permette di dar vita alle montagne ⇾ quando ciò accade le placche si “accartocciano” le une sulle altre, andando a creare un rilievo che sarà tanto più alto quanto più lunga e intensa sarà la spinta tettonica, ex. Himalaya.

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34
Q

margini divergenti

A

I margini divergenti corrispondono a zone dove due placche si allontanano, potremmo dire in altre parole che è in questi punti si genera la nuova crosta terrestre, a differenza dei margini attivi che si “mangiano” la vecchia crosta, l’allontanamento tra le placche permette alla crosta di essere più sottile, questo, a sua volta, favorisce la risalita di magma dal mantello e la formazione di una lunga serie di vulcani sottomarini ⇾ dorsali

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35
Q

margini trascorrenti

A

i margini trascorrenti sono quelli di due placche che scorrono una di fianco all’altra in senso opposto

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36
Q

ofioliti

A

tipiche rocce oceaniche ovvero sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello che sono state sollevate o sovrapposte alla crosta continentale fino ad affiorare, questa è la prova di questo evento perché è stato trovato questo materiale su Himalaya

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37
Q

rocce

A

sono aggregati di minerali e sono miscele eterogenee

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38
Q

rocce magmatiche

A

derivano dal raffreddamento del magma (costituito da rocce e gas fuso) quando è al di sotto della superficie è allo stato liquido e quando sale a causa della densità (che è inferiore delle rocce circostanti) la temperatura diminuisce e le rocce tornano allo stato solido

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39
Q

rocce sedimentarie

A

sono dovute dall’aggregazione dei sedimenti (pezzettini) di varie rocce

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40
Q

rocce metamorfiche

A

sono cambiate nel corso del tempo a causa della temperatura e della pressione, magari erano sedimentarie sulla superficie terrestre ma a causa dei movimenti della superficie sono state riportate all’interno, dove c’è la pressione più elevata e anche la temperatura e quindi i loro legami chimici cambiano.

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41
Q

⇾ roccia magmatica divisione

A

⇾ le rocce magmatiche si dividono in rocce intrusive che si formano al di sotto della crosta terrestre e effusive che si formano in prossimità della
crosta terrestre o in superficie

42
Q

intrusive

A

(plutoniche): si solidificano e cristallizzano sotto alla crosta, per
movimenti lenti e costanti che avvengono in migliaia di anni possono emergere sulla superficie e creare delle catene montuose chiamate batoliti (ex. in California è costituita da granito la Sierra Nevada)

43
Q

effusive

A

(vulcaniche): (ex. riolite), grazie alla solidificazione del magma velocemente, per questo motivo si creano delle macchie (cristalli piccoli microscopici) e dei buchi che sono dati dalla fuga dei gas
○ hanno struttura porfirica, fenocristalli (cristalli grandi alcuni millimetri) hann una pasta di sfondo formata da cristalli piccolissimi ⇾ come le ossidiane co tutta la massa vetrosa

44
Q

classificazione magmi

A

avviene in base alla composizione chimica e al contenuto di silice, più è acido più è viscoso, possono essere:

45
Q

acidi

A

ricchi di silice 65% e alluminio, rocce con densità 2,7 g/cm3, tali rocce sono chiamate sialiche (SiAl), ex. graniti intrusivi e ossidiane estrusive

46
Q

neutri

A

silice 52-65%, rocce neutre ⇾ hanno rapporto equilibrato tra silicati e alluminosilicati, densità superiore alle acide

47
Q

basici

A

silice inferiore al 52%, ricche di ferro magnesio e calcio, densità sul 3 g/cm3, ex. rocce basiche o femiche, l’acidità del magma è in relazione alla viscosità (facilità con cui scorre in un piano inclinato)
● magmi con più silice: ultrasilici

48
Q

andesite

A

● struttura porfirica
● ha avuto formazione in due luoghi diversi
● sale lentamente e poi velocemente
● inizia con la formazione dei fenocristalli e abbiamo poi la solidificazione del
resto del magma molto velocemente ⇾ o viceversa

49
Q

magma primario

A

oltre i 35 km
○ temperature di circa 1200-1400° ed è molto fluido
o n
○ da origine alla maggior parte delle rocce effusive
○ si raffredda velocemente
○ ex. ossidiana (gocce di lava solidificate)

50
Q

magma anatettico

A

si forma più mi superficie entri i 35 km
○ temperatura di 600-700 gradi ⇾ risalendo verso la superficie si raffredda
velocemente e forma cristalli grandi (granito)
○ meno fluido, più viscoso ⇾ eruzioni esplosive

51
Q

condizioni necessarie per la formazione dei magmi:

