Database part 2 Flashcards

(186 cards)

1
Q

Un alias viene definito attraverso la parola chiave:

A WITH
B AS
C WHERE
D FROM

A

B AS

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Q

Un alias esiste:

A Per tutta la durata della sessione di collegamento al database
B Finchè si effettuano tutte le query da un utente
C Solo per la durata della query
D Solo per la durata dello schema del database

A

C Solo per la durata della query

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Q

Tra i vantaggi dell’uso di un alias si ha:

A Una scrittura più chiara e compatta
B Una scrittura più complessa
C Una scrittura migliore della clausola WHERE
D Una scrittura più efficiente della query

A

A Una scrittura più chiara e compatta

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4
Q

SQL permette di creare un ordinamento nel result-set attraverso la clausola:

A SORT BY
B SELECT BY
C ORDER
D ORDER BY

A

D ORDER BY

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Q

Il default di ritorno dell’operazione di ordinamento è:

A Discendente
B Ascendente
C Casuale
D Ascendente e Discendente

A

B Ascendente

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6
Q

In algebra relazionale tutte le condizioni vengono valutate:

A Su tutte le tuple contemporaneamente
B Su un sottoinsieme di almeno due tuple
C Su una tupla alla volta
D Su una tupla che però non abbia valori NULL

A

C Su una tupla alla volta

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7
Q

Lo standard SQL prevede:

A 4 operatori aggregati
B 2 operatori aggregati
C 7 operatori aggregati
D 5 operatori aggregati

A

D 5 operatori aggregati

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8
Q

L’operatore aggregato va inserito:

A Nella clausola SELECT
B Nella clausola FROM
C Nella clausola WHERE
D Nella clausola ALIAS

A

A Nella clausola SELECT

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9
Q

L’operatore aggregato SUM() torna:

A Un numero che rappresenta la somma di parte di una colonna numerica
B Un numero che rappresenta la somma di una colonna di testi
C Un numero che rappresenta la somma di una colonna numerica
D Un numero che rappresenta la somma di una colonna alfanumerica

A

C Un numero che rappresenta la somma di una colonna numerica

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10
Q

L’operatore aggregato AVG() torna:

A La media aritmetica dei valori di una colonna di testi
B La media aritmetica dei valori di una colonna numerica
C La media aritmetica ponderata dei valori di una colonna numerica
D La media aritmetica dei valori di una colonna numerica e alfanumerica

A

B La media aritmetica dei valori di una colonna numerica

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11
Q

Le funzioni possono essere applicate a partizioni delle relazioni attraverso la clausola:

A GROUP BY
B GROUP
C ALIAS
D GROUP WITH

A

A GROUP BY

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12
Q

La clausola HAVING consente di considerare:

A Righe
B Sottoinsiemi
C Colonne
D Schemi

A

B Sottoinsiemi

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13
Q

Gli operatori insiemistici SQL sono:

A 1
B 2
C 4
D 3

A

D 3

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14
Q

Nell’unione con il costrutto UNION:

A I duplicati vengono raddoppiati
B I duplicati vengono eliminati
C I duplicati non vengono eliminati
D I duplicati vengono posti a NULL

A

B I duplicati vengono eliminati

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15
Q

L’operatore intersect è l’operatore di:

A Differenza
B Unione
C L’intersezione
D Complemento

A

C L’intersezione

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16
Q

L’operatore Except prende anche il nome di:

A Minus
B Plus
C Union
D Intersect

A

A Minus

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17
Q

Se nella clausola HAVING manca la clausola GROUP BY, l’insieme di righe è trattato come:

A Un insieme di più raggruppamenti
B Un unico raggruppamento
C Un raggruppamento NULL
D Un raggruppamento di campi uguali

A

B Un unico raggruppamento

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18
Q

Come la clausola WHERE, anche la clausola HAVING ammette come argomento:

A Un’espressione logica su predicati booleani
B Un’espressione logica su predicati semplici
C Un’espressione booleana su predicati composti
D Un’espressione booleana su predicati semplici

A

D Un’espressione booleana su predicati semplici

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19
Q

La clausola GROUP BY ammette come argomento:

A Un insieme di tuple
B Un insieme di attributi
C Un insieme di relazioni
D Un insieme di schemi relazionali

A

B Un insieme di attributi

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20
Q

Se gli attributi degi operatori insiemistici hanno nome diverso, il risultato usa:

A Il nome del secondo attributo
B Il nome del primo attributo
C Un terzo attributo stabilito dal programmatore
D La concatenazione dei due attributi

A

B Il nome del primo attributo

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21
Q

La nidificazione può avvenire:

A solo nella clausola SELECT
B sia nella clausola FROM che nella clausola WHERE
C solo nella clausola WHERE
D solo nella clausola FROM

A

B sia nella clausola FROM che nella clausola WHERE

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22
Q

La parola chiave ANY:

A specifica che la riga soddisfa la condizione con tutti gli elementi restituiti dall’interrogazione
B specifica che la riga soddisfa la condizione con almeno uno degli elementi restituiti dall’interrogazione
C specifica che la riga soddisfa sempre la condizione
D specifica che la riga soddisfa la condizione solo quando la clausola from è assente

A

B specifica che la riga soddisfa la condizione con almeno uno degli elementi restituiti dall’interrogazione

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23
Q

il comando: INSERT INTO Tabella [ ( Attributi ) ] VALUES (Valori)

A inserisce una riga in uno schema di database
B inserisce un singolo attributo in una riga
C inserisce singole righe nelle tabelle
D inserisce righe multiple nelle tabelle

A

C inserisce singole righe nelle tabelle

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24
Q

In una INSERT gli attributi mancanti:

A prendono un valore immesso dall’utente al momento del comando
B prendono il valore di default se previsto
C prendono sempre il valore Null
D prendono un valore casuale

