La "grande guerra" Flashcards
(40 cards)
Cosa rende la Grande Guerra diversa dalle precedenti?
Il primo conflitto su scala mondiale, combattuto dagli eserciti più grandi fino ad allora.
L’industria e le tecnologie avevano aumentato il loro potere distruttivo.
Ha causato il doppio dei morti di tutte le guerre del secolo precedente messe insieme.
Ha causato la scomparsa di quattro imperi: russo, asburgico, tedesco, turco.
Segna l’avvento dell’egemonia statunitense e della società di massa, e l’impulso di liberazione dei popoli colonizzati.
Qual è il casus belli della Grande Guerra?
L’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono di Austria-Ungheria, a Sarajevo il 28 giugno 1914. L’Austria ne approfittò per colpire la Serbia e il nazionalismo slavo.
Quando ha inizio la Grande Guerra?
il 28 luglio 1914 l’Austria dichiara guerra alla Serbia dopo averle inviato un ultimatum
Quali sono le alleanze della Grande Guerra e come si formano?
Con la Serbia: la Russia reagì immediatamente (comune religione ortodossa e mire espansionistiche sui Balcani), Belgio viene invaso dalla Germania, che dichiara guerra anche alla Francia. Si unisce anche la Gran Bretagna, il Giappone (per i territori tedeschi a est) e nei due anni dopo Italia, Romania, Stati Uniti e Grecia.
Con l’Austria-Ungheria: da subito la Germania, poi la Turchia e la Bulgaria.
Quali sono le cause della Grande Guerra?
Tutti gli stati implicati agivano in base al dilemma della sicurezza (accrescendo la propria diminuivano quella altrui innescando tensioni e corse agli armamenti) e a una disposizione strategico-militare offensiva, fondata sul concetto di guerra di movimento.
Gli stati europei avevano aspirazioni contrastanti: Germania con politica di potenza, Francia con la rivincita sulla sconfitta del 1870, Austria e Russia con l’espansione territoriale.
Cos’è il “piano Schlieffen”?
La disposizione strategico-militare offensiva della Germania che prevedeva una veloce campagna risolutiva contro la Francia attraversando il Belgio.
Il piano fallì, fermato dagli anglo-francesi, e con lui l’idea della guerra-lampo.
Come erano caratterizzati gli scontri della Prima Guerra Mondiale?
Fu una guerra di logoramento. L’equilibrio offensivo e la strategia dell’attacco frontale portarono a battaglie sanguinose e poco risolutive. I fronti si spostarono a malapena per tutta la durata della guerra.
In che modo la Grande Guerra fu “di massa”?
- per gli eserciti, che arrivarono a 65 milioni
- tecnologie avanzate e perfezionate che aumentarono i massacri
- per la scala delle comunicazioni (telefono, telegrafo, ferrovie)
La portata del conflitto provava non solo i militari, ma anche l’economia e la società che dovevano reggere i loro enormi numeri.
Cosa precede l’armistizio tedesco?
Gli inglesi si provarono la potenza navale superiore. L’offensiva sottomarina tedesca del 1917 fallì e portò in campo gli Stati Uniti, che dopo la sconfitta della Russia riportarono il vantaggio verso l’Intesa. L’Alleanza si spinse nella Francia ma venne respinta.
Qual è stata la battaglia cruciale della Grande Guerra e perché?
Amiens, per l’impiego dei carri armati a cuore dell’offensiva al posto della fanteria. Pone fine alla guerra di posizione.
Che effetti ebbe la Grande Guerra su economia e industria?
Le esigenze della guerra accrebbero qualsiasi tipo di industria, in particolare pesante, portando a innovazioni tecnologiche e organizzative. Nei paesi meno industrializzati porta a termine il processo di industrializzazione.
Gli stati intervennero sistematicamente nel controllo dell’economia, anche con requisizioni su vasta scala e razionamenti.
Che effetti ebbe la Grande Guerra sulla finanza?
