Legal 18/19 Flashcards
(41 cards)
- NELL’AMBITO DEL DANNO ALLA PERSONA (AMBITO CIVILE) QUALE E’ IL DANNO BASILARE
?
[ ] A) il danno estetico
[ ] B) il danno lavorativo
[ ] C) il danno patrimoniale
[ ] D) il danno morale
[ ] E) il danno biologico
E
Il danno biologico
Spiegazione:
Nel diritto civile italiano, il danno biologico è considerato il danno base nell’ambito del danno alla persona. Esso rappresenta la lesione all’integrità psico-fisica della persona, medicalmente accertabile, e incide sulla qualità della vita indipendentemente dalle conseguenze patrimoniali o morali. Gli altri tipi di danno (estetico, lavorativo, morale, patrimoniale) possono essere accessori o conseguenze del danno biologico, ma non costituiscono il nucleo fondamentale
- IL REFERTO ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA SI DEVE FARE:
[ ] A) in tutti i casi individuati come delitti perseguibili d’ufficio, salvo in quelli nei quali il paziente è direttamente coinvolto avendo cooperato alla sua commissione
[ ] B) ogni volta che il paziente viene medicato e/o curato
[ ] C) solo quando il paziente lo richiede
[ ] D) ogni volta che un paziente giunge in pronto soccorso [ ] E) solo per usi assicurativi
A
[X] A) in tutti i casi individuati come delitti perseguibili d’ufficio, salvo in quelli nei quali il paziente è direttamente coinvolto avendo cooperato alla sua commissione
Spiegazione:
Il referto è un atto dovuto da parte del medico (e di ogni esercente una professione sanitaria) quando, nell’esercizio della propria attività, si trova a prestare assistenza o soccorso in casi che possano presentare i caratteri di un delitto perseguibile d’ufficio (ad esempio, lesioni gravi, maltrattamenti, violenza sessuale). Questo è previsto dall’art. 365 del Codice Penale.
Eccezione: il referto non è obbligatorio se il medico ha motivo di ritenere che dalla sua presentazione potrebbe derivare un procedimento penale contro il paziente stesso (ad es. se il paziente ha cooperato alla commissione del delitto
- NELL’AMBITO DEL SOPRALLUOGO VI SONO IMPRONTE:
[ ] A) Visibili solo se lasciate dalle dita sulla carta consistente o sottile [ ] B) Solamente invisibili
[ ] C) Visibili solo se lasciate dai piedi nudi sul pavimento
[ ] D) Solamente visibili
[ ] E) Visibili ed invisibili
[X] E) Visibili ed invisibili
Spiegazione:
Durante un sopralluogo giudiziario, è possibile rinvenire impronte digitali, palmari o plantari che possono essere:
• Visibili, ovvero percepibili a occhio nudo. Sono lasciate, ad esempio, con sangue, vernice, polvere o altre sostanze evidenti.
• Invisibili o latenti, ovvero non visibili a occhio nudo. Sono lasciate dal sudore, sebo o altri residui naturali della pelle e richiedono tecniche speciali per essere rilevate (come polveri, vapori di cianoacrilato, luce UV, ecc.).
Questa distinzione è fondamentale nella scientifica per la ricerca e il confronto delle impronte
- L’AUTOPSIA A SCOPO GIUDIZIARIO E’ EFFETTUATA:
[ ] A) quando la morte è collegabile ad una ipotesi di reato e la ordina il Pubblico Ministero [ ] B) solo se vi è necessità di accertare comunque la causa della morte
[ ] C) solo nei casi di omicidio volontario
[ ] D) solo su specifica richiesta del medico curante
[ ] E) solo se lo richiedono i parenti
La risposta corretta è:
[X] A) quando la morte è collegabile ad una ipotesi di reato e la ordina il Pubblico Ministero
Spiegazione:
L’autopsia giudiziaria viene disposta dal Pubblico Ministero (PM) quando si sospetta che la morte sia riconducibile a un reato (omicidio, responsabilità medica, morte sul lavoro, ecc.).
È uno strumento fondamentale dell’indagine penale e può essere eseguita solo previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
A differenza dell’autopsia a fini clinici (diagnostico-sanitari), quella giudiziaria:
• ha lo scopo di accertare le cause della morte in relazione a un possibile reato;
• è eseguita da un medico legale nominato dal PM;
• può avvenire anche contro la volontà dei familiari del defunto
- IN QUALI DI QUESTI CASI PUÒ ESSERE PRATICATA L’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA DOPO
IL 90° GIORNO?