A

B prendono il valore di default se previsto

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25
La seconda forma del comando INSERT consente di: A inserire insiemi di righe in una tabella B inserire una sola riga in una tabella C inserire sempre un solo attributo in una tabella D inserire una colonna in una tabella
A inserire insiemi di righe in una tabella
26
In un INSERT l'ordinamento degli attributi (se presente) e dei valori: A può essere casuale B dipende dal numero di righe della tabella C e' significativo D non è significativo
C e' significativo
27
Il comando DELETE: A elimina sempre intere tabelle B elimina uno schema relazionale C elimina attributi da una relazione D elimina righe da una tabella
D elimina righe da una tabella
28
In un comando DELETE se la clausola WHERE viene omessa: A viene annullata tutta la tabella B viene cancellata tutta la tabella C viene cancellato lo schema che contiene la tabella D vengono eliminate le ennuple che contengono valori null
B viene cancellata tutta la tabella
29
Il comando UPDATE consente di: A aggiornare solo una riga di una tabella B aggiornare solo una colonna di una tabella C aggiornare sempre tutte le righe di una tabella D aggiornare uno o più attributi delle righe diuna tabella che soddisfano l'eventuale Condizione
D aggiornare uno o più attributi delle righe diuna tabella che soddisfano l'eventuale Condizione
30
Il nuovo valore a cui viene posto un attributo con il comando UPDATE può essere: A il valore nullo B sempre il valore di dafault C sempre il valore medio della riga D sempre un valore alfanumerico
A il valore nullo
31
La clausola CHECK: A Specifica vincoli di colonna B Specifica vincoli di ennupla C Specifica vincoli di JOIN D Specifica vincoli di Selezione
B Specifica vincoli di ennupla
32
Le condizioni della clausola CHECK: A Sono le stesse che possono apparire nella clausola WHERE B Sono le stesse che possono apparire nella clausola FROM C Sono le stesse che possono apparire nella clausola SELECT D Sono le stesse che possono apparire nella clausola CREATE
A Sono le stesse che possono apparire nella clausola WHERE
33
La clausola ASSERTION: A Specifica vincoli a livello di FROM B Specifica vincoli a livello di WHERE C Specifica vincoli a livello di SELECT D Specifica vincoli a livello di schema
D Specifica vincoli a livello di schema
34
Ogni vincolo di integrità, definito tramite check o tramite asserzione, è associato: A Ad una politica di controllo della selezione B Ad una politica di Verifica della proiezione C Ad una politica di controllo D Ad una politica di JOIN
C Ad una politica di controllo
35
In una politica di controllo, un vincolo può essere: A Immediato o differito B Solo immediato C Solo differito D Nullo
A Immediato o differito
36
I vincoli differiti sono verificati: A Solo all'inizio della transazione B Solodurante la transazione C Solo al termine della WHERE D Solo al termine della transazione
D Solo al termine della transazione
37
Una vista è: A Una tabella reale B Una tabella virtuale C Una tabella logica D Una tabella fisica
B Una tabella virtuale
38
Una Vista è una relazione di cui: A deve essere sempre presente una PRIMARY KEY B Viene memorizzata solo la definizione C Vengono memorizzate le tuple D Possono essere cancellate tuple dal database
B Viene memorizzata solo la definizione
39
Le interrogazioni sulle viste: A Si possono fare solo con il JOIN ad altre tabelle B Si possono fare solo quando la vista non contiene valori NULL C Possono fare riferimento alle viste come se fossero relazioni di base D Non si possono fare
C Possono fare riferimento alle viste come se fossero relazioni di base
40
La clausola CHECK OPTION prevede che: A Sono ammessi aggiornamenti solo sulle colonne della vista B Sono ammessi aggiornamenti solo sulla PRIMAREY KEY C Sono ammessi aggiornamenti solo sulle righe della vista D Non si possono fare aggiornamenti
C Sono ammessi aggiornamenti solo sulle righe della vista
41
le funzioni scalari sono suddivise in: A Famiglie B Attributi C Schemi D Relazioni
A Famiglie
42
Le funzioni scalari possono essere utilizzate: A All'esterno di espressioni complesse B All'interno di espressioni C All'interno della clausola WHERE D All'interno della clausola JOIN
B All'interno di espressioni
43
La funzione char_lenght() restituisce: A Il numero di caratteri numerici di una stringa B I caratteri di una stringa C La lunghezza di una stringa D Il numero di caratteri letterali di una stringa
C La lunghezza di una stringa
44
La funzione cast() consente di: A Modificare valori numerici B Modificare valori solo letterali C Cancellare numeri da una stringa D Convertire valori da un dominio ad un altro
D Convertire valori da un dominio ad un altro
45
Le famiglie di funzioni condizionali sono: A 3 B 4 C 1 D 2
A 3
46
La funzione coalescence(): A Restituisce tutti valori nulli di una espressione B Restituisce il primo valore non nullo C Restituisce una espressione D Restituisce una tabella
B Restituisce il primo valore non nullo
47
Un trigger è: A Una particolare tabella B Una regola attiva in una base di dati C Una regola passiva in una base di dati D Un particolare schema di basi di dati
B Una regola attiva in una base di dati
48
Il paradigma di comportamento di un trigger è: A Evento-Condizione B Azione-Condizione C Condizione-Evento D Evento-Condizione-Azione
D Evento-Condizione-Azione
49
Quando accade un evento il trigger è: A Spento B Interrotto C Attivato D Parametrizzato
C Attivato
50
I livelli di granularità di un TRIGGER sono: A 5 B 4 C 3 D 2
D 2
51
Il comando GRANT OPTION specifica: A Se il privilegio può essere trasmesso ad altri utenti B Se il privilegio può riguardare una transazione C Se il privilegio rilascia l'opzione di variazione schema D Se l'utente non deve avere privilegi
A Se il privilegio può essere trasmesso ad altri utenti
52
Un utente si può autorizzare a vedere solo alcune ennuple di una relazione: A Attraverso una vista B Attraverso una query C Attraverso una espressione D Attraverso un operatore relazionale
A Attraverso una vista
53