Le tasse non riuscivano a coprire le spese di guerra a causa del crollo dei consumi, dunque gli Stati finanziarono la guerra con un sistema di prestiti internazionali. I paesi deboli si indebitarono con i più forti e tutti con gli Stati Uniti, che alla fine della guerra aveva 12 mld di crediti. L’Europa perde la supremazia economica.
Che effetti ebbe la Grande Guerra sugli stati nazionali?
Gli stati si allontanano dal modello elitario, liberale e liberista dell’800 e diventano più centralizzati, burocratici e interventisti. Aumentano uffici ed enti pubblici e il potere dei governi, che diminuiscono quello dei parlamenti. Si fondano regimi di controllo, censura e propaganda.
Che effetti ebbe la Grande Guerra sulla società e sul mondo del lavoro?
La guerra si era industrializzata e il lavoro militarizzato. Alla repressione di scioperi e sindacati si aggiunse la propaganda per ottenerne la collaborazione. Lo Stato diviene una presenza importante nella vita privata dei cittadini attraverso controllo sociale e assistenza a malati, vedove etc (base del welfare state).
Le donne vengono integrate nella forza lavoro e a questo conseguono maggiori diritti (ex voto in alcuni stati europei)
Qual era l’opinione pubblica riguardo la Prima Guerra Mondiale?
Inizialmente entusiasta. Si era diffusa in Europa un’idea della guerra come impresa eroica e liberatrice e un nazionalismo e imperialismo aggressivi, grazie alla socializzazione di istituziani, scuola ed esercito.
Gli Europei del 1914 non avevano conosciuto altre guerre se non quelle piccole e localizzate dei decenni precedenti.
Quale fu la posizione del movimento socialista sulla Grande Guerra?
Il pacifismo e l’internazionalismo socialisti non erano abbastanza per prevalere sulla solidarietà nazionale. Molti partiti si schierarono a favore della guerra ed entrarono in governi di unità nazionale. (non in Russia, Italia e Stati Uniti, dove il movimento operaio era meno integrato)
Quale fu la posizione della Chiesa sulla Grande Guerra?
Il papa Benedetto XV fu contrario, ma le gerarchie locali appoggiarono quasi in tutto il conflitto
Come cambiò l’opinione pubblica sulla Grande Guerra?
Gli orrori e le privazioni della guerra causarono scioperi e scontri a partire dal 1916 in gran parte d’Europa.
Tra gli intellettuali, chi inizialmente l’appoggiò fu disilluso e tra gli oppositori si creò solidarietà e amicizia, davdo vita a opere di denuncia e al movimento artistico Dada.
Quali erano le posizioni in Italia all’inizio della Prima Guerra Mondiale?
L’Italia si trovava in un periodo di crisi del sistema giolittiano, l’incertezza politica portò alla neutralità iniziale. Tra gli interventisti c’erano democratici mossi da antimilitarismo e ideali risorgimentali ma anche nazionalisti e industriali. Il partito socialista era diviso e si risolse a non aderire né sabotare.
Quando entra l’Italia in guerra?
Il 24 maggio 1915 il primo ministro Salandra e il ministro degli esteri Sidney Sonnino dichiarano guerra contro la volontà del parlamento, dietro una linea imperialista di potenza con l’obiettivo di espansione a Trieste e nei Balcani
Che significato ha la disfatta di Caporetto?
A ottobre 1917 le linee italiane vennero sfondate a Caporetto e si perse l’intero Friuli, fino al Piave, a causa dell’organizzazione militare scadente di Cadorna.
Il governo cadde e venne sostituito da Vittorio Emanuele Orlando; Cadorna da Armando Diaz, che portò l’esercito italiano alla vittoria.
Cosa accadde il 24 ottobre 1918 a Vittorio Veneto?
L’Italia vinse la Prima Guerra Mondiale.
Qual era l’appellativo degli oppositori alla Grande Guerra?
Disfattisti
In che stato è l’Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale?
Il caroprezzi e l’iflazione avevno generato grandi malcontenti nel paese. Si erano subordinati gli interessi pubblici al potere economico, che fece progredire l’industria solo al Nord, aumentando il divario geografico. Il debito era altissimo e il paese dipendeva dagli Statu Uniti anche solo per sfamare la popolazione.