Legal 18/19 Flashcards

(41 cards)

1
Q
  1. NELL’AMBITO DEL DANNO ALLA PERSONA (AMBITO CIVILE) QUALE E’ IL DANNO BASILARE
    ?
    [ ] A) il danno estetico
    [ ] B) il danno lavorativo
    [ ] C) il danno patrimoniale
    [ ] D) il danno morale
    [ ] E) il danno biologico
A

E
Il danno biologico

Spiegazione:
Nel diritto civile italiano, il danno biologico è considerato il danno base nell’ambito del danno alla persona. Esso rappresenta la lesione all’integrità psico-fisica della persona, medicalmente accertabile, e incide sulla qualità della vita indipendentemente dalle conseguenze patrimoniali o morali. Gli altri tipi di danno (estetico, lavorativo, morale, patrimoniale) possono essere accessori o conseguenze del danno biologico, ma non costituiscono il nucleo fondamentale

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2
Q
  1. IL REFERTO ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA SI DEVE FARE:
    [ ] A) in tutti i casi individuati come delitti perseguibili d’ufficio, salvo in quelli nei quali il paziente è direttamente coinvolto avendo cooperato alla sua commissione
    [ ] B) ogni volta che il paziente viene medicato e/o curato
    [ ] C) solo quando il paziente lo richiede
    [ ] D) ogni volta che un paziente giunge in pronto soccorso [ ] E) solo per usi assicurativi
A

A

[X] A) in tutti i casi individuati come delitti perseguibili d’ufficio, salvo in quelli nei quali il paziente è direttamente coinvolto avendo cooperato alla sua commissione

Spiegazione:
Il referto è un atto dovuto da parte del medico (e di ogni esercente una professione sanitaria) quando, nell’esercizio della propria attività, si trova a prestare assistenza o soccorso in casi che possano presentare i caratteri di un delitto perseguibile d’ufficio (ad esempio, lesioni gravi, maltrattamenti, violenza sessuale). Questo è previsto dall’art. 365 del Codice Penale.

Eccezione: il referto non è obbligatorio se il medico ha motivo di ritenere che dalla sua presentazione potrebbe derivare un procedimento penale contro il paziente stesso (ad es. se il paziente ha cooperato alla commissione del delitto

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3
Q
  1. NELL’AMBITO DEL SOPRALLUOGO VI SONO IMPRONTE:
    [ ] A) Visibili solo se lasciate dalle dita sulla carta consistente o sottile [ ] B) Solamente invisibili
    [ ] C) Visibili solo se lasciate dai piedi nudi sul pavimento
    [ ] D) Solamente visibili
    [ ] E) Visibili ed invisibili
A

[X] E) Visibili ed invisibili

Spiegazione:
Durante un sopralluogo giudiziario, è possibile rinvenire impronte digitali, palmari o plantari che possono essere:
• Visibili, ovvero percepibili a occhio nudo. Sono lasciate, ad esempio, con sangue, vernice, polvere o altre sostanze evidenti.
• Invisibili o latenti, ovvero non visibili a occhio nudo. Sono lasciate dal sudore, sebo o altri residui naturali della pelle e richiedono tecniche speciali per essere rilevate (come polveri, vapori di cianoacrilato, luce UV, ecc.).

Questa distinzione è fondamentale nella scientifica per la ricerca e il confronto delle impronte

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4
Q
  1. L’AUTOPSIA A SCOPO GIUDIZIARIO E’ EFFETTUATA:
    [ ] A) quando la morte è collegabile ad una ipotesi di reato e la ordina il Pubblico Ministero [ ] B) solo se vi è necessità di accertare comunque la causa della morte
    [ ] C) solo nei casi di omicidio volontario
    [ ] D) solo su specifica richiesta del medico curante
    [ ] E) solo se lo richiedono i parenti
A

La risposta corretta è:
[X] A) quando la morte è collegabile ad una ipotesi di reato e la ordina il Pubblico Ministero

Spiegazione:
L’autopsia giudiziaria viene disposta dal Pubblico Ministero (PM) quando si sospetta che la morte sia riconducibile a un reato (omicidio, responsabilità medica, morte sul lavoro, ecc.).
È uno strumento fondamentale dell’indagine penale e può essere eseguita solo previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria.