Le clausole RESTRICT e CASCADE del comando REVOKE servono per: A La propagazione delle revoche B La propagazione delle Transazioni C La propagazione degli UPDATE D La propagazione delle SELECT
A La propagazione delle revoche
54
Una transazione inizia: A Prima del primo comando SQL B Alla fine dei comandi SQL C Al primo comando SQL D Al secondo comando SQL
C Al primo comando SQL
55
Con il comando ROLLBACK: A Si riavvia la transazione B Si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate prima della transazione C Si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate dalla transazione D Si avviano le operazioni specificate dalla transazione
C Si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate dalla transazione
56
Le proprietà acide di una transazione sono: A 5 B 4 C 3 D 2
B 4
57
Una transazione è 'Consistente' quando: A La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero e poi annullata B La sequenza di operazioni sulla base di dati non viene eseguita C La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero o per niente D La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero
C La sequenza di operazioni sulla base di dati viene eseguita per intero o per niente
58
Una transazione è 'Coerente' quando: A Il suo effetto è nullo B Il suo effetto è incoerente C Il suo effetto è misurabile D Il suo effetto è coerente
D Il suo effetto è coerente
59
Il comando COMMIT WORK: A Avvia le operazioni sulla base di dati B Ferma le operazioni effettuate sulla base di dati C Avvia tutte le query sulla base di dati D Avvia un trigger
A Avvia le operazioni sulla base di dati
60
Un sistema 'Transazionale' è un sistema dove: A Esistono le operazioni di commit e rollback B Valgono almeno due delle proprietà acide della transazioni C Valgono le proprietà acide della transazioni D Valgono i trigger
C Valgono le proprietà acide della transazioni
61
La progettazione di una base di dati: A e' una delle attività di sviluppo di un sistema hardware B e' una delle attività di sviluppo di un sistema informativo C e' una delle attività di sviluppo di un sistema informatico D e' una delle attività di sviluppo di un programma software
B e' una delle attività di sviluppo di un sistema informativo
62
Il ciclo di vita di un sistema informativo è: A l'insieme delle attività svolte da analisti B la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti C l'insieme e la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti D l'insieme delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
C l'insieme e la sequenzializzazione delle attività svolte da analisti, progettisti, utenti
63
Il ciclo di vita di un sistema informatovo si compone di: A 6 fasi B 5 fasi C 7 fasi D 4 fasi
A 6 fasi
64
Lo studio di fattibilità di un sistema informativo: A serve a definire costi e priorità di un sistema informativo B serve a definire solo i costi C serve a definire solo le priorità di un sistema informativo D serve a definire gli attori di processo
A serve a definire costi e priorità di un sistema informativo
65
Nella fasi di implementazione di un sistema informativo: A vengono solo intervistati gli stakeholders di processo B viene prodotto solo il codice dei programmi C viene costruita e popolata la sola base di dati D viene costruita e popolata la base di dati e viene prodotto il codice dei programmi
D viene costruita e popolata la base di dati e viene prodotto il codice dei programmi
66
La fase di validazione e collaudo di un sistema informativo: A serve a verificare se l'utente valida le procedure B serve a verificare il corretto funzionamento e la qualità del sistema informativo C serve a verificare solo la qualità del sistema informativo D serve a verificare solo il corretto funzionamento del sistema informativo
B serve a verificare il corretto funzionamento e la qualità del sistema informativo
67
La progettazione di un sistema informativo si basa: A sulla progettazione dei dati, delle applicazioni e degli utenti B solo sulla progettazione delle applicazioni C sulla progettazione dei dati e delle applicazioni D solo sulla progettazione dei dati
C sulla progettazione dei dati e delle applicazioni
68
Il processo sul quale si basa il ciclo di vita di un sistema informativo: A e' sempre e solo sequenziale sulle fasi B e' sempre e solo iterativo su più cicli C può essere a tratti sequenziale ed a tratti iterativo su più fasi D e' solo a cascata
C può essere a tratti sequenziale ed a tratti iterativo su più fasi
69
Le basi di tati costituiscono: A le procedure di utilizzo dei dati da parte degli utenti B tutto un sistema informatico C tutto un sistema informativo D solo una parte di un sistema informativo
D solo una parte di un sistema informativo
70
La prototipizzazione A e' una fase che a volte si aggiunge come primo blocco alle fasi standard di un sistema informativo B e' una delle fasi standard del ciclo di vita di un sistema informativo C e' sempre la prima fase del ciclo di vita di un sistema informativo D e' la fase di consegna all'utente finale di un sistema informativo
A e' una fase che a volte si aggiunge come primo blocco alle fasi standard di un sistema informativo
71
Per metodologia di progettazione in generale si intende: A Decomposizione dell'intera attività di progetto in passi successivi dipendenti tra loro B Decomposizione dell'intera attività di progetto in passi successivi indipendenti tra loro C Accorpamento dell'intera attività di progetto in un unico passo D Progettazione dei requisiti degli utenti
B Decomposizione dell'intera attività di progetto in passi successivi indipendenti tra loro
72
Una metodologia di progettazione deve avere le seguenti proprietà: A Generalità e qualità B Generalità e facilità d'uso C Generalità, qualità e facilità d'uso D Facilità d'uso e basi costi di impegno
C Generalità, qualità e facilità d'uso
73
La progettazione di una base di dati si basa su: A Un livello B Quattro livelli C Due livelli D Tre livelli
D Tre livelli
74
La progettazione logica di n database produce: A Lo schema logico B Lo schema concettuale C Lo schema fisico D Lo schema dei dati
