Fuori Piattaforma Flashcards

(121 cards)

1
Q
  • battezzo questa nave elizabeth queen è
A

un enunciato performativo

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2
Q
  • contro lutero, erasmo afferma che la bibbia va
A

interpretata

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3
Q
  • domanda sugli ENUNCIATI
A

apodittici e non apodittici

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4
Q
  • domanda sulla dialettica di Socrate
A

la contemplazione dell’idea

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5
Q
  • gli enunciati performativi possono essere
A

felici o infelici

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6
Q
  • il filosofo per platone è
A

colui che attraversa il linguaggio fino all’idea

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7
Q
  • il principale argomento retorico per aristotele è
A

l’entimema

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8
Q
  • il valore comunicativo di un atto
A

locutivo, perllocutivo, illocutivo

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9
Q
  • in che modo si può interpretare la parola ESSERE
A

analoga

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10
Q
  • l’agire comunicativo si differenzia dalle altre forme è
A

volto all’intesa tra parlanti

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11
Q
  • l’enunciato “il grana è un formaggio italiano dunque è buono” è un
A

entimema

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12
Q
  • l’errore del tractatus consisteva nel
A

aver presupposto una forma logica universale

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13
Q
  • l’ironia delle provinciali consiste nel fatto che il protagonista si rivolge a
A

un lettore implicito, sconosciuto al suo interlocutore

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14
Q
  • la descrizione di un delitto è
A

un enunciato scientifico

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15
Q
  • la parola “salute” si usa in modo
A

analogo

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16
Q
  • la tesi fondamentale delle “ricerche filosofiche” è
A

che il significato è l’uso della parola in un gioco linguisitico

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17
Q
  • negli ultimi mesi di vita di Nietzsche
A

si compiaceva d’essere amato perchè per lui la comunicazione è impossibile

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18
Q
  • Nelle “provinciali” di pascal l’ironia è
A

uno sdoppiamento del destinatario

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19
Q
  • per “solipsismo” wittengestein intende il fatto che
A

i limiti del linguaggio sono i limiti del mondo

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20
Q
  • per aristotele “il sole d’estate infiamma i campi” è
A

una metafora per analogia

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21
Q
  • per aristotele il poeta tragico deve basarsi su
A

mythos

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22
Q
  • per aristotele la commedia è
A

la rappresentazione degli uomini peggiori

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23
Q
  • per aristotele la principale forma di metafora è
A

per analogia

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24
Q
  • per aristotele la tragedia è
A

