Generali Flashcards

1
Q

Quali sono i passaggi che portano alla formazione dell’Inter lingua?

A

L’interlingua è uno ei concetti fondamentali della Linguistica Acquisizionale. Selinker la definisce come un sistema linguistico. A sè stante che risulta dal tentativo d produzione dell’apprendente di una norma della lingua obiettivo.

La nozione di Interlingua poggia sull’ipotesi che a ogni stadio di apprendimento le competenze linguistiche formano un sistema governato da proprie regole, pertanto l’interlingua del discente non è un sistema imperfetto o incompleto, ma un sistema completo in se stesso, diverso dalla sua L 1 e dala Lingua di arrivo.

L’interlinguua è sistemica ma allo stesso tempo dinamica,nel corso dell’apprendimento la lingua el discente, muta attraversando fasi diverse di sviluppo.

Lo sviluppo dell’Inter lingua si distingue da quello di L1 per il fenomeno della fossilizzazione, permanere di strutture errate. L’apprendente si ferma ad un certo livello sufficiente per i suoi scopi, non progredisce.
I processi sono:

Transfer linguistico - influsso della lingua materna su L1

Trasfert di insegnamento - errori dovuti all’applicazione indebita di regole

Strategie di acquisizione: modo in cui l’apprendente affronta l’acquisizione

Strategie di comunicazione: modo in cui l’apprendente affronta la comunicazione

Ipergeneralizzazione del materiale di L2: doppia marca dei verbi.

L’interlingua la si può definire come una forma ridotta della L2 STANDARD, sia qualitativamente che quantitativamente.

Parla delle ipotesi

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2
Q

Principio di integrazione semantica (scala di integrazione alta o bassa

A

Lo troviamo nelle frasi completive. Le completive, come le avverbiali, sono dipendenti dalla reggente.

Le completive servono a completare le strutture tematiche argomentali del verbo reggente della principal.

In queste frasi troviamo rappresentata una scala dove in alto sono presenti i predicati che presentano una massima integrità, come quelli seguiti dall’infinito, mentre più in basso della scala troviamo i predicati con meno integrità, come quelli con atteggiamento proposizionale.

Integrità alta con:

Predicati modali come:
-Potere + infinito

Predicati fasali:
-Cominciare a
-Finire di

Predicati di volizione:
- Volere + infinito

Nei casi di integrità bassa troviamo:
Predicati di conoscenza
- Sapere+ che+ ind

Predicati di atteggiamento proposizionale
Pensare parentetico
- Io penso

Ciò che è importante sottolineare di questo principio è che gli apprendenti dapprima apprendono/preferiscono le completive in forma implicita (INFINITO) e successivamente quelle esplicite (INDICATIVO)

L’ordine di acquisizione : completive implicite - relative - completive esplicite

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3
Q

Quali sono le regole che l’apprendente deve acquisire

A
  1. L’appartenenza di ogni nome di una propria classe flessiva e di conseguenza ad un genere
  2. La necessità di far precedere il nome da un determinante, da un articolo
  3. Resistenza di almeno sette flessioni ossia quando si passa dal singolare al plurale
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4
Q

Quali sono le difficoltà che incontra l’apprendente?

A

1.La relativa arbitrarietà del genere in italiano
2. La scarsa salienza poetica di molte desinenze
3. Una sola vocale spesso nelle varietà Sab standard che molte volte non è pronunciate in maniera chiara
4. La scarsa salienza dei marchi dire finitezza degli articoli in particolare quelli determinativi
5. L’allomorfia
6. Il fatto che essendo una lingua flessibile positiva nella stessa desinenza si fondono più informazioni
7. Nelle loro grammatiche queste categorie degli apprendenti possono essere configurata in maniera diversa o non esistere del tutto.

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5
Q

Cosa sono i Target del nome?

A

Nelle lingue in particolare in quelle di carattere flessivo-fusivo, il nome controlla morfo sintatticamente tutta una serie di elementi, in particolare gli articoli, gli aggettivi, il participio, i pronomi. Il nome funge da testa, da controllore e gli elementi controllati si chiama appunto target.

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6
Q

Qual è il criterio che guida maggiormente l’acquisizione?

A

Si tratta del criterio morfo fonologico

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7
Q

Quali sono le strategie grammaticali morfologiche che vengono messe in campo?

A

L’omissione o l’evitamento, la sovraestensione di alcune desinenze, la strategia lessicale che risponde ad un principio di iper-chiarezza, le strategie analogiche, i principi di naturalezza, il rapporto fra forma e significato e anche la marcatezza.

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8
Q

Nelle varietà iniziali quali sono le strategie utilizzate?

A

Sono i mezzi discorsivi lessicali; queste due strategie sono operative sia nell’espressione della temporalità, nella modalità e nell’aspetto.

La prima strategia è la dipendenza dal contesto , l’apprendente davanti a una sollecitazione o domanda Siri fa quello che ha detto prima l’interlocutore non lo ripete lo dà per scontato;

La seconda strategia di tipo pragmatico e può essere utilizzata e ricorrendo il principio conico dell’ordine naturale , si mettono in sequenza gli avvenimenti come sono avvenuti

La terza strategia è quella degli elementi lessicali , si tratta di elementi che possono avere valore locativo quindi elementi deittici.