A Lo schema logico
75
IL modello concettuale di un database più noto è il modello: A Oracle B Entità-Relazione C DB2 D Virtuale
B Entità-Relazione
76
Un esempio di modello logico di un database è il modello: A Fisico B Reticolare C Lineare D DBX
B Reticolare
77
Il modello fisico dei dati riguarda: A L'organizzazione dei file, degli indici e delle memorie di massa che conterranno il database B L'organizzazione dei soli file C L'organizzazione dei soli indici D L'organizzazione dei file e degli indici
D L'organizzazione dei file e degli indici
78
Le specifiche sui dati di un database riguardano: A Il contenuto del modello concettuale B Il contenuto della base di dati C La capienza dei server D Solamente il formato della base di dati
B Il contenuto della base di dati
79
La progettazione concettuale riguarda: A Il SE fare (If) B Il QUANDO fare (Timing) C Il CHE COSA fare (Analisi) D Il COME fare (Progettazione)
C Il CHE COSA fare (Analisi)
80
Generalmente, alcuni modelli di riferimento per descrivere I dati di ingresso e uscita delle varie fasi appartengono ad una metodologia di: A Analisi B Sviluppo C Progettazione D Collaudo
C Progettazione
81
Il modello E-R venne formalizzato dal prof. Peter Chen nel: A 1976 B 1978 C 1980 D 1982
A 1976
82
Il modello E-R è un modello: A Software B Teorico C Fisico D Logico
B Teorico
83
I costrutti base di un modello E-R sono: A Entità e Attributo B Entità e Relazione C Entità, Relazione, Attributo D Entità, Relazione, Attributo, Identificatore
C Entità, Relazione, Attributo
84
Nel modello E-R, una Entità è: A Classe di occorrenze di interesse B Clesse di relazioni di interesse C Classe di oggetti software D Classe di oggetti della realtà di interesse
D Classe di oggetti della realtà di interesse
85
Nel modello E-R, una entità viene rappresentata graficamente da: A Un rombo con il nome dell'entità B Una freccia con il nome dell'entità C Un rettangolo con il nome dell'entità D Un cerchio con il nome dell'entità
C Un rettangolo con il nome dell'entità
86
Nel modello E-R, una occorrenza di una entità è: A La relazione stessa B L'oggetto stesso C La classe di oggetti D Un concetto astratto di entità
B L'oggetto stesso
87
Nel modello E-R una relazione R è: A Un legame logico fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse B Un legame fisico fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse C Un legame concettuale fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse D Un legame disgiunto fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse
A Un legame logico fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse
88
Nel modello E-R, una relazione è rappresentata da: A Un insieme di occorrenze B Un rombo con il nome C Un rettangolo con il nome della relazione D Una freccia con il nome della relazione
B Un rombo con il nome
89
Nel modello E-R, nell'ambito di una relazione R: A Ci possono essere solo n-ple ripetute B Ci possono essere solo coppie ripetute C Non ci possono essere n-ple ripetute D Ci possono essere n-ple ripetute
C Non ci possono essere n-ple ripetute
90
Nel modello E-R, una relazione R: A Può avere più versi B Ha un verso solo in alcuni casi particolari C Non ha mai un verso D Ha sempre un verso
C Non ha mai un verso
91
Una relazione è: A un legame logico fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse B un legame logico fra tre o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse C un legame fisico fra tre o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse D un legame logico rilevante nell'applicazione di interesse
A un legame logico fra due o più entità, rilevante nell'applicazione di interesse
92
Una relazione è ricorsiva è una relazione: A sempre ternaria B tra una entità ed un'altra entità collegata C tra una entità e se stessa D sempre binaria
C tra una entità e se stessa
93
Una relazione ricorsiva con ruoli: A e' sempre ternaria B ha una simmetria variabile C non è simmetrica D e' simmetrica
C non è simmetrica
94
Un attributo è: A proprietà elementare esclusiva di una relazione, di interesse ai fini dell'applicazione B proprietà elementare esclusiva di una entità, di interesse ai fini dell'applicazione C proprietà elementare di una tabella, di interesse ai fini dell'applicazione D proprietà elementare di un'entità o di una relazione, di interesse ai fini dell'applicazione
D proprietà elementare di un'entità o di una relazione, di interesse ai fini dell'applicazione
95
Il dominio di un attributo è: A una particolare relazione B un insieme di valori C un valore di un insieme D un insieme di entità
B un insieme di valori
96
Un attributo composto: A raggruppa attributi di una medesima entità o relazione che presentino affinità nel loro uso B raggruppa attributi di diverse entità o relazioni che presentino affinità nel loro uso C raggruppa attributi, esclusivamente di una relazione, che presentino affinità nel loro uso D raggruppa attributi, esclusivamente di una medesima entità che presentino affinità nel loro uso
A raggruppa attributi di una medesima entità o relazione che presentino affinità nel loro uso
97
Via, Numero civico e CAP rappresentano, per una persona: A un attributo composto B un attributo binario C un attributo ricorsivo D un attributo monadico
A un attributo composto
98
La residenza di una persona in una città è un esempio di: A relazione ternaria B attributo composto C attributo D relazione
D relazione
99
Una relazione ricorsiva ternaria è composta da: A una relazione e due entità B una relazione ed una entità C una relazione e tre entità D due relazioni e una entità
A una relazione e due entità
100
Un qttributo si rappresenta attraverso A un rettangolo B un rombo C una linea con un piccolo cerchio ad una estremità D una linea
C una linea con un piccolo cerchio ad una estremità
101
La cardinalità di una relazione: A coppia di valori interi associati a ogni entità che partecipa a una relazione B tripla di valori interi associatà ad ogni entità che partecipa ad una relazione C un valore intero associato ad ogni entità che partecipa ad una relazione D voppia di valori interi associati a ogni relazione