[ ] A) Quando la gravidanza comporti un grave pericolo per la vita della donna [ ] B) Per disagi legali alle condizioni socio-economiche della madre.
[ ] C) In caso di serio pericolo per la salute psichica della donna.
[ ] D) Se esiste la previsione di anomalie o di malformazioni del concepito.
[ ] E) Se il concepimento è avvenuto in seguito a violenza sessuale
Spiegazione:
In base alla Legge 194/1978 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) in Italia:
• Dopo il 90° giorno (cioè oltre il 3° mese), l’aborto è consentito solo nei seguenti casi gravi:
• Quando la gravidanza comporta un grave pericolo per la vita della donna;
• Quando sono accertati processi patologici, anche relativi a anomalie o malformazioni del feto, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
Tuttavia, la risposta C (pericolo per la salute psichica) e D (malformazioni del concepito) non sono da sole sufficienti, a meno che non implichino un grave pericolo per la donna.
N QUALE DEI SEGUENTI CASI LA LESIONE PERSONALE È GRAVISSIMA?
[ ] A) Se dal fatto deriva una malattia di durata superiore a 40 giorni.
[ ] B) Se dal fatto deriva un indebolimento permanente di un senso.
[ ] C) Se il fatto produce indebolimento permanente di un organo.
[ ] D) Se dal fatto deriva una malattia che mette in pericolo la vita della persona offesa. [ ] E) Se dal fatto deriva una malattia certamente o probabilmente insanabile
E
Secondo l’art. 583 del Codice Penale, la lesione personale è qualificata come gravissima nei seguenti casi, tra cui:
• Quando dal fatto deriva una malattia certamente o probabilmente insanabile
• La perdita di un senso
• La perdita di un arto o grave deformazione permanente
• La perdita della capacità di procreare
Le altre risposte fanno riferimento a lesioni gravi (non gravissime):
• A) Malattia oltre 40 giorni = lesione grave
• B) Indebolimento permanente di un senso = lesione grave
• C) Indebolimento permanente di un organo = lesione grave
• D) Malattia che mette in pericolo la vita = grave, non necessariamente gravissima
- NELLE ESCORIAZIONI IL MECCANISMO LESIVO È DATO DA:
[ ] A) Compressione e sfregamento [ ] B) Compressione
[ ] C) Sfregamento
[ ] D) Puntura
[ ] E) Nessuna delle risposte elencate è esatta
[X] A) Compressione e sfregamento
Le escoriazioni sono lesioni superficiali della pelle causate dalla rimozione dell’epidermide per effetto di sfregamento contro una superficie ruvida. Spesso si associa anche una componente di compressione, soprattutto se il trauma avviene contro una superficie dura
- UN SOGGETTO E’ IMPUTABILE SE
[ ] A) è affetto da vizio totale di mente
[ ] B) ha la capacità di volere
[ ] C) ha la capacità di intendere
[ ] D) ha meno di 14 anni
[ ] E) ha la capacità di intendere e di volere
[X] E) ha la capacità di intendere e di volere
Secondo l’art. 85 del Codice Penale italiano, un soggetto è imputabile solo se è capace di intendere e di volere al momento del fatto. Questa capacità implica che la persona comprenda il significato delle proprie azioni (intendere) e sia in grado di controllarle (volere
- IL CONSENSO DEVE AVERE DEI REQUISITI MINIMI
[ ] A) deve essere ottenuto sempre dallo stesso professionista che eseguirà il trattamento
[ ] B) deve essere preceduto da un periodo di riflessione di due giorni che deve essere obbligatoriamente concesso al paziente
[ ] C) deve essere dato su apposita modulistica
[ ] D) deve essere obbligatoriamente preceduto da esaurienti informazioni sul trattamento
[ ] E) nessuna delle risposte è esatta
[X] D) deve essere obbligatoriamente preceduto da esaurienti informazioni sul trattamento
Secondo la Legge 219/2017 (Norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento), il consenso è valido solo se preceduto da informazioni complete, aggiornate, comprensibili e veritiere fornite dal medico al paziente. Queste devono riguardare:
• Diagnosi
• Natura e finalità del trattamento
• Rischi e benefici
• Alternative possibili, anche rifiuto o rinuncia
] A) soltanto gli incaricati di un pubblico servizio
[ ] B) i sacerdoti
[ ] C) soltanto i pubblici ufficiali
[ ] D) chi ne ha avuto notizia del segreto per il proprio stato, ufficio, professione o arte
[ ] E) esclusivamente i medici e gli avvocati
[X] D) chi ne ha avuto notizia del segreto per il proprio stato, ufficio, professione o arte
Questo è stabilito dall’art. 622 del Codice Penale e riguarda tutte le persone che, per ragioni di stato, ufficio, professione o arte, vengono a conoscenza di informazioni riservate. Questo include medici, avvocati, sacerdoti, psicologi, giornalisti, ecc
- QUALE È UN REQUISITO ESSENZIALE DEL CERTIFICATO:
[ ] A) Specialità
[ ] B) Precisione
[ ] C) Semplicità
[ ] D) Veridicità
[ ] E) Intuibilità
[X] D) Veridicità
Il requisito essenziale di un certificato è la veridicità, ovvero che ciò che viene attestato corrisponda alla realtà oggettiva dei fatti. Il medico che redige un certificato ha responsabilità penali se dichiara il falso, come previsto dall’art. 481 c.p. per falsità ideologica in certificati.