A
  1. locale aumento di temperatura nel mantello
  2. umidità della roccia
52
Q

metamorfismo

A
  1. locale: queste rocce (ex. sedimentarie) vengono portare in una zona vicino
    alla zona di formazione di un magma dove si alza la temperatura
  2. regionale: vengono portate in una zona dove c’è un aumento di pressione
53
Q

terrremoto

A

un terremoto è un improvvisa variazione del terreno dovuta alla frattura delle rocce causata da movimenti endogeni

54
Q

terremoto modello

A

● viene spiegato secondo il modello del rimbalzo elastico: le rocce, a causa dei movimenti del sottosuolo, cercano di muoversi in senso contrario
● le rocce non sono particolarmente elastiche, quando viene superato il limite di elasticità le rocce si rompono e viene raggiunto un nuovo equilibrio

55
Q

faglia

A

● il punto dove si rompono le rocce viene chiamata faglia, il punto dove si origina la frattura si chiama l’ipocentro della frattura, mentre l’epicentro è il punto sulla superficie terrestre perpendicolare all’ipocentro

56
Q

onde

A

● dall’epicentro si originano delle onde concentriche che sono di vario tipo:

57
Q

onde profonde

A

partono dall’ipocentro e non provocano danni e sono le onde P
(arrivano in un primo momento ⇾ prime al sismografo che è lo strumento
che registra il terremoto) e S (arrivano in un secondo tempo)

58
Q

onde p

A

● le onde P vengono chiamate anche onde longitudinali e sono onde di
compressione cioè mano a mano che si propagano comprimono e dilatano la roccia, chiamate anche onde di volume perché modificano quello della roccia

59
Q

onde p veloci

A

sono più veloci vanno a 8 chilometri al secondo, attraversano i solidi e i fluidi, quindi sono in grado di attraversare il mantello e il nucleo esterno (liquido)

60
Q

onde s

A

le onde S sono secondarie e vanno a una velocità di 5 chilometri al secondo, non attraversano i liquidi e i gas perciò si bloccano nel nucleo esterno (non le rileviamo più da li), si propagano solo nei solidi e vengono chiamate anche onde di taglio

61
Q

onde di superficie

A

tutte queste onde mano a mano che arrivano sulle superficie si trasformano in onde di superficie: onde R (di Rayleigh) e onde L (di Love)
● esse si propagano solo nei solidi, e hanno una velocità variabile in base alla roccia che incontrano, hanno un andamento simile mentre le onde L hanno un andamento a serpentina, le R sono a colline ⇾ queste due provocano i
danni

62
Q

onde superficiali sismografo

A

● le onde superficiali arrivano per ultime al sismografo (registra il terremoto, ci
sono tre sismografi per stazione sismografica, uno per le onde p, onde s e
onde superficiali ⇾ più si muove il pennino, il rullo sta fermo)

63
Q

liquefazione del suolo

A

è un fenomeno che avviene quando il terremoto
avviene in zone in cui dei manufatti umani sono stati costruiti su sedimenti non bene consolidati, quindi gli edifici sprofondano perché il terreno sprofonda

64
Q

ex liquefazione

A

Città del Messico, è stata costruita su una vecchia cittadina fondata in epoca precolombiana, ⇾ terremoto e ci sono stati più danni nel centro che nella periferia, il centro derivava da un antica cittadina dove c’era un lago (palude = più stagno) e quindi c’è stata la liquefazione del suolo, il suolo non è completamente sedimentato, come delle sabbie mobili o voragini, esso dipende dalla morfologia del territorio

65
Q

liquefazione perché

A

questo fenomeno dipende dalla quantità di acqua che c’è nel suolo ⇾ Taiwan è stata colpita per questo

66
Q

intensità

A

scala MCS (Mercalli - Cancan Sieberg) chiamata scala Mercalli,
fu inventata alla fine del 1800, valuta i danni provocati dal terremoto, arrivava fino al grado 10, con l’introduzione del cemento armato viene portata a 12 gradi, scala soggettiva perché dipende se ci sono centri urbani antisismici o meno, anche nel deserto è diverso

67
Q

scala Richter

A

fu progettata dopo aver assistito al terremoto di San Francisco del 1908, effetti devastanti, non valuta gli effetti del terremoto bensì l’energia quindi la magnitudo, non potrebbe avere un massimo perché ci potrebbero essere terremoti sempre più forti ma in realtà le rocce sono bene o male le stesse fino ad adesso, è una scala logaritmica quindi un terremoto di grado 5 o 6 è un terremoto dieci volte più forte

