Lezioni Flashcards
(113 cards)
METODO DI POLIBIO
Nel Proemio assoluto dà indicazioni sul nuovo modo di fare storia
- ruolo della storia come educatrice, fonte di apprendimento dal passato in vista di azioni future.
Storia:
1) contemporanea (c’è il margine di novità di una storia che si rinnova continuamente ed è più utile: nella valutazione dei fatti si evitano di ripetere cose già dette da altri, richiede sempre una nuova esposizione),
2) storiografia pragmatica (che cerca l’utilità pratica, visione funzionalista della storia vs elaborazioni di carattere puramente teorico), a sua volta divisa in a) ricerca e comparazione b) osservazione di città e luoghi c) affari politici
3) apodittica (trattazione ampia ed esaustiva dei fatti che utilizza il metodo comparativo)
(+ topos della straordinarietà degli eventi, 53 anni che hanno consolidato il dominio di Roma, le cause della sua ascesa, i benefici di un mondo letto in una visione unitaria, tutto organico)
- fonti (annotazioni proprie o altrui prelevate da uomini politici + fonti storiche)
- stile scarsamente elaborato
- ricerca delle cause (attraverso esame e confronto di testimonianze ma che spesso tralascia interessanti fenomeni psicologici, sociali). Sono cause immediate (le scelte dei protagonisti) e cause remote (scavare nello spazio per cercare eventi passati)
- AUTOPSIA (assistere in prima persona)
- EMPERIA (coinvolgimento attivo negli eventi come condizione necessaria per una valutazione dei fatti che non sia sterile. Non fare come il critico d’arte che crede di poter dipingere: polemica contro intellettuali di età ellenistica che assistono passivamente agli eventi credendo di poter contribuire)
EMPERIA DI POLIBIO
coinvolgimento attivo negli eventi come condizione necessaria per una valutazione dei fatti che non sia sterile. Non fare come il critico d’arte che crede di poter dipingere: polemica contro intellettuali di età ellenistica che assistono passivamente agli eventi credendo di poter contribuire
STORIOGRAFIA PRAGMATICA
- utilità
- visione utilitaristica della storia
- racconto umano concettualmente distinto da elaborazioni di carattere teorico
- passato utile per il politico dell’oggi e per i posteri
- stile scarsamente elaborato coerente con questa visione funzionalista
- richiede alla storia un compito educativo
- divisa in 1) ricerca e comparazione 2) osservazione di città e luoghi 3) affari politici
OGGETTO DELLE STORIE DI POLIBIO
- prosecuzione del progetto di Arato di Sicione
- 5 libri completi, frammenti del 6 e frammenti di tutti gli altri
- nocciolo delle Storie: eventi dal 220 al 168 con incursioni in tempi ancora più remoti per individuare gli eventi preliminari (fino al 387, in particolare nei primi due libri: introduzione storica prokataskeue che tratta il quarantennio 264 - 220) ma oltre il 168 (fine del Regno di Macedonia) fino al 146 per mostrare come le conseguenze dell’imperialismo romano si abbattono su vincitori e su vinti
- l’azione non è di per sé conclusiva, ma ci sono delle conseguenze che si dispiegano in termini di vantaggi e svantaggi, modalità di esercizio del dominio, integrazione tra vinti e vincitori –> che fanno capire come il fine ultimo sia gli effetti piacevoli e utili
I ROMANI PER POLIBIO
Polibio ha una grande ammirazione per i Romani, ma riesce a valutarne le azioni con la lucidità dovuta (sa cogliere i segnali di crisi e gli eccessi) che giudica utilizzando categorie greche (costituzione, aspetti concreti e utilitaristici rispetto agli elementi ideologici, visione autonomistica e particolaristica dello spirito ellenico)
1) Coloro che in 53 anni sono riusciti a diventare padroni assoluti dello spazio geopolitico –> vuole capire le ragioni della loro forza, delle loro risorse e dimostrarle