A coppia di valori interi associati a ogni entità che partecipa a una relazione
102
In una cardinalità di una relazione, il valore zero indica: A la partecipazione dell'entità richiede altri valori B la partecipazione dell'entità è opzionale C la partecipazione dell'entità è obbligatoria D la partecipazione dell'entità è nulla
B la partecipazione dell'entità è opzionale
103
Se la cardinalità dell'entità Impiegato è (0,N) rispetto ad una relazione R con l'entità incarico significa che: A l'entità Impiegato partecipa sempre o con occorrenza 0 o con un numero elevato di occorrenze B l'entità Impiegato non partecipa alla relazione R (non ha mai incarichi) C l'entità Impiegato partecipa alla relazione R in modo opzionale oppure fino ad un numero imprecisato di incarichi D l'entità Impiegato partecipa alla relazione R sempre fino ad un numero imprecisato di incarichi
C l'entità Impiegato partecipa alla relazione R in modo opzionale oppure fino ad un numero imprecisato di incarichi
104
I tipi di relazioni binarie con cardinalità massima sono: A 1 B 2 C 4 D 3
D 3
105
Una cardinalità binaria massima di una relazione R, di tipo UNO-A-MOLTI tra due occorrenze A e B, di tipo UNO-A-MOLTI, dalla parte di B,significa che: A ciascuna occorrenza di B è in relazione con una ed una sola occorrenza di A B ciascuna occorrenza di B è in relazione con un numero imprecisato di occorrenze di A C ciascuna occorrenza di A è in relazione con un numero imprecisato occorrenze della relazione D ciascuna occorrenza A è in relazione con un numero imprecisato di entità B
B ciascuna occorrenza di B è in relazione con un numero imprecisato di occorrenze di A
106
In una relazione n-aria: A le entità coinvolte partecipano quasi sempre con cardinalità massima pari ad 1 B le entità coinvolte partecipano quasi sempre con cardinalità minima C le entità coinvolte partecipano quasi sempre con cardinalità massima pari ad N D le entità coinvolte partecipano quasi sempre con cardinalità massima pari ad 1
C le entità coinvolte partecipano quasi sempre con cardinalità massima pari ad N
107
Un attributo con cardinalità minima uguale a zero è: A obbligatorio B multi-valore C minimale D opzionale
D opzionale
108
Un attributo è multi-valore se la sua cardinalità massima è pari a: A 1 B N C 0 D alla cardinalità della relazione
B N
109
Molto spesso gli attributi multi-valore vengono convertiti in: A entità B relazioni binarie C cardinalità D relazioni ternarie
A entità
110
Se la cardinalità di un attributo viene omessa è da intendersi: A (0,1) B (1,1) C (1,N) D (0,N)
B (1,1)
111
Un identificatore di una entità nel modello E-R è: A Uno strumento per l'identificazione univoca delle occorrenze di una entità B Uno strumento per l'identificazione univoca delle occorrenze di una relazione C Uno strumento per l'identificazione biunivoca delle occorrenze di una entità D Uno strumento per l'identificazione univoca degli attributi di una entità
A Uno strumento per l'identificazione univoca delle occorrenze di una entità
112
Nel modello E-R, un identificatore di una entità può essere: A Interno, esterno o composto B Interno o esterno C Solo Interno D Solo esterno
B Interno o esterno
113
In un diagramma E-R, ogni entità: A Può avere solo un identificatore interno B Può non possedere identificatori C Deve possedere almeno un identificatore D Deve possedere almeno due identificatori
C Deve possedere almeno un identificatore
114
Nel diagramma E-R, una generalizzazione A Mette in relazione due relazioni in modo paritario B Mette in relazione due entità di pari livello C Mette in relazione una o più entità E1, E2, ..., En tra loro D Mette in relazione una o più entità E1, E2, ..., En con una entità E, che le comprende come casi particolari
D Mette in relazione una o più entità E1, E2, ..., En con una entità E, che le comprende come casi particolari
115
In un diagramma E-R, se E (genitore) è generalizzazione di E1, E2, ..., En (figli), allora: A Ogni occorrenza di E1, E2, ..., En è occorrenza anche di E B Ogni occorrenza di E1, E2, ..., En è attributo di E C Ogni relazione di E1, E2, ..., En è anche relazione di E D Ogni attributo di E1, E2, ..., En è anche attributo di E
A Ogni occorrenza di E1, E2, ..., En è occorrenza anche di E
116
Nel diagramma E-R, una generalizzazione è esclusiva quando: A Ogni occorrenza dell'entità figlia è occorrenza di al più una delle entità padre B Ogni occorrenza dell'entità genitore è occorrenza di al più una delle entità figlie C Ogni occorrenza dell'entità genitore non è mai occorrenza delle entità figlie D Ogni occorrenza dell'entità genitore è occorrenza di al più n entità figlie
B Ogni occorrenza dell'entità genitore è occorrenza di al più una delle entità figlie
117
In un diagramma E-R: A Solo alcune proprietà dell'entità genitore vengono ereditate dalle relazioni e non rappresentate esplicitamente B Solo alcune proprietà dell'entità genitore vengono ereditate dalle entità figlie e non rappresentate esplicitamente C Tutte le proprietà (attributi, relazioni, altre generalizzazioni) dell'entità genitore vengono ereditate dalle entità figlie e non rappresentate esplicitamente D Tutte le proprietà (attributi, relazioni, altre generalizzazioni) dell'entità genitore vengono ereditate dalle entità di pari grado
C Tutte le proprietà (attributi, relazioni, altre generalizzazioni) dell'entità genitore vengono ereditate dalle entità figlie e non rappresentate esplicitamente
118
In un diagramma E-R, se una generalizzazione ha solo un'entità figlia si parla di: A Insieme nullo B Unione C Intersezione D Sottoinsieme
D Sottoinsieme
119
In un diagramma E-R, un'entità può essere inclusa in più gerarchie, come: A Solo come genitore B Genitore e/o come figlia C Solo come figlia D Solo come Genitore o figlia
B Genitore e/o come figlia
120
In un diagramma E-R, una identificazione esterna è possibile solo attraverso una relazione a cui l'entità da identificare partecipa con cardinalità: A (0,1) B (N,M) C (1,N) D (1,1)
D (1,1)
121
