malattie tiroide Flashcards
(140 cards)
MALATTIE TIROIDE:
prevalenza estremamente elevata nella popolazione i quadri clinici possono essere caratterizzati da carenza di iodio, iper e ipofunzione della ghiandola, flogosi e neoplasia.
Semeiotica TIROIDE
La ghiandola è localizzata nella regione anteriore del collo e in condizioni normali ha un peso di 2O~ 25 g. È facilmente palpabile quando il collo viene iperesteso e il
paziente deglutisce, in quanto la segue gli atti della deglutizione.
Nel paziente in posizione normale invece non è palpabile, a meno
che non sia presente anche solo un piccolo ingrossamento della
ghiandola: si parla in questo caso di gozzo.
CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA GOZZO
Negli studi epidemiologici effettuati in passato, prima ancora che venisse utilizzata l’ecografia come esame di routine, si classificava il gozzo per gradi in base alla dimensione e alla visibilità della ghiandola:
a grado O: tiroide di normali dimensioni e caratteri
b grado la: gozzo palpabile, non visibile a collo iperesteso
c grado lb: gozzo palpabile e visibile solo a collo iperesteso
d grado ll: gozzo visibile con collo in posizione normale
e grado III: gozzo visibile a distanza.
Indagini strumentali TIROIDE’
ebbene tale classificazione sia ancora valida, oggi si hanno a disposizione metodiche molto più attendibili e che danno reale valore delle dimensioni e della morfologia della ghiandola, prima su tutte l’ecografia.
COME SI OTTIENE L’ASPETTO NORMALE DELLA TIROIDE
ponendo la sonda dell’ecografo trasversalmente al collo: nella parte centrale è presente la trachea, lateralmente ad essa lobo destro e lobo sinistro della tiroide, ancora più lateralmente le carotidi e anteriormente i muscoli del collo.
COSA CONSENTE DI INDAGARE L’ECOGRAFIA TIROIDEA
‘anatomia e quindi valutare le dimensioni della ghiandola, misurazione del diametro trasverso; se si poggia la sonda sul lobo si può ottenere l’aspetto longitudinale della tiroide. Consente poi di mettere in evidenza le alterazioni del parenchima, come cisti e noduli, attraverso alterazioni dell’ecogenicità, è una indagine di routine e può essere ripetuta senza creare danni
PRESENTAZIONE ECOGRAFIA LESIONI L
Le cisti si presentano come lesioni anecogene. L’ipoec0genicità è tipica dell’infiltrazione flogistica della ghiandola come in caso di tiroidite autoimmune, la quale può essere diffusa oppure parcellare, in quest’ultimo caso la tiroidite viene clefinita focale.
METODICA ULTERIORE ALL’ECOGRAFIA IN DIAGNOSTICA TIROIDE:
L’ecodoppler consente la visualizzazione della lesione e della ghiandola: se si ha un aumento diffuso della vascolarizzazione significa che c’è un evento flogistico in atto; in fatti in presenza di noduli è importante la disposizione della vascolarizzazione: se la vascolarizazione è perilesionale è con ogni probabilità benigna, nel caso in cui invece essa è marcata ed intra-Iesíonale il segno è dubbio.
PROCEDURA DIAGNOSTICA TIROIDE:
ecografia, eco color doppler, scintigrafia, elastosonografia, captazione dello iodio, biopsia o ago aspirato, tc, radiografia torace e esami laboratoriali che dosano t3, t4, anticorpi anti tiroide,
CAPTAZIONE FUNZIONALE DELLO IODIO:
videnzia la quantità di iodio captatto e consente di misurare la velocità di captazione
ELASTOSONOGRAFIA, COSA VALUTA
è la valutazione della durezza della lesione tramite la misura della pressione della sonda, che rielabora il segnale e indica se il nodulo sia duro o di consistenza parenchimatosa normale.
SCINTIGRAFIA
dopo l’ecografia si fa la scintigrafia: viene utilizzato un mezzo di contrasto la cui concentrazione è rilevata con macchinari , l’immagine morfologica e funzionale della tiroide.
QUALE MEZZO DI CONTRASTO SI USA NELLA SCINTIGRAFIA
Il mezzo di contrasto utilizzato può essere o tecmezio, un radionucleide (meno radioattivo dello iodio 131) che viene captato ma non metabolizzato, oppure lo iodio radioattivo, iodio~131, molecola che segue tutti i processi metabolici dello iodio stabile e che viene captata dalla ghiandola e inserita all’interno dell’ormone: la scintigrafia mette quindi in evidenza zone di captazione rispetto ad altre- con assenza di captazione; l’entità dell’accumulo corrisponde al colore scuro della scintigrafia.