2) metodo comparativo: nessuno ci era riuscito prima di allora e nessuno mai si era rivolto ad Occidente. I romani invece dopo aver sconfitto Annibale subito dispiegano le loro mani su Grecia e Asia
3) La storia è diventata un tutto organico, gli eventi hanno assunto unità di iniziativa e i destini particolari si sono saldati in un destino unico: si guarda all’impero di Roma come ad un unico corpo che non è smembrato (non ci sono teatri di iniziativa dispersi)
LE 3 PARTI DELLA STORIOGRAFIA PRAGMATICA
- divisa in 1) ricerca e comparazione 2) osservazione di città e luoghi 3) affari politici
DA DOVE COMINCIA A NARRARE POLIBIO e cosa è successo nel 220
- 140esima Olimpiade: 220 - 168 sono il nocciolo fondamentale della sua trattazione con incursioni in epoche più remote e prosecuzione della narrazione fino al 146
- nel 220: contemporaneità storica di 3 eventi/teatri –>
1) Guerra sociale di Filippo V + Lega Achea vs Lega etolica
2) Guerra siriaca tra Tolemeo V e Antioco III per la Celesiria
3) Guerra annibalica
BIOGRAFIA BREVE DI POLIBIO
- nasce a Megalopoli (Lega arcadica che alla fine del III secolo è legata alla Lega Achea)
- è stato ipparco nella III guerra macedonica
- viene fatto prigioniero dopo il conflitto per il comportamento tiepido avuto dalla lega achea nei confronti degli alleati romani
- a Roma inizia a frequentare il circolo di Scipione l’Emiliano e a entrare in possesso di materiale utile come testimonianza e come fonte)
LIBRO III POLIBIO (proemio al mezzo)
- riferimento ai primi due libri di prokataskeue
- informa sulla struttura dell’opera e su come intende procedere dando 1) partizioni cronologiche (220 - 168) 2) indagando le cause e le modalità di sviluppo dei 3 conflitti 3) passa per la costituzione mista
MA NON PUO’ FERMARSI AL 168: necessità di indagare le conseguenze dell’imperialismo romano su vinti e vincitori nei termini di vantaggi e svantaggi, modalità di esercizio del dominio, integrazione tra vinti e vincitori, perché i fatti non sono conclusivi in sé.
COME CAMBIANO LE CONDIZIONI DEL MONDO CONOSCIUTO DOPO L’AVVENTO DI ROMA
DEDICA DI ALESSANDRO A PRIENE
Iscrizione di un tempio a Priene (Asia Minore), probabilmente in fase di costruzione e lui ricevette questo onore.
Dopo il 331 perché
- basileus –> si considerava tale
- possibilità di ricorrere al tesoro persiano
Strabone e l’anacronismo con episodio di Efeso
Alto valore propagandistico che sfrutta elemento religioso per presentarsi come un re giusto e devoto, devozione ad Atena simbolo della democrazia e vessillo durante le guerre persiane –> valore panellenico di liberazione della Grecia e di vendetta contro i persiani
PERCHE’ E’ IMPORTANTE IL DIAGRAMMA DI ALESSANDRO A CHIO
1) Testimonia la voce di Alessandro –> nonostante alcuni problemi di identificazione del locutore e di datazione (334 o 331)
2) Decisioni prese nell’ambito di riorganizzazione dell’impero (Alessandro prese una serie di decisioni nel 324: organizzazione del territorio conservando il vecchio riadattando i posti di comando)
a) Democrazia in città greche d’Asia
b) controllo e intervento diretto macedone (forma democratica sotto il suo controllo diretto, leggi redatte da nomographoi poi sotto il suo controllo preventivo), guarnigione macedone, misure per i fuggiaschi banditi, chi è rimasto sia giudicato nel sinedrio degli elleni, ritorno degli esuli
PROBLEMI CHE PONE IL DIAGRAMMA DI ALESSANDRO A CHIO
- IDENTIFICAZIONE DEL LOCUTORE, NON SI CAPISCE BENE CHI STIA PARLANDO
1) lettera di Alessandro poi riadattata dai Chii, intervento redazionale postumo ponendo il nome di Alessandro per renderlo più comprensibile
2) Noi-io –> parla Alessandro che si considera noi: parte della grecità, oppure come singolo individuo
TRIBOLO
Piede di corvo, arnese metallico, dispositivo bellico a 4 punte che impedisce avanzata della cavalleria.