Anche precisione, semplicità e chiarezza sono caratteristiche auspicabili, ma solo la veridicità è considerata un requisito essenziale
- IN QUALE MODO SI VALUTA TECNICAMENTE IL DANNO BIOLOGICO PERMANENTE ?
[ ] A) in base al reddito del danneggiato
[ ] B) in base all’entità delle spese mediche sostenute
[ ] C) nessuna delle risposte è esatta
[ ] D) in base alla lunghezza del periodo di malattia
[ ] E) in percentuale, avendo come riferimento una tabella indicativa delle menomazioni
[X] E) in percentuale, avendo come riferimento una tabella indicativa delle menomazioni
Il danno biologico permanente viene valutato in medicina legale utilizzando tabelle medico-legali che indicano la percentuale di invalidità derivante da una menomazione dell’integrità psico-fisica, indipendentemente dal reddito o dalle spese sostenute.
Le tabelle più usate in Italia sono:
• Tabelle INAIL (per infortuni sul lavoro)
• Tabelle di Milano (in ambito civilistico, per il risarcimento del danno alla persona)
La percentuale riflette la compromissione dell’integrità psicofisica in rapporto alla vita quotidiana, e non solo all’attività lavorativa
Ecco un esempio pratico di valutazione del danno biologico permanente
Caso clinico: Perdita anatomica di un dito (falange distale del pollice)
Evento:
Un paziente subisce l’amputazione della falange distale del pollice della mano dominante in un incidente sul lavoro.
Valutazione medico-legale:
Secondo le Tabelle INAIL (o anche le tabelle del danno biologico ex art. 139 Codice delle Assicurazioni per sinistri stradali), questa menomazione comporta una riduzione permanente dell’integrità psicofisica.
Percentuale di danno biologico stimata:
Tra il 5% e l’8%, a seconda della mano interessata (dominante o meno), dell’età del paziente e dell’impatto sulle attività quotidiane e lavorative.
Nota:
La valutazione può essere modulata (aumentata o diminuita) in base al caso specifico: un chirurgo o un musicista potrebbe avere un impatto maggiore rispetto a una persona che non usa abitualmente le mani per attività fini
Ecco un esempio di valutazione del danno psichico permanente (come nel caso di un disturbo post-traumatico da stress, PTSD):
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Caso clinico: Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) dopo un incidente stradale
Evento:
Un paziente è coinvolto in un grave incidente stradale, durante il quale assiste alla morte di un altro conducente. Dopo l’incidente, il paziente sviluppa disturbo post-traumatico da stress (PTSD), con sintomi quali incubi, ansia, attacchi di panico, evitamento di situazioni che ricordano l’incidente, e difficoltà a riprendere una vita normale.
Valutazione medico-legale:
La diagnosi di PTSD è confermata da uno psichiatra forense, che sottolinea come i sintomi siano persistenti da più di 6 mesi, nonostante i tentativi di trattamento psicoterapico. La funzionalità del paziente è gravemente compromessa, influenzando negativamente la sua vita lavorativa e sociale.
Percentuale di danno biologico stimata:
In base alle tabelle per danno psichico (per esempio, quelle fornite dal Tribunale di Milano), il danno biologico permanente derivante da PTSD può variare tra il 10% e il 25% a seconda dell’intensità dei sintomi e del loro impatto sulle attività quotidiane. La percentuale più alta si applica se il disturbo impedisce al paziente di svolgere qualsiasi attività lavorativa o sociale.
Nota:
Per il danno psichico, la percentuale di invalidità dipende molto dalla gravità del disturbo e dalle conseguenze funzionali sulla vita del soggetto (ad esempio, se il paziente è in grado di lavorare o di svolgere attività sociali
- CHI PUÒ ESERCITARE IL DIRITTO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA SECONDO LA LEGGE N.