Il modello E-R è sufficientemente espressivo per rappresentare: A Dati B Vincoli C Operazioni D Programmi SQL
A Dati
122
In uno schema E-R compaiono : A Solo i dati dei vari concetti in esso presenti B Solo i nomi dei vari concetti in esso presenti C Solo i vincoli dei vari concetti in esso presenti D Sia i vincoli che i sati associati ai concetti in esso presenti
B Solo i nomi dei vari concetti in esso presenti
123
Il seguente vincolo: "un impiegato non può avere uno stipendio maggiore di quello del direttore del dipartimento al quale afferisce": A E' rappresentabile solo quando la relazione tra impiegato e stipendio è ricorsiva B A volte è rappresentabile in un diagramma E-R C E' sempre rappresentabile in un diagramma E-R D Non è mai rappresentabile in un diagramma E-R
D Non è mai rappresentabile in un diagramma E-R
124
Per la descrizione di un concetto rilevante per l'applicazione, in un diagramma E-R, fi fa ricorso ad: A Un glossario B Al diagramma logico C Allo schema fisico D Un glossario insiee ad una tabella
A Un glossario
124
Una Business Rule è: A Una regola per la costruzione delle relazioni B Una regola proveniente da entità esterne al dominio applicativo C Una regola propria del dominio applicativo D Una regola per la costruzione delle entità
C Una regola propria del dominio applicativo
125
La seguente asserzione: "il numero degli impiegati di un dipartimento si ottiene contando gli impiegati che vi afferiscono" è un esempio di: A Vincolo di completezza B Vincolo di integrità C Derivazione D Derivazione esterna
C Derivazione
125
La seguente asserzione: "il direttore di un dipartimento deve afferire a tale dipartimento", rappresenta in un diagramma E-R: A Un vincolo di integrità solo sugli attributi dell'applicazione B Un vincolo di integrità sui dati dell'applicazione C Un vincolo di integrità solo sulle relazioni dell'applicazione D Un vincolo di integrità solo sulle entità dell'applicazione
B Un vincolo di integrità sui dati dell'applicazione
126
Il dizionario dei dati per un dominio applicativo è composto da: A Una tabella delle relazioni ed una tabella delle regole aziendali B Una tabella delle entità, ed una tabella delle relazioni C Una tabella delle entità, ed una tabella delle regole aziendali D Una tabella delle entità, una delle relazioni ed una delle regole aziendali
D Una tabella delle entità, una delle relazioni ed una delle regole aziendali
127
Per implementare una regola aziendale, non rappresentabile con il diagramma E-R, si può ricorrere anche al linguaggio: A Java B SQL C C D Python
B SQL
128
Un costrutto del tipo: " si ottiene " , nello studio di un dominio di dati, è tipico di: A Un concetto rilevante per l'applicazione B Un concetto non esprimibile nello schema E-R C Una derivazione D Un vincolo di integrità sui dati dell'applicazione
C Una derivazione
129
UML sta per: A Unified Modeling Language B Unique Modeling Language C Unified Motherbord Language D Unified Modeling Limited
A Unified Modeling Language
130
In UML per rappresentare la modellazione dei dati si utilizza: A Il diagramma di collaborazione B Il diagramma degli oggetti C Il diagramma delle classi D Il diagramma dei casi d'uso
B Il diagramma degli oggetti
131
In UML, una classe viene rappresentata con: A Solo attributi e operazioni ammissibili sui dati B Solo nome e attributi C Nome, attributi, operazioni ammissibili sui dati D Nome, attributi, operazioni ammissibili sui dati e relazioni
C Nome, attributi, operazioni ammissibili sui dati
132
Nel modello E-R, rispetto all'UML, una classe corrisponde: A Ad un identificatore B Ad un attributo C Ad una relazione D Ad una entità
D Ad una entità
133
In UML, nel diagramma delle classi, un'associazione tra le classi corrisponde a: A Un identificatore del modello E-R B Una relazione del modello E-R C Una entità del modello E-R D Un attributo del modello E-R
B Una relazione del modello E-R
134
In UML, in una associazione tra classi: A Non è possibile assegnare attributi B E' sempre possibile assegnare attributi C Solo in alcuni casi è possibile assegnare attributi D Un attributo viene trattato come una entità
A Non è possibile assegnare attributi
135
La reificazione di un'associazione, nel diagramma delle classi, consiste nel: A Trasformare l'associazione in una classe legata alle classi originarie con identificatori binari B Trasformare l'associazione in una classe legata alle classi originarie con identificatori binari C Trasformare l'associazione in una entità, legata alle classi originarie con associazioni binarie D Trasformare l'associazione in una classe legata alle classi originarie con associazioni ternarie
C Trasformare l'associazione in una entità, legata alle classi originarie con associazioni binarie
136
In un diagramma UML delle classi, come identificatore interno si usa: A Una classe particolare B Un attributo C La classe di associazione D Il vincolo utente
D Il vincolo utente
137
In un diagramma UML delle classi, come identificatore esterno si usa: A Lo stereotipo B L'associazione C L'attributo D La classe stessa
A Lo stereotipo
138
Uin un diagramma delle classi, il simbolo "*" in una associazione sta a significare una cardinalità: A (1,N) B (1,1) C (1,N) D (0,N)
D (0,N)
139
In un diagramma E-R, una generalizzazione viene rappresentata graficamente attraverso: A Delle frecce che congiungono le entità figlie con l'entità genitore B Dei blocchi che congiungono le entità figlie con l'entità genitore C Dei rombi che congiungono le entità figlie con l'entità genitore D Delle frecce tratteggiate che congiungono le entità figlie con l'entità genitore
A Delle frecce che congiungono le entità figlie con l'entità genitore
140
In un diagramma E-R, una generalizzazione è totale se: A Ogni occorrenza dell'entità genitore può essere una occorrenza di almeno una delle entità figlie B Ogni occorrenza dell'entità genitore è una occorrenza di almeno una delle entità figlie C Ogni occorrenza dell'entità genitore è una occorrenza di tutte le entità figlie D Ogni occorrenza dell'entità genitore è una entità ricorsiva
B Ogni occorrenza dell'entità genitore è una occorrenza di almeno una delle entità figlie