superiore alla storia ma inferiore alla filosofia

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25
- per aristotele le metafore sono
da genere a specie, da specie a genere, da specie a specie, per analogia
26
- per aristotele lo scopo della tragedia è
la catarsi degli spettatori
27
- per aristotele lo statuto epistemologico della tragedia è
superiore alla storia
28
- per barthes il CATCH è
un mito
29
- per bathes il mito è
un'ideologia che si sovrappone a un luogo comune
30
- per blumenberg la "nuda verità" è
una metafora assoluta
31
- per cacciari il vero linguaggio dell'altro è
l’analogia
32
- per carnap tutti i linguaggi
sono in ultima istanza riducibili linguaggio logico
33
- per derrida la metafora di aristotele presuppone
la metafisica della presenza
34
- Per Erasmo il fine della Philosophia Christi
la conciliazione
35
- per erasmo il logos dell'incipit del vangelo secondo giovanni va tradotto
sermo
36
- per harbermas l'agire può essere classificato in
comunicativo, teleologico, secondo le regole, drammaturgico
37
- per i tractarus di wittgenstein l'enunciato "dio esiste" è
insensato
38
- per il secondo wittgensten l'errore del "tractatus"
consteva nel fatto di aver presupposto la forma logica del linguaggio
39
- per il tractatus tra linguaggio e mondo vi è
isomorfismo
40
- per kant la menzogna va esclusa perchè
altrimenti sarebbe compromesso il legame sociale
41
- per locke i nomi corrispondono
a idee semplici
42
- Per pascal la definizione può essere
verbale o nominale
43
- per pirandello la comunicazione è impossibile perchè
le parole non si riferiscono alle cose ma ai sentimenti
44
- Per platone il nome è
deriva da un'etimologia vera
45
- per platone l'errore dei sofisti consiste
nell'incapacità di trascendere il linguaggio
46
- per platone qual è il significato ultimo della filosofia
l’idea
47
- per ricoer e per max black la metafora va concepita in modo
tensionale
48
- per ricoer il valore ontologico della metafora contiene
nel porre una questione il principio di non contraddire
49
- per ricoer l'errore di Aristotele nella teoria della metafora
aver considerato il nome come in sè significante
50
- Per Russell, l'enunciato "l'attuale re di francia è calvo"
ne vero ne falso
51
- più che di miti, potremmo parlare di
metafore perchè la funzione ideologica non è essenziale
52
- un enunciato è vero
se c'è verifica empirica
53
- univoca analoga
54
-"achille è un leone" è
metafora morta
55
-l'obiezione di Ricoer a deridda si basa sul fatto che
aristotele non parla del nome proprio come essenza dell’ente
56
-nel tractatus il senso dell'enunciato dipende
dalla forma logica
57
-Nella lettera VII, la conoscenza filosofica si articola
nome, definizione, immagine, conoscenza, l'oggetto in se
58
-per aristotele "la vecchiaia è
il tramonto della vita" è una frase vera
59
-per aristotele la metafora è
uno strumento linguistico per la conoscenza della realtà
60
-per le ricerche filosofiche
il significato di una parola il suo uso in un gioco linguistico
61
15 CHI HA SCRITTO LA BOMBA INFORMATICA
PAUL VIRILIO
62
16 I PROCESSI MENTALI DEL FUNZIONALISMO
SONO INQUADRABILI NELLA TEORIA DELLA COMPLESSITA’, GRAZIE AL COMPUTER
63
17 IL LINGUAGGIO È SECONDO STEVEN PINKER
UN INSIEME DI PARLANTI ED UNA LINGUA STORICA
64
18 INMODO MOLTO SCHEMATICO, NELL’AMBITO DELLA VISIONEFILOSOFICA, LA
65
19 IN QUALE MISURA HUSSERL E CARTESIO SONO ASSIMILABILI
IN LARGA MISURA, SONO ENTRAMBI IDEALISTI
66
20LA FENOMENOLOGIA HUSSERLIANA
STUDIA L’APPARIRE DEI FENOMENI COME
67
21LA ‘KIN SELECTION’SOSTIENE CHE
SOSTIENE CHE GLI INDIVIDUI ALTRUISTICI AIUTANO I PARENTI, PIUTTOSTO CHE GLI ESTRANEI
68
22L’ESPERIENZA SECONDO CARTESIO
NON È FONTE DI CERTEZZA ASSOLUTA BENSI’ PROBABILE 23NEI PRIMATI NON UMANI IL MESSAGGIO
69
24 NELLA FENOMENOLOGIA HUSSERLIANA LA “LEBENSWELT”
DEVE ESSERE ANALIZZATO ESCLUDENDO LA SCIENTIFICITA’OBIETTIVA
70
25PER CARTESIO I SENSI CI INGANNANO PERCHE’
NON ATTESTANO QUALCOSA DI ESTERNO ALLA MENTE
71
26PER FRANCO FORNARI COMUNICARE SIGNIFICA
POSSIBILITA’DIDIFENDERSIANCHEDALL’ALTRO
72