194/1978?
[ ] A) Solo i medici e le ostetriche.
[ ] B) Nessuno.
[ ] C) Solo i medici.
[ ] D) I medici e tutto il personale sanitario
[ ] E) Solo il personale paramedico
Secondo la Legge 194/1978 (legge che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza), l’obiezione di coscienza può essere esercitata non solo dai medici, ma anche da tutto il personale sanitario coinvolto nell’interruzione della gravidanza, inclusi ostetriche, infermieri e altri operatori sanitari.
Tuttavia, l’obiezione di coscienza deve essere esplicitamente dichiarata e non può compromettere l’accesso al servizio da parte delle donne, che devono essere garantite altre possibilità per ricevere il trattamento
- NEL DELITTO DOLOSO:
[ ] A) L’azione è cosciente e voluta pur se non voluto era prevedibile
[ ] B) L’azione è cosciente e voluta ma l’evento non è voluto.
[ ] C) L’azione è cosciente e voluta e l’evento è preveduto e voluto
[ ] D) L’azione è sempre premeditata.
[ ] E) L’azione è voluta ma l’evento preveduto in forma meno grave di quella verificatasi
[X] C) L’azione è cosciente e voluta e l’evento è preveduto e voluto
Nel delitto doloso, la condotta dell’agente è cosciente e volontaria, e l’evento che ne deriva è sia prevedibile che voluto. Ciò significa che l’autore del reato ha intenzione di causare l’evento dannoso e si propone di raggiungere un risultato preciso.
Riepilogo delle altre risposte:
• A) Non è corretta, perché nel delitto doloso, l’evento è sia prevedibile che voluto, non solo prevedibile.
• B) Descrive un caso di colpa, dove l’azione è volontaria, ma l’evento non è voluto.
• D) L’azione non deve essere necessariamente premeditata per essere dolosa.
• E) Riferisce a un caso di dolo eventuale, dove l’evento è previsto ma non desiderato in quella forma grave.
- QUALE E’ LA SANZIONE PER LA RIVELAZIONE DEL SEGRETO PROFESSIONALE?
[ ] A) nessuna delle risposte elencate è esatta
[ ] B) non sono previste sanzioni al di fuori della normativa sulla privacy
[ ] C) è prevista solo una multa da parte dell’Ordine professionale
[ ] D) non è prevista alcuna sanzione
[ ] E) la legge italiana prevede una sanzione penale
[X] E) la legge italiana prevede una sanzione penale
La rivelazione del segreto professionale è un reato in Italia. Secondo l’art. 622 del Codice Penale, la violazione del segreto professionale comporta una sanzione penale, che può includere la reclusione da uno a tre anni. La pena può essere applicata a chiunque violi il dovere di riservatezza, come nel caso di medici, avvocati, psicologi, e altri professionisti che abbiano accesso a informazioni riservate nell’ambito del loro lavoro
- IL CONSENSO DEL PAZIENTE IN ALCUNI CASI NON E’ NECESSARIO
[ ] A) quando il paziente non è in grado di prestare il consenso e le cure sono indifferibili
[ ] B) quando il paziente è un parente del professionista
[ ] C)quando il paziente è un cliente abituale
[ ] D) quando l’intervento è
programmato.
[ ] E) quando si deve fare una un intervento semplice
[X] A) quando il paziente non è in grado di prestare il consenso e le cure sono indifferibili
In base alla Legge 219/2017 e ai principi del Codice Deontologico Medico, il consenso informato è obbligatorio per qualsiasi atto sanitario, tranne nei casi di urgenza o emergenza, in cui:
• Il paziente non è cosciente o incapace di esprimersi
• Le cure sono indifferibili (necessarie per salvare la vita o evitare danni gravi e irreversibili)
• E non è possibile acquisire il consenso da un tutore o da un rappresentante legale in tempo utile
In questi casi, il medico può (e deve) intervenire immediatamente, agendo secondo il principio del best interest del paziente
- RIGUARDO LA MALATTIA PROFESSIONALE QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI E’ FALSA:
[ ] A) il lavoro espletato è la causa della malattia contratta
[ ] B) deve essere contratta nell’esercizio e a causa della lavorazione espletata
[ ] C) la causa è diluita nel tempo
[ ] D) è sufficiente che la malattia risulti contratta nell’ambiente di lavoro frequentato a causa delle lavorazioni stesse
[ ] E) deriva esclusivamente dall’incontro tra l’organismo umano con una causa violenta in occasione di lavoro
[X] E) deriva esclusivamente dall’incontro tra l’organismo umano con una causa violenta in occasione di lavoro
Questa affermazione è falsa perché descrive una lesione traumatica acuta, tipica dell’infortunio sul lavoro, non della malattia professionale.
