Antichità Flashcards
Quando si costituì un primo stato giapponese?
Un primo stato giapponese si costituì sull’ arcipelago nell’era cosiddetta primitiva, o genshi, e in particolar modo nei Kofun jidai e Yamato jidai
Cos’erano gli uji e da chi erano guidati? A cosa era associata l’origine della famiglia?
Nel terzo secolo d.C. , al vertice della società nelle aree dello Honshū centro-meridionale, dello Shikoku e del Kyūshū si affermarono dei clan noti come uji, guidati dai capifamiglia chiamati uji no kami ( agli uji no kami più potenti erano riservate le sepolture note come kofun, ovvero enormi tumuli monumentali ) ⇒ a ogni uji si associava inoltre un antenato divino a cui si attribuiva l’origine della famiglia, lo ujigami (氏神) ( lo ujigami del clan Yamato era per esempio la divinità solare Amaterasu-Ōmikami ) ⇒ il culto dello ujigami, e una varietà di culti locali legati a elementi e forze naturali, costituirono una prima forma di quella che viene considerata la religione autoctona del Giappone, ovvero lo Scintoismo
Parla della confederazione Yamato
Agli inizi del sesto secolo, dopo una fase di scontri militari fra uji, si stabilì una confederazione guidata dal clan Yamato ⇒ la base originaria di potere di Yamato era nel Kinai, un’area la cui economia era principalmente basata sulla coltivazione del riso ⇒ la confederazione Yamato intratteneva intensi scambi diplomatici e culturali con la penisola coreana, che all’epoca era suddivisa in diverse entità politiche e rientrava già nell’alveo di influenza della Cina ⇒ diversi dei clan della confederazione Yamato erano, in effetti, di origine coreana, e in questa fase furono fra i principali promotori dell’introduzione ufficiale del sistema di scrittura cinese, dei fondamenti dell’etica confuciana, e di una religione che proveniva dall’India, ma che si era fortemente radicata presso la corte imperiale cinese, vale a dire il Buddhismo
Com’è stato introdotto il Buddhismo alla confederazione Yamato?
Tradizionalmente, si ritiene che il Buddhismo sia stato introdotto nella confederazione Yamato in occasione di una missione diplomatica proveniente dal regno coreano di Baekje, avvenuta nel 538 d.C. ⇒ i dignitari coreani portarono in dono alcune scritture buddhiste, insieme a una nota del sovrano di Baekje che descriveva il Buddhismo come una dottrina in grado di “soddisfare tutti i desideri” ⇒ questo ci fa pensare che essa sia stata accolta almeno inizialmente come una sorta di rituale magico
In cosa lo uji Yamato individuò il modello ideale da seguire per ottenere un riconoscimento diplomatico per il Giappone?
Lo uji Yamato individuò nelle istituzioni e nella cultura cinese il modello ideale da seguire per ottenere un riconoscimento diplomatico per il Giappone in Asia e per consolidare la propria posizione politica, trasformando la confederazione in un regno centralizzato
Chi ebbe un ruolo centrale nella trasformazione da confederazione a regno centralizzato? Parla della riforma Taika e di cosa successe agli uji e alla famiglia Yamato
Una figura a cui è tradizionalmente attribuito un ruolo chiave in questo processo è Shōtoku Taishi, un principe del clan Yamato, studioso e patrocinatore del Buddhismo, e promotore di un’intensa attività diplomatica ⇒ Shōtoku Taishi diede inizio a una serie di riforme istituzionali, che sarebbero culminate, dopo la sua morte, nel processo di riforma noto come Taika, il “grande cambiamento”, avviato nel 645 d.C. ⇒ la riforma trasformava il capo della confederazione Yamato in un imperatore su modello cinese e aboliva inoltre la proprietà privata ( tutte le terre della confederazione erano da quel momento di proprietà dell’imperatore e distribuite solo in forma temporanea ai suoi sudditi, tassate di norma in riso o in altri cereali ) ⇒ in questo sistema erano però previste alcune eccezioni, tra cui la possibilità, per particolari meriti, di ricevere in assegnazione territori in forma permanente e detassata ( ciò fu cruciale per l’ascesa della classe dei samurai ) ⇒ i sudditi maschi erano tenuti anche a prestare periodiche corvèe e a prendere parte a un servizio militare ( questo serviva a incoraggiare il disarmo dei singoli clan, favorendo la pace e l’ordine )