A differenza dell’autopsia a fini clinici (diagnostico-sanitari), quella giudiziaria:
• ha lo scopo di accertare le cause della morte in relazione a un possibile reato;
• è eseguita da un medico legale nominato dal PM;
• può avvenire anche contro la volontà dei familiari del defunto

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5
Q
  1. IN QUALI DI QUESTI CASI PUÒ ESSERE PRATICATA L’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA DOPO
    IL 90° GIORNO?
    [ ] A) Quando la gravidanza comporti un grave pericolo per la vita della donna [ ] B) Per disagi legali alle condizioni socio-economiche della madre.
    [ ] C) In caso di serio pericolo per la salute psichica della donna.
    [ ] D) Se esiste la previsione di anomalie o di malformazioni del concepito.
    [ ] E) Se il concepimento è avvenuto in seguito a violenza sessuale
A

Spiegazione:
In base alla Legge 194/1978 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) in Italia:
• Dopo il 90° giorno (cioè oltre il 3° mese), l’aborto è consentito solo nei seguenti casi gravi:
• Quando la gravidanza comporta un grave pericolo per la vita della donna;
• Quando sono accertati processi patologici, anche relativi a anomalie o malformazioni del feto, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

Tuttavia, la risposta C (pericolo per la salute psichica) e D (malformazioni del concepito) non sono da sole sufficienti, a meno che non implichino un grave pericolo per la donna.

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6
Q

N QUALE DEI SEGUENTI CASI LA LESIONE PERSONALE È GRAVISSIMA?
[ ] A) Se dal fatto deriva una malattia di durata superiore a 40 giorni.
[ ] B) Se dal fatto deriva un indebolimento permanente di un senso.
[ ] C) Se il fatto produce indebolimento permanente di un organo.
[ ] D) Se dal fatto deriva una malattia che mette in pericolo la vita della persona offesa. [ ] E) Se dal fatto deriva una malattia certamente o probabilmente insanabile

A

E

Secondo l’art. 583 del Codice Penale, la lesione personale è qualificata come gravissima nei seguenti casi, tra cui:
• Quando dal fatto deriva una malattia certamente o probabilmente insanabile
• La perdita di un senso
• La perdita di un arto o grave deformazione permanente
• La perdita della capacità di procreare

Le altre risposte fanno riferimento a lesioni gravi (non gravissime):
• A) Malattia oltre 40 giorni = lesione grave
• B) Indebolimento permanente di un senso = lesione grave
• C) Indebolimento permanente di un organo = lesione grave
• D) Malattia che mette in pericolo la vita = grave, non necessariamente gravissima

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7
Q
  1. NELLE ESCORIAZIONI IL MECCANISMO LESIVO È DATO DA:
    [ ] A) Compressione e sfregamento [ ] B) Compressione
    [ ] C) Sfregamento
    [ ] D) Puntura
    [ ] E) Nessuna delle risposte elencate è esatta
A

[X] A) Compressione e sfregamento

Le escoriazioni sono lesioni superficiali della pelle causate dalla rimozione dell’epidermide per effetto di sfregamento contro una superficie ruvida. Spesso si associa anche una componente di compressione, soprattutto se il trauma avviene contro una superficie dura

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8
Q
  1. UN SOGGETTO E’ IMPUTABILE SE
    [ ] A) è affetto da vizio totale di mente
    [ ] B) ha la capacità di volere
    [ ] C) ha la capacità di intendere
    [ ] D) ha meno di 14 anni
    [ ] E) ha la capacità di intendere e di volere
A

[X] E) ha la capacità di intendere e di volere

Secondo l’art. 85 del Codice Penale italiano, un soggetto è imputabile solo se è capace di intendere e di volere al momento del fatto. Questa capacità implica che la persona comprenda il significato delle proprie azioni (intendere) e sia in grado di controllarle (volere

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9
Q
  1. IL CONSENSO DEVE AVERE DEI REQUISITI MINIMI
    [ ] A) deve essere ottenuto sempre dallo stesso professionista che eseguirà il trattamento
    [ ] B) deve essere preceduto da un periodo di riflessione di due giorni che deve essere obbligatoriamente concesso al paziente
    [ ] C) deve essere dato su apposita modulistica
    [ ] D) deve essere obbligatoriamente preceduto da esaurienti informazioni sul trattamento
    [ ] E) nessuna delle risposte è esatta
A