Differenza chiave:
• Malattia professionale: è causata da un’esposizione prolungata nel tempo a fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro (es: polveri, sostanze chimiche, rumore).
• Infortunio sul lavoro: è un evento traumatico, improvviso e violento, verificatosi in occasione di lavoro.
Le affermazioni A, B, C e D sono tutte corrette definizioni o caratteristiche della malattia professionale
- PER POTERE ESSERE CONSIDERATO VALIDO IL CONSENSO
[ ] A) è implicito nel fatto stesso che il paziente richiede le cure
[ ] B) può essere espresso anche dopo le cure
[ ] C) può essere sottinteso
[ ] D) deve essere specifico, libero, cosciente, informato ed espresso da persona maggiorenne non interdetta [ ] E) nessuna delle risposte elencate è esatta
[X] D) deve essere specifico, libero, cosciente, informato ed espresso da persona maggiorenne non interdetta
Per essere valido, il consenso informato deve rispettare precisi requisiti stabiliti dalla Legge 219/2017 e dalla giurisprudenza:
• Specifico: riferito a uno specifico trattamento o procedura.
• Libero: dato senza coercizione o pressione.
• Cosciente e informato: il paziente deve aver compreso i benefici, i rischi, le alternative e le possibili conseguenze del trattamento.
• Espresso da soggetto capace: quindi maggiorenne e non interdetto (o, in caso contrario, tramite un rappresentante legale
- GLI ELEMENTI SOGGETTIVI DEL REATO SONO:
[ ] A) Nessuna risposta è esatta
[ ] B) Il dolo e la preterintenzione.
[ ] C) Il dolo, la colpa e il rapporto di causalità materiale. [ ] D) Il dolo e la colpa.
[ ] E) Il dolo, la colpa e la preterintenzione
[X] E) Il dolo, la colpa e la preterintenzione
Questi sono i tre elementi soggettivi del reato secondo il diritto penale italiano:
1. Dolo – quando il reato è commesso con intenzione (cioè volontà e coscienza dell’azione e del risultato).
2. Colpa – quando il reato è commesso per negligenza, imprudenza o imperizia, senza volontà.
3. Preterintenzione – quando l’evento che si verifica è più grave di quello voluto (es. l’agente voleva solo colpire, ma provoca la morte).
Questi elementi descrivono l’atteggiamento psicologico dell’autore rispetto al fatto commesso, e sono fondamentali per determinare la responsabilità penale
- IL DELITTO DI LESIONI PERSONALI PREVEDE CIRCOSTANZE AGGRAVANTI. QUAL E’ TRA
QUELLE ELENCATE ?
[ ] A) il fatto che è stato necessario effettuare un intervento chirurgico
[ ] B) il fatto che la persona lesa è stata degente per almeno una settimana
[ ] C) nessuna delle risposte elencate
[ ] D) la sussistenza di indebolimento permanente di organo
[ ] E) lo sviluppo di uno stato di malattia inferiore ai quaranta giorni
[X] D) la sussistenza di indebolimento permanente di organo
Secondo l’art. 582 e seguenti del Codice Penale, il reato di lesioni personali può essere aggravato se provoca:
• Indebolimento permanente di un organo o di una funzione
• Malattia di durata superiore ai 20 giorni, ma l’aggravante si applica solo in alcuni contesti
• Pericolo di vita, incapacità permanente al lavoro, deturpazione del viso, ecc.
Le altre risposte:
• A) L’intervento chirurgico non costituisce automaticamente un’aggravante.
• B) Una degenza di una settimana non basta a configurare un’aggravante.
• E) Malattia inferiore ai 40 giorni non rientra tra le aggravanti (al contrario: malattia superiore a 20 giorni può far scattare la procedibilità d’ufficio, ma non è sempre un’aggravante
- LA DEONTOLOGIA È:
[ ] A) una scienza del comportamento professionale [ ] B) una branca del diritto
[ ] C) nessuna risposta è esatta
[ ] D) scienza applicata
[ ] E) una scienza medica
[X] A) una scienza del comportamento professionale
La deontologia è l’insieme dei principi etici e regole di condotta che regolano l’esercizio di una professione, soprattutto quelle che implicano una particolare responsabilità verso le persone, come le professioni sanitarie, legali, giornalistiche, ecc.
Nel caso dei medici, la deontologia è formalizzata nel Codice Deontologico Medico, che stabilisce i doveri etici e professionali nei confronti dei pazienti, dei colleghi e della società