68
Q

effetti terremoto dipendono

A

● dipendono dal tipo di edificio, dalla magnitudo del terremoto e dalla morfologia del territorio

69
Q

onde p si propagano

A

● le onde P si propagano attraverso tutta la terra, le onde hanno reso possibile lo studio dell’interno della terra perché in base a come si propagano si comprende la composizione della terra, la zona d’ombra delle onde S cioè quando incontrano il nucleo esterno

70
Q

cintura di fuoco

A

nella cintura di fuoco circumpacifica (che costeggia l’America e risale verso il Sud Est asiatico) ci sono sia vulcani che sono stratovulcani con eruzioni esplosive (scontro tra placche) che terremoti, essi sono antichi vulcani che a causa del movimento della crosta terrestre si spostano ⇾ la catena delle Ande

71
Q

distribuzione geo dei vulcani

A

coincide con quella dei terremoti, la dorsale medio oceanica è un tipico esempio di vulcanismo effusivo quindi una serie di vulcani che percorrono longitudinalmente l’oceano atlantico, da cui fuoresce magma molto basso (bassa silice, poco viscoso, poco ricco di gas, temperatura elevata), quando fuoriesce sotto al mare ad una profondità di 2000/3000 metri si solidifica immediatamente mentre in prossimità delle dorsali ci sono dei fenomeni sismici non rilevanti

72
Q

terremoti divisibili

A

a seconda dalla profondità si suddividono in superficiali (fino km), intermedi e profondi
● quelli più devastanti sono quelli che hanno ipocentri superficiali

73
Q

difesa dai terremoti

A

● i terremoti non si possono prevedere, dopo il terremoto dell’Aquila c’è stato uno scienziato che ha detto che c’è stato un aumento di radon (gas nelle rocce) ⇾ quando sta per arrivare un terremoto c’è una liberazione di radon ma non si sa quando di preciso

74
Q

predizione deterministica

A

(previsioni senza certezza di quando arriverà il terremoto) ⇾
emissioni di radon dalle rocce, dilatazione delle rocce a causa della temperatura, sollevamento delle acque sotterranee e emissioni di gas (zolfo)

75
Q

previsione statistica

A

(a lungo termine) ⇾ catalogo sismico (zona Sud del Mediterraneo
che include Italia, Grecia, Tunisia, etc… ⇾ data dalla placca africana che spinge contro quella europea), che si fa attraverso una “lista” di terremoti dove quindi è più facile che nel futuro avvenga un altro terremoto nello stesso punto

76
Q

previsione ex

A

Dorsale appenninica, 1976 ⇾ Friuli Venezia Giulia, 1980 ⇾ Terremoto del Pigna,

77
Q

tre fattori prevsione

A
  1. pericolosità sismica indica la probabilità in cui una certa area avvengano
    terremoti
  2. vulnerabilità: se in quella zona gli edifici sono costruiti con sistemi
    antisismici
  3. costi: alta densità abitativa o area molto industrializzata (economia)
78
Q

laghi

A

laghi di origine tettonica vuol dire che sono dovuti allo spostamento delle placche
● ex. lago Trasimeno in Umbria, sprofondamento della crosta terrestre come il lago di Baikal che si trova in Russa che sta su due zolle che si stanno allontanando

79
Q

mar rosso

A

il Mar Rosso tra dieci milioni di anni sarà diventato un oceano perché la penisola arabica si sta allontanando dall’Asia

80
Q

italia

A

la penisola italiana andrà verso la Croazia e a farà scomparire il mar Adriatico. La Sicilia andrà verso il nord-ovest verso l’Albania

81
Q

vulcanismo

A

i vulcani sono delle fratture della crosta terrestre da cui fuoriesce il magma (rocce fuse più gas) che quando arriva in prossimità della superficie diventa lava per la diminuzione della pressione

82
Q

vulcani rocce

A

che non sono tutte quindi abbiamo rocce parzialmente fuse (densità inferiore di roccia solida) perché costituite da materiali diversi, esse incominciano a risalire, si raccolgono in una camera magmatica e poi possono essere estrusi dal vulcano e dargli origine ⇾ la classica eruzione
● l’ultima parte è il nucleo

83
Q

magmi e vulcani

A

● i magmi possono essere di due tipi e gli edifici vulcanici dipendono dalla
viscosità del magma

84
Q

strato vulcano

A

se si facesse una sezione longitudinale vedremmo strati
con caratteristiche differenti, strati che confermano che c’è stata un eruzione effusiva (a colata) quindi si trovano ossidiane, altri strati dove abbiamo piroclastiti (rocce che confermano che c’è stata un’eruzione estrusiva), vi è un alternanza di natura effusiva e esplosiva

