Ematologia - anemie Flashcards
(100 cards)
Classificazione delle anemie su base morfologica
Si basa sul volume dei GR
- Anemia microcitica: MCV < 80 fL: anemie da difetti dell’Hb (talassemia) o anemia sideropenica
- Anemia macrocitica: MCV > 100 fL: anemia da carenza di B12 o folati, anemie da alterazioni della proliferazione midollare
- Anemia normocitica: MCV 85-95 fL
Classificazione delle anemie sulla base della qtà di Hb presente nei GR
- Anemia ipocromica: ridotti MCH e MCHC
- Anemia normocromica: normali MCH e
Classificazione delle anemie su base fisiopatologica
- Anemie da perdita acuta: emorragia.
- Anemie da insufficienza midollare:
▪ Insufficiente produzione: sostituzione midollare (metastasi di un tumore, tipicamente di prostata o mammella), ipoplasia midollare, fino ad aplasia o degenerazione grassa di midollo.
▪ Inefficiente produzione (maggioranza dei casi):
• carenza di vitamina B12 o folati o mielodisplasia.
• deficitaria o alterata sintesi di emoglobina, come la talassemia, le emoglobinopatie o la carenza di ferro. - Ridotta sopravvivenza degli eritrociti (anemie emolitiche)
Quali sono i primi parametri che valutiamo per capre l’eziologia dell’anemia?
• Recettore solubile per la transferrina: la quantità di recettore per la transferrina è direttamente proporzionale alla quantità di
eritroblasti presenti. Nell’anemia ipoproliferativa, per ipoplasia del midollo il recettore per la transferrina cala, nell’emopoiesi inefficace, aumenta perché ci sono tanti precursori, nell’emolisi, aumenta perché il midollo cerca di compensare la perdita
periferica e quindi è ricco di eritroblasti.
• Reticolociti: nell’anemia da ipoplasia si riducono perché non ci sono cellule; nell’eritropoiesi inefficace diminuiscono, perché il midollo è ricco ma i
precursori non arrivano alle fasi terminali, nelle anemie emolitiche aumentano per tentativo di compenso
• Eritropoietina (EPO): variabile nell’anemia ipoproliferativa, perché può essere proprio la carenza di EPO
la causa; aumenta in caso di anemie emolitiche e di eritropoiesi inefficace.
Come variano recettore solubile della trasferita, reticolociti ed EPO nell’anemia ipoproliferativa?
- recettore transferrina: -
- reticolociti: -
- EPO: variabile
Come variano recettore solubile della trasferrina, reticolociti ed EPO nell’anemia da eritropoiesi inefficace?
- recettore transferrina: +
- reticolociti: -
- EPO: +
Come variano recettore solubile della trasferrina, reticolociti ed EPO nell’anemia emolitica?
- recettore transferrina: +
- reticolociti: +
- EPO: +
Meccanismi di compenso dell’anemia
• Tachicardia: uno dei primi meccanismi di compenso messi in atto, aumenta la portata
• Bilanciamento del flusso: vasodilatazione splancnica e vasocostrizione ed
apertura degli shunt arterovenosi negli organi secondari
- Aumento bis-fosfo-glicerato: in modo da cedere meglio l’ossigeno
- Temperatura: per aumentare la cessione di ossigeno
• Metabolismo anaerobio: quindi si ha acidosi, che tra l’altro migliora la cessione di
ossigeno.
Segni e sintomi dell’anemia
- Pallore e ittero (se ho emolisi)
- Tachicardia
- Soffi funzionali
- Astenia
- Disturbi neurologici
Come distinguo soffio funzionale da anemia e soffio da stenosi/insufficienza?
- si ausculta il paziente da sdraiato: si sente il soffio sia che sia da stenosi sia che sia funzionale
- si ausculta il pz seduto o alzato: scompare il soffio funzionale e si sente
solo quello da stenosi. - facile distinguerlo da un soffio da insufficienza: avviene in
momenti diversi.
Quali disturbi neurologici posso osservare in un pz anemico?