Gli uji persero il loro ruolo originario, e i loro membri si videro assegnati incarichi pubblici e vennero organizzati in un sistema di ranghi ⇒ nacque così una vera e propria aristocrazia di corte, indicata con il termine giapponese kuge
(公家)
In questa fase, la famiglia Yamato abbandonò il proprio cognome ( non era più una famiglia aristocratica fra tante, ma un’unica e insostituibile famiglia imperiale ) ⇒ il nuovo sistema istituzionale giapponese non contemplava la possibilità di detronizzare un sovrano che si rivelava indegno del proprio ruolo come nel sistema cinese ⇒il sovrano venne dichiarato tale per diritto legato a una discendenza divina ⇒ la ujigami di Yamato, Amaterasu-Ōmikami, venne elevata a divinità suprema ⇒ il modello cinese non venne adottato in modo indiscriminato, ma venne adattato alla cultura autoctona ( grazie a questi cambiamenti, la linea di discendenza imperiale giapponese è rimasta ininterrotta, dall’epoca Yamato a oggi )
Come iniziò a essere identificato il nuovo stato imperiale? Da che secolo si può iniziare a parlare di storia e cultura giapponese?
Il nuovo stato imperiale iniziò a essere identificato come Nihon (日本), Giappone ⇒ non è del tutto chiara l’origine del termine ⇒ i caratteri che lo compongono significano “origine del sole”, e alcuni studiosi pensano che possa trattarsi di un riferimento alla posizione del Giappone rispetto alla Cina, ovvero a Est ( può apparire strano per un paese definirsi in base al rapporto con un paese straniero, ma sarebbe stato comprensibile nel contesto internazionale precedentemente descritto )
È nel settimo secolo che nacque il Giappone, ed è dunque a partire da quel momento che, propriamente, si può parlare di storia e cultura giapponese
Che cos’è il codice Ritsuryō? Quando si sviluppò?
Codice Ritsuryō ( letteralmente codice “penale e amministrativo” ) = confermava le riforme di epoca Taika e introduceva un nuovo sistema penale di ispirazione cinese e confuciana, basato sull’idea della rieducazione del condannato ⇒ il codice, inoltre, formalizzava un nuovo sistema amministrativo del territorio giapponese ⇒ esso venne suddiviso in province, o kuni, assegnate al controllo di governatori chiamati kokushi, che erano membri della corte e che ricoprivano l’incarico su mandato temporaneo ⇒ le province erano a loro volta suddivise in distretti, che erano invece normalmente amministrati da membri di una meno potente aristocrazia locale
Si sviluppò agli inizi dell’ottavo secolo
Quali territori vennero reclamati dalla famiglia imperiale? Quale problema era presente nell’area settentrionale di Honsū?
La famiglia imperiale reclamò come proprio tutto il territorio di Honshū, Shikoku e Kyūshū, ma l’area settentrionale di Honshū era in verità sotto il controllo dello stato giapponese solo nominalmente, infatti permanevano nell’area popolazioni semi-stanziali, che le fonti giapponesi, in tono dispregiativo, chiamavano emishi (蝦夷), ovvero “barbari” ⇒ tali popolazioni rifiutavano di riconoscere l’autorità dello stato centralizzato
Quale fu la prima capitale stabile e per quale motivo ve ne fu la necessità?
Nel 710 d.C. , venne completata la costruzione della città che avrebbe dovuto diventare capitale permanente, cioè Nara ⇒ fino a quel momento, la corte si era sempre spostata alla morte di ogni imperatore, ma un sistema amministrativo così complesso richiedeva la presenza di una capitale stabile
Quale influenza ci fu nella costruzione di Nara?