TIPI DI NODULI OSSERVABILI ALLA SCINTIGRAFIA
Si distinguono noduli caldi, che captano molto, e noduli freddi o tiepidi che captano meno e concentrano meno lo iodio radioattivo.
QUANDO ESEGUIRE LA SCINTIGRAFIA L
La scintigrafia deve essere fatta solo in particolari casi e soprattutto dopo l’ecografia, è inutile farla se prima non si hanno dei dati che si possono agevolmente ottenere con l’esame ecografico. Si esegue unicamente con alterazione funzionale della ghiandola, ad esempio con TSH soppresso e un quadro di ipertiroidismo, e all’ecografia si attesti la presenza di uno o più noduli: la scintigrafia deve essere atta a sapere se la causa è il nodulo. La scintigrafia deve quindi accompagnarsi alla velocità di captazione
QUANDO NON FARE SCINTIGRAFIA
se all’ecografia si evidenzia una cisti, non serve fare la scintigrafia perché ne risulterebbe un nodulo non captante: una cisti non può captare iodio; quindi se si conosce già in partenza il risultato è inutile richiedere quest’esame.
BIOPSIA O AGO ISPIRATO, PROCEDURA:
prevede l’inserimento, meglio se eco-guidato, dell’ago sottile di una siringa all’interno della lesione: il tessuto viene aspirato, strisciato su vetrino e osservato al microscopio, consente di fare diagnosi di infiammazione e di alcune neoplasie.
Altre indagini diagnostiche che vengono fatte in casi particolari, patologia tiroidea
sono: radiografia del torace, che può evidenziare la presenza di un gozzo della tiroide nel mediastino anteriore oppure deviazioni della trachea; TC, che permette di osservare sviluppi retrosternali íntratoracici mediastinici della ghiandola.
Esami di laboratorio TIROIDE
misura nel sangue dei valori di TSH,ffg, †T4 e anticorpi anti~tiroide. La concentrazione ematica normale diTSH corrisponde a 4 muU/ ml, ma negli anni sta subendo, come il colesterolo, delle variazioni costanti nella popolazione generale.
COME VANNO DOSATI GLI ORMONI TIROIDEI
vanno dosati sono le frazioni libere o free, fi; e fT4: in questa maniera vengono bypassati i fattori interferenti determinati dalla concentrazione delle proteine vettrici.
POSSIBILI ALTERAZIONI VALORI EMATICI ORMONI TIORIDEI TOTALI E NON LIBERI
ln caso di assunzione della pillola anticoncezionale o di stato di gravidanza,o cirrosi, nel sangue vi è aumento delle proteine vettrici tale per cui si potrebbero ottenere valori alti se si dosasse la T4 totale, che misura sia la quota libera che la quota legata alle proteine, come per il cortisolo: dal punto di vista diagnostico è corretto misurare solo ed esclusivamente le quote libere,
eliminando cosi le interferenze determinate dalle modifiche della quantità di proteine vettríci plasmatiche.
Patologia tiroidea
1.Gozzo, definizione
qualsiasi aumento di volume della ghiandola a prescindere dall’eziologia.
QUADRI CLINICI PIU FREQUENTI ASSOCIATI A PATOLOGIA TIROIDEA
sono le patologie legate alla carenza iodica: lo iodio è un elemento raro, iterreni e gli alimenti ne sono poveri.
L’apporto iodico raccomandato
è: circa 150 pg/die nel soggetto adulto, aumentato a 220 ug/die in gravidanza e 220 pg/die in allattamento; nel neonato 40 ug/die; nel bambino varia a seconda dell’età: 1-3 anni 70 ug/die, 4-6 anni 90 ug/die, 7-10 anni 120 ug/die.
ATTUALE RIDUZIONE QUADRI CLINICI DA CARENZA IODICA:
Attualmente i quadri clinici gravi da carenza iodica e l’incidenza del gozzo stanno diminuendo grazie ad una profilassi silente è consigliato comunque assumere integratori come il sale marino iodato: 3-4 g al giorno consentono un’introduzione di circa 30-35 ug di iodio. Tale profilassi deve necessariamente essere fatta in gravidanza.