- Alessandro aveva avuto il problema dei triboli durante la battaglia di Gaugamela, Dario III li aveva lanciati, lui li recuperò
PLUTARCO SULLA DIVINITA’ DI ALESSANDRO
Il passo affronta il problema della presunta divinità di Alessandro.
Già Strabone in un passo aveva peccato di anacronismo, dicendo che non fu possibile per Alessandro porre la sua dedica su un tempio ad Efeso di Artemide perché non è consono a una divinità onorarne un’altra.
Contestualizzazione del passo: dopo Isso, discesa verso Siria e Fenicia, Tiro e Gaza e visita al santuario di Zeus/Amon e interrogazione dell’oracolo
- presagi e eventi favorevoli (acqua che disseta e che rende l’aria più respirabile, corvi che guidano le truppe e richiamano i dispersi con il loro gracchiare)
- 3 domande che Alessandro rivolge all’oracolo.
Plutarco sembra sciogliere questo dilemma dicendo che il saluto del sacerdote fu un errore di pronuncia. Padion –> padios –> Alessandro si glorifica dell’errore e assiste alle lezioni del filosofo Psammone (ci sono degli uomini migliori che sono i figli privilegiati di Dio)
Diverso atteggiamento e modo di considerarsi davanti a Greci e Persiani
- Barbari –> nascita di origine divina –> proskynesis (prostrazione davanti a un monarca considerato incarnazione del dio)
- Greci sta più attento (lo fa con moderazione e di rado), infatti ci sono dei dubbi sui presunti onori che richiese in Ionia, ad Eritre e ad Atene nel 324
SENOFONTE
- CONTESTO: Storiografia del IV secolo che ha uno stato lacunoso, si risolve quindi negli studi di tipo qualitativo, ma è una storiografia spesso considerata in senso deteriore, a seguito di una prospettiva evoluzionistica, ma è un’accezione limitante che genera un pericoloso appiattimento. E’ una storiografia che si lega agli sviluppi della retorica, che ha fornito strumenti allo storico (scuole di filosofia, la ricerca di una prosa d’arte elaborata, una cura stilistica, soddisfazione della necessità dimostrativa e persuasiva del discorso, universo della prova)
- ATENIESE, OLIGARCHICO, CETO DEI CAVALIERI ed è IMPLICATO NELLE VICENDE DEI TRENTA DEI TRENTA –> si allontana da Atene dopo restaurazione democratica di Trasibulo e affianca Sparta in diverse occasioni
- ELLENICHE (411 - 362)
1) assenza di un proemio e dipendenza da un’opera precedente (Storie di Tucidide) –> questione senofontea: come raccordare queste due diverse parti che sono attraversate da due differenti tonalità (la prima parte dipendenza tucididea, materiale inedito tucidideo, tono impersonale, organizzazione annalistica, filoateniese; seconda parte filolaconico)
2) FILOLACONISMO e selezione non disinteressata del materiale
3) IMPORTANZA DATA ALLA PERSONALITA’ E AL RITRATTO MORALE DI IMPRONTA SOCRATICA (primo psicologo della storia)
4) RUOLO DEL PROVVIDENZIALISMO E DELLA PREDESTINAZIONE –> il volere degli dei disegna il destino degli uomini (caso di Sparta a Leuttra): non segue Tucidide nella definizione delle cause
5) FORMA DIALOGICA E BATTUTE SCARNE E LACONICHE (Libro III)
PASSI DI SENOFONTE LETTI
1) Il non-proemio
2) Esaltazione di Teleutia (Libro V)
3) Agesilao che succede ad Agide II (vs Leotichida) sostenuto da Lisandro
LIBRO III SENOFONTE PASSO LETTO (Agesilao succede a Leotichida)
PROBLEMI DI SUCCESSIONE AL TRONO DI SPARTA (Agiadi ed Euripontidi). Morte di Agide II
- i contentendi sono Leotichida (presunto figlio di Agide) e Agesilao (fratello)