Nara era ispirata alla capitale della dinastia cinese Tang, Chang’an, sia a livello architettonico che a livello urbanistico, ed è emblematica della profonda influenza della cultura cinese sul Giappone in questa fase storica ⇒ nel periodo in cui Nara fu capitale, il Giappone mantenne rapporti diplomatici e culturali intensi sia con la Cina che con il resto dell’Asia ( testimonianza materiale di questi rapporti rimane nello Shōsōin, un magazzino che in periodo Nara fungeva da tesoreria imperiale ⇒ lo Shōsōin contiene oltre 9000 oggetti di varia provenienza, in particolare cinese, indiana e persiana, e oggetti di produzione giapponese ispirati a stili continentali )
Descrivi il ruolo del Buddhismo a Nara
Un aspetto fondamentale della cultura della capitale e della corte di Nara, direttamente collegato ai rapporti d’oltremare, è il ruolo centrale del Buddhismo ⇒ la famiglia imperiale e la maggioranza delle famiglie di corte abbracciarono la religione straniera, in virtù del suo prestigio come istituzione religiosa internazionale e per l’idea, che era sopravvissuta nei secoli, che fosse una dottrina dalle capacità magiche e protettive ⇒ il loro mecenatismo favorì il fiorire dell’edilizia e dell’arte buddhista ( esempio più importante è il Tōdaiji, un edificio imponente e di chiara ispirazione cinese, in cui nel 752 venne inaugurata la statua del grande Buddha (in giapponese, daibutsu) Rushana ⇒ alla cerimonia d’inaugurazione vennero invitati rappresentanti diplomatici da numerose parti dell’Asia ⇒ essa rappresentò una sorta di battesimo internazionale del nuovo stato imperiale giapponese )
Che ruolo aveva lo Scintoismo nell’epoca Nara?
Il ruolo politico e diplomatico del Buddhismo non deve però far pensare che lo Scintoismo avesse perso la sua importanza ⇒ oltre a rimanere centrale a livello popolare, aveva un ruolo simbolico fondamentale per la famiglia imperiale ⇒ il Jingikan o “Ministero delle divinità”, un ufficio assente nel sistema istituzionale cinese, venne specificamente incaricato di occuparsi del culto e delle cerimonie legate ad Amaterasu-Ōmikami confermando il peso dell’idea della discendenza divina nella legittimazione del nuovo sistema imperiale
Quali opere letterarie erano legate alla legittimazione della famiglia imperiale?
Alla legittimazione della famiglia imperiale sono legate anche le due più antiche opere letterarie prodotte in Giappone di cui ci sia rimasta traccia:
•il Kojiki = Cronaca di Antichi Eventi ( completato nel 712 ) ⇒ scritto in una forma di sino-giapponese, che combinava l’uso fonetico e quello semantico dei caratteri cinesi
•il Nihongi ( o Nihon Shoki ) = Cronaca del Giappone ( completato nel 720) ⇒ scritto interamente in cinese, e si ispirava alle cronache cinesi anche nella forma, il che fa pensare che fosse pensato per un pubblico d’oltremare
Le due opere, però, trattavano una materia simile, infatti erano cronache pseudo-storiche, che narravano le origini mitiche del Giappone e l’epoca dei primi dei, la discendenza divina della famiglia imperiale da Amaterasu, e l’epoca dei primi imperatori, mitologici e storici
Cos’è il Man’yōshū?
Man’yōshū ( o Raccolta delle diecimila foglie ) ⇒ risale al periodo Nara ( pubblicato dopo il 759 ) ⇒ si tratta della prima raccolta poetica prodotta in Giappone di cui ci sia rimasta traccia ⇒ pur essendo molto eterogenea, fissava alcuni di quelli che sarebbero diventati i canoni della poesia classica giapponese
Come si concluse la storia di Nara come capitale?