141
In un diagramma E-R, una generalizzazione tra PERSONA, UOMO e DONNA è: A Nulla B Parziale C Totale D Mista
C Totale
142
In una generalizzazione, ogni occorrenza dell'entità figlia: A E' un'occorrenza dell'entità mista B E' un'occorrenza dell'entità paritaria C Non è mai un'occorrenza dell'entità genitore D E' anche un'occorrenza dell'entità genitore
D E' anche un'occorrenza dell'entità genitore
143
In un diagramma E-R, una generalizzazione è esclusiva se: A Ogni occorrenza dell'entità genitore è al più un'occorrenza di una delle entità figlie B Ogni occorrenza dell'entità genitore è un'occorrenza multipla di una delle entità figlie C Ogni occorrenza dell'entità genitore non è mai un'occorrenza di una delle entità figlie D Ogni occorrenza dell'entità genitore non è mai un'occorrenza di una delle entità figlie
A Ogni occorrenza dell'entità genitore è al più un'occorrenza di una delle entità figlie
144
Un diagramma UML si può documentare con l'uso di: A Altri schemi B Note C Altre classi D Altre relazioni tra classi
B Note
145
Se un CD ha codice e titolo come attributi, il codice rappresenta: A Una entità B Un attributo come gli altri C L'identificatore D Una reiezione
C L'identificatore
146
In un diagramma E-R, per l'entità automobile, l'identificatore migliore è: A La marca B La categoria C Il nome D La targa
D La targa
147
La relazione tra l'entità automobile e l'entità categoria è una relazione: A (0,N) B (1,N) C (1,1) D (0,1)
C (1,1)
148
La seguente affermazione:"Ogni uomo è padre di altri uomini e figlio di due uomini " viene rappresentata con: A Attraverso una relazione con identificatore ricorsivo B Attraverso una relazione ricorsiva con ruoli C Attraverso una relazione ricorsiva semplice D Attraverso una entità ricorsiva
B Attraverso una relazione ricorsiva con ruoli
149
La progettazione concettuale, tra le tante attività prevede: A L'analisi del software del sistema informatico B L'analisi dei requisiti C L'analisi delle prestazioni dell'hardware delle macchine D L'analisi del numero di macchine collegate
B L'analisi dei requisiti
150
Una delle possibili fonti dei requisiti è: A La modulistica B Il diagramma E-R C Il diagramma logico D Il diagramma fisico
A La modulistica
151
Una delle attività di analisi dei requisiti è l'interazione con l'utente la quale richede anche: A La richiesta di specifiche funzionali B La richiesta dello schema fisico C La richiesta di definizioni e classificazioni D La richiesta dello schema logico
C La richiesta di definizioni e classificazioni
152
Nella documentazione descrittiva di una realtà di interesse è necessario: A Scrivere le frasi solo sui ruoli dell'utente B Scrivere le frasi solo sulle funzioni C Scrivere solo le frasi sui dati D Separare le frasi sui dati da quelle sulle funzioni
D Separare le frasi sui dati da quelle sulle funzioni
153
Il Glossario dei termini, per ogni termine deve contenere: A Una descrizione, eventuali sinonimi e i collegamenti con altri termini B Una descrizione sommaria e non strutturata dei termini di dominio C Una descrizione dei sinonimi e delle entità D Una descrizione dei termini e delle relazioni
A Una descrizione, eventuali sinonimi e i collegamenti con altri termini
154
L'analisi dei requisiti consiste nel: A Chiarimento e nell'organizzazione delle specifiche logiche B Chiarimento e nell'organizzazione delle specifiche dei requisiti C Chiarimento e nell'organizzazione delle specifiche del diagramma E-R D Chiarimento e nell'organizzazione delle specifiche di progettazione
B Chiarimento e nell'organizzazione delle specifiche dei requisiti
155
I requisiti di un'applicazioneprovengono: A Da esperti informatici B Da fonti diverse C Solo dagli utenti finali D Solo dai committenti
B Da fonti diverse
156
Nell'analisi dei requisiti di una realtà di interesse, le eventuali realizzazion preesistenti: A Devono essere prese in considerazione solo se ancora funzionanti B Non fanno parte della documentazione di interesse C Devono essere sicuramente prese sempre in considerazione D Devono essere prese in considerazione solo se non più funzionanti
C Devono essere sicuramente prese sempre in considerazione
157
Per caratteristiche del sistema si intendono: A Solo gli aspetti dinamici del sistema B Solo gli aspetti statici del sistema C Sia gli aspetti statici che gli aspetti dinamici D Dipende dalla tipologia di sistema
C Sia gli aspetti statici che gli aspetti dinamici
158
Nell'analisi dei requisiti, le verifiche di comprensione e consistenza delle informazioni che si raccolgono vanno fatte: A Con il glossario dei dati B Con la semplificazione del sosftware C Con lettura delle documentazione D Con interviste all'utente
D Con interviste all'utente
159
Per rappresentare un concetto presente nelle specifiche attraverso un costrutto E-R, ci si basa su: A Le definizioni dei costrutti de modello del ciclo di vita B Le definizioni dei costrutti de modello E-R C Le definizioni dei costrutti de modello logico D Le definizioni dei costrutti de modello fisico
B Le definizioni dei costrutti de modello E-R
160
Esiste una rappresentazione univoca in E-R di un insieme di specifiche: A Sempre B Mai C A volte D Dipende dal contesto logico
C A volte
161
Se un concetto ha proprietà significative e/o descriva oggetti con esistenza autonoma è opportuno rappresentarlo con: A Una generalizzazione B Un attributo C Una relazione D Una entità
D Una entità
162
L'età di un insegnante è un classico esempio di: A Attributo B Entità C Relazione D Generalizzazione
A Attributo
163
La partecipazione di uno studente ad un corso è un classico esempio di: A Attributo B Relazione C Entità D Generalizzazione
B Relazione
164
Se uno o più concetti risultano essere casi particolari di un altro concetto, è opportuno rappresentarli con: A Una relazione B Una generalizzazione C Una entità D Un attributo
B Una generalizzazione
165
Se nelle specifiche appare un concetto che associa due entità, esso si traduce in: A Una generalizzazione B Un attributo C Una entità D Una relazione
D Una relazione
166