[X] D) deve essere obbligatoriamente preceduto da esaurienti informazioni sul trattamento

Secondo la Legge 219/2017 (Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento), il consenso è valido solo se preceduto da informazioni complete, aggiornate, comprensibili e veritiere fornite dal medico al paziente. Queste devono riguardare:
• Diagnosi
• Natura e finalità del trattamento
• Rischi e benefici
• Alternative possibili, anche rifiuto o rinuncia

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10
Q

] A) soltanto gli incaricati di un pubblico servizio
[ ] B) i sacerdoti
[ ] C) soltanto i pubblici ufficiali
[ ] D) chi ne ha avuto notizia del segreto per il proprio stato, ufficio, professione o arte
[ ] E) esclusivamente i medici e gli avvocati

A

[X] D) chi ne ha avuto notizia del segreto per il proprio stato, ufficio, professione o arte

Questo è stabilito dall’art. 622 del Codice Penale e riguarda tutte le persone che, per ragioni di stato, ufficio, professione o arte, vengono a conoscenza di informazioni riservate. Questo include medici, avvocati, sacerdoti, psicologi, giornalisti, ecc

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11
Q
  1. QUALE È UN REQUISITO ESSENZIALE DEL CERTIFICATO:
    [ ] A) Specialità
    [ ] B) Precisione
    [ ] C) Semplicità
    [ ] D) Veridicità
    [ ] E) Intuibilità
A

[X] D) Veridicità

Il requisito essenziale di un certificato è la veridicità, ovvero che ciò che viene attestato corrisponda alla realtà oggettiva dei fatti. Il medico che redige un certificato ha responsabilità penali se dichiara il falso, come previsto dall’art. 481 c.p. per falsità ideologica in certificati.

Anche precisione, semplicità e chiarezza sono caratteristiche auspicabili, ma solo la veridicità è considerata un requisito essenziale

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12
Q
  1. IN QUALE MODO SI VALUTA TECNICAMENTE IL DANNO BIOLOGICO PERMANENTE ?
    [ ] A) in base al reddito del danneggiato
    [ ] B) in base all’entità delle spese mediche sostenute
    [ ] C) nessuna delle risposte è esatta
    [ ] D) in base alla lunghezza del periodo di malattia
    [ ] E) in percentuale, avendo come riferimento una tabella indicativa delle menomazioni
A

[X] E) in percentuale, avendo come riferimento una tabella indicativa delle menomazioni

Il danno biologico permanente viene valutato in medicina legale utilizzando tabelle medico-legali che indicano la percentuale di invalidità derivante da una menomazione dell’integrità psico-fisica, indipendentemente dal reddito o dalle spese sostenute.

Le tabelle più usate in Italia sono:
• Tabelle INAIL (per infortuni sul lavoro)
• Tabelle di Milano (in ambito civilistico, per il risarcimento del danno alla persona)

La percentuale riflette la compromissione dell’integrità psicofisica in rapporto alla vita quotidiana, e non solo all’attività lavorativa

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13
Q

Ecco un esempio pratico di valutazione del danno biologico permanente

A

Caso clinico: Perdita anatomica di un dito (falange distale del pollice)

Evento:
Un paziente subisce l’amputazione della falange distale del pollice della mano dominante in un incidente sul lavoro.

Valutazione medico-legale:
Secondo le Tabelle INAIL (o anche le tabelle del danno biologico ex art. 139 Codice delle Assicurazioni per sinistri stradali), questa menomazione comporta una riduzione permanente dell’integrità psicofisica.

Percentuale di danno biologico stimata:
Tra il 5% e l’8%, a seconda della mano interessata (dominante o meno), dell’età del paziente e dell’impatto sulle attività quotidiane e lavorative.

Nota:
La valutazione può essere modulata (aumentata o diminuita) in base al caso specifico: un chirurgo o un musicista potrebbe avere un impatto maggiore rispetto a una persona che non usa abitualmente le mani per attività fini

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14
Q

Ecco un esempio di valutazione del danno psichico permanente (come nel caso di un disturbo post-traumatico da stress, PTSD):

Caso clinico: Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) dopo un incidente stradale

A

Evento:
Un paziente è coinvolto in un grave incidente stradale, durante il quale assiste alla morte di un altro conducente. Dopo l’incidente, il paziente sviluppa disturbo post-traumatico da stress (PTSD), con sintomi quali incubi, ansia, attacchi di panico, evitamento di situazioni che ricordano l’incidente, e difficoltà a riprendere una vita normale.