85
Q

ex strato vulcano

A

Etna, Vesuvio, Stromboli, Vulcano dell’Isola di Vulcano (Eolie)

86
Q

vulcani a scudo

A

molto larghi alla base e poco elevati come struttura
perché hanno un’eruzione effusiva che non è pericolosa perché la lava ha
una velocità scarsa e quindi si fa in tempo a scappare

87
Q

attività effusiva dominante:

A

la lava è molto fluida perciò ha poca silice,
alta densità, magma basico, eruzione Hawaiane, eruzioni Islandesi ⇾ lava a colata, avviene senza edificio vulcanico e la lava fuoriesce dal terreno perché molto liquida

88
Q

eruzione effusiva permanete

A

ex, Stromboli) una lava abbastanza fluida non è pericolosa però ultimamente lo Stromboli sta dando dei segnali di tip esplosivo, effusiva ma mista, “Sciara del fuoco” ⇾ depressione/ghiaione sul lato del vulcano

89
Q

attivita mista

A

eruzione esplosive e effusive

90
Q

eruzione pliniana

A

è l’apoteosi di eruzione esplosiva, il Vesuvio può dare eruzioni di tipo vesuviane o pliniane quindi a “pino marittimo” nel senso spara verso l’alto molti gas, temperatura bassa 500-800 gradi, a seconda della potenza può sparare nell’atmosfera i detriti e influenzare la temperatura

91
Q

ex eruzione pliniana

A

eruzione del monte Tambora in Indonesia ⇾ anno senza estate, 1816 ⇾ Frankenstein, mentre il Vesuvio nel 79dC sembrava una montagna e ha avuto un esplosione così tanto forte che è bicorna, nel 1980 in America il film “Dante’s peak” riprende l’esplosione del monte di Sant’Elena

92
Q

eruzione peleana

A

nome preso dalla dea Hawaiiana dei vulcani, Pelee, nell Martinica, c’era un vulcano e quando è esploso è scesa una nube ardente che ha bruciato tutti ⇾ anche a Pompei e a Ercolano c’è stata la nube ardente

93
Q

eruzione vulcaniana

A

la percentuale di silice in Stromboli è inferiore rispetto a Vulcano ⇾ il tappo
che si forma è più spesso quando il magma è più denso e quindi ricco di
silice, allora la pressione deve raggiungere il massimo per l’esplosione

94
Q

vulcanismo idromagmatico

A

magma si forma in una zona ricca di fluidi,
quando le acque si uniscono al magma e diventano calde, si formano delle
esplosioni ancora più devastanti, ex. nei vulcani Laziali e Campani
○ l’acqua diventa vapore, oltre alla pressione esercitata dal magma entra in
gioco la pressione dell’acqua che si trasforma in gasi

95
Q

materiali solidi:

A

si trasformeranno in rocce effusive (ossidiana, riolite, pietra pomice (galleggia), piroclastiti ⇾ accumulo di sedimenti plastici, tipo rocce di eruzione esplosiva, si vede perché è a buchi non ha tempo per raffreddarsi, cristalli microscopici

96
Q

● fenomeni collegati all’attività vulcanica:

A

colate di fango (LAhAR), piove dopo l’eruzione, risalita di gas che tende a riscaldare la pioggia delle nubi e ridiscendere, lava che incontra un corso d’acqua da origine alle colate di fango

97
Q

manifestazioni vulcaniche

A

tardive, che possono essere delle emissioni di anidride carbonica, grotta del cane a Napoli, zona ad alta attività vulcanica, alta concentrazione di anidride carbonica tanto che un cane piccolo o un bambino può rimanere soffocato, fenomeno chiamato mofeta cioè luoghi con
a
elevata percentuale di anidride carbonica che essendo più pesante
dell’ossigeno rimane negli strati bassi

98
Q

campi flegrei

A

super vulcano a causa della potenza esplosiva nel caso si
verificasse un esplosione

99
Q

africa centrale

A

zona con tanti vulcani e attività sismica, nella zona
chiamata della Great Rift Valley (tra Eritrea e Etiopia), anche sottomarine. mentre la zona del Camerun con il lago Nyos, laghi di origine vulcanica che occupano il cratere di un vulcano spento, emissione di anidride carbonica che ha ucciso 2000 persone

100
Q

definizioni fenomeni secondari

A

● vulcano quiescente: non ha eruzioni
● fumarole: emissione ossidi di zolfò
● geyser: emissioni di acqua calda
● questi sono tutti dei fenomeni secondari, non avvengono solo dopo ma
anche contemporaneamente all’eruzione