Un pattern può essere definito come: A Una soluzione progettuale generale ad un problema ricorrente B Una soluzione progettuale generale ad un problema particolare C Una soluzione progettuale particolare ad un problema ricorrente D Una soluzione software particolare ad un problema ricorrente
A Una soluzione progettuale generale ad un problema ricorrente
167
I pattern riguardanti le relazioni uno-a-molti sono: A Solo Part-of B Part-of e Istance-of C Solo istance-of D Solo ricorsivi
B Part-of e Istance-of
168
La reificazione di un attributo avviene quando: A Quando si individua nelle specifiche un concetto non autonomo con proprietà associate, come relazione B Quando si individua nelle specifiche un concetto autonomo con proprietà associate, come relazione C Quando si individua nelle specifiche un concetto autonomo con proprietà associate, come attributo D Quando si individua nelle specifiche un concetto autonomo con proprietà associate, come entità
C Quando si individua nelle specifiche un concetto autonomo con proprietà associate, come attributo
169
Reificare un attributo significa: A L'attributo viene aggiunto all'entità B L'attributo viene promosso ad entità C L'attributo viene eliminato D L'attributo viene promosso a relazione
B L'attributo viene promosso ad entità
170
Il pattern part-of: A Riguarda una entità che è parte di un'altra entità in una relazione uno-a-uno B Riguarda una entità che è parte di un'altra relazione in una relazione molti-a-molti C Riguarda una entità che è parte di un'altra entità in una relazione molti-a-molti D Riguarda una entità che è parte di un'altra entità in una relazione uno-a-molti
D Riguarda una entità che è parte di un'altra entità in una relazione uno-a-molti
171
Il pattern istance-of si applica quando: A Le istanze delle occorrenze di una relazione sono istanze delle occorrenze dell' altra entità B Le istanze delle occorrenze di una entità di una relazione sono istanze delle occorrenze dell' altra entità C Le istanze delle occorrenze di una entità di una relazione sono istanze delle occorrenze di un'altra relazione D Le istanze delle occorrenze di una entità in una relazione sono istanze delle occorrenze di un attributo composto
B Le istanze delle occorrenze di una entità di una relazione sono istanze delle occorrenze dell' altra entità
172
La reificazione di una relazione binaria si applica quando: A Si hanno due concetti legati da una relazione ricorsiva B Si ha una relazione che legaaltre due relazioni C Si ha un concetto che lega altri due concetti D Si ha un concetto che lega due relazioni
C Si ha un concetto che lega altri due concetti
173
La reificazione di una relazione ricorsiva si ha quando: A Si ha un concetto in relazione ricorsiva con un'altra entità B Si ha una relazione ricorsiva con un'altra entità C Si ha un concetto in relazione ricorsiva con un'altra relazione D Si hanno due concetti ed un terzo concetto in relazione ricorsiva con loro
A Si ha un concetto in relazione ricorsiva con un'altra entità
174
Nell'esempio di relazione tra torneo ed una sua edizione annuale, siamo in presenza di un pattern di tipo: A Part-of B Istance-of C Ricorsivo D uno-a-uno
B Istance-of
175
Nell'esempio di relazione tra cinema e sue sale, si è in presenza di un pattern di tipo: A Part-of B Istance-of C Ricorsivo D uno-a-uno
A Part-of
176
Storicizzare un concetto significa: A tenere conto dell'evoluzione temporale del concetto B tenere conto dello storico di un concetto C tenere conto dell'evoluzione relazionale del concetto D tenere conto dell'evoluzione degli attributi del concetto
B tenere conto dello storico di un concetto
177
Evoluzione di un concetto significa: A tenere conto dell'evoluzione temporale del concetto B tenere conto dell'evoluzione funzionale del concetto C tenere conto dell'evoluzione relazionale del concetto D tenere conto dell'evoluzione degli attributi del concetto
A tenere conto dell'evoluzione temporale del concetto
178
Reificare una relazione ternaria significa: A trasformare la relazione ternaria in altre entità principali B trasformare la relazione ternaria in altre relazioni binarie reificando eventualmente una entità ad attributo C trasformare la relazione ternaria in altre relazioni ternarie reificando eventualmente una relazione a entità D trasformare la relazione ternaria in relazioni binarie reificando eventualmente una relazione a entità
D trasformare la relazione ternaria in relazioni binarie reificando eventualmente una relazione a entità
179
In un diagramma E-R, una relazione con più di tre entità è: A altamente consigliata B impossibile da rappresentare C lo standard D altamente sconsigliata
D altamente sconsigliata
180
Se si vogliono rappresentare due versioni di uno stesso software, una più vecchia ed una più nuova, il pattern da utilizzare nel diagramma E-R è: A la storicizzazione di un concetto B l'evoluzione di un concetto C reificazione ternaria D reificazione di generalizzazione
A la storicizzazione di un concetto
181
Se si vuole modellare un curriculum lavorativo con gli impieghi passati di una persona, nel diagramma E-R, il pattern da utilizzare è: A la generalizzazione di un concetto B la storicizzazione di un concetto C l'evoluzione di un concetto D la generalizzazione ternaria
B la storicizzazione di un concetto
182
Se si vuole modellare la regola che un sottoinsiemedi impiegati può essere anche un manager, il pattern da utilizzare è: A evoluzione B storicizzazone C generalizzazione D attributo di relazione
C generalizzazione
183
Si vuole modellare il fatto che un progetto può subire una evoluzione nel tempo. In questo caso il pattern da utilizzare è: A relazione di un concetto B generalizzazione di un concetto C storicizzazione di un concetto D evoluzione di un concetto
D evoluzione di un concetto
184
Se si vuole modellare un'azienda tenendo traccia anche dei dati passati e correnti, il pattern da utilizzare per il diagramma E-R è: A relazione di un concetto B generalizzazione di un concetto C storicizzazione di un concetto D evoluzione di un concetto
C storicizzazione di un concetto