Valutazione medico-legale:
La diagnosi di PTSD è confermata da uno psichiatra forense, che sottolinea come i sintomi siano persistenti da più di 6 mesi, nonostante i tentativi di trattamento psicoterapico. La funzionalità del paziente è gravemente compromessa, influenzando negativamente la sua vita lavorativa e sociale.

Percentuale di danno biologico stimata:
In base alle tabelle per danno psichico (per esempio, quelle fornite dal Tribunale di Milano), il danno biologico permanente derivante da PTSD può variare tra il 10% e il 25% a seconda dell’intensità dei sintomi e del loro impatto sulle attività quotidiane. La percentuale più alta si applica se il disturbo impedisce al paziente di svolgere qualsiasi attività lavorativa o sociale.

Nota:
Per il danno psichico, la percentuale di invalidità dipende molto dalla gravità del disturbo e dalle conseguenze funzionali sulla vita del soggetto (ad esempio, se il paziente è in grado di lavorare o di svolgere attività sociali

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15
Q
  1. CHI PUÒ ESERCITARE IL DIRITTO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA SECONDO LA LEGGE N.
    194/1978?
    [ ] A) Solo i medici e le ostetriche.
    [ ] B) Nessuno.
    [ ] C) Solo i medici.
    [ ] D) I medici e tutto il personale sanitario
    [ ] E) Solo il personale paramedico
A

Secondo la Legge 194/1978 (legge che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza), l’obiezione di coscienza può essere esercitata non solo dai medici, ma anche da tutto il personale sanitario coinvolto nell’interruzione della gravidanza, inclusi ostetriche, infermieri e altri operatori sanitari.

Tuttavia, l’obiezione di coscienza deve essere esplicitamente dichiarata e non può compromettere l’accesso al servizio da parte delle donne, che devono essere garantite altre possibilità per ricevere il trattamento

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16
Q
A
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17
Q
  1. NEL DELITTO DOLOSO:
    [ ] A) L’azione è cosciente e voluta pur se non voluto era prevedibile
    [ ] B) L’azione è cosciente e voluta ma l’evento non è voluto.
    [ ] C) L’azione è cosciente e voluta e l’evento è preveduto e voluto
    [ ] D) L’azione è sempre premeditata.
    [ ] E) L’azione è voluta ma l’evento preveduto in forma meno grave di quella verificatasi
A

[X] C) L’azione è cosciente e voluta e l’evento è preveduto e voluto

Nel delitto doloso, la condotta dell’agente è cosciente e volontaria, e l’evento che ne deriva è sia prevedibile che voluto. Ciò significa che l’autore del reato ha intenzione di causare l’evento dannoso e si propone di raggiungere un risultato preciso.

Riepilogo delle altre risposte:
• A) Non è corretta, perché nel delitto doloso, l’evento è sia prevedibile che voluto, non solo prevedibile.
• B) Descrive un caso di colpa, dove l’azione è volontaria, ma l’evento non è voluto.
• D) L’azione non deve essere necessariamente premeditata per essere dolosa.
• E) Riferisce a un caso di dolo eventuale, dove l’evento è previsto ma non desiderato in quella forma grave.

18
Q
  1. QUALE E’ LA SANZIONE PER LA RIVELAZIONE DEL SEGRETO PROFESSIONALE?
    [ ] A) nessuna delle risposte elencate è esatta
    [ ] B) non sono previste sanzioni al di fuori della normativa sulla privacy
    [ ] C) è prevista solo una multa da parte dell’Ordine professionale
    [ ] D) non è prevista alcuna sanzione
    [ ] E) la legge italiana prevede una sanzione penale
A

[X] E) la legge italiana prevede una sanzione penale

La rivelazione del segreto professionale è un reato in Italia. Secondo l’art. 622 del Codice Penale, la violazione del segreto professionale comporta una sanzione penale, che può includere la reclusione da uno a tre anni. La pena può essere applicata a chiunque violi il dovere di riservatezza, come nel caso di medici, avvocati, psicologi, e altri professionisti che abbiano accesso a informazioni riservate nell’ambito del loro lavoro