- Leotichida si sospetta sia figlio di Alcibiade –> si danno argomenti a favore della tesi (universo della prova e della necessità dimostrativa che caratterizza la storiografia del IV secolo, legame con la retorica) –> Agide era stato lontano dal talamo per diverso tempo
- viene chiamato esperto di oracoli Diopeite –> evitare la monarchia zoppa (Agesilao era zoppo)
- interpretazione metaforica di Lisandro
LE DUE TONALITA’ IN SENOFONTE
1) impostazione tucididea, tono impersonale, filoateniese e organizzazione annalistica degli eventi
2) tono personale, diaristico, memorialistico e prospettiva filolaconica che porta a una selezione non disinteressata del materiale
L’OPERA DI TUCIDIDE (LE STORIE)
- oggetto: GDP (431 - 404) ma si ferma al 411 e continuata dalle Elleniche di Senofonte (411 - 362) probabilment attingendo dallo stesso materiale tucidideo
- organizzazione annalistica della narrazione, che segue l’alternanza di estati e inverni in gruppi di 3 anni con suddivisione interna di teatri geografici
- questione tucididea (come raccordare i diversi stadi di composizione? In realtà non bisogna cercare le diverse fasi per pensare a un’evoluzione del pensiero tucidideo: opera unitaria e completa
PROEMIO DI TUCIDIDE
- Oggetto delle Storie: GDP
- contemporanea all’autore
- autopsia ed emperia –> porta a rigore le premesse affidate da Erodoto alla conoscenza autoptica come garanzia di verità –> lui è stato attivamente coinvolto nei fatti (eventi di Anfipoli, 424 e successivo esilio)
- immaginato: visione profetica (facoltà mentali + autopsia)
CAPITOLI SULLA METODOLOGIA
(20-21-22-23) Ci parlano di come il metodo tucidideo rappresenti una novità nel modo di fare storia
20: i Greci sono portati per natura a raccontare cose senza sottoporle a verifica, preferendo la comodità alla verità (es: Ipparco che credono tiranno; Spartani che credono ogni re abbia due voti anziché uno)
21: il suo resoconto invece è obiettivo e sincero, supportato da prove, non come poeti e logografi.
22: il problema di fatti e discorsi che sono pilastri del metodo tucidideo. I discorsi utili nella ricostruzione degli eventi che chiariscono il senso degli avvenimenti, caratterizzano i protagonisti e arricchiscono il quadro, ma difficili da ricordare, quindi restituiti nel 1) senso generale delle parole 2) interpretazione più politicizzata (riportando ciò che era opportuno dire in quelle circostanze): Canfora —> aspetto sociologico e psicologico del racconto tucidideo. I fatti sono raccolti selezionando gli informatori e con la consapevolezza della difficoltà di ricordare e della presenza di simpatie di partigianeria
23: La guerra persiana il più grande degli avvenimenti precedenti, ma la Guerra del Peloponneso ancora più grande perché i due parametri di giudizio sono la dynamis e la kynesis (la kynesis è lo sconvolgimento provocato dal conflitto: esili, distruzioni, nuovo rilievo a fenomeni naturali e a interazioni biologiche: peste) + le cause
DYNAMIS E KYNESIS
Due parametri di giudizio di Tucidide che fanno parte del suo criterio assiologico che stabilisce l’importanza di un evento in base alla sua grandezza/portata.
Dynamis: il grado di sviluppo politico, territoriale, bellico –> crescita di una realtà (forme di occupazione del territorio, accumulo di risorse economiche, progresso tecnologico –> imperialismo aggressivo e vessatorio connesso con la democrazia
Kynesis: sconvolgimento provocato dagli eventi
PERCHE’ GDP è stata la più grande? (Tucidide)
- Dynamis e Kynesis
LE CAUSE DI TUCIDIDE
- arché: immediate
- addotte: aitiai –> matrice corinzia
- prophasis aletesthahe –> profonde: dynamis e potenze al culmine