Quello che è interessante è che la codifica del tempo passa per quella dello spazio in questi casi l’esempio viene riportato con un parlante snobbano al quale viene chiesto di raccontare di parlare di lui e dice : io Cina fa.

Utilizza una forma in analizzata del verbo , poiché prende la terza persona che non ha valore temporale e utilizzo di strumenti educativi per codificare il tempo.

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9
Q

Come si struttura la morfologia verbale?

A

Da una forma base del verbo che corrisponde alla seconda persona o la terza persona presente o infinito, possiede una funzione lessicale in analizzata, passando poi pian piano alla strutturazione dei tempi.

La formazione della morfologia di tutti gli aspetti nazionali del verbo si divide in tre aspetti :

La complessi fica azione dell’architettura nazionale del verbo la quale si divide in quattro fasi :-
- Prima fase dove abbiamo la forma del presente dell’infinito che vale per qualsiasi codifica temporale e modale aspettuale;
Man mano che si va avanti sia una differenziazione degli spazi funzionali dei verbi , quindi vi è una classificazione di tempo in modo del verbo

  • Seconda fase in cui possiamo avere la distinzione fra perfettibile e imperfetti Ivo
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10
Q

Come può essere la sovraestensione?

A

Può essere Inter-paradigmatica:

L’impiego di un modo o tempo verbale al posto di un altro modo tempo verbale quindi intere significa tre tempi diversi modi diversi .

Intra-paradigmatica:
Si usa per colmare delle caselle all’interno dello stesso paradigma , ad esempio si utilizza la terza persona del singolare a tutte le persone.

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11
Q

Dove si riscontra l’infinito?

A

Si riscontra perlopiù nelle varietà dell’italiano fuori dall’Italia come ad esempio:

l’italiano dei lavoratori svizzeri, in cui l’infinito ricorre spesso in forme e semplificate di italiano fuori dall’Italia;

in contesti in cui ricopre il ruolo di lingua franca;

Nel simplicidad Italian, dove gli unici verbi che sono presenti sono l’infinito il participio passato del tipo io lavorare per dire io lavoro

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12
Q

Distinzione tra frase semplice frase complessa

A

La frase semplice un senso compiuto in sé, ruota attorno a un solo predicato e alla sua valenza. Viene chiamata frase indipendente o principale. Quando parliamo della frase semplice ci interessa vedere come si presenta il sintagma all’interno della fras. L’ordine solitamente è testa modificatore, la testa e il nome cioè l’elemento che da le proprietà semantiche e sintattiche al sintagma.

La frase complessa , già dal nome stesso risulta essere più complessa perché si può avere la principale che regge un’altra frase oppure due frasi coordinate.

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13
Q

Sintagma nominale, sintagma aggettivale, sintagma avverbiale, sintagma verbale

A

Sintagma nominale: abbiamo un ordine testa modificatore, “la casa bella”

Sintagma aggettivale - il modificatore testa; il modificatore dell’aggettivo è sempre un avverbio : “molto bello”. In italiano l’aggettivo è post nominale ma abbiamo alcuni casi in cui si può presentare in posizione pre verbale, come nel caso dei possessivi, o come alcuni aggettivi come: bello buono, vecchio, nuovo.

Sintagma avverbiale: ordine testa modificatore, “ molto velocemente” dove velocemente è la testa, molto è il modificatore

Sintagma verbale: il modificatore l’avverbio come ad esempio “vado via”

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14
Q

Quando parliamo della struttura informativa dell’enunciato a cosa ci riferiamo?

A

Ci riferiamo a topic e Comment, tema- rema.
Non necessariamente troviamo il verbo e i suoi argomenti nelle varietà iniziali ma troviamo sicuramente topic e Comment . Attorno al Tropical come te ci sono degli elementi che vengono chiamati di setting.

Nelle varietà iniziale è possibile trovare un ordine
Setting - topic- Comment

Io d’Italia - io sono venuto a studiare in Italia.
Nonostante non sia presente il verbo della principale la frase ci fornisce il protagonista della storia , il luogo.

Questi tipi di enunciato hanno una forte dipendenza dal contesto per cui la prendente può mettere il topic o perché lo riprende implicitamente dell’interlocutore o perché lo da per scontato.

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15
Q

Cosa succede tra topic, setting e Comment?

A

Possono comparire degli elementi funzionali di connessione e si possono presentare in posizione iniziale della frase o in posizione prefocale.

Il riempimento di questi spazi un veicolo per introdurre elementi cognitivi nuovi come per esempio :
1. La copula
2. Elementi testuali come: poi, dunque, allora;
3. Elementi temporali: prima

Questi elementi nelle varietà iniziali ritroviamo quasi sempre all’inizio della frase, successivamente occupano loro giusto posto.

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16
Q

Il principio “one form, one meaning”

A

Riguarda le preposizioni, ovvero le parole funzionali di collegamento, in un primo momento queste vengono messe secondo un principio di semplificazione, poi vengono utilizzate attraverso il principio “one form, one Meaning, one function”
Qui l’apprendente, attribuisce ad una determinata preposizione un valore predominante la usa sono contro il valore.