19
Q
  1. IL CONSENSO DEL PAZIENTE IN ALCUNI CASI NON E’ NECESSARIO
    [ ] A) quando il paziente non è in grado di prestare il consenso e le cure sono indifferibili
    [ ] B) quando il paziente è un parente del professionista
    [ ] C)quando il paziente è un cliente abituale
    [ ] D) quando l’intervento è
    programmato.
    [ ] E) quando si deve fare una un intervento semplice
A

[X] A) quando il paziente non è in grado di prestare il consenso e le cure sono indifferibili

In base alla Legge 219/2017 e ai principi del Codice Deontologico Medico, il consenso informato è obbligatorio per qualsiasi atto sanitario, tranne nei casi di urgenza o emergenza, in cui:
• Il paziente non è cosciente o incapace di esprimersi
• Le cure sono indifferibili (necessarie per salvare la vita o evitare danni gravi e irreversibili)
• E non è possibile acquisire il consenso da un tutore o da un rappresentante legale in tempo utile

In questi casi, il medico può (e deve) intervenire immediatamente, agendo secondo il principio del best interest del paziente

20
Q
  1. RIGUARDO LA MALATTIA PROFESSIONALE QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI E’ FALSA:
    [ ] A) il lavoro espletato è la causa della malattia contratta
    [ ] B) deve essere contratta nell’esercizio e a causa della lavorazione espletata
    [ ] C) la causa è diluita nel tempo
    [ ] D) è sufficiente che la malattia risulti contratta nell’ambiente di lavoro frequentato a causa delle lavorazioni stesse
    [ ] E) deriva esclusivamente dall’incontro tra l’organismo umano con una causa violenta in occasione di lavoro
A

[X] E) deriva esclusivamente dall’incontro tra l’organismo umano con una causa violenta in occasione di lavoro

Questa affermazione è falsa perché descrive una lesione traumatica acuta, tipica dell’infortunio sul lavoro, non della malattia professionale.

Differenza chiave:
• Malattia professionale: è causata da un’esposizione prolungata nel tempo a fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro (es: polveri, sostanze chimiche, rumore).
• Infortunio sul lavoro: è un evento traumatico, improvviso e violento, verificatosi in occasione di lavoro.

Le affermazioni A, B, C e D sono tutte corrette definizioni o caratteristiche della malattia professionale

21
Q
  1. PER POTERE ESSERE CONSIDERATO VALIDO IL CONSENSO
    [ ] A) è implicito nel fatto stesso che il paziente richiede le cure
    [ ] B) può essere espresso anche dopo le cure
    [ ] C) può essere sottinteso
    [ ] D) deve essere specifico, libero, cosciente, informato ed espresso da persona maggiorenne non interdetta [ ] E) nessuna delle risposte elencate è esatta
A

[X] D) deve essere specifico, libero, cosciente, informato ed espresso da persona maggiorenne non interdetta

Per essere valido, il consenso informato deve rispettare precisi requisiti stabiliti dalla Legge 219/2017 e dalla giurisprudenza:
• Specifico: riferito a uno specifico trattamento o procedura.
• Libero: dato senza coercizione o pressione.
• Cosciente e informato: il paziente deve aver compreso i benefici, i rischi, le alternative e le possibili conseguenze del trattamento.
• Espresso da soggetto capace: quindi maggiorenne e non interdetto (o, in caso contrario, tramite un rappresentante legale

22
Q
  1. GLI ELEMENTI SOGGETTIVI DEL REATO SONO:
    [ ] A) Nessuna risposta è esatta
    [ ] B) Il dolo e la preterintenzione.
    [ ] C) Il dolo, la colpa e il rapporto di causalità materiale. [ ] D) Il dolo e la colpa.
    [ ] E) Il dolo, la colpa e la preterintenzione
A

[X] E) Il dolo, la colpa e la preterintenzione

Questi sono i tre elementi soggettivi del reato secondo il diritto penale italiano:
1. Dolo – quando il reato è commesso con intenzione (cioè volontà e coscienza dell’azione e del risultato).
2. Colpa – quando il reato è commesso per negligenza, imprudenza o imperizia, senza volontà.
3. Preterintenzione – quando l’evento che si verifica è più grave di quello voluto (es. l’agente voleva solo colpire, ma provoca la morte).