27 UMBERTO ECO AFFERMA CHE UN SEGNO È DEFINIBILE
SOLO SE QUALCUNO INTERPRETA QUALCOSA COME SEGNO DI QUALCOS’ALTRO
73
28FRA GLI INSETTI
NEANCHE PER LE API SI PUO’ PARLARE DI LINGUAGGIO
74
29LA VISIONE STEREOSCOPICA
CONFERISCE IL SENSO DELLA PROFONDITA’
75
30LA POSTURA ERETTA DAL PUNTO DI VISTA EVOLUTIVO
NON È UN GRANCHE’
76
31SECONDO JOHN ECCLES
LA MENTE NON È SPIEGABILE DALL’ATTIVITA’CEREBRALE
77
32LA SCUOLA DI KYOTO
INDIVIDUA UNA TERZA VIA TRA PENSIERO ORIENTALE E PENSIERO OCCIDENTALE
78
33IL VALORE DEL LINGUAGGIO MENTALISTICO È STUDIATO DALLA
FILOSOFIA DELLA MENTE
79
34PER HUME LA CONOSCENZA UMANA
TENDE A CONSIDERARE LE PERCEZIONI NON COME INTERMITTENTI, MA, A CAUSA DELLA LORO SOMIGLIANZA, COME SEMPRE LE STESSE
80
35LA FORMAZIONE DELLA COMPETENZA LINGUISTICA
NON È DETERMINATO SOLO DALLE ESPERIENZE FORNITE POICHE’ È UN PROCESSO AUTOREGOLATO
81
36DAL PUNTO DIVISTA COMUNICATIVOIL SEDUTTORE ATTUA L’ESIBIZIONE DISÉ OSSIA
PASSA DALL’ESSERE QUALUNQUE ALL’ESSERE QUALCUNO, CIOE’ CAMBIA
82
37IL MONDO DELLA VITA IN HUSSERL
IL MONDO COMUNE A TUTTI GLI UOMINI
83
38 SECONDO POPPER LA SCIENZA
HA A DISPOSIZIONE PER INTERPRETARE LA NATURA SOLO LE IDEE ARDITE, LE ANTICIPAZIONI INGIUSTIFICATE E LE SPECULAZIONI INFONDATE
84
39 LA VISIONE CHE ABBIAMO OGGI DELL’ESPERIENZA
VALORIZZA IL PATRIMONIO CONOSCITIVO ACCUMULATO DALL’UMANITA’
85
42. PER PLATONE IL NOME E’
Deriva da un’etimologia vera
86
43.IL FILOSOFO PER PLATONE E’COLUI CHE
Attraversa il linguaggio fino all’idea
87
44.PER PASCAL LA DEFINIZIONE PUO ESSERE
Verbale o nominale
88
BERNARD HEINRICH CON GLI ESPERIMENTI CON I SUOI ANIMALI DIMOSTRA CHE
I CORVI SONO PRIVI DELLA CAPACITA’ DI RICONOSCERE LO SCOPO PERSEGUITO DA UN LORO SIMILE
89
Conduce alla radicalizzazione delle differenze
Modello di indipendenza
90
DOMANDA CHE TIPICAMENTE CI SI PONE, RIGUARDA PRINCIPALMENTE
L’ESISTENZA DELLE COSE
91
DOMANDA SUL FORMAGGIO GRANA E’
Entimema
92
GLI ENUNCIATI PERFORMATIVI POSSONO ESSERE
Felici o infelici
93
Internet favorisce
La democrazia diretta
94
l’agire comunicativo è volto a
l’intesa razionale degli agenti in un contesto vitale
95
L’AGIRE COMUNICATIVO SI DIFFERENZIA DALLE ALTRE FORME
E’ volto all’intesa tra parlanti
96
L'EMPATIA E’
La capacità di identificare ciò che un altro sta pensando e provando
97
L'io penso di Cartesio
E' il polo di ogni pensiero
98
La conoscenza empirica è
Una conoscenza tratta dalla realtà sensibile
99
La nozione di Leib si indica
Corpo vivo
100
La relazione virtuale presuppone
Una nuova etica
101
Le australopitecine fanno parte
Degli ominidi
102
Le simulazioni consentono
un maggiore controllo
103
Nella “Struttura delle rivoluzioni scientifiche” Kuhn introduce la nozione di
Paradigma
104
NELLA LETTURA VII,LA CONOSCENZA FILOSOFICA SI ARTICOLA
Nome, definizione,immagine,conoscenza,oggetto sè
105
NELLE “PROVINCIALI” DI PASCAL L’IRONIA E’
Lo sdoppiamento del destinatario
106
Non include la
C
107
PER ARISTOTELE LA METAFORA E’
Uno strumento linguistico per la conoscenza della realtà
108
PER BATHES IL MITO E’
Un simbolo
109
PER ERASMO IL FINE DELLA PHILOSOPHIA CHRISTI
conciliazione
110
PER FREGE POSSONO DARSI ENUNCIATI CON SENSI ECC ECC
In taluni casi
111
Per Gilles Deleuze il mondo virtuale è
Un universo di affettività-immagine
112
PER ILSECONDO WITTGENSTEN L’ERRORE DEL “TRACTATUS” CONSTEVA ECC
Aver presupposto la forma logica del linguaggio
113
PER KANT LA MENZOGNA VA ESCLUSA PERCHE
Altrimenti sarebbe compromesso il legame sociale
114
PER LOCKE I NOMI CORRISPONDONO A
Idee semplici
115
Per Paul Virilio la rivoluzione informatica contemporanea determina
Una disfatta dei dati reali
116
PER RUSSELL, L’ENUNCIATO “L’ATTUALE RE DI FRANCIA E’ CALVO”
Nè vero nè falso
117
Per Wittgenstein
limiti del mio mondo sono i limiti del mio linguaggio
118
SECONDO IL PRICIPIO DEL GRADUALISMO
LA SELEZIONE NATURALE PUO ESSERE FAVORITA DA VARIAZIONI DI PICCOLE ENTITA’
119
SECONDO UN PUNTO DI VISTA DARWINIANO POSSIAMO AFFERMARE CHE PROBABILMENTE IL LINGUAGGIO
IL RISULTATO DI UN ADATTAMENTO DEL PROCESSO DI CATEGORIZZAZIONE E DISCRIMINAZIONE DEI DATI SENSORIALI
120
STATUS
121
TALI