La storia di Nara come capitale si chiuse prematuramente per uno scandalo ⇒ nella seconda metà dell’ottavo secolo, infatti, un monaco Buddhista, Dōkyō, entrò nei favori dell’imperatrice in carica, Kōken ⇒ egli ricevette cariche normalmente riservate ai membri della famiglia imperiale e creò pericolose ingerenze del clero Buddhista negli affari della corte ⇒ alla luce di questo, dopo la morte dell’imperatrice, nel 770 d.C. , i vertici della famiglia imperiale iniziarono a pianificare lo spostamento della capitale in un luogo con meno templi
Parla della successione femminile nel Giappone premoderno
Kōken fu una delle ultime donne a salire al potere come imperatrice ⇒ il sistema imperiale del Giappone pre-moderno prevedeva la successione femminile, ma la pratica cadde in disuso e in generale le donne si allontanarono dalle cariche di corte ⇒ questo fu effetto non solo dello scandalo di Dōkyō, ma anche dell’importazione della cultura continentale, in cui la donna viveva in una posizione politicamente subordinata ⇒ d’altra parte, alcune dame di corte trovarono altri modi per esercitare la loro influenza politica
Dove venne trasferita la capitale dopo Nara?
Dopo un temporaneo trasferimento della corte da Nara a Nagaoka, fra il 784 e il 794, il sito della nuova capitale imperiale del Giappone divenne Heian, la città che attualmente si chiama Kyoto ⇒ si parla di epoca Heian in riferimento al periodo storico che va dal 794 al 1185 d.C. , in cui il centro politico del Giappone coincise con questa nuova capitale imperiale
Parla di Heian
Heian ( Kyoto ) ⇒ costruita impiegando il sistema di corvèe che era stato istituito con le riforme del secolo precedente, fu pensata per battere Nara in imponenza ⇒ inoltre, almeno inizialmente, si optò per relegare i templi buddhisti al di fuori del perimetro cittadino, nelle zone collinari attorno alla città, limitando la loro influenza diretta sulle politiche di corte
Chi usurpò parte del potere della famiglia imperiale in epoca Heian?
Nonostante le ingerenze delle istituzioni buddhiste vennero arginate, ci furono altri che usurparono parte del potere della famiglia imperiale ⇒ fu il caso di una delle più importanti famiglie kuge, la famiglia Fujiwara (藤原), che attraverso un’accorta politica matrimoniale riuscì a diventare la principale fornitrice di consorti imperiali ⇒ questo garantì ai Fujiwara la possibilità di influenzare, per via materna, l’educazione dei futuri imperatori ⇒ le consorti Fujiwara assunsero in questo senso una posizione di grande influenza a corte, pur non esercitando cariche politiche dirette ⇒ la posizione di potere dei Fujiwara fu inoltre formalizzata con la creazione del titolo di reggente imperiale, una carica su cui gli uomini della famiglia stabilirono un monopolio ⇒ lo esercitarono affiancandosi nella gestione del potere non solo a imperatori che non avevano raggiunto la maggiore età, ma anche a imperatori adulti ⇒ il titolo di kanpaku ( reggente di un imperatore adulto ) divenne la carica in assoluto più importante a corte
Quali mutamenti ebbe il servizio militare in epoca Heian?
Il servizio militare venne abolito subito prima del trasferimento nella nuova capitale ⇒ la ragione era che nel corso di tutto il periodo Nara la corte non era riuscita, servendosi del suo esercito di coscritti, ad arginare i disordini creati dalle popolazioni emishi nell’area settentrionale di Honshū ⇒ per ovviare al problema, nel 792, venne creato un sistema di milizie locali chiamate kondei ⇒ a guidare le truppe era in genere la stessa aristocrazia locale a cui, nelle province, era affidata la gestione dei distretti ⇒ questi piccoli nobili locali formarono una milizia professionista selezionata fra i propri dipendenti, e vi impiegarono talvolta anche i cosiddetti fushū (俘囚), emishi che avevano scelto la strada dell’alleanza col Giappone ⇒ la scelta si rivelò vincente dal punto di vista strategico, infatti le nuove truppe, più efficienti, riuscirono a stabilizzare almeno temporaneamente la situazione ⇒ d’altra parte, la nuova politica creò le basi per la rinascita in Giappone di una classe militare professionista: i bushi (武士) o samurai (侍)
Quali cambiamenti interessarono le periferie?