Questi elementi descrivono l’atteggiamento psicologico dell’autore rispetto al fatto commesso, e sono fondamentali per determinare la responsabilità penale

23
Q
  1. IL DELITTO DI LESIONI PERSONALI PREVEDE CIRCOSTANZE AGGRAVANTI. QUAL E’ TRA
    QUELLE ELENCATE ?
    [ ] A) il fatto che è stato necessario effettuare un intervento chirurgico
    [ ] B) il fatto che la persona lesa è stata degente per almeno una settimana
    [ ] C) nessuna delle risposte elencate
    [ ] D) la sussistenza di indebolimento permanente di organo
    [ ] E) lo sviluppo di uno stato di malattia inferiore ai quaranta giorni
A

[X] D) la sussistenza di indebolimento permanente di organo

Secondo l’art. 582 e seguenti del Codice Penale, il reato di lesioni personali può essere aggravato se provoca:
• Indebolimento permanente di un organo o di una funzione
• Malattia di durata superiore ai 20 giorni, ma l’aggravante si applica solo in alcuni contesti
• Pericolo di vita, incapacità permanente al lavoro, deturpazione del viso, ecc.

Le altre risposte:
• A) L’intervento chirurgico non costituisce automaticamente un’aggravante.
• B) Una degenza di una settimana non basta a configurare un’aggravante.
• E) Malattia inferiore ai 40 giorni non rientra tra le aggravanti (al contrario: malattia superiore a 20 giorni può far scattare la procedibilità d’ufficio, ma non è sempre un’aggravante

24
Q
  1. LA DEONTOLOGIA È:
    [ ] A) una scienza del comportamento professionale [ ] B) una branca del diritto
    [ ] C) nessuna risposta è esatta
    [ ] D) scienza applicata
    [ ] E) una scienza medica
A

[X] A) una scienza del comportamento professionale

La deontologia è l’insieme dei principi etici e regole di condotta che regolano l’esercizio di una professione, soprattutto quelle che implicano una particolare responsabilità verso le persone, come le professioni sanitarie, legali, giornalistiche, ecc.

Nel caso dei medici, la deontologia è formalizzata nel Codice Deontologico Medico, che stabilisce i doveri etici e professionali nei confronti dei pazienti, dei colleghi e della società