- riduzione della memoria
- vertigini, ronzii, acufeni (per ipossia dell’orecchio)
- rumore a stantuffo (moto vorticoso del sangue nella carotide a livello della rocca petrosa): il pz non dorme
Sintomi dell’anemia da perdita acuta di sangue
- pallore
- astenia
- sudorazione
- tachipnea
- sonnolenza
- amaurosi
fino a
- vasocostrizione generalizzata
> posibile shock emorragico
Caratteristiche rilevabili all’emocromo in un’anemia da perdita acuta di sangue
- Anemia normocitica, normocromica
- reticolocitosi
- leucocitosi
- piastrinosi
Segni e sintomi sulla base del volume di sangue perso in un’emorragia
- < 500 mL: nessun sintomo, occasionali sincopi
- 1 L: lieve ipotensione posturale (si tende a svenire alzandosi) e tachicardia da esercizio.
- 1,5 L: ipotensione posturale e vene del collo collassate in clinostatismo.
- 2 L: ridotte pressione venosa centrale, gittata, pressione arteriosa a riposo; fame d’aria e ventilazione alterata; polso filiforme; cute fredda e umida per la vasocostrizione.
- 2,5 L: acidosi lattica, shock, morte.
Contenuto di Fe in donne e uomini
- Donne: 35 mg/Kg
- Uomini: 50 mg/kg
Fabbisogno giornaliero di Fe nell’adulto, nell’adolescente, nella dona in fase mestruale e nella gravidanza
- 1 mg
- 1,5 mg
- 1,5 mg
- 2,4 mg
Quanto ferro introduciamo al giorno con l’alimentazione? Quanto ne assorbiamo?
- 30 mg
- 5-10%
Funzioni del Fe
- Costruire nuovi gruppi emici (ovvero protoporfirina IX): nell’eme di eritrociti e precursori c’è il 65% del ferro dell’organismo.
- Mantenere i depositi intracellulari (ferritina nel sistema monocito-macrofagico e nel fegato), che rappresentano il 30% del ferro totale.
- Costituire mioglobina e altre forme di deposito muscolare, 3% del ferro totale.
- Costituire un pool cationico ematico, 2% del ferro totale.
- Costituire altri gruppi prostetici o sistemi enzimatici, 0,5% del ferro totale.
In quali forme viene assorbito il Fe a livello intestinale?
- 10% ferro eme
- 90% ferro non eme (chelato a EDTA, tannati, fitati, ossalati, fosfati)
A che livello viene assorbito il ferro alimentare? sotto che forma?
- tratto prossimale del duodeno e primo tratto del digiuno
- Fe2+
Meccanismo di assorbimento del Fe non eme
- Fe non eme arriva sull’orletto a spazzola della mucosa intestinale del duodeno
- se è già divalente entra nella cellula dal suo versante apicale, se no viene ridotto dall’azione della citocromo B reduttasi duodenale.
- l’ingresso nella cellula avviene grazie a DMT-1; per questo canale competono anche altri metalli bivalenti.
- si dirige verso il versante basolaterale della cellula e attraverso la ferroportina viene immesso nel flusso sanguigno;
- in caso questa via sia bloccata (c’è già sufficiente ferro in circolo), si accumula come Fe3+ legato
alla ferritina intracellulare - quando la cellula desquama sarà perso nel lume intestinale.
Meccanismo di assorbimento del ferro eme
- penetra nella cellula coniugato all’eme attraverso il trasportatore HCP1, ma probabilmente anche attraverso le proteine FLVCR ed ABCG2, deputate all’efflusso della bilirubina.
- All’interno dell’enterocita viene estratto dall’eme ossigenasi (HMOX1).
Cosa accade se il Fe rimane a lungo legato alla ferritina satura?
- il legame ferritina-ferro diventa irreversibile e la ferritina si trasforma in emosiderina
- il ferro cristallizza, non è più facilmente rimovibile
> CAUSA INFIAMMAZIONE INTENSA:
- partecipa alla produzione di ioni fortemente reattivi nel tessuto
- provoca danno ossidativo alle cellule
- A lungo andare si ha deposizione di collagene e sclerosi, come in tutte le infiammazioni croniche
Come viene regolata la concentrazione ematica/cellulare del Fe?
- Con la desquamazione delle cellule intestinali viene perso l’eccesso di ferro accumulato in esse.
- Un aumento del ferro intracellulare negli enterociti inibisce la sintesi del trasportatore DMT-1. Questo meccanismo non interessa l’assorbimento del ferro emico (se mangio troppa carne posso avere troppo Fe)
- la ferroportina è direttamente regolata dal ferro perché dotata di regioni responsive al ferro
- Epcidina: funziona come regolatore negativo, determinando un calo dose-dipendente dei livelli sierici di Fe