Alcuni cambiamenti interessarono le periferie dello stato imperiale giapponese, in particolare, la diffusione, in numero sempre maggiore e in tutto il territorio giapponese, degli shōen (荘園) ⇒ questo era il nome degli appezzamenti terrieri esentati dal sistema centralizzato di ridistribuzione e tassazione ⇒ le grandi famiglie di corte, alcune importanti istituzioni buddhiste e persino alcune piccole famiglie aristocratiche locali riuscirono ad accumularne sempre di più, ottenendoli come compenso per la partecipazione a opere pubbliche ( per esempio alla bonifica di nuove terre ) o talvolta semplicemente in virtù della propria influenza politica ⇒ molte delle grandi famiglie di corte possedevano più di un territorio, e i loro possedimenti erano spesso anche molto distanti dalla capitale ⇒ dovevano per questo affidare la gestione dei propri shōen ad amministratori locali, e la loro difesa a milizie private, che allargarono le schiere dei samurai ⇒ in questo modo, il mantenimento dell’ordine a livello locale divenne sempre più dipendente da una nuova classe guerriera provinciale, che acquisì crescente potere e influenza grazie alle proprie capacità militari
Da dove proviene la maggior parte delle nostre fonti letterarie sul periodo Heian?
La maggior parte delle nostre fonti letterarie sul periodo sono di provenienza kuge, e da esse si ricava un senso molto parziale di questi mutamenti ⇒ al loro interno, la nobiltà di corte appare incentrata sulla corte e su Heian, disinteressata o persino diffidente nei confronti del mondo esterno, con l’eccezione di qualche escursione poetica ⇒ fonti diverse ci testimoniano però come si stabilì un equilibrio dinamico fra il centro politico e le periferie del paese ⇒ nel lungo termine, queste dinamiche avrebbero scosso le fondamenta stesse del sistema imperiale
Su cosa divergevano centro e periferie in relazione all’approccio al mondo esterno al Giappone?
Centro e periferie divergevano anche nell’approccio al mondo esterno al Giappone ⇒ le relazioni non ufficiali con il continente asiatico rimasero intense anche nel corso del periodo Heian ⇒ l’indebolimento dell’autorità centrale della corte a favore di sacche di potere locale favorì anzi lo sviluppo di commerci non pienamente regolamentati dalla corte, di forme di contrabbando e persino di pirateria, in particolare nel tratto di mare che univa la baia di Hakata, in Kyūshū, alle coste coreane ⇒ a questa apertura e porosità delle frontiere si contrapponeva l’atteggiamento isolazionista della corte imperiale ⇒ a seguito di una serie di disordini politici sul continente cinese, e dopo un’ultima missione diplomatica inviata nell’838, la corte giapponese scelse di interrompere le relazioni diplomatiche con la Cina ⇒ dopo anni di intensi rapporti, il Giappone aveva ormai una consolidata posizione a livello internazionale e il suo sistema istituzionale non necessitava più di apporti esterni ⇒ con la fine dei rapporti diplomatici, il prestigio della lingua e della cultura cinese in Giappone non venne meno, ma si creò anche lo spazio per una rielaborazione in chiave più originale di quanto era stato importato nei secoli precedenti e per la creazione di nuove forme culturali ⇒ i mutamenti e l’allontanamento dal modello cinese in ambito politico e istituzionale si accompagnarono in questo senso anche a una vivace vena innovativa nella produzione culturale, che interessò l’ambito filosofico, artistico e letterario ( ciò che di questa produzione culturale è stato tramandato fino a oggi, d’altra parte, non riguarda tutti gli abitanti del Giappone Heian, ma rimane sempre legato al mondo ristretto dei kuge )