25
23. IL REFERTO DEVE ESSERE INOLTRATO ALL’AUTORITA' GIUDIZIARIA: [ ] A) Entro 12 ore quando vi è pericolo nel ritardo. [ ] B) Entro 24 ore. [ ] C) Sempre immediatamente [ ] D) Entro 48 ore o immediatamente se vi è pericolo nel ritardo [ ] E) Entro 36 ore
[X] D) Entro 48 ore o immediatamente se vi è pericolo nel ritardo Secondo l’art. 334 del Codice di Procedura Penale, il referto (cioè la comunicazione fatta dal medico all’autorità giudiziaria in caso di lesioni che presentano caratteristiche penalmente rilevanti) deve essere trasmesso: • Entro 48 ore dal momento in cui il medico ha avuto notizia del fatto, • Immediatamente, se vi è pericolo nel ritardo (es. rischio per la vita della vittima o possibilità che il colpevole si dia alla fuga). Il mancato invio del referto può costituire reato di omissione da parte del sanitario
26
Vuoi anche una distinzione tra referto e denuncia
Referto REFERTO (art. 334 c.p.p.) Chi lo fa: • Medici, chirurghi, sanitari e altri esercenti una professione sanitaria. Quando è obbligatorio: • Quando il sanitario presta assistenza a un paziente con lesioni (o altri segni) che fanno presumere un reato perseguibile d’ufficio (es. lesioni gravi, maltrattamenti, violenza sessuale, ecc.). Termini di invio: • Entro 48 ore, oppure immediatamente se c’è pericolo nel ritardo. A chi si invia: • All’Autorità Giudiziaria o a un ufficiale di polizia giudiziaria. Sanzione per omissione: • Reclusione fino a 1 anno o multa fino a 516 euro
27
Denuncia
DENUNCIA (art. 331 c.p.p.) Chi la fa: • Pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, come i medici ospedalieri nel SSN. Quando è obbligatoria: • Quando nell’esercizio delle proprie funzioni si ha notizia di un reato perseguibile d’ufficio. Termini di invio: • Anche qui: entro 48 ore dal momento in cui si ha notizia del reato. A chi si invia: • All’Autorità Giudiziaria o al Pubblico Ministero
28
24. CHE COS’E’ IL DANNO BIOLOGICO ? [ ] A) la perdita di guadagno causata dalla lesione [ ] B) è un sinonimo di “danno emergente” [ ] C) un danno di tipo patrimoniale [ ] D) qualsiasi lesione della integrità psico-fisica delle persona [ ] E) nessuna delle risposte elencate è esatta
[X] D) qualsiasi lesione della integrità psico-fisica della persona Il danno biologico è definito come la lesione all’integrità psico-fisica della persona, medicalmente accertabile, che incide sulle funzioni vitali e sulle attività quotidiane, indipendentemente da eventuali conseguenze di tipo patrimoniale o lavorativo
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25. L'ANALISI DEI POLIMORFISMI DEL DNA TROVA APPLICAZIONI NEL CAMPO DELLA MEDICINA LEGALE PER: [ ] A) La diagnosi generica di sangue [ ] B) Lo studio morfologico-morfometrico delle formazioni pilifere [ ] C) La rettificazione del sesso [ ] D) Nessuna delle risposte elencate [ ] E) L'identificazione personale, la determinazione del sesso e le ricerche in tema di paternità
30
25. L'ANALISI DEI POLIMORFISMI DEL DNA TROVA APPLICAZIONI NEL CAMPO DELLA MEDICINA LEGALE PER: [ ] A) La diagnosi generica di sangue [ ] B) Lo studio morfologico-morfometrico delle formazioni pilifere [ ] C) La rettificazione del sesso [ ] D) Nessuna delle risposte elencate [ ] E) L'identificazione personale, la determinazione del sesso e le ricerche in tema di paternità
[X] E) L’identificazione personale, la determinazione del sesso e le ricerche in tema di paternità L’analisi dei polimorfismi del DNA è una tecnica fondamentale in medicina legale e ha diverse applicazioni, tra cui: • Identificazione personale: il profilo genetico è unico per ogni individuo (eccetto gemelli monozigoti). • Determinazione del sesso: tramite marcatori specifici (come il gene SRY sul cromosoma Y). • Accertamento di paternità o maternità: confronto del DNA tra genitori e figli
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26. IL SEGRETO PROFESSIONALE PREVEDE ALCUNE ECCEZIONI. QUAL E'? [ ] A) quando le informazioni sono richieste dai parenti [ ] B) in caso di richiesta da parte di una compagnia di assicurazione [ ] C) quando la richiesta di informazioni proviene dal datore di lavoro [ ] D) nessuna delle risposte elencate è esatta. [ ] E) quando si deve fare referto all’Autorità giudiziaria
] E) quando si deve fare referto all’Autorità giudiziaria Il segreto professionale stabilisce che i professionisti (come medici, avvocati, ecc.) non possano rivelare informazioni ottenute nell’esercizio della loro professione, salvo eccezioni legali specifiche. Una delle principali eccezioni è quando è necessario fare un referto all’Autorità giudiziaria, ad esempio in caso di lesioni gravi, reati, o situazioni di violenza (art. 335 c.p
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Ecco un approfondimento sulle principali eccezioni al segreto professionale 1
1. Richiesta dell’Autorità Giudiziaria (Art. 335 c.p.p.) Il segreto professionale non si applica quando le informazioni sono necessarie per far fronte a un obbligo legale. Ad esempio, un medico che riscontra segni di violenza fisica (come in un caso di maltrattamenti o di lesioni) deve fare un referto all’Autorità Giudiziaria, anche senza il consenso del paziente, per garantire che l’eventuale reato venga indagato
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Ecco un approfondimento sulle principali eccezioni al segreto professionale 2. Consenso del Paziente
2. Consenso del Paziente Il segreto professionale può essere violato se il paziente stesso acconsente alla rivelazione delle informazioni, ad esempio, per la richiesta di certificati medici da parte di terzi (come un avvocato o un’assicurazione
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Ecco un approfondimento sulle principali eccezioni al segreto professionale 3
3. Tutela della Salute Pubblica In alcuni casi, l’interesse collettivo (come la prevenzione di malattie infettive) prevale sul segreto professionale. Ad esempio, se un medico scopre un caso di tubercolosi o HIV, può essere necessario segnalare la malattia alle autorità sanitarie per avviare azioni preventive
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Ecco un approfondimento sulle principali eccezioni al segreto professionale 4
4. Situazioni di Emergenza Quando il medico è chiamato a trattare un paziente in situazioni di emergenza (senza possibilità di ottenere il consenso), potrebbe essere necessario divulgare alcune informazioni ai fini del trattamento senza violare il segreto professionale
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Ecco un approfondimento sulle principali eccezioni al segreto professionale 5
5. Procedura di Tutela Minorile 5. Procedura di Tutela Minorile Nel caso in cui un minorenne sia in situazione di abuso o pericolo, il professionista potrebbe essere obbligato a segnalare l’abuso alle autorità competenti, violando il segreto professionale per proteggere il minore
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eccezioni al segreto professionale
Eccezioni più comuni: 1. Giustizia: quando le informazioni sono richieste per un’inchiesta penale. 2. Salute pubblica: segnalazione di malattie per la protezione della collettività. 3. Emergenza sanitaria: in caso di grave pericolo per la vita del paziente. 4. Tutela dei minori e vulnerabili: in caso di abusi o situazioni di pericolo
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27. LA LESIONE PERSONALE È GRAVE SE: [ ] A) Tutte le risposte elencate sono corrette. [ ] B) Nessuna delle risposte elencate è corretta. [ ] C) Vi è mutilazione che renda l’arto inservibile. [ ] D) Vi è incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni superiore a 40 giorni [ ] E) La malattia ha una durata superiore a 21 giorni
D ( gabarito oficial)
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28. SECONDO QUANTO STABILITO DALLA LEGGE N 194 DEL 22 MAGGIO 1978, SPETTA AI CONSULTORI FAMILIARI: [ ] A) Informare il medico legale della volontà della donna ad interrompere la gravidanza [ ] B) Informare il marito della volontà della donna ad interrompere la gravidanza [ ] C) Il compito di assistere la donna in stato di gravidanza [ ] D) Il compito di dissuadere la donna alla interruzione della gravidanza [ ] E) Il compito di incoraggiare in ogni caso la donna alla interruzione della gravidanza
[X] C) Il compito di assistere la donna in stato di gravidanza ⸻ La Legge n. 194 del 22 maggio 1978 disciplina le norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza (IVG). Secondo questa legge: • I consultori familiari hanno il compito di assistere la donna, offrendo informazioni, supporto psicologico, sociale e sanitario, aiutandola a prendere una decisione consapevole, senza pressione né in un senso né nell’altro. • Devono anche informarla sui suoi diritti, sulle possibilità di sostegno alla maternità, e accompagnarla in qualunque percorso decida di intraprendere
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29. LA CAUSA PUÒ ESSERE DEFINITA COME L’ANTECEDENTE: [ ] A) Occasionale a produrre l’effetto. [ ] B) Condizionale a produrre l’effetto. [ ] C) non è necessario ma sufficiente a produrre l’effetto. [ ] D) Necessario ma non sufficiente a produrre l’effetto. [ ] E) Necessario e sufficiente a produrre l’effetto
[X] E) Necessario e sufficiente a produrre l’effetto ⸻ In medicina legale e diritto penale, la causa si definisce come l’antecedente senza il quale l’evento non si sarebbe verificato. Questo concetto è alla base del rapporto di causalità, ed è espresso dalla cosiddetta teoria condizionalistica (art. 40 c.p.).
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30. CHI È TENUTO AL RISPETTO DEL SEGRETO PROFESSIONALE? [ ] A) I ministri del clero. [ ] B) Soltanto i pubblici ufficiali. [ ] C) Soltanto i medici e gli avvocati. [ ] D) Chi ne ha avuto notizia per il proprio stato, ufficio, professione o arte [ ] E) Soltanto gli incaricati di pubblico servizio
[X] D) Chi ne ha avuto notizia per il proprio stato, ufficio, professione o arte Questa disposizione è stabilita dal Codice Penale italiano, all’articolo 622, che riguarda la rivelazione di segreto professionale. Il segreto professionale deve essere rispettato da chi, per ragione del proprio stato, ufficio, professione o arte, ne è venuto a conoscenza